I due andarono in doccia; Sara li accompagnò e quando torno mi disse
– Amore, lo stavo accompagnando di là e Paolo si è appoggiato al mio culo con il suo cazzo -.
– E tu? -.
– Ho lasciato fare, volevo sentire com’èra -.- E.. com’è? –
– Cazzo, largo largo amore, quando si è appoggiato l’ho sentito benissimo anche se era molle. Secondo me deve farti divertire un sacco un cazzo del genere – mi fece l’occhiolino.
Sara sapeva come farmi eccitare, come tirar fuori il meglio di me.
– Vedo che il tuo cazzo è pronto. Lo spettacolo di Alice ti è piaciuto vedo. Così gonfio, duro e con le vene così in evidenza non l’ho mai visto. Ho idea che ci divertiremo un sacco oggi -.
– Senti.. ma visto che ci stanno mettendo troppo perché non iniziamo senza di loro? –
– Forse conviene, ci stanno mettendo troppo. Però aspetta che guardo come sono messi e glielo dico -.
Sara andò a guardare in bagno; tornò poco dopo.
– Arrivano. Paolo gliela stava leccando – disse ridendo e sedendosi accanto a me.
Nel mentre in cui Paolo e Alice tornarono in sala Sara aveva iniziato a giocare con il mio pene; inizio leccando i testicoli per poi salire su tutta la sua lunghezza con la punta della lingua: dalla base alla punta molto lentamente, quando arriva alla cappella si soffermava e la succhiava per qualche secondo per poi ridiscendere sempre lentamente. Ripeté questa operazione diverse volte, sapeva che era una cosa che mi eccitava e lei era molto brava a farlo.
Quando vide la mia eccitazione al massimo risalí il pene fino alla punta, succhio la cappella come aveva fatto magistralmente fino a quel momento ma scendendo prese tutto il mio pene in bocca facendolo scomparire.
Io ero immobile godendomi queste sue attenzioni: Alice e Paolo erano ammutoliti dalla sia bravura di Sara che da quella sua dote che non immaginassero avesse.
Andò avanti per diversi minuti a succhiare il mio pene in quel modo; Alice ad un certo punto si avvicinò a lei per vedere meglio e Paolo inizio lentamente a toccarsi il pene.
– Cazzo amore – disse Sara risalendo – oggi è a cora meglio del solito ma ora facciamo un po’ cambio -.
Sara si stese sul divano: iniziai a succhiarle e morderle i capezzoli mentre con una mano la masturbavo.
– Mentre si occupa di te io posso occuparmi di lui? – chiese Alice.
– Se vuoi puoi solo toccarlo – rispose Sara – niente penetrazione, per la bocca ci devo ancora pensare – Alice non se lo fece ripetere e inizio ad accarezzarmi il pene.
Iniziai a succhiare il clitoride di Sara prendendo tra le labbra: lentamente con piccole succhiate profonde, questo la eccitava moltissimo, dopodiché la penetrai con un dito, poi con due; era eccitata e molto bagnata ed emetteva piccoli mugugni ogniqualvolta le mie dita toccavano il fondo della vagina.
– Basta – disse Alice lasciando il mio pene ed alzandosi – se continuo a guardarvi solamente mi eccito troppo, poi quando prendo Paolo non si alzerà dal letto per due giorni – si diresse verso l’uomo, che era rimasto sul divano di fronte a toccarsi il pene, ed iniziò a masturbarlo – vedi di riprenderti alla svelta – aggiunse.
Sara mi accarezzò i capelli, significava che quello che le stavo facendo le piaceva e non poco: succhiai con più forza il clitoride e spinsi le dita a fondo, Sara ebbe un sussulto e stirnse forte i capelli.
Mi spinse la faccia contro la sua vagina allora aumentai il ritmo con cui stavo succhiando al massimo che potevo ed estrassi leggermente le dita e inizia a masturbarla molto velocemente: ansimava più forte ed emetteva piccoli urli.
– Continua amore – mi disse – continua -.
Pochi istanto dopo Sara venne squirtando abbondantemente e tremando.
