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OrgiaRacconti CuckoldRacconti erotici sull'Incesto

Una vacanza particolare

By 6 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

CAPITOLO PRIMO

Se è vero che il destino di un uomo è predestinato dalla nascita ,io credo di essere nato cuckold.
Da quando ho incominciato a sentire i primi impulsi sessuali, la mia più grande eccitazione o il mio più grande desiderio è stato quello di vedere due che scopano.
Mi ricordo,. da, ragazzo, la ricerca di foto di copie che scopavano o dei primi filmetti super otto, tutti graffiati e mossi, che riprendevano lui che chiavava lei. Ancora ricordo il nodo alla gola che mi prendeva nel vedere quelle immagini e l’eccitazione che mi faceva raggiungere l’orgasmo solo guardando.
Più tardi ,quando anch’io ho incominciato a scopare ,il piacere era logicamente grandissimo, ma il vedere gli altri che lo facevano, era forse ancora più appagante,
Il termine per definire questo comportamento è , probabilmente vouyerismo , ma credo che sia una situazione che indichi la predisposizione, nel momento che cambia il proprio stato civile, al cuckoldismo.
Forse proprio per questo mi sono sposato solo a trent’anni ,con una ragazza che ne aveva 18.
Ci sposammo perché eravamo innamoratissimi uno dell’altra ed anche perché era in attesa di una bellissima bambina.
Inutile dire che era una ragazza bellissima,con un corpo favoloso che a trentacinque anni ,quando inizia la svolta della nostra vita,aveva raggiunto quella maturità fisica che,secondo me ,rende la donna fisicamente insuperabile, perché,se ha avuto cura del suo corpo,ha solo migliorato il suo aspetto, eliminando spigoli,,incavi e magrezze che in un corpo, non ancora perfettamente maturato, esistono sempre. A quell’età , poi, se la donna ne è dotata,come la mia , esplode prepotente quella carica di sensualità che ti fa desiderare una cosa sola : possederla.
Da quando siamo assieme io ho sempre lottato con il virus della gelosia ,perché a diciott’anni, vestendo da giovanetta ,con abiti corti , attillati,scollati che mettevano in mostra tutta la bellezza del suo giovane corpo,non poteva non attirare gli sguardi degli uomini.
Poi da ‘adulta’ ha continuato a vestirsi allo stesso modo ,seppur con abiti firmati,estremamente eleganti, ma altrettanto provocanti,che non potevano non eccitare la maggior parte degli uomini che l’incontravano
Questo vederla sempre desiderata, all’inizio ,come dicevo,mi rendeva geloso,poi ,piano piano,ha preso il sopravvento la malattia che c’è in me ed ho incominciato, sempre più spesso,ad eccitarmi nel pensarla violentata da qualche cazzo mostruoso.
Anche perché ,sessualmente, aveva un comportamento contraddittorio, perché ,durante i nostri incontri,si eccitava facilmente ,raggiungeva più orgasmi,ma non concedeva niente alla ‘lussuria ‘ quindi niente rapporti orali,niente rapporti anali ,qualche concessione ai dildo ,raramente qualche DVD porno, estrema attenzione che la bimba,che ormai cresceva,fosse dai nonni o profondamente addormentata ,nessun rapporto o confidenza al di fuori delle quattro mura o della stanza d’albergo ,quando viaggiavamo. Mai fatto sesso quando eravamo ospiti dei suoi e dei miei.
Qualche volta, durante i diciotto anni di matrimonio ,ho cercato di buttare lì qualche discorso sul scopare con un altro, ma ciò e servito,se ce ne fosse stato bisogno,per capire che mai sarebbe potuto succedere una cosa simile.
Ma ,come ho già detto,ho l’animo del cuckold,per cui non riuscivo a rassegnarmi a rinunciare a quello che, per me, sarebbe stato il raggiungimento del piacere più grande.
Fù così che l’anno scorso, quando lei aveva appunto 35 anni ,io 47 e mia figlia 18 ,presi in affitto la solita casetta al mare in un complesso residenziale su un isola della Dalmazia,dove mia moglie e mia figlia avrebbero trascorso,per l’ultima volta, tutto il periodo tra la chiusura e la riapertura delle scuole. Io mi sarei fermato la prima settimana,poi sarei rientrato per lavoro, salvo ritornare saltuariamente ,nei brevi periodi che riuscivo a ricavare tra i miei impegni.,Nelle due case vicino alla nostra alloggiava un gruppo di quattro copie di adulti e due ragazzi e due ragazze più o meno dell’età di mia figlia ,ma non italiani.. Ne fummo contenti perché i ragazzi avrebbero sicuramente fatto amicizia tra di loro ,anzi ,sin dalla prima sera, cercammo di fare amicizia con i vicini, che trovammo molto gentili e disponibili ma che avevano qualcosa che non ci convinceva.
Erano tutti fisicamente molto prestanti e di bell’aspetto,ma erano un po’ grezzi,rozzi,e nell’agire rudi ed autoritari nei confronti delle loro donne tutte giovani e molto belle. Ci facemmo una ragione pensando che dipendesse dalla loro cultura,ma non ci piacevano
L’indomani,al mare venne quasi spontaneo sedersi vicini e tra i ragazzi ci fù subito un’intesa perfetta per cui si alzarono e se ne andarono. Per tutto il giorno non potei fare a meno di notare gli sguardi che gli uomini rivolgevano a mia moglie, per poi parlottare tra loro nella loro lingua .
La prima sera vollero che andassimo a cena da loro, cosa che noi contraccambiammo la sera dopo, tanto che ,nei giorni successivi mangiammo quasi sempre tutti in compagnia,senza i giovani che si riunivano in piazza con altri amici per correre ,poi, in discoteca sino al mattino dopo.
Gli uomini cercavano in tutti i modi di interessare mia moglie ,anche perché,a parte uno che doveva avere sui 50 anni, gli altri erano tutti dei fusti notevoli , il più giovane di venticinque anni gli altri sui quaranta.
Il giorno prima della mia partenza fui avvicinato dall’uomo più anziano che ,senza giri di parole,mi disse chiaro e tondo che a lui ed ai suoi amici,piaceva molto mia moglie e,quindi,mi chiese quanto volevo per lasciare che se la scopassero quando io non c’ero.
Dire che rimasi scioccato è dire una banalità, ma mentre farfugliavo il mio sentirmi offeso,il come si fosse permesso ed altro,nel cervello mi si accese una lampadina e pensai che ,se loro fossero riusciti in qualche modo scopare mia moglie ed io avessi potuto assistere, si sarebbe realizzato parte del mio sogno, il cui seguito nessuno avrebbe potuto ipotecare.
L’uomo disse che mi aveva parlato perché voleva comportarsi correttamente nei miei confronti ma potevo star certo che, anche senza il mio consenso ,sarebbero riusciti ugualmente a scoparsela.
Ragionai in fretta e mi resi conto che se avessi voluto evitare che ciò accadesse, l’unica cosa da fare sarebbe stato portarle via da lì , invece gli risposi prima ,con arroganza, ma poi con un senso di complicità ,che mia moglie non era di mia proprietà, per cui non potevo venderla e che il farsi fottere da loro dipendeva solo da lei,ed escludevo che avrebbe permesso che ciò accadesse, per cui, se loro riuscivano a convincerla, per me non c’era problema ed aggiunsi, maliziosamente, che se anche avessero voluto costringerla da me non avrebbero dovuto aspettarsi rogne. Ponevo,però, una sola condizione che non era trattabile : per essere sicuro che non le avrebbero fatto nulla di male avrei dovuto essere presente,anche se di nascosto,a tutti i rapporti che avrebbero avuto con lei ,.e se non accettavano e rispettavano questa condizione al termine della settimana saremmo andati via tutti
Il vecchio fece una risata, disse di aver capito, mi diede la mano da stringere e disse,in un italiano stentato, che ci sarebbe stato da divertirsi per tutti ,visto che anche loro si sarebbero fermati per tutta la stagione per far divertire le mogli

CAPITOLO SECONDO

Poiché io sarei partito all’indomani, il vecchio mi diede la sua parola che il giorno prima di scoparla (lo dava per scontato che ci sarebbe riuscito ) mi avrebbe telefonato perché potessi rientrare. Oppure, se preferivo, potevo fermarmi per tre giorni perché ,al massimo tra quattro, se la sarebbero portata a letto

Finsi allora di partire,raccomandai a mia moglie di comportarsi bene e me ne andai, ma per raggiungere un albergo di un paese vicino.

La sera del terzo giorno ritornai nei pressi della nostra casa, ma entrai in quella del vecchio. Gli chiesi cosa intendeva fare . Mi raccontò che in quei tre giorni tutti loro erano stati molto vicino a mia moglie e chi prima ,chi dopo, le avevano fatto capire ,tra mille complimenti anche pesanti, che avrebbero fatto di tutto per convincerla a farsi scopare da loro.

Mi disse che oggi poteva essere il giorno buono, per cui mi invitò a salire al piano di sopra e di aver pazienza e di ascoltare

Dopo qualche minuto mandò una delle due donne ad invitare mia moglie a venire a prendere il caffè.

Qualche minuto dopo lei entro con una di quelle sue gonne inguinali ed un top.

Il vecchio aveva intanto acceso il computer ed, a mezzo skype, aveva chiamato il figlio in una video telefonata e lo lasciò in attesa. Poi ,rivolto a mia moglie ,le disse bruscamente che c’era una situazione che doveva essere risolta da lei.

Le disse che c’erano due gruppi di uomini che quella sera volevano scopare e stava a lei decidere quale gruppo avrebbe scopato ,quindi, girò il computer verso di lei.Quello che vide sullo schermo fù’ un pezzo di spiaggia con’ una decina di ragazzi e tre ragazze, tra cui nostra figlia,inquadrati da un analogo computer manovrato da uno dei suoi figli.. Tra il computer in spiaggia ed il gruppo di ragazzi ,era ripreso uno dei figli dei vicini che metteva in mostra un cazzo di almeno 30 centimetri e grosso come il polso di un uomo, su due coglioni grossi e gonfi.

L’uomo le spiego che le loro mogli e le figlie non avevano problemi a fare sesso con gli amici in cambio di qualche regalino e che i due maschi avrebbero saputo come convincere nostra figlia a fare lo stesso ed evitare, così, il rischio di inciampare su qualche scoglio e rovinarsi il viso.

Mia moglie impallidì . Il vecchio continuò e le disse che quello era il primo gruppo, mentre l’altro’ era composto da loro quattro che, come lei ben sapeva , erano felicissimi di avere’ solo lei’ a disposizione per scopare, visto che le altre donne erano uscite.

‘Loro erano disposti a sacrificarsi per il piacere dei figli, sia maschi che femmine e lasciare che fossero loro a divertirsi , ma ,visto che’ nel gruppo c’era pure sua figlia,’ era giusto che fosse lei a decidere’ quale gruppo’ doveva scopare .

Aveva 5 minuti per decidere, perché, altrimenti, i giovani avrebbero dato inizio alla loro festa. Quindi ritornasse a casa ,decidesse in assoluta libertà ma in fretta e se decideva che era in casa loro che si sarebbe svolta la festa, si presentasse pronta, cioè nuda.

Uno degli uomini la aiutò ad alzarsi e l’accompagnò alla porta.

Tutti e quattro si spogliarono completamente, mettendo in mostra quattro cazzi le cui dimensioni io non avevo mai visto neanche nei siti porno

.

Dopo qualche istante bussarono alla porta , aprirono ed entrò mia moglie completamente nuda, splendida come non l’avevo mai vista. Il vecchio andò al computer e disse solamente che non dovevano fare nulla ,che andassero in discoteca’ e si divertissero a spese sue.

Dirvi qual’era il mio stato d’eccitazione è impossibile, ma posso dirvi che quasi mi soffocai quando,senza che nessuno avesse ancora aperto bocca, vidi il vecchio prendere mia moglie, piegarla contro il tavolo, prendere la bottiglia dell’olio d’oliva, infilarle l’apertura nel culo ,alzarla per qualche istante ,poi toglierla lasciando che l’olio si riversasse un po’ tra i glutei,e’ poi, appoggiata la bottiglia,’ prendersi in mano il cazzo, ormai tesissimo, puntarlo sul buchetto e, senza alcuna delicatezza, spingerlo con forza dentro quel culo vergine, sino a raggiungere il fondo con un movimento ininterrotto, tra l’urlo di dolore di mia moglie .

Il vecchio incominciò ad incularla con violenza, mentre uno dei tre si impossessò delle morbide tette’ per strizzarle e succhiarle, un altro le mise la lingua in bocca per non farla urlare, un altro, sotto la tavola, s’era impossessato della figa che leccava con voluttà mentre le infilava due dita nella vagina.

Non vidi alcun segno di sangue intorno al cazzo che la inculava e ciò mi tranquillizzò ed anche il fatto che le urla fossero diminuite e poi cessate , mi liberò da un certo stato di preoccupazione,’ per lasciarmi godere interamente la scena che avevo davanti agli occhi

Il vecchio, ad un certo momento ,si fermo, diede un colpo fortissimo in avanti ,poi l’attirò con forza verso il suo pube, in modo che il cazzo fosse il più profondo possibile mentre le riempiva l’intestino della sua sborra. Mentre il vecchio stava sborrando ,dalla bocca di mia moglie uscì un lieve gemito, che non seppi come interpretare,ma che mi fu chiaro quando il posto del vecchio fù preso, immediatamente, de quello che le stava strizzando le tette che, tenendole sempre ben strette nelle grandi mani, incominciò la sua entrata con un cazzo ,s’e possibile,ancora più grosso del primo. per’ incularla con ancora maggior forza e violenza dell’altro, quasi ricercasse il modo di farle male.

Questa volta il lamento che uscì dalla bocca di mia moglie non lasciava dubbi,stava godendo.

