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Racconti erotici sull'Incesto

Se Chiesto Nel Modo Giusto,parte 2

By 19 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

La mattina dopo, quando mi sono svegliato lei non c’era, così sono uscito anche io. Sono rientrato all’ora di pranzo, non avevo pensato ad altro che alla sera prima e che avevo fatto l’amore con mia mamma e che volevo rifarlo. Lei stava lavando l’insalata, il rumore dell’acqua ha coperto i miei passi e così sono arrivato dietro di lei e l’ho afferrata.
Ha fatto un balzo spaventata ma quando ha visto che ero io ha riso e ha detto che ero stupido, poi ha visto il mio sguardo e mi ha detto: ‘Avevamo detto che finiva con ieri!’ e si &egrave rimessa a lavare l’insalata, io sono rimasto dietro e le ho detto che però avevo pensato una cosa e che cio&egrave fino all’indomani mattina io e lei saremmo stati soli, quindi, perch&egrave non farlo finire quando tornava lui.
Lei non rispondeva così mi sono appoggiato facendole sentire che avevo il cazzo duro e accarezzandole le tette, lei non reagiva ma, come la sera prima mi lasciava fare, così le ho aperto la camicetta e le ho scodellato le tette dal reggiseno cominciando ad accarezzargliele. Nessuna reazione, a parte il suo respiro che si faceva pesante, ho capito che potevo, di nuovo, osare. Le ho sollevato la gonna ed abbassato le mutandine e ho iniziato a leccargliela, lei ha chiuso il rubinetto e si &egrave chinata in avanti allargando le gambe per offrirmi meglio la figa, era bagnatissima e quando ho iniziato a leccargliela non &egrave riuscita a trattenersi e le usciti di bocca un ‘mmmmmmhhhhh’, mi sono tirato su, lei era a mia disposizione, pronta, così mi sono abbassato calzoni e slip e sono entrato dentro di lei, dentro la sia figa.
Un paio di volte che i miei non c’erano mi ero scopato la mia ragazza nella stessa posizione e nello stesso posto e me l’ero scopata anche nella cucina dei suoi, non so perch&egrave ma le cucine mi ispirano, comunque, nessuna di quelle volte ho goduto come scopando mia mamma quel secondo giorno Lei si &egrave lasciata fare ed &egrave venuta molto velocemente, come la notte precedente, dopo che sono venuto anche io, mi ha detto che ero un porco ma non sembrava affatto dispiaciuta della cosa visto il tono tenero con cui l’ha detto.
Una volta finito, mentre lei si risistemava, io ho apparecchiato e abbiamo mangiato parlando del più e del meno, come se non fosse successo niente, però, rigovernata la cucita, lei mi ha detto:
‘E ora che si fa?’
Io l’ho presa per mano e le ho detto:
‘visto che con domani smettiamo, godiamoci questa giornata fino alla fine!’
L’ho portata in camera loro e ho iniziato a spogliarmi, lei ha abbassato le serrande, poi si &egrave avvicinata e mi ha detto:
‘a parte tuo padre, ma alla tua ragazza non pensi? Credevo che l’amassi’
la mia risposta mentre cominciavo a spogliarla, &egrave stata:
‘quello che sta succedendo adesso tra di noi &egrave solo nostro, lei non c’entra nulla’
completamente nudi siamo finiti a letto e, finalmente ha fatto qualcosa anche lei, ci siamo baciati, lei mi ha accarezzato il petto ricoprendomi di baci, &egrave scesa e, dopo avermelo accarezzato, ha iniziato a succhiarmi il cazzo. Lo avevo ancora molle ma &egrave bastato qualche minuto nella sua bocca per tornare subito sull’attenti. Ci siamo guardati e sorridendo mi &egrave venuta sopra e mi si &egrave impalata, ed ha iniziato a muoversi, io non amo molto stare sotto, però quella volta &egrave stato bellissimo non mi stavo scopando mia mamma come le due volte precedenti ma io e mia mamma stavamo scopando assieme.
Una volta finito ci siamo abbracciati, nudi e ci siamo addormentati; dopo un oretta e mezzo, abbiamo ripreso a coccolarci ed a giocare, l’ho esplorata con la lingua e le dita dappertutto, ogni volta che vedevo il suo buchetto del culo pensavo a quella frase di mio padre: ‘se chiesto nel modo giusto concede anche il secondo canale’Mi chiedevo quale potesse essere il modo giusto, solo che lei era molto dolce e coccolosa e non volevo rischiare di rompere la magia, così ho deciso di restare sul classico e, prima che la sera finisse, anche se stanco morto sono riuscito ad averla un altra volta, convinto che sarebbe stata, purtroppo, l’ultima.

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