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Racconti erotici sull'Incesto

Pausa ginnica

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Stavo terminando in camera da letto gli ultimi esercizi fisici.. Manacava solamente l’esercizio per i muscoli lombari, ma per quel tipo di esercizio avevo bisogno dell’aiuto di qualcuno. Così chiamai mio figlio Luca che si precipitò subito ad aiutarmi. Quando entrò in camera mia ero già sdraiata pancia in giù e gli spiegai che lui avrebbe dovuto sedersi sui miei polpacci e tenermi ferma in modo che io potessi sollevare la schiena e far cosi lavorare i muscoli lombari.Mio figlio &egrave un bel ragazzone di vent’anni, studente e ottimo atleta. Io sono Francesca, sua madre, 39 anni, bionda, alta e snella, e formosa al punto giusto. Forse fin troppo abbondante di seno.. Voglio dire, vestita in modo provocante riesco a fare la mia bella figura e gli uomini si soffermano a guardarmi..

Ok Luca, vado.

Si sedette a cavalcioni sui miei polpacci, indossavo un pantacollant nero

aderentissimo e una canottierina ginnica strettissima e scollatissima di

colore bianco. Luca, seduto in quella posizione credo potesse ammirare

benissimo la forma dei miei glutei sodi e ancora e ben disegnati. E, in

effetti, credo che fosse quello che stava facendo perché d’un tratto lo

sentii tenermi con le mani i polpacci, poi la presa salì verso le cosce e

sentivo, seduto tra le mie gambe, qualcosa muoversi.. Si stava chiaramente

eccitando!! Mentre io stavo faticando per portare a termine le ripetizioni,

Luca prese a massaggiare le mie cosce con molta delicatezza, quasi

accarezzandole e mi disse

Mamma, sei davvero in forma.. Lo sai che faresti invidia a molte ragazzine con un fisico del genere?

Grazie, tesoro..

Poi sentii che le sue carezze si fecero sempre più audaci, e, quando terminai l’ultima ripetizione, Luca, un po’ per l’imbarazzo di essersi lasciato andare o un po’ per tentare di soffocare l’eccitazione, si buttò a peso morto sopra di me, e mi imprigionò in una stretta poderosa. Subito sentii tra le mie chiappe la protuberanza del suo cazzo che vi spingeva contro, ma decisi di rimanere indifferente.

Dai mamma, vediamo se riesci a mettermi ko..

Ed iniziammo a rotolarci per terra e a ridere come pazzi, Luca era mio figlio ma non era molto più giovane di me per cui eravamo anche abituati a scherzare assieme come fanno due amici.. Il nostro rapporto era molto meno rigido di un classico rapporto madre-figlio. Dopo svariati ribaltoni, mi ritrovai ad un certo punto stesa supina, con mio figlio a cavalcioni su di me che mi teneva ferme le braccia con le sue mani. Lo vidi che mi fissava con stupore il seno, e smise di ridere. Mi venne istintivo guardare nello stesso punto e, non mi ero accorta che, nella concitazione della lotta, mi era uscita mezza tetta dalla scollatura della canottierina. Il capezzolo era ben in evidenza all’esterno.. Del resto il mio seno era davvero poderoso, fin da giovane ho avuto il cruccio di posseder due tette grossissime. Mi feci seria, mi risistemai alla svelta la tetta dentro l’indumento e feci cenno a Luca di alzarsi. Lui indugiò un attimo a d’improvviso si buttò a pesce con la faccia in mezzo alle mie tette.

Mamma. Sei davvero bella.

E dicendo questo mi sbaciucchiava dall’esterno della canotta entrambi i seni.

Dai Luca, non fare l’idiota, alzati e vai fuori dalle palle.

Luca si alzò, e se ne uscì dalla stanza offeso. Subito dopo lo raggiunsi, era seduto su una sedia, al tavolo della cucina, stava leggendo. Scivolai dietro di lui a cavalcare sulla sua stessa sedia, sedendomi tra la sua schiena e lo schienale. Lo abbracciai forte, spingendo le mie tette contro di lui. Lo sentii irrigidirsi.. Gli strofinai il naso tra i capelli e all’orecchio gli sussurrai:

Ehi, che c’&egrave? Sei arrabbiato con la tua mammina?

Ed iniziai a mordicchiargli il lobo dell’orecchio, mentre le mie mani gli accarezzavano il torace.. Il tutto era molto innocente, ma sentivo che il mio figliolo iniziava ad affannare il respiro e spingeva a mo’ di massaggio la schiena contro le mie tette.. Sentivo che qualcosa iniziava a non andare più come prima, la testa iniziava a girarmi ed io iniziavo a sentire un formicolio tra le gambe.. Era tanto, tantissimo tempo che non praticavo sesso.. E in quel momento non riuscii a trattenermi! Luca si girò di scatto ed iniziò a baciarmi pudicamente sul viso, poi sempre più con audacia e sempre più nelle vicinanze della bocca, infine le sue labbra sfiorarono le mie e ci si appoggiarono.. Le aprii e subito le nostre lingue si interecciarono.. Dopo cinque secondi di bacio, mi staccai, lo guardai e con un filo di voce gli dissi:

No, amore, non si può. E’ sbagliato..

Ma mamma, lo vogliamo entrambi.

Lo so, ma non possiamo.. Sei mio figlio!

Sssssshhhh…

Ma lui non mi sentiva, mi mangiava con gli occhi e con entrambe le mani mi prese di forza la nuca e mi baciò di nuovo.

Mmmmmmmm.. N-noooo.Noooo!! -, mi lamentavo.Cercavo di staccarmi, ma la sua presa era troppo forte..

