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Racconti Erotici

Due donne, quattro uomini.

By 28 Marzo 2024No Comments

A mio marito Gius piacciono le donne con le grandi tette, le poppone come le chiama lui. Dove poter affondare le mani, stropicciandole e affondare la sua vorace bocca. Suggere i grandi capezzoli, consumare la lingua in un “leccatoio” infinito.
Poiché il dovere di una buona moglie è assecondare il marito (ogni tanto) ho dato il mio assenso a incontrare una coppia la cui lei fosse una vera “poppona”.
Ci siamo messi alla ricerca sia della coppia e di un singolo che ci ospitasse, dato che noi non possiamo a casa nostra, porto di mare di figli e avi.
Abbiamo avuto moltissime disponibilità sia di coppie che di singoli ospitali e con Gius abbiamo intessuto simpatiche conversazioni per trovare le anime gemelle di una notte brava.
Per il singolo mi ha interessato un maturo cinquantenne che si dichiarava grande appassionato di fotografia e di musica, così come lo sono io…ed avere due nuovi servizi fotografici, uno per “tutti” e uno solo per i “maggiorenni” mi intrigava molto.
Per la coppia abbiamo concordato con una ragazza giovane e carina ma “abbondante” come voleva Gius, con un marito più datato, ma non male.
L’appuntamento in una villetta del fotografo e prima come da tradizione, con Gius siamo stati a cena a Viareggio in un ottimo ristorante in Darsena. Ostriche e una catalana di scampi e gamberi, annaffiata da Berlucchi rosé, con a seguire la tradizionale Sambuca Molinari. Così per scaldare i motori.
Belli caldi siamo andati a casa del fotografo e qui la prima sorpresa, non era solo, ma in compagnia di un ragazzone, alto, massiccio e soprattutto molto giovane, sotto i trent’anni. Non mi piacciono queste sorprese e generalmente mi incazzo e voglio andar via, ma il ragazzo era veramente top e mai avrei gettato via una occasione così. Sono un po’ troia…lo so…ma una Milf come me, deve avere dei principi, ma anche essere elastica perché ragazzi così prestanti e giovani non si trovano tutti i giorni e la curiosità di vedere se all’immagine avrebbe fatto seguito la sostanza stuzzicava la mia micetta che aveva subito drittate le orecchie…ops…si chiamano.. grandi labbra.
Eravamo arrivati primi e in attesa dell’altra coppia il fotografo ha iniziato a farmi le foto…dapprima con la mia mise scintillante…poi tolto il “carissimo” vestito… nella guepiere violetta e autoreggenti che avevo sotto.
Le foto osé ovviamente erano fatte sul letto e il ragazzo giovane, Marco, mi si è fiondato sopra, mettendomi le mani dappertutto e denudando un cazzo maestoso, per grandezza e lunghezza (vedi foto) che mi ha fatto subito arrapare di brutto.
Se non fosse intervenuto il palloso di mio marito, gliela avrei data subito, per provare quello stallone scatenato. Gius ci interruppe dicendo che stava male iniziare senza l’altra coppia e che avremmo compromesso la serata.
Marco a malincuore dovette rinunciare e rinfoderare l’arma atomica che era arrivata a pochi centimetri dal bersaglio.
Meno male che poco dopo arrivò la coppia, lei come l’avevamo ricercata, giovane, carina e tanta roba…anche il marito, pur passatello, venti anni in più di lei, non era male.
La conoscenza e l’imbarazzo iniziale durò pochissimo, perché la ragazza molto vispa, alla vista della proboscide che spuntava ancora ritta e dura dai pantaloni di Marco, si tolse il vestito e rimase in reggiseno e tanga e mi abbraccio subito mettendo la sua lingua nella mia bocca.
Non fui sorpresa e restituiti il bacio mettendo subito le mie mani sulle sue poppone…come sapete mi sarebbe sempre piaciuto di avere la quinta invece della terza scarsa che ho.
Appena i maschietti furono nudi saltarono nel letto e ci divisero…ho avuto la netta sensazione che alla ragazza sia dispiaciuto…come a me…avremmo voluto continuare ad esplorare i nostri corpi…e i nostri buchetti.
Ma i quattro uomini erano allupati ed hanno iniziato a curare noi due donne, a coppia.
Il primo assalto alle mie virtù…è stato portato da Marco e dal marito della ragazza, mentre il mio Gius e il fotografo si prendevano cura della bella poppona.
Visto che è capitato fra le mie mani questo bel giovane che ha fatto vedere un uccello maestoso, voglio dare il massimo della mia troiaggine per conquistarlo
Avrà avuto certamente delle belle giovani ragazze, ma non credo abbia mai provato il sesso fatto con un Milf di grande esperienza come me. (si dice esperienza ma si legge troia)
Inizio a leccarlo tutto con la punta della lingua, dal collo ai pettorali, mentre le sue mani strizzano le chiappe del mio culetto.
Inizio a scendere con la lingua, mentre con le mani gli strizzo l’uccello e gli palpo le palle.
Lui sposta una mano dentro la mia guepiere e poi all’interno del perizoma e inizia a mantrugiare la mia fica.
“Sei un lago”, mi dice…”sei proprio una troia”…mentre io ho raggiunto con la lingua il suo uccello.
