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Racconti erotici sull'Incesto

Vacanza a Sharm

By 16 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Lo scorso inverno sono andato a trascorrere due settimane di vacanza con mia madre Viola.
I miei si erano separati già da tre anni e, per ragioni di opportunità, ero stato affidato a mio padre anche se il legame con mamma era rimasto sempre molto forte e le occasioni per vederci non erano certo mancate.
Nel frattempo ero cresciuto ed ero diventato un bel ragazzone di 19 anni, alto e prestante e con un certo successo con le donne.
Mia madre, negli anni, non era cambiata molto, anzi ed il detto che dice che il vino buono invecchiando migliora, si adattava in modo impressionante a quella splendida 43 enne che &egrave mia madre, 1.72, castana chiara, con un viso dolcissimo e gli occhi color nocciola, un seno della terza misura ancora tonico, due gambe lunghe e ben tornite sormontate da un bel sedere alto e sodo.
Certo voi direte che un ragazzo di 19 anni che va in vacanza con la mamma!!!!
In effetti se non ci fosse stata l’occasione di questo viaggio nel mar Rosso non sarebbe accaduto, ma quando Viola mi chiese se volevo accompagnarla in questo viaggio, offerto dalla ditta per cui lavora ai dirigenti, non seppi dirle di no.
‘Ma sei sicura di voler portare proprio me?’ le chiesi ‘Non hai nessun’..uomo da portare?’ sapevo che mia madre, dopo la separazione, non si era legata a nessuno in particolare anche se aveva avuto un certo numero di flirt.
‘certo che voglio te”..uomini’..ah no caro mio”’..ho chiuso’!!’ rispose ridacchiando.
Così il venerdì partimmo da Malpensa destinazione Sharm.
Giunti a destinazione dopo le formalità di rito fummo accompagnati nella nostra stanza dove vi era un unico letto matrimoniale.
‘Se non ti scoccia dormire con una vecchietta!!’ scherzo mia madre
‘Vecchietta?……….se tu non fossi mia madre!!’
‘Già cosa mi faresti!!’ mi provocò.
A quel punto la spinsi sul letto incollando la mia bocca alla sua.
‘Flavio!!’ mormorò senza però cercare di allontanarmi.
E’ necessario, a questo punto, fare un passo indietro a tre anni prima.
In quel periodo i miei litigavano spesso e in molti casi mi ero ritrovato a consolare mia madre che piangeva.
Una di quelle volte, il desiderio di starle vicino, si trasformò in bramosia di stare insieme e dai primi abbracci passammo a qualche cosa di più concreto.
Iniziammo a baciarci ed accarezzarci con passione sempre più intensa e quasi senza accorgerci ci trovammo nudi l’uno tra le braccia dell’altra.
I nostri sensi stavano prendendo il sopravvento sulla ragione finché, in un momento di lucidità, Viola ebbe la forza di staccarsi da me e tutto si concluse.
Anche per questo motivo mia madre accettò che fossi affidato a mio padre.
Ma, evidentemente, la passione che era nata tra noi non si era spenta del tutto ed esplose proprio in quel momento.
‘Flavio’..ooohhh’Flavio’..siiii’.amore mio!!’ sussurrava mia madre mentre ci baciavamo con passione crescente.
‘Mamma’ti amo’..ti amo!!’
Mi fermai solo un attimo ma solo per guardare il viso di mia madre dove lessi la stessa passione che mi bruciava.
Allora seppi che non ci saremmo più fermati.
Ricominciai a baciarla mentre le toglievo, ad uno ad uno, i pochi indumenti che indossava finché fu splendidamente nuda davanti a me.
‘Sei bellissima Viola!!’
‘Vieni’.baciami ancora!!’
Ci abbracciammo e baciammo ancora mentre , a questo punto, erano i miei vestiti a cadere restando nudo col cazzo svettante davanti a mia madre.
‘Che bello”.bello il mio amore!!’ disse mentre, partendo dalle mie labbra, iniziava a scendere fin sul petto giocando coi miei capezzoli e poi sempre più giù fino a raggiungere il membro durissimo.
Lo prese tra le mani accarezzandolo poi avvicinò le labbra coprendolo di piccoli baci prima di aprire la bocca ed accogliere la mia cappella.
‘Mmmmmhhh”siiii’.mammma’siiiiiiii!!’
Sentivo la sua lingua saettare sul meato ed il calore della sua bocca avvolgermi il cazzo.
Poi iniziò ad andare su e giù ingoiandone ogni volta una porzione sempre maggiore finché riuscì ad ingoiare tutti i 23 cm del mio cazzone.
