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E-MAIL da Lu.

By 16 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
http://www.iomilu.com/viewuser.php?uid=843

Confessioni di Lu.

Da parte di una amica
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Vediamo come incominciare. Ti avevo detto che sono stata molto precoce anche se la vera maialina che era in mè doveva ancora uscire.. E’ pur vero che siamo la somma di ciò che abbiamo fatto in passato ma ci deve essere in noi dei cromosomi ereditati per cui siamo più portati verso una cosa rispetto ad un’altra..
Visto che si parlava di incesto o in generale del sesso, ti dirò un po di mè.

La prima volta che ho visto un cazzo duro è stato sotto la doccia. Era di mio fratello più vecchio di mè di 3 anni. Fin da piccoli ci siamo lavati e cambiati nello stesso bagno e nella stessa camera. Sapevo la differenza che c’era fra mè e lui o come si dice, fra le femmine e i maschietti ma abituata com’ero non badavo molto a certi segnali. Quali? La crescita di peluria attorno al suo pube ad esempio. O sotto al naso.. La grossezza del suo cazzo era evidente ma non è che mi ero messa a misurarglielo quindi per mè era tutto normale.

Come sempre tornati a casa dalla palestra o dalla piscina, ci facevamo la doccia assieme perché non c’era mai abbastanza acqua per via del boiler. Lui si era già messo sotto al getto dell’acqua calda e quando sono entrata io lui si è messo da parte per insaponarsi. In una prassi consolidata, come finiva uno incominciava l’altro, tipo prima la testa poi il corpo alternandoci. Mentre si lavava la testa noto che ha il cazzo eretto o come dicevo allora lungo.. Ridevo fra mè e faticavo a non sbeffeggiarlo ma sono rimasta a fissarlo per tutto il tempo. Estasiata direi ora, ma all’ora ero solo incuriosita.

Non ne avevo mai visto uno duro così vicino o non ne avevo assolutamente mai visti di così ‘lunghi’. Come si è accorto che ero piegata a fissarglielo si è scusato e si è girato impedendomi di guardare ulteriormente. Il nostro rapporto non si è modificato e infatti eravamo sempre due cani e gatti. Se non ci si vedeva, ci si cercava ma trovatici eravamo sempre pronti a litigare.

Quando con le amiche ne ho parlato si è scatenato il finimondo. Chi diceva scandalo, chi si divertiva a prendermi in giro, chi cercava in mè informazioni sempre più dettagliate. Anche loro poi mi hanno confermato le supposizioni e i dubbi in merito al sesso.. Che discorsi complicati e maturi che facevamo. Il nostro circolo delle piccole donne.. Sapevamo tutto per sentito dire da quella o quell’altra..

Alla prima occasione in cui abbiamo fatto nuovamente la doccia insieme, l’ho tenuto costantemente d’occhio e ho visto come cresceva piano, piano.
Lui continuava a dire:
‘Non è niente. Non è niente.’

Ma io ho voluto constatare prendendolo in mano. Immagina la sua reazione.

è scivolato nella doccia e quasi cade trascinandomi con lui. Tutto è finito con lui arrabbiato che mi sgridava e insultava mentre continuavamo a lavarci. Peccato che non abbiamo proseguito perché da allora ho il pallino dei cazzi lunghi, duri e caldi. Lo sempre costantemente tenuto d’occhio e un pomeriggio mi sono accorta che gli era cresciuto nei boxer. Lo inseguito dopo poco in bagno e dal buco della serratura l’ho spiato che si masturbava.

Purtroppo dalla posizione che era messo non vedevo bene ma era li sul lavandino che mandava la mano avanti e indietro sul cazzo. Peccato non averlo visto bene, però poi l’ho visto e anche molto meglio. Successivamente mi ero interessata alla questione e in biblioteca ho letto tutti i libri sull’argomento. Una sera in bagno mi sono seduta sul bide e con lo specchio ho guardato bene la mia patatina. Lo frugata tutta in cerca dei particolari che descrivevano i libri. Naturalmente mi sono procurata piacere come spesso mi capitava ma nulla di che.

