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campeggio al lago

By 24 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono stanco e stressato dopo un inverno di lavoro, giugno è finalmente iniziato con un bel sole e parto da solo in cerca di relax assoluto, carico la tenda ed il sacco a pelo in macchina e le poche cose di cui avrò bisogno, non cerco comfort, solo pace e relax… ogni tanto mi ci vuole!
Arrivo a destinazione, poca gente e caldo umido, partire di giovedì in bassa stagione ha i suoi vantaggi. Il campeggio è semi deserto, benissimo, proprio quello che cercavo…. posso scegliere la piazzola che più mi aggrada ed usufruire di qualunque servizio senza alcun tipo di coda…
Pianto velocemente i picchetti, apro tutto il necessario, costume addosso in men che non si dica e sono già pronto per raggiugere l’acqua! Il lago offre sempre scenari mozzafiato in qualunque stagione: oggi è spettacolare! La riva è sassosa, ma non scomoda, mi guardo attorno e conto al massimo due coppie di asciugamani nel raggio di 100 metri: cosa posso chiedere di più? Mi tuffo immediatamente nell’acqua fresca e dolce e ne esco subito rinfrancato… Un paio di bracciate, una breve immersione in apnea e me ne torno a riva sul mio asciugamano. Adoro i minuti in cui la mia pelle si asciuga al sole, io con la pelle d’oca immobile vedo le goccioline farsi sempre più piccole fino a sparire e sentirmi finalmente asciutto.
Guardo verso il lago, alcune barche in lontananza, alcuni schiamazzi richiamano la mia attenzione, mi volto e ne cerco l’origine: a poche decine di metri dalla riva c’è una di quelle piccole piattaforme galleggianti ancorate cui si può salire con una scaletta direttamente dall’acqua e alcuni ragarzzi e ragazze che giocano a spingersi e a tuffarsi. Avranno tutti tra i 18 ed i 20 anni, a vederli così sembrano quasi tutti fratelli: corporatura asciutta, ma atletici, non muscolosi, ma tonici, quasi glabri, colorate nei costumi succinti le ragazze e tutti in slip i ragazzi. Questo aspetto fa pensare ad una squadra di nuoto probabilmente in ritiro o semplicemente in vacanza, non saprei. Li osservo per un po’, non c’è molto altro da vedere a parte il paesaggio: sono proprio i fisici che piacciono a me e devo dire che, anche se ho passato i 30, mi assomigliano parecchio, ok non sono più asciutto a quel modo, ma il mio passato da sportivo ha lasciato il segno sul mio fisico, mi tengo ancora in attività, e non posso certo lamentarmi nonostante la vita sedentaria… mi piace indugiare lo sguardo su quelle curve dolci e armoniose, i movimenti sicuri e precisi, i tratti morbidi, ma definiti. Le ragazze sono in bikini un paio ed in due pezzi sportivi le altre due, in comune hanno tutte capelli oltre le spalle e… capezzoli turgidi che sembrano voler bucare i costumi! sarà la brezza del lago sulla pelle bagnata, sarà la vicinanza dei ragazzi, saranno i giochi quasi innocenti, ma non del tutto, saranno tutte queste cose insieme… l’elettricità tra di loro è palpabile. Con la scusa di spingersi o di lanciarsi in acqua c’è sempre qualche mano che si appoggia nei punti strategici, alta sulle cosce, o tra le gambe, una presa da dietro a sorpresa che finisce proprio tra i seni, una “sollevata” che porta il bacino a brevissima distanza dal volto… i ragazzi sono i più esposti: gli slip sembrano proprio castigare le loro erezioni… a ben guardare non ce n’è uno che non abbia evidenti protuberanze sul davanti, segno che i giochi si stanno ben spingendo in là per tutti loro. Devo dire che, se avessi qualche anno di meno, mi ci butterei a capofitto, ed una familiare erezione che accenna a manifestrarsi anche in me mi conferma che la scena non mi lascia affatto tranquillo, sdraiato pancia in sù ho proprio il costume “in movimento”…
Resto a osservarli per un po’, ad un certo punto il gruppo comincia ad affievolirsi, alcuni rientrano a riva, si asciugano e li vedo dirigersi verso le docce dello stesso campeggio dove alloggio io… interessante…
