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Racconti erotici sull'Incesto

Scoprendo mio nipote

By 18 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivai in spiaggia verso le 10, quando già era affollatissima. Per fortuna loro avevano già piantato un paio di ombrelloni e steso alcuni teli per occupare un po’ di spazio vitale. Erano tutti lì, ancora non erano andati a fare il bagno, probabilmente perchè avevano fatto colazione da poco.
‘Loro’ erano mia sorella, suo marito cognato e mio nipote.
Simona era più grande di me di quattro anni circa (41 anni, contro i miei 37), ed era stata proprio lei, con molta cortesia, a propormi di passare insieme le ferie, dopo che, qualche mese prima, mi ero separata da mio marito. Avevo accettato di buon grado, ma avevo ‘imposto’ di prendere almeno stanze diverse in albergo, per lasciare alla famiglia la giusta privacy.
Mio cognato era un uomo tutto d’un pezzo, serio e poco incline allo scherzo, tuttavia onesto lavoratore e molto premuroso nei confronti di simona: proprio per questo lo stimavo da sempre. Marco era il loro figlio ventunenne, un bravo ragazzo molto simpatico ed allegro, il cui carattere si contrapponeva in maniera piuttosto forte a quello del padre. Ciò nonostante manteneva anche una certa timidezza, specie con le persone che conosceva poco, con una lieve tendenza ad arrossire quando era al centro dell’attenzione.
Fu proprio marco a salutarmi per primo, abbracciandomi e baciandomi sulle guance. Doveva aver iniziato palestra o nuoto, perchè aveva un bel fisico che non ricordavo di aver notato l’anno prima, quando per due o tre giorni eravamo stati tutti insieme (allora c’era anche mio marito) al mare. Nel ricambiare l’abbraccio notai soprattutto delle braccia molto possenti.
‘Sei cresciuto marco! Sei diventato proprio un bel ragazzo!’ dissi salutandolo. ‘Grazie zia!’ rispose lui sorridendo. ‘Si, è diventato un fanatico della palestra nell’ultimo anno! – disse simona salutandomi ed abbracciandomi stretta a sua volta ‘ ma anche tu ti mantieni bene sorellina.. per essere già così anziana intendo!’. ‘Se io sono anziana, tu sei decrepita cara sorellona!’ risposi sorridendo e restituendo l’abbraccio in maniera sincera. ‘Ciao Luca’ aggiunsi salutando mio cognato, sempre molto compito. ‘Ciao patrizia, felici di vederti’ rispose lui con un sorriso e la consueta cortesia.
‘Dai su, vai a mettere il costume che fa un gran caldo.. così poi andiamo a fare un bagno’ propose simona. ‘Mi sembra un’ottima idea!’ risposi subito togliendo la maglietta e sfilando la gonna. ‘Ti mantieni bene per essere anziana!’ disse scherzando simona. Capelli scuri e lisci, pelle già olivastra senza neanche aver preso un po’ di sole fino a quel momento. In questo eravamo simili. Se poi c’era qualcosa che lei aveva sempre ammesso di invidiarmi era il seno: lei portava una seconda scarsa, mentre fin dai vent’anni io avevo potuto sfoggiare (e mi piaceva farlo) una terza naturale molto abbondante, che si manteneva molto soda a dispetto dei miei quasi quarant’anni. Aveva tastato con mano pochi giorni prima i miei seni, perchè era curiosa di sapere se fossero davvero così sodi come sembravano o se si trattava solo di un’impressione o dell’effetto dei reggiseni. ‘Permetti?’ mi aveva detto tastandomeli. ‘Simo ma che fai??’ avevo chiesto sorpresa. ‘Niente.. invidia di sorella.. speravo che non fossero così sode!’ mi aveva spiegato sorridendo.
Con gli allenamenti costanti che avevo iniziato dopo la separazione, poi, il mio ventre era anche più piatto del solito (non che fossi mai stata grassa a dire la verità). Anche le mie gambe avevano sempre riscosso un buon successo, e cercavo di tenerle in forma come anche il sedere, forse leggermente più grande rispetto a quello di un fisico perfetto e con qualche leggerissima smagliatura dovuta al fatto che ero un po’ dimagrita rispetto al passato (‘e queste le chiami smagliature? Cosa dovrei dire io con questa buccia d’arancia che devo portare sempre con me??’ mi aveva detto una volta simona).
‘Dai su.. andiamo a fare un bagno prima che l’invidia mi faccia ardere!’ disse simona con un sorriso sollevandomi da quei pensieri. Luca era già pronto. Marco invece sembrava indugiare. ‘Mamma io aspetto ancora un pochino, ho mangiato molto a colazione e non credo di aver ancora digerito’. ‘Ma dai ‘ gli dissi sorridendo ‘ un ragazzone come te ha paura che gli prenda qualcosa?’ Vabbè in fondo però sei prudente. Non preoccuparti Simo, gli faccio compagnia io, tanto credo che entrerò in acqua più tardi’. ‘Ok noi andiamo’ chiuse simona.
Avvicinai un lettino a quello su cui si trovava marco, e mi sdraiai lì vicino. ‘Allora marco.. come si sta da queste parti?’. La famiglia era arrivata qualche giorno prima. ‘Mah ‘ rispose lui ‘ abbastanza bene. L’acqua è pulita e c’è anche un po’ di movimento’ proprio mentre girava un pochino lo sguardo, cercando di non farsi vedere, per ammirare una ragazza in topless che camminava sulla battigia. Non dissi nulla per non metterlo in imbarazzo, ma approfittai per notare che marco aveva gli addominali non scolpiti ma comunque evidenti. Forse era anche la posizione, ma non potei fare a meno di giudicarlo davvero un bel ragazzo.
Mi sdraiai rivolta verso il sole dopo aver conversato ancora un po’ con marco, e lui rimase lì per mezz’ora. Poi proposi di fare il bagno, ed lui accettò senza incertezze. Si alzò per primo e mi porse la mano per aiutarmi. ‘Grazie, ma non sono così anziana come dice tua madre!’ dissi mentre mi sollevavo. Marco trasalì e pensai che fosse perchè pensava di aver fatto una gaffe. Mi resi conto invece che il suo sguardo si era posato sui miei seni.. ed aveva avuto paura che io me ne fossi accorta. Il costume che indossavo era a triangolo e quindi ne lasciava percepire la forma naturale. Sapevo che era una parte del mio fisico che aveva sempre attirato gli sguardi maschili, per cui non fui sorpresa, né mi dispiacque. Anzi, a 37 anni era piacevole che un ventenne potesse trovare gradevole la vista del mio decolletè, anche se si trattava di mio nipote. Vestivo spesso con scollature che evidenziassero le mie forme: senza falsa modestia, mi faceva piacere essere apprezzata.
Feci quindi finta di niente, e anzi mentre lui abbassava lo sguardo per timidezza io ebbi modo di guardarlo con più attenzione, perchè il suo fisico così atletico non mi era rimasto indifferente.
Lui lasciò che andassi per prima verso l’acqua.. interpretai il gesto come se lui avesse voluto approfittare per guardarmi anche il sedere, nascosto da uno slip non certo risicato ma che comunque metteva in evidenza le forme. E anche in questo caso, per gli stessi motivi, lasciai che lui guardasse.
Entrammo in acqua, io con più calma, lui con un tuffo nell’acqua ancora bassa. Quando lui si rialzò in piedi, il costume era bagnato ed aveva aderito al suo corpo.. lasciando intravedere la forma del suo pene. Non potei fare a meno di notarlo, perchè sembrava di dimensioni superiori al normale. Pensai che avesse avuto un’erezione per il solo fatto di avermi guardato i seni ed il sedere, ma stavo probabilmente esagerando. Lui era tutto sommato timido, e non si sarebbe certo messo in mostra così in quel caso.. sarebbe rimasto in acqua!
Entrai quindi con tutto il corpo in acqua, percependo una sensazione di freschezza.
Nel pomeriggio mia sorella e mio cognato andarono via dalla spiaggia per fare un po’ di shopping. Io restai in spiaggia, e marco si disse disponibile a restare per farmi compagnia e per abbronzarsi un altro po’.