‘Oooohhh’siii’.mamma’.che bocca”..non ne posso più’.vengo’.vengoooooooo!!’
Feci un timido tentativo di allontanarmi ma lei mi trattenne avendo solo l’accortezza di tenere in bocca solo la cappella accogliendo così, l’enorme quantità di sborra che le scaricai in gola.
Guardandomi negli occhi, lentamente ingoiò tutto accompagnando il gesto con mugolii di piacere.
‘Wow bambino mio!!!………se non stavo attenta mi annegavi!!’ esclamò sorridendo senza smettere di segarmi il cazzo per mantenerne l’erezione.
‘Ora però tocca a te’.amore mio’ti voglio mangiare tutta!!’ le risposi rovesciandola sul letto.
La baciai infilandole la lingua in bocca assaporando il sapore del mio stesso sperma poi, come aveva fatto lei poco prima, cominciai la discesa verso il suo paradiso.
Mi fermai a lungo a leccare ed accarezzare i suoi splendidi seni dai capezzoli bruni, gonfi e duri come ciliegie mature.
Vedevo il suo petto salire e scendere al ritmo del suo respiro che si faceva ad ogni istante sempre più affannoso.
Poi, lentamente, disegnando arabeschi con la lingua sulla sua pelle infuocata, raggiunsi finalmente la sia figa, adorna di un curatissimo triangolo di vello scuro, ed il suo clitoride che faceva capolino tra le grandi labbra gonfie di desiderio.
Al primo contatto della lingua l’orgasmo esplose come innescato da una scossa elettrica che la fece sobbalzare mentre urlava tutto il suo piacere.
‘Siiiiii’..siiiiii”.vengooooooo!!’
Immersi la lingua tra le grandi labbra suggendone il nettare che ne usciva abbondante mentre il suo corpo era continuamente scosso da brividi di puro piacere.
‘Prendimi’..scopami Flavio’..scopami’mettimelo dentro’.non resisto più!!’
‘Si mamma”’ti voglio!!’
Le sollevai le gambe sopra le spalle puntando la cappella rovente all’entrata del suo nido d’amore, che già si apriva nell’attesa della penetrazione, ed iniziai a spingere mentre Viola mi veniva incontro col bacino.
Quando le fui dentro completamente mi fermai per assaporare quel dolce momento mentre ci baciavamo senza muoverci.
Lentamente, come in un rallenty, iniziai a sfilarmi per poi affondare di nuovo con forza sempre maggiore finché iniziai a cavalcarla con foga.
‘Dai”dai’..sbattimi’.s.copami’..ti voglio’.siiii’più forte’ancora’siiiii!!’
‘Ti scopo mamma”..ti sfondo la figa’..lo senti”.te lo sto mettendo tutto’.muoviti’.fammi sentire che lo vuoi!!’
‘Siiii’.lo voglio”’.dai scopami più forte’..scopa la tua mamma”..la tua troia”sono la tua puttana da sfondare!!’
La passione aveva preso il sopravvento ed anche le parole si erano trasformate.
Iniziai a darle colpi su colpi sfilandomi quasi completamente per poi affondare con maggiore violenza facendole sobbalzare le tettone.
‘Ti monto”sei la mia puttana’.dimmelo che sei la mia troia!!!!’ le urlai fermandomi un attimo
‘Sono la tua puttana ma non smettere’.scopa”scopaaaa!!’
‘Vengo mamma’..ti sborro tutta’..ti riempio!!!’
‘Sborra amore mio”’.riempimi l’utero”..fammi godere!!’
Ormai al limite accelerai il ritmo riempiendole la figa di densi e prolungati fiotti di sperma.
‘Godo amore””siiiii’.riempimi”..vengo”vengooooo!!’
Contemporaneamente Viola ebbe il suo ennesimo squassante orgasmo.
Restammo per diverso tempo l’uno dentro nell’altra senza riuscire a muoverci o a dire una parola, stravolti dal piacere appena provato.
Poi non ci fu bisogno di parole, furono i nostri sguardi a parlare per noi.
La prima settimana, fu per noi una specie di luna di miele, durante la quale non perdevamo occasione per fare l’amore e godere dei nostri corpi.
In quei giorni la conobbi anche analmente con grande soddisfazione per entrambi.
Le nostra apparizioni sulla spiaggia furono assai rare ed in pratica uscivamo dalla nostra stanza solo per i pasti e fu proprio durante una cena che accadde qualche cosa che cambiò completamente la nostra vita.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
Mia madre ci ha lasciati tre anni fa, portata via da un tumore, e da tre anni mio padre ha vissuto come isolato da tutto e da tutti, la perdita dell’amore della sua vita l’aveva distrutto ed inoltre si era sentito in colpa per un episodio capitato pochi giorni dopo la morte della mamma.
