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Racconti Erotici

Ancora una notte

By 14 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Torno a casa alle cinque del pomeriggio dopo una giornata pesante,fa caldo, fuori ci saranno trenta gradi. Mi spoglio completamente lasciando gli abiti disordinatamente sparpagliati sul letto, vado in cucina, prendo una birra dal frigo, la stappo e mando giù una lunga sorsata che anestesizza l’arsura che sento in gola e sulla lingua, poi torno in camera da letto, verso la finestra.
Il sole è ancora alto e i raggi che filtrano attraverso la veneziana disegnano su di me un’ombra zebrata che si modella sul mio corpo nudo. C’è silenzio, quel silenzio che in certi giorni sa di cose perdute, si sente solo il fruscio della ventola sistemata sul soffitto sopra il letto, mi passo sul viso la lattina fredda della birra per darmi refrigerio, accendo l’ennesima sigaretta…e penso a Giulia.
D’altra parte in un pomeriggio come questo perchè non dovrei pensarci?
Resto lì, dietro quello schermo, al riparo dal tumulto degli eventi e guardo la strada; vedo tutta quella gente che corre indaffarata come formiche impazzite, ma poi penso che le formiche non impazziscono. Il loro via vai è ordinato e operoso e anche questa gente lo è. Corrono anche loro indaffarati e operosi, ognuno coi suoi problemi, con i suoi pensieri, coi suoi sogni e il suo fardello di sofferenze, vorrei anzi scendere in strada e abbracciarli ad uno ad uno, anche loro come me attori non protagonisti in questa disperata commedia del quotidiano.
Spengo i pensieri e mi infilo sotto la doccia, quando esco sento squillare il telefono, è Riccardo, il mio socio, mi dice che il lavoro col commenda è preso e vorrebbe che me ne occupassi io.
Riccardo ed io ci conosciamo fin dal liceo, siamo laureati in Scienza della sicurezza e abbiamo in società un’agenzia che si occupa di reclutare body guard per eventi, manifestazioni sportive e culturali, antispionaggio industriale, servizi antitaccheggio, antipirateria etc..
Un industriale del varesotto ci ha contattati: la capricciosa moglie si è messa in testa di voler fare un pomeriggio di shopping a Via Condotti e vorrebbe affiancarle un angelo custode che la scorrazzi per la città soprattutto alla prospettiva di quanto la signora intende spendere in marchi griffati.
La somma che ci offre il commenda e di quelle da non farsi passare neanche per l’anticamera del cervello l’idea di declinare.
La signora arriverà in aeroporto alle 17 di domani.
Continua

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