Cammino senza meta, il prato verde soffoca sotto il caldo lucente di quest’estate torrida.
Scende e si distende nel piccolo specchio d’acqua quasi come a refrigerarsi da sé. Più lontano, giochi per bambini languono scottanti sotto il sole lucente.
Su di una panchina all’ombra della casetta dei giochi, due ragazze incuranti della mia presenza si abbracciano. Seduta a cavalcioni della sua amica con la mini tirata su sino ai fianchi, la sta baciando a bocca piena tenendo a due mani la testa della sua amica.
Le furbe sapendo che nessuno si azzarda, tranne un pazzo come me, in quest’afa a camminare per il parco, esternano così la loro libidine.
I miei passi sulla ghiaia del sentiero risvegliano le due invogliate che girandosi in contemporanea mi squadrano con aria di sfida. Le vedo, ma non le guardo, non voglio dar loro l’impressione d’essere il solito guardone. Vedo però con la coda dell’occhio quella seduta sotto infilare una mano tra le cosce della sua amica sedutagli sopra ed armeggiare come a voler penetrarla con la mano tutta. E tutto questo continuando a guardare dalla mia parte a mò di sfida. Mi fermo. Ed a questo punto le osservo. La ragazza continua a masturbare le sua amica. L’altra, il viso sommerso dal godimento languisce e mi osserva attraverso gli occhi quasi chiusi dal piacere. Accenno ad un lievissimo sorriso, e rimango lì imbambolato e voglioso. La ragazza ha estratto la mano ed infila le quattro dita nella bocca dell’amica che avida, le succhia come un indiavolata. Poco dopo si baciano, una delle due riesce a farlo continuando a guardarmi, mentre la sua mano riprende a sditalinare la sua amante. Vedo l’altra sua mano passare dietro ed armeggiare con l’altro buchino, intuisco. Poco dopo la ragazza seduta sopra inarcando la testa all’indietro geme gridando il suo verso di godimento che echeggia nell’aria infuocata. Tutto è troppo, troppo luminoso, troppo caldo, troppa esaltazione dei sensi, anche dei miei. Mi accorgo che la nostra differenza di età non potrà mai permettere un qualsiasi avvicinamento tra noi, ed a testa china e con la mia voglia repressa mi allontano sentendo le grida della ragazza in estasi che continuano insinuandosi nella mia mente, stanca di questi soprusi.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono