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Racconti erotici sull'Incesto

tutti i peccati di mia Madre(prima parte)

By 1 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutti i peccati di mia madre

‘Mia madre’
così agognata
così disperatamente desiderata..
i suoi seni odorosi
i suoi fianchi candidi come marmo
le sue morbide carni.
la noote sognavo tra il cuscino.
così irraggiungibile per me’..’

Jack

Ho trovato una piccola agendina in fondo ad uno scatolone mentre stavo facendo pulizia’.ho aperto e ho dubito notato la calligrafia inconfondibile della povera mamma.
Ho iniziato a leggere la prima pagina e sono rimasto allibito.
‘luglio 1968. ‘.caro diario,posso perlomeno confidarmi con te,perché mi sento terribilmente in colpa per quello che &egrave successo.Io sono una donna piena di buone intenzioni, ma a volte &egrave il diavolo che ci fa fare certe cose’..ora ti racconto. &egrave venuto a trovarci mio nipote, che &egrave tanto a mico di marco.sò che a marco fa piacere la sua compagnia così l’ho invitato a stare con noi per qualche giorno: in fondo,ho pensato, &egrave grande ormai, lavora’&egrave anche un bel ragazzo’.gentile bene educato”telefono alla madre &egrave gli parlo della cosa, per rassicurarla che andrà tutto bene.
La madre mi prega però di usare una gentilezza nei suoi confronti: a causa di un brutto eczema sulla schiena, Andrea deve spalmarsi una crema e in quel punto e non può farlo da solo;mi offro io di farlo, in fondo potrebbe essere mio figlio,penso, anche se io ho 45 anni e sono ancora una bella donna nonostante mi sia appesantita molto.
La sera prima di andare a riposare vado in camera di Andrea e busso,mi fa entrare e mi sorride..
Che bel ragazzo, penso dentro di me, ma senza malizia’.a petto nudo leggeva un libro, e nella penombra dell’abat jour potevo indovinare il suo petto glabro, efebo’..mi sono chiesta come avesse il pisello:istantaneamente ricaccio giù questo pensiero’potrebbe essere mio figlio, mi dico,ho visto centinaia di volte il pisello di mio figlio,e il suo sarà lo stesso’.ma mi sbagliavo: comunque ricaccio dentro me tali pensieri licenziosi e lo faccio girare di schiena, a pancia sotto:
mi metto un po’ di crema sulla mano ed inizio a frizionare la schiena nel punto maggiormente colpito dallo sfogo,cerco di essere dolce e materna con il mio tocco e percepisco con piacere il contatto con la carne soda e muscolosa della schiena,calda’mi arriva alle narici anche il suo odore: un afrore misto di sudore e seme,vago ma a volte ben presente: mi sorprendo di nuovo a domandarmi che sapore e odore ha il suo pisello e di nuovo con fastidio scaccio questo pensiero:
‘E’ davvero molto gentile signora E.,lei ha proprio una mano gentile e sento che già sto meglio’mi disse Andrea con garbo non c’era nessuna malizia nella sua voce,trasparente e innocente, come sol un ragazzo ben cresciuto e protetto può essere.
‘non darmi del lei,mi fai sentire vecchia!gli dico scherzando’e continuo a massaggiare con più vigore,fino a che la crema non si assorbe’con rammarico termino il piacevole massaggio, emettendo un languido sospiro senza rendermene conto e Andrea si volta supino sul letto, senza intenzione mi porge un primissimo piano del rigonfiamento del pigiama sul davanti ,prima di coprirsi con le lenzuola ed &egrave un pacco grosso..non solo..mi accorgo che il piccino sta in erezione,segno che i miei smaneggiamenti lo hanno smosso”lo saluto ed esco, percx&egrave sento che potrei diventare pericolosa’sono una donna che si sa controllare, ma ho un punto debole che mi vergogno a confidare persino a te, caro diario.
Non sempre sono riuscita a controllarmi davanti ad un pisello grosso e duro; nonostante mia madre abbia inculcato in me sani principi morali,la fedeltà matrimoniale, non resisto di fronte ad un cazzo grosso e pulsante,anche se non &egrave quello di mio marito.

faccio l’infermiera e nel mio lavoro mi passano sotto gli occhi e tra le mani ogni genere di membri maschili. riesco ad essere professionale,quasi sempre.
In genere i maschietti provano imbarazzo quando una donna sconosciuta traffica con il loro corpo nudo, specialmente quando si trovano ad essere manipolati i loro cari gingilli, tuttavia almeno un paio di volte mi sono trovata tra le mani delle beghe dure ed enormi…
fine prima parte: shining65@supereva.it

‘ma vorrei confessarti un peccato per volta, caro diario.

