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Racconti erotici sull'Incesto

Parenti

By 27 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Dire che la famiglia di mia moglie sia numerosa &egrave un eufemismo, ogni volta scopro parenti nuovi e le spiegazionie sul grado di parentela mi fa venire il mal di testa!!
Ieri però le cose sono andate molto diversamente.
Sono sposato con Sara da poco meno di un anno e non avevo mai partecipato ad una riunione di famiglia in grande stile ed il giorno del matrimonio ero troppo emozionato per prestare attenzione ai vari parenti.
Quindi ieri mi sono avvicinato con più partecipazione.
Dopo aver salutato i genitori di mia moglie e i suoi fratelli con le rispettive mogli, in pratica gli unici che conoscessi relativamente bene, venni abbandonato da mia moglie e mi ritrovai solo in mezzo ad un numero esagerato di zii e cugini.
Vagavo senza meta nel grande giardino della villa che era stata affittata per l’incontro salutando più o meno cordialmente quelli che mi si avvicinavano per poi spiegarmi il loro grado di parentela.
Stavo già per gettare la spugna quando tra la folla vidi una giovane e bellissima donna piuttosto spaesata.
Mi avvicinai.
‘Ciao sono Luciano’.il marito di Sara!!’
‘Ciao”’Debora’.sono sua cugina’.la figlia di’.!!’
‘Grazie ma non capirei nulla”mi basta il tuo nome!!’ le sorrisi bloccando sul nascere ogni spiegazione sulla parentela.
‘Meglio così”mi si &egrave seccata la lingua nel spiegare chi sono!!’
‘Allora &egrave il caso che andiamo a bere qualche cosa!!’ le risposi prendendola sottobraccio per accompagnarla verso il tavolo degli aperitivi.
In quell’istante mia moglie ci incrociò.
‘Ciao Debora”mi raccomando Luciano fai gli onori di casa!!’ disse per poi sparire nuovamente tra la folla senza che potessimo rispondere alcunché.
Con la benedizione di mia moglie versai una coppa di spumante alla mia nuova !!
Iniziammo così a parlare sempre più fitto scoprendo di avere parecchi interessi in comune.
Avevo notato come Debora fosse bella ma parlando con lei ebbi modo di valutarla complessivamente.
Alta 1.68 circa, aveva i capelli neri come l’ebano ed una carnagione naturalmente ambrata, classica mediterranea, occhi di un intenso colore blu, labbra carnose ed invitanti, un bel seno che si intuiva sodo sotto la leggera maglietta, due belle gambe ed un culetto niente male, inoltre cosa che non guastava affatto intelligente e spiritosa.
Durante il pranzo ci sedemmo l’uno accanto all’altra continuando a chiacchierare mentre il resto della comitiva compresa mia moglie, troppo impegnati a non ci degnava di uno sguardo.
Ad un tratto Debora mi guardo molto intensamente.
‘Che ne dici”.se andiamo a fare un giro nel boschetto a prendere un po’ d’aria!?’
‘Ottima idea!!’ risposi alzandomi quasi di scatto tradendo un po’ di impazienza.
La ragazza mi aveva particolarmente e l’idea di restare solo con lei mi eccitava.
Ci avviammo a braccetto verso il bosco senza parlare e quando ci fummo ben addentrati e nascosti alla vista fu naturale abbracciarci e baciarci.
Cercai subito la sua bocca, le cui labbra carnose, si schiusero, lasciando che la mia lingua invadesse il suo cavo orale incontrando la sua lingua guizzante.
Fu un bacio sensuale e frenetico mente le nostre mani iniziavano ad esplorare i nostri corpi.
Le mie mani scivolarono sotto la sua maglietta, sfiorando la sua pelle fino al turgido seno ed ai capezzoli sensibili, mentre le sue slacciavano la cintura dei miei pantaloni e la cerniera per insinuarsi sotto gli slip ed impossessarsi del mio membro già in piena erezione.
Le sfilai la maglietta e con la bocca mi impossessai dei capezzoli succhiandoli e leccandoli con passione facendola mugolare di piacere.
Intanto le slacciavo i jeans facendoli scivolare lungo le cosce aiutato dal suo movimento.
In breve fummo entrambi nudi.
Debora si mise in ginocchio ed iniziò leccarmi le palle salendo con la lingua lungo l’asta, verso la cappella congestionata per poi aprire le labbra ed accoglierla nella sua calda ed accogliente bocca.
‘Mmmmmmhh’..mmmmhhhh”slurp’succ’mmmhhh!’
‘Oooohhh’siii’..succhia’.siii’.dai succhia bene’mmmhhh’brava!!’
Era veramente brava e si vedeva chiaramente come le piacesse tenere il cazzo in bocca e coccolarlo.
Avevo il cazzo duro come l’acciaio ma non volevo sborrarle in bocca, non subito almeno, e così la inviati a sollevarsi, facendola piegare a 90′, ed appoggiare con le mani al tronco di un albero.
Da dietro avevo la visione della sua fighetta fradicia e del suo buchetto del culo che si affacciava invitante tra le chiappette naturalmente ben divaricate.
Mi tuffai con la lingua leccando quel ben di Dio suggendo i suoi abbondanti succhi.
‘Siii’..siiii’leccami’.aaaahh’siii’dai che vengo’.siii’..godo’..godoooo!!’ l’orgasmo la colse improvviso ed intenso e la mia bocca si riempì del suo dolce miele.
‘Scopami ora’.dammelo dentro’.sfondami!!’ mi pregò.
Infilai il cazzo nella sua vagina lentamente senza incontrare alcuna resistenza, come un coltello nel burro fuso, poi iniziai a pomparla alternando il ritmo, ora lento e cadenzato ora frenetico.
Il suo orgasmo non si fece attendere e sentii chiaramente le pareti della vagina mungere il mio cazzo.
Era troppo, non riuscii più a trattenermi.
‘Vengo Debora’.sborro’.vengo”..vengoooo’..sborroooo!!’ Estrassi il cazzo da quella bollente caverna mentre lei si girava veloce porgendo la bocca spalancata ai getti potenti della mia sborra.
Le rovesciai in gola tutto il mio piacere mentre lei si masturbava freneticamente raggiungendo un nuovo orgasmo proprio mentre ingoiava il mio nettare.
Esausti ma per nulla appagati ci abbracciammo e coccolammo per un po’.
Il cazzo riprese vigore.
‘Completiamo l’opera’..mettimelo in culo’.scopami il culo’.mettilo tutto dentro!!’ mi sussurrò in un orecchio.
Un attimo dopo era a pecorina con la cappella che premeva sul suo sfintere.
I suoi succhi avevano lubrificato anche il buchino ma la penetrazione fu comunque un po’ dolorosa.
Ma quando tutto il cazzo fu sparito nel culo un gemito di lussuria usci dalla sua bocca.
‘Adesso sfonda tutto’.rompimi il culo!!’
Non mi feci pregare e cominciai a darle dei colpi d’ariete come se dovessi veramente sfondarla ed entrare tutto in lei.
La precedente sborrata mi aveva reso più forte e duraturo e l’inculata durò parecchi minuti regalandole numerosi orgasmi.
‘Sto per venire”’ti sborro tutta!!’ esclamai dopo un po’.
‘Riempimi il culo’.sborrami tutta’..dai porco!!’
Non mi trattenne più e le riempii l’intestino della mia sborra bollente.
Era trascorsa più di un’ora da quando ci eravamo eclissati e già temevamo di dover dare spiegazioni ma quando ritornammo alla villa scoprimmo che nessuno, compresa mia moglie, si era accorto della nostra assenza.
Quando fu l’ora del commiato Debora mi infilò in tasca un bigliettino col suo cellulare.
‘Quando vieni dalle mie parti chiama”sarà un piacere ricordare questa giornata!!’