Il sole picchiava ma non volevo mettermi all’ombra, così mi spalmai un po’ di crema solare sulle spalle e mi sdraiai, sul lettino di fianco a marco, con la schiena rivolta al sole, slacciando come facevo solitamente il costume per evitare i segni dell’abbronzatura. ‘Io riposo un pochino’ gli annunciai mentre già i segni della stanchezza per il viaggio della mattina si facevano sentire. La spiaggia era affollatissima e rumorosa, ma c’era anche il rumore del mare molto mosso che mi conciliava il sonno. ‘D’accordo ‘ mi rispose ‘ credo che dormirò un po’ anche io’. Ma io ero già praticamente assopita.
Quando mi risvegliai, marco era ancora assopito. Con circospezione approfittai per guardarlo con più attenzione: aveva davvero un bel fisico. Spalle larghe, pettorali ben sviluppati, addominali in forma e.. scendendo con lo sguardo lo vidi. Non aveva un costume attillato, ma si vedeva il rigonfiamento. Nel sonno aveva avuto un’erezione, ed essendo sdraiato supino, era piuttosto evidente qualcosa che spingeva sotto al pantaloncino. Qualcosa di abbastanza grande, come mi era già sembrato la prima volta che lo avevo guardato lì. Restai involontariamente a fissarlo per un po’, colpita dal suo membro.
Poi feci finta di continuare a dormire aspettando che fosse lui a svegliarsi per primo. non volevo che potesse imbarazzarsi accorgendosi di aver avuto un’erezione e pensando che io potessi averla vista mentre dormiva! Così, quando sentii lo schricchiolìo del suo lettino, mi sollevai un po’. Si stava sfregando gli occhi. ‘Ti sei appena svegliato anche tu eh?’ gli chiesi con una finta voce addormentata. ‘Beh.. si zia.. si stava così bene! – confermò lui ‘ ma credo che sia stato il caldo a svegliarmi..’.
In effetti c’era un’afa incredibile. ‘Ci vorrebbe un bel bagno’ proposi io. ‘Sono d’accordo!’ disse lui entusiasta. Mi sollevai leggermente per riallacciare il reggiseno del costume, ma non ci riuscivo molto bene. Marco, pur vedendo che ero un po’ in difficoltà, non si sarebbe proposto per timidezza e pudore, così glielo chiesi io. ‘Marco scusami puoi riallacciarmi per cortesia?’. Lui era evidentemente imbarazzato ma non si tirò indietro, così mi legò il laccio dietro la schiena. Forse proprio per l’imbarazzo non fece un ottimo lavoro, il reggiseno non era legato benissimo, ma mi sembrava scortese farglielo notare. Sarebbe andato bene per arrivare all’acqua, poi una volta dentro l’avrei sistemato. ‘Grazie ‘ gli dissi ‘ possiamo andare’.
Marco accettò con un ok e si preparò a partire come al solito per un tuffo nell’acqua bassa. ‘Ma non ti dà fastidio il contatto con l’acqua fredda??’ gli chiesi io curiosa. ‘No zia ‘ rispose lui sicuro ‘ così l’impatto è immediato e non si fa fatica!’.
Forse aveva ragione.. qualche anno prima facevo anch’io così! Stavo davvero invecchiando forse?? No, non volevo avere questa sensazione, così lo sfidai: ‘ok marco.. allora al tre.. uno.. due.. tree’ e partii per tuffarmi nell’acqua bassa, con mio nipote che era rimasto evidentemente sorpreso.
L’impatto fu più piacevole del previsto, con una sensazione di refrigerio significativa. Ma la voglia di dimostrare che non stavo proprio invecchiando mi aveva fatto dimenticare che il reggiseno non era allacciato bene.. e quando mi risollevai feci in tempo a notare che ero rimasta in topless!! Per fortuna non ero uscita completamente dall’acqua! Iniziai a cercare lì intorno ma non trovai il reggiseno, anche perchè ero abbastanza preoccupata dalla situazione.
Qualche istante dopo riemerse anche marco, che si era tuffato evidentemente dopo di me, poco più in là. Istintivamente usai le mani per coprirmi i seni. L’acqua non era del tutto trasparente ma si poteva riuscire a vedere attraverso, ed ora mio nipote si stava avvicinando. Mi vide un po’ rigida, inginocchiata in acqua perchè in piedi l’acqua mi sarebbe arrivata appena all’ombelico. ‘Zia tutto ok? Mica ti sei fatta male nel tuffo??’ mi disse con reale preoccupazione. ‘No no ‘ lo tranquillizzai ‘ è che.. ‘. Non ero certo timida, né mi sarebbe stato nuovo il topless.. ma lì c’era mio nipote e non potevo semplicemente uscire dall’acqua ed andarmi a prendere il costume di ricambio che per fortuna avevo portato. ‘Ehm.. marco purtroppo nel tuffo ho si avuto un inconveniente ma..’ e mi guardai i seni coperti dalle mani. Lui seguì il mio sguardo e capì.. poi alzò subito la testa per mettere in luce che non voleva approfittare per guardare. Le mie mani coprivano i seni più o meno come faceva il costume, ma la situazione era certamente diversa. ‘Ops zia.. ehm.. hai visto lì intorno a te? Non può essere mica sparito! Vuoi che lo cerchi?’ propose lui. ‘No non preoccuparti, ne ho un altro in borsa.. solo che dovresti.. prenderlo tu’. ‘Ah bene allora dai non è un problema, vado subito!’ disse lui mentre già si dirigeva verso la spiaggia.
Era una situazione strana. C’erano molte persone in acqua, molti uomini, e mi rendevo conto che alcuni di loro avevano capito cosa era accaduto. Ed io, coprendomi i seni con le mani, non facevo che attirare la loro attenzione. Decisi quindi, almeno finché marco era lontano, di essere più naturale possibile. I topless su quella spiaggia non mancavano, ed avrebbero certo incuriosito meno di una donna che si teneva le tette con le mani!! Lasciai cadere le braccia scoprendo i seni ed in maniera molto naturale mi sollevai uscendo per metà dall’acqua, poi mi girai e mi diressi verso l’acqua più profonda. Notai alcuni sguardi su di me, ma erano i normali sguardi che avevo visto spesso quando facevo topless e che non mi dispiacevano. Anche il contatto con l’acqua mi piacque, ed i capezzoli mi si inturgidirono un po’ mentre il livello arrivava all’altezza dei seni nascondendoli alla vista. Poi mi girai di nuovo verso la spiaggia e vidi marco che stava tornando da me con il costume. Mi coprii di nuovo con le mani.
‘Grazie’ gli dissi arrivò da me porgendomi il reggiseno. Non fui io a chiedergli di girarsi, lo fece da solo ed io indossai il top, anche con un pizzico di dispiacere perchè stare senza era piacevole.
Non riuscii mai a capire se il fatto avesse eccitato mio nipote, ma ci pensai ogni tanto nel corso del pomeriggio.. e ripensai soprattutto alla sua erezione.

Simona e Luca scesero in spiaggia a metà del pomeriggio, e dopo un bagno eravamo già tutti pronti per tornare in albergo. Giunti a destinazione, simona mi chiese se marco poteva utilizzare la doccia della mia camera. In questo modo avrebbero guadagnato un po’ di tempo, così da andare prima a cena e poter uscire la sera. ‘Certo, mi sembra un’ottima idea ‘ dissi ‘ se a marco va bene. ‘Ehm.. si ok’ confermò lui, ma sembrava un po’ imbarazzato. Forse il pensiero di fare la doccia nella stanza della zia lo metteva un po’ a disagio, e conoscendo la sua timidezza non ne ero sorpresa.
Le stanze erano adiacenti e comunicanti. Mentre simona e luca entravano nella loro, io aprii la porta della mia, lasciando entrare marco. ‘Vuoi fare prima tu la doccia?’ gli chiesi. ‘Come preferisci zia’. ‘Ok, fai tu ‘ confermai ‘ così poi potrai andare di là a prepararti anche tu per l’uscita serale.. che credo non sarà con i tuoi genitori no?’ aggiunsi strizzando l’occhio. ‘No infatti, ho alcuni amici da queste parti, andremo insieme in qualche locale, non starò neanche a cena in albergo’. ‘E allora sbrigati dai!’ lo incitai io. ‘Si vado subito, mando rapidamente un sms a questi amici’.