Così esco dalla sua stanza con la testa che mi girava vertiginosamente e la figa bollente’..vado subito in bagno a masturbarmi per fare scendere la pressione. Faccio una doccia fresca e mi nfilo tra le lenzuola.ma lì,inizio di nuovo a sentirmi soffocare dal desiderio e mi passo le mani tra i capezzoloni; porto una decima di seno ed ho delle aureole molto grandi’.mio figlio, me losbircia sempre’sono convinto che lo desidera’e chissà invece mio nipote,cosa desidera’.b&egrave, dico tra me e me, se glielo sistemo qui in mezzo non credo gli dispiaccia, ma a me piacerebbe sentirlo nel buco del culo’.&egrave tanto che non lo prendo nel didietro’.l’ultima ed unica volta fu quel commesso viaggiatore: mi ha inculato in 5 minuti: all’ingresso di casa mia. Io poggiata sullo stipite della porta che muggivo in silenzio e lui che mi montava con foga da dietro
dicendomi..’prendi troia”mi ha sborrato nell’intestino e poi se ne &egrave andato per la sua strada lasciandomi dolorante lì’..(perforata da quasi trenta cm di cazzo duro e largo”..con una cappellona enorme e rossa, la mia passione)’
Passo oltre..mi addormento. la mattina dopo di buonora mi vesto per andare al lavoro e passo in camera da andrea,in penombra vidi che ancora dormiva, ma il cazzo era lì,impavido che svettava alto’..sembrava aspettare me: silenziosa mi avvicinai e, con tutta la leggerezza di cui ero capace,presi nell’incavo della mia mano i testicoli pelosi pesanti ed enormi di andrea’avvicinai il viso e colsi l’odore dolciastro ed acre dello sperma e del sudore seccati insieme’.e iniziò di nuovo a girarmi la testa, scappellai piano il cazzone e intravidi una cappella dura e scura, pulsante di sangue vigorosa e salda nella mia mano.volevo sedermi su di lui, ma mi limitai ad appoggiare le mie labbra sul glande per poi ingoiarlo tutto: sentii un lungo lamento di andrea, che, nonostante il servizio,pareva ancora placidamente assopito.Ilsuo cazzo aveva un buon sapore, ma lo succhiai piano,per non svegliarlo, tenendo con la mano sinistra i suoi testicoli,che diventavano caldi e vibranti’..la sborrata mi preavvisò con una scarica nervosa che dalle palle si trasmise all’asta’.venne senza un lamento (probabilmente dormiva davvero)e senza muoversi.ingoiai tutto senza dire una parola’soffocata da un abbondate bicchiere di sperma, continuavo a tenerlo in bocca,materna, quasi dispiaciuta di separarmi da quella forte appendice’.rimasi per tutto il giorno con il suo sapore forte in bocca”.
Andai al lavoro.

Fine seconda parte
Shining65@supereva.it
Terza parte

Tutti i peccati di mia madre

Madre
Sei la culla di ogni mio desiderio
Il mio pensiero si consuma in te
Brucio di passione.
Ho conosciuto la solitudine
Il dolore
Vivo di ricordi
Il tuo seno caldo e morbido
La tua voce sensuale
Il tuo odore.
Ritorna
Non abbandonarmi
Ritorna’.
Non abbandonarmi
Ritorna’..
Non ce la faccio ad invocarti
Perché non sopporterei il rifiuto’.
(ad una amica, intravista e perduta)