Inutile dire che la settimana prossima dovrò recarmi, per lavoro, proprio nella sua città!!!!

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
‘Giò!…….dovresti andare all’aeroporto a prendere zia Laura!!’ mi urlò mia madre.
‘Zia Laura?……!!’ pensai ‘Va bene e quando arriva?’ era inutile discutere, mia madre non ammetteva repliche.
‘Domani alle ore 17.00 a Linate!!’
Che rottura di scatole sti parenti, poi in effetti non sapevo bene chi fosse zia Laura, mia madre aveva un numero incredibile di fratelli e sorelle per cui c’era una buona probabilità che fosse una di quelle.
Il giorno dopo con un buon anticipo mi recai all’aeroporto e mi sistemai davanti alla porta degli arrivi mischiandomi con una miriade di parenti in attesa.
Il volo era dato in orario e poco dopo infatti cominciarono ad arrivare i passeggeri alla spicciolata.
In quel frangente non potei non notare una ragazza, che doveva avere più o meno la mia età, 19 anni, uscire dalla porta e sistemarsi in attesa evidentemente di qualcuno che la venisse a prendere.
Dicevo che non avevo potuto non notarla perché effettivamente era una donna bellissima, alta e resa ancora più alta dai vertiginosi tacchi, con una corta gonna a tubino che le fasciava il culo e metteva in risalto le sue lunghe gambe inguainate in un paio di calze fum&egrave ed una camicetta bianca con un paio di bottoni slacciati dal cui scollo si intravedeva un bel reggiseno a balconcino in pizzo dal quale sembravano voler balzar fuori due seni sodi e gonfi.
Ci guardammo come due gatte che si studiano ben sapendo di essere entrambe dominanti.
Già perché anche io sono una ragazza, Giò &egrave il diminutivo di Giovanna, altrettanto giovane e bella, alta 1,75, mora coi lunghi capelli sciolti sulle spalle e gli occhi di un intenso color verde, ho un bel corpo flessuoso e nello stesso tempo pieno e sodo con il seno della seconda coi capezzoli molto sensibili, le gambe lunghe ed affusolate ed un culetto niente male.
Mentre attendevo l’arrivo della famosa zia continuavo ad incrociare lo sguardo della bella bionda.
Col passare del tempo però mi resi conto che della zia non vi era traccia finché nei pressi della porta di uscita restammo soltanto io e lei.
A questo punto mi venne il dubbio di aver sbagliato l’orario di arrivo dell’aereo, stavo per chiamare mia madre quando la ragazza si avvicinò.
‘Scusa!…..per caso tu sei Giovanna?’ mi chiese.
La guardai stupita.
‘Ma tu non sarai mica zia Laura!!!??’ le risposi cominciando a sorridere.
‘Si’sono proprio io!!’ rispose ridendo a sua volta.
Entrambe scoppiammo in una sonora risata e ci abbracciammo.
‘Scusa ma non mi aspettavo certo di dover chiamare zia una donna così”.così giovane!!’
‘In effetti hai ragione”.ma anche io non mi aspettavo di trovare una ragazza così”così bella!!’
‘Basta convenevoli’..abbiamo già perso troppo tempo’.la mamma ci starà aspettando!!’
‘Sai anche se fosse venuta mia sorella avrei avuto difficoltà a riconoscerla’l’ultima volta che l’ho vista avevo cinque anni!!!’
Scoppiammo ancora in una risata mentre salivamo in macchina dirette a cara.
Visto che in pratica potevamo considerarci più sorelle, che zia e nipote, chiesi a mia madre se Laura avesse potuto dividere la stanza con me e, stranamente, non ebbe obbiezioni.
Ho una camera piuttosto grande e da alcuni anni ho voluto un letto matrimoniale piuttosto che il solito singolo.
‘Che parte del letto preferisci?!’ le chiesi da buona padrona di casa.
‘E’ lo stesso’.!!’ Rispose ‘Tanto dormiremo poco!!’ concluse facendomi l’occhiolino
Col trascorrere delle ore trovavo la ‘zia’ sempre più simpatica e piacevole ed in breve tempo scoprimmo di avere molte cose in comune non ultima una certa curiosità in ambito sessuale.
Trascorremmo la serata e parte della notte a chiacchierare.
‘Cosa mi dici del tuo ragazzo!?’ le chiesi con curiosità.
‘Niente di particolare’.in realtà non lo considero il mio ragazzo ma piuttosto un buon amico con cui dividere il letto ogni tanto”.e tu’..hai qualcuno?’
‘Siamo sulla stessa lunghezza d’onda cara mia’.anche io ho’..alcuni amici!!!’
‘Porcellina’addirittura qualche!!’
‘Non mi va ancora di legarmi’..sto ancora studiando e vorrei essere libera!!’
‘Ti capisco benissimo’.ti piace divertirti’..anche a me ma il paese non &egrave propriamente il posto più adatto’..troppe malelingue!!’
‘Tranquilla in questi giorni ti prometto che ci divertiremo parecchio’.cominciando da domani sera!!’ le dissi suscitando in lei un moto di sorpresa.
‘Già domani sera?…..ottimo’.non si perde tempo qui in città!!’ rispose ‘Ora però sarà meglio fare una bella doccia e poi a nanna’.sono un po’ stanca’
La doccia mi diede la possibilità di ammirare Laura in tutta la sua bellezza.
‘Wow sei uno schianto!!’ mi complimentai vedendola completamente nuda coi seni alti e sodi ed i capezzoli induriti.
‘Anche tu non sei male hai un paio di tette da sballo!!’ replicò quando a sua volta mi vide nuda.
A letto chiacchierammo ancora qualche minuto poi il sonno prese il sopravvento.
Prima di addormentarmi pensai al da farsi per la serata e decisi di portare Laura nel locale della mia amica Giada, sicuramente ci saremmo divertite.
La sera ci preparammo per l’uscita.
‘Come ci vestiamo?’ mi chiese.
‘Sexy’.molto sexy!!’ le risposi sorridendo.
‘D’accordo!!’
Optammo entrambe per delle gonne cortissime e canotte molto aderenti senza reggiseno, perizomi e scarpe col tacco stratosferico.
Se non fosse stato per la differenza del colore dei capelli avrebbero potuto scambiarci per gemelle.
Il locale dove avevo intenzione di portare Laura era un locale prettamente lesbo, gestito da Giada una splendida Brasiliana mulatta che ci accolse con molto calore.
‘Ciao Giada’.ti presento Laura!!’
‘Benvenute ragazze”nel mio locale sono sempre ben accette le belle gnocche!!’ disse abbracciandoci e baciandoci entrambe ‘Avanti”.divertitevi’il primo giro lo offre Giada!!’
Cominciammo col bere il primo drink mentre ci guardavamo un po’ in giro.
Il locale era già piuttosto pieno di donne giovani e meno giovani accoppiate o meno.
‘Forte la tua amica!! Mai dove mi hai portata”qui sono tutte donne!!’
‘Non volevi un po’ di trasgressione?……questa sarà una serata lesbo’..con sorpresa!!’
‘D’accordo’..sei tu la padrona di casa”.allora balliamo!!’ rispose prendendomi tra le braccia per portarmi al centro della pista.
Cominciammo a ballare e subito fummo accerchiate da altre ragazze finché una bella rossa, con due tette da sballo, iniziò a flirtare con me.
Contemporaneamente intervenne Giada che volle ballare con Laura attirandola a se per una lambada mozzafiato.
Io e la rossa dopo un po’ ci appartammo su un divanetto cominciando a pomiciare e limonare.
Mi sentivo particolarmente eccitata soprattutto per la presenza di mia “zia” a cui ogni tanto davo un’occhiata furtiva incrociando spesso il suo sguardo.
Purtroppo la compagna della mia rossa venne a fare una mezza scenata di gelosia portandosela via.
