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Racconti erotici sull'Incesto

Questo è giusto?

By 29 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=843

Questo è giusto?

* * *

Caro max, dopo tanto ti scrivo. Vorrei renderti partecipe di quello che mi è accaduto questa estate. Non sono qua per essere giudicata, ma solo condividere una parentesi della mia vita…

-Questo è come è iniziata la mail che mi è giunta e qua sotto troverete il seguito…-

* * *

Caro max, dopo tanto ti scrivo. Vorrei renderti partecipe di quello che mi è accaduto questa estate. Non sono qua per essere giudicata, ma solo condividere una parentesi della mia vita…

Mi considero una ragazza nella media. Non proprio bella, ma certamente non una da buttare. I miei compagni del liceo e i miei amici hanno sempre cercato di vedermi le tette, visto che sono la parte di me che da sempre considero ‘la parte migliore di me’. Non ho mai considerato di essere vanitosa ne una facile, anzi… Solo in questo periodo ho una relazione stabile completa e duratura in tutti i sensi.

Sono in una situazione un poco pesante, che coinvolge i miei genitori e le persone coinvolte.

Circa tre mesi fa, mio fratello ed io abbiamo scopato assieme. Tutto è accaduto a causa di un incidente e da all’ora, per noi è venuto l’inferno principalmente a causa dei nostri genitori. Premetto che con loro ho sempre avuto un rapporto aperto e sincero. Non si sono nascosti dietro a falsi pregiudizi e non sono stati sorpresi quando li ho informati che avevo iniziato a far pratica sul sesso quando ero molto più giovane.

Ho percorso molta strada da all’ora e sono passata attraverso tutte le esperienza che la vita mi ha posto alla prova. La mia prima volta? Da dimenticare e non potrò mai farlo. Con il ragazzo con cui stavo, mi ha praticamente violentata nel laboratorio di scienze a scuola. Sapevo che prima o poi l’avrei fatto e grazie a mia madre stavo già prendendo la pillola. A causa sua o grazie a lui, che non ho mai più rivisto da quella volta (quello che dico è vero perché solo le gomme del suo motorino e il sellino hanno avuto a che fare con la lama del taglierino, altrimenti l’avrei conficcato nella sua gola).

Come dicevo, grazie a lui che ha aperto la strada, ho iniziato a godere con gli appuntamenti che avevo con i ragazzi e a fare una sana piacevole esperienza di vita basata sul sesso. Posso dire che ho iniziato a sperimentare ed a essere esigente con i miei partner e devo dire, che ho raggiunto il piacere quasi ogni volta. Come ho detto, con i miei genitori abbiamo un dialogo aperto e se pur non entriamo quasi mai nello specifico, a volte ci capita di scambiarci qualche battutina. Loro stessi sono giovani e pieni di vita. Vivere sotto la loro camera da letto, si ha la possibilità di sentire praticamente come rivivano ogni notte la loro luna di miele.

Anche mio fratello e mia sorella hanno una sana vita sessuale felice. Con lei ho parlato sempre poco a causa della differenza di età mentre con mio fratello Bruno è tutta un’altra cosa. Quando eravamo più giovani e fino a non poco tempo addietro, ci capitava di litigare e picchiarci a vicenda. Dagli ultimi tempi è tutto cambiato e abbiamo iniziato a uscire in compagnia e a frequentare lo stesso giro di amici e ad uscire per non dire andarci a letto, con una sacco dei nostri rispettivi amici.

Prima di trasferirci in questa nuova casa, abbiamo condiviso la stessa camera. Anche ora che abbiamo camere separate non ci scandalizziamo se ci vediamo nudi come non mi sono mai scandalizzata nel vedere i miei genitori in disabié. Come dicevo, quando ci siamo trasferiti ero già sessualmente attiva e nelle nostre notti in cui ci confidavamo tutto, abbiamo condiviso anche le nostre esperienze e le nostre impressioni su chi avevamo rispettivamente scopato. Ci siamo sempre fatti delle grasse risate alle spalle dei nostri amici. Tutto questo è continuato anche dopo che ci siamo trasferiti. Ora abbiamo a disposizione una nostra camera privata posta al piano inferiore di questo complesso di villette a schiera e sopra la nostra testa abbiamo la camera dei nostri genitori. La cosa che adoro di più, è che abbiamo il nostro bagno privato.