La gioia e l’eccitazione che provavo nel sapere che stava godendo mi tranquillizzò e mi permise di osservare attentamente quel grosso cazzo che,violentemente, forzava le paretti del condotto anale ed entrava, per almeno una trentina di centimetri, nel ventre di mia moglie

Era una sensazione mai provata e, subito dopo, il pensiero che quella era mia moglie ed il cazzo quello di un estraneo che non l’amava ,ma la usava unicamente come strumento del suo piacere, mi fece venire per la seconda volta senza toccarmi

Tutti e quattro a turno l’incularono e le sborrarono dentro Lei aveva avuto una decina di orgasmi,qualcuno,probabilmente , provocato da chi aveva ,per tutto il tempo, giocato con la sua figa.

Quando la fecero alzare le ordinarono di lasciar colare la sborra, perché vedesse quanta ne aveva avuta nel culo.Poi le diedero un asciugamani perché si pulisse e la fecero sedere sul divano.

Il vecchio le disse che da quel momento in poi lei doveva considerarsi a loro disposizione. Che, sino alla fine delle vacanze, lei avrebbe dovuto soddisfare tutte le voglie di loro quattro e dei ragazzi che erano fuori ,E questo in qualsiasi momento della giornata.

Aggiunse che tutto quello che era accaduto quella sera era immortalato in un video, che incominciava con la sua entrata nuda,segno evidente che nessuno l’aveva obbligata a farlo. Se poi se ne fregava di finire sui siti porno di internet ,c’era sempre sua figlia che sarebbe stata stuprata e violentata in modo tale che non avrebbe mai più potuto avvicinare un uomo.

Per cui obbedienza ed acqua in bocca con me e con qualsiasi altra persona

Per ultimo, il vecchio aggiunse che era pronto a scommettere che,di questa situazione, la prima che ne avrebbe tratto piacere sarebbe stata proprio lei, perché,già da quel primo doloroso incontro ,sì era capito che era facile all’orgasmo, per cui, quando l’avrebbero usata completamente, avrebbe toccato il settimo cielo.

Poi la lasciarono andare

v

CAPITOLO TERZO

 .

Io scesi e credo che si vedeva che ero stravolto. Il vecchio mi disse che oggi avevano gettato le basi, ma che il bello sarebbe arrivato più avanti. Volevo andarmene,, ma mi disse di fermarmi ancora un po’ a parlare con loro.

Un’ora dopo mi dissero di andare dietro alla finestra. Due di loro uscirono e, senza bussare,aprirono la porta della mia casa Mia moglie era seduta in poltrona a guardare la tv vestita con calzoncini corti e maglietta.

Uno disse ciao e le fece cenno di avvicinarsi ,lasciando la porta aperta .Lei,intuendo qualcosa, fece per chiudere la porta ma lui glielo impedì .La prese per un braccio, se la portò al fianco, le tolse la maglietta ,le tolse i calzoncini e trovò un perizoma che strappò e le ordinò di non indossare mai più intimo.

Quando fu nuda le ordinò di calargli i calzoncini che lui indossava , le disse di avvicinarsi contro il suo fianco e di allargare bene le gambe. Lei eseguiva obbediente, poi lui introdusse un gamba in mezzo alle sue, le mise una mano sul culetto e spinse la figa contro la sua coscia  e le ordino di muoversi per masturbarsi.,Lei capì, finalmente, cosa voleva ,così appiccicò la figa alla coscia.,si allargo le grandi labbra ed incominci a stusciarsi  verso l’alto e verso il basso per masturbarsi ed incominciò subito a gemere.,Lui le ordinò di prendere in mano il,cazzo e di fargli una sega.,Andarono avanti per buoni 20 minuti finché lui sborrò copiosamente girato verso il suo bacino, mentre lei aveva gia raggiunto i suoi orgasmi

Quand’ebbero finito, si fece avanti l’altro che la portò sul divano dove prima era seduto,la fece sdraiare su un fianco rivolta verso di lui.,le mise un cuscino sotto la testa ,poi le disse di aprire la bocca ed incomincio a scoparla in bocca.,

Incomincio lentamente, ma continuò sempre più velocemente e con violenza.,Lei che a stento riusciva a contenere in bocca quel grosso cazzo, rischiò più volte di vomitare,quando lui, nella foga della scopata ,raggiungeva il fondo della gola,poi,ad un tratto, sborrò un quantita  di sperma enorme che ,quando ebbe finito,prima di toglierlo dalla bocca, le ordinò di ingoiare sino all’ultima goccia. Non l’aveva mai fatto .Ero sicuro che non ci sarebbe riuscita, ma con mia meraviglia la vidi chiudere gli occhi e con grande sforzo buttare tutto giù .Lui le disse brava e le chiese se le piaceva e lei rispose di si.

Entrambi la baciarono con la lingua in bocca ,alzandole la testa tirandola per i capelli, le dissero che era molto bella e che si sarebbero divertiti un sacco e che, per questa sera poteva,se voleva,andarsene a dormire,a meno ché non venisse a lei qualche voglia ,che avrebbe dovuto assolutamente,chiedere a loro di soddisfare. E questo valeva anche per il futuro

Il nostro vicino mi propose di trasferirmi da loro, in ricompensa della mia disponibilità a fargli scopare la moglie,così ,lasciai l’albergo e nottetempo mi trasferii in casa loro.

Quando mi coricai pensai a quanto era accaduto quella sera ed al comportamento di mia moglie che mai avrei creduto, non solo che cedesse alle minacce dei quattro,ma soprattutto che godesse in modo quasi esagerato, anche se le avevano fatto provare non poco dolore e l’avevano trattata con violenza e brutalità ,oltre che imponendole ,in pratica , la loro volontà in ogni atto.

Mi venne il dubbio che forse, proprio quel comportamento ,assolutamente diverso da quello a cui era abituata, aveva scatenato tutta la sua libidine nascosta, mettendo in evidenza la sua vera inclinazione sessuale,che,probabilmente, chiedeva di essere dominata  

La mattina dopo ,mentre i giovani se ne andarono al mare per conto loro, i vicini dissero a mia moglie che sarebbero andati al mare insieme. Mentre mia moglie si stava incamminando per la solita strada per raggiungere gli scogli ( non esiste spiaggia ), loro la fermarono e dissero che avrebbero cambiato spiaggia e, preso un altro sentiero tra i muri a secco ,dopo una camminata un po’ più lunga, raggiunsero una parte della scogliera il cui ingresso era recintato ,con una porta ed un custode .A fianco della porta c’era la scritta “ naturist camp”.

I vicini che conoscevano, evidentemente, il posto, si spogliarono nudi per poter varcare quella porta che conduceva ad un campo di nudisti ed invitarono mia moglie a fare lo stesso Lei, in estremo imbarazzo, non poté che obbedire e, per la prima volta nella sua vita, si trovo nuda all’aria aperta e di fronte a degli estranei,Io li seguivo a distanza e dovetti sottostare allo stesso trattamento.

Come già detto, l’accesso al mare era costituito da formazioni rocciose, rese lisce dal mare ,dove ci si poteva sdraiare e da scogli, in mezzo ai quali,dove ciò era stato possibile, avevano gettato del cemento per formare delle piccole piazzole. Tutto era molto irregolare, per cui alcune piazzole erano più basse ed altre più alte, in modo che gli occupanti erano più o meno in vista degli altri.

Mia moglie raggiunse una piazzola abbastanza grande ,con altre due, vicine alcuni metri ,dove gli occupanti si sarebbero visti apertamente tra di loro Altre erano un po’ più lontane ,per cui ,se uno rimaneva sdraiato, rimaneva nascosta alla vista degli altri.

Le due piazzole vicine erano deserte , per cui mia moglie mise il materassino a terra e si mise a prendere il sole.

Io avevo occupato uno spazio su uno scoglio che mi permetteva di vedere mia moglie senza essere visto.

I vicini erano tutti in acqua .Dopo un po’ ,uno uscì, prese un materassino ed andò a sdraiarsi a fianco di mia moglie. Parlavano del più e del meno ed, ad un certo punto, lui pose una mano sul ventre di lei accarezzandola,

Lei non disse niente e rimase immobile e non si mosse neanche quando lui fece scivolare la mano, sempre più in basso, sino a poggiarla sui peli della fica, tra i quali introdusse un dito ed incominciò ad accarezzare tutta la fessurina ,ormai aperta.

L’accarezzava lentamente e, languidamente e lei godeva di quella carezza.,Poi lui tolse la mano, prese la sua, se la posò sul cazzo, per poi riprendere la sua rarezza

Lei circondò quel cazzo con la mano e lentamente,come faceva lui,incominciò a masturbarlo. Logicamente lei pensava di non essere visti da altri attorno , ma quello che mi colpì fù che lei accettò questa situazione con naturalezza ,senza imbarazzo,probabilmente con piacere.

Ma, proprio mentre si stavano eccitando a vicenda, una delle piazzole vicine venne occupata da una copia ,più o meno della loro età,. Mia moglie ebbe subito l’istinto di togliere la mano e di spostare il bacino perché la togliesse anche lui, ma lui strinse nel pugno i peli della figa ,quasi strappandoglieli, e le disse che non doveva mai prendere della iniziative e che continuasse a fare quello che stava facendo

Lei riprese a masturbarlo e lui prese tra le dita il clitoride, ormai turgido dall’eccitazione .

I nuovi venuti ,forse eccitati dal comportamento di mia moglie e del suo uomo ,forse perché erano abituati a farlo, incominciarono anche loro a masturbarsi  ma non da sdraiati, ma seduti, continuando ad osservare quello che accadeva nella piazzola vicina. Lui se n’era accorto ed invitò mia moglie a guardare  e, mentre lei girava la testa per guardare,lui aumentò la pressione sul clitoride che teneva tra le dita e fece esplodere in mia moglie un orgasmo intensissimo.e prima che in lei cessassero gli spasimi. lui si mise in mezzo alle sue gambe e la penetrò., iniziando la prima scopata tra lei ed i nostri vicini. Lei era fradicia dei propri umori dovuti all’orgasmo, per cui non provò alcun dolore ,ma la sconvolse la spinta che quel cazzo maestoso provocava sulle pareti della vagina. Non aveva mai provato qualcosa del genere, né il piacere che questo contatto le provocava, così come non aveva mai provato un cazzo che la penetrasse così profondamente de arrivare all’utero,

Dimenticò dove si trovava,incominciò a godere sopraffatta da una lunghissima serie di orgasmi, così ravvicinati che sembravano essere un orgasmo unico .Anche lui doveva essere rimasto sorpreso dalla reazione di mia moglie, perché non durò a lungo e dopo alcune penetrazioni violentissime ,con una mano che strizzava e torceva un capezzolo, le infilo due dita nel culo e nel momento in cui lei ,come reazione, spinse la figa in avanti, lui la penetrò il più profondamente possibile ed incominciò a riempirla con una sborrata colossale.

Rimasero avvinghiati per un po’ .Poi lui si staccò .I vicini dissero loro che erano stati favolosi

.Lui invitò mia moglie a non pulirsi ma a scendere in acqua per rinfrescarsi

Lei non voleva, ma capì che ora doveva obbedire, perché lui voleva che si vedesse scendere la sborra tra le gambe mentre raggiungeva il mare.

Qualche decina di metri più al largo c’era una formazione rocciosa che permetteva di stare in piedi con l’acqua che arrivava al seno, Lei, in acqua, fù raggiunta da uno dei vicini che la condusse alla roccia  per riposarsi e, mentre le era vicino, la mise una mano sulla fica e poiché non l’aveva ancora sufficientemente pulita, lui sentì qualcosa di appiccicoso e le chiese se aveva scopato.

Lei  fece cenno di si con la testa e lui se ne rammaricò perché ,disse ,che avrebbe voluto essere il primo e ,così dicendo, la trasse a se, le mise il cazzo in mano e le disse di fargli una sega,ma quando lei lo porto al massimo dell’eccitazione lui le fece alzare una gamba e,sempre protetti dall’acqua,le infilò il cazzo in figa, poi le disse di mettergli le mani al collo e di avvinghiarsi con le gambe alla sua vita.

Il cazzo,più di così ,non sarebbe potuto entrare ed agevolato dal fatto che l’acqua faceva sentire leggera la donna che stava scopando, incomincio a saltare a muoversi in tutti i modi come stessero giocando, tenendola strettamente contro di se con le due mani appoggiate sul culo.

Come sempre lei non resistette ed incominciò a godere e dal di fuori si vedeva chiaramente quando lei era in preda all’orgasmo. L’uomo della piazzola accanto sì informò  se i due si conoscessero e, saputo che quello era il fratello di quello che aveva appena finito di scoparla, disse che erano veramente fortunati ad avere un simile giocattolo a loro disposizione

 

CAPITOLO QUARTO

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Rientrarono a casa ,cenarono ed alla sera,sino a mezzanotte non fecero che scoparla, questa volta in tutti i modi, in figa,in culo ,in bocca, e così per tutta la settimana. Lei ,ormai, era evidente che aveva abbandonato ogni rancore nei loro confronti,che quello che faceva lo faceva perché lo voleva ed, anzi, si rendeva conto che per avere quello che le stavano dando era disposta ad accettare da loro qualsiasi cosa

Il venerdì sera ,ripresa la macchina arrivai da lei per il fine settimana ma le dissi che sarei ripartito la domenica perché lunedì avevo degli appuntamenti

Si dimostrò felice di avermi accanto , disse di amarmi alla follia ,che non avrebbe mai potuto vivere senza di me e , quasi tra le lacrime,continuava ad abbracciarmi ed a dire che non mi aveva mai amato tanto Rimasi sorpreso da questa manifestazione così intensa di amore e le chiesi la ragione e mi rispose che era solo perché era felice..

