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EL BRUJO TADEUS

By 5 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il significato della parola Brujo &egrave Magico , Mago oppure Stregone sarete voi a decidere quale sia il significato più appropriato. Se la magia fosse buona oppure stregoneria. Sono stato molto indeciso su dove posizionare tale racconto: se in Dominazione o Orgie alla fine ho deciso ma troverete in egual modo tutto. E’ una storia divisa in pochi paragrafi per comadità di lettura e per lasciare un minimo di ‘suspance’ per voi lettori.

Quell’estate in Giugno un amico si sarebbe sposato in Spagna.
La sua donna &egrave nata in quel piccolo paese sulla costa Brava, loro abitano orami da sei anni a Barcellona.
Gli inviti per il matrimonio erano partiti da un anno circa.
Una settimana prima del grande evento da un aereo in viaggio dall’Italia sbarcano due coppie. Entrambi sono amici dello sposo anche se fino allo sbarco a Valencia non si conoscevano minimente.
Le due coppie sono ad attendere i bagagli. Tutti quanti portano della fedi alle dita.
Uno degli uomini di nome Leonardo capelli ricci, occhiali, robusto, alto più di un metro e ottanta, muscoloso e con una pronunciata pancetta. La sua età e di trenta anni, Lui &egrave un tecnico specializzato, un rude operaio del duemila, con due mani forti e rovinate dal lavoro &egrave una persona molto simpatica. Sua moglie &egrave una donna ben fatta, ma bassa non supera il metro e cinquanta. Ha ventinove anni. E’ una donna bionda con un corpo ben proporzionato una seconda di seno e un culo spettacolare il suo nome &egrave Rosanna . La sua professione era segretaria presso uno studio di avvocati. A scuola aveva studiato lo spagnolo pur essendo una conoscenza scolastica era una persona che non si faceva fermare da paure e cercava di parlare in modo spedito. Inoltre per lavoro era costretta ad utilizzarlo visto che il suo datore di lavoro aveva rapporti con clienti Madrileni. Non era nuova a viaggi presso la Spagna. Era però la sua prima vacanza all’estero, salvo il suo viaggio di nozze fatto un anno prima a Sharm El Sheik in un villaggio turistico.
L’altra coppia &egrave formata da una donna di origine Messicana mulatta con capelli lunghi neri lisci, una quarta di seno e sedere proporzionato e ben sodo il cui nome &egrave Ximena. In quella donna stona solo un po’ di pancetta evidenziata dalla stretta canottiera indossata all’aeroporto. Dopo la mezza notte di quella giornata avrebbe compiuto trentuno anni. L’altezza di lei &egrave di uno e sessantotto.
Il suo sposo &egrave il testimone di matrimonio, il miglior amico del festeggiato. L’uomo il cui nome &egrave Roberto &egrave alto uno e settantotto , fisico atletico dato dalla sua passione per il nuoto uno sport che pratica tutto l’anno, la sua età &egrave di trentacinque anni, capelli a spazzola neri. Roberto da autodidatta aveva imparato lo Spagnolo grazie alla conoscenza di sua moglie che in famiglia, con i parenti, parlava prevalentemente in Spagnolo, per non essere isolato si era dedicato alla conoscenza della seconda lingua più diffusa al mondo. Non sapeva scrivere in quella lingua, ma ormai la sapeva parlare in modo fluido, il suo accento non era spagnalo ma del centro America una differenza che si notava solo in Spagna.
Le due coppie vicine all’attesa dei bagagli iniziarono a parlare in clima vacanziero si diventa tutti più solidali. Entrambi scoprirono di essere invitati allo stesso matrimonio fu così che decisero anche di noleggiare assieme lo stesso veicolo per raggiungere quel paese sul mare. Si scopri che avevano pure lo stesso volo per rientrare in Italia al termine delle splendida pausa dal lavoro.
Dopo un ora e mezza di viaggio si ritrovarono all’albergo e già il pomeriggio venne trascorso sul mare. Lo sposo passo in serata a trovare i suoi quattro ospiti. Diede indicazioni alle coppie per fare un giro nel paese. Lui quella sera aveva impegni per i preparativi in corso, sarebbe stato presente la sera seguente, forse, visto che ogni giorno la futura sposa gli imponeva impegni legati al nuovo ruolo che presto li avrebbe coinvolti . Ogni giorno quell’albergo si sarebbe popolato sempre più per il suo magico evento.

Dopo una rinfrescante doccia e dopo essersi messi le creme dopo sole le due coppie si diressero presso il ristorantino che gli era stato consigliato.
Camminarono con calma ridendo e scherzando lungo il grande corso che dava sul mare. Passando per le classiche bancarelle arrivarono al ristorantino e consumarono con calma delle buone paella innaffiate da due buone bottiglie di vino bianco.
Fra i quattro si stava instaurando un buon clima di amicizia e di complicità. Sembrava quasi che si conoscessero da una vita, vuoi forse la compatibilità o l’affiatamento dovuto al fatto che in comune avevano poco, se non il fatto di essere in vacanza per lo stesso motivo.
Quando ebbero finito di mangiare il paese aveva cambiato fisionomia era tutto più scuro ma faceva comunque caldo, era Giugno e il clima era piacevole. Decisero di continuare a camminare verso la rocca poco distante. Quella rocca in stile medioevale che si ergeva in cima di essa vi più distaccato un immenso faro. Quello era il cuore del paese, la parte antica non contaminata dai locali turistici. La sera lo rendeva ancora più spettacolare, da lontano si intravvedevano le luci dei lampioni e dalle finestre delle abitazioni che rendevano lucente la collina. Sembrava che i quattro fossero zanzare attirate da un luce per poi essere colpite dalla fatale scossa, che alle zanzare toglie la vita, a loro, forse avrebbe cambiato radicalmente la stessa.

Visto che &egrave martedì nel paese non c’&egrave ancora un grande clima di festa e quindi per i quattro sovviene naturale avventurarsi alla scoperta di quei luoghi. Arrivarono alla salita, tutto era in roccia . Si misero a guardare in giro tra i giardini che un tempo erano le prigioni di quel castello. Fecero qualche foto mentre si addentravano sempre più all’interno delle strette vie della rocca.

Leonardo o Leo ,così chiese di essere chiamato era vestito con una maglietta nera con simpatiche scritte riguardanti il ‘beveraggio’ scarpe da ginnastica leggere. Mentre Roberto portava una maglietta blu senza particolari disegni tranne il marchietto della nike posto in un angolo sul petto. Indossava delle scarpe da ginnastica leggere della marca della maglietta, dei bermuda grigi.
Le donne si erano messe entrambe in tiro.
Tutte e due con vestitini.
Ximena indossa un abito bianco di cotone, intrecciato come fosse lana, che gli arriva poco sopra le ginocchia. La sua pelle scura risaltava. Una lunga coda di cavallo le faceva arrivare i capelli fino al fondo schiena. Quel vestito faceva risaltare il suo seno nascondendo i difetti dati dal sovrappeso. Il viso era ben truccato e quando sorrideva sembrava illuminare tutti con la sua allegria. Porta delle scarpe di corda tipiche di quel periodo che la rendevano più alta, e rendono le gambe tese delineando meglio le sue fattezze femminili.
Rosanna che come il marito usava un soprannome corto cio&egrave: Rosi, é vestita anche lei in modo molto femminile un vestitino nero con esagoni bianchi, molto stretto che le arrivava fino al sedere spesso camminando il vento le faceva sollevare la parte posteriore del vestito facendo notare le mutandine bianche indossate. Anche lei portava delle scarpe simili a quelle dell’altra donna che le tenevano il polpaccio in tensione facendo risaltare le belle gambe e regalandole qualche centimetro in più in altezza. La parte superiore del vestito era intrigante. Due corde intrecciate sulla schiena che passavano poi sulla gola tenevano su il vestito lasciando scoperte le spalle e quindi evidenziavano l’assenza del reggiseno. A tavola infatti lei e Roberto involontariamente si erano scambiati sguardi profondi, l’uomo che era seduto di fronte a lei non aveva non potuto notare, che quando per un po’ soffiò una flebile brezza dal vestito si notavano i suoi capezzoli a punta. Lei in quell’istante da prima indosso lungo le spalle il maglioncino di cotone del marito, poi come per gioco lasciava vedere al nuovo amico il suo seno come per stuzzicarlo un gioco che era sfuggito ai loro rispettivi compagni. Mentre camminano per il lungo mare, dopo la cena, le due coppie amoreggiano, mano per mano o abbracciati. Poi quando ci sono bancarelle, o negozi interessanti le donne girano al loro interno lasciando fuori gli uomini a ‘parlottare’, alla loro uscita a volte senza pensare le coppie si mescolano. Rosi &egrave affascinata da Roberto che per molti versi &egrave diverso da suo marito. E’ un uomo cresciuto in un ceto sociale differente, il suo modo di parlare il suo stile le piace parlare con lui. In fondo &egrave pur sempre una persona da conoscere. Ximena era allegra e spensierata e dal marito quella sera, poco prima di uscire aveva ricevuto il suo regalo di compleanno: un nuovo anello. Dopo cena la donna dichiarò che a mezza notte avrebbe voluto festeggiare con i nuovi amici il suo compleanno. Mentre si passeggia a volte lei si perdeva nei suoi pensieri in silenzio guardando il panorama. Leo non si curava di sua moglie passeggiava disinvolto e anche lui scherzava e guardava in giro. Era un atteggiamento tipico di chi si fida della compagna che conosce da una vita e non sente lo stimolo di corteggiarla, di farla sentire importante in quei piccoli preziosi momenti.
Rosi invece apprezzava quei momenti condivisi con Roberto la fanno sentire un’altra. Non si toccano, i due se non qualche avvicinamento nei percorsi la spalla che sbatte sul corpo di lui, quando lei si ferma improvvisamente, la mano di lui che le tocca la schiena per evitarla e magari raggiungere la sua compagna che cammina solitaria vicino al muro che guarda verso lo scuro mare.
Le coppie giunsero al faro, tra le vie vi sono alcuni negozietti che stavano chiudendo ormai erano le 22,30 e l’assenza di clienti incideva. Una delle vie era popolata da ristorantini anche loro presi nelle pulizie di chiusura. I quattro decisero di riscendere e di trovare un posto simpatico per tirare la mezza notte e festeggiare la bella messicana. Verso il basso trovano un immenso arco che cela una bella piazza. La piazza ha la ghiaia e forse viene utilizzata come parcheggio. Il piazzale dà sul mare e al suo interno vi &egrave una banca e un bar con i tavolini illuminati dalle candele. Ximena &egrave eccitata gli piace il luogo. Dopo aver guardato il mare punta decisa verso il bar. Di fronte al bar si vede uno spettacolo. Un mago fa qualche giochetto magico. E’ stato allestito un piccolo palco di legno ricoperto da tende colorate per celare ‘le quinte del palco’ dietro il palco un piccolo camion giallo con la scritta in spagnolo ‘La Magia di Tadeus’.
Appena Ximena arriva di fronte al bar una donna sui cinquanta anni si avvicina e in spagnolo le chiede se vogliono accomodarsi indicando un tavolo nel centro. La donna con capelli biondi tinti e un seno, che forse &egrave una sesta &egrave vestita come una ragazzina una canotta stretta nera che risalta il molle seno e non nasconde i rotoli di ciccia, accompagnata da pantaloncini che evidenziano il prosperoso culone. Il suo modo di porsi &egrave gentile. Appena la squadra si siede vengono portati dal barman i menu. La proprietaria si siede poco distante. Il ragazzo che aveva portato i menu dice alla ‘donnona’ : ‘Zia ci penso io.’
Scompare quindi nel locale, poi esce e aspetta sulla porta un cenno dei nuovi clienti per andare a prendere l’ordine. Mentre le due coppie si erano buttate nei menù lo spettacolo andò in pausa. Il mago disse:
‘Egregi spettatori vi chiedo un attimo di pausa mentre il mio assistente allestisce il palco.’
I forti faretti che puntano sul mago si spengono e delle flebili luci illuminano il palco. Un uomo basso, sotto il metro e quaranta ma grosso e muscoloso appare vicino al mago. Una cosa che fu subito notata da Ximena e che fece notare agli altri, &egrave che sembrava un uomo di Neanderthal. La fronte in fuori le sopraciglia folte lo rendevano particolare. Pieno di peli lunghi e con una forte stempiatura ma capelli lunghi lo rendevano un tipo brutto. Le donne si fecero due risate e anche gli uomini non poterono che ridere ai commenti delle due. Vedendo il gruppo sorridete il Barman li raggiunse. Ximena subito chiese delucidazioni su un cocktail. Il cameriere rispose in modo gentile. Lei allora guardò i compagni e disse:
‘ MMM &egrave un cocktail speciale per due persone a volta ‘ tra poco &egrave il mio compleanno fidatevi ne ordino uno a testa”
Tutti acconsentirono , la donna fece l’ordine e il cameriere sorridendo si allontano dal tavolo.