Per fortuna poco dopo arrivò Laura visibilmente eccitata e confusa.
‘Allora?….ti piace il posto?’ le chiesi mentre si sedeva accanto a me, rossa in viso ed accaldata.
‘Wow’magnifico”’ma la tua amica &egrave ben strana”..mi conosce appena e già mi ha chiesto di salire con lei nel suo appartamento!!’
‘Ci avrei giurato!!’ commentai sorridendo ‘E tu cosa le hai risposto!!’
Mi guardò arrossendo.
‘Le ho risposto”..lo ho risposto”che andava bene’..ma’!!’
‘Ma?’
‘A patto che venga anche tu!!!’ finì la frase avvicinandosi a me per baciarmi sulle labbra.
‘Sai”..ho scoperto che mi piaci parecchio!!’
‘Anche tu mi piaci !!’ risposi baciandola a mia volta.
Poco dopo arrivò Giada.
‘Andiamo?’ disse solamente prendendoci per mano.
Un minuto dopo eravamo nel suo appartamento proprio sopra al locale.
Appena entrate Giada prese Laura tra le braccia mettendole un palmo di lingua in bocca.
A mia volta mi appiccicai alle spalle di Laura cominciando ad accarezzarla e baciarla sul collo.
‘Mmmmmhhh’..mi fate morire!!’ riuscì a mormorare appena riuscì a prendere fiato.
Le due ripresero a baciarsi mentre le mani correvano febbrili ad esplorare i loro corpi spogliandoli dei pochi indumenti.
In breve Laura fu nuda se si eccettua il mini perizoma e le scarpe.
Le due si sdraiarono sul letto abbracciate ed io mi misi alle spalle di Laura iniziando a baciarle la schiena scendendo lentamente verso il suo splendido culo.
Arrivata al perizoma lo trovai completamente zuppo.
Lentamente lo feci scivolare ed affondai la lingua nella sua fessura bollente ed umida.
‘Aaaahhh’.siiiii’mmmhhh’.mmmhhh’!!’
Laura intanto si era impossessata dei seni di Giada leccando e mordicchiando i capezzoli che si erano inturgiditi ed ingrossati.
Poi lentamente stava scendendo verso il suo inguine ancora nascosto dalle mutandine.
I nostri gemiti di piacere riempivano la stanza finché l’urlo di sorpresa di Laura coprì ogni suono.
‘Aaaah’..ma”ma &egrave un cazzo!!!’
Laura aveva scoperto il segreto di Giada.
‘E’ questa la sorpresa di cui ti avevo parlato’Giada &egrave un bellissimo e dottissimo trans!!’ le dissi smettendo un attimo di leccarle la figa che colava sempre più abbondantemente.
‘Ma tu lo sapevi?’
‘Certo’non &egrave la prima volta che sono ospite di Giada!!!’
‘Puttana’.potevi avvertirmi!!’ mi disse mentre giocava con le dita sul cazzo di Giada che cominciava a prendere consistenza.
‘Spero che la sorpresa ti sia piaciuta!!’ le disse a quel punto la nostra ospite.
‘Molto”’..moltissimo!!’ replicò mentre con la lingua iniziava a lambire la grossa cappella.
Mentre da dietro continuai a leccarle la passera Laura cominciò a succhiare il cazzo di Giada che si gonfiava sempre più.
‘Mmmmmhhh’..che bel cazzone”..sempre più grosso e duro!!’ commentava Laura mugolando come una troia.
‘Brava troietta’succhiami il cazzo”.mmmhhh’..’che bella bocca da troia!!’ le disse Giada sempre più eccitata.
Vedevo la testa di Laura andare su e giù sul bel palo della mia amica.
Anche la mia figa era un lago e cominciai a sditalinarmi inserendovi tre dita ben in fondo.
Quando Giada fu pronta si alzò dal letto mettendosi alle spalle di Laura.
‘Alza bene il culo che ti sfondo la fighetta!!’ le disse prendendola per i fianchi ed appoggiandole la cappella all’entrata della figa.
‘E tu mettiti sotto’..fatti leccare dalla troia!!’ mi intimò
Mi sistemai a 69 con la in tempo per vedere la grossa cappella del cazzo di Giada sparire nella sua fessura fradicia.
‘Oooohhh”.siiii’..siiii’chiavami”..siiiiii!!’
Poi sentii la lingua di Laura affondare nella mia figa facendomi immediatamente raggiungere l’orgasmo.
Appena mi fui ripresa del piacere estremo mi misi a leccare il clito di Laura e, contemporaneamente l’asta del cazzone che scorreva dentro e fuori come un treno.
Laura ebbe il suo primo orgasmo subito dopo seguito immediatamente da un altro e da un altro ancora, senza soluzione di continuità.
Il suo corpo tremava come una foglia ma non smise mai di leccarmi la figa e di spingere indietro il culo per farsi penetrare meglio e più a fondo.
‘Mmmmhhh”’Laura sei proprio una gran troiana”’.ora però ho voglia di farti il culo”..hai un buchino che mi guarda voglioso!!’
Giada sputò un paio di volte sul buchino di Laura e poi estrasse il cazzo dalla figa lucido di umori per appoggiarglielo all’entrata del culo.
Due colpi e la cappella era già sprofondata nel suo retto.
‘Aaaahhhh”.piano”.mi sfondi””.mmmmhhh”che bello’.aprimi il culo”cazzo come godo!!’
Giada cominciò ad incularla con un movimento lento e profondo, facendo sparire il cazzo completamente nel suo buco del culo per poi sfilarlo e re affondarlo con forza senza attendere che il buco si richiudesse.
Laura continuava a godere e non smetteva un attimo di leccarmi la figa raggiungendo sempre più spesso il mio buco del culo per infilare la lingua il più profondamente possibile.
Giada era instancabile e, dopo un po’ volle cambiare.
‘Adesso tocca all’altra puttanella!!…..avanti cambiate posizione!!’ ci disse.
Un secondo dopo eravamo ancora a 69 ma con le parti rovesciate.
Laura sotto che mi mangiava la fica ed io sopra col culo a disposizione di Giada.
‘Che belle chiappette”adesso te le apro in due!!’ mi minacciò sorridendo Giada.
‘Che aspetti”..non vedi che &egrave pronta da un pezzo!!’ la rimproverò Laura.
‘Allora’.che aspetti’..basta parlare’..sfondami il culo!!’ avevo voglia del suo cazzone e non vedevo l’ora che mi riempisse, non importava se il culo o la figa.
Ovviamente non si fece pregare oltre infilandomi il suo cazzone nel culetto fino alla radice.
‘Mmmmhhh’..siiii’.siiii’.mmmmhhh”.che cazzo’siiiiiii!!’ poi affondai nuovamente la lingua tra le cosce spalancate di Laura suggendone gli abbondanti succhi che ne uscivano.
Giada mi inculò a lungo facendomi godere come una troia finché anche lei non arrivò al punto di non ritorno.
‘Sto per godere”mmmhhh’.sborro”venite a bere tutto!!’
Sfilò il cazzo dal mio culo e si mise in posizione mentre noi ci sdraiavamo sul letto bocca contro bocca.
Le bastarono pochi secondi per inondare le nostre bocche con lunghi e potenti fiotti della sua sborra abbondante e densa.
Ingoiammo i primo getti e poi restammo a bocca spalancata in attesa del resto per poi baciarci ancora una volta scambiandoci il suo sperma.
Stanchissime ma appagate ritornammo a casa addormentandoci abbracciate.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
Non so se capita anche a voi ma l’arrivo di un telegramma mi ha sempre un po’ innervosita, sia che contenesse buone notizie sia che ne contenesse di cattive.
Fortunatamente il telegramma che era arrivato conteneva la notizia, buona ovviamente, dell’arrivo del fratello di mio marito dal Brasile.
