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214 . Kate e Margaret, i loro stupri

By 20 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

L’articolo originale è ‘What Science Says About Arousal During Rape’ di Jenny Morber, originariamente pubblicato su ‘Double X Science’ e su ‘PopSci’.
Jenny è una autrice e redattrice freelance con un dottorato in scienze ed ingegneria dei materiali. Oltre a questo, professionalmente si interessa anche di discipline scientifiche.
Tradotto da Elena Gallina

Stupro. La maggior parte di noi donne non ama parlarne. Ci rifiutiamo di pensarci. Ma quando ci soffermiamo mentalmente sull’argomento, lo immaginiamo comunque sempre violento. Sto lottando e sono soverchiata. Grido. E di sicuro non mi sto eccitando.

Anche se negli Stati Uniti, dove vivo, le vittime di stupro sono ormai più comuni dei fumatori, io non appartenevo a quel quasi 20% di donne o 3% di uomini che subiscono violenza sessuale nel corso della loro vita. Non ero compresa in quell’ uno su tre donne, native americane, che subiscono uno stupro. Mia madre non ha mai sentito il bisogno di dire a un dottore, come ha fatto una madre nativa americana: ‘Ho bisogno di saperne di più su ‘Plan B’ (Piano B che prevede una serie di precauzioni per evitare fra l’altro, in caso di stupro, almeno le gravidanze) per quando mia figlia sarà violentata’.

E la mia mancanza di esperienza di prima mano potrebbe essere la ragione per cui la mia ristretta definizione di stupro era completamente sbagliata.

Lo stupro non è sempre violento. Alcune vittime si arrendono per proteggere se stesse o i loro cari. Altre sono intossicate, drogate, fisicamente o mentalmente incapacitate o in una posizione priva di ogni potere. Altre (e questo fa doppiamente orrore) sono bambini. Lo stupro non include sempre la penetrazione. Alcuni stupratori sono sposati alle loro vittime. Altri stupratori sono donne. Alcune donne stuprano gli uomini. E in certi casi, in mezzo a un atto che è sempre una violazione, una vittima di stupro può provare sensazioni fisiche sempre più intense che portano al climax: un orgasmo.

Sì, può succedere davvero.
Qui, nasce la testimonianza diretta di una mia paziente alla quale assegno un nome di fantasia: Kate
1482 White Plains Road New York ‘ Questo è l’indirizzo che è comparso sulla denuncia alla Polizia di New York distretto del Bronx.

Mi trovavo nel distretto del Bronx ed erano le ventidue, fermai la macchina di fronte ad un ristorante cinese ed entrai a mangiare qualcosa. Verso le ventidue e trenta uscii dal ristorante e mi apprestai a raggiungere la vettura. Due uomini di colore mi affiancarono, uno a destra ed uno a sinistra, mi sollevarono quasi da terra e mi portarono in una viuzza laterale. Mi buttarono a terra e mi colpirono con alcuni schiaffi sul viso. Mi strapparono le mutandine e uno dopo l’altro mi furono sopra. Sentii entrare in me il primo e non riuscii a provare ribrezzo, non riuscii a rifiutare mentalmente quella bieca violenza. Mi gridò parole sconce e mi venne dentro, poi l’altro, lo sentii maggiormente dotato ed il piacere prese il sopravvento. Quando lui eiaculò io mi agitai e venni con un orgasmo incredibilmente intenso. Si tirarono su i pantaloni, mi diedero della lurida puttana e se ne andarono così com’erano venuti.
Ora sono qui da lei per comprendere il perché di quell’orgasmo. Devo capire se veramente sono una lurida puttana!!

