Lisa si guardò allo specchio, sistemandosi una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio. Il suo corpo snello e tonico rifletteva la luce della stanza, evidenziando il seno piccolo ma sodo e il sedere rotondo di cui era sempre andata fiera. Ma quella sera, qualcosa la tormentava. Non era il suo aspetto, né la sua timidezza che la facevano sentire a disagio. Era la sua vita sessuale con Diego.
Diego, il suo fidanzato da due anni, era un uomo dolce e premuroso, ma in camera da letto lasciava molto a desiderare. I suoi 30 anni portati male, il fisico sovrappeso e poco curato, si accompagnavano ad una desolante mancanza di fantasia. E poi, soprattutto, le dimensioni del suo pene. Un cazzettino minuscolo, quasi insignificante. Lisa lo amava, ma la frustrazione cresceva dentro di lei come un’onda che non trovava sfogo.
Quella sera, mentre Diego era in cucina a preparare la cena, Lisa decise che era il momento di agire. Aveva passato settimane a fantasticare su qualcosa di trasgressivo, qualcosa che potesse riaccendere la fiamma che sembrava spegnersi. Aveva bisogno di più. Aveva bisogno di lui.
“Diego,” chiamò, entrando in cucina con un sorriso malizioso. “Ho pensato a qualcosa per stasera. Qualcosa di diverso.”
Diego si voltò, un mestolo in mano e un’espressione confusa sul viso. “Diverso? Tipo cosa?”
Lisa si avvicinò, posando le mani sui suoi fianchi. “Tipo… un trio.”
Il mestolo cadde con un tonfo sul pavimento. Diego la guardò, gli occhi castani sgranati. “Un trio? Ma… con chi?”
Lisa sorrise, sentendo il cuore accelerare. “Con uno sconosciuto. Qualcuno che… ci aiuti a esplorare.”
Diego deglutì, il viso arrossato. “Ma io… non so se sono pronto per una cosa del genere.”
“Non preoccuparti,” sussurrò Lisa, accarezzandogli la guancia. “Tu sarai legato. Potrai solo guardare. Sarà il mio spettacolo.”
Le parole colpirono Diego come un fulmine. Legato? Solo guardare? La sua mente timida si scontrò con il desiderio di compiacere Lisa, e alla fine annui, anche se il suo piccolo pene già si irrigidiva al pensiero.
La scelta cadde su Johnnier, un ragazzo cubano che Lisa aveva adocchiato in un locale qualche settimana prima. Alto, muscoloso, con un sorriso che prometteva guai. E, come aveva scoperto da una sua amica, dotato di un pene enorme. Perfetto per il loro gioco.
Quando Johnnier arrivò all’appartamento, Diego era già legato a una sedia in soggiorno, nudo e imbarazzato. Il suo pene piccolo era eretto, un’evidente testimonianza della sua eccitazione e umiliazione. Lisa, invece, indossava un vestito nero aderente che lasciava poco all’immaginazione, i capelli biondi sciolti sulle spalle.
“Ciao,” disse Johnnier con un sorriso predatorio, gli occhi scuri fissi su Lisa. “Sei ancora più bella di quanto ricordassi.”
Lisa si avvicinò, sentendo il calore del suo sguardo su di sé. “Grazie. Questa è… una serata speciale. Diego qui sarà il nostro spettatore.”
Johnnier lanciò un’occhiata a Diego, legato e tremante. “Capisco. E tu, cosa ne pensi?”
Diego abbassò lo sguardo, il viso arrossato. “Fai… fai quello che vuoi.”
Lisa sorrise, soddisfatta. “Perfetto. Iniziamo.”
Si voltò verso Johnnier, posando le mani sul suo petto scolpito. Lui la afferrò per i fianchi, attirandola a sé. Lisa sentì il suo pene duro contro la sua pancia, già rigido e imponente. Era esattamente ciò che voleva.
“Togliti il vestito,” le ordinò Johnnier con una voce roca.
Lisa obbedì, lasciandolo scivolare lentamente lungo il suo corpo. Rimase in piedi davanti a lui, nuda, sentendo gli occhi di Diego su di sé. Johnnier la osservò con desiderio, le mani che scivolavano lungo le sue curve.
“Sei perfetta,” mormorò, afferrandole un seno piccolo e strizzandolo con forza. Lisa gemette, il piacere che si diffondeva in tutto il suo corpo.
Johnnier la spinse verso il divano, facendola sdraiare. Si posizionò tra le sue gambe, aprendo le cosce con le mani. Lisa guardò Diego, legato e impotente, il suo piccolo pene che pulsava mentre osservava la scena.
“Guarda bene,” gli sussurrò Lisa, prima di voltarsi verso Johnnier.
Lui non perse tempo. Afferrò il suo pene enorme, già lucido di eccitazione, e lo posò sull’ingresso della sua vagina. Lisa trattenne il fiato, sentendo la punta premere contro di lei.
“Sei pronta?” le chiese Johnnier, gli occhi fissi nei suoi.
Lisa annui, desiderosa. “Sì.”
Con un solo movimento, Johnnier la penetrò, spingendosi fino in fondo. Lisa gemette ad alta voce, il piacere misto al dolore mentre il suo corpo si adattava alla sua dimensione. Diego osservava, il respiro affannoso, il suo pene piccolo che pulsava invidia.