Adriano era partito cinque anni fa per fare il missionario in una missione in Brasile ed ora tornava per una breve ‘vacanza’.
Non l’avevo mai visto, se non in qualche fotografia, perché era partito prima che conoscessi suo fratello e non aveva potuto esserci al nostro matrimonio.
Potete immaginare la mia sorpresa quando me lo trovai davanti per la prima volta.
Un figo da paura, alto e muscoloso, ma quel muscoloso non da palestra ma da lavoro, asciutto ed abbronzato, una specie di Indiana Jones con gli occhi di un azzurro intenso ed un sorriso ammaliante.
‘Ciao’.tu devi essere Bruna’..mi aveva scritto mio fratello di aver sposato una bella ragazza’.aveva proprio ragione!!’ mi disse abbracciandomi e baciandomi sulle guance.
In effetti, nonostante non sia molto alta, solo 1,57, sono una bella donna di 28 anni, coi capelli castani e ricci, il un seno sodo della terza misura, gambe ben tornite ed un culetto spesso calamita degli sguardi indiscreti.
‘Ciao’..grazie”’.però anche tu’.cio&egrave’.si ciao!!’ gli stavo dicendo che anche lui era un bell’uomo dimenticandomi che era un prete.
Sorrise guardandomi intensamente negli occhi.
Non so come però, durante il pranzo scoprii che Adriano non era un prete, ma un missionario laico!!!
Cominciai così a guardarlo sotto un’altra ottica, ottica che mi portò ben presto ad avere le mutandine fradice.
Ero sposata da quasi un anno ed ero felice anche se, a letto, mio marito era un po”’.diciamo a corto di idee!!
Adriano invece sembrava incarnare il prototipo del vero maschio, forte e volitivo ma nello stesso tempo dolce e comprensivo.
Insomma l’uomo che ogni donna, compresa me, sognano da sempre.
Nei giorni successivi fu per me una specie di calvario perché Adriano era sempre in giro per casa e, visto il gran caldo, in pantaloncini e canotta che mettevano in mostra i suoi bicipiti, tricipiti e pettorali.
Una mattina ero indaffarata nel nostro orto.
‘Vuoi una mano?…..sai me ne intendo di orti e giardini!!’
Mi voltai di scatto col cuore in gola, era arrivato silenzioso alle mie spalle e mi aveva spaventata.
‘Aaah”che spavento”!!’ risposi col cuore in gola sia per lo spavento sia perché era li ad un passo da me.
‘Scusami!!….ti ho spaventata”’mi spiace’.vieni qui’.calmati!!’ mi disse prendendomi tra le braccia.
Lo spavento era passato ma ora ero eccitata.
Accettai però di buon grado il suo aiuto.
C’era un tratto da vangare e Adriano si mise di buona lena.
Restai un po’ a guardarlo lavorare mentre i suoi muscoli si tendevano ed il sudore cominciava ad imperlagli la fronte e la pelle.
Suonò il telefono e fui costretta a lasciarlo per andare a rispondere.
‘Chi era?’ mi chiese quando tornai con una brocca di acqua fresca.
‘Era Vito’.mi ha detto che questa sera non rincasa’..si &egrave rotta la macchina e non l’aggiustano fino a domani e rimane fuori a dormire”’.siamo soli”.fino a domani!!’ quest’ultima frase mi uscì così, senza riflettere.
Adriano mi guardò intensamente negli occhi e si avvicinò, mi prese tra le braccia e mi baciò.
Sentii le gambe cedermi e restai in piedi solo perché lui mi abbracciava, ma ricambiai immediatamente il bacio aprendo le labbra ed accogliendo la sua lingua intraprendente.
Ci baciammo a lungo, con passione sempre crescente, mentre le mani vagavano sui nostri corpi.
‘Mi piaci”ti voglio!!’ mi disse prendendomi in braccio, sollevandomi come un fuscello.
‘Anch’io ti voglio!!’
Mi portò in camera da letto facendomi sdraiare per poi spogliarmi lentamente baciando ogni lembo della mia pelle facendomi rabbrividire di piacere.
‘Mmmmhhh”.mmmmhhh”sssssiiiiiiii!!’
Avevo i capezzoli che erano diventati duri come il marmo e quando li prese tra le labbra cominciai a godere.
‘Vengo”.siiii’..vengooooo!!’
Lentamente, facendomi fremere continuò a baciarmi scendendo sempre più giù, avvicinandosi alla fonte del mio piacere.
Mi allargò le gambe a compasso affondando poi la bocca nella mia calda fessura.
Sentii la sua lingua frugare la mia intimità mentre i miei abbondanti succhi venivano risucchiati nella sua bocca avida.
‘Leccami’siii”’leccami’.fammi godere’.ooohhh’.amore’.amoreeee!!’
Un nuovo e più intenso orgasmo mi fece quasi perdere i sensi.
‘Sei una donna meravigliosa”una donna da scopare’..e scopare’..e scopare!!!’
‘E allora scopami’.mettimelo tutto dentro”sfondami”.ma prima ti voglio mangiare tutto!!’ gli dissi afferrandolo per le spalle per farlo sdraiare a sua volta sul letto.
Lo baciai nuovamente, sentendo sulla sua lingua il sapore della mia figa, e poi scesi a lambirgli i pettorali ed i capezzoli.
Ma avevo fretta, fretta di vedergli il cazzo, fretta di prenderlo in mano, in bocca.
Con frenesia gli tolsi i calzoncini e le mutande.
‘Mmmmmhh”che cazzone!!’ mi ritrovai in mano un cazzo bello, grosso e lungo come non ne avevo mai visti.
Era circonciso e cominciai a segarlo lentamente, mentre dal meato già usciva una gocciolina del suo piacere che subito assaggiai con la lingua.
‘Aaaahhhh’..siiii”’con la bocca’.siiiii!!’
Non mi feci pregare ed imboccai la grossa cappella avvolgendola con la lingua per poi scendere sempre più giù ingoiandone il più possibile.
Iniziai a succhiare sempre più velocemente mentre con la mano gli massaggiavo i coglioni gonfi.
Mi piaceva averlo tra le labbra, sentirlo fremere, sentire le grosse vene con la lingua.
‘Cazzo che bocca”.siii’.mi succhi anche l’anima’..dai’.ancora’..dai che sborro’siiiiii!!
Aumentai il ritmo cercando di arrivare a sentirlo fino in gola finché mi resi conto che non si sarebbe più potuto trattenere.
Fece un timido tentativo di allontanarsi ma gli impedii ogni movimento ricevendone in cambio il suo nettare direttamente in gola.
‘Vengo’.sborooooooo!!’
Tre, quattro, sei abbondanti fiotti colpirono il mio palato per poi colare direttamente nella gola.
Deglutii subito per non soffocare mantenendone una parte in bocca per gustarne il sapore un po’ amarognolo ma gradevole.
Continuai a tenerlo in bocca, segandolo per non fagli perdere l’erezione poi guardandolo negli occhi aprii la bocca ancora piena del suo sperma ed infine deglutii.
‘Sei una porca”una splendida porca!!’
‘Si lo so’sono una puttana”.ma solo con chi merita!!’ risposi baciandogli ancora una volta la cappella.
‘Adesso ti voglio dentro’..sbattimi”’voglio godere col tuo cazzo nella figa!!’
Mi misi a pecorina mentre lui si sistemava alle mie spalle.
In un nano secondo era dentro di me fino alle palle ed iniziava a montarmi come una puledra dandomi colpi potenti e profondi.
Sentivo il suo cazzo stretto tra le pareti della vagina che lo avvolgevano come un guanto.
‘Si’si’si’si’ancora’si’.siiiiii!!’ ogni colpo era un che usciva dalle mie labbra.
Instancabile come un martello pneumatico, continuò a martellarmi la figa facendomi raggiungere non so più quanti orgasmi.