Lo scrisse in un attimo (i ragazzi di oggi sembrano allenatissimi in questo ‘sport’!), poi diedi a marco un asciugamano e lui entrò in bagno.
Non so per quale motivo, forse perchè non facevo sesso da alcuni mesi, ma non ebbi esitazione. Attesi di sentire il rumore del getto d’acqua nella doccia.. e mi fiondai verso il buco della serratura, come un’adolescente! Non si riusciva a vedere il box doccia.. ma appena marco finì di lavarsi (ci mise davvero poco), uscì.. ed allora lo vidi piuttosto bene. Era ovviamente nudo, e con il pene eretto.. probabilmente durante la doccia aveva pensato a qualche sua ragazza. Era effettivamente dotato, come mi era sembrato in spiaggia. Il suo pene leggermente curvo, piuttosto lungo e grosso, era molto attraente, anche con quel ciuffo di peli pubici che ne nascondevano la base.
Per mia fortuna stette sempre rivolto verso la porta, anche per asciugarsi. Poi si mise l’asciugamani in vita ma evidentemente si accorse che gli si vedeva il rigonfiamento. Forse era consapevole del fatto che non avrebbe potuto nasconderlo, ed allora scelse il modo più veloce per rimediare: iniziò a masturbarsi in maniera molto veloce, prendendoselo prima con una mano, poi con due, confermando che non mi ero sbagliata sulle sue dimensioni.
Potevo vederlo bene in questa azione, perchè era ancora rivolto verso la porta. Ma durò poco, perchè la veemenza che aveva usato lo portò a venire quasi subito, e per farlo rientrò nella doccia. Sentii un breve scroscio d’acqua (per risciacquarsi e togliere i residui dalla doccia credo) e quando uscì di nuovo il suo pene non era più eretto..ma anche così era notevole ed eccitante! Si mise ancora l’asciugamani in vita, si accertò che non si vedesse nulla di troppo e si preparò per uscire dal bagno. Io mi allontanai di scatto e quando aprì la porta ero seduta sul letto, a fingere di leggere un giornale.
‘Zia ho finito, io vado di là così mi vesto ed esco ‘ disse ‘ e direi che noi ci si vede domani in spiaggia!’. ‘Ok caro ‘ gli risposi sorridendo ‘ mi raccomando divertiti stasera!’. E dentro di me pensavo che se quella sera lui avesse trovato una bella ragazza con cui fare sesso occasionale, lei sì che si sarebbe divertita!!
Un po’ di invidia mi colpì.. ed era mista all’eccitazione per quello che avevo visto. In più erano mesi che non facevo sesso.. e ne avevo una gran voglia. E allora mi ricordai della proposta di una mia amica. Prima di decidere di passare la settimana con la famiglia, lei mi aveva proposto una vacanza trasgressiva, senza meglio specificare cosa intendesse. Io avevo rifiutato sebbene la cosa mi intrigasse, e ora quasi rimpiangevo quella scelta. Ma la mia amica era proprio da quelle parti..e forse ero ancora in tempo per concedermi almeno una serata con lei. La chiamai immediatamente, e lei fu ben felice di sentirmi. Mi disse di ‘mettermi in tiro’ (sapevo bene cosa intendeva quando diceva così) e di andare da lei perchè mi avrebbe portata in un locale molto.. carino.
Non ci pensai due volte. Entrai subito in doccia per rigenerarmi un po’. In quel mentre sentii aprirsi la porta interna che faceva comunicare la mia stanza con quella di mia sorella (avevamo chiesto noi all’albergo di non chiuderla a chiave come di solito facevano). ‘Zia? – disse marco a voce alta ‘ credo che tu sia nella doccia.. ho bussato prima di entrare ma non rispondevi.. ehm.. ho dimenticato il cellulare.. lo prendo e vado subito via!’ aggiunse con timidezza. ‘Ok marco ‘ risposi io. “Zia? Mi senti?” disse ancora lui. Evidentemente era lui a non sentirmi. Uscii allora dal box doccia e mi avvicinai alla porta del bagno per farmi sentire meglio. “Si si marco ti ho sentito. Fai pure!’.
‘Ok grazie zia.. ah senti, volevo anche dirti che mamma e papà domani scenderanno in spiaggia presto per piazzare gli ombrelloni.. quindi tu puoi anche scendere più tardi!’. ‘Questa si che è una buona notizia! – gli risposi io a voce alta benché fossi ancora dietro alla porta del bagno ‘ in effetti avevo voglia di recuperare qualche ora di sonno!’. ‘Penso che ne approfitterò anche io visto che credo che farò tardi!!’ disse lui con una risata, e sentii meglio le sue parole perchè evidentemente si era avvicinato alla porta della stanza, che era proprio di fianco a quella del bagno. ‘Fai bene!’ confermai io ora senza urlare ed ancora gocciolante perchè non mi ero asciugata uscendo dal box doccia.
‘Ok zia allora io vado.. a domani!’ mi salutò lui. ‘Ciao marco.. buona serata!’. Ma sentivo che la porta si stava già chiudendo..evidentemente aveva fretta di uscire con gli amici!
Uscii dal bagno e mi vestii in maniera sexy (almeno mi sembrava di esserlo): camicia attillata con scollatura abbondante e con il seno evidenziato da un reggiseno a balconcino, mini nera con perizoma dello stesso colore. Passai da simona per avvertirla che non avrei cenato con loro e poi mi diressi dalla mia amica, che mi aspettava nel residence in cui aveva affittato un piccolo appartamento.
Speravo proprio che la serata potesse essere provocante come la mia amica diceva.. ne avevo davvero bisogno!
Patrizia, oltre ad essere mia omonima, era la mia migliore amica. Aveva 2 anni meno di me, ma era molto più ‘di mondo’, come si dice di solito degli uomini. Ed era soprattutto molto trasgressiva. Talvolta mi sembrava eccessiva, anzi, lo era davvero. Adorava stare nuda di fronte a chiunque non si scandalizzasse, le piacevano i rapporti saffici ed anche le orge, cui ogni tanto partecipava (alcuni amici sapevano indirizzarla nei luoghi in cui si svolgevano) e nelle quali però non l’avevo mai seguita. Ogni tanto comunque mi sarebbe piaciuto anche essere come lei.
Quando riusciva a coinvolgermi (nonostante le mie reticenze) nelle sue avventure, non mi forniva mai troppi particolari: una volta, senza anticiparmelo, mi aveva portato in una spiaggia nudisti e semplicemente mi aveva messa di fronte all’evidenza. Tutti erano nudi, lei si era tolto tutto in un batter d’occhio.. ed io ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco: mi ero spogliata ed ero stata nuda tutto il giorno. Inizialmente provavo un grande imbarazzo, d’altronde era la prima volta che lo facevo. Sentivo su di me gli sguardi degli uomini (avevo 10 anni di meno ed ero sicuramente ancora più in forma di adesso!) e avevo la tendenza ad indirizzare molte occhiate alle parti intime degli uomini che erano lì vicini o che passeggiavano. Poi però mi piacque, e se ora facevo naturismo o topless ogni tanto lo dovevo proprio a lei!
Quando arrivai da lei, era ancora mezza nuda e stava scegliendo gli abiti. Mi guardò e disse che andavo bene, anzi.. ‘ero al tiro giusto’ come era solita dire. ‘Però ‘ aggiunse ‘ togli quel cavolo di reggiseno.. a 37 anni hai la fortuna di avere le tette che ti stanno su da sole e vuoi che gli uomini pensino che lo devi ai push up??’. Io sorrisi e feci quello che diceva.. quando mi lasciavo andare alle sue avventure, seguivo sempre i consigli che mi dava. ‘Vedi? – disse dopo che avevo tolto il reggiseno ‘ ti sta benissimo anche così la camicia! Magari potessi non metterlo io!!’.
