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Barbecue

By 27 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Domenica estiva, caldo, sole, barbecue con gli amici.
Il più fortunato, tra di noi, possessore della bella villa con ampio giardino, ci ospita tutti in questi incontri conviviali che uniscono chiacchiere, ricordi di liceo e relax’
La compagnia è eterogenea, l’ambiente è brillante e un po’ goliardico.
Tutti si alternano accanto alle braci, dove si grigliano carni e verdure’.cuocendo e mangiando’scambiandosi consigli e punti di vista’
‘ben presto mi annoio, come spesso mi capita in questo genere di ritrovi che mescolano invitati eterogenei’..
‘il sole e il caldo accumulato accanto al barbecue mi convincono a togliermi la camicia: rimango con dei castigati jeans e un casto reggiseno, che non è tuttavia costume’
Gli sguardi di riprovazione del mio fidanzato e di interesse degli altri invitati mi mettono in leggero imbarazzo, ma oramai non voglio recedere e rimettermi la camicia : rimarrò così, tanto più che oramai, dopo il primo momento di curiosità , nessuno sembra ormai fare caso a me.
Qualcuno si è steso al sole’altri sono riuniti sotto il gazebo ad aspettare l’immancabile partita di questi mondiali’
La noia aumenta ‘.e mi scappa anche la pipì’ma non voglio di nuovo attirare l’attenzione, né correre il rischio di suscitare gli inevitabili commenti salaci chiedendo il bagno al padrone di casa’e mi dirigo verso il fondo del giardino, dove un angolo appartato tra ampi cespugli di sempreverdi e la siepe di lauroceraso mi daranno quella privacy necessaria’per quei pochi momenti’

Mi accoccolo abbassandomi i pantaloni’.un fruscio e mi giro’è comparso lui da dietro ai cespugli’non so se mi ha seguita o’se è lì per il mio stesso motivo’
Imbarazzata mi rialzo, chiudendo veloce la lampo: non ho fatto in tempo a fare niente, ma quella posizione’inequivocabile’mi fa sentire’.come una bimba colta con le mani nella marmellata’

Si avvicina a me , che oramai sono in piedi, ponendosi alle mie spalle.
Le sue mani mi entrano nel reggiseno, abbassandone le spalline’il gesto mi coglie di sorpresa e non mi lascia nemmeno il tempo di reagire.
‘Mmmm’le hai volute mostrare a tutti e adesso voglio sentire come sono” sussurra all’orecchio mentre mi palpa e mi strizza le tette, facendomi impennare i capezzoli
‘ Cazzo’come sono sode’ma c’è qualcos’altro qui di duro!!’ e me lo schiaffa di botto tra le natiche’lo sento duro come il marmo, pur sotto la stoffa dei pantaloni’
Istintivamente mi appoggio a lui’spingendo all’indietro con i glutei.
Quella situazione assurda, col mio ragazzo a pochi metri da lì, assieme a tutti gli amici che conosco da una vita’mentre io mi sto strusciando su’questa persona che mi hanno presentato solo poche ore
fa , il dottor E, così fine…così educato e gentile, ma pur sempre’.un perfetto sconosciuto’tutto questo crea una sorta di ‘magic moment”un’eccitazione fino a poco prima impensabile’.

Mi volta ponendomi davanti a sé, cercando con la sua la mia lingua’un bacio furente e rabbioso’sono pochi i minuti concessici’lo sappiamo ‘nella nostra muta intesa’
Mi pone le mani sulle spalle facendomi inginocchiare nell’erba
e slacciandosi contemporaneamente la lampo dei jeans’

‘ E’ duro per colpa tua….adesso devi rimediare’ dice prendendoselo in mano e mettendomelo davanti alle labbra.
‘ Su’è rimasto un altro wurstel dalla grigliata!!’ mi invita sarcastico ‘ vediamo come te la cavi!’
Istintivamente faccio per prenderlo in mano , ma:
‘No!! Niente mani!! Solo con la bocca!! E guardami egli occhi mentre me lo succhi, troia!’ ordina sottovoce.

Intanto la vescica gonfia decuplica la mia eccitazione’mi sto bagnando tra le cosce’vorrei toccarmi là, ma lui, intuendo il mio pensiero, mi blocca dicendomi:
‘Solo le tette’ti devi toccare solo le tette, mentre mi spompini!!’

Dentro e fuori’dentro e fuori’sempre più in fondo’giù quasi in gola’
Sento il cazzo gonfiarsi e premere contro il palato’mentre la voglia di averlo nella figa mi fa esplodere’

‘ Tesoro? Dove sei andata?’
La voce del mio ragazzo che mi cerca da lontano blocca il mio lavorìo..
Lui me lo estrae di bocca, lucido e pulsante:
‘ Digli che vieni subito e sii convincente’.non vorrai che arrivi qui e veda ‘che sei una….svuotapalle???’ suggerisce il bastardo, con un sorriso’
‘ Arrivo subito amore..!’ farfuglio con la maggior disinvoltura possibile, prima di ritrovarmi di nuovo la bocca piena’e di continuare alacremente il mi lavoro.
‘ Devi farmi una sveltina… devi farmi sborrare prima che arrivi qualcuno!!Sbrigati, zoccola!! ‘ mentre con violenti colpi di reni sembra volermi sfondare la bocca’
Tra le cosce sono ‘un lago’mentre succhio con avidità e spremo quel membro tra le mie fauci’

Un fiotto, un altro’un altro ancora’ancora’.soffoco’
‘ tutta l’eccitazione post prandiale del nuovo arrivato in questo caldo pomeriggio estivo si riversa nella mia gola’che inghiottisce pronta e’.silenziosa…reprimendo i colpi di tosse: non posso correre il rischio di farmi sentire’

‘ E adesso la leccatina finale per ripulirmelo bene’non vorrai che alcune gocce sulla mia patta ‘denuncino che cosa sono venuto a fare qui con te?’

‘Anche le beffe…’ penso….mentre il mio clitoride gonfio reclama la sua parte’
Finisco di inghiottire, mentre raggiungo veloce gli amici davanti al televisore’
..Ora mi toccherà chiederlo davvero il bagno, al padrone di casa’e non solo per fare pipì’

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