Margaret invece mi scrive ‘
Sono stata stuprata, appartengo al novero di quelle donne che in questo grande Paese, esempio ed icona di civiltà e di democrazia, sono state violentate da energumeni che usano la loro virilità per soddisfare i propri bassi istinti animaleschi. Ero giovanissima e ancora oggi che di anni ne ho trentuno, non passa giorno che io non pensi a quelli che tutti definiscono, brutti momenti. Dentro di me c’è però una macchia, un’ombra che mi angoscia che mi da tormento e che mi fa soffrire più della brutalità subita quella notte. Ciò che mi affligge e che ancor oggi mi inquieta è il fatto d’aver provato l’orgasmo. D’essere venuta tre, forse quattro volte, come una puttana, una sporca ninfomane. Di questa cosa non riesco, nonostante il tanto tempo trascorso, darmene pace.
Sei ragazzi miei compagni di scuola, dopo una festa in casa di uno di loro, quando verso le due della notte, tutti gli altri invitati se n’erano andati, mi portarono con la forza nella camera da letto e mi strapparono gli abiti di dosso, mi derisero, mi toccarono dappertutto, mi obbligarono a posizioni sconce, poi mi possedettero, mi penetrarono con quei maledetti cazzi duri e mi fecero venire, mi fecero godere compiacendosi poi tra di loro, per esser stati capaci di ottenere questo grande risultato: Far venire la prima della classe, sbattere quella che più di tutte se la tirava, quella che guardava tutti dall’alto in basso.
Però, di tutto ciò posso testimoniare che in molte riunioni, dove, come succede con gli alcolisti, ci si trova tra donne stuprate a tirar fuori le immondizie lasciate da quelle brutte esperienze, alcune di noi, incoraggiate da una che coraggiosamente, per prima, si libera l’anima di quel grave peccato che le sembra un pesante macigno e una colpa imperdonabile, hanno ammesso d’aver provato in seguito a quei rapporti subiti, almeno un orgasmo. Ci si consola così e si riesce a non sentirsi troppo puttane. Spero d’aver contribuito, magari anche solo in minima parte, a chiarire ed a diradare le pesanti nebbie che su questo argomento si ammassano pesantemente.
Ciao, Margaret

Di coloro che denunciano uno stupro, il 4-5% circa racconta di avere anche provato un orgasmo. Ma i numeri reali sono probabilmente molto più grandi. In un saggio del 2004 uno specialista affermava: ‘Ho incontrato molte vittime (maschi) che avevano avuto la risposta sessuale completa durante l’abuso… Ho incontrato diverse donne vittime di incesto e di violenza sessuale che avevano avuto abbondante lubrificazione e conseguente orgasmo’.

Nel febbraio di quest’anno Reddit ha ospitato una terapista infantile in una discussione “I Am A” sull’orgasmo durante lo stupro. La professionista aveva partecipato in precedenza ad un “Ask Me Anything” (AMA) sullo stesso argomento. Fu così popolare che venne invitata a ripetere l’esperienza. Nel primo post la terapista afferma:

‘Ho assistito più giovani donne di quante ne possa contare su questo stesso argomento… In verità ci sono stati pochi studi sull’orgasmo durante lo stupro, ma la ricerca finora condotta indica che in percentuale le persone che hanno subito questa esperienza di raggiungimento del climax, si possono quantificare tra il 30 ed il 50%. Nella mia esperienza di terapista si è trattato di poco meno della metà (47%) delle ragazze e/o donne con le quali ho intrapreso terapie atte a superare la violenza subita e spesso a risanare il senso di colpa dovuto al piacere provato. Ci tengo a precisare che la quasi totalità dei miei clienti erano e sono di genere femminile. Devo dire che in seguito a diversi consulti con altri miei colleghi psicologi e terapisti, ho raccolto dati che confermano le cifre di cui ho appena accennato.

Matthew Atkinson, un professionista dell’intervento sulla violenza domestica e sessuale e autore di Resurrection After Rape, mi ha scritto che ‘dei 500-600 clienti avuti finora, solo un paio di dozzine mi hanno rivelato d’aver provato l’orgasmo durante quei coiti subiti. Comunque, quando questo argomento viene discusso nei forum su internet, sembra raccogliere sempre molto interesse. Questo mi suggerisce che sia più comune di quanto possiamo renderci conto…’. Esiste chiaramente una remora psicologica ad ammettere d’aver provato piacere.