Spesso io e mia madre eravamo state scambiate per sorelle ed in effetti la somiglianza tra noi era notevole, se si esclude la differenza di età lei 40 ed io 15 e del seno, lei aveva una terza io una seconda, per il resto sembravamo due gocce d’acqua.
Entrambe alte 1.70, coi lunghi capelli biondi, il viso solare e gli occhi blu, le labbra carnose e ben disegnate, con le gambe lunghe ed un bel sederino a mandolino, sembravamo proprio sorelle.
L’episodio si riferisce ad una notte in cui sentii mio padre agitarsi nel letto e, preoccupata, andai in camera sua per vedere come stava.
Mi sedetti sul letto al suo fianco e lui, probabilmente, nel suo delirio credette che io fossi sua moglie.
Mi prese e mi baciò con sentimento iniziando a toccarmi ed accarezzarmi sempre più intimamente.
Se, inizialmente, la cosa mi stupì, col passare dei minuti cominciai a provare piacere per quel contatto carnale e risposi ai suoi baci con passione.
In fin dei conti mio padre Davide era ed &egrave un gran bell’uomo di 42 anni, alto e prestante, un viso interessante e volitivo, un uomo che ho sempre amato molto.
Improvvisamente però Davide sembrò risvegliarsi da un sogno e si staccò da me scusandosi per l’accaduto e chiudendosi ancor più in se stesso.
Nel tempo ho tentato di scuoterlo, di fagli riprendere a vivere normalmente, nonostante il grande dolore attanagliasse anche me.
Pian piano ci sono riuscita ad ora, dopo tre anni, per il mio diciottesimo compleanno, siamo insieme sull’aereo che ci condurrà a Sharm per una bella vacanza invernale.
Finalmente lo vidi sorridere mentre espletavamo le solite formalità e ci accompagnavano nella nostra suite.
Appena entrati ci rendemmo conto che la stanza era una matrimoniale.
‘Piccola’..se non ti va di dormire con un matusa’..!!’
‘Non credo proprio che tu sia un matusa”..e se proprio lo vuoi sapere”.se tu non fossi mio padre”.!!!’
‘Già’.se non fossi tuo padre che faresti?’ rispose provocandomi.
Non gli feci concludere la frase e mi gettai su di lui incollando la mia bocca alla sua mulinando la lingua nella sua cavità orale.
‘Ginevra’..ma!!’ ebbe solo il tempo di dire prima di lasciarsi completamente andare al piacere di quel bacio.
Fu come se il vulcano che dormiva nei nostri corpi si fosse improvvisamente svegliato.
Davide mi prese tra le braccia adagiandomi sul letto spogliandomi lentamente mentre baciava ogni centimetro della mia pelle che, a mano a mano, veniva scoperta.
In breve raggiunse il mio seno i cui capezzoli si erano già inturgiditi e svettavano come piccoli chiodi sulle mie dolci colline.
Ne prese uno tra le labbra mentre prese l’altro tra i polpastrelli iniziando a massaggiarlo roteando le dita come se cercasse di sintonizzarsi sulla giusta lunghezza d’onda, quella del mio piacere.
Mai in vita mia i miei seni erano stai oggetto di simili attenzioni e la cosa mi fece eccitare oltre misura.
Sentivo chiaramente la fighetta colare i suoi succhi.
Mio padre intanto continuava a succhiare e masturbare i miei capezzoli per poi scendere lentamente verso il mio inguine completamente depilato.
Appena sentii la sua lingua lambire il clitoride provai un orgasmo immediato che mi fece inarcare la schiena ed urlare il mio piacere.
‘Aaaaahhhh’..siiii’.siiii’.godo’siiii’oooohhh’.papà siiii!!’
Mio padre senza scomporsi continuò a leccarmi il clito scendendo poi a lambire le grandi labbra inserendo infine la lingua dentro la mia fessura bollente suggendone gli abbondanti succhi.
‘Amore sei bellissima!!’ mi disse poi ritornando a baciarmi le labbra.
‘Mi hai fatta morire’.non ho mai goduto così tanto!!….ti amo papà!!’
‘Anche io ti amo Ginevra’.ti ho sempre amata’.ma’!!’ gli misi una mano sulle labbra zittendolo.
‘Basta parlare’.ora tocca a me’.voglio farti morire di piacere!!’
Con una leggera spinta lo feci sdraiare sul letto ed iniziai a spogliarlo finché fu completamente nudo davanti ai miei occhi.