‘Prendilo tutto”bella troiana’.sei proprio una troia’.la mia troia”dimmelo chi sei!!’
‘Sono la tua troia”’..la tua vacca da monta”..sii riempimi di sborra..’..fammi il pieno”oooohhhh’..cazzo come godo!!’
‘Vengo troia’..ti inondo l’utero’..ti ingravido!!’
Un ultimo potente affondo e sentii l’utero inondarsi del suo seme.
Continuò a scaricarsi finché crollammo sul letto ancora l’uno dentro nell’altra.
Probabilmente mi assopii finché mi svegliai sentendo il cazzo che si induriva di nuovo nella mia figa in cui era rimasto.
‘Mmmmmhhh’.mi vuoi ancora?’ gli sussurrai
‘Stavo sognando di fare l’amore con te!!’ mi rispose.
‘Ma non &egrave un sogno!!’
Ricominciò a muoversi avanti ed indietro dentro di me ma questa volta con una dolcezza infinita coprendomi di baci e carezze.
L’orgasmo non tardò ad arrivare facendomi fremere in ogni parte del corpo.
‘Voglio che mi prendi anche dietro”.non l’ho mai fatto”.per paura forse”..voglio darlo a te!!’ gli dissi ad un certo punto.
‘Sei sicura?……..sarebbe stupendo!!’
‘Si”fallo”.prendimi”.inculami’.voglio sentirti dappertutto!!’
Si sfilò e mi mise sdraiata a pancia in giù, poi prese un grosso cuscino e me lo mise sotto la pancia per alzare bene il culo.
‘Ora rilassati amore”sarà bellissimo!!’
Mi allargò le chiappe con entrambe le mani ed iniziò a leccarmi il buchino scendendo di quando in quando anche alla figa che, imperterrita, continuava a colare miele.
Ne prese un po’ con le dita lubrificandomi l’ano e poi inserì un dito.
Ebbi un fremito.
‘Devo fermarmi?’
‘Nooo’.continua’.&egrave bello!!’ lo spronai, non sarei tornata indietro per tutto l’oro del mondo.
Continuò a leccarmi per un bel pezzo inserendo ogni tanto le dita che pian piano erano diventate tre.
Quando ritenne che fossi pronta mi puntò la cappella sul buchino iniziando a spingere, lentamente ma con decisione finché, superato l’ostacolo dello sfintere, la cappella sprofondò nel mio culo.
‘Aaaahhhhh”..aaaahh”mmmmmhhh”.mmmmhhh’.ssssiiiiii’continua’continua’&egrave bello!!’ avevo sentito un po’ di dolore ma la reazione opposta fu immediata ed il piacere stava già prendendo il sopravvento.
Allora Adriano spinse con più decisione e mi ritrovai tutto il suo cazzone nel culo fino alle palle.
Un piacere nuovo si stava impossessando di me e quindi lo incitai a scoparmi il culo.
‘Mmmmhhh’.siii’.che bello’..lo sento tutto’..dai scopami ora’..sfondami’..fammi godere!!’
Fu come accendere un motore, cominciò a scoparmi con foga alternando affondi lenti e profondi a movimenti veloci portandomi ben presto ad avere il mio primo orgasmo anale senza neppure bisogno di toccarmi il clitoride.
‘Vengo’..godo’.siii’.godoooooo!!’ urlai
‘Vieni porca”’.godi maiala’.lo senti come ti inculo’.sentilo tutto’..che vacca’.siiii’.ti voglio scopare per sempre!!’
Andammo avanti per un tempo infinito poi Adriano giunse al capolinea.
‘Godo’..vengo’..ti sborro in culo’.ti riempio’..troiaaaaaaaa!!’
‘Dai’..dai’siii’..sono la tua troia’..sborrami tutta!!’
Lo sentii esplodere in un numero incredibile di abbondanti fiotti di sborra che mi riempirono l’intestino.
Durante tutta la sua permanenza non perdemmo occasione per scopare, mi sborrò in figa innumerevoli volte, facendomi godere come mai, il mio culo e la mia bocca erano sempre a sua disposizione.
Quando se ne andò scoprii che ero incinta ma poiché non avevo mai smesso di fare sesso anche con mio marito la cosa non sorprese anzi fu una grande festa.
Tanto, anche se il figlio assomigliasse al fratello non sarebbe così strano i geni sono i geni!!!!

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“Ziooooooo!!’
Una furia bionda si era lanciata verso di me e giunta ad un metro spiccò un balzo abbracciandomi ed avvinghiandosi con le lunghe gambe attorno alla mia vita, proprio come quando era piccola, cominciando a tempestarmi di baci.
A stento riuscii a mantenermi in equilibrio afferrandole il sedere con entrambe le mani per sostenerla.
‘Oh zio”che bello rivederti”’mi sei mancato tantissimo!!’
‘Anche tu piccola”anche tu”ma ora scendi’..ci guardano tutti!!’
Non era più una bambina e sotto le mie mani c’era il sodo sedere di una giovane donna e sul mio petto sentivo il turgore del suo seno, mi ritrovai mio malgrado col cazzo che si induriva.
Non so se fossi arrossito ma sicuramente ero molto imbarazzato.
Si rimise in piedi e, tenendola pel le mani la allontanai appena guardandola attentamente.
‘Caspita piccola”.come sei cambiata!!’ era la frase più stupida che avessi mai detto ma era l’unica che mi era venuta in mente.
L’avevo lasciata due anni prima allo stesso aeroporto appena 18 enne, una bella ragazzina senza dubbio, che andava in america a studiare, ma nulla al confronto della splendida figliola che ora avevo davanti.
Un metro e settantasette, il visino affilato dai grandi occhi azzurri, le labbra appena disegnate dal rossetto, il tutto contornato da una lunga criniera di capelli biondi lunghi fino a metà schiena, i bei seni alti e sodi sotto la maglietta attillata.
Indossava un paio di short che evidenziavano le lunghe gambe nervose con un paio di scarpe col tacco a spillo che la facevano ondeggiare mettendo in mostra lo splendidi fondo schiena.
Fece un giro su se stessa mostrandosi in tutta la sua bellezza.
‘Ti piaccio?’
‘Sei uno schianto piccola”’.uno schianto!!’
In quell’atteggiamento avevo rivisto sua madre e sua zia, alle quali assomigliava in modo impressionante, che si pavoneggiavano davanti allo specchio.
Ci eravamo trovati soli dodici anni prima quando in un incidente stradale persero la vita i suoi genitori e mia moglie, sorella di sua madre.
Mi salvai perché a letto con 40 di febbre e lei perché era a scuola.
Ne ebbi l’affidamento e fu la cosa migliore per entrambi, io non mi lasciai andare allo sconforto lei crebbe con qualcuno di famiglia.
Ornella aveva 9 anni ed io 27.
Quando compì diciotto anni, finita la scuola, volli che andasse a Los Angeles per studiare ed ora, dopo due anni rientrava a casa per le vacanze.
Ci scrivevamo ogni giorno, ci sentivamo al telefono e ci eravamo visti più volte con la webcam ma non mi ero mai accorto del suo repentino cambiamento.
‘Anche tu non sei male”..sempre bellissimo il mio zione!!’
Avevo prenotato un bungalow presso un villaggio turistico sul mare, due camere cucina e bagno e fu li che cominciarono i miei tormenti.
Non ero più abituato ad avere una donna per casa e la sua bellezza mi turbava non poco, poi la prima volta che ci recammo in spiaggia ci fu il primo colpo.
Indossava un leggero copricostume e quando se lo tolse restai a bocca aperta, come del resto tutti quelli presenti nel raggio di 100 metri.
Sotto infatti indossava solamente uno striminzito tanga sgarbatissimo che mostrava più che coprire.
Non potei non guardarle lo splendido seno, una terza che sfidava tutte le leggi della gravità, coi capezzoli appena più scuri della sua pelle abbronzata che guardavano all’insù arroganti.