Il mago passa vicino al tavolo mentre la squadra sorride e vede che il locale un po’ si svuota. Le famiglie si ritirano e piano, piano lasciano il piazzale. Rimangono solo degli uomini senza la consorte. Le candele danno una bella atmosfere e fra i tavoli si distinguono le forme di gente di una certa età. Sicuramente dei villici. Il mago poi si prostra di fronte alla proprietaria. L’uomo &egrave vestito con abiti che ricordano i geni turchi. Un ‘gilerino’ corto rosso, il petto magro coperto da una maglietta bianca e dei pantaloni lucidi larghi. Spiccano sul volto i suoi baffi che spezzano il viso con due punte arrotolate in su stile 1900. Il mago si siede e attende la pigione per lo spettacolo dalla donna. Di tanto in tanto il piccolo assistente lo raggiunge e parla nell’orecchio del suo padrone e attende nuove istruzioni per poi tornare sul palco a lavorare.

Al tavolo dei quattro goliardi clienti arrivano quattro enormi bicchieri come dei vasi da fiori ogni uno con quattro cannucce lunghe di due colori; due gialli e due rosa. Le donne prendono quelli rosa gli uomini quelli gialli. A fatica vengono avvicinati per fare cin, dovevano esserci due litri di liquido con un bel po’ di ghiaccio, poi un sorso dalla cannuccia. Ovviamente le due coppie si scambiano i sorsi dai rispettivi consorti. I due gialli hanno un forte sapore di arancia che nasconde la forte presenza di alcol mentre quelli rosa sono più dolci con sapore di fragola.
Alla consegna del cocktail il barman richiede i soldi e Ximena delega il marito per chiudere il conto. A questo punto il marito della messicana si alza in piedi e recita un breve brindisi per la moglie e i locali sorridono e fanno gli auguri alla donna. Il brindisi era in Italiano ma le parole ‘Buon compleanno’ hanno avuto lo stesso esito.
Il mago intanto osserva dal tavolo e sorseggia anche lui un bicchiere di qualche alcolico, forse cognac vista la forma particolare del bicchiere. Mostrando le sue doti di intenditore prima di bere aveva scaldato il vetro facendo così risaltare i vapori alcolici.
Il gruppo dei quattro rimase al tavolo e si dilettarono nel parlare,scherzare e fumandosi qualche sigaretta giunsero a metà del bicchierone, chi più e chi meno, che doveva essere di almeno due litri, il mago si rimise in piedi e si avvicinò al tavolo centrale.
Avvicinandosi alla messicana iniziò a parlare:
‘Vogliamo festeggiare un po’ questo lieto evento?
Signore e signori la mia magia &egrave al vostro servizio’
Guardando la padrona continuo: ‘ Dona Maria gentilmente ha pagato lo spettacolo che fin ad ora &egrave stato fatto. Ora lor signori se vorranno vedere il resto dei numeri potrà gentilmente fare un offerta, Vi assicuro non resterete delusi. Naturalmente prima avrete un assaggio di quello che vedrete. Gli amici italiani saranno ovviamente miei ospiti visto il lieto evento che questa bella ragazza oggi festeggia.
Mia cara se si può sapere, quanti anni sono oggi?’
Ximena ovviamente in modo spigliato eluse la domanda. Il mago continuò a parlare:
‘Parlate davvero bene lo spagnolo. Vi faccio un gioco intanto.’
Lei ovviamente rispose dichiarando la sua nazionalità.
Il Mago diede istruzioni al suo assistente, che pose tra il palco e il fronte vuoto tra i tavoli un forziere, che poi avrebbe accolto il denaro.
Il mago muoveva sapientemente le mani e poi di tanto in tanto accendeva un medaglione che porta al collo con dei colori che girano. Mentre fa il gioco di carte Ximena e Rosi cascano in trance. Roberto si accorge dello sguardo assente delle due e incomincia a guardar male Tadeus, che schiocca le dita e fa’ improvvisamente tornare alla normalità le due donne. Guarda Roberto e dice:
‘Anche questa &egrave magia!’
Roberto lo guarda e dice: ‘Bh&egrave direi ipnosi’ bravo!!!’ E così dicendo applaude. L’applauso ovviamente &egrave condiviso dalle altre persone. L’uomo quindi và al centro e fa un inchino per il generoso pubblico. Chiama a se il suo assistente con un telecomando accende il riflettore e dice:
‘Lui &egrave Pedro il mio fidato assistente’ poi farfuglia nell’orecchio del piccolo uomo: ‘ Prendi il bastone e quando vedi che il ragazzo del bar mi aggredisce stendilo. Ooo’ piano poi lo leghi ”
Pedro dopo aver sentito le parole del mago fece pure lui un inchino e scomparve nella penombra.
Il mago quindi continuò:
‘ Allora gentile pubblico questa sera gli italiani parteciperanno ad un grosso esperimento di magia vi prego di andare sul palco, ri spengo le luci in attesa della gradita sorpresa. Mi piacerebbe fare giochi in più in attesa ma da solo il mio assistente non può un attimo di pazienza ‘ il bancomat &egrave là, e spero che mi riempirete il forziere ‘ ahhh ahhh ahhh’
La zona tornò poco illuminata e Tadeus raggiunse il gruppo. Leo subito si oppose non aveva voglia di salire sul palco, ma Ximena insistette e gli chiese di farlo come regalo di compleanno. A questo punto lui abbasso il capo e si diresse dietro la moglie. Il mago prese per mano la messicana, Roberto subito tagliò la presa e gli fece notare la fede. Era uno sguardo che avrebbe incenerito qualsiasi essere, quello lanciato dal geloso marito. Il mago quindi arrivato sul palco fece sedere Roberto su una sedia di legno e appena fu seduto chiuse dei bracciali di ferro che bloccarono le braccia ai braccioli e poi le caviglie alle due gambe anteriori della sedia. Quando ebbe finito disse:
‘ Non ti preoccupare ombre &egrave un gioco!’
Poi l’assistente prese una camicia di forza e aiutò Leo ad indossarla. Quando fu terminato imbavagliò il bracciante tirò la corda. L’uomo era sospeso a cinquanta centimetri dal palco.
Sorridendo chiese a Ximena di mettere testa e mani dentro una gogna.
La donna si trovo dentro questo attrezzo di legno. Le due mani nei fori e la testa bloccata. Dopo un po’ la donna si lamentò con il mago per il peso dell’oggetto, lui la invitò ad appoggiarsi al tavolo e le disse:
‘Tranquilla tra breve ti libero il tuo sarà uno dei numeri principali e sarà forse il primo.’
I quattro si muovevano nella penombra senza vedersi quasi. Roberto con lo sguardo cerca la moglie e gli chiede dolcemente:
‘Tutto bene?’
Lei risponde:
‘Si tesoro mi ha bloccato con sto aggeggio però mi diverto!’