‘Sei bellissimo papy”e che bel cazzo’.mmmmhh’.slurp!!’
Mi avvicinai al suo grosso membro che svettava durissimo tra le sue cosce prendendolo tra le mani.
Mi leccai i palmi delle mani e poi iniziai a segarlo lentamente, su e giù, giù e su scappellandolo.
Lo guardai in viso leggendo l’estremo godimento e poi, sempre guardandolo negli occhi, aprii la bocca accogliendo nel mio cavo orale la sua cappella congestionata.
‘Mmmmmhhh’..siiiiiiiii”che bocca!!’
Faticavo ad accoglierlo tutto in bocca ma pian piano mi abituai alle dimensioni iniziando lentamente a salire e scendere lungo l’asta senza smettere si muovere la lingua tutt’attorno.
Mentre succhiavo con una mano lo segavo lentamente mentre con l’altra gli massaggiavo i coglioni gonfi di sborra.
Nonostante la mia giovane età avevo avuto parecchie esperienze ed ero considerata, tra le mie amiche, la migliorie nell’arte del pompino ed anche quella volta diedi il meglio di me stessa riuscendo ad ingoiare quasi per intero il lungo e grosso cazzo di mio padre finché lo sentii agitarsi prossimo alla sborrata.
‘Vengo piccola’.sto per venire’..siiii”..brava’.mmmhh’..sborro’.attenta!!
Cercò di ritrarsi ma prendendolo letteralmente per le palle gli impedii qualsiasi movimento se non quello di svuotarsi completamente nella mia avida bocca.
Ingoiai il suo nettare guardandolo ancora una volta negli occhi.
‘Hai la stessa espressione che aveva tua madre!!’ commentò
‘Buon sangue non mente’..ma ora devi scoparmi’.ti voglio dentro fino in fondo!!’ gli dissi mettendomi a pecorina di fianco a lui.
Il cazzo non aveva perso nulla della sua consistenza e fu un gioco per lui infilarmelo in figa fino alla radice lentamente gustando centimetro dopo centimetro la penetrazione.
‘Hai un cazzo stupendo’lo sento tutto!!’
‘La tua figa sembra fatta per il mio cazzo”..mi sembra che tu mi stia massaggiando!!’
Sentivo la cappella toccare appena l’entrata del mio utero ed ad ogni affondo un brivido partiva dalla figa per arrivarmi al cervello.
‘Papà sto godendo’..vengo in continuazione’..scopami’.scoapmi’non fermarti!!’
‘Godi’..godi amore”’.prendilo tutto’.senti come ti scopa”ti vuole tutta!!’
‘Lo sento’.siiii’lo sento”’aaaahhh”..godo’.vengo ancoraaaa!!’ gli orgasmi si susseguivano ininterrottamente mentre gli sapsimi della vagina si trasmettevano al suo membro.
‘Cazzo’.sto per godere”’aaaahhh’.che figa’.che figaaaa!!’
Con un ultimo potente affondo mio padre mi riempì l’utero col suo caldo sperma mentre un ultimo sconvolgente orgasmo mi fece quasi perdere i sensi.
Da quella prima volta non facemmo altro che amarci reciprocamente donandoci tutto.
Per la prima volta provai, con immenso piacere, anche il sesso anale.
Le nostre puntate sulle spiagge di Sharm furono molto sporadiche e solo al termine della prima settimana accadde qualche cosa che cambiò completamente la nostra vita.

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Dopo aver trascorso il pomeriggio a donarci reciproco piacere io e mia madre decidemmo che era il caso di mangiare qualche cosa.
‘Amore mio’..sarà meglio andare a cena”.altrimenti non avremo la forza per continuare!!’
‘Hai ragione mamma”.in effetti ho una fame’..e non solo di te!!’
‘Adulatore!!’
Ci vestimmo e scendemmo nel salone del buffet.
Il pomeriggio era trascorso nel modo più piacevole, Davide non aveva smesso un attimo di leccarmi la passerina portandomi più volte all’orgasmo per poi calmare la sua passione nel mio culetto.
‘Papà!……che ne dici se mangiassimo qualche cosa!!’
‘Non hai tutti i torti’..ho fame’.e non solo di te!!’
Ci vestimmo ed andammo nel salone del buffet.
Mentre cercavo di riempire il vassoio di ogni sorta di cibaria urtai inavvertitamente una persona che era alle mie spalle facendole cadere il vassoio pieno.
In un baleno appoggiai il mio e mi chinai per aiutare la persona colpita.
‘Mi scusi’..io’..io’non’cio&egrave”’!!’