Le dissi che la vedevo un po’ sciupata, ma mi disse che sarà colpa del sole che prendeva ogni giorno. Alla sera facemmo sesso alla nostra maniera e, mentre la scopavo, ridevo dentro di me nel percepire chiaramente la sua indifferenza all’atto che stavamo compiendo e nel vederla subire i miei affannosi assalti quasi nell’assoluta indifferenza ,penetrata com’era da un cazzo normale e nel modo piu gentile ed affettuoso possibile.

Mi faceva tenerezza i suoi tentativi di provar piacere e di simulare l’orgasmo per farmi felice,perché penso, che in quei momenti si sentisse in colpa nei miei confronti e mi amasse ancora di più del solito La girai a pancia in giù per baciarle il culetto ma quello che volevo era vedere il suo buchino e rimasi meravigliato nel vedere la trasformazione che aveva subito Prima era una piccola rosellina tutta ringrinzita , mentre ore si presentava tutta liscia e rilassata e senza quella stretta chiusura al centro che prima la caratterizzava .Ora si vedeva chiaramente che anche un cazzo delle dimensioni dei vicini si sarebbe potuto facilmente aprire le strada ed entrare in lei.per la morbidezza ed il rilassamento del suo buchino.

.Il sabato lo passammo al mare .Alla sera fummo invitatai dai vicini a mangiar assieme

Preparammo dei tavoli all’aperto  e mia moglie si offrì di aiutare le vicine. Io cercavo sempre di sembrare occupato a parlare con qualcuno. ma con la coda dell’occhio osservavo mia moglie .così potei notare che ogni tanto qualcuno le metteva la mano sotto la corta gonna e, nel momento che lei fece un movimento un po’ brusco mentre uno la palpava, vidi che era senza niente sotto la gonna come le era stato imposto.

I due giorni passarono, per lei lentamente, ma era sempre estremamente affettuosa nei miei confronti e solo alla domenica ,poco prima che me ne andassi, mi disse che stava passando delle bellissime vacanze. Era ormai quasi sera quando me ne andai ,misi subito la macchina in un garage che avevo affittato ed ,attento a non farmi vedere, rientrai in casa degli amici. Mangiammo qualcosa  molto presto,quando il buio non era ancora arrivato ,mi portarono al piano di sopra e mi dissero di stare li tranquillo e mi mostrarono il letto dove ,se ci fosse stato movimento, avrei dovuto coricarmi fingendo di dormire.

Tutti si ritirarono nelle loro camere ed in salotto rimase solo una donna ,che solo io controllavo dal piano di sopra.

Dopo circa dieci minuti ,bussarono alla porta ,ed entro mia moglie completamente nuda. Chiese alla donna dov’erano gli altri e le rispose che erano appena andati a letto ed aggiunse che poteva salire a chiedere nella prima stanza sopra le scale.

Come mi era stato detto, mi precipitai in camera dove c’era uno dei quattro, completamente nudo, disteso su un letto matrimoniale, mentre, a fianco del letto, alla distanza di neanche un metro, c’era un lettino dove mi precipitai mettendomi sotto il lenzuolo coperto fino alla testa.

Lei entrò in quella camera dove non c’era mai stata e rimase interdetta nel vedere lui nudo sul letto grande e l’altro letto occupato da uno che sembrava dormisse.

Lui le fece cenno riavvicinarsi e lei ,quando fu seduta sulla sponda del letto, gli chiese subito chi c’era il quel letto e lui le rispose un loro parente che era appena arrivato dopo due giorni di viaggio e che non si preoccupasse, perché era vecchio, sordo e mezzo ubriaco, per cui non lo avrebbero svegliato neppure le cannonate. Poi le chiese perché era venuta li.

La mia posizione era splendida perché, oltre a vedere tra le pieghe del lenzuolo, potevo chiaramente sentire cosa si dicevano.

Lei rispose che era venuta perché lui le aveva ordinato che, se avesse avuto bisogno di qualcosa, doveva andare da loro e lei ora aveva bisogno  di essere scopata perché erano tre giorni che era stata continuamente eccitata, ma non era riuscita ad avere neanche un orgasmo e che sentiva il bisogno estremo di un cazzo che la soddisfacesse.

Lui la prese per un braccio, la portò sul letto e con rudezza le incollo le labbra sulla bocca e le infilò la lingua dentro ed in filandole tre dita nella fica le chiese se preferiva essere scopata o inculata.Lei gli rispose tutte e due le cose

.Allora la prese per i capelli le porto la testa sul cazzo e le disse di darsi da fare se voleva godere..

La vidi avventarsi su quel pezzo di carne flaccido come un’affamata ,lo leccava ,lo accarezzava,,lo segava lo succhiava, se lo passava sulle splendide morbide grandi tette e si notava il suo stato d’ansia di fare presto a renderlo duro per riceverlo in corpo,indifferentemente da quale parte lui avesse preferito.

Quando il cazzo fu abbastanza duro, lui la fece salire sopra di lui e le disse che, visto che era lei ad aver bisogno, si scopasse da sola a suo piacere .Lei prese il cazzo e se lo infilò nella vagina e, come entrava e scivolava all’interno, lei incominciò a mugolare dal piacere. Lui le ordino di farlo entrare fino in fondo, allora lei cercò di spingersi il più possibile contro l’inguine di lui ,ma lui insisteva che lo voleva ancora più in fondò ed incominciò a mollarle sonori schiaffi sulle gambe che attraversavano il suo corpo, poi le disse di abbassarsi con il busto sul suo petto e presa una tetta la morse tenendola tra i denti incitandola a godere e ,come raggiunse,immediatamente, l’orgasmo lui strinse ancora di più i denti Lei gridò, ma fù sopraffatta da un altro orgasmo.

Lui allora prese un cazzo di gomma che aveva vicino, glielo puntò sul buco del culo e con violenza lo fece entrare sino in fondo .Quel gesto violento le procurò sicuramente un gran dolore che si univa al dolore del seno che lui continuava a mordere ed intanto la incitava a scoparsi ed a godere.

Io ero stravolto lei continuava a dire” si,”aveva gli occhi lucidi ,ma ancora una volta godette in modo straordinario.Anche lui aveva raggiunto il punto giusto per cui le sborro in fica tutto il suo piacere.

Lasciò libera la mammella, tolse la mano dal cazzo che lascio nel culo e le disse di riposarsi un attimo che andava a vedere se c’era qualcun’ altro che aveva voglia di scoparla.

Dopo un poco entrò un altro dei quattro, le si affiancò e,vista com’era messa,, disse faremo il contrario.

Tolse il cazzo da culo e glielo mise nella fica .Rimase un po’ a masturbarla con quel giocattolo sino a quando lei raggiunse l’orgasmo ,poi la mise a pancia in giù ,appoggiata al letto,le allargò i glutei ed introdusse il cazzo in culo incominciando un’inculata poderosa.

Menava colpi così violenti che il cazzo che aveva in fica, poiché lei non era riuscita a prenderlo in mano perché lui le aveva fatto allargare le braccia,era entrato completamente dentro Lui le mise le mani sotto le tette ,prese tra le dita i capezzoli che torturò sino a quando estrasse violentemente il cazzo, la girò con violenza e lei ,già sapendo cosa sarebbe successo, si girò a bocca aperta dove lui completò la sua scopata scaricandole in gola tutto il suo sperma.,Finito di sborrare le rimase sopra immobile fino a chè lei non disse che le era piaciuto.

Seguirono gli atri due che si intrattennero con lei con nuovi giochi sempre piuttosto violenti ma che la facevano godere in modo incredibile,

 

CAPITOLO QUINTO

Passò, con questo ritmo, quasi tutto il tempo delle vacanze.Scopavano dalla mattina alla sera ogni santo giorno e notte.

Quanto mia moglie ha goduto in quei tre mesi sono certo che non riuscirà a  godere neanche sommando i 35 anni prima della vacanza e tutti quelli che avrà la fortuna di vivere

.L’ultima settimana  vollero rimanesse memorabile per cui,oltre alla normale attività, un giorno le dissero che l’avrebbero portata in un posto dove avrebbero fatto fare un oggetto che sarebbe servito a tutti per ricordare quel periodo.

La portarono in una cittadina vicina ,in una zona periferica dove c’erano diversi capannoni industriali. Entrarono in uno di questi dove il vecchio fu accolto come un amico dal proprietario, che doveva essere un connazionale

.Senza por tempo in mezzo,l’uomo chiese se erano pronti ed avuta risposta affermativa,  prese per mano mia moglie e la condusse via. Intanto mi avevano fatto entrare perché anch’io partecipassi

 all’ evento.

L’uomo che accompagnava mia moglie le disse che  gli avevano ordinato di farle girare un cortometraggio porno. Lei si bloccò, ma l’uomo la strattonò dicendole che ,in fin dei conti, non si trattava altro che di una scopata come ,sicuramente, ne avrà fatte tante con il suo amico.

La portò in una sala dove fu spogliata, lavata, fatto un clistere e fatta indossare una maschera tipo il cappuccio di una tuta da sub, ma chiusa davanti ,con le aperture per le orecchie ,gli occhi ,il naso e, logicamente, un ampio foro per la bocca.

La vestirono con un mini tanga, un reggiseno della seconda misura mentre lei ne portava una quarta,un gonnellino che copriva mezzo culetto ed una giacchina.

Il regista le spiegò che lei non doveva far altro che comportarsi normalmente, perché la trame del filmetto consisteva in  un tentativo di stupro andato male,in un quartiere malfamato

Le chiesero di camminare,rasente una casa,lungo una strada. Ad un certo punto ,dietro a lei, comparvero tre individui che,dopo pochi passi, l’assalirono,

Incominciarono a lottare con lei strappandole  i vestiti, fino a quando rimase nuda. A quel punto gli assalitori tirarono fuori i loro cazzi, tutti gia al massimo dell’eccitazione ed incominciarono a strisciarli contro il suo corpo ,cercando,senza riuscirci, di metterglielo in bocca nel culo in figa,intanto strapazzavano tette, cosce e culo.

Ad un certo punto ,su quella parete, si spalancò una porta ,comparve un omuncolo con un fucile che mise in fuga i tre. Lui,caritatevolmente, fece entrare la donna ,le disse che quelli erano dei delinquenti, mentre lui sapeva come farla star bene

La prese per un braccio, spostò una tenda e la introdusse in un’ampia stanza dove c’erano quattro negri nerboruti Il vecchietto,tenendola per il braccio, si rivolse ai negri e disse “quanto?” uno rispose “ mille “ il vecchio aggiunse “ ma solo perché siete qui nascosti da un mese in astinenza “ Spinse dentro mia moglie e richiuse la tenda..

Quello che i quattro negri fecero con mia moglie è impossibile raccontarlo, perché scrivere “glielo ha messo nel culo “ è una cosa, ma vedere un cazzo, sicuramente oltre i trenta cm, del diametro di almeno 10 , forzare al massimo il buco per far entrare la capella, vedere la  carne morbida dello sfintere che  si richiude attorno a quel cazzo enorme che scivola,deciso, prima sino a meta,poi risale, poi rientra per trequarti, poi, con un colpo deciso, lui che sbatte con il pube conto il culo di mia moglie ed i coglioni ,grossi come due pugni ,tesi e pieni ,che vanno a sbattere con forza contro la fica che stà sotto e poi continua a farlo uscire quasi tutto, per respingerlo violentemente sino in fondo, sbattendo ancora con più forza di prima  e cosi per almeno 10 minuti  e vedere lo sfintere di tua moglie ,stretto contro la basse del cazzo,che si contrae  in preda all’orgasmo per non sò quante volte., credetemi, è una cosa che non si può descrivere

E questo vale per tutto quello che è avvenuto in quella stanza per mezz’ora circa.

Quando lei ritorno dai vicini, aveva le gambe tramanti Le chiesero se le era piaciuto e lei disse di si ma che era troppo emozionata. Dopo un po’ ritornò il padrone  che portò con se sei copie del film che, assicurò, essere venuto benissimo e disse a mia moglie che se intendeva intraprendere la carriera cinematografica, le avrebbe fatto un contratto favoloso.

Con mia moglie eravamo rimasti d’accordo che sarei venuto a prenderle, per riportarle a casa, il sabato.

Allora i vicini decisero che  il venerdì ,dopo la cena d’addio  avrebbero fatto l’ultima orgia per la quale le avevano preparato un asorpresa.

Prima di incominciare ,uno le posò davanti  un computer ed, individuato il più popolare dei siti porno del web, cliccò su un’immagine dove ,tra l’altro, c’era scritto “arrivato 1 ora fa “ Il filmetto rappresentato aveva la durata di 42 minuti e raccontava la storia, porno ,di una ragazza violentata da quattro negri

 Lei in principio s’era allarmata, ma quando capì che era irriconoscibile , si tranquillizzo e si eccitò moltissimo nel vedere quelle scene di cui era stata la protagonista due giorni prima  

In previsione di  questa serata, era stata lasciata a digiuno di sesso per due giorni.

Lei,come sempre quando entrava in quella casa, era già nuda. Anche gli altri si spogliarono ed incominciarono ad eccitarla e quando videro che  aveva raggiunto quello stato di quasi incoscienza che dava inizio alla lunga serie di orgasmi, le dissero di indossare la maschera con cui aveva girato il film

Lei,come sempre obbedì, e dopo poco entrò nella stanza una donna con la stessa maschera. Il vecchio le fece avvicinare mise le loro mani sulle tette dell’altra e,disse loro che la prima che avresse aperto bocca per parlare sarebbe stata frustata. Prese la mano di ognuna di loro e la porto sulla fica dell’altra ed incominciò a masturbarle,poi lasciò la mano e si allontano.

Tra le due donne incominciò un rapporto lesbico di grandissima intensità Entrambe raggiunsero più volte l’orgasmo.