Rosi era rimasta vicino a Roberto e rideva per la situazione di Leo. A quel punto il mago andò verso di lei e prima con dolcezza le prese un mano la portò in alto e la legò la donna continuava a guardare il medaglione acceso e non diceva più nulla, poi la seconda mano ed infine il mago legò le caviglie. La donna era stata legata ad un rettangolo di metallo da lacci di cuoio che mantenevano in tensione il suo corpo. Quando ebbe finito spense il gingillo che teneva al collo e scrocchio le dita. Lei sembrò destarsi da un sogno.
Poi tranquillamente disse:
‘Non ti preoccupare sarai tu la prima a fare il numero anche se quello principale &egrave lì’
Indicando Ximena.
Roberto incominciava a capire bene che qualche cosa non andava per il giusto verso e iniziò ad arrabbiarsi , iniziò a pronunciare parole di sfida , la rabbia però lo faceva parlare in italiano e non in spagnolo. Il mago quindi tirò fuori un fazzoletto facendo una magia e come se si stesse esibendo con gesti eleganti lo legò alla bocca dell’uomo legato alla sedia. Guardando poi Rosi disse:
‘Se non ti comporti bene eviro lui ‘ o tuo marito. Lui mi stà anche simpatico tuo marito no!’
Poi spense le poche luci e lasciò il palco scuro si avvicinò quindi al suo scrigno ed iniziò a chiamare la proprietaria. La donna giunse da lui. Il mago iniziò a parlare a dire frasi strane e accese il suo ciondolo. Ben presto anche la ‘donnona’ rimase immobile di fronte al suo aguzzino. Il mago disse:
‘E ora Signori vi darò un antipasto di quello che accadrà, ma prima vorrei che tutti voi portaste nel primo tavolo i vostri cellulari , chi lo avesse ovviamente; il motivo &egrave la privacy per tutti noi. Grazie. la magia che vedrete sta sera &egrave particolare un numero unico che può solo essere raccontato senza prove tangenti della sua esistenza.’
Tutti si alzarono e appoggiarono i loro cellulari sul tavolo, il barman passo vicino alla zia e vedendo il suo sguardo chiese spiegazioni al Mago.
Il Mago si mise tra lui e la zia e poi alzò la mano sinistra in alto. Il giovane fece attenzione al gesto dell’illusionista e non si accorse che con passo spedito sta giungendo l’assistente del mago.
Pedrò con il manganello dà una botta forte alla caviglia del malcapitato che si inginocchia a terra a quel punto lo colpisce sulla schiena ed infine lo lega incaprettato a terra. Il mago rifinisce il tutto soffiando una polverina ed il giovane perde i sensi a terra. Tutto questo accadde in pochi secondi qualche uomo si &egrave alzato e sta per raggiungere il Mago il mago calcola il tempo e guardando la grossa donna dice:
‘Mostra il seno per questi miei amici!’
La donna si sfila la canottiera poi con le mani fruga sulla schiena sgancia il reggiseno e si volta mostrando le immense pere cadenti sulla sua pancia.
L’uomo quindi si ferma e si siede nel tavolo del gruppo che ora &egrave sul palco. Il mago quindi si piazza dietro la donna. Il suo cazzo preme sulle chiappe coperte dai vestiti della donna e con le mani gioca con le immense tette.
Alcuni uomini del pubblico si assestano sulle sedie sono ovviamente interessati ed eccitati. Qualche d’uno inizia a tastare l’arnese in mezzo alle gambe per sistemarlo meglio. Tutti sono celati dall’ombra e qualche d’uno addirittura soffia sulla candela che ha sul tavolo per non farsi troppo notare.
Lo stregone continua a palpare la donna e facendo apparire il suo volto sulla spalla sinistra della donna continua il discorso:
‘Allora se volete che vada avanti, io posso. Ogni uno di voi dovrà mettere venti euro qui ‘ indicando il bauletto ‘ e potrà vedere davvero uno spettacolo che non scorderà!’
Detto questo mollò una tetta e con il telecomando azionò le luci del palco.
Tutti videro lo spettacolo. Al lato sinistro vi era Rosi legata , poco distante su una sedia : Roberto legato anche lui braccia e gambe. Al centro appeso Leo, che si dimenava, ma, invano e sdraiata per via del peso, su un tavolino Ximena. La compagnia sul palco non vedeva il pubblico però in quel’istante capirono di non essere in una buona posizione. Ximena tentò di uscire dal palco e andò verso il marito ma Pedro la prese e con forza la riportò nella sua posizione. Quando il mago vide che tutto và secondo il suo disegno spegne di nuovo i fari di scena e torna a parlare:
‘Dunque ne vale la pena! Vi assicuro che tramite altre offerte diverrete da spettatori a protagonisti. Questa &egrave una grossa magia che solo un grande mago come me può far avverare. Sogno o realtà? Vi lascio poco tempo per decidere.’ Indico poi un tizio che rispose:
‘Sii arrivo!!!’
Piano, piano ci fu un via vai tra la banca e lo scrigno qualche d’uno tentò di non versare nulla il mago continuo a tenere lo sguardo su quelli che secondo lui erano dei non paganti e si avvicinò con la grossa donna offrendogli le tette di questa. I tizi non resistettero ad una palpata, forse per loro era un sogno toccare quella donna che un tempo poteva essere un vero fiore e poi anche loro si misero a frugare nelle tasche per racimolare la quota richiesta dal mago.
Il mago dal centro del locale all’aperto disse :
‘ Mia cara ti pregherei di stare qui con il pubblico e di non muoverti.
Miei affamati ecco il grande spettacolo !!!’
Le luci del palco si accesero mostrando nuovamente i quattro turisti e Pedro che tratteneva la donna racchiusa nel legno. Leonardo si dondolava per tentare di staccarsi. Il mago mise una mano sulla schiena , un lampo sembro partire dalla sua mano, in realtà un coltello da lancio gli passo in mezzo alle gambe di Leo e rimase inchiodato poco dietro di lui. Poi camminando verso il palco la sua voce tuonò:
‘Se non stai fermo ti stacco le palle!’
Ximena subito tradusse a Leo la frase il quale si fermò capendo che quello era stato un piccolo avvertimento. La donna iniziò a singhiozzare e piangere ormai non &egrave più allegra sà che tra poco le faranno del male e che il marito non la può proprio proteggere e continua a dire:
‘scusate, mi dispiace, non sapevo’ La frase diventa una cantilena che continua a pronunciare fino a che il legno non scricchiola per il peso del mago che percorre il suo palco. Un brivido percorre la schiena della donna che tenta di muovere le braccia come per tentare di farle uscire dalla morsa, ma, &egrave solo un inutile tentativo e due lacrime scendono dal viso ora in lei vi &egrave solo paura.
Iniziano i giochi magichi e la perversione ricopre l’aria intorno al Mago.