Una coppia si attarda in acqua, un ragazzo moro, coi capelli ricci, non troppo alto, lei capelli neri, ma carnagione più chiara, abbronzata ma non come il suo amico. Si issano sulla piattaforma e si siedono sul bordo, i piedi in acqua, sembrano iniziare a parlare ma non sento le loro voci data la distanza, si direbbe esserci una certa familiarità tra loro… Li vedo avvicinarsi al punto che i bacini si appoggiano l’uno all’altro, lui appoggia una mano sulla coscia di lei che, senza farsi pregare, fa subito altrettanto… i volti si avvicinano, scatta un bacio… dapprima fugace, accennato, poi si ripete e si dilata, i ragazzi si stanno appassionando, vedo le bocche spalancarsi ed incollarsi tra loro… seguo i corpi avvicinarsi… sono seduti ma i busti ormai sono una cosa sola… vedo la mano di lei che dalla coscia si sposta verso il costume di lui, lo raggiuge, lo sfiora, ci si appoggia prima con le dita, poi con il palmo, sfiora la crescente protuberanza, ne saggia la forma e la percorre in lunghezza prima in una direzione poi nell’altra, e avanti e indietro ancora. La mano si sposta verso il costume, afferra il lacceto e lo snoda sicura, quindi si insinua dentro, prima con un dito, poi due, poi tutta la mano… Non ho una visione nitida perchè ci separa una certa distanza, ma distinguo i movimenti oscillatori della mano di lei attraverso lo slip del suo compagno e mi sembra di capire comunque con sufficiente chiarezza … Vanno avanti per alcuni minuti, scorgo l’aumento della velocità di lei e l’irrigidirsi di lui, poi si lasciano cadere in acqua… prevedibile effettivamente. Li vedo stuzzicarsi ancora mentre nuotano, poi si dirigono verso riva, in direzione degli asciugamani, escono dall’acqua visibilmente ancora presi dai loro corpi, mano nella mano, raggiungono i loro indumenti e li raccolgono. Nel momento di accucciarsi osservo meglio il sedere di lei e devo ammettere che una certa invidia verso il suo compagno si è fatta sentire… quelle rotondità sono estremamente invitanti: non è magra, ma tonica, si direbbe proprio di marmo, deve essere un piacere metterci le mani… Lei se ne va per prima veloce verso il campeggio, lui si guarda un po’ attorno. Parte a piedi e viene nella mia direzione, lo guardo, e gli sorrido, in fondo non c’è praticamente nessun altro, lui mi guarda, guarda verso la piattaforma, mi riguarda, ha capito che ho visto tutto, mi sorride e mi strizza l’occhio… il mio sorriso si allarga… la complicità maschile… ah ah ah! lo scorgo girarsi ancora verso di me, forse un po’ troppo per dirsi casuale, e se ne va anche lui. Indugio ancora una mezz’ora, ora voglio solo rilassarmi, anche se l’immagine cui ho assistito e quei costumi tesi non vogliono lasciarmi in pace…
Cena frugale, un buon libro, sopraggiunge il buio.
Amo fare la doccia dopo cena tardi, al campeggio, quando non c’è più nessuno, l’acqua è tutta per me e se mi attardo qualche minuto in più non faccio attendere qualcun altro. Raccolgo il necessario, chiudo la tenda e me ne vad verso le docce comuni.
Entro nel locale con i lavabi, da cui si accede a quello dei box doccia, sento lo scroscio dell’acqua proveniente da almeno uno dei box, non sono solo quindi… Non pensavo di trovare qualcun altro che apprezzasse la doccia a quest’ora della sera… mi avvicino all’ultimo box in fondo al locale con l’asciugamano appeso al braccio, alla mia sinistra supero quello occupato, tendo l’orecchio e… sento due voci, o meglio, due risatine trattenute a stento, ma udibili oltre il rumore dell’acqua. Essendo questo il penultimo, entro nel mio e mi spoglio, penso e spero per loro che si stiano divertendo, ma un po’ di curiosità mi assale: sarebbe fantastico se fossero i ragazzi di oggi pomeriggio… accidenti, l’immagine del gruppetto sulla piattaforma e poi la coppia è ancora molto viva in me.
