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Racconti erotici sull'Incesto

Quando un padre dispotico ammette finalmente il suo desiderio per la figlia procace

By 9 Febbraio 20203 Comments

Una sera ero a casa di mio padre e lui era ancora al lavoro. Presi una videocassetta da vedere perché non avevo sonno. A tre quarti di film mi accorsi che mio padre per errore ci aveva registrato sopra: c’erano delle pubblicità dei telefoni erotici. Alcune donne nude si toccavano. Capii che mio padre lo usava per masturbarsi. Da un lato provai pena per lui costretto a prendersi ancora il cazzo in mano da solo a 71 anni dall’altro mi eccitai a pensare che avesse ancora bisogno di sesso. Cominciai a guardare dentro gli armadi e i cassetti per vedere se avesse altro. Trovai una rivista porno e dei preservativi… Quindi andava a signorine! Cominciai a fantasticare. Mi chiesi se faceva mai pensieri anche su di me. Aveva 51 anni quando sono nata e la differenza di età mi è sempre pesata. Qualche giorno prima avevamo avuto un brutto diverbio perché ero uscita a suo dire troppo scollata e ha sottolineato che ero volgare visto che portavo una ottava. Quando tornò a casa mi rimisi quel top e mi andai a sdraiare accanto a lui sul divano a guardare la tv. Sotto avevo i pantaloncini corti del pigiama. Essendo accucciata in parallelo lui aveva una ottima vista delle mie tettone. Stavamo guardando un film a tarda notte su un’emittente locale ed era un po’ erotico. Feci scivolare fuori un capezzolone dal top. Guardò per un po’ poi mi chiese di coprirmi. Da dietro sentivo all’improvviso la forma del suo cazzo premermi su una chiappa. Bingo. Mi sistemai con il pisello tra le chiappe, non aveva spazio per spostarsi. Capezzolo di nuovo di fuori. Si innervosì di nuovo tantissimo e mi disse di coprirmi e di non indossare più quel top. Mi misi a sedere e gli dissi che non lo sopportavo più. Tirandomi su di colpo la tetta uscì completamente e non smetteva di fissarla anche mentre alzava la voce. Cercò lui di tirare su lui il top con il risultato che uscì parte dell’altra tetta e che il contatto con le sue mani mi fece indurire completamente i capezzoli. Non toccarmi gli urlai: mi tirai fuori le tette e le agitai con i capezzoli rittissimi:  gli dissi che era un ipocrita. Gli abbassai il pigiama e il cazzo era tutto enorme e in tiro. Dapprima si vergognò e poi provò a dire  che era per il film e andò nella sua stanza. Io andai nella mia ma ero ancora sottosopra. Dopo circa un’ora sentii il cigolio del letto. Si stava toccando. Entrai Tutta nuda con un perizoma e gli dissi di smetterla di fare finta di fare il puritano. Era seduto con il cazzo in mano, imbarazzatissimo. Mi sedetti di fronte a lui e allargai le  gambe. Mi titillai il clitoride tirando il filo del perizoma in mezzo alla fica. Lui riprese a masturbarsi furiosamente e a quel punto gli presi il cazzo tra i piedi. Lui prese il filo del perizoma e cominciò a tirarlo per masturbarmi. Venni senza ritegno appena mi infilò Il dito indice nella fica. Papà sto godendo. Gliel’ho ansimato tutto il tempo. È sceso a togliermi il perizoma senza che mi sfuggisse che lo aveva nascosto sotto all’altro cuscino. Mi ha infilato il naso nella fica confessandomi di aver odorato tante volte le mie mutandine smesse nella cesta della biancheria. Mi premeva la faccia sulla fica come se volesse entrarmi dentro con la testa. Il mio cespuglio è impregnato di liquidi di piacere e del sudore della sua fronte. Sono larga e aperta e lui sopra di me decide di pomparlo dentro. Dopo pochi colpi ho un altro orgasmo sconquassante. Lui ancora regge. Mi tira su le gambe. Vuole una visuale della mia fica  ormai spanata. Si sta stancando e si siede. Il cazzo tutto rosso e grondante di me. Mi fa un cenno volgare e osceno di salirgli sopra e io mi ci impalo e comincio a cavalcarlo. Le tettone mi ballano.  Cerca di afferrarle con i denti e mi succhia un capezzolo con voracità. Vengo di nuovo. Mi fa male la fica. Lui finalmente schizza. Mi riempie la fica di sborra e le orecchie di oscenità. Vecchio sporcaccione. Finalmente ti sei chiavato tua figlia.

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