Il Mago si avvicina a Leo e dopo aver recuperato il coltello dolcemente passa la punta sui pantaloncini che cadono a terra. L’uomo ha ora esposto il suo arnese molle. Il mago ride e dice:
‘Donna piccola cazzo piccolo, per questo lei gode!’
Poi si dirige verso Roberto e chiede al suo assistente di procedere e di spogliare l’uomo mentre lui si dirige verso la moglie del malcapitato. Tadeus allarga le braccia in modo scenico e guardando il pubblico dice:
‘ Perdonatemi devo sistemare per il mio numero di magia un attimo di pazienza non vi deluderò!’
Il pubblico fermo nell’oscurità, sul palco l’ambiente si era scaldato per via dei potenti fari; un mormorio generico si udì.
Il mago prese la mulatta la accarezzo sui capelli e poi con voce tranquilla le disse:
‘Non ti preoccupare stai tranquilla non ti farò del male.’
Lei smise di piangere e sembrò rilassarsi. Sente in lei la pace la tranquillità; lo stregone doveva di sicuro avere dei poteri che se non erano magici di poco si discostavano. Con calma aiutò la donna a salire sul tavolaccio di legno il volto era proteso verso il buio tendone dietro all’uomo appeso. Il peso della gogna le fece cadere in basso la testa. L’uomo le tolse dolcemente il perno che teneva la coda di cavallo con maestria getto a terra i pezzi. Le mosse dolcemente i capelli in avanti. Il suo volto era protetto e in un orecchio a bassa voce le disse:
‘Questa sera festeggerai il tuo compleanno con un orgia, ti assicuro godrai e godrai e io grazie a te guadagnerò parecchio, approfittane non fare resistenza. Non sono un assassino stai tranquilla sono il tuo cupido.’
Ximena disse a voce bassa:
‘Va bene promettimi che non farai del male a mio marito.’
Lui: ‘Certo lo farò godere anche se sopra la sua testa spunteranno delle corna da toro’ ahh ahh’
Il discorso era solo per loro due. Appena si alzò e fu di nuovo in posizione eretta guardo’ l’assistente e indicando delle corde, fece un cenno con la testa per dirgli di avvicinarsi.
Il mago fece passare la corda per una gamba del tavolo, iniziò a legare il polpaccio sinistro poco sotto il ginocchio poi fece passare la corda sotto il tavolo e spostandosi dal lato opposto con maestria come se stesse recitando legò il polpaccio destro. Rimaneva ancora un bel pezzo di corda che fu annodato al perno dello gogna, una manigliona in ferro battuto. A questo punto si mosse e torno al centro del palco. Con calma tirò su la gonna bianca del vestito scoprendo il sedere che in quella posizione arrapava parecchio. Il pubblico era in fermento movimenti di tavoli o sedie spostate, gente che si avvicinava per vedere meglio e commenti a voce alta sulle magnificenze viste. Il protagonista mosse le mani e infilò il dito medio nella figa della donna. Poi lo mostrò e disse:
‘ Da non credere &egrave bagnata!’
Ximena mentre sentiva quel dito aveva avuto un brivido perché sapeva di essere bagnatissima quelle parole e quel modo in cui era stata bloccata l’aveva fatta immaginare, pensava a come il mago si sarebbe impossessata della sua virtù. Sentiva il filo del tanga che entra in mezzo alle sue chiappe. Nella sua mente pensieri, cerca di dimenticare che il marito la guarda, dentro di lei si giustifica dicendo potrebbe andare peggio devo fare come dice &egrave un soggetto pericoloso. Ad un certo punto sente il bisogno di tirare su la schiena le corde tirano ed &egrave bloccata il suo aguzzino ora gioca con il suo ano. Lei lo ha dato una volta sola a suo marito il quale non era stato soddisfatto perché l’aveva vista soffrire e quindi non la importunò più in quelle parti. Il dolore terminò ora un arnese freddo le incominciava a scivolare nella sua fighetta.
Il mago le aveva puntato una bacchetta magica nella figa, poi quando parte di essa fu inserita con il filo dei tanga in mezzo batte le mani e la bacchetta si illuminò e vibrò la donna per un attimo non riuscì a trattenere un urlo di piacere e poi alzò la testa e per un istante vide il suo uomo legato che la guarda con un grossa erezione. L’asse di legno le impedisce di vedere altro, lei si gira allora e guarda nuovamente in basso. Coperta dai suoi capelli apre la bocca e sorride perché quell’arnese comandato dal mago le piace.
Lo stregone spegne una parte delle luci e la donna rimane parzialmente illuminata il suo culo &egrave in penombra e dice:
‘Signori torneremo da lei più tardi! Preparate i soldi perché dopo ci sarà una vendita.
Una persona potrà avere i tanga della festeggiata!!!
Due persone verranno sul palco e saranno i primi a partecipare.
Pedro ora sarà fra di voi e raccoglierà la donazione per i due. Chi più offre sarà il privilegiato. Ma lo spettacolo continua.
Mi portate ‘l’agua de Valencia’ della bella biondina?
Anzi portatemi due dei loro cocktail grazie.’
Un uomo con un panzone stempiato si avvicina con i due calici si muove piano. I sassi si schiudono sotto i sui passi il mago gli indica dove appoggiare e poi gli dice:
‘Grazie come premio salirai sul palco e per un po’ sarai il mio assistente. Ti metto fra i primi che godranno delle gioie della messicana.’
L’uomo contento disse:
‘si bene grazie signore!’
Roberto mugugna ma il fazzoletto gli blocca la mascella.
Il mago lo guarda e dice:
‘Tranquillo uomo non &egrave ancora il tuo momento, ora mi diverto con la biondina.’
E lo sguardo di Rosi indica solo paura. Il mago prende uno sgabello poi corre nel suo furgoncino e torna con un imbuto, lo ficca a forza nella bocca di Rosi. Lei si ribella non vuole, il mago allora punta l’indice sul marito e poi alza il pollice, lo fa cadere come se fosse un cane della pistola. Lei aveva capito il messaggio e smise di fare resistenza.
Lui disse:
‘Ora devi bere, ma, non devi fare pipi fino a che non ti dirò la parola fiume, hai capito?’
Lei con la testa disse nò. A quel punto la messicana urlò la frase in italiano e parlando non riuscii a trattenere segnali di piacere che provava con l’arnese dentro. Il mago sbatte le mani e tutti videro illuminarsi la bacchetta e la donna ben presto urlò perché ormai non riusciva a trattenere il piacere non le importava si stava solo godendo il momento.
Il Mago quindi rivolgendosi di nuovo a Rosi urlando con involto uno sguardo decisamente sadico disse:
‘Hai compreso’
Lei annui.
Il vecchio aiutante quindi sovrastando la donna procedete nel versare il primo bicchierone. Il mago tratteneva l’uomo in bilico dalla cintura dei pantaloni per non farlo cadere a terra. Il flusso &egrave così forte che rosi non riesce a trattenere tutto in bocca e parte di quel liquido alcolico scende per gli abiti.
Lei sente il collo bagnato e l’appiccicaticcio e fresco nettare che l colpisce, un brivido che parte dalla schiena la scuote. L’uomo scende per prendere il secondo bicchiere. Lei si sente un po’ stordita per la quantità improvvisa di alcol ingerita. Nel suo stomaco ha una forte sensazione di calore. Il mago quindi le passa dolcemente le mani sulla gola e sul petto. Lei sente la fredda lama che le passa dietro il collo poi la resistenza dei lacci sparisce. L’elastico comunque che gira intorno al petto resiste e tiene comunque su il vestito, quindi l’aguzzino con il palmo della mano tira giù il vestito fino all’addome mostrando i due perfetti seni. Lei ha paura di quello che potrebbe succedergli, ma non dice nulla, guarda Leo e cerca di sorridergli come per tranquillizzarlo poi china lo sguardo e vede la testa di Roberto che ora non guarda la moglie, ma i suoi seni che adocchiava già prima. Per un attimo dimentica tutto e dirige lo sguardo verso il bel palo dell’uomo. Un pene invidiabile che lei aveva solo immaginato. Fra i due ora c’&egrave uno sguardo di complicità, si sorridono ,lui le fa un occhietto e lei gli lascia un sorriso e poi sente di nuovo la mano del mago che le blocca il mento per permettere al suo assistente di versare il nuovo liquido.
Questa volta ingerisce tutto e il ghiaccio le casca addosso una sensazione di scottatura le colpisce il seno. Vede annebbiato non capisce ed inizia a sparlare.
‘Cazzo mi viene da ridere!!! Sto per morire di fronte ad un pazzo sadico e mi viene da ridere’ e ride.
‘ Mi sento piena ‘ ma non scappa ‘ devo aspettare che il bastardo ‘ ride ancora ‘mi dia il permesso di pisciare’
Sente che non riesce a controllarsi. I muscoli si rilassano non sente più la tensione delle corde, ora le fanno da morbido sostegno. Sente tirare le braccia perché non riesce più a sostenersi con i muscoli, ma, il dolore &egrave inesistente &egrave narcotizzata dall’alcol.
Vede annebbiato il vecchio che inizia a leccarle le tette; .la sua lingua gli fa un massaggio piacevole, lei inizia a sentire la sensazione di svuotare i reni e allo stesso tempo sente che inizia a bagnarsi.
Il mago attende un attimo poi scosta l’uomo e gli indica un angolo dove sedersi sul palco, tira giù con un po’ di fatica il vestito, portandolo fino alle ginocchia; lei sente le ginocchia unirsi la corda tira e le fa chiudere ulteriormente le chiappe. Da un lato &egrave felice perché quella posizione le rende impossibile liberare i suoi reni; Il mago allora le dà uno schiaffo sulle chiappe e urla:
‘Due macigni sodi!’ Lei rimbalza in avanti come per tentare di sfuggire e si aspetta un secondo colpo che non arriva però sente la fredda lama che di lato striscia e poi si stacca verso l’esterno per tagliare l’elastico delle mutandine. Si sgancia e la sua passera bionda pelosa con i bordi ben depilati risalta. Lui estrae le mutandine le annusa e dice:
‘ Bagnate al punto giusto. Hai un buon profumo.’
La fola ride e poi scompare nel buio del cortile. Lei con lo sguardo segue la figura ma le luci puntate le rendono impossibile vedere bene. L’uomo sul palco intanto si avvicina a Ximena e tira fuori il suo cazzo e gli alza i capelli con rabbia e gli punta l’asta dura di fronte. Il cazzo dell’uomo &egrave corto ma robusto. La cappella &egrave più piccola rispetto al palo.
Nessuno vede bene perché la gogna lo copre. Il pubblico &egrave preso a contrattare il prezzo con il mago di quel souvenir e lui ne approfitta.
Ximena sente l’odore del cazzo sporco l’odore di uomo rude, le ricorda l’odore di pesce e con quel affare che si muove non resiste ed inizia a succhiare poi vede Roberto che la stà guardando e quindi molla il cazzo. L’uomo &egrave arrapato e le tira i capelli e gli ficca in bocca nuovamente la sua asta. Lei &egrave arrabbiata sente la rabbia e stringe i denti. L’uomo urla indietreggia e tira un schiaffo molto forte alla donna. Il suo intero corpo bloccato vibra per il colpo, la sua guancia arrossisce. Il Mago si &egrave accorto del misfatto e torna veloce sul palco.
Dice: ‘Calma senza di me non c’&egrave la magia.’
Si avvicina ad Ximena toccandole il culo con carezze prende la bacchetta e la arrotola nella figa. Poi inizia a stantuffare con calma. Riaccende il riflettore mostrando il suo operato. Chiama l’uomo che si stava ancora guardando il cazzo. E dice ‘
‘Vai ora se hai voglia non ti farà del male.’
Ximena sente il fuoco nella figa sente che le piace ora il cazzo &egrave di fronte a lei di nuovo quell’odore ora non resiste e il tipo si muove nella sua bocca. Non era una donna che ama avere un cazzo in bocca, &egrave sempre stata una donna che ama ricevere e non dare, per quanto riguarda il sesso, eppure in quell’istante sente il bisogno di assaporare nella sua bocca un cazzo. Lei tiene larghe le fauci. Si isola non c’&egrave nient’altro che la sua passione. Sente la punta del cazzo che rimbalza sulla lingua e avverte che l’affare si irrigidisce sempre più. Dopo parecchio tempo l’uomo si aggrappa al lego e trattiene la donna mentre sborra. Lei sente uscire il seme con un saporaccio che le riempie tutta la bocca. Finalmente l’uomo molla e lascia uscire l’uccello lei vede che &egrave già moscio che si ritira la cappella e rimane lì sul legno. Con le sue ultime forze mentre si sente vibrare per l’orgasmo che sente giungere cerca di liberarsi di quel sapore e sputa addosso a al tizio. Il tizio la schiaffeggia ma non con forza, non sente nemmeno lo schiaffo si concentra nell’orgasmo che le percuote le ovaie. I muscoli si rilassano per un attimo &egrave felice e si lascia andare nuovamente in quella scomoda posizione. Sente uscire l’arnese e poi di nuovo un freddo arnese le passa sul sedere. Sente ancora il fuoco e l’umido dentro di lei. Il Mago si avvicina al suo orecchio. E dice piano sotto voce:
‘Magnifica mi piacerebbe scoparti ma se lo facessi perderei la fantasia ne hai ancora molto da fare, brava puttanella’
Poi guardò il vecchio e disse:
‘ ora scendi con me, la paga per la prestazione di aiutante &egrave stata data.’