Era evidente che fosse abituata a prendere il sole in topless perché non mostrò alcun segno di disagio, anzi mi sorrise.
‘Sai in California non si usa il reggiseno!!’ disse con tranquillità.
Chi non era tranquillo ero io che non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e sentivo il membro dare inequivocabili segni di risveglio.
Poi mi accorsi che cento paia di occhi la scrutavano, e non erano solo occhi maschili, ma anche femminili di donne invidiose o addirittura vogliose di quello splendido corpo quasi completamente offerto.
‘Zio mi passeresti un po’ di crema sulla schiena?’ mi disse ad un tratto inginocchiandosi davanti a me dandomi la schiena.
Con mano tremante la accontentai.
Aveva una pelle fresca e setosa che accarezzai sempre più piacevolmente rivolgendo lo sguardo in giro a scrutare gli sguardi invidiosi di quanti stavano guardando.
‘Wow zio hai un tocco delicatissimo”’.poi mi fai un bel massaggio’..come quando ero piccola”’.scommetto che sei ancora bravissimo!!’
In effetti avevo imparato a massaggiare ancora prima di sposarmi ed era stata una delle carte vincenti quando conobbi sua zia ed un modo efficace di calmarla quando era in crisi.
Qualche ora dopo mi prese per mano.
‘Vieni’..andiamo a fare il bagno!!’
Mano nella mano come fidanzatini ci avviammo tuffandoci in quel mare trasparente giocando a spruzzarci come bambini.
Insomma la prima giornata di mare fu più un tormento che una giornata di riposo.
Avevo notato un continuo via vai di giovanotti che la guardavano insistentemente, certamente per trovare un pretesto per abbordarla, ma lei non si staccava da me un attimo.
pensai tra me
‘Zio?’ la sua voce mi richiamò alla realtà
‘Si?….dimmi piccola?’
‘Non sarà ora di andare a pranzo?…..ho una fame?!’
‘Come?….ah si certo’..andiamo!!’ risposi risvegliandomi dai miei pensieri.
Andammo a pranzo e poi ancora in spiaggia e poi finalmente nel nostro bungalow.
‘Vado a fare la doccia!!………ho tutto il sale sulla pelle!!’ disse ‘Poi mi fai il massaggio che mi hai promesso!!’
Tornò dalla doccia con l’accappatoio allacciato in vita, si sdraiò prona sul letto togliendosi l’idumento retando completamente nuda.
‘Allora?….che aspetti?’ mi stuzzicò.
Presi una boccetta di oli profumati e cominciai a spalmarli sulla sua bellissima schiena iniziando il massaggio.
‘Zio?…..posso chiederti una cosa?!’
‘Si certo!’
‘Ma tu hai mai pensato di avere un’altra donna?’
La domanda mi prese alla sprovvista e non riuscii a trovare subito una risposta convincente mi limitai a dire che non ci avevo mai pensato.
Intuii che la risposta non l’aveva soddisfatta per nulla ma proseguii il massaggio scendendo verso i glutei e poi le cosce.
Aveva un culo a dir poco perfetto con due graziose fossette all’inizio delle chiappe, appena sotto la schiena.
Le gambe erano sode e toniche e la pelle fremeva al tocco delle mie dita.
Iniziò impercettibilmente ad allargare le gambe finché ebbi la visione del suo fiore imperlato di umori.
‘Direi che basta per oggi!!’ mi alzai e corsi in bagno con un’erezione quasi dolorosa.
Mi buttai sotto la doccia fredda restandoci per più di mezz’ora.
Cenammo e poi passeggiammo un po’ nel parco del villaggio.
‘Zio?’
‘Dimmi Ornella!!’ temevo un’altra domanda imbarazzante.
‘Posso chiamarti Marco invece che zio?…….mi sembra una cosa un po’ stupida tra adulti!!’
‘Si’sono d’accordo piccola ma io continuerò a chiamarti così!!’ le risposi sorridendo mentre la baciavo sulla guancia.
Lei rispose al bacio avvicinandosi pericolosamente alla mia bocca.
Improvvisamente cominciò a salire il vento e così fummo costretti a correre verso il bungalow prima che si scatenasse un temporale estivo.
Ci salutammo ed ognuno andò nella sua stanza a dormire.
Poi iniziò il concerto di tuoni e fulmini ed improvvisamente me la trovai nel letto.
‘Marco!….lo sai che ho paura’.posso stare qui con te?’
Quando era piccola tutte le volte che c’era un temporale correva nel mio letto abbracciandomi forte e così fece anche quella volta ed istintivamente l’abbracciai, solo che quella volta era completamente nuda.
Sentii il suo corpo aderire al mio, il suo seno premere sul mio petto e la sua gamba destra infilarsi tra le mie imprigionandomi.
Il mio cazzo ebbe un fremito ed iniziò ad indurirsi, d’altronde ero un uomo di 39 anni nel pieno delle forze abbracciato ad una splendida donna.
Ornella cominciò ad accarezzarmi il petto giocando coi miei pochi peli.
Si mosse e col ginocchio urtò il mio cazzo che ormai aveva raggiunto il massimo turgore e svettava come un obelisco tra le mie cosce.
‘Piccola’.io’.!!’
‘Sssst”’non dire nulla!!’
Cominciò a baciarmi i capezzoli e continuando a baciarmi scese lentamente finché giunse a contatto con il membro congestionato.
La sentii sospirare poi il suo caldo alito sulla cappella e le labbra attorno all’uccello.
‘Mmmmmhhh’..siiiiii”siiiii!!’
Iniziò a pomparmi il cazzo cercando di ingoiarne una porzione sempre maggiore mentre con le dita solleticava i coglioni gonfi.
Era così tanto che non avevo una donna che non resistetti a lungo a quel sublime trattamento.
‘Vengo’..siii”.sborro amore’..vengooooo!!’
Tentai di sollevarmi me lei mi trattenne nella sua bocca ricevendo il succo dei miei coglioni, direttamente in gola, ingoiandolo.
Continuò a succhiare per mantenermi in erezione poi con mossa repentina si sistemò sopra di me puntando il glande all’entrata della sua figa che sentivo completamente fradicia.
Lentamente si abbassò finché la cappella incontrò una certa resistenza.
‘Prendimi Marco”fammi donna’..scopami!!’
Al momento non ebbi la forza di capire ciò che mi stava dicendo e con un colpo di reni, da sotto in su, la penetrai completamente fino alle palle.
‘Aaaaahhhh”siiiii’..siiiii’.finalmente!!!……scopami ora’..fammi godere’..sbattimi!!’
Iniziai a scoparla con movimenti lenti e profondi tenendola per le chiappe dandole il ritmo e ben presto la sentii godere.
Mi inondò il cazzo del suo succo mentre urlava il suo godimento.
‘Godo’.vengo’.siii”.godooooooo!!’
‘Anche io piccola’.vengo’..ti riempio’.godooooo!!’
Le riversai nella figa tutto il mio piacere mischiando il suo piacere al mio.
Poi la disarcionai facendola sdraiare accanto a me ed iniziai a baciarla.
Ornella ricambiò i miei baci con trasporto poi cominciai a scendere verso il suo collo continuando a baciarla per poi raggiungere i suoi seni turgidi ed impadronirmi dei suoi capezzoli mentre con la mano le masturbavo la fighetta ancora fradicia.
‘Mmmmhhh’siiii’siiii’.Marcoooooo!!’
Lentamente disegnando arabeschi con la saliva sul suo splendido corpo scesi fino a lambire la sua figa, ancora macchiata di alcune gocce di sangue, e solo allora mi resi conto che mi aveva concesso la sua verginità.
La leccai ancora ed ancora fino a farle raggiungere ancora l’orgasmo implorandomi di prenderla ancora.
