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Racconti Erotici

Autobus

By 30 Maggio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, sono giorgia, ho 33 anni compiuti e sono mamma di due
splendidi bambini, un maschietto ed una femminuccia, oltre ad essere una brava
moglie fedele’e lo sono realmente, solo qualche volta in chat sono arrivata
vicina al pensiero di tradire mio marito, ma poi la promessa fatta sull’altare
mi fa tornare sempre sui miei passi’il problema è ogni volta si fa un passetto
in più ed i sensi di colpa sono sempre un po’ meno.

Con gli amici della chat spesso inventiamo racconti e questo mi piace
molto, spesso mi chiedono quali sono le mie fantasie’una è questa che racconto
oggi’

Lavoro in centro, quindi il metodo più semplice per spostarsi è con i
mezzi pubblici, è il tardo pomeriggio, salgo per un pelo sull’autobus, per
fortuna altrimenti dovrei aspettare mezz’ora circa’è l’ora di punta, tutti
escono dagli uffici, il mezzo è gremito, anche l’aria è irrespirabile, c’è
calca, un sacco di extracomunitari che hanno i loro odori caratteristici’ci si
spinge, ognuno cerca di conquistarsi un posticino.

Io sono nella parte posteriore dell’autobus e non serve nemmero
aggrapaprsi ai sostegni, non potrei cadere nemmeno se lo volessi; altra
fermata, altra gente, altra ressa’sento qualcuno che spinge sulla mia schiena e
sul mio sedere, non si sposta ma d’altra parte lo spazio è quel che è’ma ora
sento che, non solo non si sposta’ma si muove, si accomoda per meglio aderire
al mio corpo’io ho un soprabito leggero tipico della primavera, e sotto
camicetta e gonna abbastanza larga e lunga sino a sopra alle ginocchia.

Io fingo che niente succeda, non voglio creare casini, non so nemmeno
chi è, cerco solo di spostarmi per far capire che non mi piacciono i suoi
apprezzamenti, ma tutto intorno a me non c’è un centimetro libero, anzi, sono
tutti più alti di me, e nessuno che guarda, tutti che si fanno i fatti propri.

Allora lo sconosciuto ne approfitta incurante delle possibili
conseguenze’ora sento distintamente una mano che palpa il mio sedere, con una
mano allontano la sua mano dal mio culo, ma lui non desiste e ci riprova, io cerco
di toglierla ancora, ma questa volta prende la mia mano e se la porta in mezzo
alle sue gambe’caspita’anche da non completamente duro ha proprio un
bell’arnese’non riesco a capire bene, so solo che non tolgo la mano, anzi, lo
prendo da sopra i pantaloni’mamma mia, è anche bello largo’ora usa entrambe le
mani, una sempre sul culo, uno mi palpa in mezzo alle gambe’se fosse dentro le
mutandine sentirebbe senza problemi che le sue attenzioni ora mi piacciono
parecchio’con la mano sale e mi sbottona un bottone del soprabito’e mi prende
una tetta’con l’altra invece mi alza la gonna e mi tocca il culo nudo’intanto
il suo cazzo si sta indurendo, inizio anche a sentirlo che spinge sul mio culo’con
la mano sotto la gonna si fa strada ed arriva alla figa ormai fradicia, sposta
le mutandine e mi infila due dita su, inizia a masturbarmi’non sono mai stata
tanto eccitata’purtroppo l’autobus arriva in periferia, non è ancora la mia
fermata, ma ora la gente inizia a scendere, quindi siamo più esposti agli
sgurdi’ed io sono pur sempre un brava mogliettina fedele’mancano due fermate al
mio paese, siamo in una zona industriale’senza pensarci, premo il bottone,
appena le porte si aprono io prendo la mano dello sconosciuto che non ho ancora
guardato e scendo’lui ovviamente non fa resistenza e mi segue’ci nascondiamo in
un vicolo scuro, ora lo vedo, è un ragazzo africano, imponente, sarà almeno
1.85-1.90, nero come l’ebano, bel sorriso, anche da vestito si vede che ha un
gran fisico, un bel cazzo e che è eccitato’io gli sorrido, mi inginocchio, gli
apro i pantaloni e subito inizio a succhiare quella mazza nera, appena mi entra
in bocca e lo ingoio per appena pochi centimetri, lui è in estasi, ma non gli
basta, mi alza, mi posa su un muretto, mi alza la gonna, mi scosta le mutandine
ed inizia a leccarmi la figa che è già un lago’per alcuni minuti, poi senza
chiedermi niente si alza, prende in mano il suo randello, lo punta sulla mia
figa e con un colpo secco lo butta dentro per almeno’ 17-18 cm’da togliere il fiato’poi inizia a
scoparmi in maniera forsennata, io non capisco più niente, sono in estasi
completa, potrebbe anche passare mio marito in quell’istante che vorrei
continuasse a scoparmi’dopo 10 minuti mi fa scendere, mi gira, mi sbottona il
soprabito e lo toglie, mi sbottona la camicia, mi sposta il reggiseno e mi
prende le due tette, mi pizzica i capezzoli, mentre mi penetra la figa da
dietro’inizia a scoparmi come farebbe un cavallo con la sua cavalla, mi penetra
fino in fonto, fino quasi a farmi male, e credo che potrebbe entrare anche di
più.

Mi scopa come fossi l’unica donna al mondo, la più bella, sento che mi
desidera, urlo, anch’io lo desidero, raggiungo svariati orgasmi (non uno o
massimo due come con mio marito -.- )’poi senza dire niente’mi esplode dentro
tutta la sua sborra’io in quel momento non penso che non prendo la pillola e
che ho terminato il ciclo da circa due settimane, in quel momento penso solo al
cazzo che mi sta trivellando ed inondando di sborra calda’quando si è scaricato
bene, mi gira, mi fa chinare e mi fa ripulire il cazzo con la lingua’sento la
sborra calda che scenda dalle mie coscie, mi sento troia, ma felice’lui è
contento, si riveste mi fa rialzare, mi da un bacio in bocca e mi dice le
uniche parole ‘prossima volta” e con una mano, mi alza la gonna, mi sposta le
mutandine tutte fradice di sperma, e mi mette un dito nel culo’

Poi sorride e se ne va’

Io mi pulisco con una salvietta della sborra che esce’.ma tutto il
resto? è dentro e chissà’

Sarò scema, ma mi eccita pensare che quella sborra’.

Ciao ciao, per commenti scrivete a giorgy_80@yahoo.it

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3
fiz

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