Mi metto in ginocchio per meglio leccare il suo cazzo, liberando il mio culo verso la faccia dell’altro uomo che non perde tempo…mi sbottona tutta la guepiere per toglierla, mi abbassa e mi leva il tanga sempre viola che avevo sotto e che mostrava già macchie abbondanti della mia libidine.
Il cazzo da sogno di Marco svetta davanti alle mie labbra, mi guarda e mi dice “ti piace” io sorrido e spalanco la bocca per prendere la sua cappella dentro.
Poi lo faccio uscire e inizio a leccarlo dal buchino alle palle la culetto.
Ha delle palle dure, gonfie, tese…la mia lingua lo fa sussultare, contorcere, mugolando.
Come di eccita quando un uomo sotto i colpi della mia lingua si contorce e mugola, come un gatto in calore.
Intanto il marito della poppona ha preso a leccarmi il grilletto per poi scendere sulla fica e sul buchino del mio semi-vergine culetto.
Godo per quel trattamento di lingua, godo per quel cazzone che ho in bocca…cerco di prenderlo tutto, perché sono a che ha gli uomini piace sentirlo in fondo alla gola, sentire che una donna rischia di soffocare per dargli godimento.
Lo faccio con gioia perché so che nessuna altra donna prima di me gli ha mai fatto. Sono la prima certamente.
L’uomo che mi lecca dietro ha voglia e smesso di leccarmi mi infila il suo cazzo nella fica e inizia a pomparmi, mentre io continuo a ingollare tutto il cazzo di Marco, avanti e indietro e lo sento godere.
Il cazzo nella fica e quello in bocca mi provocano un orgasmo che viene dal profondo e mi fa urlare a voce spiegata.
Alle mie urla Gius leva la bocca dal fiero pasto che stava facendo della fica della giovane ragazza per dirmi “…godi troia con un cazzo giovane..” ma poi si rituffa nella topa della poppona.
Adesso voglio il cazzone di Marco, lui è sempre steso sul dorso, subendo l’assalto della mia lingua, mi sposto… faccio uscire l’uccello che mi stantuffava dentro, scavalco con una coscia il corpo di Marco e mi impalo nel suo cazzo.
Lo faccio entrare lentamente, anche se la mia fica …scopata a pecorina e il massiccio orgasmo avuto… è ampiamente pronta anche per un cazzo così grande.
Lo sento entrare, strusciare sulle pareti della mia topa, riempirla tutta e toccare il fondo, il mio utero.
Essere “piena” così mi fa impazzire di godimento e dopo un momento di “riflessione” inizio a scoparlo lentamente.
Il marito che scopava prima si alza in piedi e mi mette l’uccello in bocca, per spompinarlo.
Sento l’odore della mia fica, dei miei umori su quell’uccello che fino a pochi secondi mi scopava a pecorina…e a quel pensiero mi eccito ancora di più.
Marco è instancabile ed io passo da una sbrodata all’altra e non ce la faccio più…mi sente tutto…la fica, l’utero, le cosce a pompare in su e giù e a bocca piena dell’altro.
Meno male che il fotografo, che aveva finito di scopare la poppona mentre Gius gli leccava tutta e la baciava in bocca, dice a voce alta “…ragazzi è l’ora di cambiare formazione…”
I due cazzi che mi martoriavano escono e i due uomini si spostano sull’altra ragazza e il fotografo e Gius si accomodano vicino a me.
Il fotografo aveva appena sborrato scopando la ragazza e quindi, meno male, aveva voglia di coccole, di leccarmi, baciarmi, essere leccato e non di scopare.
Così ho potuto riposarmi facendomi cullare dalle lingue dei due uomini che era di turno su di me.
La poppona invece si faceva scopare dal marito e stava facendo un pompino regale a Marco fino a farlo sborrare nella sua bocca, con mio grande dispiacere, perché avrei voluto farlo sborrare io, nella mia topa.
Questa parte di gioco a sei rilassante è andato avanti per un po’…poi con grande meraviglia ho visto Marco nuovamente con l’uccello ritto venire verso me…aveva sborrato nella bocca dell’altra ma la gioventù e la libidine gli faceva ricercare la mia fica per depositarci la sua calda borra.
Così è stato, mi ha sdraiata sul letto, ed è entrato in me, con dolcezza, quel cazzone nuovamente ha riempito la mia topa.
Ha iniziato a scoparmi lentamente, con gusto, guardami negli occhi ed io guardavo lui che mi sovrastava e spingeva il suo cazzo fino in fondo.
A quel punto Gius ha iniziato a baciarmi libidinosamente intrecciando la sua lingua con la mia.
A lui piace sentire i colpi di un cazzo che entra nella mia fica con la sua lingua che intreccia la mia e la mia bocca che gode ad ogni colpo di cazzo, ricevuto.
Mi è venuto dentro il maialino che si era levato il preservativo, e sentendo quella borra calda che mi riempiva la fica sono precipitata in orgasmo così violento che Gius è rimasto interdetto…pensava mi fossi sentita male.
La serata è andata ancora avanti ma io dopo quelli orgasmi…scopavo gli altri…come uno zombi…godevo…ma ero come fossi precipitata in un sogno erotico.
A casa ho scopato Gius, solo per ricordare con lui i momenti vissuti…e ci siamo addormentati con lui che aveva il suo uccello nella mia topa…in un scopata “maritale”… entrambi sdraiati, io con una coscia alzata e lui dentro…una cosa da anni di matrimonio.

Anita

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Anita

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