Resti con un piatto in mano mentre mi perdevo nel blu di due splendidi occhi.
‘Non si preoccupi &egrave anche colpa mia!!’ rispose
Avevo davanti agli occhi la più bella ragazza che avessi mai visto ed ero li, impietrito come uno stoccafisso, appunto a fissarla.
Notai che anche lei mi guardava con molto interesse e continuava a sorridere.
Avevo appena riempito il vassoio di cibarie molto invitanti e mi girai per vedere se Davide aveva trovato posto ed improvvisamente venni urtata da un ragazzo che era davanti a me.
Persi la presa ed il vassoio cadde a terra con gran fragore.
Mentre ero in ginocchio per cercare di raccogliere i cocci mi trovai davanti il viso del giovane e ne restai affascinata.
‘Mi scusi’..io’..io’non’cio&egrave”’!!’ cominciò a balbettare guardandomi dritto negli occhi.
‘Non si preoccupi &egrave anche colpa mia!!’ gli risposi mentre non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi.
In quel momento vidi mio padre che si avvicinava seguito a ruota da una bella donna.
‘Ragazzi!!…….tutto bene?…..vi siete fatti male?’ ci chiese con apprensione.
Io ed il ragazzo ci guardammo ancora negli occhi e scoppiammo a ridere.
‘No nulla di rotto se non i piatti’..!!’ disse ridendo il giovane indicando un piatto di gamberi completamente a pezzi.
‘Flavio?…..cosa hai combinato?’ disse la donna un attimo dopo.
Così si chiamava Flavio.
‘Nulla signora &egrave stato solo un incidente!!’ le dissi per rassicurarla.
‘A questo punto mi sembra d’obbligo invitare i signori al nostro tavolo’..vero mamma?’
Mamma?
Eppure mi sembrava di averli visti abbracciati non meno di dieci minuti prima ed infatti vidi l’espressione della donna che ebbe un attimo di incertezza, poi mi guardò.
‘Certo figlio mio’..certo’.siete i benvenuti!!’
‘La ringrazio signora ma non”.!’ Cominciò mio padre ma non gli feci finire la frase.
‘Dai papà’mi sembra una buona proposta’che ne dici!’
Notai sul volto di mio padre la stessa espressione un po’ stupita della donna.
‘Ok piccola’come preferisci!!’
Papà?
Avrei giurato di averli visti baciarsi pochi minuti fa e non mi sembrava un bacio tra padre e figlia, d’altra parte anche io a mamma eravamo abbracciati non proprio come madre e figlio.
Seduti al tavolo con un nuovo vassoio di cibarie facemmo le presentazioni.
‘Piacere’io sono Flavio e questa &egrave Viola mia madre!!’
‘Piacere nostro”mi chiamo Davide e questa &egrave mia figlia Ginevra!’
Le presentazioni erano fatte così come erano stati definiti i ruoli, madre e figlio, padre e figlia.
Io e Ginevra cominciammo a parlare senza riuscire a staccare gli occhi dagli occhi dell’altro anche se i nostri sguardi si posavano ogni tanto sui nostri genitori che sembravano rapiti dal nostro stesso sentimento.
Si perché era ormai sicuro che tra noi era scattato il classico colpo di fulmine.
Finito di cenare normalmente io e mamma saremmo tornati in camera a coccolarci ma quella volta accadde qualche cosa di completamente diverso.
‘Ragazzi io e Viola andiamo in spiaggia a prendere il caff&egrave al pianobar”.venite anche voi o’.!!’ disse ad un tratto Davide, guardando mia madre che fece un cenno d’assenso.
‘Che ne dici?!’ chiesi a Ginevra sperando che non accettasse, volevo stare solo con lei con tutto me stesso.
Mi lesse nel pensiero o forse anche per lei era la stessa cosa.
‘No’grazie”’preferiremmo andare a fare una passeggiata’che ne dici Flavio!!’
‘Si’..certo”sarà un vero piacere!!’
I due genitori ci guardarono come un gatto guarda il topolino che sta per mangiare e sorrisero allontanandosi tenendosi per mano.
‘Credo che a mio padre piaccia tua madre!!’ disse sorridendo Ginevra.
‘Penso proprio di si’.ma la cosa &egrave sicuramente reciproca!!’ risposi sorridendo a mia volta ‘Anche tu mi piaci molto Ginevra”.creo di essermi innamorato”!!’ non mi lasciò finire la frase, mi prese il volto tra le mani e mi baciò teneramente sulle labbra.
‘Vieni!’ mi prese per mano e, in silenzio, mi portò nella sua camera.

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