‘Ooooohhh’.siiii’..prendimi’..scopami..’ancora”siii!!’
Allargò le gambe più che pot&egrave ed io la penetrai nuovamente.
Andammo avanti per un tempo infinito godendoci quel magico momento finché esplodemmo nuovamente in un orgasmo simultaneo.
‘Marco!….ti amo!!’
‘Anche io ti amo’.ma’noi!!’
‘Non siamo zio e nipote’..ci amiamo e questa &egrave la cosa più importante!!’ rispose sicura ‘Mi sono innamorata di te da quando avevo 15 anni, poi quando mi hai mandata in America ho creduto di morire!!’
‘Ma io l’ho fatto per il tuo bene!!’ mi giustificai.
‘Lo so non preoccuparti ma mentre ero via ci ho pensato bene”’
‘A cosa?’
‘Tu sei mio zio perché hai sposato la sorella di mia madre ma”.pensaci bene”.noi non siamo consanguinei”’siamo due estranei’.che si amano!!’
Il ragionamento non faceva una grinza.
‘E allora?’ risposi
‘E allora io ti amo e tu mi ami!!!!’

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Mi ero sempre chiesta come mia zia Franca avesse potuto sposare un tipo come lo zio Mino.
Mi sarei aspettata che una bella donna come lei, mora, alta 1.75, con due occhi celesti, le lunghe gambe da modella, un bel sedere per non parlare del seno una terza alta e soda aspirasse ad un uomo per lo meno più alto di lei, con un bel fisico ed un viso interessante.
Invece aveva sposato Mino un uomo che, oltre ad essere più basso di lei, non aveva certo un bel portamento, sempre un po’ musone e a dirla tutta anche un po’ bruttino.
‘Sai cara’l’amore &egrave cieco”.!!’ Rispondeva mia madre e poi concludeva la frase con una risatina sarcastica ed un gran sospiro.
Non che la risposta mi soddisfacesse ma era l’unica che avevo.
Il perch&egrave lo avrei scoperto in seguito a mie
Poi per ragioni di lavoro gli zii si trasferirono a Milano e per quasi quattro anni non ebbi più occasione di vederli.
Terminate le scuole superiori decisi di iscrivermi all’università a Milano, ne parlai con i miei che, a loro volta, ne parlarono con zia Franca e zio Mino.
‘Sono felice che vieni a Milano’..tranquilla Camilla ti ospiteremo noi”abbiamo una grande casa ed avrai una camera ed un bagno tutto per te!!’ mi disse al telefono la zia.
Non &egrave che la cosa mi andasse molto a genio ma, vista la mancanza di soldi, decisi di approfittarne e se, del caso, cercare un’altra sistemazione.
Quando arrivai in stazione ebbi la prima sorpresa.
Erano venuti entrambi a prendermi, la zia sempre bellissima con un bel vestitino leggero e scollato con un bel paio di sandali col tacco a spillo e lo zio che sembrava uscito da una rivista di moda maschile, elegantissimo, sorridente, ben pettinato.
Insomma stentai a riconoscere lo zia Mino di quattro anni prima.
‘Benvenuta!!!”ciao Camilla”che bella figliola che ti sei fatta!!’ commentarono i due che in effetti mi avevano vista quando ancora avevo i brufoli e mi ritrovavano 19 enne, molto simile, nel fisico, alla zia stessa con la sola differenza del colore dei capelli che in me erano biondi.
Ritirammo i bagagli e poi mi portarono subito a casa.
‘Vieni’vieni entra”’fai come se fossi a casa tua!!’ disse lo zio molto cordialmente.
‘Ti accompagno nella tua stanza’.vorrai farti una doccia e riposarti poi andremo a cena fuori”.ecco’..ti abbiamo messo anche il PC nuovo!!’ mi disse la zia mentre mi prendeva sottobraccio accompagnandomi nella mia nuova camera.
‘Wow che meraviglia!!’ commentai eccitata, in effetti la stanza era davvero bella e ben arredata.
‘Sono contento che ti piaccia!!’ disse lo zio dandomi un bacio sulla guancia.
‘Grazie’.ma’.ma non dovevate!!’
‘Noi non abbiamo figli ed ora tu &egrave come se lo fossi!!’ disse la zia abbracciandomi.
In pochissimo tempo mi ero ricreduta sui miei zii ed avevo già ripensato all’eventualità di trovare un’altra sistemazione scartandola subito.
Il bagno a mia disposizione era quasi più grande della stanza che avevo al paese!!!
Qualche giorno dopo presi zia Franca in disparte.
‘Mmmhhh’zia ma siete cambiati’.lo zio poi stentavo a riconoscerlo’&egrave rinato!!’
‘Si &egrave vero’qui abbiamo trovato la nostra dimensione ed abbiamo potuto vivere la nostra vita senza i commenti stupidi dei nostri concittadini!!’
‘Che commenti?!’ dissi curiosa, ma mi vennero in mente alcune frasi buttate li da alcuni uomini e donne nel bar del paese sullo zio, che definivano deforme, elefant man cassiodoro ecc mentre la zia spesso veniva definita
La zia mi guardò e compresi che non voleva parlarne.
Trascorsi i primi mesi, durante i quali mi ambientai benissimo, facendo la conoscenza oltre che di studenti anche di alcuni amici degli zii, che venivano a cena per poi uscire tutti assieme, un giorno tornai più presto del previsto dall’università perché la lezione era saltata.
Entrai dalla porta e subito notai che c’era qualche cosa di strano, intanto un intenso odore di’.sesso e poi sentii chiaramente, provenire dalla camera degli zii dei mugolii inconfondibili.
Avevo già avuto le mie esperienze e non ero più vergine da un pezzo ed anche il mio culetto era stato visitato con piacere e quindi non mi stupii più di tanto.
Però, invece di ritirarmi in camera, facendo finta di nulla fui attirata come un’ape al miele verso la stanza che trovai con la porta aperta.
I mugolii che provenivano da dentro erano proprio inconfondibili come la voce dello zio che incitava la moglie a succhiargli il cazzo.
Ancora una volta anziché andarmene rimasi li e mi spostai in modo da sbirciare dentro.
Zia Franca era accucciata tra le gambe dello zio, vestita con una guepiere grigio perla, calze con la balza in pizzo ed un paio di scarpe col tacco che doveva essere di almeno 14/15 cm ed stava evidentemente succhiando il cazzo del marito.
Mentre mi spostavo ancora un po’ per vedere meglio la zia si spostò a sua volta ed allora vidi il cazzo dello zio.
Restai a bocca aperta per lo stupore, tra le sue gambe svettava un obelisco di carne lungo almeno 30 cm e grosso, ma così grosso che la mano della zia, che aveva delle belle mani, dalle dita lunghe ed affusolate, non riusciva a chiuderlo nel pugno ed una cappella che somigliava ad una grossa pesca.
Insomma un cazzo mostruosamente grosso e lungo.
Pensai subito ai soprannomi che gli avevano dato e pensai per un attimo che avessero ragione.
Però contemporaneamente ripensai ai sorrisini ed ai sospiri di mia madre quando si parlava di Mino.
Non riuscivo a staccare gli occhi da quel palo che nel frattempo la zia succhiava e masturbava con impegno.
Nonostante i suoi sforzi riusciva a malapena a prendere in bocca la cappella e qualche centimetro di asta, ma sembrava che allo zio la cosa piacesse più di ogni altra cosa al mondo e la incitava a succhiarglielo tutto.
‘Mmmmhh’come succhi bene amore’..dai prendilo tutto in gola troia mia!!’
La zia rossa in viso si dava da fare mugolando come una cagna in calore masturbandosi con l’altra mano.
Mi accorsi in quel momento che anche io avevo infilato la mano sotto la gonnellina e mi toccavo la fighetta ormai fradicia.