In casa siamo stati abituati a non aver vergogna delle nostre nudità e una volta trasferiti in questa casa, le vecchie abitudini non sono tramontate. Non era raro continuare a vederci nudi a camminare in giro per la casa, figuriamoci per entrare o uscire dal bagno. Nel crescere è stato naturale avere delle curiosità e devo dire che mio fratello non si è mai posto il problema di tirarsi indietro anzi…
Bruno ha un bel cazzo circonciso e l’ho visto molte, moltissime volte in erezione e questo a detta di lui è causato dalle mie bellissime tette che adora vederle sobbalzare quando giro per casa o semplicemente a vederle.

Si potrebbe dire che tutto questo era come se fossimo due buoni amici anche se di sesso differente, ed è terminato tutto in una notte.

Vorrei sottolineare, che i nostri vecchi erano abituati loro stessi nel stare come noi e nel vederci vicendevolmente nudi. Tanto per dare un esempio; un giorno nella primavera scorsa, mia madre mi ha aiutato a regolare le stringhe del nuovo bikini che mi ha regalato. Non era proprio di un tipo castigato, ma adoro mostrarmi un poco e lei mi ha sempre permesso a dar spettacolo, nel limite della legalità e del rispetto delle dicerie ovviamente.

Siamo stati in bagno al piano di sotto e lei era affaccendata con le cinghie del reggiseno in modo che non fosse troppo stretto o troppo allentato. Avevamo appena finito con il pezzo di sotto e fu lei a dirmi che avrei dovuto depilarmi il mio orgoglioso cespuglietto e in previsione di farlo, lo tolsi restando mezza nuda. Come dicevo, mia madre stava aggiustandomi il reggiseno quando è entrato Bruno completamente nudo. Aveva appena finito con la partita di calcetto e come al suo solito si faceva la doccia e senza scomporci lo salutammo.

Non sono solita a dargli una seconda occhiata, ma una buona lunga prima sì. Con il suo solito classico sorrisetto si è infilato dentro al cubicolo della doccia e quando pochi minuti dopo è uscito ero nella medesima situazione. Io mezza nuda e lui con una mezza erezione.

Il cazzo puntava semi eretto in avanti. Lungo, grosso e violaceo. Forse mia madre non era solita vederlo in quello stato, ma per me era differente. Quasi non ci facevo più caso. Ha iniziato ad asciugarsi e dopo che nostra madre l’ha guardato e ha visto il piccolo bambino in mezzo alle gambe ha detto:
‘Vieni, siamo in grado di finire in camera tua.’

Non abbiamo mai affrontato il tema, ma sapeva che ero abituata a vederlo in quello stato. Ho visto chiaramente la sorpresa stampata sul suo volto e con gli occhi sgranati, mentre io non avevo fatto il ben che minimo di una piega nel constatare la dura erezione del cazzo di mio fratello, suo figlio.

Un altro episodio che vorrei raccontarti è quando poco tempo dopo è stato nostro padre a scoprirci nudi. è accaduto che Bruno stava correndomi dietro in giro per la casa e mi voleva sculacciare con l’asciugamano. Eravamo entrambi nudi e ridevamo e urlavamo come ragazzini. Lui non si è scomposto più di tanto. Forse si è divertito a guardare i suoi bambini diventati grandi o si è rifatto gli occhi sulle mie tette che ballavano, fatto sta, che si è limitato a dirci solo di stare calmi.

Molto tempo più addietro, durante le mie scoperte e con la voglia di curiosità che assale penso ogni adolescente, ci eravamo toccati a vicenda. Nulla che si potesse dire masturbazione. Solo giocare con il corpo altrui toccandolo, sfiorando e impugnando ‘il suo coso’. Con certezza posso dire che quelle prime volte non avevo provato neppure piacere. Ero concentrata solo con la voglia di soddisfare il desiderio di sapere, conoscere.

Abbiamo invece condiviso un sacco di avventure assieme e di divertimento. Abbiamo chiacchierato e ci siamo confidati le scoperte che facevamo con i nostri rispettivi partner. Non ci nascondevamo nulla e si parlava impunemente anche di sesso. Eravamo usciti assieme con altre coppie di amici o ci eravamo letteralmente imboscati sui prati di notte, sapendo esattamente ciò che stavamo facendo rispettivamente. Ci si vedeva benissimo al chiarore della luna, mentre in altre, anche se non ci vedevamo, ci sentivamo benissimo.