Poi, uno dei quattro, si sdraiò tra le gambe spalancate della sconosciuta,poi mise il cazzo enorme e già al massimo dell’erezione in mano a mia moglie , che,guidata dalla mano dell’uomo  , introdusse quel mostro nella  fica .dell’altra  

Mentre lui la scopava, la fece piegare sul busto della donna,le fece prendere in mano una tetta ed abbasso la suo bocca contro la bocca dell’altra .

Uno alla volta entrarono in gioco tutti gli altri in un orgia di sesso che le due donne difficilmente avrebbero dimenticato.

Quasi alla fine uno prese mia moglie per i capelli se la portò sul  cazzo che lei subito prese in bocca mentre un altro , avvicinatosi alla sconosciuta ,che era alle spalle di mia moglie , le tolse la maschera e le chiese se si era divertita come lui le aveva promesso e lei,senza pensarci, rispose” è stato anche più bello di quanto sperassi”

Fù subito chiaro che mia moglie riconobbe la voce di nostra figlia e stava per voltarsi quando l’uomo la bloccò tenendola stretta per i capelli fino a quando l’altra non uscì.

Anch’io ero nudo e mentre mia moglie  era inginocchiata costretta a fare l’ultimo pompino della sua villeggiatura,io mi inginocchiai dietro di lei e le introdussi il cazzo in quel culo che grondava sbora.

Credo che  non ci mise più di 1 secondo per capire cosa stava succedendo e chi la stava inculando, si voltò di scattto, mi vide e rimase paralizzata.

Io l’abbracciai e le dissi che l’amavo da morire e lei, tra le lacrime, mi disse” anch’io” .Le chiesi se d’ora in poi mi obbedirà come ha obbedito a loro e mi disse “sarò la tua schiava”.

Ci alzammo ,ed uno dei quattro ci disse che avava introdotto nostra figlia in quell’ultimo gioco perché ci accorgessimo chi era e ci mostrò tutta una serie di video girati con il telefonino dove lei faceva seghe,pompini,lo prendeva in bocca in culo,nella fica con tutti gli amici che aveva conosciuto in spiaggia .Le avevano proposto di partecipare ad un orgia con degli adulti e lei aveva risposto entusiasticamente di sì.

Ci salutammo ,dissero che per loro era stata una vacanza molto piacevole e speravano che lo fosse stata anche per mia moglie.

L’indomani rientrammo a casa.

 

CAPITOLO SESTO

Una volta a casa riprendemmo la nostra vita consueta.Nostra figlia ci assicurò che s’era lasciata andare un po’ troppo durante quella villeggiatura,ma che stessimo pure tranquilli che nella vita normale si comportava ben diversamente,anche perché aveva una relazione seria con un ragazzo

Passavano i giorni ,tutti e due fingevamo che tutto fosse come prima ,frequentavamo i soliti amici i soliti posti. Facevamo sesso con la solita frequenza anche se cercavo di rendere più efficace la mia prestazione.

Ma tutti e due sapevamo che le cose così non sarebbero potuto durare a lungo.

Dopo circa un mese,mentre stavamo scopando mia moglie si blocco e piangendo mi disse che non ce la faceva più

Aveva cercato di resistere sperando che le cose cambiassero, ma più il tempo passava più le cose peggioravano,.Mi confesso che ,dal primo giorno che rimise piede in casa, incominciò a sentire la mancanza di quei cazzi enormi ,di quella violenza ,anche fisica,che veniva usata su di lei.

Le mancava il tanto sesso che quegli uomini riuscivano a darle .Cercava di masturbarsi per quietare l’immenso desiderio che aveva di scopare, ma otteneva l’effetto contrario. Era disperata e non sapeva cosa fare

Le dissi che,secondo me,l’unica soluzione possibile era quella di trovare degli uomini ben dotati che la scopassero, come le avevo proposto io tanto tempo fa..Per fare questo,però, avremmo dovuto frequentare posti idonei o creare situazioni che portassero a questo.,Con la sua bellezza e sensualità non avremmo avuto nessuna difficoltà a trovare uomini che la scopassero,,ma ,certamente, non dovevamo frequentare musei o biblioteche.

Lei mi disse che aveva paura,che in vacanza era stato tutto tanto facile perché ,all’inizio, i vicini l’avevano costretta a cedere ma poi ,quando lei non poté più fare a meno di quegli uomini, decidevano tutto loro e lei doveva solo obbedire.

Le dissi che avremmo dovuto  fare la stessa cosa. Lei avrebbe dovuto lasciarmi fare ed obbedirmi  senza discutere,qualsiasi cosa le dicessi di fare

Mi rispose che, se le fossi stato sempre vicino per proteggerla, avrebbe fatto tutto quello che volevo..

 Avevo ottenuto,da buon cuckold,quello che volevo. Mi era costato più di 20.000 euro mantenere 10 persone per tre mesi in vacanza e meno male che, come compenso, s’erano accontentati di avere carta bianca nei rapporti con mia moglie.

Ora avevo a mia disposizione quella meravigliosa creatura che era mia moglie e dipendeva da me soddisfare a pieno le mie morbosità

Di quello che riuscirò a fare terrò informati quei pochi lettori che si sono interessati a questa mia situazione, aggiungendo capitoli al presente racconto

PS: Nonostante l’età,non ho grande esperienza, in campo sessuale, al di fuori delle normali pratiche.

       Ora sono sicuro di poter far accettare a mia moglie qualsiasi cosa.

       Se qualcuno vuole suggerirmi qualche modo o trasgressione anche al limite della perversione      per farla godere ancora di più, può, se ha voglia e tempo ,contattarmi Gli sarò grato.

 

oldcuc@hotmail.it  

 

I problemi che ora mi si presentavano davanti non erano di facile soluzione.

Per prima cosa dovevo trovare un certo numero di uomini disposti a scoparsi mia moglie , ed anche se la cosa sembra facile, in realtà , facile non era ,perchè non potevo certo avvicinare una persona ed offrirgli , candidamente , di fare sesso con mia moglie, perchè mi avrebbe preso per matto

In secondo luogo avevo bisogno di trovare uomini molto dotati , perchè un membro normale ,ormai, avevamo visto che non riusciva più a soddisfarla.

Per ultimo, dovevo trovare una soluzione in fretta.

Non potevo lasciar passare mesi e non volevo neanche che passassero settimane , perchè temevo che lei si rassegnasse o , peggio , ritornasse ad essere preda di dubbi o rimorsi su quello che aveva fatto e che, almeno per ora, desiderava continuare a fare.

Riflettei tutta la notte ,ed ,alla fine, decisi che la strada migliore e più veloce era ricorrere all’aiuto di un amico fraterno , titolare di una fabbrichetta di complementi per l’arredamento , con il quale concordammo un semplice piano.

Al mattino seguente non facemmo cenno a quanto accaduto la sera prima e me ne andai in ufficio.

All’ora di pranzo telefonai a casa e le dissi che sarei andato da un mio amico per lavoro e , siccome lei aveva espresso il desiderio di cambiare il tavolino del salotto, se voleva venire con me avrebbe potuto scegliere il tavolino che desiderava.

Mi raggiunse più tardi in ufficio ed andammo dal mio amico.

Lei ,come sempre , era vestita in modo molto sexy ,con una gonna corta , camicetta scollata , tacchi alti .

Il nostro amico ci portò in fabbrica ,dove visitammo una piccola sala esposizione ,poi invitò Laura a girare per controllare, con calma, gli articoli in lavorazione, mentre noi due saremmo andati a discutere dei nostri problemi .

Laura si fermò in fabbrica per una mezz’ora e non passò certo inosservata tra gli operai,scelse il suo tavolino, poi ci raggiunse, salutammo il nostro amico e ce ne andammo.

Sulla strada del ritorno le dissi che sarei rientrato a notte fonda, perchè dovevo partecipare ad una riunione, poi sarei andato a cena con dei clienti stranieri, che poi avrei dovuto accompagnare in qualche locale notturno

Appena ce ne fummo andati, il mio amico ritornò , come faceva spesso, in fabbrica , per controllare il procedere della produzione.

Quando si avvicinò ad un settore dove operavavano un gruppo di uomini di colore esclamò:

“ Bella donna la moglie del mio amico, vero ?”

“ Gran figa “ rispose uno del gruppo

“ A letto deve essere una gran troia” aggiunse un altro

“ Vi piacerebbe scoparvela” continuò il mio amico

“ Magari “ disse uno “ e son sicuro che piacerebbe anche a lei “

“ Anch’io credo che un bel cazzo lei non lo rifiuterebbe “ disse il mio amico ed aggiunse :

“ Chi se la sente di provarci ? Questa sera devo mandarle a casa il tavolino che ha scelto “

“ Io “ “ Io “ “Io “……… risposero tutti

“ Non esageriamo, andate voi tre “ ed indicò tre uomini del gruppo di sei persone,tre che lui giudicava i più prestanti, i più sfacciati, e ,probabilmente , i più dotati

Io sapevo che mia moglie, trovandosi in centro, avrebbe approfittato per andare in giro per negozi

per rientrare dopo le 20.

Io rincasai molto prima, lasciando la macchina in una strada vicina.

Nostra figlia, in questi giorni, era assente, per cui mi sarei chiuso in camera sua, che si trovava proprio di fronte alla nostra camera da letto ,per vedere cosa sarebe successo quella sera

Prima, però, spostai alcuni specchi in soggiorno ed in corridoio, in modo che dal corridio potessi controllare gran parte del salotto.

Quando ebbi sistemato tutto , rimasi in attesa, sino a quando non sentii la macchina di Laura entrare in garage.

A quel punto, mi ritirai nel mio nascondiglio.

Lei entrò in casa ,andò subito in camera nostra , si spogliò, uscendo, poi ,nuda, per recarsi in bagno.

Sentii gli scrosci della doccia e , poco dopo, uscì con addosso il suo corto accappatoio ,andò in cucina, si fece un panino che si portò in salotto, si sedette sul divano , accese la televisione ed incominciò a mangiare.

Dal mio punto di osservazione riuscivo a vederla benissimo senza essere visto.

Passò una mezz’ora ,quando,all’improvviso, suonò il campanello.

Si alzò visibilmente turbata, ando al citofono e, saputo che le stavano consegnando il tavolino, si tranquillizzò ed apri la porta .

Entrarono due dei tre, con un grosso scattolone. Entrambi indossavano una tuta intera, bianca ,pulita, con il logo della ditta.

Portarono il pacco in salotto ed uno si inginocchiò per sballare il tavolino , mentre l’altro portava all’ingresso l’imballo per poi portarlo via.

Da quella posizione accucciata, l’uomo vedeva le gambe nude di mia moglie quasi sino all’inguine,e, quando lei spostò lo sguardo da lui che lavorava per chiedere, rivolta la collega, se volessero qualcosa da bere, lui spostò il busto per raccogliere un pezzo di cartone ed arrivò con la testa a sfiorarle le gambe ,e, rivolto lo sguardo in alto, ebbe l’eccitante visione della sua figa carnosa.

Quella vista fù per l’uomo talmente eccitante che , quando si alzò, mostrava una evidente erezione sotto la tuta leggera , erezione che lui non fece nulla per nascondere.

Anche se coperto dalla tuta ,si vedeva chiaramente che il cazzo di quell’uomo era una cosa fuori dal comune e la cosa non sfuggì neppure a mia moglie che , presa da un irrefrenabile desiderio di essere chiavata da quel formidabile membro, sentì, immediatamente, la figa inumidirsi

Non poteva certo prendere lei l’iniziativa ,ma non voleva neanche perdere l’occasione di sentirsi nuavamente violentata da un cazzo lungo e grosso com’era stata abituata per tre mesi, , per cui, con malizia tutta femminile, decise che poteva fargli capire cosa le passava per la testa.

Chiese al collega che l’aiutasse a spostare il tavolino più al centro del tappeto e , così dicendo, si inchinò per sollevare il tavolino da una parte, sapendo che, piegandosi, avrebbe fatto sollevare il bordo del corto accappatoio e lasciato intravvedere all’altro buona parte del suo culetto.

Quando si rialzò senti una mano posarsi sulla spalla che l’attirava verso il corpo dell’uomo

Sentì una mano che slacciava il nodo della cintura dell’accappatoio,e lo faceva scendere dalle spalle per poi lasciarlo cadere a terra.

Poi sentì l’uomo che faceva scorrere la lampo dal petto sino all’inguine ed, immediatamente, sentì il contatto di quel grosso cazzo contro il culetto ed una mano che si appoggiava sulla sua figa affamata e due dita penetrare nella vagina e spingere il suo bacino contro l’uomo ,in modo che il suo culo premesse ancora più contro quel cazzo tanto desiderato .

Lei incominciò a bagnarsi ed, inconsciamente, incominciò a muovere il bacino per meglio sentire il contatto di quella calda verga.

Intanto il collega s’era messo davanti a lei ed aveva incominciato a togliersi la tuta .

Quando scoprì il cazzo, lei rimase sbalordita dalla lunghezza di quel membro che ,sicuramente, non sarebbe potuto entrare completamente in lei .

Rimase anche affascinata dalla grossezza dei genitali ,pieni, duri, come quelli di un mulo

Lui le si avvicinò ed incominciò ad accarezzarle il seno, strizzandole le tette e pizzicando i cappezzoli ormai diventati lunghi e duri e le disse:

“ Ti piace il mio cazzo ?”

“ Sì “ sussurò lei con un filo di voce, soffocato dall’eccitazione e dal piacere che già stava provando.

“ Prendilo in mano, troia “ disse lui, e lei prontamente obbedì

“ Ti eccita segarmi ? “ chiese lui

“ Si “ rispose lei

“ Senti com’è diventato duro subito “ disse l’uomo “ Cosa vuoi che faccia ora ? “

“ Chiavami “ rispose lei

“ Mettitelo in figa “ disse lui

Lei appoggiò un piede sulla poltrona e avvicinò la grossa cappella all’apertura della vagina e piegò leggermente le gambe per farla entrare,

Nonostante fosse tutta bagnata dai suoi umori, la cappella era talmente grossa che non riusciva a farla entrare.