Intanto anche lei si era vestita ‘in tiro’: reggiseno molto sexy di pizzo con le coppe, toppino scollato, gonna corta e niente slip sotto. Questa era la sua ‘mania’, un po’ perchè si sentiva più libera, un po’ perchè ad occorrenza avrebbe potuto provocare come piaceva a lei.
‘Dove andiamo stasera?’ chiesi curiosa. ‘Più non dimandare..’ disse lei citando la Divina Commedia, come ogni tanto amava fare. E io non domandai oltre, conoscendola bene.
Parcheggiammo sul lungomare e scendemmo in una spiaggetta un po’ appartata, illuminata da una luce fioca, dove c’era già un gruppetto abbastanza folto di persone.. tutte donne. Patrizia mi presentò a tutte le sue amiche, spiegandomi che si trattava di una festa di addio al nubilato di una di loro. Una festa un po’ particolare, perchè più tardi sarebbero arrivati alcuni uomini che avrebbero ‘animato’ la serata. ‘Spogliarellisti?’ avevo chiesto io quasi certa che fosse così. ‘In realtà non proprio ‘ aveva risposto patrizia ‘ nel senso che si spoglieranno anche, ma faranno di più.. anche in base a quanto noialtre saremo ‘recettive’ ‘ e lo disse strizzando l’occhio ‘ ma la cosa più bella è che questi ragazzi non sono professionisti, ma sono stati reclutati tra la gente comune tramite conoscenze e conoscenze di conoscenze…’. ‘Ma se noi saremo.. recettive, come dici tu.. loro sapranno chi siamo!’ dissi io come al solito un po’ titubante. ‘Tranquilla patty ‘ disse la mia amica, che mi chiamava così da sempre ‘ tu non sei mica del posto, non li rivedrai mai più! E comunque le macchine fotografiche sono bandite, quindi non rimarranno ‘segni’ della serata.. e questo soprattutto a beneficio della futura sposa!! In più, noi non sapremo mai chi sono loro, perchè saranno mascherati!’ concluse sorridendo.
Forse in altre occasioni mi sarei fatta più problemi.. ma quella sera avevo una gran voglia di trasgressione, e non era stato ininfluente il fatto di vedere mio nipote nudo ed il suo pene così interessante. La cosa mi aveva eccitata molto per cui quella serata era davvero ben accetta.
Gli uomini arrivarono dopo venti minuti circa. Mascherati, come aveva detto patrizia, pertanto irriconoscibili in viso. Ed arrivarono indossando solo un costume attillato ed una maglietta, tutti uguali.
C’era un tavolo con un piccolo rinfresco, ma pochi se ne curavano. Capii in fretta come era organizzata la serata, anche senza che patrizia me lo spiegasse nei dettagli.
Uno degli uomini si avvinò ad una ragazza sulla trentina che io non conoscevo, e con assoluta naturalezza le palpò i seni standole dietro. Lei rise, si girò e gli infilò la mano nel costume accarezzandogli il pene. Poi lui si diresse da un’altra che evidentemente lo attirava di più. Era una situazione di assoluta libertà sessuale. Una donna si avvicinò ad uno degli uomini mascherati, che sembrava un ragazzo di circa 25 anni, si inginocchiò e gli abbassò il costume. Gli guardò un attimo il pene e poi semplicemente lo prese in bocca accompagnandolo con la mano. Dopo un paio di minuti lo lasciò, lo masturbò un po’ e si allontanò, lasciandolo con il costume calato. Lui non lo indossò di nuovo, anzi lo tolse del tutto, rimase con il pene eretto ed andò a prendersi un drink al tavolo. Prima però guardò un’altra ragazza che era lì, le tastò prima il sedere, poi le spostò il top per vederle i seni. Fece cenno di si con il capo, forse gradendo ciò che aveva visto, e glielo sfilò, lasciandola in topless. Lei sorrise e lui le palpò con grande maestria i seni.
Queste scene erano tutte intorno a me, e si ripetevano in continuazione. Io ero un po’ in disparte, ma dopo qualche minuto mi si avvicinò uno di loro. Aveva un bel fisico, aveva già tolto (o gli era stata tolta) la maglia, ma non il costume. Lui mi guardò prima in viso, poi i seni. Li indicò. Capii allora che voleva giocare un po’ e la cosa non mi dispiaceva. Slacciai un bottone e rimasi con una scollatura che lasciava intravedere una gran parte dell’attaccatura del seno. Lui fece cenno di no con il capo. Ne sbottonai un altro, ed ora la scollatura era praticamente ombelicale. L’uomo si spostò di lato e mi guardò nella camicia, potendo vedere perfettamente la forma del mio seno. Poi ci mise le mani sopra, infilandole nella camicia, ed iniziò a tastare, prima piano, poi con più veemenza.
Era molto piacevole. Io senza pensare e senza guardare misi la mano sul suo pene, accorgendomi che era davvero grande e duro. Lo guardai e lui spalancò le braccia come per dire di togliergli il costume. Lo feci, ed il suo pene scattò in alto, duro, anzi rigido, leggermente curvo e molto grande. Non aveva peli pubici e questo forse lo faceva sembrare ancora più grande e bello.
Lui mi tolse la camicia lasciandomi in topless e spinse le spalle verso il basso, io lo assecondai e gli misi il pene fra i seni, massaggiandoglielo. Mi riusciva bene perchè avevo seni sufficientemente grandi. Lui gradì molto. Poi non esitai e glielo presi in bocca iniziando a massaggiarlo con le labbra ed a succhiarlo per bene. Pur avendolo in bocca, riuscivo anche con una mano a masturbarlo alla base!
Ora non vedevo più cosa succedeva intorno. Percepii solo che erano praticamente tutti nudi. Ma ero concentrata sull’uomo. Mi fece rialzare e mi abbassò la gonna facendomi rimanere con il perizoma.
Poi mi fece girare su me stessa per guardarmi, fece cenno di si con il capo e poi mi sfilò anche il perizoma. Comparve così alla sua vista quel tatuaggio sull’inguine che solo il mio ex conosceva. Era stato lui a chiedermi di farlo in un punto non visibile a tutti e la scelta era obbligata. Fu doloroso, ma mi piaceva avere quel segreto. Nessun altro lo aveva visto, nessuno ne era a conoscenza, nemmeno mia sorella e la mia amica.
Fu lui ad abbassarsi stavolta.. ed iniziò a leccarmi le grandi labbra con molta maestria. Infilò la lingua facilitato dai miei umori (ero già molto bagnata) e mi solleticò il clitoride facendomi eccitare al massimo. Allargai le gambe per facilitargli il compito e nello stesso istante mi sentii sollevata da dietro.. era un altro ragazzo che mi teneva per fare in modo che il primo potesse leccarmi per bene! Di quest’altro riuscii solo a vedere che non era dotato come quello che mi stava facendo tanto eccitare.. Poi fu proprio lui a prendermi in braccio ed a liberarmi dalla presa di quello che era arrivato dopo. Mi portò più in là e prese qualcosa da una taschina della maschera. Era un profilattico, che mi fece capire cosa intendeva fare. Me lo porse, io lo aprii e poi glielo infilai sul pene. Dovetti srotolarne una gran parte per quanto era dotato. Poi mi girò e mi fece chinare.. ed iniziò a toccarmi le grandi labbra proprio con il pene.
Ero bagnatissima e non fece fatica ad entrare. Iniziò a spingerlo ed a toglierlo con insistenza.. io lo sentivo dentro di me, e mai ne avevo avuto uno così grande, per cui era una sensazione inaspettatamente nuova. Inoltre mi teneva i seni con le mani tastantomeli in una maniera meravigliosa.
Spinse e rispinse più volte, io assecondavo i suoi movimenti con il bacino e stavo godendo come mai. Andò avanti per un po’, poi ebbi la sensazione che stesse per venire. E così era. Sentii un paio di pulsazioni più accentuate, e poi lui rallentò un po’ i movimenti, con colpi più distanziati ma più forti. Poi uscì da me, mi girai e vidi il profilattico pieno del suo sperma. Gli sorrisi in maniera ammiccante, e lui con la lingua si chinò leggermente a leccarmi i capezzoli e mi tastò ancora un’ultima volta i seni. Poi si voltò ed andò al tavolo a bere.