Dominazione delle donne e la scoperta di un cazzo enorme che avrebbe infranto parecchio.

Roberto &egrave frustato ha visto la sua donna godere come solo lui prima l’aveva vista. Aveva intuito prima degli altri quando lei stava per arrivare all’apice del suo intenso ed unico piacere. Si guardò il cazzo e vede che era ritto. Un forte conflitto fisico e una gran voglia di scopare doveva sfogare i suoi istinti primordiali. Muove il mento e il collo e riesce a levarsi il bavaglio. Guarda Rosi e le dice:
‘ Come stai? Come ti senti?’
Lei :’mi gira la testa mi scappa la pipi mi viene da vomitare. In questa posizione non riesco a pisciare. Attento stà tornando e meglio che taci.’
Roberto non disse nulla si limitò a guardare il mago con aria di sfida o odio.
Il mago era seguito da tre uomini. L’assistente era salito sul palco con lo scrigno. Lo appoggiò a terra ed inizio a slacciare le gambe della biondina,
sfilò il vestito, diede istruzione e due uomini sollevarono le gambe di lei. Per un attimo la sua posizione fu come se fosse seduta. Non riuscii a trattenere più e iniziò a fare la pipi. Il classico rumore del getto si udii solo per le persone li presenti. Due getti disordinati iniziarono ad uscire. Gli uomini le allargarono meglio le gambe e il getto formò un arco e lentamente si spense. Ci mise parecchio conteneva un bel po’ di liquido; Il palco e lo scrigno erano stati colpiti dalla sua acqua gialla e un lieve odore di urina traspariva dal legno grezzo del palco. La macchia di colore più scuro risaltava e poi si sentivano le gocce scendere verso un telone di plastica posto sotto il palco.
Quando ebbe finito lo stregone parlò:
‘Io dovevo dirti, ‘ ‘ quando!’
Lei incominciava a riprendersi si sentiva meglio non rispose ma avrebbe proprio voluto dirgli:
‘Bastardo vai a fare in culo!’
Mentre lei pensava alla frase il mago continuava il discorso:
‘ ora ti devo punire!’
Tanta era la sua rabbia che mentre parlava gli usci uno sputo che colpi la donna sulla tetta. Lei senti lo sputo guardo la sua tetta e poi di nuovo lo sguardo verso il suo aguzzino che stava riannodando le gambe. Lei si sentiva nuovamente impotente di fronte ad un maniaco. La cosa che la terrorizza &egrave che in questo passaggio lei &egrave completamente nuda, non può in nessun modo opporsi alle sue prossime sevizie. La sua mente spaziò ed iniziò ad immaginare.
Immaginò di essere presa dai due uomini lì, uno davanti e l’altro dietro, poi immagino che il giochino della bacchetta fosse pure per lei un opzione possibile; sarebbe stato peggio se al posto della bacchetta ci fosse stato un oggetto piu’ grande. Quando il mago parlò non capii quello che chiedeva, sapeva solo che le avrebbe fatto male, un presentimento una sensazione.
Il Mago chiese un frustino all’assistente che corse nel camion a recuperare l’attrezzo.
Il Mago fece allontanare gli uomini ed iniziò a picchiare la donna sulle chiappe. Roberto ogni volta che l’uomo smetteva vedeva il rosso intenso su quei muscolosi piccoli glutei. Lei urlava ad ogni botta finalmente il dolore cessò sentiva il fuoco e le chiappe pulsare il Mago ora le dette tregua era il momento di dedicarsi alla sua preferita: alla festeggiata.
Rosi sentiva calore alle chiappe che le sembravano scoppiare ma poi piano, piano scemava. Il Mago poi disse:
‘ ora slegatela!’
Poi rivolgendosi a lei gli disse:
‘ stai seduta a terra in mezzo al tuo piscio e se ti muovi ti punisco anzi punisco lui.’ Segnando con il dito l’uomo appeso.
Leo si sente frustrato e impotente tutta via, vedendo Ximena in movimento aveva il suo cazzo eretto ed in quel momento non vedeva l’ora di espellere un po’ di seme. Non pensava più alla situazione, ma, ormai sentiva il bisogno di godere. Non gli fregava niente della sua donna voleva solo scopare. Leonardo era una amante di film porno passione che coltiva anche con la moglie gli piace molto guardare le situazioni e da un lato era felice, si sentiva coinvolto e voglioso. Se avesse potuto si sarebbe fatto una bella sega guardando dalla sua posizione quegli atti. Rosi intanto sentiva la tiepida urina che gli rinfrescava il bruciore e allibita guarda Pedro che per ordine del suo padrone tira giù i pantaloni e mostra un arnese di almeno venticinque centimetri già in tensione.
Lui e a poco distanza da lei appoggia e piega le mutande, la maglietta e i pantaloni. Mostra il suo corpo peloso, il suo cazzo forma una ‘elle’ di fronte a lui, la cappella &egrave a punta e si avvicina a Rosi, con un colpo di bacino gli fa sbattere la cappella sulla tetta. Continua per un po’ il gioco e qualche filamento di sborra rimane sul capezzolo della donna.
A questo punto il mago mostra alla platea il suo amico annunciando il toro da monta.
Rosi &egrave terrorizzata teme che presto dovrà essere al centro delle attenzioni a voglia di urlare per manifestare il suo sgomento.
Leva la gogna a Ximena e gli presenta il suo prossimo giocattolo. La corda e meno tesa e lei sente che riesce a muovere la schiena.
Quando guarda l’arnese rimane impaurita, l’uomo lo avvicina alla sua bocca e gli dice:
‘Sarà meglio che usi bene la bocca o sentirai un dolore enorme quando ti entro dentro.’
La donna non si volto verso il marito e spalanco le mascelle per prendere in bocca quell’affare enorme. Un gesto rimase impresso negli occhi di Roberto, la donna scostò i capelli e li mise da un lato, un sorriso verso il volto dell’animale da monta e poi un ingoio del fallo.
I rumori del risucchio si udivano forti. Scivola veloce e inghiottisce fino a dove può l’arnese. Gli uomini si massaggiavano i pantaloni. Il mago li fece mettere vicino a Leonardo, e li avverti che il loro turno era dopo, di mettersi pure comodi, ma, di aspettare sue istruzioni. Lui prese per un braccio la biondina e la fece avvicinare a Roberto. Gli disse :
‘ Ora ti farò sedere sopra lei ti libero una mano e quando sentirai il bisogno potrai montarti lei, non hai scelta uomo.’
Roberto osservava con cura i movimenti di Rosi che senza tergiversare aveva la stessa voglia, la donna che era di sicuro un amante della palestra per i muscoli ben disegnati si mise in equilibrio sui braccioli facendo attenzione a non schiacciare il braccio bloccato del suo uomo. Iniziò a scendere con il bacino mettendo la sua figa in faccia a Roberto; il quale non resistette e con la mano aperta fece avvicinare la donna a se. Lei urlò, un piccolo urlo di dolore dato dalla pressione sulla pelle ancora sensibile alle frustate ricevute, l’uomo ebbe un ‘flash-back’ e ricordò per un attimo quello che le era accaduto, la mano in modo leggero salì poco sopra lui sentiva la spina dorsale poi affonda le sue labbra e la sua lingua nelle sue parti intime. Avverte il bagnato e il sapore acre delle pipi della donna ma ormai &egrave eccitato e non pensa che alla sua goduria. Non gli importa dove si trova in quel istante &egrave lui e quella donna. Lei ansimò per il piacere poi quando ritenne che fosse il momento, fece passare le sue gambe tra le spalliere e poi con la mano fece puntare il cazzo direttamente nella figa. Poi scese lentamente, lui sentii il bagnato di lei e la guardò fissa negli occhi poi iniziò a palparle le tette e a accarezzare la schiena mentre lei si abbassava sempre più sul palo. Quando tutto il palo fu nella sua umida figa non resistette e disse:
‘Che Cazzo si ti voglio!!!’
Roberto dopo il bacio la guardo e disse, con calma fammi vedere’
‘ ‘ poi iniziamo, ti prego.’
Lei muovendosi poco si fermò.
Lasciò che l’uomo le mordicchiasse e leccasse una tetta, assaporando il nuovo piacere che in quell’istante prova.