Allora lui allontanò la sua mano, si prese il cazzo in mano e diede una poderosa spinta che la fece sollevare da terra e fece entrare il cazzo sino a metà ed incominciò a scoparla in piedi.

L’altro, che era rimasto sempre dietro di lei, le passò una mano tra le gambe e spalmò i suoi umori sul buchino ed, introducendo due dita, lubrificò l’entrata e rimase sorpreso dalla cedevolezza dello sfintere, segno che di cazzi ne aveva già presi molti e di notevoli dimensioni , d’altro canto aveva un culo splendido, che molti dei suoi amanti avranno preferito alla figa.

Le puntò contro la punta del suo cazzo ed entrò in lei con estrema facilità.

I due incominciarono a scoparla in perfetta sintonia e lei incominciò a ricompensarli con i suoi ripetuti orgasmi, ora vaginali ,ora anali.

Ad uncerto punto , quasi sollevata da terra dai due cazzi che aveva in corpo fù presa da una spece di delirio, sollevò le gambbe avvinghiandosi alla vita di quello che la stava scopando ed attirandolo a sè con tutta la sua forza che aveva ,perchè la chiavasse più a fondo possibile e, con mia grande meraviglia, vidi che l’uomo stava sbattendo i coglioni contro cazzo del suo compagno che la stava inculado, segno che tutto quell’enorme cazzo era dentro di lei.

La scoparono per circa mezz’ora , poi entrambi sborrarono dentro di lei.

Lei era distrutta dai tanti orgasmi avuti.

Andarono in bagno a ripulirsi, poi uno di loro telefonò al loro amico, il terzo della comitiva, e lo fece salire.

Dissero a mia moglie che loro avevano bisogno di fermarsi un attimo per riprendere le forze ,ma lei non doveva fermarsi, per cui ,in attesa che loro fossero pronti per riprendere i loro giochi, lei avrebbe scopato con il loro collega.

Il terzo ,dotato anche lui da “negro” , era il più sadico e trovava piacere nel vederla soffrire , per cui non le risparmiò tutta una serie di schiaffi , di morsi, pizzicate con le unghie sui cappezzoli e sul clito, ma lei non smise mai di godere anzi, sembrava ,che il dolore acuisse l’intensità dei suoi orgasmi e del suo piacere .

Lui la torturò per quasi un ora e ,quando le venne in bocca, gli altri due le si sedettero davanti e, non appena ingoiato lo sperma del loro amico, le dissero di darsi da fare fare per far rizzare i loro cazzi.

Andarono avanti sino alle due di notte e quando erano sulla porta ,pronti per uscire, uno le disse che, l’indomani sera, sarebbero venuti a trovarla altri 3 amici e che loro sarebbero ritornati tra due giorni.

Lei disse “Ma……..” e l’altro le la zittì e disse “ Non ci sono ma!

Da oggi tu sei la puttana e la troia di sei negri e devi solo obbedire “

E se ne andarono

Attesi che mia moglie rifacesse una doccia, ed andasse a letto.

Dopo poco uscii silenziosamente dalla camera di nostra figlia , andai a riprendere la macchina e la misi in garage.

Mi spogliai velocemente in salotto e la raggiunsi a letto

Era ancora sveglia e, nuda come di consueto ,venne ad abbracciarmi e mi raccontò tutto quello che era successo.

Le chiesi se si fosse divertita e se avesse goduto .

Mi disse di sì , moltissimo.

Le chiesi se sarebbero ritornati e mi disse di sì

Le dissi che la prossima volta volevo vederla godere con dei negri e mi disse che lo desiderava anche lei e, così abbracciati ,ci addormentammo.

 

 

 

 

Quel gruppo di operai di colore che lavoravano nella fabbrica del mio amico , aveva risolto i problemi di mia moglie.

A loro non sembrava vero aver a disposizione una donna come Laura, bella, formosa, sensuale, obbediente al limite della sottomissione, per cui non le fecero mai mancare la razione di sesso quasi giornaliera.

Si alternavano nelle visite ed ora venivano in due ,ora in tre ,solo una volta sono venuti tutti sei assieme ed è stata un’esperienza traumatica per Laura ,per cui abbiamo stabilito che il numero limite era di quatro.

Chi ha letto i miei racconti, sà che la mia casa è cablata da un sistema di video sorveglianza , messo in opera , per disposizione della compagnia assicuratrice, dal precedente proprietario ,che di professione faceva l’antiquario.

Io ,attraverso il computer, posso controllare ogni angolo del mio appartamento ,per cui posso controllare ed assistere, senza che loro lo sappiano che io sono a conoscenza dei loro rapporti con mia moglie .

Abbiamo preferito agire così, per permettere a loro di minacciarla che, se non avesse obbedito, avrebbero raccontato tutto a suo marito e ciò le permettesse di sottostare ad ogni loro richiesta , anche la più perversa ,dando l’impressione di soddisfare ogni loro desiderio perchè minacciata e non perchè lei godeva a soddisfare quei desideri .

Essendo impegnati con il lavoro , loro venivano preferibilmente alla sera, a meno chè, qualcuno avesse il turno di riposo ed allora la informava che sarebbe passato il pomeriggio.

Non avevamo problemi, perchè lei giustificava la mia assenza con impegni di lavoro.e non avevamo neanche problemi con nostra figlia, perchè , nel periodo scolastico, abitava a casa di una zia zitella per essere più vicina alla scuola, mentre noi abitavamo in un paesino distante 20 km dalla città.

Ma è vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ,per cui,una sera, accadde quello che non avremmo mai voluto che accadesse.

Era un sabato sera ed erano venuti in quattro .Era passata la mezzanotte e Laura , dopo aver scopato a lungo con i primi due, era in camera da letto che si faceva chiavare dagli altri due.

Io , come al solito, ero chiuso nello stanzino che avevamo adibito ad osservatorio , quando, all’improvviso, sentii una chiave che entrava nella toppa ed apriva la porta d’ingresso.

Immaginai subito cosa stava per succedere , perchè l’unica ad avere la chiave di casa era mia figlia.

Solo dopo avremmo saputo che quella sera era andata ,assieme a degli amici ,ad un concerto di non so quale gruppo ,ed , essendo il teatro più vicino a noi che alla casa della zia e, non volendo disturbare la zia a quell’ora tarda ,aveva deciso di venire a dormire a casa.

Con il cuore che mi batteva a mille, la vidi entrare , appendere il leggero soprabito,e dirigersi verso il salotto illuminato , credendo che fossimo ancora svegli.

Indossava un tubino nero attillatissimo e cortissimo , con un ampia scollatura sul davanti ,e tacchi altissimi.

Con i suoi 18 anni ,con quel corpo formoso e ormai da donna ed il volto di una ragazzina, era uno spettacolo guardarla

Quando vide i due negri seduti sulle poltrone , fortunatamente con delle tute sportive addosso , si bloccò spaventata e chiese dov’erano i suoi.

“ ciao “ le disse uno

“ dov’è mia madre “ chiese Ely ( Elisabetta )

Allora uno si alzò, le andò vicino, le cinse con un braccio la vita e la condusse nel corridoio, davanti alla porta spalancata della nostra camera da letto.

Lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi non poteva essere più esplicito

Sua madre, che non si era accorta di nulla, era sul letto ,sdraiata su un fianco , mostrando la schiena alla porta, con un negro che le stava dietro e , sdraiato anche lui su un fianco, la stava inculando, mentre l’altro, inginnochiato sul letto , con una mano la teneva per i capelli perchè non muovesse la testa , con l’altra le strizzava le tette ,mentre con il cazzo la scopava in bocca..

Era uno spettacolo sconvolgente , ma anche molto eccitante.

Lei rimase bloccata davanti alla porta

Non sapevo quale sentimento prevalesse in lei , quando mi accorsi che il negro che la teneva per la vita,stava abbassando la mano e gliela pose sul culetto .

Volevo intervenire , ma poi mi ricordai di quel filmato che un paio di mesi prima ci avevano fatto vedere i vicini di casa al mare., dove si vedeva chiaramente che lei non era una verginella impaurita ed attesi di vedere come si sarebero svolti i fatti prima di intervenire.

Quella mano incominciò ad accarezzarle il culo , per poi strizzare leggermente i glutei.

Poco dopo abbassò la mano sotto l’orlo del vestito e scoprì quel culetto giovane e perfetto .

Lei sotto il vestito non indossava niente, perchè qualsiasi cosa avesse messo sotto il vestito, avrebbe segnato il vestito stesso e non sarebbe stato ne bello ,ne elegante da vedere

Lui accarezzava e strizzava quel culetto nudo con evidente lussuria e ,con un dito ,incominciò a percorrere il solco e stimolarle il buchino

Visto che lei rimaneva immobile a guardare sua madre che scopava , sicuramente eccitata anche dalla vista del culo pieno ,sodo ,nero ,e lucido dell’uomo, lui , senza smettere di palparle il culo, introdusse l’altra mano nella scollatura e scoprì un seno grosso ,ma sodo e con un capezzolo che sembrava una mora di gelso, tanto era ingrossato e rigido.

Prese quel capezzolo tra le labbra e con la mano, ora libera, incominciò ad accarezzarle la figa.

che lei teneva allo stato naturale, cioè con un triangolo di peli tanto curati da sembrare una moquette.

Ad un certo momento lui tolse la mano dalla figa per il tempo necessario per far uscire cazzo e genitali da sopra l’elastico dei calzoni, ,poi prese la mano di lei e la portò sul cazzo e riprese ad accarezzzarle la figa.

Lei non tolse quella mano da quel membro in semi erezioe ed incominciò a segarlo lentamente.

A questo punto il secondo uomo le venne dietro , spostò la parte superiore del vestito oltre le spalle e fece scendere il vestito a terra.Nuda, su quei tacchi altissimi , sembrava una statua, tanto era bella , sensuale e desiderabile

Ora aveva quattro mani che freneticamente esploravano il suo corpo, procurandole un idubbio piacere, testimoniato dal luccichio che si notava sui peli della figa per gli umori che il suo sesso incominciava a secernere.

Quello dietro , mentre le faceva sentire il grosso cazzo premuto contro il culo ,con le due mani le allargò, il più possibile, le grandi labbra, in modo che il compagno , inginocchiato a terra, potesse leccarle la figa e succhiarle il groso clitoride che sembrava un piccolo pene.

Quello dietro si appoggiò allo stipite della porta, le mise una mano nella piega del ginocchio e le tenne sollevata una gamba, mentre quello davanti, alzatosi in piedi , le puntò il grosso cazzo contro l’ingresso della vagina.

Ero certo che lei non avesse mai preso un cazzo di quelle dimensioni , per cui fu naturale che, quando la cappella incominciò ad entrare, lei si lasciasse sfuggire un lamento di dolore , lamento che non sfuggì a sua madre ,che si voltò per vedere cosa stesse accadendo alle sue spalle

Rimase alllibita ed ammutolita nel vedere sua figlia che, a bocca aperta , stava rantolando sotto gli effetti di un orgasmo lunghissimo, procuratole da uno dei suoi amanti che la stava violentemente chiavando .

Quando l’uomo che scopava Ely vide che Laura s’era accorta della presenza della figlia , uscì da lei , la prese in braccio ,allontanò l’uomo che era appena venuto nell’intestino di mia moglie e la depose sul letto metttendola a pancia in giù.

Andò nel bagno che c’era in camera, prese il dispensatore del sapone liquido, lo porto a mia moglie e le ordinò di preparare il culetto di Ely, perchè intendeva incularla per non sborrarle in figa.

Mia moglie cercò di opporsi ,ma lui le disse che ,se non lo avesse fatto, l’avrebbe inculata ugualmente facendole molto più male.

Di fronte a questa alternativa lei obbedì, lubrificando, con il sapone, il cazzo dell’uomo ed il culetto della figlia .

Era , però , preoccupata che lui potesse farle male, non sapendo che Ely , proprio per evitare conseguenze, era solita concedere molto più spesso il culo che la figa e quindi era ben allargata.

Infatti lui, seppur con difficolta, date le dimensioni del suo membro, entro senza che lei si lamentasse ,poi la girò sul fianco ed incominciò ad incularla entrando profondamente in lei

Ciò tranquillizò mia moglie che incominciò a lasciarsi andare, eccitata dalla perversione di questa situazione che la vedeva complice dei suoi amanti nel violentare la sua bambina.

Le due donne erano ora una di fronte all’altra ,quando Laura senti un cazzo entrarle nel culo

I due uomini le stavano inculando con colpi poderosi , tanto che i corpi delle due donne si erano avvicinati ed ora erano uno contro l’alro

Allora uno dei due si abbassò , prese la mano di Laura e la portò sulla figa della figlia, per poi fare la stessa cosa con la mano di Ely che portò sulla figa di sua madre.

Laura, ormai preda della libidine più perversa, senza che nessuno glielo dicesse, incominciarono a masturbare la figlia che , immediatamente, rispose , contracambiando quelle carezze incestuose, e, quando l’uomo ordinò a mia moglie di baciarla ,lei avvicinò il suo viso a quello della figlia e ,con sorpresa di tutti ,pose le labbra su quelle di lei,le introdusse la lingua in bocca e si scambiarono un bacio di una sensualità unica, mentre le loro dita scomparvero ,quasi contemporaneamente, nella vagina dell’altra

Era una scena che non dimenticherò mai .

Vedere le loro bocche unite , i loro seni schaccarsi uno contro l’altro , le loro fighe separate solo dalle mani che le masturbavano , l’orgasmo travolgere ora una, ora l’altra e ripetersi innumerevoli volte nel lunghissimo tempo che i due uomini rimasero ancora dentro di loro, sino a quando non sborrarono quasi contemporaneamente , mi dava un’ccitazione ed un piacere che difficilmente riesco a trasmettervi.

