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Racconti Erotici

e……..

By 27 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

E’..

Suonarono alla porta, andai ad aprire, era Vittoria.
La ragazza abitava in un appartamento sul pianerottolo e, lo divideva con altri tre studenti.
Anch’io dividevo il mio appartamento con altri due studenti ma, a differenza di loro sono un uomo di cinquantadue anni che, era andato ad abitare da solo.
Separato da mia moglie, avevamo tentato di fare i separati in casa con scarso successo.

Feci entrare Vittoria e, le cominciò a darmi della informazioni che riguardavano il padrone di casa comune, spese di luce e tante altre piccole problematiche comuni.
Io stavo mangiando una porzione di riso e l’ascoltavo senza rispondere ma, alla fine delle sue informazioni dissi:

– perché non rimani e mi fai un po’ di compagnia ??

La mia domanda, naturalmente, celava altre intenzioni, ed ecco mi dissi tra poco sicuramente mi manda affanculo o se ne va dandomi del vecchio porco o malato.
Invece lei mi guardò per un pò e disse:

– e’..

Questa semplice ‘e’..’ mi spiazzò, allora mi ricordai di un vecchio gioco che facevamo tra noi ragazzi per prendere in giro il malcapitato di turno che raccontava qualcosa, e consisteva nel dire a turno, quando il poverino finiva una frase: ‘e’..’ e lui più andava avanti col racconto più noi lo incalzavamo con i ‘e’..’ fino a che spazientito ci mandava a quel paese.
Stetti al gioco e:

– così cerchiamo di conoscerci meglio’..
– e’..
– vengo vicino a te’..
– e’..
– anzi dietro di te’.
– e’..
– ti bacio il collo e ti accarezzo i fianchi’..
– e’..
Incredibile stava al gioco, sembrava ansiosa di sapere cosa volessi fare e, nel contempo, mi sfidava, per vedere dove volevo arrivare.
Io da giocatore di poker e amante delle carte in genere, rilanciavo e, ad ogni mia puntata lei mi seguiva. Tutti e due a questo punto eravamo curiosi, chi avrebbe passato per primo ?

– ti inizierei a togliere la camicetta’..
– e’..
– col tuo aiuto passerei al pantalone della tuta’..
– e’..
– e siccome adesso stai quasi nuda le mie mani scorrerebbero sul tuo corpo’..
– e’..

Mi veniva da ridere, avevo buttato lì una, anche se audace, battuta e la cosa continuava, cominciai a rendermi conto che il gioco si stava trasformando in una cosa più seria e piacevole,

– Inizierei con il tuo grazioso pancino’..
– e’..
– poi scenderei sulle tue gambe’..
– e’..
– per farti stare più comoda ti porterei con la mano sul letto’.
– e’..
– mi stenderei al tuo fianco’..
– e’..
– continuandoti a massaggiare con la mia mano sinistra ti bacerei’..

Nella casa non faceva caldo anzi si gelava, complice il freddo invernale, vari spifferi che venivano da ogni porta e finestra esistenti, ma lei cominciò ad arrossarsi in viso sempre guardandomi dall’alto in basso, infatti io ero rimasto seduto, avevo smesso di mangiare, e lei in piedi vicino alla porta d’ingresso.

– la mia mano salendo dalle tue gambe si fermerebbero sul tuo seno’..
– e’.
– col tuo aiuto sgancerei il reggiseno per liberare le tue tettine deliziose’..
– e’..
– prima uno poi l’altro seno lo prenderei tra le labbra per baciarlo e succhiarlo’..
– e’..
– la mia mano adesso libera dai seni scenderebbe sul tuo slip’..
– e’..
– semplice lo toglierei’..
– e’..

Se prima stava immobile e, l’unica cosa che cambiava era stato il suo colorito più vivace, adesso si stava muovendo con le gambe, le apriva, si girava e rigirava lentamente, qualcosa la stava tormentando.

– con la mano ti aprirei un pò le gambe’..
– e’..
– comincerei ad accarezzarti il pelo’..
– e’..
– scendendo prima una toccatina al bottoncino e poi più giù nel tuo posto segreto’..
– e’..
– sento che &egrave bagnato e si sta aprendo al mio tocco’..
– e’..
– l’odore del tuo sesso mi sale fino alla testa’..
– e’..