La nostra vita è cambiata quando volevamo andare a vedere un concerto. A tutt’oggi esco con un ragazzo meraviglioso e insieme al mio fratellone e alla sua ragazza abbiamo deciso di andarlo a vedere. Il problema era che dovevamo convincere i genitori a darci il permesso di dormire fuori. Studiando, abbiamo deciso di affittare un piccolo camper che non costava eccessivamente per due notti e due giorni.

Dopo una chiacchierata fra i rispettivi genitori, hanno deciso che in 4 non avremmo corso rischi con alcool e droghe o di affrontare un lungo viaggio di ritorno in piena notte con il rischio di addormentarsi e fare un incidente. Il concerto si teneva pur sempre a 350 chilometri da casa nostra.

Così, Bartolomeo (in onore del nonno, ma lo chiamo lome), io, Bruno e Sandra siamo partiti al mattino presto per l’avventura che ci avrebbe cambiato la nostra vita. Mai e poi mai potevamo immaginare cosa ci sarebbe accaduto.

La sera prima i ragazzi erano andati a prendere il camper al deposito e quando quella mattina eravamo partiti abbiamo iniziato a scoprirlo. Un comodo letto nel vano posteriore che come l’ho visto mi è venuta voglia di provarlo. Ero curiosa di sapere chi l’avrebbe conquistato per primo. Un piccolo bagno e una volta abbattuto il tavolo da pranzo, si sarebbe trasformato in un comodo letto. Ecco che la mia domanda che mi ero posta era stata esaudita, quella di sapere come avremmo dormito in quattro. Certo che ha differenza del letto posteriore, che ha una parvenza di semi privacy, questo è completamente esposto se non si tirano le tende per oscurare il posto di guida, ma si resta in vista da quelli del vano posteriore.

‘Non siamo proprio dei puritani, ma in qualche modo faremo.’ Ci siamo dette fra noi ragazze ridendo maliziose per i pensieri lubrici che affollavano le nostre menti.

Pochi minuti dopo che siamo partiti e messo via la roba da mettere nel piccolo frigorifero, siamo state raggiunte da mio fratello.
‘Mi fai passare per favore?’ Mi ha chiesto.

Se fosse stato un altro a chiedermelo gli avrei spaccato la faccia. Nel pormi la domanda mi aveva preso per i fianchi e mi aveva fatto sentire il cazzo in erezione contro al culo.

Lo guardo sorridente ben sapendo le sue intenzioni e lo lascio passare, ma non prima di avergli strusciato le tette contro al petto. Quando ha raggiunto la sua bella, si sono abbracciati e baciati e tempo zero, entrambi avevano le mani infilate ovunque. Li ho lasciati soli e mi sono accoccolata appoggiando come al mio solito la testa sulla spalla del mio uomo. Non era una posizione comoda. In macchina siamo ben più vicini e stretti ma lì, eravamo tropo distanti e mi veniva male alla schiena.

Quando abbiamo iniziato a sentire urlare e il camper a ondeggiare a discapito della strada, sapevamo benissimo cosa stava accadendo dietro e per rispetto abbiamo alzato un poco la musica che da li a poche ore avremmo ascoltato dal vivo.

Li abbiamo visti emergere molto tempo dopo e il mio ‘lome’ ha accostato presso un autogrill.
‘Non dobbiamo comprare nulla.- Ha spiegato.- Voglio solo fare cambio con il secondo autista.’ Mi guarda e strizza un occhio.

Sorridente lo guardo, ben sapendo a cosa voglia alludere e scorgo il mio fratellone in boxer che si posiziona dietro di me.

Ci rechiamo nel vano posteriore e vedo la ‘sà’ aprire la porta del piccolo bagno già vestita.

Anche se c’è una piccola porta a soffietto non la chiudiamo e sul lenzuolo disfatto ci allunghiamo e mentre ci baciamo ci spogliamo. Siamo affamati di baci, ma più di tutto vogliamo soddisfare le nostre voglie. Mi monta e mi scopa selvaggiamente. Generalmente in passato, è sempre stato dolce, ma in quel momento, in quel luogo, eravamo due animali che volevano solo soddisfare le nostre voglie carnali.

