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Racconti erotici sull'Incesto

VITA CON MIA MAMMA

By 24 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Ormai il primo anno universitario si era ben incanalato.Mi ero messo in linea con lo studio e mi stavo preparando per il tour del force del mese di Giugno e Luglio, quando avrei dovuto dare ben 5 esami anche se per la verità due erano complementari, cio&egrave meno importanti e soprattutto meno pesanti degli altri tre che mi sarebbero costati veramente molto in termini di ore perse sui libri e all’università per seguire lezioni e seminari.

Però come sapete la posta in gioco mi attraeva molto e quindi mi concentravo in maniera maniacale pur di riuscire.

Mia mamma mi seguiva costantemente nel mio nuovo approccio allo studio e non mancava mai qualche ‘.gesto di incoraggiamento’.

In casa per esempio non indossava più vestaglie o vestiti molto larghi, anzi. Spesso indossava una maglietta a maniche corte bianca senza reggiseno sotto e rimaneva in mutandine, girando così per la casa a svolgere le faccende domestiche. Era bellissimo vederla così.

Certo, rimanevo a bocca asciutta, le seghe continuavano ad essere fatte solo nei giorni stabiliti, però ormai dormivamo insieme, stavamo a parlare nel letto, guardavamo la tv, si faceva abbracciare da dietro e si faceva tenere per il seno mentre le facevo sentire il mio uccello duro contro il suo sedere.

Ormai in camera mia ci studiavo solamente e ricordo il mio eccitamento quando vidi che non metteva più la mia biancheria lavata e stirata in camera mia ma le riponeva nella sua cassettiera ed addirittura i miei boxer e i miei slip nello stesso cassetto insieme alla sua biancheria intima.

In un lampo d’intuizione un giorno le chiesi ‘Mamma, ma quando l’università chiude per l’estate e io non devo più toccare libri come spero fino a settembre, sarai ancora così rigida?”’.Lei si mise a ridere, mi disse che ero uno sporcaccione che pensavo sempre a quelle cose; con la voca più bassa si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:’certo che no. Tu fai il tuo dovere di studente brillante e avrai una estate come la desideri’..tutto quello che desideri”ok?’

Ero morto! Immaginavo finalmente le grandi scopate nel suo letto, sul tavolo della sala da pranzo, nella vasca, nella doccia, ovunque fosse possibile”’pensavo ai pompini’.chissà come li faceva poi”..al suo culo, ma soprattutto alle sue enormi tette, veramente esagerate.

Scusatemi se sono un po’ fissato per il seno ma non riesco a farci nulla. Pensate che una volta ho rinunciato a uscire con una bella ragazza che abitava nel palazzo di mia nonna per mettere il cazzo in mezzo al seno di una vicina di casa di più di 50 anni che era inguardabile per un ragazzo ma aveva la dodicesima di reggipetto e lei ci provava gusto a farmi stare con lei piuttosto che con la ragazzina. Si metteva apposta a tendere i panni con la vestaglia aperta sul petto per farmi arrapate da matti e poi mi chiamava in casa sua con qualche scusa ed io passavo le ore da lei.

Avevo nemmeno 17 anni quando dissi a mia nonna che tornavo a casa a dormire quella sera, mentre a mia madre dissi che rimanevo a dormire dalla nonna e passai la notte con quella vaccona paurosa che mi spompò bene bene. Ricordo che non scese dal mio cazzo nemmeno quando telefonò il marito che faceva il camionista per dirle che era arrivato in una città del nord e che sarebbe tornato un paio di giorni dopo. Rimase al telefono mentre mi faceva un su e giu da morire.

Questa cosa a mia madre la voglio raccontare, magari quando chiama mio padre per sentire come sto ed io sono a letto con lei. Che male c’&egrave?

Per tornare alla mia vita di tutti i giorni devo dire che sto veramente bene. Solo che non vedo l’ora che viene sera per andare a letto. Insieme a mia madre.

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