Adesso ero io a non stare più fermo, avevo una tuta leggera di cotone, che usavo anche come pigiama e, per abitudine la notte non indossavo lo slip sotto, tutte queste piccole battute avevano fatto un certo effetto su di me, mi stavo cominciando ad eccitare, anche io stavo arrossendo.
Si capiva chiaramente che tutti e due eravamo in preda ad una crescente eccitazione.

– Continuando ad accarezzarti spingerei un dito dentro’..
– e’..
– poi un altro ancora’..
– e’..
– comincerei a scoparti con le dita’..
– e’..
– aspetterei il tuo orgasmo che, sono sicuro, arriverà presto’..
– e’..

Accidenti non ha battuto ciglio, eppure la sto provocando sempre di più, e si vede che &egrave sempre più eccitata, la sua mano un paio di volte &egrave scesa ad accarezzarsi furtivamente fra le gambe e, sono sicuro che solo la mia presenza la sta fermando a fare altro.

– dopo ti farei smaltire con calma il tuo piacere’..
– e’..
– comincerei a baciarti sulla bocca sul serio’..
– e’..
– la tua mano che fa ?? scende e si insinua nella mia tuta’..
– e’..
– me lo accarezzi prima timidamente e poi lo impugni’..
– e’..
– cominci un lento movimento’..
– e’..
– lo lasci ed abbassi piano il pantalone della tuta’..
– e’.

Ti stai avvicinando a me, sempre più rossa in viso e sconvolta, anche il tuo odore sta cambiando, un misto di sudore fresco e altri aromi femminili, aromi che non si sentono, ma che sente il mio cervello e mi fa gonfiare sempre di più.

– ti stacchi dai miei baci e con la bocca mi mordicchi un capezzolo’..
– e’..
– scendi ad esplorarmi il ventre e ti fermi a guardarlo’..
– e’..
– dolcemente lo baci e poi lo metti nella bocca’..
– e’..
– lo fai scorrere su e giù lentamente, la lingua gioca con lui all’interno della tua bocca’..
– e’..

Adesso avvicini la tua bocca alla mia e mi sfiori con le labbra, capisco dal tocco leggero che non vuoi baciarmi, non ancora, ma cerchi un contatto, un sapore, una sensazione, ed io assecondo questo e non ti forzo.

– ti accorgi dai miei movimenti che io sto al limite’..
– e’..
– acceleri i movimenti della bocca’..
– e’..
– quando sto per godere ti stacchi e con la mano dirigi i getti sulla mia pancia’..

Ecco abbiamo finito questo rapporto immaginario, ma tu ti avvicini di nuovo alla mia bocca e, forzandomi le labbra ci entri dentro, la tua lingua gioca con la mia, i nostri corpi non si toccano, siamo solo uniti dalla bocca per un lungo, interminabile bacio, poi ti stacchi di colpo:

– e’.. ADESSO BASTA !!!!

Fine del gioco, &egrave stato mentalmente bello, ma certamente non possiamo continuare, le nostre età diverse, la seria possibilità di essere scoperti mette fine a questo dialogo.
Ma aspetta !! Hai pronunciato le due parole e la logica conseguenza era quella che te ne saresti andata, invece sei rimasta e mi guardi, ti guardo anch’io e in un lampo capisco: il gioco &egrave passato a me, sono io che devo dire ‘e’..’.

– e’..
– adesso me ne vado’..
– e’..
– vado a farmi una doccia, mi sento tutta accaldata’..
– e’..
– mi preparo per uscire, sai una mia amica dell’università vuole prendere un caff&egrave con me’..
– e’..
– sono pronta tra venti minuti’..
– e’..
– fammi trovare la porta socchiusa’..

Basta con gli ‘e’..’ adesso bisognava concludere questo gioco.

– ci puoi contare
– e’.. faremo quello che hai detto ?
– quello che ho detto e molto altro ancora’.
– a tra poco

Ti avvicini di nuovo a me e per suggellare il nostro accordo mi baci.

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