Finito di amarci o meglio, di urlare il nostro piacere, si è comportato teneramente come d’abitudine e come mi ha amorevolmente catturata. Adoro i suoi teneri baci, le sue carezze, i suoi sguardi. Adoro sentire il cazzo che si fa via, via sempre più piccolino in me e mentre continua a starmi sopra, mi parla dolcemente e mi bacia teneramente. Raramente è accaduto in passato, forse perché abbiamo interrotto in quel momento le nostre effusioni, ma con sorpresa, ho sentito il cazzo crescermi dentro e farsi sempre più grosso.

Abbiamo iniziato ad amarci ancora. Lentamente e inesorabilmente mia ha portato a godere e a godere ancora, finché non ho sentito il suo caldo sperma riempirmi l’utero e farmi godere nuovamente. Poche volte avevo goduto così in passato, ma mai così intensamente e tanto prolungatamente come quella volta. Calmati gli animi, mentre mi baciava teneramente, mi sono appisolata con lui sopra e con il cazzo che si rimpiccioliva dentro la mia figa che la sentivo calda e pulsante come non mai.

Arrivati al concerto, sono stata svegliata. Avevo dormito per tutto il tempo e nella fretta, non mi sono coperta e ho permesso a Sandra di vedermi nuda mentre mi recavo nel piccolo bagnetto. Studiando come fare, mi sono lavata alla meglio per poi uscire e cercare i miei vestiti per andare al concerto.

Abbiamo ballato, cantato fino a farci diventare rauchi, ci siamo troppo divertiti durante il concerto. Abbiamo conosciuto gente e abbiamo ballato e fumato troppo.

Quando siamo tornati al camper non ci reggevamo in piedi ed eravamo straeccitati. Non era solo la mia impressione, perché come abbiamo chiuso la porta, abbiamo iniziato a baciarci ardentemente. Il letto toccava a loro in ogni caso e si sono gettati senza attendere.

Con impazienza insieme a ‘lome’, abbiamo iniziato a lavorare attorno al tavolino, ma vedendo i nostri sforzi frustrati dalla nostra incapacità e, sentendo le urla di piacere provenire dal vano posteriore, abbiamo deciso di farlo sul tavolo. Il piacere che ne ho ricavato è stato tale che sono quasi svenuta al primo orgasmo. Vuoi perché avevo bevuto, vuoi perché avevo troppo fumato, era come se sentivo il cazzo del mio amore arrivarmi alle tonsille. Ogni spinta che mi dava mi toglieva il respiro facendomi saltare ogni volta e la volta successiva provavo sempre più piacere.

Quando ripresi coscienza, in piedi al nostro fianco c’erano mio fratello a la ‘sà’. Non provai vergogna, ne cercai di ricompormi. Restai oscenamente a gambe aperte e con il cazzo del mio uomo che lo sentivo farsi sempre più piccino.

‘Scusateci. Non volevamo disturbarvi.’

‘Tranquilli. Nessun disturbo. Avevamo finito.’ Ha risposto il mio amore.

Non era completamente buio. Dalle tende filtrava la luce dei lampioni. Mi sono messa seduta e non so come e quando fosse accaduto, mi sono ritrovata nuda. Pensavo che ero ancora vestita, ma alquanto pare, il mio ragazzo ha saputo portarmi all’estasi più totale e a spogliarmi senza che me ne accorgessi. Sentivo colare il suo sperma e bagnarmi le cosce erotizzandomi nuovamente. Mi sono alzata e seduta nel piccolo bagnetto. Come ho aperto la porta, la luce mi ha quasi accecato e una volta dentro, mi sono data una sciacquata veloce. Dopo di me ha preso il mio posto Sandra e mentre cercavo anzi, dopo che mi ha raggiunto cercavamo ad aprire il piccolo tavolino perché mi ha dato una mano, i ragazzi erano fuori semi vestiti che fumavano.
‘Ragazzi non riusciamo ad abbassare il tavolino.’

‘Che ne dite se ci dividiamo il letto? Non è grande, ma se ci stringiamo possiamo starci comodamente tutti e 4.’

Io e lei ci siamo guardati in faccia stupite. A differenza di me che ero completamente nuda, lei si era messa il reggiseno e le mutandine, ma avevamo entrambe la stessa idea. Quella di voler fare una pausa per poi riprendere da dove avevamo interrotto.

‘Ragazze, se vi sta bene, dividiamo il letto.’ Ha chiesto mio fratello.