Le voci del web indicano che il professor Matthew Atkinson abbia ragione. Leggete la discussione su Reddit ed i commenti ad articoli che parlino di orgasmo durante lo stupro e troverete una storia dopo l’altra con frasi del tipo:

‘Sono stata abusata sessualmente quando ero molto giovane e ho avuto un orgasmo’.

‘…Nonostante non abbia mai smesso di resistere ero orripilata dal ritrovarmi ad avere una serie di orgasmi multipli…’,

‘Pensavo che non avrei mai potuto dirlo, a parte qui’.

‘Leggere il tuo post mi ha fatto capire che forse non sono poi così strana’.

Una donna descrive poi un violento, dolorosissimo stupro di gruppo e ricorda:

‘Una delle cose più disturbanti accadute quella notte è che ho avuto un orgasmo. E devo purtroppo ammettere che nonostante parecchi anni di matrimonio,quello è stato il mio primo e vero orgasmo’.

Ma come può essere? Come può un’esperienza come lo stupro, soprattutto quando è violento, includere un orgasmo? La spiegazione è semplice: ‘All’improvviso hai capito che, a dispetto di quanto pensavi prima che accadesse, in realtà desideravi d’essere stuprata e quando la cosa si è avverata t’è piaciuto.

No. Non è questa la spiegazione. Stupro ed eccitazione possono accadere allo stesso tempo, e l’uno non esclude l’altra. Un orgasmo, almeno nel sentire comune, rappresenta un picco di piacere sessuale, uno stato euforico. Secondo questa percezione, se uno sta subendo uno stupro il piacere non dovrebbe essere assente? Il corpo non dovrebbe, spegnere tutto? Anche questo non è vero, perché determinati stimoli sono indipendenti dalla nostra volontà. La donna può iniziare un rapporto sessuale senza sentirne il desiderio, subendo inizialmente la penetrazione senza eccitarsi. Ma può, poco alla volta, non riuscire a resistere al piacere fisico che detto atto le procura. Da qui il sopraggiungere dell’orgasmo.

Abbiamo davvero bisogno di conoscere meglio la sessualità e la fisiologia umana. Proprio come Todd Akin (e centinaia di anni di scienza) aveva torto a sostenere che lo stupro non potesse portare a una gravidanza, io e molti altri ci siamo dovuti ricredere sull’eccitazione e sull’orgasmo durante uno stupro. A dispetto di ciò che molti stupratori vorrebbero poter pensare, l’eccitazione non significa che un’aggressione sia stata piacevole o che la vittima la desiderasse. E allora che cosa significa?

Semplicemente, i nostri corpi reagiscono al sesso. E i nostri corpi reagiscono alla paura. I nostri corpi reagiscono. Lo fanno in un modo unico, e spesso senza il nostro permesso o la nostra intenzione. L’orgasmo durante lo stupro non è un esempio di espressione di piacere. è un esempio di risposta fisica che la mente la voglia o meno, come respirare, sudare o un rush adrenalinico. I terapisti usano spesso l’analogia con il solletico. Se il solletico può essere piacevole, quando viene fatto contro la volontà di qualcuno può essere un’esperienza molto spiacevole. E durante quell’esperienza spiacevole, in mezzo alle richieste di smettere, la persona solleticata continuerà a ridere. Non può farci niente. Certo è che il solletico seppure ti faccia ridere, se fatto in modo continuo ed applicato come se fosse una tortura non ti porterà mai all’orgasmo.
Invece il piacere sessuale quando arriva al climax procura solo piacere.