Quando Laura rientrò in salotto dopo aver accompagnato gli uomini alla porta , Ely era già in camera sua.

Mia moglie avrebbe voluto parlare con lei ,ma io la chiamai e la portai a letto.

Avremmo avuto modo di parlarne a mente fredda di quella notte in cui la trasgressione prevalse su ogni altro valore morale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In quel poco che rimase di quella notte , non riuscii a chiudere gli occhi.

 

Mi teneva sveglio il film di quella notte che continuava a proiettarsi nella mia mente e nel quale la protagonista principale non era mia moglie, ma mia figlia , che noi consideravamo ancora una bambina

Rivedevo continuamente le immagini di quando, impassibile, accettava le carezze di quell’uomo , di quando nel suo corpo entrò quel cazzo di olte 30 centimetri e grossso come un braccio, di quando masturbava sua madre e con quanta lussuria aveva accettato e contracambiato quel bacio sulla bocca.

Non riuscivo a prender sonno ,così mi alzai per non disturbare mia moglie che, dopo una serata così intensa ,era sprofondata in un sonno pesante e , protetto dal silenzio che regnava in casa, nudo com’ero , andai in salotto

Non sono un bevitore, ma pensai che qualcosa di forte mi avrebbe aiutato a non pensare .

Invece l’effetto che ottenni fu quello di aumentare ancor più quello stato dì eccitazione che mi impediva di ragionare , di distinguere il bene dal male, il giusto dal sbagliato.

Continuavo a fissare la porta dela camera di mia figlia ,cercavo di frenare un istinto bestiale che mi spingeva a varcare quella soglia.

Ma ero come fossi stato ipnotizzato, mi alzai come un automa e , silenziosamente ,mi avvicinai alla porta, rimasi un attimo in ascolto poi ,con la mente sconvolta dal desiderio, l’aprii ed entrai.

Feci due passi verso il letto, mi fermai per abituarmi all’oscurità ed, agevolato dalla luce della strada che entrava da alcune fessure dalle persiane abbassate, la vidi distesa supina coperta salamente dal lenzuolo.

Mi accostai silenziosamente al letto e mi inginocchiai all’altezza del suo seno.

Lei , improvvisamente si girò dalla parte opposta .

Pensavo mi avesse sentito e quel gesto era il modo di rifiutarmi.,ma subito si rimise supina ed in questo movimento ,il lenzuolo era rimasto dall’altra parte ed ora lei era completamente nuda davanti ai miei occhi.

Non riuscii a controllarmi e posai le labbra su un capezzolo e lo baciai.

Lei non si mosse , allora lo presi tra le labbra e lo succhiai mentre lo accarezzavo con la lingua.

Lei era sempre immobile ed io, preso da un raptus erotico, incominciai a scendere con i miei baci dal petto al pancino , dal pancino all’ombelico, dall’ombelico alla fighetta che profumava di lavanda ma anche di donna,

Presi quell’eccitante clito tra le labbra e lo succhiai, con la lingua percorrevo tutta la fessurina per  poi scoparla con la lingua, penetrandola il più a fondo che mi fosse concesso

Come sua madre non era molto resistente e la sentii fremere e gli spasmi della fighetta mi comunicavano che stava godendo intensamente.

La succhiai sino a quando non la sentii tranquilla e rilassata.

Lei non aveva fatto un gesto o detto ua parola, per cui, pensando scioccamente che non si fosse svegliata ,ma avesse goduto per un sogno erotico , mi alzai e mi girai per uscire ,pago di aver assaporato il piacere di aver fatto godere quel corpo giovane e meraviglioso

Ma quando stavo per uscire lei si mosse, spostò il corpo per trovare, probabilmente, una posizione migliore, poi si immobilizzò di nuovo , rimanrndo però con le gambe allargate.

Se qualcuno volesse giudicarmi dovrebbe assolvermi, perchè a quel punto ero completamente incapace di intendere e di volere ed , egoisticamente, considerai quel movimento e quella posizione come un invito , per cui ritornai sui miei passi e salii sul letto inginocchiandomi tra le sue gambe.

Mi presi il cazzo in mano ed incominciai a masturbarla passando la cappella lungo la fessurina e sul clito e dopo un po’ lo puntai nella vagina ed incominciai una lenta discesa verso il piacere estremo.

Incominciai a scoparla e con le mani le martoriavo seni e cappezzoli.

Mi chinai a baciarla.

Sapevo che era sveglia, ma non diceva una parola e lasciava che il suo corpo parlasse per lei

Il suo respiro ,sempre più spesso, diventava affannoso, e quando cio accadeva la sentivo irrigidire il bacino perchè io potessi penetrarla più a fondo, emetteva dei sospiri gutturali ,mentre la sua fighetta incominciava ad avere delle contrazioni, come pure il buchino posteriore che, sdaiato sul suo petto, solleticavo con un dito.

Sempre più spesso era preda di orgasmi lunghi ed intensi.

Cercai di resistere il più possibile, perchè il procurarle un così intenso piacere era mille volte più appagante che il mio orgasmo che però non tardò a travolgermi.

Uscii da lei e mi sdraia sopra il suo corpo imprigionando il cazzzo tra il suo ed il mio pube ,e con movimenti del bacino , mi masturbai con il suo corpo fino ad inondarlo di sborra

Rimasi accasciato su di lei e solo allora sentii ua mano accarezzarmi i capelli.

Quello stato di incoscienza che mi aveva accompagnato per tutta la notte svanì di colpo e lucidamente andai in bagno, mi ripulii con un asciugamani ed , uscendo, ne portai uno a lei perchè si ripulisse.

Seduto sulla sponda del letto le parlai:

“ Dimmi cosa vuoi che faccia . Vuoi che ti chieda perdono per ciò che ho fatto e di cui non sono affatto pentito? “

“ No “ disse “ basta che tu mi prometta che tornerai anche domani. Devo dirti tante cose.”

“ Va bene “ le dissi. La baciai sulla fronte ed uscii.

Era troppo presto per andare in ufficio, ma troppo tardi per ritornare a dormire, comunque me ne tornai a letto.

Laura riposava tranquilla almenno sembrava

Appena fui sdraiato, mi venne vicino ,mi abbracciò ,passò, come al solito, una gamba sul mio corpo e mi disse:

“ Sei stato da Ely “

“ Sì “ le risposi

“ L’hai scopata “

“ Sì “

“ Ti è piaciuto “

“ Molto “

“ Sei arrabbiata “ continuai io

“ No. Ho incominciato io questa notte “

“ Le vuoi bene “ continuò lei

“ E’ nostra figlia , certo che le voglio bene “

“ Intendevo come amante “

“ E’ una cosa diversa “

“ Chiederai anche a lei di scopare con gli altri per procurati piacere? “

“ No “ le risposi

“ Perchè “

“ Perchè lo farai tu per me “

“ Perchè vuoi che lo faccia io “ mi chiese lei

“ Perchè da quando siamo sposati a soddisfare i miei desideri sessuali c’hai pensato sempre tu e ti chiedo di farlo anche questa volta.

“ Sì padrone e quando vuoi che lo faccia”

“ Quando vuoi tu, anche subito “

“ La scoperai ancora “ mi chiese

“ Sì ,se a te non dispiace “

“ Non mi dispiace affatto, anzi, il pensiero.mi eccita ”

“ Ma prima devi farmi un altro regalo “ dissi io

“ Dimmi e sarai accontentato. “

“ Lei mi ha detto che ha un amica del cuore con la quale è stata e và a letto “

“ Allora ? “ chiese lei

“ Mi piacerebbe che anche tu andassi a letto con lei “

“ Ma io sono la mamma “ esclamò perplessa

“ Lo eri anche qusta notte e mi sembra che questo fatto non vi abbia impedito di godere delle reciproche attenzioni “

“ Hai ragione . Vedrò come fare per accontentarti “

“ e con chi vuoi vederla scopare? “ mi chiese lei ritornando al discorso di prima

“ Con chi vuoi tu. I Uno dei tuoi attuali amanti per me va bene. “

“ A proposito di loro ,volevo parlarti “

“ Ora devo alzarmi ,me lo dirai questa sera “

“ Dopo che avrai scopato con Ely ? “

“ Si, subito dopo “

e mi alzai per andare in ufficio

 

 

 

 

 

 

Alla pausa pranzo accesi il computer e mi collegai con casa.

Laura ,elegante come sempre e bella più del solito, era intenta a preparare un angolo della tavol per una colazione, segno che Ely si era appena alzata.

Infatti , poco dopo , raggiunse la mamma in soggiorno indossando l’accappatoio, perchè era appena uscita dalla docccia.

Era ben pettinata e con il viso sereno e riposato.

Fece colazione, con la mamma seduta accanto, parlando del più e del meno.

Terminata la veloce colazione, Laura le disse che, forse, dovevano parlare un po’ assieme.

Ely le disse che non doveva sentirsi obbligata a darle delle spiegazioni , ma se desiderava parlarle lei era ben felice di ascoltarla.

Si spostarono in salotto e Laura incominciò a raccontarle la nostra storia che, in una parola sola, vuol dire che le confessò che io ero un cuckold..

Ely fece una smorfia da cui si capiva che non le era ben chiaro cosa volesse dire essere cuckold.

Allora Laura le spiegò che cuckold non è l’uomo che si eccita a vedere due che fanno sesso , quello è un guardone, un vouyer, ma cuckold è colui che prova piacere nel vedere la sua donna ,la donna che ama, fare sesso con un altro uomo.

Le raccontò che noi , dal primo giorno che ci siamo conosciuti ad oggi ,ci siamo sempre amati di un amore travolgente ,per cui quando, diversi anni fa, io le confessai questa mia esigenza , lei, per non perdermi, accettò di accompagnarsi ad altri uomini che io avrei scelto, e mi giurò che l’avrebbe fatto sempre e solo in mia presenza.

Le confessò che questa situazione ,nata per esigenze mie, si era rivelata indispensabile per tenerci uniti, perchè lei, in questo modo, riusciva a soddisfare le sue esigenze sessuali che rasentavano la ninfomania e che, se fossimo rimasti soli ,certamente io non sarei riuscito a soddisfare completamente e ci saremmo separati .

Le spiegò che ,con il passare del tempo, le mie esigenze , ma anche le sue, erano progressivamente aumentate e se all’inizio era sufficiente che lei masturbasse un uomo, ora, come lei aveva potuto constatare, quattro negri superdotati ,era la normalità in un incontro e che già , tra loro , parlavano di esperienze sado-maso

Laura le confesso di essere dispiaciuta che lei avesse scoperto il segreto della nostra vita in un modo così traumatico , ma che si era un po’ tranquillizata quando l’aveva vista accettare e godere delle attenzioni dei nostri amici , segno che non era una sprovveduta in tema di sesso

Ma quello che più la turbava era che lei , pur cosiderandola sempre la sua bambina, non le nascondeva che il rapporto che, alla fine, avevano avuto tra di loro, l’aveva fatta godere da impazzire ed, in quel momento, il fatto che lei fosse la sua bambina aveva accentuato la sua eccitazione anzichè spegnerla.

“ Ed a te è piaciuto ?” le chiese Laura

“ ti arrabbi se ti dico di si? “

“ no, affatto, anzi sono contenta che ti sia piaciuto. Avevi mai avuto dei rapporti lesbici ?”

“ si, “ disse Ely “ ho un amica più grande di te, che mi ha aiutato molto nelle mie prime esperienze con il sesso.

Con lei sono stata a letto e, qualche volta, vuole che ci vado ancora. “

“ Ti imbarazza se ne parliamo? “ le chiese Laura

“ No , anzi , ma avrei avuto bisogno che ne parlassimo anni fa, ma tu e papà avete sempre evitato di parlare di sesso con me, quasi fosse un tabù”

“ Hai ragione ,ma vista la nostra situazione, che ora conosci, avevamo sempre paura che tu te ne accorgessi. Ma se vuoi possiamo rimediare e , se me lo permetti, potrei insegnarti tante cose che non sai ed aiutarti ad esere un amante perfetta, e tante cose ti insegnerà anche tuo padre “

“ ti và se domani quando ti svegli facciamo la doccia assieme?” le chiese Laura

“ Si e credo che mi piacerà molto . Ma perchè dici un amante e non una moglie e perchè dici che anche papà mi insegnerà tante cose e non che potrebbe insegnarmi?

“ Perchè se fai sesso con un uomo felicemente sposato potrai diventare la sua amnte e non sua moglie.”

“ A cosa ti riferisci? “ chiese Ely timorosa

“ Al rapporto che hai avuto questa notte con papà .Lo so che siete solo all’inizio ,ma mi ha detto che la cosa avrà sicuramente un seguito. “

A queste parole Ely arrossì ed imbarazzata disse:

“ Te l’ha detto lui? “

“ Sì, ed è giusto che l’abbia fatto, perchè tra noi non esistono segreti o cose non dette . “

“ Ti dispiace che l’abbia fatto? “

“ No, non devi preoccuparti , anzi, sono felice che se sentiva il bisogno di avere un’altra donna abbia scelto te. Gli vuoi bene? Non parlo come figlia, ma come donna “

“ Sì tanto . Credo di essere innamorata di lui da quando avevo 12 anni

“ Continuerai a fare sesso con lui? “

“ Si se lui lo vorrà , e continuerò a farlo anche quando avrò un ragazzo e quando sarò fidanzata o quando sarò sposata.

“ Che rapporto hai con il sesso ? “ le chiese Laura

“ Un rapporto di dipendenza, come una drogata con la cocaina. Ho sempre voglia e non so spiegarmi il perchè e credo di non aver mai avuto un rapporto che mi abbia soddisfatto completamente ,ma ,alla fine di ogni rapporto, ho sempre il desiderio di farlo ancora.