Quasi quasi do’ un’occhiata… e dai non sono mica un guardone… ma se sto attento nemmeno se ne accorgono… cedo al mio istinto convinto di non nuocere a nessuno, mi sfilo le ciabatte, fissata al muro c’è una piccola panchina retraibile, la apro e ci salgo sopra, mi allungo, arrivo giusto a vedere cosa succede di là dalla parete… vedo proprio i due ragazzi di oggi pomeriggio, sono in piedi, si stanno baciando sotto la doccia, abbracciati, meglio avvinghiati… hanno gli occhi socchiusi, comunque sono assolutamente concentrati solo su di loro, non si sono nemmeno accorti del mio arrivo, sto comunque attento a non fare rumore. Vedo lui slacciarle il reggiseno con dolcezza, ma senza indugi, sfilarle le spalline e posarle le mani sui seni, non troppo grossi, ma belli rotondi e sodi… lei si fa scappare un gridolino al contatto, si lascia toccare con entusiasmo. Lei si stacca dalla sua bocca, scivola lentamente verso il suo petto, ne saggia i capezzoli, la pancia, ingugia un attimo sull’ombelico, scende ancora, porta le sue mani sui glutei di lui, segue i fianchi, quindi si ferma afferrando gli slip. Infila le dita nell’elastico e comincia a calarli, scivola verso il sedere di lui e indugia a sfiorarne la pelle soda e glabra delle natiche molto più chiare del resto del corpo… con la mani torna sul davanti e abbassa ulteriormente le slip, indugia un attimo prima del sesso, poi solleva lo slip e libera interamente il pene ed i testicoli… gli slip scivolano verso il basso mentre il sesso di lui si erge maestoso… è veramente ben dotato il ragazzo! Ben proporzionato e di buone dimensioni, il glande è viola per l’eccitazione e sembra stia per esplodere… Lei lo prende in mano e comincia a lavorarlo su e giù, si sofferma sui testicoli accarezzandoli e saggiandone la consistenza, poi torna all’asta turgida… Lui la lascia fare e solleva la testa, apre gli occhi… e mi vede! Almeno credo che mi abbia visto, ma li richiude e si lascia andare… accidenti che situazione… Lei lo spinge verso la piccola panca, lo fa sedere, si china di lui e comicia a baciargli il pene… Ora lui è semi sdraiato sulla panchina, nudo, la testa rivolta verso l’alto ma gli occhi chiusi, lei indossa ancora lo slip, di spalle, china su di lui con il suo pene in bocca, una mano avvinghiata alla coscia di lui, l’altra stretta alla base del pene, il suo sedere è alla portata della mano di lui che si insinua tra le natiche di lei, dopo averle accarezzate e saggiate per un po’ poi sparisce ritmicamente tra quelle cosce tornite ed abbronzate… la scena non mi lascia indifferente, sento già crescere una familiare protuberanza al mio basso ventre… torno a guardare e resto di sasso: due paia di occhi che mi fissano divertiti! Sono convinto di non aver fatto alcun rumore, ma loro non hanno smesso di fare quel che facevano poco fa, semplicemente lui ha aperto gli occhi e lei ha leggermente ruotato il capo nella mia direzione… da dove sono vedo il pene di lui entrare e uscire tra quelle soffici e fresche labbra e appensa più su gli occhi di lei che sorridendo guardano me!… Entrambi mi sorridono mentre godono l’uno dell’altro… Non so che fare, insomma, l’educazione mi direbbe di lasciar perdere e tornare alla mia doccia, ma d’altronde i ragazzi non si sono minimamente scomposti e la cosa mi eccita da matti, perchè non restare lì?… Indugio ancora qualche secondo sui loro corpi nudi e avvinghiati, colgo il dito di lui che la penetra da dietro allargandole leggermente le natiche, lei inarca un po’ la schiena per assecondarlo intanto maneggia il suo pene mentre ne lecca la punta…