La mia serata di sesso era finita lì, non potevo sperare di meglio. Andai vicino ad un cespuglio e restai a guardare quello che succedeva in spiaggia. Qualcun altro degli uomini venne a proporsi, qualcuno mi tastò i seni, che per mia fortuna erano – o almeno sembrava fossero – ancora molto attraenti e io lasciai fare senza alcun problema,
Ripensai solo distrattamente a quello che avevo fatto nel pomeriggio. Spiare marco era stato forse un errore, ma era ormai solo un ricordo.
Patrizia mi riaccompagnò a casa verso le 4 di notte. Ero esausta anche se la serata mi era piaciuta, era proprio quello di cui avevo bisogno. La salutai ringraziandola e dandole appuntamento dalle nostre parti per una cena alla fine delle ferie.
Mi tolsi tutti gli abiti rimanendo nuda nella camera d’albergo. Feci una rapida doccia, poi mi sdraiai sul letto. Mi resi conto che stavo per addormentarmi, quindi mi alzai subito, presi dal frigobar il mio succo d’arancia e riempii un bicchiere, mettendolo sul comodino di fianco al letto. Era una cosa che facevo sempre, nel caso avessi sete di notte (quando non mi capitava di svegliarmi nella notte, ero ben lieta di berlo alla mattina, stando ancora a letto).
Mi sdraiai di nuovo e decisi che potevo dormire nuda. Mi ricordavo vagamente che marco aveva detto che loro sarebbero scesi prima e che io potevo restare a dormire di più. Non ebbi nemmeno il tempo di rifletterci due minuti, perchè mi addormentai.
Non mi stupii di risvegliarmi al mattino verso le 12. Avevo un leggero mal di testa dovuto forse all’ora tarda fatta la notte precedente (non ero più molto abituata!) ma niente di allarmante. La luce del sole illuminava la mia stanza e la rendeva troppo calda per i miei gusti. Mi ripromisi di aprire quanto prima la finestra, ma ero un po’ svogliata. Vidi il mio bicchiere di succo d’arancia e lo bevvi in un colpo solo, avevo molta sete. Pensai distrattamente che aveva un sapore piuttosto strano, d’altronde non avevo trovato la mia marca preferita il giorno prima ed avevo dovuto comprarne uno a caso. Oppure il caldo lo aveva reso un po’ rancido.. in quel caso me ne sarei accorta con un simpatico mal di pancia di lì a breve!
Mi alzai e feci una doccia. Mi scappò un sorriso quando gli occhi mi caddero sul mio tatuaggio sull’inguine, ripensando che da ieri un altro uomo era venuto a conoscenza della sua esistenza. Allora ripensai anche alle ‘doti’ di quell’uomo ed a quanto mi aveva fatto godere quella notte.
Uscii dalla doccia ed indossai un costume bianco, reggiseno a triangolino e slip con i laccetti ai fianchi. L’avevo comprato senza neanche provarlo ma per fortuna mi stava bene e mi piaceva molto.
Preparai tutto per andare in spiaggia, poi ricordai che marco la sera prima mi aveva detto che anche lui sarebbe andato in spiaggia più tardi.. e allora un pensiero mi assalì. Avevo dormito nuda.. e se lui fosse entrato nella mia camera mentre io ancora dormivo, magari pensando che fossi già sveglia oppure per vedere se ero già scesa in spiaggia?? In quel caso mi avrebbe vista!!
Dovevo verificare. Bussai leggermente alla porta che comunicava con l’altra stanza.. e non ebbi risposta. Rabbrividii, perchè ciò poteva significare che marco era già uscito.. Aprii piano la porta e notai che le serrande erano per metà giù. C’era quindi una penombra attraverso la quale si riusciva comunque a vedere. Entrai nella cameretta e vidi che marco ancora dormiva. Tirai un sospiro di sollievo, la mia intimità era salva. Pensare che mio nipote potesse avermi vista nuda era abbastanza imbarazzante. Tranquillizzata da quel punto di vista potei rilassarmi..e guardai meglio marco. Dormiva supino, solo con gli slip.. ed il pene eretto gli usciva per metà fuori dallo slip!! Feci un passo verso di lui, poi un altro. Lo guardai più da vicino ed era effettivamente molto molto dotato! Potevo vedere, anche se nella penombra, una parte della sua asta, il resto era coperto.
Mi resi conto che stavo rischiando una gran brutta figura.. se lui si fosse svegliato proprio in quel momento vedendomi lì cosa avrebbe potuto pensare??
Eppure, anche se mi sembrava ‘sbagliato’, la vista di quel suo pene così grande mi eccitava, proprio come era accaduto la notte prima alla festa con quell’uomo così dotato. Cercai di accertarmi che dormisse davvero, ed il suo leggerissimo russare mi convinse. Allora feci qualcosa di rischioso, senza quasi rendermene conto. Sganciai e tolsi il reggiseno e abbassai lo slip.
Ero nuda davanti a mio nipote, e sebbene lui non potesse vedermi perchè dormiva, la cosa mi eccitava molto, tenendo conto anche dell’erezione che lui continuava ad avere. Rimasi così per 10 secondi circa, poi risollevai lo slip e indossai di nuovo il reggiseno del costume.
Tornai nella mia camera e dovetti sedermi per cercare di recuperare un po’ di tranquillità. Il cuore mi batteva forte, avevo fatto qualcosa di rischioso e forse non giusto, e nonostante fosse anche una cosa anche un po’ stupida mi aveva eccitata tantissimo.. cosa mi stava succedendo??
Rimasi seduta una decina di minuti. Quando stavo rialzandomi per uscire e andare in spiaggia, sentii bussare. Era marco, che nel frattempo si era svegliato. Pensai distrattamente che poteva accadere qualche minuto prima, ed allora sì che avrei fatto una figuraccia!
‘Zia? Sei sveglia?’. Marco entrò nella mia camera e mi vide seduta sul letto. Aveva indossato una magliettina e un pantaloncino. ‘Buongiorno marco! Si stavo proprio scendendo in spiaggia – risposi io con un sorriso ‘ ma vedo che tu ancora non sei pronto!’. ‘Si.. ho fatto un po’ tardi.. devo fare una doccia e poi sono pronto’. ‘Vuoi che ti aspetti?’ chiesi io. ‘Non vorrei farti perdere del tempo!’ rispose lui, con la cortesia che evidentemente aveva ereditato da suo padre.
‘Ok dai.. ti aspetto, fai pure con comodo! Io ti aspetto qui’ decisi io con un sorriso. ‘Davvero? Grazie! – disse lui ricambiando il sorriso ‘ puoi venire di là se vuoi, magari fai colazione nel frattempo, abbiamo il frigobar attrezzato.. d’altronde oramai l’albergo sta per servire il pranzo!!’.
‘Mi sembra una buona idea, ho una certa fame!’. Mi fece segno di passare tenendomi la porta (altro gesto cortese) ed entrammo nell’altra stanza. Io mi avvicinai al frigobar mentre lui entrava in bagno: ‘ci metto poco zia!’ mi disse.
Presi un succo di frutta ed una merendina, sgranocchiandola mentre marco faceva la doccia. Andai nella sua stanzetta (era praticamente un rispostiglio a dire la verità) e mi sedetti sul suo letto. Aveva lasciato il cellulare in terra, così mi chinai per raccoglierlo. Notai che c’era qualcos’altro in terra, più sotto al letto. ‘Sei proprio disordinato come tutti i ragazzi’ dissi senza urlare, senza che fosse necessario farmi sentire da lui, mentre raccoglievo l’oggetto. Era un’agendina, tipo smemoranda.
Fui assalita dalla curiosità. Sapevo che non dovevo aprirla, neanche solo per sfogliarla. Ma era più forte di me. Chissà cosa ci scriveva mio nipote!!
Sentivo ancora scorrere l’acqua della doccia. Aprii la smemo nel punto in cui c’era il segnalibro. Nelle due pagine c’erano la giornata precedente e quella odierna, con alcuni suoi appunti, scritti in maniera molto fitta.
