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Racconti erotici sull'Incesto

Zio diventa cornuto

By 14 Maggio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Di solito quando d’estate vado al mare, ospite a casa dei miei zii, me lo meno in bagno, ma quella volta, in via eccezionale, me lo ero tirato fuori nella camera dove dormivo. Era pomeriggio ed ero parecchio stanco, visto che avevo passato la mattinata al mare a nuotare, rientrato a casa decido allora di concedermi un riposino. Mi butto sul letto e dopo aver scritto un messaggio alla ragazza, rimasta a casa, inizio a pensarla. E allora stando a letto e pensando alla fica calda della mia ragazza mi viene di un duro pazzesco e, ancora in dormiveglia, abbasso il lenzuolo e mi tolgo le mutande e prendendomelo in mano inizio a farmi una energica sega. La porta della stanza era rimasta aperta e io non mi ero apprestato a chiuderla sapendo che di solito in quell’orario gli zii sono al bar a lavorare. Invece, come successo a me, la zia si sentiva stanca ed era rientrata a casa prima per riposarsi un po anche lei, e io dormiente non mi ero accorto del suo rientro. Forse incuriosita dal rumore sospetto si era portata sull’uscio della stanza, dove poteva vedere suo nipote, cioè io, che si menava il cazzo di gran foga a due mani, guardando dalla finestra le ragazze che passavano in costume. Ed ero proprio li a dire il come avrei sfondato il culo a una ragazzotta in costume che passava sotto casa, quando fui sorpreso da mia zia. Stranamente, non cercai di coprirmi anzi rimasi col mio cazzo duro e pulsante in mano, forse anche perché l’eccitazione prevaleva sull’imbarazzo e il trovarmi in quella situazione mi faceva pensare pensare a cose ben più eccitanti di quelle immaginate finora. Non capivo cosa mi avesse detto ma, inconsciamente, mi spostai e le feci posto fianco a me sul bordo del letto. Non penso lo fece apposta ma si sedette di fianco e inizio a dire in toni scherzosi:
-Ecco perchè torni a casa il pomeriggio, ti fai le pippette
Nel mentre che mi parlava però avevamo iniziato a tenerci per mano e spinto da un’incredibile voglia gliela avevo portata sul mio cazzo. Lei, al contrario di quel che avrei pensato, non aveva opposto resistenza prendendolo subito in mano. Continuavamo a parlare sul perchè sia io che lei fossimo tornati a casa quel pomeriggio ma entambi avevamo una mano attorno al mio cazzo. Non mi ero mai accorto di quanto fosse piccola la mano di mia zia, in un primo momento fui io a guidarla su e giù sul tronco e se smettevo di tenerla ritraeva il braccio, poi invece si e fatta più audace e a iniziato ad accarezzarmi con l’altra mano la cappella. Ero troppo eccitato e ormai non riuscivo neanche più a rispondere ai suoi turpiloqui, ogni energia che avevo veniva utilizzata per trattenere la sborrata, ormai imminente. Allungai la mano per toccarla anche io ma mi blocco, senza smettere però di continuare a parlare, forse per mascherare la tensione, ma conoscendola non ci giurerei. Stanco da quelle parole che ormai erano di troppo, sbottai:
-Sta un po zitta zia
Cercò di replicare ma fui più rapido
-shhh silenzio
E mentre dicevo questo le accompagnai, prendendola delicatamente per i capelli, la testa sul mio cazzo che fino a quel momento aveva evitato di guardare. Ma ora ce l’aveva in faccia. Stavo per chiederle di aprire la bocca, quando sentii quell’inconfondibile sensazione di sottovuoto e calore che investì il mio cazzo. Era intenta ad accoglierlo in bocca ma, secondo me, non era più molto abituata a farlo perché percepivo che a volte non sapeva come muoversi. Le guidavo il ritmo, sempre tenendola per i capelli, e mi trattenevo dal parlarle perchè avevo paura potesse essere di troppo. Presa sicurezza la lasciai alle prese con la bestia e allungai una mano sul seno e, stavolta, non mi blocco. Aveva delle belle tettine piccole e un po cadenti ma piacevolissime per giocarci, gliene tirai fuori una dal vestito, fu facile perchè non portava il reggiseno, e le schiacciai forte un capezzolo, sono sempre stato un po sadico. Lei, in risposta, mi diede un morsettino ma per il mio cazzo fu troppo. Iniziai a sborrare a più non posso,dopo i primi schizzi in bocca si tirò indietro ma io di istinto la buttai di schiena sul letto e salendogli addosso gli sborrai tutto il vestito.
Eravamo entambi in silenzio, quando vedendola cosi, sotto di me a seno scoperto e piena di sperma, mi ritorno la voglia. Scesi dal letto e le alzai le gambe sfilandole le mutandine
– Che stai facendo?- chiese in un misto di agitazione ed eccitazione.
– zitta zia – risposi con frenesia. E, mentre il cazzo mi stava tornando duro, alla irresistibile vista di quel boschetto ben curato non potei fare a meno di darle un bel bacio su quelle basse labbra. Era un bacio di passione e, mentre con le mani mi impegnavo a tenerle socchiusa la fica, la lingua spazzolava dappertutto. Mettevo la lingua dentro quella fica come fosse un cazzo e poi leccavo le labbra e l’imene e l’unico motivo per il quale mi fermavo era per sputare qualche pelo ogni tanto.
Ed adesso era l’ora di penetrarla. Non che non ci avessi mai pensato a scoparla, ma fino a li non mi ero mai accorto di quanto avrei dovuto desiderare quel momento. L’avevo messa pecora sul letto, gambe un poco allargate e nuda, il vestitino verde ormai glielo avavo sfilato, ormai aveva rinunciato a parlare fin da quando avevo preso a leccargliela era diventata tutta un gemito. Ero pronto, poggiai il cazzo sulla sua figa umida e insalivata e poi un colpo, ero dentro. Inizia a muovermi a ritmo e mi stupii di quanto fosse stretta la sua fica da 50enne. Si muoveva bene la zia, e mi diede a pensare che forse un po’ esperienza l’aveva avuta anche se, a dirla tutta, doveva essere fuori allenamento perché se aumentavo il ritmo il mio cazzo e non lo reggeva. Alla fine cede e scivola giù e, dall’essere a pecora, si ritrova distesa di pancia sul letto. Ma io non mollo e, facendo attenzione, continuo a scoparla anche in questa nuova posizione. Lei stava godendo, potrei giurare che fosse l la terza volta, e io che la sentivo di nuovo lasciarsi andare cosi non riuscii più a trattenermi riempiendogli la figa.
Era stato magnifico, mi stesi a fianco a lei e dissi precedendola:
– zia ti prego, zitta, non riniziare a parlare
E rispose:
– ok.ma almeno un bacio alla zia non lo dai?
Era vero, avevamo appena finito di fare sesso, le anche avevo baciato la fica, e non le avevo dato un bacio in bocca. Mi girai, facendole sentire il cazzo moscio sulla coscia, e tirando fuori la lingua le diedi un bacio da film porno.

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