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Colloquio di lavoro….

By 19 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

… appena arrivata in ufficio sono corsa in bagno per lavare via l’emozione e l’eccitazione di quello che è appena successo sull’autobus…
non so cosa mi abbia preso stamattina…. sarà stata l’atmosfera onirica del paesaggio finalmente ricoperto da un sottile velo di neve, saranno state le tante fantasie che in questi giorni affollano la mia mente ma ho fatto una cosa che fino a ieri non mi sarei mai immaginata di poter fare….
Cedere in quel modo alla perversione di un affascinante sconosciuto mi ha stravolta così tanto che appena uscita dallo stato di beatitudine a cui mi ha portata il mio orgasmo pubblico sono scesa dall’autobus, un paio di fermate prima a quella a cui scendo solitamente…. l’aria fresca sul volto accaldato, mi ha risollevata leggermente dallo stato di torpore in cui sono caduta dopo ciò che è successo…
Arrivata in ufficio, ancora prima che mi tolga la giacca, milena mi ricorda che tra poco arriverà un candidato per un colloquio per il posto vacante per cui abbiamo pubblicato l’annuncio…. annoiata e un pò scocciata per non poter passare un pò di tempo a rilassarmi penso che sarà il solito consulente noioso e sicuro di sè; sistemo la mia giacca sul bell’appendiabiti che mi accoglie all’ingresso del mio ufficio luminoso e mi dirigo verso la finestra….
dall’alto del nono piano, il mio ufficio sovrasta tutti gli altri palazzi che come in un dipindo mi regalano un’immagine stupenda di milano dopo la nevicata di stanotte…. la mia immagine si rispecchia completamente nella grande vetrata che divide la mia vita da giovane donna in carriera dal fantastico e inconsueto mondo ricco di poesia che si presenta fuori…. appoggio una mano sul vetro quasi a voler entrare a far parte dello splendido paesaggio quando sento bussare alla mia porta ed ho un sussulto….
mi volto giusto in tempo per vedere entrare milena seguita da un giovane ed elegante ragazzo…. rimango allibita quando mi rendo conto che la persona che ho di fronte è la stessa che stamattina in autobus mi ha regalato il piacere perverso per cui ancora sento caldo…
ovviamente anche lui mi ha riconosciuta e rimaniamo entrambi a fissarci perplessi… milena che ha notato la tensione di entrambi (ma fortunatamente non ne conosce i motivi) rompe il ghiaccio facendo le prime presentazioni…. ingoiando l’imbarazzo faccio accomodare il mio perverso candidato di fronte alla scrivania, attendo che milena esca dall’ufficio chiudendo la porta per tirare un sospiro di sollievo… continuo a non guardarlo negli occhi e lui risponde alle mie domandi formali con semplici monosillabi….
finalmente, forse stufo della strana situazione che si sta andando a creare, l’affascinante consulente prende la parola cercando di spiegarmi che quello che è successo stamattina è stato una cosa del tutto insolita per lui, un istinto incontrollato dettato dal magnetismo che io, la mia persona, ero riuscita ad ispirargli….
non mi interessa, è troppo per me, è troppo imbarazzante avere di fronte una persona che ha conosciuto le mie debolezze, che potrebbe approfittarsi di questo…. mi alzo e cortesemente gli chiedo di andarsene giustificandomi col fatto che non sarebbe opportuno intraprendere alcun tipo di collaborazione dopo quello che è successo… mi dirigo verso la porta…. lui mi segue con lo sguardo, poi si alza e proprio mentre io sto per aprire l’uscio che mi metterebbe al riparo dalla mia coscienza con una mano spinge la porta fino a farla chiudere e con l’altra gira la chiave…. rimango così, ferma, in gabbia tra le sue braccia appoggiate al legno della porta…. alzo lo sguardo e lo fisso con aria di sfida… lui invece mi sta fissando in contemplazione…. nel mio profondo non posso che sentire un brivido di eccitazione crescere…. lo allontano con una spinta brusca e gli chiedo chi si crede di essere, chi gli da il diritto di comportarsi in quel modo… gli dico di andarsene, ma in reltà non voglio che se ne vada…. mi dirigo verso la vetrata confusa, accaldata… ho le gambe che mi tremano…. a braccia conserte scruto il vuoto sotto di me in silenzio…. sento che si avvicina…. lo intravedo attraverso il riflesso del finestrone…. percepisco ormai la sua presenza proprio dietro me…. ho il cuore che mi batte all’impazzata…. lui appoggia entrambi le mani sul vetro, imprigionandomi con il suo odore…. inizia a baciarmi il collo ma la mia rigidità non cede ancora…. prende le mie mani tra le sue e io lo lascio fare, non riesco a muovermi…. le appoggia sul vetro continuando a solleticarmi il collo con le labbra…. ora le sue mani scorrono sulle mie gambe, sul mio sedere…. sento il suo sesso già eccitato che come stamattina si insinua tra i miei glutei… con le mani fa alzare la mia gonna a tubino e arriva, dal davanti, a toccarmi dentro lo slip…. io divarico leggermente le gambe per permettergli di insinuare le sue dita dentro me….
poi mi fa girare e, sempre spingendomi verso la vetrata, mi dona un bacio dolcissimo…. lo voglio! gli slaccio i pantaloni e inizio ad accarezzargli, attraverso i boxer, il suo pene rigonfio di passione….. poi sfuggendo ai suoi baci mi giro e tirandolo per la giacca del suo completo perfetto mi dirigo verso la scrivania, che è proprio dietro di noi, sposto alcune carte che vi sono appoggiate sopra e mi siedo su di essa, facendo aderire perfettamente il mio inguine al suo lo circondo con le gambe e lo bacio appassionatamente…. lui si libera solo per un attimo dalla mia presa, giusto il tempo per tirare fuori il suo sesso…. sposta le mie mutandine ormai bagnate per la costante eccitazione che mi sta regalando e con estrema delicatezza permette che io lo avvolga con tutto il mio calore, dentro la carne più dolce che posseggo….
l’atto in sè non dura molto poichè entrambi abbiamo sopportato troppe tensioni per riuscire a trattenere tutto il piacere che esplode poco dopo tra i nostri gemiti soffocati, ma l’intensità con cui si è svolto è tale che rimaniamo avvinghiati l’uno all’altra ancora per un pò….
ci riporta alla realtà il mio telefono che squilla…. sobbalzo e cerco di ricompormi come posso, lui fa lo stesso…. rispondo con la voce più naturale che mi viene in quel momento e dall’altro lato sento milena che mi chiede se va tutto bene e, ironicamente, mi dice di non importunare troppo i candidati altrimento scappano….. non riesco a trattenere una risata….
ci sediamo ai nostri posti di partenza e concludiamo il “colloquio” parlando del più e del meno…. la neve ormai si è sciolta quasi del tutto…
salutandoci il più formalmente possibile dico scherzando al mio amante che prenderò in seria considerazione la sua candidatura…. e forse lo penso sul serio….

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