Piano, piano mi sono cresciute le tette e fra le mie amiche ero l’ultima in fatto di maturazione su tutti i livelli. Sapevo più io in campo teorico che non sul piano fisico. Anche lui e i ragazzi si sono accorti che mi stavano crescendo e avevo sempre i loro occhi appiccicati addosso. Lui ha smesso di prendermi in giro quando le mie ‘ciliegie’ sono diventate ‘albicocche’ come diceva per sfottermi.

Onestamente questo mi è sempre piaciuto soprattutto perché mi consideravano già una donna. I peli poi hanno iniziato a crescermi attorno alle labbrine e più di una volta l’ho scoperto che mi spiava. Supponevo che si stesse facendo una sega come io d’altronde, quando lo facevo a lui. Peccato che in doccia non abbia più voluto che entrassi, anche se rimanevo seduta sul water a osservarlo mentre si lavava o era lui a farlo. è sempre stato un nostro vezzo voyeuristico.

La prima volta che ho goduto come si deve e non piacere come ero capace di darmi fin da piccola, è stato a casa di una mia amica/compagna di scuola. Avremmo dovuto studiare ma si faceva di tutto tranne che quello. Eravamo in camera sua che si parlava di ragazzi e mi descriveva il piacere che provava quando la baciavano e palpavano. Premetto che aveva delle tette fantastiche e non delle mezze albicocche come le avevo io all’epoca.

In vena di confessioni mi dice che lei si fa tutte le sere e io ingenua che le chiedo ‘Come?’
‘Così!’ Mi risponde e detto fatto in pochi minuti eravamo nude con le gambe e le patatine aperte che ci facevamo un magnifico ditalino. Il mio primo vero ditalino! In pochi minuti ero tutta bagnata e il calore che provavo si diffondeva in tutto il corpo. Quando a forza di strofinare il clitoride son passata dalla fase del piacere al godimento sono quasi svenuta.

Fino ad allora mi ero sempre fermata all’inizio quando ero convinta che il piacere era il godimento provato, ma sotto la guida esperta di lei, ho provato il mio primo vero ditalino. Pensa che quando ho goduto eravamo sedute con le gambe aperte una di fronte all’altra e per l’effetto dello spasmo o cosa mi sia successo non lo so realmente, mi sono sdraiata sbattendo la testa contro il bordo del letto.

All’inizio non ho sentito nulla ma poi mi girava la testa. Non saprò mai se per effetto del ditalino o per il bernoccolo che mi è uscito. Fatto stà che poi alla sera per tornare a casa sua madre ha dovuto portarmici in macchina. Non mi reggevo in piedi. Ero come svuotata e senza energie oltre naturalmente alla testa dolorante. La sera poi a letto ho dormito come un sasso.

All’indomani non vedevo l’ora di rimanere sola per riprovare il nuovo gioco e infatti giunto il pomeriggio mi sono spogliata e ho incominciato a masturbarmi godendo come una pazza. Naturalmente facendo tutti i pomeriggi una tale attività, il rendimento a scuola ne ha risentito ma c’è lo fatta ugualmente. Una mattina poi, mi sono svegliata che ero tutta sporca di sangue. Non vedevo l’ora che accadesse e finalmente arrivate ero mortificata per aver sporcato il letto. Comunque i miei erano veramente contenti.

La sera siamo usciti in pizzeria e poi la domenica successiva siamo usciti a pranzo insieme con molti degli amici dei miei. Per mè era solo una scocciatura perché volevo solo rimanere sola in camera a soddisfarmi godendo tranquilla. Naturalmente tutta quella attività non è passata inosservata a mio fratello come io non ho mai smesso di spiarlo quando si faceva le seghe. Guardavo interessata come lui cambiava. Metteva muscoli e barba e il pube si era ben ricoperto di peli. Anche io a parte le tette che mi crescevano a vista d’occhio ho incominciato a mettere su un bel po’ di pelo. Il sedere si è fatto sempre più tondo e prominente ma erano i miei capezzoli che attiravano l’attenzione di tutti mentre la mia era focalizzata sulla patatina/clitoride.