L’uomo preistorico si era stufato del pompino sente la voglia di impossessarsi di lei. Anche lui osservava da quella posizione il culo di lei che si muoveva di lato, sinistra destra come se attendesse con ansia o volesse essere posseduta. Vede e sente la sua lingua che martellava la cappella la bava aiutata da qualche schizzo della sua sborra gli aveva imbrattato il cazzo e sul legno e dalle guancie della donna si vedeva una lucida colla che le ricopriva buona parte del volto. Di tanto in tanto teneva in bocca solo la cappella e gli sguardi vogliosi imbarazzavano l’assistente. Quell’ultimo sguardo gli fece estrarre il cazzo che rimbalzò sul naso di lei lasciandogli una nuova scia di bava e subito corse alle spalle di lei, la sua figa era invitante appena mise la punta la penetrò in un lampo. La femmina &egrave ‘stra’ bagnata per quello non ha faticato. Sente lei ansimare per ogni botta. Dopo pochi colpi e movimenti di quelle sode chiappe sentii lei sbattere la mano sul legno. Ximena strinse con forza l’angolo si sentiva riempire sempre più. Per la prima volta sentiva sempre più dentro il cazzo. Per un attimo ebbe un brivido come la prima volta che fu sverginata. Quel cazzo passava in punti mai raggiunti da nessuno. Poi senti l’uomo fermarsi una piccola vibrazione e sente il liquido che le entra sempre più nel suo corpo. L’uomo fa uscire dolcemente e un rivolo di sborra casca sul tavolo. Pedro muove le chiappe le chiude e le riapre per far assorbire il seme rimette dentro il cazzo anche se sente che sta perdendo consistenza. Si violenta perché sente le sua voglia scendere, spinge e sente lei che comunque geme. Vede il suo secondo buco sputa su di esso lo allarga con i possenti pollici ora si, il suo cazzo e di nuovo pronto. Fa uscire il cazzo lucente degli umori della puttanella e lo infila nel secondo buco.
Non era riuscito a farlo entrare tutto sapeva che nel culo poteva andare un po’ più oltre. Si avvicinò, chiese al mago di slegarla per poterla inculare meglio. L’amico taglio le corde con il coltello. Ximena si senti libera finalmente fece scendere le gambe sentiva un forte dolore per quell’atto di sodomia, ma, allo stesso tempo in parte le piaceva. Sente anche un formicolio per la ripresa della circolazione lungo il polpaccio che prima era bloccato. Mentre l’uomo si stava preparando per l’ingresso nel suo culo qualche istante dopo la spruzzata aveva avuto già il suo terzo orgasmo.
Finalmente il dolore terminò l’uomo ebbe un nuovo orgasmo senti il liquido caldo nell’utero ed ebbe un nuovo orgasmo. L’uomo stette immobile per un po’ poi uscii da lei. Vide il suo cazzo sporco di merda allora iniziò a schiaffeggiare la donna, sul sedere, sulle chiappe apparivano i segni delle forti mani dell’uomo e poi con la gonna della stessa si ripulì dalla merda, La donna ormai libera si levo gli abiti mostrando il suo seno alla platea. Nel frattempo Rosi stava urlando per il piacere che provava mentre Roberto legato le forniva il fallo che tanto bramava. Il mago si avvicinò alle tette di Ximena e spense le luci che puntavano su di lei, la donna cercava il cazzo del mago. Il mago le diede uno schiaffo e disse:
‘Non ora, c’&egrave da fare puttana. Guarda il tuo uomo che si diverte.’
La prese per il collo e la costrinse a guardare Roberto che la fissava e poi il suo sguardo spariva nella bionda alla sua portata. Fra i due c’era una specie di sfida. Lei si muoveva su e giù gemeva sempre più forte poi si lasciò andare i suoi movimenti si fermarono, Roberto diede un colpo di reni e poi era chiaro entrambi erano venuti. Lei si appoggia alla sua spalla lo bacia sul collo &egrave un momento non di sesso, ma, di tenerezza.
Il mago riaccese la luce e si avvicinò alla donna bionda, la prese per un braccio e lei usci dalla morsa della sedia, mentre si alzava le cola un quantitativo enorme di sborra dalla figa. Il cazzo ancora di una certa consistenza rimbalza sugli addominali dell’uomo. La porta poi dal marito e gli indica quel cazzo. Lei lo prende in mano e con disinteresse lo sega. Ci volle poco perché uno schizzo partisse. Quando lei ebbe terminato tornò da Roberto sedendosi sulle sue gambe e guardò la sua compagna di sventura.
Il mago fece voltare la mulatta la tirò indietro le sue gambe spenzolavano, i tre uomini si avvicinarono in fila. Lei afferrò subito due cazzi e inizio’ a segarli mentre un terzo gli veniva sbattuto sulle labbra. Lei in quella posizione si sentiva protetta almeno il suo ano sarebbe stato risparmiato. In poco tempo uno degli uomini venne. Sentì la sua mano appiccicosa, e poi l’uomo divincolarsi per sbattere il fallo ormai molle sulle sue tette. Lo stesso uomo iniziò a stringerle con forza il capezzolo destro lei iniziò a sentire dolore e morse il cazzo che aveva in bocca. La stretta fu così forte che in bocca iniziò a sentire il sapore del sangue. L’uomo dolorante si accasciò a terra ansimando per il dolore. Con la bocca sanguinante sputò a terra e disse:
‘Se mi fate male mi ribello!’
Il mago andò verso il mal capitato guardò il cazzo e poi per non essere infastidito prese da un contenitore di caffe un po’ di polvere e la soffio verso il naso dell’uomo lui starnutì e poi spiombò a terra. Il Mago chiese ai due uomini di portare giù dal palco lo sfortunato e poi si diresse a prendere altri due spettatori. Un altro uomo accorse verso quello colpito dalla donna. Il morso non era profondo gli mise dei tovaglioli attorno e poi cercò di andare a prendere il suo cellulare. I due uomini che avevano scortato il tizio lo fermarono nacque una piccola discussione fra i tre e poi il tizio venne portato in un angolo e lasciato stare. Questo uomo fu condotto insieme ad altri due sul palco.
Nel frattempo le luci del palco davano luce ad un nuovo spettacolo. Il piccolo primitivo aveva tentato un approccio con la piccola bionda ma lei con tutte le sue forze aveva rigettato l’uomo. Senza perdesi d’animo il tizio si era avventato sulla puttanella che non gli opponeva alcuna resistenza. Lui era sopra di lei e si stava godendo un massaggio con le belle tette. Quello che più comunemente viene chiamato spagnola. Iniziò a giocare con lei e di tanto in tanto gli puntava la punta del suo fallo in bocca. Quando vide tornare il mago si levò da quella posizione anche lui non voleva sprecare le sue cartucce. Il mago fece alzare la donna dal tavolo e la pose al centro del palco. Il suo amico si mise sotto di lei e di netto la penetro in quella fradicia sporca figa. L’uomo giaceva nel bagnato della precedente pisciata. Gli altri uomini ormai non aspettavano istruzioni e si avventarono sulla donna uno tentò di prendere anche Rosi, ma lei liberò il blocco a Roberto che in un lampo sganciò anche le caviglie e spinse con violenza l’uomo. Si erse in piedi osservò sua moglie che volontariamente sembrava una diva porno. Si prendeva un cazzo in bocca uno in figa e tra poco sarebbe stata trapanata in culo. Gemeva sempre più di piacere. Roberto scostò un uomo e si diresse dietro di lei. Spinse la schiena di lei ben sopra all’uomo e poi la penetrò in figa. Ora aveva due cazzi nello stesso buco. Lei in italiano disse :
‘Siii che bello!!!’
Roberto le disse:
‘Vuoi questo troia?’
Lei che capii subito che era il marito rispose:
‘Mi spiace ma ora voglio solo godere ti prego continua.’
Lui: ‘Si anche io, per l’ultima volta con te.’
Roberto iniziò a spingere con rabbia, poi vide che un uomo stava per agire su Rosi la stava mettendo alla pecora e a breve l’avrebbe posseduta. A quel punto con il cazzo duro preso da un immenso piacere nel sentire un enorme tubo e la figa stretta dalla pressione dei due cazzi si divincolò e raggiunse la sua nuova passione. L’uomo venne allontanato e poi lui recuperò i vestiti di lei e i suoi e decise di scendere dal palco trattenendola per il polso. Si sedettero al loro tavolo mentre tentarono di ricomporsi. Lui disse:
‘Mi sono fatto prendere avrei dovuto fare altro, che moglie troia che mi sono trovato!… E sai la cosa tragica, o forse nò, credo di amare te ora!’
Lei sorrise e disse: ‘Cosa facciamo andiamo dalla polizia?’
Lui: ‘No, non possiamo e se li uccidono? Credo che sia meglio stare qua.’
Il mago apparve di fronte a loro. Roberto subito disse:
‘Stiamo qua. Tranquillo uomo, ma lei &egrave fuori dai tuoi giochi, hai già la mia puttana, quando tutto e finito c’ ne andiamo, ok?’
Lo stregone annui e prendendo la cicciona si diresse verso il palco.

CONTINUA…
L’incotrollabile e consenziente passione della donna per i cazzi.