In breve tempo passò a massaggiarmi le tette con vigore, mentre continuava il lingua a lingua. Sentivo che la mia michetta stava per diventare bollente. Non volevo e volevo allo stesso tempo! Poi la sua mano si intrufolò sotto la canottierina ed iniziò a titillarmi un capezzolo.. L’altra mano la spostò su una mia chiappa e la tastava con cura. Prese a tastarmi con foga il mio culetto sodo, spostandosi di volta in volta nella cavità anale, fin quasi ad arrivare alla mia micetta. I brividi mi percorsero il corpo, con una mano scesi in mezzo alle sue gambe e da sopra i pantaloncini praticai un massaggio sensuale al suo cazzo. Era impressionante la mole dell’arnese che era li sotto!! Non esitai ad entrare nei pantaloncini e nei boxer, e subito impugnai quell’immenso cazzo che si ritrovava mio figlio! Lo scappellai per bene, lui si alzò di poco perché io con l’altra mano riuscissi a calargli gli indumenti che ancora richiudevano quel ben di dio.. La sua mano passò dal mio culo alla mia passera, che iniziò a strofinare. Sentivo che la mia farfallina si stava sciogliendo, gli umori stavano già colando.. Ansimavo dal piacere..

Aaaaaaahhhhhhhh..Cooo-sìììììì.. Ssssìììì!!!

Le sue dita si intrufolarono dentro i miei pantaloni e dentro le mie mutande, aprii le gambe al massimo che potevo e sentii che un dito si faceva largo tra le mie labbra, poi mi penetrò dentro e fuori, dentro e fuori. Ero completamente in estasi, aumentai il ritmo della mia mano che stava masturbando il suo cazzo. La sua bocca si posò su una delle mie tette che nel frattempo avevo fatto fuoriuscire dal corpetto, alzandolo sopra di esse. Mi solleticava un capezzolo con la lingua, era fantastico.. Poi lo mordicchiava e tornava a giocarci con la lingua..Il suo cazzo era sempre più enorme, lo sentivo pulsare e gonfiarsi all’inverosimile.. Sentivo che stava per esplodere, chinai velocemente la bocca sulla sua cappella e spruzzi di sperma mi inondarono il viso, la bocca, i capelli..Leccai l’asta ovunque potevo,la ingoiavo con avidità, la succhiavo. Ero inondata di sperma. Stavamo godendo entrambi..

Aaaaaahhhhhhhhhhhh. Maaaaaaa-mmmaaaaaaaaaahhhhh!!!! Uuuuuhhhhhhh!!!!!

Ssssiiiiiiiiiii. bambino miooooooooooo.. Aaaaaahhhhhh, continuaaaaaahhhhhh..

Si alzò dalla sedia, e alzò anche me prendendomi per la vita. Mi guidò in salotto, mi tolse del tutto la canottierina, mentre io mi toglievo i pantaloni e le mutandine. Una volta nudi ci sedemmo sul divano e continuammo a baciarci con passione, mentre lui mi massaggiava con ardore le tette. Mi fece stendere, mi prese le gambe, e se le mise sulle spalle, mentre con la testa si tuffava nella mia fica bollente. Iniziò a leccarmela con gusto, la sua lingua mi faceva godere come non mai.. Di nuovo il formicolio mi pervase il basso ventre, mi sentivo svenire, mentre la sua lingua solleticava il mio clitoride.. I miei umori uscivano come la lava da un vulcano in eruzione, il mio respiro si fece sempre più ansimante, mentre la mia testa si contorceva indietro e le mie mani stringevano la nuca di Luca verso la mia passera.

Aaaahhh.. Mmmmmmmmm..mmmmmm…. Aaaaaaaahhhhhhhhh..siiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!

Luca tornò su di me, con la lingua cercò la mia, il suo torace spingeva contro il mio seno e il suo cazzo sentivo che stava rapidamente tornando in forma mentre solleticava i miei peli pubici. Glielo presi in mano, lo strinsi ed iniziai a masturbarlo piano piano. In breve divenne durissimo, lo scapellai e lo guida verso la mia fessura. Lentamente mi penetrò, iniziò un lento movimento a stantuffo, lo sentivo crescere sempre di più dentro di me.

Lo bloccai e gli sussurrai:

Aspetta,giriamoci..faccio io tesoro..

Così cambiammo velocemente posizione, e mi ritrovai a cavalcioni di mio figlio. Cominciai un lento movimento su e giù, sciolando dentro a fuori dall’asta umida dei miei umori di mio figlio, mentre lui mi palpava con foga le tette. Poi prese con entrambe le mani le mie chiappe, che stringeva con passione mentre le grida iniziavano a farsi sentire da parte di entrambi:

Ooooooohhhhhhhhhhhhhh.. siiiiiiiiiiii…Splen..didaaaaaaaaaaaaa..

Maaaaaammmmmaaa

Dai, dai, dai, daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…..

Tenendomi dal culo mi alzava e riabbassava sul suo cazzo, sempre più freneticamente..

Un turbino di sensazioni piacevoli mi sconvolse il corpo e la mente, mi sembrava di impazzire, mentre vedevo mio figlio socchiudere gli occhi sotto di me e urlare di piacere. Il suo cazzo gonfio all’inverosimile, pulsava sempre con maggior vigore finch&egrave lo sentii esplodere in caldi fiotti di sborra che mi colpirono dentro con una violenza inaudita!

Aaaaaaahhhhhhhhhhh… Ec..comiiiiiiiiiiii….

Siiiiiiiii,siiiiiiiiiiiiiiiii…….

Oooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhh. Terminato l’orgasmo, mi alzai dal suo membro, mi inginocchiai per terra rivolta al divano, in direzione della mia presa e con la lingua pulii per bene la cappella e il cazzo del mio Luca.

Ottima, mamma. Sei davvero fantastica..

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