‘Bah! Fate come volete…’ Ho risposto rammaricata che saremmo andate in bianco.

Entrambe eravamo deluse e amareggiate mentre ci siamo messe a letto. Come ci siamo sdraiate, Sandra mi ha confessato che era ancora eccitata e si augurava che Bruno tornasse presto per rifarlo. Mi ripeteva che non aveva mai goduto così bene in vita sua e che mio fratello era il miglior scopatore del mondo. Desiderava tanto il suo grosso cazzo, al punto che spesso si bagnava durante il giorno quando lo pensava e ora che erano lì, non voleva che smesse mai di farlo.

Mentre parlava ha allargato le gambe e ho potuto sentire un suo ginocchio toccarmi la gamba.
‘Amore! Sono bagnata! Ho voglia!’ Ride per quello che ha detto e devo dire che anche io ero al quanto sovraeccitata.

‘Amoriniiii!!! Ci stiamo masturbando. Volete lasciarci sole ancora per molto?’

Sandra sembrava impazzita. Si stava masturbando e potevo sentire chiaramente lo sciacquettio delle sue dita e presa anche io da una malsana voglia, ho iniziato a sfregarmi il clitoride trovandolo super caldo ed eretto.

I ragazzi sono arrivati e ci hanno guardate. Abbiamo iniziato ad intavolare uno spettacolino di automasturbazione per loro e devo dire che osservare come mio fratello mi guardava mi eccitava. Non ero gelosa se il mio ragazzo guardava la ‘sà’ perché ero supereccitata. In quel momento proprio non ci avevo minimamente pensato a lei e ad essere gelosa.

‘Ragazze. Ci state facendo impazzire!!!’ Ha detto mio fratello.

‘Dai amore. Vieni.’ Ha chiesto Sandra.

‘Arrivo. Vuoi bere un goccio?’ Bruno le passa una birra e dopo che ha bevuto un sorso me la passa.

Non mi aspettavo un gesto del genere e me la rovescio addosso.
‘Cazzo. Guarda cosa ho combinato.’

‘Dai lascia perdere. Può capitare.’

Io mi alzo mettendomi in ginocchio e iniziando togliendo il lenzuolo.

‘Dai lascia. Vieni al mio posto. Per me non fa differenza.’

Non mi lascia il tempo di ribattere che si allunga al mio posto. Scavalco le sue gambe e mi sdraio dal suo lato del letto. Vedo che la luce si spegne e noi torniamo nell’oscurità.

Non ho idea di cosa stessero facendo i ragazzi, ma li sentivo ridere e poi inciampare e imprecare.
Noi abbiamo riso e ho sentito nuovamente il ginocchio di Sandra contro la mia gamba come ho divaricato anche le mie. Quel gioco fatto in precedenza mi aveva troppo eccitata.

Ne io ne i ragazzi potevano vedere molto. A mala pena notavo i contorni delle mie ginocchia.

I ragazzi sono arrivati che puzzavano di birra e si sono letteralmente scaraventati su di noi. Ho sentito chiaramente gemere Sandra come è stata schiacciata e il piccolo ambiente si è immediatamente riscaldato. Potevo sentire solo gemiti e sospiri.

Io ho sentito le mani del mio uomo che mi accarezzavano e prese le tette me le ha succhiate facendomi partire. Ondate di piacere ottenebravano la mia mente mentre le sue abili dita giocavano con il mio clitoride o che mi penetravano profondamente facendomi gemere. Il mio desiderio di volerlo dentro di me si accresceva sempre più.

Ho sentito il suo alito puzzare di birra e come si è sistemato fra le mie gambe ha spinto con irruenza il cazzo al punto da togliermi il respiro. L’ho sentito gemere e mi sono irrigidita e congelata. Sono rimasta senza respiro per molto, moltissimo tempo. La coppia a fianco a noi si stavano divertendo e sentivo per via del movimento del materasso, come lui la stava scopando.

Non ero certa, forse in fondo al mio cervello qualcosa mi diceva che non era come la pensavo. Il cazzo era più grosso e potevo sentirlo che aderiva perfettamente contro le pareti vaginali. Alla seconda, terza spinta, ogni dubbio era svanito. Quello che avevo dentro di me era il cazzo di mio fratello.