Anche se non avrei dovuto, iniziai a leggere quelle due pagine della sua agenda…
Mi bastò leggere poche righe per rimanere stupefatta da quegli appunti di marco. Avevo bisogno di leggerli con maggiore calma, ed avevo invece paura che lui potesse uscire da un momento all’altro dal bagno. Cercai di pensare in fretta e nel frattempo riposi l’agendina esattamente dove l’avevo presa. Poi marco effettivamente uscì e dovetti improvvisare. Per mia fortuna uscì già pronto.
‘Zia sono pro.. – si interruppe un attimo vedendo la mia faccia ‘ zia stai bene?’. Avevo deciso di inscenare un mal di pancia dovuto alla merendina. ‘Si si.. solo un attacco di mal di pancia.. ogni tanto mi succede quando mangio queste merendine pre-confezionate. Ma sono un po’ cocciuta e non smetto di mangiarle!’. Mentre parlavo mi tenevo la pancia e facevo delle smorfie di dolore.
‘Zia forse dovresti andare in bagno.. vai qui senza che arrivi nella tua camera, no? Io ti aspetto dai’. Mi aveva dato un utile appiglio. ‘No tranquillo, non voglio farti perdere tempo marco. So come vanno queste cose.. credo che avrò bisogno di almeno un’ora per.. ecco.. liberarmi!’ dissi con un mezzo sorriso. Sapevo di essere stata convincente. ‘Sicura zia? Tu mi hai aspettato.. e poi non è che devo preoccuparmi a lasciarti qui da sola?’ mi disse.
Fino al momento in cui avevo letto quelle poche righe, avrei creduto alle sue parole.. ora non ero più così convinta delle sue buone maniere. Ma feci finta di nulla. ‘Ma dai è un semplice mal di pancia.. me la cavo anche da sola! Comunque grazie per l’appoggio. Ora vai, raggiungi i tuoi, ci vediamo tra un’oretta nel peggiore dei casi!’. ‘Ok zia, allora a dopo’. Uscì.
Attesi qualche minuto per essere certa che non tornasse per aver dimenticato qualcosa. Decisi che comunque avrei continuato la messinscena, nel caso fosse rientrato per qualunque altro motivo. Ripresi l’agendina da sotto al letto, andai in bagno, chiusi la porta, mi sedei sul water ed iniziai di nuovo a leggere quegli appunti così sorprendenti di marco:

Primo giorno
‘Oggi è arrivata la zia patrizia. Non vedevo l’ora. E’ una donna incredibile. Ha un fisico incredibile. Delle tette incredibili. Quando mi ha abbracciato le ho sentite schiacciate sul mio petto e sembravano durissime. Mi basta quasi solo guardarla per arraparmi. Infatti mi è venuto duro quando si è tolta la maglietta e la gonnellina per rimanere in costume. Con quel bel costume che le esalta le tette e fa capire come sono davvero, perchè non le costringe. Quando mi sono sdraiato ho visto passare una ragazza in topless. L’ho seguita con lo sguardo, è incredibile ma non reggeva proprio il confronto con la zia che si era messa sul lettino vicina a me. Poi dopo l’ho aiutata ad alzarsi e gli occhi mi sono andati sempre su quelle tette. Ho dovuto abbassare lo sguardo per non farmi capire, poi l’ho lasciata andare avanti per guardarle anche il culo. Paradisiaco con quella mutanda che non è un perizoma ma poco ci manca! Allora mi sono tuffato e sono uscito dall’acqua proprio davanti a lei. Mi era venuto duro e non ho neanche visto se si vedeva, non me ne fregava niente. Mi è sembrato che me lo guardasse.

Nel pomeriggio si è addormentata sul lettino con le spalle al sole. Aveva slacciato il reggiseno come fanno molte donne ed era troppo eccitante.. non ho mai smesso di guardarla e l’ho avuto duro tutto il tempo. Speravo che si girasse per guardarle le tette, è tanto tempo che vorrei vederla ma non ho mai avuto l’occasione. Non è successo, che sfiga. Poi ho sentito che si stava svegliando e mi sono abbassato e ho fatto finta di dormire. Si vedeva che ce l’avevo duro, il costume era gonfio. Non ho potuto vedere se me l’ha guardato, però quando ho finto di svegliarmi, lei ha fatto tutta una scena che stava ancora dormendo, mentre sapevo che non era vero. Quindi sono certo che me l’ha guardato per bene in quei minuti. Ottimo.

Poi mi ha chiesto di allacciarle il reggiseno, e mi ha dato una grande idea. Ho fatto un po’ l’imbranato come sempre e gliel’ho stretto poco poco, e lei per cortesia non ha detto niente. Poi dopo l’ho praticamente costretta a fare un tuffo in acqua, ed il mare era molto mosso. La fortuna è stata dalla mia parte. S’è tuffata per prima e il nodo leggero che le avevo fatto si è sciolto e lei non se n’è accorta subito. Io sono stato abbastanza pronto sott’acqua a prendere il reggiseno, mi sono subito allontato e l’ho incastrato sotto il fondo poco più in là perchè non riemergesse. E facendo finta di niente mi sono riavvicinato a lei con la solita faccia da tonto. Era inginocchiata in acqua e si teneva le tette con le mani. Mai come in quel momento avrei desiderato essere le sue mani. Volevo dirle ‘te le tengo io zia’ ma mi sembrava brutto! Lei mi ha fatto capire cosa era successo, io ho fatto lo gnorri e poi, come aveva chiesto lei, le sono andato a prendere l’altro reggiseno in borsa. Ma la guardavo. Lei si è girata ed è andata più al largo, ma non si teneva più le tette.. se le faceva guardare da tutti.. e invece con me si era coperta. Allora forse le piaceva il topless e con me si vergognava perchè ero il nipote. Quando le ho dato il reggiseno mi sono girato per cortesia e per mantenere il mio solito tono. Chissà se si farebbe vedere da me..

Di ritorno grazie a mia madre ho potuto fare la doccia nella stanza di mia zia. Era l’occasione giusta per capire se davvero mi aveva guardato in spiaggia, se era curiosa della mia mazza. Allora prima di entrare nel bagno ho finto di mandare un messaggio, e invece ho impostato il cellulare per filmare lo spazio davanti alla porta del bagno. Poi mi sono comportato come se lei fosse dietro alla porta a spiarmi. Mi eccitava pensarlo e infatti ce l’avevo durissimo. Mi sono messo rivolto proprio verso il buco della serratura ad asciugarmi, me lo toccavo. Poi c’ho messo un asciugamano sopra per farle vedere come si notava la mia mazza e per farle credere che non potevo uscire così. Così sono rimasto di nuovo nudo e ho iniziato a menarmelo con tutte e due le mani per evidenziarne la grandezza. Poi sono rientrato nella doccia per schizzare. Se davvero era lì dietro, non volevo darle tutto subito.. io non avevo ancora visto niente di lei! Sono uscito e sono andato nella mia camera fingendo di dimenticare il cellulare da lei. Così poi con questa scusa sono rientrato e ho tergiversato in discorsi stupidi mentre verificavo. Avevo ragione. Mi ha spiato tutto il tempo!! La mia mazza le era piaciuta e l’aveva voluta rivedere meglio. E ora io volevo rivedere lei. Mi sono avvicinato alla porta del bagno e ho continuato a conversare su qualche cosa di stupido, come sullo svegliarsi tardi la mattina dopo. E mentre lei rispondeva io ho guardato dal buco della serratura. Le ho visto la fica. Si era messa davanti alla porta per farsi sentire meglio.. era tutta depilata. Aveva pure un bellissimo tatuaggio sull’inguine, una farfallina tremendamente eccitante. Ho risposto ad una domanda mi pare, rialzandomi per farle capire che ero in piedi, poi dopo un’altra occhiata sono andato via che l’avevo di nuovo duro’.

Secondo giorno
‘Stanotte è successo l’incredibile. I miei amici ed io eravamo stati reclutati per una festa di addio al nubilato. Ci sarà anche sesso libero, ci aveva detto l’organizzatrice. Noi saremmo stati gli unici maschi per ‘servire’ molte donne probabilmente insoddisfatte. Ci avevano addirittura fatto depilare completamente la sera stessa per essere più eccitanti.