– Cazzo. Cazzo. Cazzo. – disse sorridendo, guardò verso Alice e Paolo: la ragazza aveva il pene dell’uomo in mano e fissava Sara, mentre in lui si notava l’eccitazione, sia nel suo sguardo, erano ancora più evidente quanto lei lo eccitasse e quanto volesse averla, sia nel suo pene, ormai gonfio e duro come all’inizio della serata, tanto che Alice faticava ad avvolgerlo con la mano, dovuta allo spettacolo che aveva appena visto.
– Mmmm – mugugno Sara guardando il pene di Paolo, strizzandogli l’occhiolino e mordendosi il labbro: Sara quando voleva sapeva provocare come nessuno e così in un colpo solo colpì sia Paolo che ebbe un guizzo negli occhi e sposto la bocca di Alice suo suo pene, che non si fece pregare ed inzio a succhiarglielo, sia me che ripresi a succhiargli il clitoride e a masturbarla con maggiore intensità, come a volerla punire; Paolo stava godendo e non lo nascondeva minimamente, nonostante fosse Alice a succhiarglielo era come se lui stesse scopando con Sara tanta era l’attenzione che metteva su Sara, sul suo corpo e sugli urli sempre più forti che emetteva mentre Sara era concentrata sia su quello che le stavo facendo sia su quello che Alice stava facendo.
– Amore, vengo ancora – si ripeté la scena di poco prima, Sara venne squirtandomi addosso e urlando iniziando, poco dopo, a tremare; mi avvicinò a se e ci baciammo poi aggiunse – guarda che pompino che le sta facendo -.
Mi girai e vidi Alice che succhiava come una forsennata il pene di Paolo, ci sapeva fare davvero e probabilmente era ancora più brava data l’eccitazione che aveva in corpo: Paolo nonostante fosse venuto da poco era un difficoltà sotto i colpi della donna ma, tutto sommato, le teneva ancora testa.
– Ora tocca a te, sei l’unico che non è venuto. Non so ancora come fare ma un paio di idee le ho – disse Sara – anche se, sai come sono fatta, quando inizio a squirtare e godere come poco fa mi piace continuare a farlo prima di farti venire – sorrise.
Detto questo non mi diede il tempo di rispondere ma alzandosi mi spinse sul divano e venne sopra di me dandomi la schiena: iniziò a muoversi prima avanti e indietro e poi circolarmente sul mio pene; era incredibilmente eccitante il suo muoversi sinuoso sopra di me, il suo culo che ondeggiava, i suoi mugugni di piacere uniti ai miei il tutto era unito allo sguardo di Paolo fisso su Sara che mi stava cavalcando.
Paolo si alzò dal divano, prese Alice per i fianchi e la appoggiò sullo schienale del divano, si abbassò, scomparendo alla nostra vista, e leccò velocemente la figa di Alice, che commentò compiaciuta: risalí poco dopo e penetrò Alice che ebbe un sussulto.
– Oh! Paolo, cazzo se hai il cazzo largo però – disse la ragazza.
Paolo inizio a penetrarla lentamente per farla abituare poi iniziò ad aumentare la velocità più che poteva fino a che non la stava scopando alla grande: i suoi occhi erano sempre fissi sul Sara che, nel frattempo, mi stava cavalcando quasi come Alice aveva cavalcato Paolo un’ora prima; l’uomo diede due forti schiaffi sul culo di Alice che gradí la cosa e incitò Paolo ad andare più forte e scoparla.
Sara si girò ed iniziò a cavalcarmi guardandomi, mi sorrise e disse – ora che mi ha guardato bene le tette è giusto che mi guardi il culo mentre ti scasso e ti faccio godere -.
– Ti piace? Vero? – la provocai
– Ha un gran cazzo, gli ho notato subito il pacco appena è entrato in casa però non immaginavo fosse così grosso, peccato sia corto sennò un pensierino lo avrei fatto. Però posso sempre cambiare idea – mi contro provocò.
– Sai che io sono il meglio per te. Alice nonostante la lecchi meglio di me non ti ha fatto squirtare. Lui potrà scoparti meglio, averlo più grosso ma non ti farà godere come faccio io -.
– Ma, ci penseremo dopo. Ora stai fermo e lasciami fare. Voglio farlo impazzire, poi potrai venire -.