Sul palco era iniziata un orgia disumana, il locale ormai era solo della coppietta e del povero uomo legato. Ximena godeva nello sporco e nella sborra ricevette cazzi ovunque la mascella gli doleva e le braccia pure. Si lasciò andare inerme tutta sudata e sporca senza controllo. Il Mago anche lui finalmente si lasciò andare, non tocco la bella donna, guardando lo spettacolo da solo si monto la cicciona da sopra in una buona posizione guardava e stantuffava fino a che non ebbe un grosso orgasmo. Gli uomini si altalenavano aspettavano un attimo e poi di nuovo aggredivano la donna. Roberto e Rosi stavano guardando lo spettacolo. Ora visto la distanza i dettagli erano meno nitidi eppure i due erano ugualmente eccitati. Roberto guardò lei e disse:
‘Mi dai il culo?’
Lei:
‘Vai al sodo! Hai ancora voglia?’
Lui:
‘Bhe si, mi sono innamorato di te! Sarà l’alcol sarà che non toccherò più quella puttana di merda, sarà che fra noi &egrave scoppiato un colpo di fulmine, sarà la magia di sta sera non lo so, ma mi piacerebbe scoparti ancora.’
Lei sorrise e disse:
‘E’ vero &egrave strano, maaa Robi, penso di essermi innamorata di te. Tu sei il secondo con cui ho fatto l’amore. Da un po’ le cose con Leo non vanno bene forse tu sei la risposta ai miei sogni. Non ho voglia di spogliarmi di nuovo ma ti voglio e ti do il mio culo’ mi sa’ che faremo due divorzi in Italia. ‘

Lei si spostò e tirò su la gonna poi si mise in bilico sul tavolo per farsi leccare dall’uomo. Lui iniziò a leccare e giocare con le dita poi la trascinò sopra il suo fallo. Il buco era stretto e non troppo umido per cui anche lui avvertiva dolore non piacere così la risollevo e punto verso la figa bagnata poi con la mano fece scendere il vestito e si dedicò alle sue tette. Ora lei ansimava mentre si godeva quel cazzo su e giù fino a che entrambi, non, giunsero all’apice del piacere. Al termine si divisero bevettero dal cocktail si fumarono una sigaretta come se fossero in un altro luogo poi iniziarono a parlare.
Roberto: ‘Non so’ che fare, guarda la gente inizia ad andarsene, spero che non ci faccia del male quel mago &egrave pericoloso.’
Rosi: ‘Non ci conviene scappare noi due?’
Roberto: ‘Non so’ io vado a prendere un coltello nel locale .’
Rosi: ‘Vengo con te.’

Nelle ricerche l’uomo trovo le chiavi del locale, le diede alla sua amante e le disse di chiudersi dentro di aspettare ora doveva affrontare il suo aguzzino. Andò spedito con in coltellaccio in mano e inizio ad urlare:
‘Ombre!!! BruJo!!! Ti spiezzo in due ora!!! Ombre!!! BruJo!!! Ti spiezzo in due ora!!! Ombre!!! BruJo!!! Ti spiezzo in due ora!!!’
Sali gli scalini del palco, per un istante si fermò a guardare lo spettacolo in corso, si mise in una zona d’ombra e sentiva i mugugni e le voci degli attori e della protagonista.
Leonardo non era più appeso, non gli era stata tolta la camicia di forza, lui era legato al gioco che un tempo era la prigione della moglie, tuttavia le braccia erano libere se bene racchiuse nel tessuto. Roberto vide che era ancora imbavagliato e che con le lunghe braccia tratteneva il culo in alto di Ximena. Roberto per un attimo pensò perché no, io mi sono trombato sua moglie &egrave giusto che lui si scopi la mia. Leo tratteneva la donna mentre gli altri uomini in piedi guardavano reduci da una precedente ripassata, in attesa che il loro cazzo si riprendesse guardavano e a volte toccavano la donna. L’uomo intrappolato spinge con forza. Leo sente il bagnato di lei, e ogni volta che le sbatte su quelle sode chiappe urla:
‘ahhefff , ahhheff’
Roberto si siede sulla sedia e attende guardando la moglie che mentre viene scopata gioca con il cazzo del torello. Quel cazzo era la cosa che apprezzasse di più. Pedro giace a terra beato fra le cure della mulatta. Lei mentre fa sentire con un filo di voce i colpi che le percuotono la sua passera si sostiene con le braccia in obliquo sull’uomo. Sente un cazzo senza sapere di chi sia che le si muove in quell’altro. E bagnata non solo dei suoi umori ma anche dallo sperma di altri, in più sente che ha bisogno di rilasciare la sua urina. Attende comunque paziente il suo pensiero &egrave rivolto a quell’asta così grande. La sua lingua scivola dalle palle sale fino a quella cappella a punta. Il cazzo un po’ puzzava delle sua merda, il sapore era cambiato solo che pensa di farlo venire di nuovo per prolungare lo sforzo che esso avrebbe dovuto fare in seguito. Si concentra in un punto poco sotto il fungo a punta dell’uomo. Le pratica un giochino che aveva imparato dal marito, naturalmente con una variante sua. Inizia a picchiettare con la lingua forte e poi la variante segue il ritmo di chi la sta possedendo. Dalla bocca sente uscire la sua bava che crea una piccola pozza sopra l’ombelico dell’uomo. Pedro &egrave estasiato e in faccia ha un sorriso, non riesce a cambiare espressione &egrave preso da quello che lei le fa, non vuole muoversi minimante da li. L’uomo che la inforcava stava terminando la corsa lei sente un ultima spinta e con forza il suo addome viene stretto, l’uomo cerca di avvicinarsi e poi anche lei sente che sta’ avendo un orgasmo , proprio mentre l’uomo eiacula. Sente l’affare che &egrave dentro di lei svanire e sente che le sue cosce si scaldano per la caduta dei liquidi. Quindi continua a martellare con la punta della lingua l’uomo, ora lo sente la sborra sta salendo assorbe con tutta la bocca il cazzo, chiude di poco i denti non per fargli male, ma per appoggiare la lingua sul getto e la sua bocca ne &egrave piena. Ora molla la presa. Si sposta allarga le gambe e si mette seduta come se fosse su una turca, negli spostamenti perde lo sperma che ha dentro ed inizia a pisciare, lo spruzzo non &egrave omogeneo e con la mano gioca con la sua passerina quando ha finito l’uomo &egrave pieno del suo sperma e del piscio di lei.
Roberto avvertiva un certo irrigidimento nelle parti basse anche se non aveva alcuna intenzione di partecipare, guarda in giro e vede il mago che sormonta le chiappone della cinquantenne. Lo spettacolo gli dava lo stimolo. Quello che non capiva &egrave il perché anche lui non si scopasse sua moglie. Si rimise a guardare sua moglie che &egrave scatenata, ora si gira e con le chiappe scorre sull’asta. Chiama a se uno degli uomini e inizia a menargli il cazzo. Quando ritiene che sia pronto con autorità gli apre le gambe e aspetta di essere penetrata. L’uomo la ricopre ed inizia a muoversi in lei. Lei ripercuote i movimenti su quell’asta di carne e quando sente che &egrave tornata in forze spinge via l’uomo. A questo punto si siede mentre Pedro le penetra in culo. E lei che sale e scende fino a che il rude uomo delle caverne le cinge i fianchi e la fa rimbalzare a suo piacimento. L’uomo che non riesce più a riprendere la passera di lei si a bassa e usa le sue tette per avere un ultima ‘spermata’ Lei &egrave in contenibile e si sdraia sull’uomo un altro intanto la prende in figa. I due alternato le spinte dentro di lei. Lei abbraccia l’uomo che ha di fronte e gli fà sentire le sue unghie. L’uomo sopra si scuote come se avesse avuto una scarica elettrica e urla per il suo piacere e poi rilascia la donna. A quel punto recupera i vestiti e cerca l’uscita. La donna ora tiene le braccia ritte al pavimento, il piccolo uomo la muove il fallo ora erge in mezzo alle sue gambe. Come se lei avesse anche il cazzo. Con i movimenti del bacino cerca l’ingresso. Lei che si sente sostenuta da lui lo prende e gli offre la figa. Ora lei scorre finch&egrave non &egrave percossa da un nuovo orgasmo, ora é distrutta si lascia andare fino a che l’uomo finalmente finisce la sua opera e anche lui rimane sotto di lei immobile con il cazzo dentro.
Il palco ora &egrave quasi vuoto. Da un lato Leo seduto ed il Mago che ora &egrave immerso nelle tette della non giovane donna. Roberto si alza e non facendosi notare prende da dietro l’uomo nudo, gli punta il coltello alla gola e gli dice:
‘Ora basta, mi riprendo le donne, ti lascio in ostaggio l’uomo non vado dalla polizia ma a casa. Recupera le tue cose e lascialo qui.’
Lo stregone disse:
‘Si signore.’
Roberto dice:
‘Xime, rivestiti che ora si và non dire nulla fai solo quello che ti dico c’&egrave in gioco la nostra vita
Guardò Leo e disse: ‘Tranquillo tu rimani con loro, ti lasciano domani da qualche parte riporto all’Hotel le donne.’
Leonardo era inebetito e sembrava dormire a terra.
Roberto prese per il polso la donna abbruttita dalla sporcizia e trascinandola si diresse al Bar, poi trattenendo i polsi di entrambe si mosse veloce verso l’Hotel. La mulatta non parlava e si muoveva faticosamente gli usci solo una frase:
‘Non diremo niente a nessuno vero?’
Rosi rispose: ‘Se Leo torna &egrave meglio che rimanga fra noi sta cosa.’
Roberto si guardava con circoscrizione in giro e poi non disse nulla.
Era impegnato ad agire come un sentinella allerta perché nessuno potesse fare del male alle sue compagne.
Ci vollero più di venti minuti per giungere all’Hotel .
Lasciò le donne lì , chiedendo a Rosi di controllare la sua puttanella e lui sarebbe tornato a recuperare Leo.
Il camion era ancora lì. L’uomo in un angolo addormentato ancora con la camicia di forza.
Con il coltello smollò la camicia e liberò l’amico gli disse :
‘Adesso scappiamo, vieni!!!’
I due corsero verso l’Hotel l’adrenalina era alta tanto é che i due stettero giù al Bar a bere pensando a come muoversi. La soluzione fù quella di tenersi quell’immenso segreto. Leonardo doveva molto a Roberto lo sapeva o forse aveva già pagato il pegno visto che Rosi era stata del nuovo amico.