“ Hai avuto molte esperienze ?” le chiese

“ No ,perchè non voglio che i miei amici o le amiche mi considerino una ragazza facile

“ Ascolta “ disse mia moglie “ a questo punto voglio parlarti a cuore aperto ,come donna e come mamma.

“ Ora devi decidere quale tipo di rapporto vuoi avere con tuo padre e con me.Puoi decidere che facciamo ognuna la propria strada e noi due diventiamo due rivali, in senso buono del termine, perchè sei sempre mia figlia, e mettiamo l’uomo ,che tutte due vogliamo rendere felice, nella difficile situazione di dover sceglier , di volta in volta, con chi fare sesso, creandogli un senso di colpa, perchè , nel momento che soddisfa una, trascura l’altra .

Oppure diventiamo complici ed instauriamo un rapporto a tre. nel quale l’uomo avrà due donne a sua disposizione, due donne che sono alla pari , consapevoli una dell’altra, coplici nel procurargli il massimo del piacere e lasciando a lui decidere come comportarsi e come gestire la situazione.

Io lo conosco molto meglio di te e ti assicuro che lui sogna di poterci scopare assieme , o di scopare una in presenza dell’altra , senza essere obbligato a fughe notturne dal letto coniugale

Lui detesta i sotterfugi, le bugie, le falsità , il dover fare le cose di nascosto e, se gli interessi come donna, e son sicura che gli interessi, stà certa che, prima o dopo, ti chiederà di farti scopare da altri uomini scelti da lui, così come l’ha chiesto a me e, sono sicura che, per lui, il massimo del piacere è stato vederci lesbicare mentre entrambe eravamo possedute da quei due negri superdotati

Io e tuo padre , naturalmete ,abbiamo un intensa attività sessuale di coppia ed io lo so che per lui sarebbe il massimo coinvolgerti nel nostro rapporto e farà di tutto per riuscirci, ma noi possiamo precederlo e rendergli la cosa più facile .

Pensaci, e, se decidi per la seconda possibilità dimmelo subito ,che dobbiamo preparaci.

Ora andiamo che devi studiare.”

(continua )

 

 

Chiusi il collegamento con casa e , sorridendo dentro di me , pensai a quanto puttana fosse mia moglie che, in un discorsetto di mezz’ora, aveva gettato le basi per avere rapporti con nostra figlia, per fare in modo che io possa assistere a quei rapporti e per mettere in condizione Ely di sentirsi libera di avere rapporti sessuali con me ed aspettarsi che , prima o poi, io le chiedessi di scopare con altri per il mio piacere.

La serata passò tranquillamente.

Cenammo, come sempre , tutti assieme, poi noi ci sedemmo in salotto a guardare la tv, mentre Ely disse che doveva studiare ed andò in camera sua.

Alle 11 venne a darci la buona notte e ci disse disse che, l’indomani ,doveva alzarsi presto ,perchè doveva passare dalla zia per prendere la sua roba ,visto che aveva deciso di rientrare a casa

Dopo mezz’ora , Laura mi disse che era meglio se andavamo a letto anche noi perche , sicuramente, Ely mi stava aspettando,e non voleva che rimanesse sveglia fino a tardi.

Dopo mezz’ora mi alzai dal letto ed andai in camera di mia figlia.

La stanza era al buio e lei fingeva di dormire.

Questa volta era nuda, ma sdraiata sul letto a pancia in giù.

Aveva un culetto meraviglioso e , cosa che non avevo mai provato per mia moglie, venni preso da un forte senso di rabbia, misto a gelosia, per chiunque avesse goduto di quel tesoro.

Anche il resto del corpo era splendido ,con quel seno schiacciato sul letto che stimolava un senso di libidine mai provato prima.

Era giovane , fresca ed era mia e piano piano ricaddi in quello stato di eccitazione che mi impediva di ragionare .

La coprii di baci lungo tutta la schiena, ma mi soffermai prevalentemente e con voluttà, sul culetto che accarezzavo delicatamente, sentendo sotto le mani la sua pelle liscia e morbida .

Il culetto era sodo, ma morbido e cedevole sotto la presssione della mano e, così pieno, che i due glutei si toccavano, nascodendo il buchino, per arrrivare al quale bisognava allargarli con entrambe le mani.

Incominciai a leccarlo a penetrarlo con la lingua.

La rosellina era ancora ingrinzita , segno che ,seppur avendo fatto spesso uso del culetto nei suoi rapporti sessuali ,era ancora stretto ed integro.

Mi ricordai ,però, l’inculata del negro e ciò mi tranquillizzò sul fatto che non le avrei fatto male.

Vidi sul comodino del lubrificante, lo presi e mi preparai la strada, poi salii sul letto e le puntai la grossaa cappella sul buchino e spinsi lentamente.

Penso che dovette fare un groso sforzo per rimanere immobile ,ma non si mosse.

Allora misi una ma sotto un seno e l’altra sotto il fianco e raggiunsi la fighetta che tradiva tutta la sua eccitazione , poi presi il clito tra le dita ed incominciai a masturbarla.

Incominciai a spingere lentamente il cazzo dentro di lei e non mi fermai fino a quando non sentii il suo morbido culo a contatto con il mio pube ed i coglioni appoggiarsi contro la figa.

Era una sensazione nuova, provata solo una volta quando sverginai il culo di sua madre .

Quel condotto stretto, ma cedevole, che sentivo allargarsi al passaggio del mio glande ,quella carne morbida , umida e calda che si stringeva attorno al mio membro , sembrava un fodero fatto su misura per accogliere esattamente le misure del mio cazzo e darmi il massimo del piacere, assieme a quelle contrazioni anali che sembravano voler masturbarmi .

Tutte queste sensazioni mi riportarono ai miei vent’anni.

Mentre la inculavo e la sentivo godere, guardavo il profilo del suo viso appoggiato sul cuscino e vedevo una ragazzina che non dimostrava i suoi diciott’anni, un ragazzina che quando usciva di casa riempivamo di consigli e di raccomandazioni per paura si perdesse per strada, una ragazzina a cui davo la paghetta settimanale per andare al cinema ed ora ero li che la stavo inculando violentemente e la facevo godere come non aveva mai goduto in vita sua.

Non mi sentivo in colpa perchè , come vi dicevo prima, quando ero con lei perdevo l’uso della ragione

La inculai a lugo, la masturbai in tutti i modi , le strizzavo il seno con l’intento di procurarle un senso di dolore , alla fine le misi la mano aperta sulla figa con due dita nella vagina ,le strinsi il cappezzolo nel pugno, le sollevai violentemente il culo contro di me e,, penetrandola più a fondo che potevo , venni riempiendole l’intestino del mio sperma.

Mentre stavo sborrando lei ebbe l’ultimo orgasmo e quello che io provai nel sentirmi masturbato dalle sue contrazioni, non riesco a desrivervelo.

Mi sdraia sulla sua schiena e credo che mai una coppia abbia provato il piacere che abbiamo provato noi due.

Rimasi, come voleva lei, dentro il suo corpo e la baciavo sul collo , sulle spalle, sulla scchiena, le pasai le mani sotto il petto ed incrociai le braccia per tenere nelle mie mani i soi seni e la stringevo forte a me .

“Non andartene “ mi disse temendo che ,una volta sodddisfatto, mi alzassi ed andassi via ,come probabilmente facevano gli uomini che sino ad oggi l’avevano posseduta.

“ No , tranquilla ,se vuoi rimaniamo qui tutta la vita così abbracciati.

“ Perchè sei venuto qui questa sera” mi chiese

“ Per vedere se stavi bene. Perchè me lo chiedi ?”

“ Perchè speravo che tu fossi venuto perchè avevi voglia di fare all’amore con me “

“ Certo che avevo voglia di fare all’amore con te, non te l’ho dimostrato? “

“ Sì, ma volevo sentirtelo dire “

“ Perchè oggi hai preferito concedermi il culetto? “ le chiesi

“ Perchè volevo che tu ti accorgessi che non sono più una bambina, perchè speravo che se tu mi avessi vista in quella posizione, poi sarebbe successo quello che è successo ,che avresti goduto dentro di me .

Sai, io ti ho sempre desiderato. Quando ho incominciato a masturbarmi lo facevo pensando a te e per me ogni uomo che mi ha posseduta eri tu .e , ieri ed oggi, finalmete si è realizzato il mio sogno e sei stato proprio tu a farmi godere”

“ Ma sono tuo padre “

“ Lo so ,ma sei anche un uomo, l’uomo che desidero di più nella mia vita . Vieni accanto a me “

Obbedii

Mi prese un braccio e se lo passò attorno al collo, appoggiò la testa sulla mia spalla , le tette si schiacciarono contro il mio petto , la figa, umida ed appiccicosa per quanto le era uscito dal culetto, si posò contro la mia coscia ,mi scavalcò con una gamba e l’appoggiò sul mio cazzo , ora a riposo, schiacciandolo contro il mio pube.

“ Voglio essere una cosa tua “ mi disse ed intanto muoveva la gamba sopra il mio cazzo quasi masturbandomi..

Poi mi venne sopra ,prese in mano il cazzo ed iniziò a masturbarsi passandosi la cappella lungo tutta la fessurina ,clito compreso.

“ Voglio essere il tuo frutto proibito, la tua ragazzia-amante, voglio che tu mi insegni tutto quello che fa godere. Ho sempre sognato che fossi tu a sverginarmi ,invece non mi hai mai guardato .

Ho cercato sino all’ultimo di riservare il culetto per te, se mai fosse veuto un giorno come questo, ma c’è chi si è approfittato di me. “

e ,così dicendo, aveva puntato il cazzo , che aveva ripreso un po’ di consistenza, nella vagina e , piano piano, si era calata sopra, facendolo entrare sino in fondo e tenendolo fermo all’interno del suo corpo .

Aveva preso le mie mani e le aveva appoggiate contro le sue tette .

Era incredibile quanto sodi fossero quei seni. Che stesse diritta, o piegata, o coricata, non cambiavano mai la loro posizione eretta.

Si chinò su di me , appoggiando il seno sul mio petto ed, intanto, roteava il bacino per sentire e godere della presenza del mio cazzo dentro di lei.

“ Farò tutto quello che vuoi “ mi sussurro all’orecchio “ sarò una figlia obbediente, ma tu non lasciarmi più.Se vuoi farò sesso solo con te. Se ti eccita vedere la mamma che fa sesso con altri uomini e vuoi che lo faccia anch’io per il tuo piacere, dimmelo e sarò felice di farlo.”

Passo le sue braccia attorno al mio collo, mi diede un bacio sulla guancia, appoggiò il viso contro il mio ed in quella posizione incominciò a muoversi in una scopata che ricorderò finche avrò vita.

Era incredibile ed eccitante il contrasto di una ragazzina che si comportava come una donna esperta nell’arte di godere e far godere

Come sua madre godeva molto ,con solo brevi intervalli tra un orgasmo e l’altro.

Strinsi i denti per durare il più a lungo possibile ,ma l’eccitazione ed il piacere della trasgresione erano cotroproducenti e, quando non ce la feci più , le dissi che stavo per godere,.

Lai sollevò il bacino, prese il cazzo in bocca e mi fece venire ingoiando una sborrata colossale.

Si rimise il cazzo in figa e si ripiegò di nuovo sopra di me.

Mi disse che le piaceva sentirlo dentro di lei e lo considerava un gesto di amore di affetto, quasi privo di significato erotico.

“ Come ci comportiamo con la mamma, ?” mi chiese “ ti sembra giusto escluderla dalla nostra vita?”

“ Non lo so, ci penserò sopra e poi te lo dirò.

“ mentre tu decidi , io faccio quello che desidero fare “

Si alzò ed uscì dalla camera.

Pensavo che quello fosse un saluto , strano, ma un saluto, così mi alzai e ritornai in camera mia

Era buio e , per non svegliare Laura procedetti a tentoni .

Spostai il lenzuolo per sdraiarmi, ma sentii un corpo sdaiato, in parte, sul mio posto .

Con la mano lo toccai e sentii un culetto che si muoveva ritmicamente dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso.

Spostai la mano più avanti e sentii che sotto quel culetto c’era un altro corpo , nudo e supino.

Accesi la luce e vidi Ely nella stessa posizione che aveva con me ,distesa su un fianco con una gamba sul pube di sua madre e , sotto la gamba, una mano che la stava masturbando mentre, con la figetta, si strisciava contro la sua coscia per procurarsi piacere

Ma quello che era più sconcertante era che si stavano baciando sulla bocca.

Ricordai il discorsetto che Laura le aveva fatto all’ora di pranzo e la decisione che Ely doveva prendere.

Entrai nel letto, mi misi sul fianco ed appoggiai il cazzo contro il culo di mia figlia che, si stava masturbando sulla coscia di sua madre , mentre con una mano masturbava sua madre e con il culetto suo padre.

Ero felice

 

 

 

 

 

 

Ci addormentammo tutti e tre nel nostro letto.

Al mattino mi alzai per primo ,seguito subito dopo da mia moglie e poi da Ely.

Mentre Laura preparava la colazione, io feci la doccia e poi iniziai a radermi e , mentre mi stavo radendo , entro Ely. Mi, disse “ buon giorno papà “, mi venne vicino, mi diede un bacio filiale sulla guancia, poi si tolse il mio accappatoio con il quale era uscita dalla camera ed andò sotto la doccia.

Aveva ripreso il ruolo della figlia e ,per tutto il tempo che siamo stati asieme, nessuno ha detto una parola o fatto un gesto che potesse riportarci con il pensiero a quella notte o al rapporto intimo che c’era tra noi.

L’accompagnai dalla zia e poi a scuola

Al pomeriggio lei si era fermata dalla zia a pranzo ed a studiare , sino a quando, alla sera ,io passai a prenderla per riportarla a casa.

Come sempre cenammo tutti assieme, poi lei andò in camera sua e , mentre Laura si preparava perchè sarebbero venuti due amici, ‘io andai nel mio posto di osservazione.