“Vieni qui”, mi sento dire, ma sono parole che forse mi sto sognando, “ehi, dico a te, vieni qui dai, è da oggi che ci guardi (quindi lo sapeva….), “stai scherzando?”, “proprio no…” Non posso credere all’opportunità che mi si è parata davanti… scendo dalla mia scomoda posizione, esco dal mio box e mi infilo nel loro chiudendo la porta… Lei mi vede e mi sorride, si libera la bocca, ma tiene ben saldo il pene con la mano “vdai vieni qui, oggi pomeriggio ti abbiamo visto e abbiamo detto certe cose su di te…”, “dici sul serio?” non potevo credere alle mie orecchie… “io vi ho guardati dalla riva ed eravate splendidi sul quel galeggiante…”, “mmh, secondo me eri lontano e non hai capito bene cosa è successo, avvicinati che ti spiego…”. Mi avvicino a lei, ho il costume gonfio di un’erezione tesa e quasi dolorosa, lei allunga la mano libera mentre con l’altra continua a masturbare il suo compagno, mi slaccia il costume, appoggia la mano sulla mia protuberanza e sorride divertita… infila la mano nel costume e me lo sfila lentamente verso il basso. “Oh mio Dio, è veramnete grosso!” Il mio pene la punta dritta in faccia carico di energia, lei ne resta affascinata, lo affera con la mano e se lo porta alla bocca, ne tocca la punta con le labbra, quindi ne assaggia un po’, le sembra un po’ grosso per starci tutto ed effettivamente è un po’ più grosso di quello del suo compagno…. “Vieni più vicino” mi dice, poi fa cenno al suo compagno di alzarsi “Paolo mettiti qui vicino per favore” (adesso almeno uno ha un nome!), siamo affiancati in piedi, Paolo ed io, con le nostre turgide virilità puntate verso il viso di lei che, china, li osserva, li afferra uno per mano e li avvicina, li appoggia uno contro l’altro… Paolo ed io ci guardiamo divertiti, io allungo una mano verso il fianco di Paolo e mi lascio aderire a lui, Paolo capisce e apprezza, mi cinge le spalle, siamo circa alti uguali, lo guardo: ha dei bellissimi occhi verdi! Siamo adesi l’un l’altro dalla spalla, lungo il busto, i fianchi, il bacino, le cosce… è una sensazione stranissima: lei stringe i nostri sessi tenendoli uniti tra le sue mani, al punto che sento attarverso il mio pene le vibrazioni di quello di Paolo, e penso che per lui sia lo stesso… non penso di essere omosessuale, nel senso che non ho mai provato attrazione fisica vera verso un altro ragazzo, ma devo dire che questa situazione è estremamente eccitante e sento che lo è anche per Paolo, ci scambiamo qualche occhiata, poi torniamo a guardare lei… “Vale… che fai?”, (ora anche lei ha un nome, almeno un diminutivo…), “guarda, questa è proprio una mia fantasia da molto tempo…”, torna a guardare i nostri due falli eretti uniti, e comincia a muovere le mani su e giù masturbandoci insieme… la sensazione è strana, nuova, ma spettacolare! Non avrei mai pensato una cosa del genere… Vale guarda la sua creazione, poi si china e comincia a leccarci, prima dolcemente, passa la lingua tra i due glandi, poi da uno all’altro, usa entrambe le mani… avvicina le labbRa, ci sfiora, prova ad aprire la bocca avvolgendoci… due sono effettivamente troppi per la sua bocca, ma ci prova ugualmente… sento il calore intenso della sua bocca sull’asta e le vibrazioni del pene di Paolo adeso al mio…
Vale ne prende uno per mano e comincia a masturbarci mentre con la bocca passa da uno all’altro sorridente… va avanti così un po’…
Paolo ed io ci guardiamo e cominciamo ad accarezzare Vale sulla testa poi scendiamo ai seni… sono proprio sodi come li immaginavo! Gioco un po’ con il suo capezzolo sinistro e lo sento inturgidirsi ulteriormente…
Dopo un po’ non mi basta, lascio Vale alLe prese col pene di Paolo e mi porto dietro di lei, le sollevo il sedere accarezzandolo e tastandone la consistenza… meraviglioso, sodo e ben disegnato, un capolavoro! Vale è china a succhiare il pisello di Paolo, io mi chino verso i glutei di lei, li divarico leggermente e comincio a leccarla in mezzo e scendo piano fino all’ano dove mi soffermo un po’. Avverto un brivido che le fa inarcare la schiena, segno che la cosa le piace molto… scendo verso il perineo e le grandi labbra… passo la lingua con decisione, ma lentamente, così che possa goderne per bene, e la sento muovere, non ce la farà a resistere ancora per molto… la penetro con la lingua, trovo le piccole labbra, le lavoro con devozione, poi il clito turgido, colano umori come un rubinetto aperto… Vale è in estasi!