Dopo un paio di estate i miei mi hanno concesso di andare in campeggio con mio fratello e i suoi amici. L’hanno fatto solo perché pensavano che essendo la più piccola del gruppo loro fossero un po meno irresponsabili. Illusi. Li ho fatto di tutto e di più. Dividere per una settimana un bungalow che hanno affittato in sei con una banda di post-adolescenti, pre-uomini puoi solo immaginare.

Gli scherzi erano all’ordine del giorno e in una settimana non abbiamo mai dormito più di tre ore di fila o mangiato una volta in un’orario canonico. Magari un giorno ti racconterò cosa è successo in quella settimana ma sappi che una notte io e mio frà abbiamo dormito nello stesso letto. Quella notte o mattina non mi ricordo bene, sentivo le sue mani che mi frugavano ovunque. Quando ho realizzato che era lui, stavo già godendo. Lui poi, a forza di strusciarsi sulla mia gamba è venuto come una fontana. Non ho mai negato che ero sveglia e lui non mi ha mai detto se dormiva..

Ora che mi è tornato in mente l’episodio, voglio chiedergli se era cosciente di quel che faceva. Difficile far finta di dormire se godi. Verso la fine dell’estate mentre stavamo pulendo il motorino, gli si è rovesciato un barattolo di vernice addosso, così in bagno l’ho aiutato a pulirsi con l’acqua raggia. Non puoi immaginare che bruciore che aveva. Comunque, a forza di strofinare gli è venuto duro o forse per via della situazione. Lui nudo e io che lo lavo.. Visto che tanto era tutto imbrattato come i suoi peli, glielo preso in mano per pulirglielo e dopo un po mi sborra addosso. Se avesse aspettato ancora un attimo sarei stata io quella a godere e senza neppure toccarmi.

Non era il primo ragazzo a cui facevo una sega ma non me l’aspettavo che venisse e non ero preparata. Puoi immaginare l’imbarazzo che è sceso fra di noi. Per 2 anni non è accaduto più nulla se non le solite spiate. Nel frattempo mi sono messa a controllare più da vicino i boys fino a scoparci e fare tutto il resto ma questa è un’altra storia. Con lui invece è successo un pomeriggio in garage.

Stavamo facendo pesi. Ci si alternava alla panca. Lui aiuta mè e io lui. Ovviamente ognuno ha il suo bilanciere preimpostato con i pesi. Lui con pantaloncini larghi e maglietta tipo basket molto sbracciata e io come lui e con gli slip sotto. Portando sempre i boxer, quando si mette i pantaloncini non li mette o si sarebbero visti spuntare da sotto e in questo modo, molte volte dall’apertura delle gambe gli vedevo le palle o la punta del cazzo. Essendo stata mollata dal mio ex fidanzato ero abbastanza incazzata e stavo usando i pesi come valvola di sfogo. Al contempo ero perennemente eccitata. Mi ero abituata a scopare due, tre volte a settimana e spesso anche più volte durante il giorno. Così vedendo quelle palle e quel cazzo per forza di cose mi sentivo eccitata.

Li era il nostro unico momento in cui io e lui eravamo in tregua. Se ci si scannava o picchiava ovunque, li in garage discutevamo, ridevamo e si scherzava come buoni amici. Si parlava in quel frangente di ragazzi e cosa piaceva a loro e lui mi dice che non condivideva la scelta dell’idiota perché sono una bella ragazza, simpatica e sexi. Lusingata e sempre più eccitata si parla di cose personali e piccanti e salta fuori che è da un po che lui e la sua tipa non fanno sesso perché sono in crisi. C’è da dire che la maglietta faceva intravvedere molte porzioni del mio seno e spesso quando ero sdraiata sulla panca, a volte fuoriusciva un capezzolo che per lo sforzo e per l’eccitazione erano duri entrambi.