Quando i due arrivarono , Laura li portò subito in camera da letto e, questa volta, chiuse la porta.

Io, silenziosamente, uscii, nudo, dal mio stanzino ed andai in camera di Ely.

La trovai nuda, sdraiata sul letto che mi stava aspettando, non sapendo, però, se fossi venuto o meno.

Le andai vicino, la feci alzare, l’abbraciai e , questa volta, fui io a baciarla sulla bocca come due veri amanti

Le accarezzai tutto il corpo con frenesia, poi la presi per mano , aprii la porta, controllai che non ci fosse nessuno in giro e la portai nel mio stanzino.

Lei non capiva cosa stessi facendo . Mi sdraiai sul divano coricato su un fianco, la feci sdraiare davanti a me, dandomi la schiena e girai il gande monitor che stava su un tavolino accanto al divano e accesi il computer.

Nel tempo che passò prima che comparissero le immagini, le passai una mano sotto il collo e mi impossessai di una seno, mentre con l’altra mano incominciai ad accarezzarle la figa più che a masturbarla.

Quando comparvero le immagini ,vedemmo Laura , nuda, inginocchiata davanti ai due uomini , nudi , che la tenevano per i capelli, spostandole la testa ora davanti al cazzo dell’ uno ora dell’altro e lei che li prendeva avidamente in bocca .

Sentii immediatamente la figa di Ely inumidirsi, e quando uno degli uomini ordinò a mia moglie di allargarsi la figa con una mano e di toccarsi con l’altra e vedemmo lei obbedire e chiudere gli occhi e godere del piacere del primo orgasmo ,la figa di mia figlia diventò un lago.

Allora con la mano le allargai la fighetta e le dissi di fare come la mamma.

Lei con una mano allargo la figa dall’altra parte e con l’altra incominciò a toccarsi e ci mise pochi secondi a godere.

Le mie donne sembravano la copia una dell’altra a conferma che il frutto non cade mai lontano dall’albero.

Dissi a mia figlia che ora avremmo recitato lo stesso copione ed io avrei fatto la parte degli uomini e lei doveva fare tutto quello che faceva sua madre, così avrebbe imparato come si fà godere veramente un uomo

Così, quando sua madre segava uno lei segava me , quando lo prendeva in bocca lei mi faceva un pompino, quando Laura prendeva in mano un cazzo per infilarselo in figa o nel culo lei faceva altrettanto, così come io la chiavavo o la inculavo quando loro chiavavano o inculavano mia moglie e quando la penetrarono, uno davanti ed uno dietro, io le infilai un cuneo anale nel buchino mentre continuavo a scoparla.

Io non resistetti tanto quanto gli amanti di mia moglie e, quando sborrai, fui io, questa volta , a meterglielo in bocca e farle ingioare tutto.

Ormai incominciavamo a conoscerci.

Lei aveva gia goduto una decina di volte, ma la vidi un po’ delusa dal fatto che io fossi venuto perchè sapeva che, per un po’, avrebbe perso il giocattolo che la faceva tanto godere.

“ Vuoi che vada dalla mamma “ mi chiese al’improvviso

Rimasi stupito perchè non me l’aspettavo questa domanda e non avevo mai nenche pensato che potesse accadere una cosa del genere

“ Ti piacerebbe andare ? “ le chiesi

“ Si “ mi rispose “ ma solo se fa piacere a te ,così ti ecciti e quando se ne vanno mi puoi scopare ancora assieme alla mamma “

“ Va bene “ le dissi “ ma mandateli via presto.

“ O.K. “ disse, poi si girò, mi diede un bacio sulla bocca ed uscì.

Il solo pensiero di quello che stava succedendo mi fece riprendere forza e desiderio.

La vidi entrare e non mi sorprese lo stupore che si disegnò sul volto di tutti tre ,Laura per prima.

“ E chi è questa ? “ dissse uno

“ Dove la tenevi nascosta “ esclamò l’altro

Intanto Ely aveva raggiunto sua madre che giaceva supina sul letto a gambe larghe, con un lungo e grosso cazzo nero piantato nella vagina

Si sdraiò supina accanto a lei e, ruotando solamente il busto, avvicinò il viso a quello di Laura che fece la stessa cosa e si baciarono sulla bocca come due lesbiche e ,mentre Ely baciava sua madre allargò le gambe, invitando, in pratica, il secondo uomo, che prima aveva il cazzo nella bocca di Laura, a penetrarla.

Rimasero ,in pratica , abbracciate ed a baciarsi , tutto il tempo, mentre gli uomini le chievavano o le inculavano, scambiandosi spesso il posto o quando uno lo metteva in bocca ad una delle due, passava con il cazzo sul viso del’altra, in modo che una lo prendesse in bocca e l’altra gli succhiasse i coglioni.

Vennero entrambi nel culetto delle due donne.

Quando se ne andarono io ero già a letto.

Laura ed Ely fecero la doccia assieme poi vennero tutte due nel nostro letto.

Ormai sembrava deciso che, in quel letto, avremmo d’ora in avanti, dormito (?) in tre.

Ely fece sdraiare Laura accanto a me , poi si mise accanto a sua madre

Ely le accarezzava il seno, poi si prendeva in mano una tettina e faceva strusciare il cappezzolo contro quello del seno di Laura,poi si abbassò sino a raggiungere con la bocca la figa ed incominciò a leccarla, poi si allungò un poco e prese in bocca il mio cazzo e continuò così per un bel po’ di tempo, alternando la leccata ed il pompino.

Si rizzò e , appoggiando il suo petto su quello di Laura, mi raggiunse e mi bacio più volte, poi mi mise una mano sul fianco e mi tirò verso di sè, sino a quando il mio corpo non si trovò disteso sopra quello di Laura ed in mezzo alle sue gambe che lei aveva allargato pensando che dovessi scavalcarla.

Invece Ely prese in mano il mio cazzo ormai duro , me lo segò un po’ e poi lo puntò contro la figa di sua madre e mi disse di scoparla

Rilassai i muscoli del bacino e lei accompagnò , tenendolo in mano , la discesa del mio cazzo nell’utero di Laura ed incominciai a scoparla.

Ely mi chiese di farlo lentamente e spostò la sua mano suoi miei genitali che toccò, accarezzò e strinse per tutto il tempo che rimasi dentro mia moglie.

Poi prese una mano di sua madre e se la portò tra le gambe e le chiese di masturbarla e Laura l’accontentò, poi le mise una mano sotto il collo le fece girare la testa verso di lei e rincominciarono a baciarsi di un bacio lungo quanto l’amplesso.

Ogni tanto si vedeva i loro corpi scossi da un orgasmo sino a quando non sborrai anch’io.

“ E’ bello vedervi fare all’amore “ disse mia figlia spostandosi in mezzo tra me e sua madre.

“e sono strafelice di avere due genitori come voi. Non saremo una famiglia del Mulino Bianco, ma credo che in poche famiglie ci sia tanto amore come nella nostra “

Si mise sul fianco, mise un braccio sul mio petto , la solita gamba sul bacino, tette e fighetta contro il mio fianco e si addormetò.

 

 

 

 

 

 

 

 

Credo sia impossibile immaginare una situazione più appagante di quella che ero riuscito a crearmi .

Avevo due donne che mi amavano e con le quali potevo soddisfare ogni mio più recondito desiderio sessuale.

Due donne fisicamente splendide, ma diverse .

Laura era una donna adulta, di una sensualità incredibile, dalle forme piene , morbide, esperta nell’arte di far godere un uomo, facile all’orgasmo, insaziabile di sesso, obbediente ,sottomessa. felice di assecondare i miei desideri di cuckold che le permettevano di avere una vita sessuale piena ed inimaginabile solo qualche anno prima

Ely una ragazzina giovane, con un corpo splendido, ma ancora immaturo, non ancora del tutto padrona “dell’ars amandi “, ma desiderosa di apprendere, e bravissima nel mettere in pratica ciò che aveva appena appreso, un’ “Alice nel paese delle meraviglie “ del sesso, non ancora capace di distinguere l’erotismo, dalla trasgressione, e dalla perversione., ma convinta a scoprire ogni aspetto dei piaceri della carne,che io ero pronto ad insegnarle

Ciò che le accomunava era l’insaziabile fame di sesso, che entrambe si aspettavano che io procurassi loro , la prima attraverso gli uomini che portavo a casa perchè la scopassero, per il mio piacere di cuckold, la seconda per la razione di cazzo che ogni giorno ero pronto a darle per il suo ,ma, specialmente, mio piacere, ancor più intenso per l’aspetto incestuoso del nostro rapporto.

Purtroppo siamo esseri umani, mai contenti di quello che abbiamo, pronti a disttruggere tutto a causa dei tanti peccati della nostra mente, così che, questo nostro angolo di felicità in terra, durò appena quattro o cinque mesi.

Tutti noi abbiamo avuto una parte di colpa nel fallimento di questo rapporto a tre.

Io, forse, ho la parte di colpa maggiore.

Dopo quella prima notte, ogni volta che Laura riceveva degli amici e dopo un po’ che ero chiuso nel mio ufficio, Ely mi raggiungeva nud

Ci sdraiavamo sul divano e, per tutto il tempo che Laura scopava con i suoi amanti, noi giocavamo con le mani , con le bocche, Ely lasciandosi liberamente travolgere dagli orgasmi, mentre io cercavo di trattenermi dal godere, perchè i miei tempi di recupero erano lenti, molto lenti.

Ero un cuckold, non un Superman ed i miei tempi erano veloci nel venire e lenti nel ritornare

Con il passar del tempo incominciai ad avvertire un progressivo cambiamento nel comportamento di mia figlia che dall’iniziale entusiasmo per quello che le facevo provare, dimostrava un sempre maggior senso di nervosismo, di insoddisfazione, che non sapevo a cosa imputare, finchè un giorno, mentre cercavo di sfilarle il cazzo dalla bocca per non godere, lei si è aggrappata a me ed ha continuato a succhiarmelo, sino a quando non le ho scaricato in gola tutto il mio piacere.

Non lo so perchè, ma fu come una illuminazione e mi sembrò chiaro che il suo strano comportamento nascondesse la volontà di punirmi , di umiliarmi, per il semplice fatto che era insoddisfatta del nostro rapporto

Mi convinsi che quel veder sua madre passare da un orgasmo all’altro sotto i colpi decisi e violenti di cazzi grossi e lunghi, di uomini desiderosi di ricevere, ma anche di dare piacere alla donna, aveva alimentato in lei un sentimento di invidia nei confronti di sua madre e di rancore verso di me che non riuscivo a darle altrettanto piacere

Poteva essere una convinzione sbagliata, per cui dovevo verificare se questa intuizione corrispondesse, o meno, alla verità

Così quel giorno lasciai perdere la cosa, ma, la volta dopo, alla prima occasione, le ho, volutamente, sborrato in bocca e, dopo un po’, le ho chiesto, come avevo fatto la prima volta, se volesse raggiungere la mamma

Da vera puttana , mi disse che, se era per il mio piacere, era disposta a farlo,ma a me sembrava che non aspettasse altro e, senza attendere la mia risposta , mi ha dato un bacio ed è uscita per entrare nella camera di sua madre.

Da quel giorno, il suo umore è ritornato quello dei primi tempi e, dopo appena dieci minuti che era con me, mi faceva godere e, senza aspettare che glielo chiedessi , usciva dalla stanza per andare a scopare con sua madre, alla quale, però, sembrava non aver perdonato il fatto di aver goduto, almeno sino ad quel momento, tanto più di lei

E quì incominciano le responsabilità delle mie due donne.

Gli amanti di mia moglie li ho sempre scelti io, e, per evitare che qualche giovane palestrato le facesse girare la testa, ho sempre puntato su uomini più gradì di me , ben dotati ed autoritari ,visto il suo ocarattere obbediente e sottomesso.

E’ risaputo che, quanto più maturo è l’uomo , tanto è più attratto dalle ragazze giovani, per cui l’entrata in scena di mia figlia faceva sì che gli uomini si interessassero più a lei che a sua madre.

Ely non si lasciava sfuggirel’ occasione per “vendicarsi” di sua madre, che ormai considerava una rivale,ed aiutata dalla morbosità degli uomini,piano piano si trasformò nella sua sadica padrona.

Incitava gli uomini a strizzarle i seni, a pizzicarle i capezzoli con le unghie, a scoparla con violenza,

a rivolgersi a lei chiamandola la loro troia, e, quando vedeva che stava per godere, ordinava all’uomo di far uscire il cazzo dalla sua figa e di bloccarle le mani perchè non raggiungesse l’orgasmo toccandosi , e la deridevano nel vederla contorcersi sotto di loro nel tentativo di soddisfare, in qualche modo, quel piacere abortito dall’interruzione del coito.

Quegli uomini, eccitati dal comportamento di quella ragazzina nei confronti della madre, l’assecondavano facendosi pulire il cazzo dopo aver goduto nel culo della figlia, facendole leccare la sborra che usciva da lei,, nel farle notare quanto godesse la ragazzina, mentre lei era costretta ad implorare che qualcunola chiavass

Questo fatto aveva creato una rivalità negativa tre le mie due donne, tanto che, quando facevamo sesso assieme, ognuna cerca di farmi godere subito, non tanto per il suo o mio piacere , ma per privare l’altra delle mie attenzioni.

Era la fine del nostro rapporto a tre.

Io non volevo rinunciare a nessuna delle due, per cui ripresi a scoparle separatamente ,ma , poiché anch’io, da buon maturo, ero più attratto da mia figlia che da mia moglie, erano di più le sere che passavo a scopare con lei. di quelle che passavo con mia moglie, finche una sera mi lasciai convincere da mia figlia a passare tutta la notte con lei

Fù un grave errore che rischiai di pagare con la perdita di entrambe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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