Come poteva essere accaduto mi sono chiesta. Certamente nel buoi non si sono accorti che noi ci eravamo scambiate di posto, ma i gemiti? Quelli di Sandra erano inconfondibili e la voce di ‘lome’ poi… Continuava a incoraggiarla ad urlare e a godere’

Bruno continuava scopare ritmicamente facendo del suo meglio per darmi una buona goduta, poi Sandra ha gemuto e l’ha chiamato. A quel punto lui si è fermato e dopo qualche secondo ho sentito lui sussurrare.
‘Carmen?’

Io in tutta risposta, ho stretto le gambe attorno ai suoi fianchi e puntato i talloni l’ho spinto per farlo entrare profondamente in me.

‘O mio Dio!’ Ha detto lui.

Visto che non si era mosso, sono stata io ad andare in contro al cazzo facendomi impalare. Ho stretto i muscoli vaginali e ho sospirato di piacere.

In tutta risposta lui ha ridacchiato sommessamente e mi ha accarezzato il volto spingendo un poco in avanti il bacino. Iniziavo ad amare il modo in cui stava scopandomi e come lui, non avevamo nessuna voglia di smettere.

‘mmmmhhhh… Perché ti sei fermato?’ Ha domandato Sandra.

‘Ecco… Io non sono Bruno.’

Potevo immaginare il viso preoccupato di lui e sorpreso di lei.

‘OH!’

Il silenzio che è calato è stato imbarazzante. Io stringevo e allentavo i muscoli pelvici attorno al cazzo di mio fratello che me lo sentivo ben piantato nelle profondità.

‘Carmen?’

‘Si?’ Ho risposto a Sandra.

‘Il tuo uomo scopa divinamente. Che ne dici se mi riprendo il mio amore?’

Non ero molto contenta di lasciarlo andare, ma non potevo dare una delusione a ‘lome’.
‘Anche lui scopa divinamente. Grazie per avermelo imprestato per un poco.’

I due ragazzi si sono mossi e come il mio amore è stato sopra di me, ha iniziato a baciarmi.
‘Scusami amore mio.’ Mi ha sussurrato all’orecchio.

‘Non fa nulla. Scopami.’

I due ragazzi hanno iniziato a scopare come se fosse stata l’ultima volta nella loro vita. Per me come per Sandra era un piacere sempre in crescendo e abbiamo iniziato a gareggiare a chi ansimava e urlava più forte. Ho sentito invadermi l’utero dal suo caldo e pulsante sperma e instancabile ha continuato a scoparmi ancora e ancora. Il cazzo non era perfettamente duro, ma ha continuato il va e vieni a lungo facendomi godere ancora. Non mi sono resa conto che anche mio fratello stava imitando le movenze del mio amore e ben presto ai miei gemiti si sono associati quelli di Sandra.

Senza più forze, bagnata completamente di sudore, sono rimasta inerme a lungo. Ho sentito il cazzo rimpicciolirsi dentro alla mia palpitante vagina e il mio amore, che mi aveva abituato a darmi lunghi teneri baci e carezze si era estratto e si era allungato sul letto di fianco a me sfinito. Non ho idea del perché abbia iniziato a ridere, ma in breve stavamo tutti ridendo come matti.

‘Ragazze, non so voi ma è la prima volta che riesco a scopare godendo due volte di seguito.’ Ha detto ‘lome’ appena ha trovato un poco di respiro dalle risate.

‘Confermo.’ Ha risposto mio fratello alle mie spalle.

‘E io non mi lamento.’ Ha detto Sandra quasi all’unisono con me.

Abbiamo riso ancora e pur avendo la figa dolorante, la sentivo pulsare in continuazione, come se avessi ancora voglia e forza di poter continuare.

Mi sono accoccolata contro il mio amore, e come ho chiuso gli occhi mi sono addormentata.

Sono stata svegliata in piena notte dal movimento ondulatorio del camper. A pochi centimetri da me, stavano nuovamente scopando e una idea malsana mi è passata per la testa. Ho allungato la mano è ho sentito il cazzo semi eretto del mio uomo. Ho iniziato a masturbarlo e come è diventato sufficientemente duro, l’ho montato e mi sono impalata su di lui che nel frattempo si era svegliato e si era messo in modo che potessi lavorare comodamente.

Abbiamo dormito fino a che il sole era già alto. Non ho idea di chi si fosse svegliato per prima, ma come ho aperto gli occhi, non riuscivo più a trattenere la pipì. Sono stata la prima ad impossessarmi del bagno e subito dietro a me vi è entrata Sandra. I ragazzi hanno seguito ed è stato strano vederli tranquillamente nudi.