Quando uno dei due era sulla panca, l’altro per guidare il bilancieri si doveva mettere a gambe divaricate quasi direttamente sulla faccia. Soprattutto quel giorno, visto che stavamo sfogando tutta la nostra rabbia. Così appena lui ha finito la serie allunga le mani hai suoi fianchi ma per farlo sfiora i miei fino ad accarezzarmi le gambe. Il tocco caldo delle sue dita mi piace e in breve non riesco più a muovermi mentre le sue carezze continuano fino ad essere sempre più audaci ed esplicite. Salgono lungo i fianchi e passando da sotto alla maglietta arrivano hai miei seni. Incomincia a massaggiarli e a tormentare i capezzoli.

Ho le gambe che tremano per l’eccitazione. Mi siedo sopra al suo petto e cercato il suo cazzo incomincio a masturbarlo. è già duro e conosco a sufficienza la natura maschile da capire che se continuo mi viene in mano. Mi struscio su di lui scivolando all’indietro fino a raggiungere le sue ginocchia dove poi alzatami sfilo e suoi pantaloncini. Liberato il cazzo che ora svetta lungo e duro mi ci metto ad osservarlo finalmente. Un desiderio sopito nel tempo che finalmente può essere appagato. Lo guardo e lo studio. Ogni centimetro e ogni vena. Tutto! Poi lo assaporo passandoci la lingua lungo tutta la lunghezza del cazzo per poi assaggiarlo imboccandolo.

Incomincio un voluttuoso pompino e dopo poco mi inonda la bocca. Faccio fatica a ingoiare tutto ma poco per volta lo bevo tutto. Come se lo sente smosciarsi si solleva e presa la mia maglietta la tira per sfilarmela. Io sono costretta a mollare la pompa che stavo ancora continuando a fare e alzatosi mi fa sdraiare al suo posto. Incomincia un sapiente uso di lingua e bocca sui capezzoli per poi scendere sulla pancia e sui fianchi. Mi leva in un colpo slip e pantaloncini e allargate le gambe vi si mette in mezzo. Sento che avvicina la faccia alla mia patatina.

Solo a sentire il suo fiato sento che sto per godere e infatti bastano pochi colpi di lingua che vengo tremando tutta. Fortunatamente non si ferma e va avanti slinguazzandomela ogni centimetro. Morde e succhia il clitoride a lungo mentre continuo a godere e a dimenarmi tutta. Usa spesso le dita per tirare la pelle a scapucciare il clitoride o per penetrarmi come se mi stesse scopando. Per non cadere dalla panca mi reggo al manubrio mentre con le cosce stringo la sua testa. Passato un tempo infinito lui con la faccia tutta bagnata si alza e spostandomi leggermente si siede.

Senza vedere e col fiato corto cerco di assecondare i suoi movimenti e per curiosità allungo la mano e trovo il suo cazzo già duro. Mentre mi tiene da sotto alle ginocchia le gambe, io mi dirigo il cazzo verso la mia passerina. Lui spinge ed entra nel forno caldo e umido. Poche spinte e lo sento che mi arriva tutto dentro. Come lo adoro. Caldo, lungo e grosso come piace a mè. Dal principio mi scopa così da seduto poi si alza leggermente e si piega in avanti scopandomi come un pazzo. Ogni affondo mi colpisce l’utero dandomi dei colpi che mi tolgono il respiro. Quando incomincio a godere lui non rallenta l’andatura e solo dopo l’ennesimo e prolungato orgasmo si ferma.

Si siede per calmarsi e respirare mentre sono scossa da mille spasmi e tremolii. Si porta ora le mie gambe nell’incavo delle braccia e mi obbliga a piegarmi su me stessa. Lui si aggrappa alle sbarre che sorreggono il bilanciere e rincomincia a scoparmi lentamente. Lo sento distintamente entrarmi facendosi largo fra le mie membrane interne dalle figa. Mi sento come se fossi tutta una figa. Sento come si fa largo in mè quel paletto di carne bollente e duro. Ascolto il risucchio dei miei umori che fuoriescono o l’aria che ne entra.

