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al campeggio

By 13 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un pomeriggio caldo e umido il campeggio era deserto, mi dirigevo verso le docce, con la speranza che l’acqua fredda oltre al caldo si portasse via il mal di testa, ricordo della serata appena trascorsa tra pub e discoteche, finalmente apro l’acqua e sento un pò di refrigerio, mi guardo intorno e approfittando dell’assoluta solitudine mi denudo completamente, comincio a lavarmi mentre la testa continua a pulsarmi, saranno tutte le tequile della sera prima, all’improvviso senza averlo sentito arrivare, forse a causa dell’acqua mi trovo accanto il mio vicino di tenda, Uli un tedesco alto almeno 190 con un fisico da culturista, messo a suo agio dalla mia nudità anche lui si spoglia completamente e mi ritrovo a pochi centimetri da un cazzo superbo già da moscio, faccio finta di niente ma i miei occhi sono come attratti da una calamita, se ne accorge e mi sorride, mi sento avvampare e dico “scusa sai, il fatto è che si dice che quelli che fate culturismo a causa degli steroidi avete il cazzetto piccolo, ma nel tuo caso non mi sembra proprio” mi sorride ancora e dice “dovresti vederlo in tiro le donne impazziscono” (mi ritrovo catapultato con la mente e i desideri alla mia adolescenza quando più di una volta mi era capitato di avere rapporti gay, ed anzi per un’intera estate ero stata la troia di un gruppo di muratori, che sistemavano la casa dei nostri vicini) involontariamente questi pensieri mi fanno rizzare il cazzo Uli mi guarda e dice “mi sa tanto che non sono solo le donne ad impazzire per il mio cazzo” lo guardo neglio occhi mi avvicino senza dir niente mi inginocchio e glielo prendo in bocca, comincio con la lingua a stuzzicargli la cappella e il frenulo mentre con le dita gli accarezzo il bukino del kulo, in men che non si dica mi ritrovo tra le mani e nella bocca un cazzo stupendo almeno 20/22 cm con una circonferenza notevole, lo succhio lo lecco e lo scappello partendo dalle palle e risalendo fino al glandeche faccio sparire nella mia bocca avida, all’improvviso mi pernde per le spalle e mi alza è veramente molto possente, mi gira e comincia a baciarmi il collo mentre con le mani mi tormenta i capezzoli, mi sento tutta un fuoco, cerco di incalanare il suo cazzo tra le mie natiche e mi piego in avanti per sentirlo meglio mentre lui mi alza dai fianchi e comincia a leccarmi il bukino per lubrificarlo bene mi volto e con la faccia e la voce più porca che posso gli dico “sfondami fammi sentire femmina e troia riempimi del tuo cazzo e della tua sborra” non si fa certo pregare appoggia il suo glande al mio sfintere e comincia a spingere lo sento farsi strada dentro di me, mi sembra di essere spaccata in due, ma il mio bel tedescone ci sa fare ogni millimetro che entra si ferma e mi da il tempo di abituarmi, lo sento scivolare dentro con lentezza ma anche con determinazione, sembra che non debba finire più, finalmente sento le sue palle sbattere contro le pareti del mio kuletto, sta fermo qualche secondo poi comincia a fottermi, prima lentamente poi sempre con maggior vigore, forza e velocità mi sembra di impazzire dal piacere, sento il suo respiro accellerare fino a che non sento il suo caldo e denso nettare riempirmi il ventre al che con un urlo godo anch’io, abbiamo appena il tempo di staccarci che arriva uno dei custodi del campeggio richiamato dalle mie grida, ci guarda e penso che indovina esattamente quello che è accaduto, io mi affretto a dire che sono scivolato …..
continua
prossimamente spero di avere il tempo per raccontarvi le mie prime esperienze da ragazzino quando si è formato il mio carattere da vera troia ciucciacazzi

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