Come sostiene lo studio menzionato in precedenza:
…l’induzione dell’eccitazione e dell’orgasmo non indicano che i soggetti abbiano acconsentito alla stimolazione. La difesa di un aggressore costruita unicamente sul fatto che il riscontro di eccitazione genitale ed orgasmo provino il consenso non ha validità intrinseca e dovrebbe venire ignorata… L’eccitazione sessuale umana avviene come stato mentale e come stato fisico; nell’eccitazione sessuale normale entrambi si verificano contemporaneamente. Tuttavia, è possibile essere mentalmente eccitati senza mostrare alcuna manifestazione genitale dell’eccitazione… E al contrario, è possibile esibire manifestazioni di eccitazione genitale senza sentirsi mentalmente eccitati. In effetti, è addirittura possibile essere disgustati dalle manifestazioni di eccitazione genitale se le si ritiene essere una risposta fortemente inappropriata all’induzione di stimoli sessuali, [come] avere un’erezione alla vista del corpo nudo della propria madre o sorella, oppure davanti a una scena violenta. ANCHE QUI SI DOVREBBE DISQUISIRE A LUNGO SUL TEMA DELL’INCESTO.
In altre parole, le componenti fisiche e mentali della sessualità umana spesso viaggiano in parallelo e in accordo, ma non sempre. Infatti, l’eccitazione sessuale e altre forme di sensazione amplificata sono così strettamente intrecciate che ancora nel 2014 gli psicologi dibattevano sulle riviste scientifiche sul “significato esatto dell’eccitazione sessuale” o cosa, esattamente, meriti questo nome. Super.

Esempi di disconnessione fisica/mentale nell’eccitazione sessuale:
‘ Alcune persone possono essere portate all’orgasmo grattando loro le sopracciglia.
‘ Altre possono avere orgasmi quando gli si applica pressione sui denti.
‘ Alcune persone possono “pensare” fino all’orgasmo senza alcun tipo di stimolazione fisica. Una donna lo ha fatto all’interno di una macchina per la risonanza magnetica.
‘ Persone con una lesione al midollo spinale (una disconnessione fisica tra corpo e mente) possono comunque avere orgasmi. In risonanza magnetica.
‘ Le donne possono eccitarsi sessualmente senza accorgersene. Misurando i cambiamenti nel flusso sanguigno dei genitali femminili, diversi studi hanno rilevato che immagini subliminali, immagini di copulazioni di altre specie e immagini che le donne riferiscono di trovare disgustose, noiose o non eccitanti possono causare eccitazione fisica.
‘ Questo accade anche negli uomini, che però di solito hanno un sistema di misurazione più… Ovvio.
‘ Lo stato di coscienza non è richiesto per avere un orgasmo. Sia gli uomini sia le donne possono avere orgasmi nel sonno.

A complicare il problema c’è il fatto che l’eccitazione sessuale e l’orgasmo sembrano originare dal sistema nervoso autonomo, lo stesso sistema alla base del battito cardiaco, della digestione e della sudorazione. Il controllo che abbiamo sull’eccitazione sessuale non è più di quello che abbiamo sulla dilatazione delle nostre pupille o su quanto sudiamo. La presenza di eccitazione sessuale durante lo stupro è rilevante ai fini di determinare il consenso tanto quanto tutte quelle altre risposte. Nelle aggressioni violente, l’intensa eccitazione fisica derivante dalla paura può acuire le sensazioni sessuali in un processo chiamato “transfer dell’eccitazione”. In uno studio di laboratorio, l’ansia derivante dalla minaccia di shock elettrico aumentava la risposta erettile maschile ad immagini erotiche. Gli uomini in questo studio non desideravano le scosse. Non gli piacevano le scosse. Lo stato di accresciuta eccitazione fisica dei loro corpi (ansia per la minaccia di ricevere dolore) acuiva anche l’eccitazione sessuale. L’eccitazione sessuale è solo un’altra componente dello stato “si salvi chi può”.

Alcune vittime di stupro riferiscono di essere “andate da un’altra parte” con la mente, e di essere state riportate nel momento dall’orgasmo. Chiaramente queste vittime non avevano alcuna connessione mentale con il loro stato fisico. Una donna che è stata drogata e poi stuprata ricorda di essersi svegliata durante l’orgasmo solo per svenire di nuovo una volta scemata la sensazione. Esperimenti recenti suggeriscono che la lubrificazione vaginale nelle donne possa essere una risposta adattiva intesa a ridurre le ferite da penetrazione. Il corpo non si diverte: cerca di proteggersi.

Infine, orribilmente, alcuni stupratori si divertono a far rispondere alla violenza i corpi delle loro vittime come segno di dominazione. Questi stupratori mirano a ottenere la risposta fisica dalle loro vittime. Hanno capito come la paura e l’ansia possano corrispondere ad altre forme di eccitazione accentuata, e sfruttano questa connessione.

Non è sorprendente che le vittime che provano eccitazione durante lo stupro riportino confusione e vergogna grazie alla commistione tra risposta fisica all’eccitazione e la sua associazione usuale al piacere. Una vittima si può chiedere ‘Volevo che mi succedesse, inconsciamente? Sono in qualche modo colpevole? Se il mio corpo ha risposto in quel modo, significa che sono mentalmente disturbata?’. La verità è che la risposta eccitata del corpo non è un’indicazione di colpa o di infermità mentale più di quanto lo siano un battito cardiaco accelerato o il flusso dell’adrenalina, nelle stesse circostanze.

Spesso, piacere sessuale e aggressione si intrecciano a livello psicologico, quando una vittima prova un orgasmo durante lo stupro. Nelle parole di Matt Atkinson: ‘Il sesso, che dovrebbe essere piacevole, sicuro, sano e reciproco, viene sfigurato dallo stupro o dall’abuso’. Una donna ha dichiarato: ‘La parola “no” non sembra contare. Il mio stesso corpo non la sta a sentire. E allora è come se non l’avessi mai detta’. Nonostante ad una vittima possa sembrare così, la parola “no” sta in piedi da sola. Per parafrasare la terapista, la sensazione non è un’espressione di piacere o di consenso: è semplicemente una sensazione fisica.

Anche gli uomini avvertono frustrazione e senso di colpa, che possono essere acuite da una risposta fisica sconcertante. In molti casi, questa confusione scoraggia le vittime a denunciare l’aggressione. Uno studio degli anni ’80 ha scoperto che il 90-95% degli uomini stuprati non denunciano mai l’incidente. Non è irragionevole pensare che questi numeri siano ancora più grandi per gli uomini il cui stupro ha stimolato in loro l’eccitazione e l’eiaculazione.

Un’altra preoccupazione è che la polizia e le aule di tribunale potrebbero confondere l’orgasmo e l’eccitazione come prove che l’interazione sia stata consensuale. Nonostante la legge abbia fatto molti progressi dai giorni in cui la gravidanza, che una volta si credeva fosse prova dell’orgasmo, poteva scagionare una persona accusata di stupro, c’è ancora tanta strada da fare. Eppure, la maggior parte delle corti di giustizia riconosce che il consenso legale deve essere dato liberamente e che può essere ritirato in qualunque momento (anche l’FBI riconosce lo stupro non forzato dal, sentite questa, 2012). Se la corte suprema della Georgia nel 1976 trovava che l’orgasmo fosse ‘legalmente irrilevante nella questione del consenso’, può esserci qualche speranza per una migliore comprensione della disconnessione corpo-mente, quando si parla di risposte automatiche durante lo stupro.

Eccitazione ed orgasmo durante lo stupro possono succedere. Probabilmente molto più spesso di quanto sappiamo. Non è un indice di colpevolezza ma a volte può essere indice di fantasie mai realizzate. Quante sono le donne che hanno rapporti con molti uomini contemporaneamente e non in fase di stupro subito? Lo fanno perché a loro piace. Molte donne sognano lo stupro, non che si avveri ma lo usano come pensiero eccitante per la masturbazione o per raggiungere l’orgasmo durante un rapporto penetrativo poco soddisfacente.
Comunque ogni caso è a se e per molte donne l’orgasmo durante uno stupro non indica in nessun modo che ci sia consenso. è un segno che i nostri corpi reagiscono, proprio come fanno col battito cardiaco accelerato o con un rush di adrenalina. A volte reagiscono semplicemente, in altre provano piacere anche senza essere consenzienti.

By ombrachecammina
Se volete raccontare vostre esperienze scrivete alla mia e-mail: alexlaura2620@virgilio.it

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