Continua ad andare piano finché non lo sento grugnire e dopo che mi ha dato alcuni colpi veloci fuoriesce per godere. I primi schizzi mi raggiungo la faccia e i capelli. Gli altri il seno e la pancia. Continua a strusciarsi lungo le labbra della mia patatina come se mi scopasse mentre vedo il cazzo eruttare fiotti di sperma in continuazione. Quando penso che ha finito si siede e mi lascia che i piedi ora possano toccare terra. In questo modo anche io posso finalmente respirare liberamente. Passano alcuni minuti così.

Guardandoci e cercando di calmarci mentre sento il suo sperma colarmi sui fianchi giù dalla pancia. Il cazzo si fa sempre più piccolo e quando ha raggiunto una dimensione mini si alza e si accosta al lavandino per darsi una sciacquata. Lo seguo dopo poco e vedo allo specchio che mi ha imbrattata tutta. Capelli, faccia, maglietta e tutta la pancia e il folto pelo della mia patatina. Mi sistemo al meglio e indossata una giacca torniamo a casa come se niente fosse.

Sai qual’è il colmo? A casa abbiamo nuovamente litigato per chi avesse dovuto farsi la doccia per primo al punto che mia madre è dovuta intervenire come sempre. Logicamente non è stata l’unica e ultima volta che abbiamo scopato. Per intenderci ci siamo visti domenica scorsa un paio di ore dove non ci siamo risparmiati per niente. Tutto è tornato alla normalità o quasi.

Come sempre lui alla sera si masturbava nel letto e io sentivo il suo strusciare e ansimare. Anche io mi soddisfavo sentendo lui e non lo facevamo più cercando di nasconderlo. Credo che qualche volta i miei ci hanno sentito e hanno fatto finta di nulla. Spesso al mattino in bagno, quando avevamo poco tempo per lavarci, lui si strusciava su di me per farmi sentire la sua voglia o ero io che mentre urinavo o ero intenta a fare qualcos’altro, lo palpavo e gli facevo vedere come mi succhiavo le dita dopo averle passate lungo la mia patatina. Spesso questi giochi ci portavano all’esasperazione. In casa non eravamo mai liberi del tutto ma in garage era un’altra cosa. Li era il nostro posto.

Avevamo preso l’abitudine di dirci ‘Vieni in palestra? Ci facciamo un paio di esercizi? Sei giù di tono, hai bisogno di pesi..’ Erano i nostri segnali segreti per farci capire che avevamo voglia. La seconda volta che l’ho bevuto? è stato al ritorno da una festa. Mi stava accompagnando in macchina e continuavo a stuzzicarlo palpandolo. Anche lui non era da meno e infilava la mano sempre sotto alla mia mini. Eravamo completamente partiti e senza fermarci l’ho succhiato fino a farlo venire. Da matti. Potevamo andare a sbattere con la macchina o peggio, vederci qualcuno.

Moltissime altre volte l’ho succhiato successivamente in camera o in altri posti e lui ugualmente mi ha leccata. Quante volte ho dovuto mordere il cuscino per non farmi sentire. La prima volta che mi ha fatto il sedere? Prima di sposarmi. Fu una notte da sballo. A casa sua quella notte è successo di tutto. Prima con lui per tutta la notte e poi al mattino insieme al suo coinquilino. Continuiamo a scopare come amanti affiatatissimi senza che i nostri rispettivi partner lo sanno.

Questo è tutta la storia con mè e lui. Ne ho fatte tante altre di esperienze ovviamente. Se vuoi avere altri particolari chiedi pure.
Ora tocca a te dirmi cosa hai fatto con lei e come e quando…
A presto un bacio.
E una palpatina alle palle..
Lu

By maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli..
Modifiato il 05-01-2007

PS. se avete racconti o confessioni mandatemele.
Un bacio a tutti..

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