‘Adesso scopami’lo voglio sentire tutto dentro’.mmmhh.che cazzo meraviglioso!!’ disse la zia posizionandosi a pecorina, col culo ben in alto e le gambe divaricate.
Dalla mia posizione vidi chiaramente la sua figona grondante che si apriva in attesa del mostro.
‘Adesso ti riempio’.te la apro tutta!!’
‘Oooohhh’.siiii’.sfondami”’spaccami la figa!!’
Zio Mino si sistemò alle spalle di sua moglie appoggiando la grossa cappella alle grandi labbra strusciandola su e giù fin sul clitoride gonfio di desiderio.
‘Daiiiii’..così mi fai morire”’mettimelo tutto’.scopami!!’ lo incitava la zia sculettando come una vacca.
Lentamente ma inesorabilmente vidi quel bastone immane sparire nel corpo di mia zia che gemeva di godimento ad ogni centimetro che le spariva in pancia.
‘Sentilo tutto bella vaccona”sentilo come ti apre’..ti sfondo’..mmmhhh’.hai una figa stupenda!!’
‘Siii”.scopami’..siii’lo sento tutto dentro’.che belllo’siiii’.godo!!’
Quando il cazzo fu completamente risucchiato nella figa, lo zio cominciò a scoparla estraendolo lentamente per poi sprofondarlo di nuovo.
Avevo i capezzoli che mi dolevano dall’eccitazione e tre dita piantate nella figa che ormai era completamente allagata.
Pian piano lo zio aumentò il ritmo mentre zia Franca gemeva sempre più forte in preda all’orgasmo che non si fece attendere.
‘Fammi vedere la figa”’.voglio vedere com’&egrave larga!!’ disse la zia.
Allora zio Mino estrasse il cazzo e mi apparve la figa della zia completamente aperta, sembrava una galleria.
Vidi zia girarsi e guardarsi nel grande specchio e, proprio in quell’istante, mi vide riflessa mentre mi masturbavo alla grande.
‘Amore abbiamo visite”.vieni’entra’non stare sulla porta!!’ mi disse la zia sorridendo facendomi cenno con la mano di farmi avanti.
Avrei voluto sprofondare ma il sorriso degli zii mi diede la forza di fare due passi dentro la stanza.
‘Ti piace?’ disse la zia prendendo in mano l’enorme cazzo del marito per mostrarmelo.
‘Si!’ risposi con un filo di voce
‘Vieni allora’.vieni a toccarlo!!’ mi incitò iniziando a masturbarlo mentre continuava a sorridermi.
‘Non ne avevo mai visti di così grossi!!’
Mi avvicinai e mi inginocchiai davanti allo zio proprio di fianco a zia Franca.
Allungai una mano e lo presi rendendomi subito conto che non sarei mai riuscita a circondarlo completamente.
‘Che grosso!!’
‘Ti piacerebbe baciarlo?!’
Senza rispondere aprii la bocca accogliendo nel cavo orale la grossa cappella congestionata con grande fatica.
‘Brava’.così apri bene la bocca’..senti come ti riempie!!’
Cominciai a succhiare cercando di infilarmi in bocca quel cazzo ma riuscendo solo a prenderne che pochi centimetri.
‘Mmmmmhhh’..che bocca”..&egrave quasi meglio di te”..siete una famiglia di pompinare!!’ commentò lo zio beandosi della mia lingua.
Continuai per un po’ mentre la zia mi spogliava accarezzandomi i seni e la fighetta ormai ridotta ad un lago.
‘Vieni piccola’baciami!!’ mi sussurrò in un orecchio.
Lasciai il cazzone di zio e baciai Franca con passione.
Era la prima volta che baciavo una donna ma lo trovai naturale e bellissimo.
Intanto zio Mino si era accucciato tra le mie gambe iniziando a leccarmi la fighetta in modo divino.
‘Aaaaaahhh’.siiii’.mmmhhh’.leccami’.oooohhh’..godo’..godoooo!!’ ebbi un orgasmo quasi immediato ma lio continuò imperterrito leccando tutti i miei succhi.
‘Brava bambina mia’.godi’.godi”vedrai che sarà ancora più bello dopo!!’
Ero sdraiata sul letto con le gambe spalancate con un uomo che mi leccava la figa ed una donna che mi baciava e li suggeva i capezzoli duri, neppure nei miei sogni erotici più spinti avevo immaginato qualche cosa di simile.
‘Prendila ora’.&egrave pronta!!’ sentenziò la zia mettendomi tre dita nella fighetta fradicia.
Spalancai gli occhi che tenevo chiusi per il piacere e vidi zio Mino prepararsi col suo cazzone tra le mie gambe.
Le aprii ancora di più quasi a compasso mentre sentivo la grossa cappella farsi strada dentro di me.
Mi sembrò di essere sverginata una seconda volta, le pareti della vagina si allargavano a dismisura per far posto a quell’immane palo di carne finché mi resi conto che era entrato completamente nella mia figa.
Iniziò a scoparmi come faceva poco prima con zia portandomi immediatamente ad avere l’orgasmo subito seguito da altri in rapida successione.
‘Oooohhh’godo’godo ancora!!’ urlavo.
Lo zio era instancabile e mi pistonava senza sosta.
Ad un tratto vidi la zia alzarsi e sistemarsi con la figa sul mio volto.
‘Leccami troietta’..fai godere anche me!!’ mi disse.
Completamente inesperta cominciai a leccarle la figa cercando di ricordare le scene di un filmetto lesbo che avevo visto e presto scoprii che le mie leccate sortivano l’effetto sperato e che la zia stava avendo il suo orgasmo.
‘Ed ora il gran finale!!’ sentenziò lo zio.
Subito Franca si alzò mettendosi a pecora ed aprendosi le chiappe con entrambe le mani.
Subito intuii quello che stava per accadere.
Mino estrasse il cazzone dalla mia figa completamente lucido dei miei orgasmi ed appoggiò la cappella al buco del culo di Franca iniziando a spingere.
Non avrei mai creduto che quel cazzo potesse entrare nel buco del culo ma mi ricredetti e poco dopo era completamente sparito nel retto della zia che mugolava come una cagna.
La scopò ancora a lungo ed infine estrasse il cazzo indirizzandolo verso le nostre bocche avide.
Pochi colpi di mano e cominciò ad eruttare una quantità incredibile di sborra che ci colpì sul viso, in bocca, sui capelli imbrattandoci completamente.
‘Spero che tutto questo non ti abbia sconvolto’.anche se, mi &egrave sembrato che’!!’
‘Scusami zia’.non avrei dovuto spiarvi’.ma &egrave stato più forte di me!!’
‘Non preoccuparti’.ora sai perché Mino ed io siamo scappati dal paese non appena abbiamo potuto!!’
‘Già’.ricordo i commenti”ma al momento non capivo a cosa si riferissero’!!’
‘Mino &egrave sempre stato così fin da bambino’.come hai potuto notare ha un cazzo abnorme’tutti lo prendevano in giro’uomini, anche se con un po’ di invidia, e donne anche se alcune, anzi direi parecchie, si sono fatte scopare alla grande, di nascosto dai loro mariti!!’
‘Zoccole’.però sempre pronte a criticare!!’ commentai ‘Ma tu zia come’.insomma ho visto come’!!’
‘Fin da giovane mi ero accorta di essere molto”diciamo larga e che i miei muscoli erano molto elastici. A tal punto che, quando ho avuto le prime esperienze, in pratica non ho sentito quasi nulla ed anzi sono stata accusata di essere una troia che la dava a tutti, perché ero troppo larga!!’
‘Anche io credevo di essere larga’.prima di prendere il cazzo di zio!!!’
Da quel giorno continuammo a scopare in tre e qualche giorno dopo ebbi il piacere di farmi fare anche il culo.
Conobbi anche gli amici degli zii coi quali formavano delle coppie aperte’.in tutti i sensi!!

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