A questo punto mi alzo, avvicino il bacino e poggio la mia asta tra le natiche di Vale… la passo avanti ed indietro, vorrei che arrivasse a desiderarla davvero dentro di lei, mi afferro il pene e lo strofino lentamente inmezzo alle sue gambe, lo appoggio alla sua pelle e mimo un avanti e indietro per saggiare la situazione, Vale si inarca di più e la sento allungarsi verso di me, non me lo faccio ripetere: raggiunte le grandi labbra lo guido verso l’agognato orifizio e punto l’entrata. E’ talmente bagnata… entro con la punta, avverto un po’ di resistenza, è giovane, anche se le piace fare sesso evidentemente non lo fa così spesso, insisto un po’, la sento sospirare, lancia un gridolino, spingo ancora lento ma con decisione, mi ritraggo un po’ per tornare alla carica con più vigore. Mi spingo in lei… ancora… ancora… le piace… decisamente… la sento mugolare attraverso la bocca piena del pene di Paolo. Alzo gli occhi e guardo il mio compagno, anche lui non scherza, è paonazzo in viso e scommetto che la sua cappella deve essere messa peggio… è perso nella bocca di Vale…
Sento Paolo ansimare, velocizzare il respiro, gli scappa un grido, gli si irrigidiscono le gambe… fa tempo a dire “Vale…” e gli scarica in bocca tutto il suo entusiasmo… Vale prova a tenerlo, ma non le riesce molto, soprattutto se stantuffata da dietro incessantemente… apre la bocca in estasi e le cola sul mento lo sperma di Paolo, continua però a leccarselo tutto… Paolo è stremato e si accascia sulla panchina…
Vale però non è ancora sazia, si stacca, si sdraia a pancia in su sulla pachina con la testa tra le gambe di Paolo e a me “Ancora per favore…”. Le afferro le caviglie, me le porto alle spalle e la penetro in piedi avvicinandole le gambe intorno al mio pene avvolto nelle sue carni… Lancia un gridolino e si avvinghia a Paolo, che guarda la scena… noto che anche il suo cazzo sembra riprendere un po’ di vigore…
Vale sembra non farcela oltre e sicuramente non ce la faccio più io a tenermi: “Vale…” lei capisce subito, si stacca, si mette in ginocchio e me lo prende in bocca, mi succhia il glande con avidità mentre con una mano mi afferra l’asta e mi masturba e con la l’altra mi avvolge il sedere cercando di afferrarmi una natica… Alla sua foga rispondo esplodendole in bocca con tutto ciò che mi resta dentro, alcuni zampilli potenti, ma lei continua a succhiare, ed io ad eruttare, lei muove ancora la mano ed io scarico le ultime gocce…
Ci abbracciamo tutti e tre.
Apriamo l’acqua calda e ci insaponiamo reciprocamente, lasciando che l’acqua si porti via il sudore del momento…
Ci salutiamo dopo la doccia dandoci la buona notte e tornando ognuno alla propria tenda…
Li lascio andare un po’ avanti, Vale si gira e mi lancia un ultima occhiata e dicendo “grazie”.

Spero vi sia piaciuta.
Farebbe comunque piacere a me sapere cosa ne pensate. ciao.
paperino30@gmail.com

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