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Racconti erotici sull'Incesto

ZIA SILVANA COINVOLGE LA FIGLIA

By 10 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Zia Silvana dopo pochi giorni da quell’incontro passionale mi chiamò al telefono, chiedendomi di recarmi da lei per replicare qualla meravigliosa scopata. Andai subito. Arrivato, bussai alla porta, e lei aprì con indosso una vestaglia bordeaux e calze velate autoreggenti nere, quei tacchi a spillo della volta precedente, truccata come una troia e col seno bianchissimo enorme che ballonzolava privo di reggiseno. Mi disse che in quei giorni non aveva fatto altro che sditalinarsi come una ragazzina, pensando a me, e che desiderava essere posseduta nuovamente perché la sua vagina ne aveva bisogno. Subito si venne ad inginocchiare davanti a me e aprì la cerniera dei miei jeans, dicendomi che voleva gustare il mio cazzo giovane voglioso di fregna. Lo introdusse subito in bocca e vedevo il mio cazzo perdersi tra quelle labbra carnose esaltate da un rossetto da vamp. Non potevo più resistere a guardare quella topona affamata, la feci alzare e facendola appoggiare al tavolo del suo soggiorno, le tolsi la vestaglia e spostando il filo del suo perizoma, perso in mezzo a quella passera bagnatissima, la penetrai da dietro e lei inarcò la schiena, chiedendomi di colpirla forte e di farle male.. Non capiva più niente, era drogata di sesso, voleva solo sfottere’ Inaspettatamente suonarono alla porta, mi preoccupai molto, lei andò a rispondere al citofono, era sua figlia Francesca. Mentre lei saliva io andai subito in bagno a sistemarmi, lei si rimise solo la vestaglia e andò ad aprire. Andarono in cucina e lei le disse che stava preparando un caffè a me e che io ero andato un attimo in bagno. Lei le chiese come mai fosse ancora in vestaglia, visto che era già pomeriggio e zia Silvana le rispose che non si era cambiata perché in quel modo stava più comoda, ma sua figlia non si era convinta, era truccata, con i tacchi, non era normale. Uscii dal bagno e mi diressi in cucina, mia cugina era molto contenta di vedermi, era da tanto che non ci incontravamo e lei era ancora più bella, alta 1.80, mora, capelli lunghi alle spalle e lisci. Indossava dei jeans neri a sigaretta e scarpe nere col tacco. Camicetta grigia aderente e sborronata che mostrava la sua quarta di seno, insomma una splendida donna di 35 anni, sposata e madre di 2 bambini. Era molto furba lei, capì che stavamo nascondendo qualcosa e mi chiese come mai fossi lì, visto che non sono di certo il tipo che fa visite ai parenti. Le risposi che stavo passando da lì e sua madre vedendomi dal balcone mi aveva invitato a salire. Disse che aveva fatto bene ma aveva un sorriso malizioso, aveva capito qualcosa. Cominciò a parlare con sua madre del più e del meno, ma durante i loro discorsi sua madre non riusciva a trattenersi e si passava una mano da sotto la vestaglia sulle gambe e sulla passera. Sua figlia se ne accorse e le chiese se era nervosa e lei senza pudore le rispose che forse era la menopausa ma aveva continui colpi di calore e ultimamente delle strane voglie. A questo punto, mi imbarazzai io e andai di nuovo in bagno. Zia Silvana che con Francesca aveva un rapporto speciale le raccontò di quella sera e anche di quello che stavamo facendo poco prima. Sua figlia rispose che aveva immaginato qualcosa ma solo nella sua fantasia, visto che eravamo zia a nipote. Zia le disse che ero fantastico, e che da quella sera si sentiva di nuovo una donna desiderabile. A questo punto sua figlia rispose che la cosa la stava incuriosendo e lei le fece una proposta molto porca, quella di far finta di andarsene ma di rimanere in cucina. Sentii tutto, la porta si chiuse e la zia mi disse che sua figlia se ne era andata. Si spogliò subito, si mise sul divano, spalancò le cosce e mi disse: ‘fottimi!’.. Ero già nudo, glielo introdussi in quella vagina assetata e scopammo con una voglia incredibile di soddisfarci l’uno dell’altra. Tutto ad un tratto entrò Francesca, io feci finta di essere stupito ma lei mi invitò a continuare e che sua madre era raggiante.. Si spogliò pure lei e mi chiese se la potevo sbattere con la stessa foga. Alla vista di quella quel corpo nudo infinito, il mio cazzo cominciò a vibrare e sua madre mi disse che non si offendeva se impalavo sua figlia. Zia Scese dal mio cazzo e a smorzacandela salì quella cagna che cominciò a cavalcarmi di tutto gusto, dicendomi che la durezza del mio cazzo la sentiva nello stomaco. La zia mentre si sditalinava. Quella troia mi stava distruggendo, stavo per venire e sua madre mi chiese di sborrare sui loro corpi nudi.Si misero in ginocchio entrambe davanti al mi cazzo e inondai le loro bocche e i loro seni di sperma’. Se lo strofinarono pure sulle gambe e lo leccarono avidamente’. Che cagne pazzesche’..

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