Siamo arrivati verso la mezzanotte, forse l’una. Non ci potevo credere. C’era la zia patrizia tra quelle donne. Allora era una donna insoddisfatta in cerca di emozioni e di mazze? Non lo so, ma io ero lì con lei in una notte di sesso libero. Ho avuto una fortuna pazzesca. Lei non poteva riconoscermi, noi uomini eravamo mascherati.
L’ho lasciata da sola per un po’, poi sono andato da lei. Le guardavo i seni, aveva una camicetta secondo me senza reggiseno sotto, e le ho fatto capire di sbottonarla. Ne ha sbottonato prima uno, poi due, e poi aveva una scollatura fino all’ombelico. L’ho guardata bene, non avevo bisogno di sbirciare o nascondermi come avevo cercato di fare molte volte con le sue scollature da capogiro. E aveva delle tette fantastiche, sode, ben fatte.. ed effettivamente non aveva bisogno del reggiseno!! Poi gliele ho prese nelle mani e l’ho tastata per bene.. e mi è venuto duro in un attimo, erano tette incredibilmente sode per una quasi quarantenne.. tutte le mie supposizioni erano confermate, era una donna pazzesca. E lei mi ha confermato di essere in cerca di divertimento, perchè i ha subito messo la mano sulla mazza dura, gli ho fatto capire di togliermi il costume e l’ha fatto. Ero nudo ed eccitato davanti alla zia. Le ho tolto la camicia e l’ho spinta in basso, lei senza esitare me l’ha preso in bocca!! Incredibile!! Per l’emozione stavo già quasi per venire.. e non mi sarebbe dispiaciuto farlo in bocca.. ma volevo di più.
Le ho tolto la gonna ed il perizoma.. che spettacolo che era! Ho rivisto quella sua farfallina e mi sono abbassato per vederla meglio..e per leccarle la fica.. che era bagnatissima!!
Poi è venuto un amico che voleva forse farsela, ma me la sono portata da un’altra parte e ho tirato fuori il preservativo che ci avevano obbligato ad usare. Me l’ha infilato lei. Mia zia. Fantastico! L’ho fatta chinare ed ho iniziato ad entrare dentro di lei, prima piano, poi più forte, e nel frattempo le tastavo quelle tette meravigliose. Ho continuato così, con lei che gemeva, fino a venire. Poi l’ho fatta girare e le ho fatto vedere che bel risultato aveva provocato. E poi me ne sono andato al tavolo, perchè dovevo sembrare professionale. Ma sarei rimasto a farmela tutta la notte!!!

Sono tornato a casa alle 3 circa e l’ho sentita arrivare in albergo più tardi. Mi sono svegliato intorno alle 11, ho sentito abbastanza silenzio e sono andato nella sua stanza.. non sapevo neanche perchè. E non potevo, di nuovo, esser più fortunato. Lei era completamente nuda sul letto, braccia e gambe spalancate, una visione paradisiaca. Non potevo fare nulla con lei, ma mi sono tolto le mutande con cui ero andato di là. Sono rimasto qualche minuto, quasi sperando che si svegliasse e avendone allo stesso tempo paura, poi ho visto un bicchiere sul comodino. L’ho assaggiato, era succo d’arancia. E mi è venuta una strana idea. Ho iniziato a masturbarmi davanti alla zia che dormiva, incurante del rischio. L’eccitazione mi ha fatto venire quasi subito. Prima di schizzare, ho preso il bicchiere di succo d’arancia e sono andato in bagno. Ho continuato a menarmelo fino a venire, ed ho indirizzato il primo schizzo nel bicchiere, mentre il resto l’ho schizzato nella doccia. Poi ho mescolato un po’ il succo d’arancia e l’ho rimesso al suo posto. Ho rimesso su le mutande e sono tornato nella mia camera, perchè ho visto che si muoveva un po’. Sono stato molto tempestivo, perchè l’ho sentita svegliarsi poco dopo.

La zia è venuta di qua da me, forse per vedere se ero ancora in stanza o se ero sceso. Ho finto di dormire. Secondo me si è tranquillizzata vedendomi qui perchè aveva paura che mi fossi svegliato prima e fossi andato di là vedendola nuda, come è successo effettivamente. C’era penombra e potevo tenere gli occhi leggermente aperti. Lei non si è accorta. E non so perchè si è spogliata. Era in costume e l’ha tolto, è rimasta pochi secondi nuda davanti a me. Che spettacolo di donna! Ma forse ho capito perchè.. avevo la mazza mezza fuori dalle mutande, tutta dura. E lei si è eccitata vedendola. Sempre meglio…. ora vado di là da lei.’

Chiusi l’agendina di marco di colpo. Non potevo crederci…

Durante la giornata fui molto taciturna.. ripensavo ai segreti di mio nipote che avevo scoperto leggendo la sua agendina. Non riuscivo più a vederlo come quel ragazzo ingenuo che pensavo prima. Mi aveva vista nuda.. sapeva che io l’avevo spiato. E come se non bastasse avevo scoperto di aver fatto sesso con lui la notte precedente.. e di aver bevuto il suo sperma misto a succo d’arancia!! Ormai però era successo e tutto sommato non ne ero scandalizzata, anzi..
Decisi che sarei comunque ripartita il giorno dopo, chiudendo in anticipo la vacanza per evitare complicazioni (se la cosa fosse venuta fuori mi sarei sentita molto in imbarazzo con mia sorella), ma prima avevo intenzione di divertirmi ancora un po’ con lui!
Quella sera, dopo aver trovato una scusa a cena per giustificare con la famiglia il fatto che sarei ripartita il giorno seguente (‘Elena è stata lasciata dal ragazzo.. preferisco passare gli altri giorni con lei’ avevo detto a mia sorella. ‘Ma dai! Tua figlia è grandicella e può farcela anche da sola!’ aveva cercato di dissuadermi Simona, ovviamente senza convincermi), ci avviammo di nuovo nelle camere. Simona e suo marito avevano programmato di fare una gita in un paesino lì vicino, mentre marco sarebbe rimasto in albergo per riposare. Io e marco entrammo insieme nelle nostre rispettive camere. ‘Vai subito a dormire?’ gli chiesi. ‘No zia non credo.. farò qualche partita alla play, o vedrò qualcosa in tv’ rispose. ‘Ok.. se vuoi vieni pure di là, tanto anche io non andrò a dormire subito’ conclusi entrando nella mia camera. Avevo lanciato l’amo. Da lì seguii l’istinto, senza riflettere molto su quello che facevo.
Entrai in bagno, mi tolsi tutti gli abiti ed entrai nella doccia. Mi lavai con acqua fredda, con una sensazione di refrigerio molto piacevole con l’afa di quei giorni. Poi sentii bussare.. ed entrare in camera marco. ‘Zia, sei in bagno? Tutto ok?’ chiese ad alta voce. ‘Si si caro, sto facendo una doccia.. questo caldo proprio non lo sopporto! Arrivo subito!’. Uscii dalla doccia, mi asciugai velocemente e poi mi avvolsi l’asciugamani intorno al corpo, senza mettere nulla sotto. Aprii la porta del bagno ed entrai in camera. Marco era lì ad aspettare (indossava un pantaloncino ed una magliettina senza maniche attillata, che ne esaltava il fisico) e trasalì vedendomi in asciugamani. Arrossì leggermente, ma ormai non avevo più motivo di credere ai suoi imbarazzi. Tuttavia lui non sapeva che io sapevo dei suoi segreti, per cui mi comportai coerentemente.
‘Scusami ma non avevo preso nulla da mettere’ gli dissi, dando pubblicità al fatto che sotto non avevo alcun indumento. ‘Vuoi che torni dopo?’ chiese marco. ‘No caro, stai tranquillo’ gli risposi andando verso il borsone dove avevo già radunato la maggior parte delle mie cose.