Mi baciò sulla bocca, poi scese sul collo e sui capezzoli, si girò verso Alice e Paolo: l’uomo dietro la donna continuava incessantemente a scoparla con un ritmo sostenuto intervallando piccole pausa in cui dava colpi secchi e profondi che facevano sussultare ed emettere piccole grida ad Alice; in quella posizione Sara iniziò a dimenarsi avanti e indietro, ora Paolo poteva ammirare lo stupendo culo di Sara che si muoveva sul mio pene: lei si morse il labbro e si lecco le labbra con la lingua, lui aumentò il ritmo dentro Alice.
Sara si girò verso di me, mi sorrise e mi fece l’occhiolino, come per dire che aveva ottenuto ciò che voleva, e iniziò a muoversi rapidamente in cerchio per una decina di volte poi avanti w indietro sul mio pene, mi mise prima le mani sul petto per giocare con i miei capezzoli e poi, per avere più forza nel cavalcarmi, mi prese per la nuca. Ora Sara mi stava cavalcando come aveva fatto Alice con Paolo se non meglio: la velocità che teneva era incredibile, il suo culo si muoveva avanti e indietro, le sue mani non lasciavano la presa sulla nuca e dopo alcuni minuti di selvaggia cavalcata squirto ancora una volta sul mio corpo.
– Ohhhhhhhhhhh – grido mentre squirtava poi scese da me e si sedette giusto in tempo per vedere Paolo che girava Alice e venendole sul seno urlando di piacere ma guardando sempre Sara negli occhi la quale, sorrise all’uomo e ammiccò.
– Sei venuto e non mi hai fatto venire, anche se mi sono divertita, brutto stronzo – disse Alice – Sara prestami Andrea, dammelo due minuti che vengo e faccio venite anche lui -.
– No Alice. Mi dispiace. Finisco io con lui, tu hai già dato e anche se non fosse così non condividerei un Andrea in questo stato – disse Sara indicando il mio pene.
– Eh sì, cazzi così se ne vedono sempre meno per fortuna che abbiamo Andrea e Paolo. Però sappi che tanto quanto Paolo vuole scoparti io voglio scopare Andrea. Quindi stai attenta – rispose Alice.
– Vedremo. Il giorno che mi farai squirtare come ha fatto Andrea potrai farci qualcosa e io farò qualcosa con Paolo -.
– Sfida accettata. Ma io non voglio qualcosa: voglio tutto il pacchetto. Tu e Paolo potrete fare quello che volete. Se per te va bene ti aspetto da me mercoledì sera. Tu e io -.
– Benissimo, ne parliamo bene dopo. Ora Andrea ha un problema che dobbiamo risolvere. Avvicinati se vuoi -.
Alice non se lo fece ripetere e si avvicinò a noi mentre Sara faceva il giro del divano e si metteva nella stessa posizione che aveva Alice poco prima, io la seguì seguito la Alice e da Paolo: lei dietro di me e Paolo sul divano accanto a Sara.
– Vi do una mano – disse Alice prendendo il mio pene e in mano e avvicinadolo alla vagina di Sara – da vicino è ancora più bello – aggiunse dandogli due o tre colpi con una mano mentre con l’altra penetrava Sara che gradiva.
Senza farsi vedere da Sara Alice prese velocemente in bocca la cappella e poi spinse il pene dentro Sara.
– Alice ti ho vista che glielo hai preso in bocca – disse Sara ridendo – vuoi la guerra? – e allungo la mano sul pene di Paolo.
– Non ho resistito. Era lì. Anche tu avresti fatto lo stesso -.
– Si, probabilmente anche di peggio -.
Iniziai ad andare avanti e indietro dentro Sara, le davo colpi profondi e precisi tenendola per i fianchi poi aumentai la velocità però cercando sempre di andare il più in fondo possibile: aumentai la velocità il più possibile, volevo fare godere Sara come mai avevo fatto e, per dirla tutta, non volevo sfigurare a cospetto di Paolo perché era giusto ammettere che ci sapeva fare e che in pochi avrebbero retto con Alice.