Abbiamo fatto colazione sul tavolino ancora sporco di sperma e abbiamo riso e scherzato per quello che era accaduto durante la notte.
‘Mi auguro che quando lui non è con me e sarete soli in casa, non me lo consumi troppo.’

La frase che ha detto Sandra mi ha fatto arrossire. Non perché li vedevo baciarsi con le mani che vagavano fra le tette e sotto al tavolo dove potevo immaginare che si stessero masturbando, ma al fatto che aveva alluso e dato per scontato che avremmo scopato una volta tornati in casa. Solo fino al giorno prima non mi era mai passato per la testa che avremmo potuto farlo. Io e mio fratello.

Le mani del mio ragazzo si sono subito infilate fra le mie cosce e la bocca è stata occupata dalla sua lingua. Quando ci siamo alzati pensavo che andassimo sul letto a scopare e invece ha voluto che mi sdraiassi sul tavolo e in quel modo abbiamo scopato davanti a loro. Come la sera prima mi ha fatto subito godere e ha continuato a lungo a scopare. Anche mio fratello ha iniziato a scopare, ma prendendo Sandra in piedi e da dietro. Mi ha eccitato vederle il viso trasfigurato dal piacere e le tette che ballavano. Ho goduto come ho pensato al grosso cazzo di mio fratello che mi scavava l’utero e ho urlato come una pazza come ho sentito i getti di sperma caldo riversarsi in me del mio uomo.

Senza forze e sfinita, sono rimasta con le gambe a penzoloni sul tavolo. Lo sperma che mi colava dalla figa bagnandomi il sedere, il tavolo e colando lungo le gambe. Sono rimasta in quella posizione finché non è stata Sandra ad aiutarmi a tirarmi su e a guidarmi al piccolo bagno.

Dopo una sosta per bere un caffé, mentre ‘lome’ guidava per tornare a casa, noi tre rimasti liberi abbiamo pulito e sistemato il camper. Le lenzuola erano da buttare e non pensavo che i ragazzi avessero sparato tanto sperma. Anche il tavolo non è stato facile farlo venir pulito, ma per quando siamo arrivati al deposito, era tutto lindo.

Presa la macchina, siamo stati i primi ad essere stati scaricati e dopo aver salutato i nostri rispettivi compagni, siamo entrati in casa e mia madre ci ha accolto sulla porta.

‘Vedo dalle vostre facce che vi siete divertiti.’

Ho sentito le guance arrossire nel pensare a quello che avevamo fatto e pur avendo una certa apertura e libertà, non ho mai raccontato per filo e per segno le mie esperienze vissute.

‘Si mamma. è andato tutto bene.’

‘Meravigliosamente direi.’ Ha aggiunto mio fratello.

‘Bene ragazzi. Andate a farvi una doccia. La cena è quasi pronta.’

Buttata la roba a terra, mi sono spogliata e infilata in bagno. Non volevo aspettare che mio fratello finisse. Come entro me lo trovo davanti, anche lui aveva avuto la mia stessa idea.

‘Sono entrato prima io levati.’

‘Ma non ci pensare. Guarda! Sto già entrando nella doccia.’

Eravamo tornati ad essere quelli di sempre. Come abituati a fare, abbiamo litigato e ci siamo ritrovati a farci la doccia assieme.

è stata la doccia più sexi ed erotica che abbia mai fatto. Le sue mani e le sue carezze mi hanno portato in breve al limite e anche lui era vistosamente eccitato e in erezione. Dopo che ci siamo sciacquati e asciugati uno di fronte all’altro, ci siamo infilati ognuno nella sua camera. A cena abbiamo parlato del concerto e qualche accenno l’abbiamo fatto anche a come avevamo passato la notte.

Mio padre come al solito, ha fatto qualche battutina allusiva a doppio senso, ma abbiamo fatto finta di non capire a cosa si volesse riferire.
Tornata in camera, ho chiamato il mio ragazzo e poi mi sono concessa un lungo sonno ristoratore.

Mi era piaciuta la libertà goduta con il mio uomo in quelle 24 ore e più di tutto, mi era piaciuto come avevamo passato quelle ore. Mi mancava assaporare nuovamente il piacere provato e le poche ore in cui stavamo soli la sera, scorrevano troppo velocemente.