Presi un bikini arancio e lo posai vicino a marco. Lui diede una veloce occhiata, sufficiente per rendersi conto di quello che avevo preso. ‘Che guardi? – gli chiesi con un sorriso ‘ ti piacciono i miei costumi?’. ‘Ehm..scusa zia, è stata un’occhiata involontaria!’. ‘Si si.. come no.. scommetto che stavi guardando una cosa in particolare, che incuriosisce tutti i ragazzi.. – dissi io con falsa ingenuità ‘ volevi vedere la misura del mio reggiseno eh?’. Marco sembrò tirare un sospiro di sollievo. Doveva mantenere quel suo tono timido, e gli avevo dato una buona scusa riguardo alla sua occhiata. ‘Beh zia ‘ ammise arrossendo leggermente, penso in maniera falsa ‘ effettivamente…’. Sorrisi. ‘Immaginavo. Ok, senza bisogno che sbirci.. è una terza’ gli dissi. In quel momento avevo deciso che lo avrei provocato, ed avevo ben in mente come.
‘Dopo questa confessione ‘ aggiunsi candidamente ‘ posso chiederti se pensavi di meno o di più?’. ‘Zia.. ehm..’ balbettò marco fingendo imbarazzo. ‘Dai! – lo esortai ‘ puoi dirmelo, non cade mica il mondo!!’. ‘Pensavo quella misura’ rispose. ‘Ah bene ‘ dissi sorridendo ‘ mi fa piacere.. spero non significhi mi guardi il seno con troppa attenzione!’.
Marco rimase un po’ interdetto, ma io lo calmai. ‘Dai dai sto scherzando…e poi se anche fosse..’ aggiunsi con una strizzatina d’occhio ‘ magari ti chiederei cosa ne pensi per avere un parere maschile oggettivo!!’. ‘Tipo??’ chiese lui fintamente scandalizzato. Allora decisi che preferivo un marco che stesse più al gioco.. e allora scoprii qualche carta. ‘Mah.. non so.. – dissi fingendo di pensare ‘ ad esempio se ho delle tette fantastiche, ben fatte, sode, anzi incredibilmente sode per una quasi quarantenne..’. Avevo usato le sue parole, quelle che aveva scritto nell’agenda. Lui trasalì, riflettè qualche secondo, mi guardò e il mio sorriso fu una risposta. Lui sorrise di rimando, avendo capito che io sapevo tutto dei giorni precedenti avendo letto le sue stesse parole. Non disse nulla. Stette solo al gioco.
‘Quindi vorresti un commento..’ chiese. Confermai con un gesto del capo. ‘Ok zia, si, se me lo chiedessi ti direi che hai un seno fantastico, ben fatto.. per essere una quasi quarantenne!’ disse sorridendo. ‘Pur senza averlo visto??’ chiesi ancora io con un sorriso consapevole. ‘Certo ‘ rispose lui con falsa ingenuità ‘ poi se vuoi un giudizio più accurato..’. ‘Cosa dovrei fare in quel caso?’ domandai io. ‘Beh.. ehm.. dovresti mostrarmelo senza il reggiseno credo!’ rispose lui con un sorriso. ‘Così?’ gli dissi abbassando l’asciugamani fino alla vita e restando in topless.
Marco mi guardò e sorrise. ‘Ecco si… scusa se sono un po’ imbarazzato’ disse scherzando. ‘No figurati.. – risposi io ormai con il tono di finta sorpresa che usavamo entrambi – è normale che tu lo sia. Allora che ne pensi?’. ‘Confermo zia.. hai un seno fantastico e ben fatto, meglio di tutte le ragazze che ho conosciuto. E sembra anche sodo.. ma così non si può dire’. ‘Già ‘ dissi io con una risata ‘ dovresti proprio toccarlo, ma è il caso?’. ‘Non so’ disse lui guardandosi intorno. ‘Beh, in fondo che male c’è.. per un palpatina..’ conclusi io sempre sorridendo e invitandolo ad avvicinarsi.
Lui mi tastò i seni con la maestria che gli sapevo congeniale, e mi fece eccitare molto.
Poi mi disse, sempre con palese finto imbarazzo: ‘zia anche io dovrei chiederti una cosa.. vedi io non ho mai avuto una ragazza ‘ sorrise per dare evidenza alla frottola che entrambi sapevamo stesse raccontando per gioco ‘ e non so se.. ecco.. il mio.. pene.. potrebbe piacere’. ‘Ah si? E come posso esserti utile?’ chiesi io retoricamente. ‘Beh ecco..se volessi.. vederlo.. e dirmi che ne pensi..’ chiese lui. ‘Marco!! Ti sembra una cosa da chiedere ad una zia?’ dissi io con finto scalpore. ‘Beh.. tu mi hai chiesto un parere sul tuo seno.. così siamo pari no?’. ‘Mi sembra corretto..’ dissi io invitandolo ad abbassarsi i pantaloncini.
Lo fece. Ed era già eccitato al massimo, come lo avevo visto più volte. Lo impugnai e solo dopo chiesi sorridendo a marco: ‘posso toccare per dare un giudizio più completo?’. Lui fece cenno di si col capo sorridendo di rimando. Feci scorrere la mia mano lungo l’asta, su e giù, più volte, stringendolo sempre di più. Nel farlo mi cadde del tutto l’asciugamani, lasciandomi nuda.
Marco mi guardò. ‘Bel tatuaggio zia ‘ disse guardandomi il pube ‘ chi ne è a conoscenza?’. ‘Al momento solo tu ed il mio ex’ risposi senza staccare le mani (ora entrambe) dal suo pene. Lo stavo masturbando con più veemenza mentre lui mi palpava i seni. ‘Zia però ora voglio il tuo giudizio..’ disse con voce già scomposta dall’eccitazione. ‘Marco non avevo mai visto una mazza, come la chiami tu, così grande ed eccitante…’ confermai sinceramente.
Poi, come nella notte precedente, mi spinse le spalle per farmi chinare. Voleva che lo prendessi in bocca, e lo feci con gioia. Mi piaceva il suo sapore. Ora pensavo che mi sarebbe piaciuto di nuovo il suo sperma. Lo succhiai con grande forza, pensando che con quell’eccitazione non ci avrebbe messo molto a venire, anche perchè forse la ‘rapidità’ era un suo punto debole, certamente perdonabile d’altronde!!
Mi sdraiai sul letto e feci in modo che lui si sdraiasse sopra di me.. mi spostai in modo da poter mettere il suo pene tra i miei seni, ed iniziai a masturbarlo così, guardandolo. Lui stava facendo lo stesso con il mio clitoride, usando due dita. Dopo pochi secondi lo sentii: ‘zia.. sto per…’ e allora continuai con più forza a massaggiarglielo con i seni, fino a sentire il suo liquido caldo sul petto, sui capezzoli, sul viso, sulle labbra. Stava venendo in copiosa quantità. Scivolai velocemente con la bocca verso la punta del suo pene, e riuscii ad avere in bocca gli ultimi due colpi.. mi piaceva sentirlo in me e lo ingoiai. Il suo ansimare mi aveva portato ad eccitarmi tantissimo, e venni anch’io, inaspettatamente presto ma con grande piacere.
Poi semplicemente scoppiammo a ridere, restammo sdraiati sul letto per mezz’ora circa, per riprenderci da quell’incontro sbagliato ma eccitante. Decidemmo che non sarebbe mai più accaduto tutto quello che era successo in quei giorni, ma che comunque non avremmo avuto tabù tra noi in futuro. E convenimmo sul fatto che la mia partenza l’indomani sarebbe stata più opportuna.
Il giorno dopo, mentre ripartivo, passai a salutare marco che era ancora mezzo addormentato. Lui mi diede i consueti baci sulla guancia (non c’eravamo mai baciati sulle labbra, né sarebbe mai successo, il nostro era stato solo un rapporto fisico), ma aggiunse una ferma tastata ai miei seni. Io risposi con una carezza al suo pene, che non aveva avuto il tempo di indurirsi completamente.
E capii che il pericolo di ‘ricadute’ tra noi in avvenire sarebbe sempre stato in agguato.. e per me il suo desiderio poteva rappresentare il modo per capire se potevo essere ancora attraente per un ragazzo..

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