Lessi tutto in fretta, con il cuore in gola’..per quel giorno ne avevo avuto abbastanza.chr colpo,la mia mamma.così disperatamente amata e desiderata che non avevo immaginato fosse così sporcacciona”chiusi il diario e uscii, era sera, vagavo con la macchina,stordito dallo whisky bevuto al pub’.era pericoloso per me guidare in quello stato e così mi fermai,abbasso il finestrino e mi rinfresco all’aria fredda della serata invernale’..respiro a fondo ed il vapore che esce dalla mia bocca disegna ampie volute di bianco’..lei arriva da dietro’..
‘mi accendi?’mi volto, una vecchia battona, alta con due tettone grosse ed un culone che oscillava ad ogni passo’.le passo l’accendino”brutta giornata cocco?’ mi dice”..io le rispondo di rimando’bruttissima..peggio di così’.scusami ma vado a fare pipì,sai ho bevuto troppo”.non credo sia una buona idea abbordarmi”
Ti accompagno io,disse, se vuoi, conciato come sei chissà se riesci a tirartelo fuori dai calzoni’..io non riesco a reagire mi lascio prendere per mano dalla vecchia che mi porta in fondo ad un vicolo, mi mette di fronte al muro”vediamo che cosa c’&egrave qui”’sussurra divertita e mi tira fuori il pisello puntandolo verso il muro’.’bene-disse-ora puoi fare pipì’
Ma non farmela sulla mano’ok”mi tenne il pisello in mano per tutto il tempo, io sentivo defluire fuori di me liquido e mi alleggerivo,mi sentivo meglio”la sua mano era gentile,ferma’..alla fine avevo il pisello duro e lungo come il marmo,si offerse di succhiarmelo li, chinandosi, era brava e quando venni chiamai mia madre’..”eccone un altro-disse- un disperato che cerca la madre in ogni donna’..lascia stare cocco, ti farai solo del male”dai retta a me: vattene, stasera offro io’.
Me ne andai’.triste,a casa”””.

Vi &egrave piaciuto?allora leggete la quarta parte commenti a shining65@supereva.it

Tutti i peccati di mia madre parte quarta

Voglio narrarvi un nuovo racconto tratto dal diario di mia madre.oramai lei non c’&egrave più ed io vado errante in cerca di colei che le assomigli di più’..non vado cercare giovani donne, ma mature e abbondanti signore.
In ognuna cerco mia madre,ed ognuna di loro mi ha dato una parte di lei”devo ammettere che anche io ho dato qualcosa a loro:il mio grosso e bitorzoluto amico,che ha sondato i recessi più intimi del loro corpo,strappando gemiti e grida di piacere.

‘ Marzo 1970’piove questo pomeriggio ed &egrave una giornata buia.sono sola in corsia e vado a prendere un caff&egrave.
Vado a cercare compagnia e cerco di distrarmi. Il paziente della stanza 8 mi turba un pochino’
Stamane sono andata nella sua stanza per radergli il pube,e ho messo il paravento per proteggere la sua privacy;&egrave un giovanotto timido e glabro, non c’&egrave stato molto da radere via,ma in compenso questo ragazzo ha una fava grossa e larga,calda e pulsante che,a quanto pare, non rimane indifferente al tocco della mia mano’infatti, dopo aver tolto i pochi peli pubici,passo una mano lungo l’asta e sotto i testicoli.non so perché l’ho fatto, mi soffermo un decimo di secondo a soppesarne la consistenza: il ragazzo ha le palle di un toro da quanto sono pesanti’ dure’e voluminose’.sento il classico groppo alla gola, il suo membro inizia a crescere tra le mie mani ed io mi affretto a concludere l’intervento. Mi sento un po’ scombussolata, ma mi faccio forza ed esco dalla stanza’.incontro alcuni colleghi e mi distraggo.
La sera faccio il giro terapie e non trovo più il giovane paziente.
Trovo scritto nella cartella che &egrave stato spostato nel reparto radiografie per un veloce esame e che sarà di rientro tra una ora’mi insospettisco e scendo in accettazione: entro nell’angusto spazio dedicato alla produzione di radiografie e sento rumori inconfondibili’.mi affaccio e vedo la dottoressa,l’attempata moglie del responsabile del consiglio di amministrazione della clinica,a chiappe larghe ,mentre tenta di infilzarsi sul grosso e largo randello del paziente,che,paonazzo,cerca di tenerla per i fianchi larghi’alla fine riesce lei a spuntarla e si impala sul piolo caldo con un lungo e roco lamento..inizia a pomparsi il ragazzo per bene atterrando con le sue chiappone sul suo grembo. Ui silenzioso ed immobile, lei che si lamenta,sbuffa ,ansima,vorrebbe gridare ma si trattiene”..d sopra &egrave tutta vestita e non si &egrave neanche tirata fuori una della sue proverbiali tettone, che competono con le mie(portiamo entrambe una decima)..ma si limita a shaekerarle dentro la blusa”dopo qualche minuto il ragazzo lancia un lungo lamento e la signora spalanca gli occhi sorpresa piacevolmente dalla grande quantità di sborra che le sale su per

l’intestino.rimane impalata su di lui,si muove circolarmente ed infine si stacca con uno schiocco dalla carnosa protuberanza”.che bel cazzo,dico tra me e me, perfino ammosciato &egrave una opera d’arte
Fine 4-parte shining65@supereva.it

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