Quel pomeriggio mi ero svegliata da un pisolino e non so perché, ma ero tutta frizzante. Avevo il clitoride che mi tirava e la figa che pulsava. Avevo una voglia pazzesca. In bagno guardavo la porta di mio fratello e mi è tornato il pensiero che mi ossessionava da tempo. Il suo cazzo che mi sfregava lungo le pareti della vagina. Ho dovuto stringere le gambe come ho sentito lo spasmo provenire dall’utero.

Sono entrata e l’ho visto come al solito attaccato al computer.
‘Cosa fai?’

‘Sto aggiustando le foto del concerto.’

Da dietro la sua spalla guardavo le foto scorrere e dopo quelle scattate al concerto, ho visto quelle fatte nel camper. Da come sentivo la figa palpitare, la voglia mi è tornata più forte di prima.

‘Sai… è da tempo che ti volevo chiedere scusa per quello che è accaduto quella notte.’ Mi ha chiesto senza togliere lo sguardo dal monitor come se si vergognasse.

‘Non mi devi chiedere scusa.’

‘A beh…. Però sei la prima ragazza al mondo che non hai goduto con il mio uccello… E non è bello.- Mi guarda con il viso a pochi centimetri dal mio.- Mi abbassi la media.’

Avevo il cuore che batteva a mille e la figa pulsava come impazzita.
‘Non mi devi chiedere scusa…’

‘Sai, se un giorno lo desidererai… Potremmo finire quello che abbiamo incominciato…’

Mi sentivo calda, bagnata ed eccitata. Mi sono morsa un labbro e ci siamo baciati.

Per la prima volta le nostre labbra si sono toccate per un lungo bacio sensuale. Trovarmi nuda, sotto di lui e con il cazzo piantato in profondità nella figa è stato un attimo. Quello che è seguito è stato il pomeriggio più pazzesco che abbia mai trascorso. Sembrava che trovavamo sempre nuovo vigore per continuare a godere e a scopare.

Ad un certo punto, mentre eravamo fermi e ci coccolavamo, ma sempre con il cazzo piantato in me, abbiamo voluto guardare che ore fossero e siamo letteralmente scattati in piedi. Era quasi ora di cena e abbiamo corso per vestirci e andare in cucina.

Fortunatamente i miei non si erano accorti di nulla e anche con il mio ragazzo quella sera non gli ho detto nulla e ci siamo comportati come se nulla fosse accaduto. Scopare con lui mi ha fatto sentire un poco in colpa e i rimorsi mi hanno accompagnata per tutta la notte.
L’indomani mattina ho cercato di evitare di guardare mio fratello e di stare sola con lui, ma prima di pranzo ci siamo scontrati in bagno.

Abbiamo parlato a lungo e con il cuore in gola, ho dovuto ammettere a me stessa che mi piaceva come avevamo scopato.
Abbiamo raggiunto un accordo. Avremmo scopato entrambi con i nostri partner e quando avevamo voglia, ci potevamo sfogare fra di noi. Abbiamo suggellato il patto con un bacio in cui le mani hanno vagato ovunque e ci siamo dovuti lasciare per andare a pranzo, ma eccitatissimi.

* * *

Ecco max. questo è quanto. Da tre mesi e poco più io e lui siamo amanti. Lui continua a soddisfare come meglio può la sua ragazza e io continuo a vedere il mio.

Non so perché, ma mi sento eccitata ad aver scritto il racconto. Ora mio fratello non c’è. è andato alla partita di calcetto. Non è facile nascondersi ai nostri genitori e a mia sorella. A volte penso che loro sappiano e restano in silenzio per non so quale motivo. Il rapporto che avevo con loro è cambiato tantissimo e restano spesso distanti e taciturni. Solo ieri mia madre mi ha dato un foglio con l’indirizzo di un dottore. Mi ha fatto giurare che ci sarei andata. Mah! Ti farò sapere.

Con il mio ragazzo stiamo parlando di andare la settimana prossima a Gardaland, insieme a mio fratello e a Sandra. A volte scherziamo e ci eccitiamo nel raccontare quello che abbiamo fatto e penso che entrambi desideriamo ripetere quelle scopate e forse, lui vuole la mia approvazione per scopare con lei. O meglio… Per finire di scoparla.
Ti terrò informato degli sviluppi come sempre.
Ciao Ka.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

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