Johnnier iniziò a muoversi, lento all’inizio, poi sempre più veloce. Ogni spinta era profonda, possessiva. Lisa si aggrappò alle sue spalle, i gemiti che riempivano la stanza.
“Ti piace, piccola?” le chiese Johnnier, la voce roca.
“Sì… sì, mi piace,” ansimò Lisa, sentendo il piacere crescere dentro di lei.
Johnnier non si fermò. Dopo averla posseduta vigorosamente, la girò sulla pancia, sollevandole i fianchi. Lisa sapeva cosa stava per succedere.
“Il tuo culo è così perfetto,” mormorò Johnnier, spalmando lubrificante sull’ingresso stretto.
Lisa trattenne il fiato mentre lui la penetrava lentamente, spingendosi dentro di lei con cautela. Il dolore iniziale si trasformò in piacere, e Lisa gemette, sentendosi completamente riempita.
“Sei così stretta,” ansimò Johnnier, iniziando a muoversi con forza.
Diego osservava, il suo pene piccolo che pulsava mentre guardava Lisa essere posseduta in ogni modo possibile. Si sentiva umiliato, ma anche eccitato. Era come se qualcosa dentro di lui si stesse risvegliando.
Dopo averla scopato avidamente quel culetto delizioso, Johnnier la girò di nuovo, afferrandole la testa e spingendo il suo pene in bocca.
“Succhialo,” le ordinò, i fianchi che si muovevano avanti e indietro.
Lisa obbedì, ingoiando il suo enorme cazzo fino in fondo, assaporando l’aroma salato della sua eccitazione. Johnnier gemette, afferrandole i capelli e guidando il ritmo.
“Voglio venirti in bocca,” ansimò.
Lisa annui, continuando a succhiare con passione. Dopo pochi istanti, Johnnier si irrigidì, il corpo che tremava mentre esplodeva dentro di lei con fiotti densi e copiosi di seme. Lisa ingoiò ogni goccia, sentendo il suo sperma scivolare giù per la gola.
Johnnier si ritirò, l’enorme membro ancora lucido, e si lasciò cadere accanto a lei, ansimante. Lisa si voltò verso Diego, ancora legato alla sedia.
“Ora tocca a te,” gli disse con un sorriso malizioso.
Diego la guardò, il viso arrossato ma gli occhi pieni di desiderio. “Cosa… cosa vuoi che faccia?”
Lisa si alzò, avvicinandosi a lui. “Voglio che tu mi scopi insieme a lui. Una doppia penetrazione.”
Diego deglutì, il suo minuscolo cazzetto che pulsava all’idea. Johnnier si alzò, sorridendo. “Sei sicuro di farcela, piccolo?”
Diego annui, determinato. “Sì.”
Johnnier lo liberò dalle corde, e Diego si alzò, il pene eretto che puntava verso Lisa. Lei si sdraiò sul divano, le gambe aperte, pronta per loro.
Johnnier si posizionò dietro di lei, penetrando di nuovo la sua vagina. Lisa gemette, sentendosi riempita. Diego si mise davanti a lei, guidando il suo piccolo pene verso l’ingresso.
“Fallo,” lo incitò Lisa.
Diego spingendosi dentro di lei, sentendo la strettezza della sua vagina già occupata da Johnnier. Lisa gemette ad alta voce, il piacere che la travolgeva.
I due uomini iniziarono a muoversi insieme, i loro fianchi che si incontravano con ogni spinta. Lisa si sentiva completamente posseduta, il suo corpo al limite del piacere.
“Sto per venire,” ansimò Diego, il viso arrossato.
“Anch’io,” aggiunse Johnnier, la voce roca.
Lisa gemette, sentendo i loro corpi tremare. Poi, in un’esplosione di piacere, entrambi eiacularono dentro di lei, riempiendola completamente.
Lisa urlò, l’orgasmo che la travolgeva come un’onda. Si lasciò cadere sul divano, esausta ma soddisfatta.
Diego la guardò, il viso ancora arrossato ma con un sorriso trionfante. Aveva ritrovato la sua virilità, anche se era passato attraverso l’umiliazione.
Johnnier si sdraiò accanto a loro, sorridendo. “È stata una serata indimenticabile.”
Lisa si voltò verso Diego, accarezzandogli la guancia. “Grazie. Hai reso tutto perfetto.”
Diego la baciò, il suo piccolo pene che iniziava a irrigidirsi di nuovo. Aveva scoperto un lato di sé che non conosceva, e Lisa era felice di averlo guidato in quel viaggio.
La notte era solo all’inizio, e Lisa sapeva che da quel momento in poi, la loro vita sessuale non sarebbe stata più la stessa.
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…
Due gemelle come protagoniste scatenano le mie più turpi fantasie. Se il giorno che stavo per cominciare la stesura del…
W-O-W! Non scherzavi quando dicevi che questa sarebbe stata più hot. E devo dire che di carne al fuoco ne…
Questo è forse il capitolo più noioso dell'intera storia, prometto che i prossimi saranno più "ad alta temperatura", come dicono…
Breve, ma d'impatto. Interessante. Attendo il seguito!