Mentre la penetravo Sara aveva ancora la mano sul pene di Paolo che, nel frattempo, era tornato leggermente duro e Alice sie era alzata e mi succhiava un capezzolo; penetrai dolcemente l’ano di Sara con un dito, ora alteravano i colpi profondi a stimolazioni anali. Non eravamo amanti del sesso anale, anche se qualche volta era capitato e avevano goduto alla grande, ma ci piacevano le lwggere stimolazioni anali fatte con le dita.
Poco dopo dissi a Sara che stavo per venire.
– Vieni sulla schiena amore – uscii da Sara e venni copiosamente come mi aveva chiesto, sulla schiena, gridando e ansimando dal piacere.
Rimanemmo tutti fermi in quella posizione per qualche istante.
– Sono un po’ stanca – disse Alice sentendosi sul divano – era tanto che non mi eccitavo così tanto. Dovremmo trovarci ogni settimana -.
Sara lascio la presa sul pene di Paolo e mi chiese di andare insieme a lavarci: fu una doccia tranquilla in sui ci laviamo e basta per poi tornare velocemente dai nostri ospiti.
– Si è fatto tardi – disse Paolo con voce stanca – è meglio che andiamo. Che ne dici Alice? -.
– Si, è meglio che tutti ci facciamo una dormita e ci riprendiamo -.
Sara annui e anch’io fui d’accordo e i nostri ospiti si rivestirono e li accompagnammo all porta.
– Grazie della serata Sara. Ci vediamo mercoledì. Porta tutto quello che ritieni necessario – disse Alice a Sara baciandola sulla bocca – tu, invece tieniti pronto perché dopo che mercoledì mi sono occupata di lei sabato ti scoperò talmente forte che mi implorerai di smettere – aggiunse per me e mi baciò sulla guancia toccandomi il pene.
Paolo mi strinse la mano ringraziandomi e dandomi appuntamento a lunedì alla solita ora.
– Allora se tutto va bene sabato io e te ci vediamo da me – disse sorridendo a Sara.
– Si, così sembra secondo Alice – rispose – però deve ancora farmi squirtare e se lo farà non avrò problemi a venire da te e a farti capire perché Andrea è irraggiungibile sia per come mi fa godere sia per come riesce a starmi dietro – poi continuando – oggi hai visto solo una piccola parte di quello che possiamofare io e lui. Se Andrea implorerà alice di smettere tu non avrai mai voluto incontrarmi – finì Sara parlando il pacco di Paolo che contraccambiò palpandole il culo.
La coppia uscì di casa. Io Sara eravamo stremati ma non potevamo soccombere ad un’altra coppia, perlopiù in casa nostra: non avremmo ceduto né indietreggiato ad ogni costo.
– Wow! Che serata amore – disse Sara.
– Davvero fantastica – ribadii.
– Che scopatori che sono quei due. Lei ha il fuoco dentro, attende solo di essere eccitata e poi non si ferma più -.
– È come te. Una volta accesa ti spegni difficilmente. Tu sei più esigente però -.
– Anche lui ci dà dentro. Quando la spingeva si vedeva che la palestra e la bici lo aiutano. Potresti davvero iscriverti anche tu -.
– Perché non vado bene? -.
– No no..vai benissimo però hai visto che fisico che ha Paolo – disse ridendo – hai visto come pompava Alice quando era eccitato? Senza palestra non ci sarebbe riuscito secondo me -.
– Dai, vedremo cosa posso fare -.
Poco dopo ci addormentammo sul divano. Ci svegliamo la mattina seguente ancora stanchi dalla sera prima ma completamente appagati.
Sara aveva un mesagio di Alice.
– Mercoledì. Ricordati ore 20 da me. Porta tutto. Io ho un paio di giochi che useremo. Voglio sbattermi Andrea -.
Sara sorrise e si morse il labbro.
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…
Due gemelle come protagoniste scatenano le mie più turpi fantasie. Se il giorno che stavo per cominciare la stesura del…
W-O-W! Non scherzavi quando dicevi che questa sarebbe stata più hot. E devo dire che di carne al fuoco ne…
Questo è forse il capitolo più noioso dell'intera storia, prometto che i prossimi saranno più "ad alta temperatura", come dicono…
Breve, ma d'impatto. Interessante. Attendo il seguito!