CONTINUA

Riflessioni delle coppie e una nuova orgia per la mulatta.

L’indomani al risveglio iniziarono le discussioni fra le coppie, ogni uno decise di fare buon viso a cattivo gioco. Roberto fu molto pesante con Ximena. Temeva che lei si fosse presa qualche malattia e le promise che non l’avrebbe più toccata per almeno un anno.
Leonardo decise di tornare in Italia mentre Rosanna rimase lì. Lei lo liquidò definitivamente al suo ritorno gli avrebbe fatto avere le carte del divorzio. Diciamo che quell’evento era solo la goccia che lei aspettava da tempo. Il loro rapporto era solo peggiorato ed ora aveva trovato un nuovo stimolo. Rimase lì proprio per conoscere meglio il suo nuovo amante. Sapeva che anche lui si sarebbe staccato dalla sua compagna &egrave solo che lui, come tutti gli uomini, a volte ha bisogno di spinte, perché se nò magari si sarebbe adattato alla situazione, per cercare di non cambiare di non affrontare una rivoluzione.

Roberto accompagnò all’aeroporto insieme a Rosanna l’uomo. Lo aiutò per cercare di fargli cambiare il biglietto e una volta fatto tutto riprese il viaggio per la vacanza, che appariva meno spiacevole. Nel viaggio Rosi non nascose le intenzioni. Quando i due erano soli in macchina lei lo provocava, fino a fargli un pompino, in viaggio, dovette accostare in un area sull’autostrada perché mentre guidava era turbato dagli eventi che lo stavano colpendo. Dopo essersi goduto quei magnifici istanti culminati con una nuova scopata, dietro le piante in mezzo all’autostrada lei le ha regalato un nuovo orgasmo alla pecorina spalmata sul cofano della macchina noleggiata. La cosa curiosa &egrave che la polvere sulla macchina ora disegnava le sue forme un atto che non poteva essere di certo nascosto.

L’area di sosta era un oasi nell’autostrada senza distributore con dei bagni pubblici e alcuni tavoli in legno per mangiare. I due si addentrarono nel boschetto ed in mezzo all’odore delle piante in piedi portarono la loro passione. Il primo atto di loro due si consumò vicino ad un albero. Lei portava sotto il costume, venne semplicemente scostato mentre da dietro alla pecorina l’uomo si dava da fare. L’elastico dello stesso favoriva i movimenti dell’amante. Quando Roberto ebbe l’orgasmo involontariamente usci dalla sua calda e umida figa e gli venne fra il pelo ed il costume lasciandogli una chiazza enorme sulla parte anteriore del costume. Lei quindi si tolse la parte inferiore e si misero a giocare nel piccolo parco. Lei per stuzzicarlo si appoggio sul cofano che si era raffreddato della macchina e fu’ così che Roberto le diede un nuovo piacere. Iniziò nuovamente in figa per finire nel suo stretto buco di culo. Quell’orgasmo fu’ una cosa enorme per l’uomo gli uscii un grosso quantitativo di seme che non venne trattenuto dalla donna. Quando nell’area sostò un camper i due si sistemarono e ripresero il viaggio alla volta dell’Hotel.

Roberto sapeva che non andava bene la questione con la bella mulatta, ma, forse in quel momento non aveva ancora il coraggio di agire come doveva. L’uomo trova giustificazioni alla donna che forse non dovevano esserci. In fondo lei non ha opposto resistenza si &egrave solo lasciata andare. Sarebbe stato meglio se lui non avesse visto, se lui non ci fosse stato, sarebbe stato di sicuro più facile perdonare e credere in un eventuale forzatura.
I giorni comunque passarono e loro non diedero dimostrazione agli altri dei loro problemi, Ximena si rimise anche da dolori dovuti alle sue prestazione e vissero il matrimonio dell’amico dimostrando che tutto era a posto. L’unica che li affiancava sempre &egrave Rosi. Che vive un nuovo ruolo. Gli amici di sempre di Roberto non dicono nulla anche se vedono che c’&egrave un atteggiamento particolare tra i due. Passeggiate lunghe sul bagna asciuga, mano nella mano quando distanti dal gruppo, bagni e giochi solo fra loro due eludendo la presenza della moglie.
Il giorno del matrimonio arriva, la cerimonia incalza, dopo la cerimonia si passa ai festeggiamenti.

Devo dire che i matrimoni al di fuori dell’Italia sono più belli, c’&egrave più trasporto. Dopo la cena gli sposi aprono le danze e si apre anche il Bar. E via fiumi di alcolici gratis girano tra gli ospiti.

Roberto &egrave già da un po’ che non vede la sua compagna, comunque poco gli importa visto che passa la sera con Rosi. Lei ha un abito incantevole a fiori grigi con scarpe con i tacchi che le rilanciano la figura. Roberto sente il bisogno di andare un attimo in stanza per rilasciare la vescica. Chiede la chiave e sale.
Va’ in camera sua e poi una volta fatto si appresta a scendere, quando degli strani rumori lo attirano in un angolo del corridoio. E’ una donna che geme, la chiave della porta era all’esterno la tentazione di dare una sbirciata é forte. Lo fa’ e ha una nuova sorpresa. La moglie con due ospiti. Uno dei quali per altro era un suo amico spagnolo, conosciuto quando egli era venuto per seguire il progetto Erasmus.
Roberto sapeva che lui &egrave un donnaiolo, si &egrave spostato da poco, ma comunque &egrave un gran puttaniere, se ne fregava della moglie, per altro una bella bionda.
Comunque la visione che lo colpi era questa:
lui sotto mentre l’altro agiva sempre dietro di lei.
Roberto quindi dice:
‘AAAA &egrave per questo che sei sparita.’
Lei: ‘Si mi vuoi scopare anche tu, o stai con la tua puttanella?’
Roberto:
‘No , stò con lei, anzi adesso vado a scoparmela, ti lascio la stanza dormo da lei sta notte, per te non &egrave un problema mi sembra.’
Lei: ‘non so’ dove dormo, sei sicuro , un terzo cazzo mi farebbe comodo uno di questi &egrave scarso, ha poca resistenza siamo già al secondo giro, in poco tempo non dura.’
L’uomo dietro di lei esce, dall’ano esce un filamento di sborra densa che lega la cappella all’ano. Il cazzo non &egrave durissimo, lui si sposta di fronte alla donna. La prende per i capelli e a forza le infila il cazzo in bocca. La tira con in capelli e le fa’ ingoiare il suo cazzo. L’arnese si ammoscia nella sua bocca. Quando lo tira fuori &egrave tornato molle. Lei quindi continua a leccarlo come fosse un gelato, quel trattamento lo fa’ rizzare nuovamente ed in quell’istante che l’uomo si impossessa nuovamente della sua capiente bocca. Le spinge in cazzo fino a dentro la obbliga a contenere anche le palle. Quel continuo stantuffare le fa’ uscire dei coiti di vomito. Il cazzo &egrave imbrattato. L’uomo leva l’arnese e lo ripulisce nel mezzo delle sue tutte. L’uomo sotto di lei &egrave costretto a vedere in primo piano quell’orrido spettacolo. A questo punto l’altro sborra e lei si muove in avanti facendo uscire il cazzo. L’altro uomo si sposta dietro e la penetra in figa mentre lei si alza leggermente e per istinto bacia con passione l’uomo che &egrave sotto di lei.

Il marito non disse nulla ed uscii dalla stanza. Ormai era palese il loro rapporto, non vi era più rispetto, non rimaneva nulla, doveva cessare e basta.
Roberto sembrò sollevato, scese le scale con un bel sorriso, trovò lo sposo che si fuma una sigaretta e fra i due c’&egrave uno scambio di parole.
Parla con il suo miglior amico e senza entrare negli estremi dettagli gli racconta tutto. Poi si congeda da lui e raggiunge la sua nuova fiamma.
Le dice che &egrave sicuro di voler chiudere la sua relazione, con la moglie e la invita in stanza. La porta sul balcone, la sua vista &egrave annebbiata per l’alcol e la sbatte contro la spalliera del balcone ricoperto dagli asciugamani. Le tira su la gonna e via le mutande. Non curante della festa in basso la lecca e poi la possiede. L’opera si conclude sul letto. I due scendono di nuovo giù. Roberto tiene le sue mutandine in tasca. Più tardi insieme agli sposi vanno in discoteca e festeggiano ancora insieme in bagno. Nel bagno delle signore chiusi i due si danno ad un nuovo giro, il bagno non era pulitissimo nell’aria aleggia un odore di urina. Lei si appoggia con i piedi alla porta mentre Roberto trattenendola alzata da terra continua la sua opera. Sentono gli ingressi di altre persone che entrano e ridendo se ne escono dal bagno. Nel locale vi erano solo i partecipanti del lieto evento.
Roberto ormai &egrave interessato solo a Rosi e non curante continua la sua opera fino a che entrambi non giungono al culmine, lei non riesce a trattenere la sua passione di quell’ultimo orgasmo. Poi i due si ricompongono alla meglio e si apprestano a tornare nel locale. All’uscita dal bagno ci fù un lungo applauso quei pochi sapevano ormai.

Gli amici ormai accettano lei, sanno che ora &egrave la nuova compagna dell’amico e questo &egrave l’inizio di un nuovo travolgente amore.

Leonardo ha iniziato una vita solitaria e da puttaniere.
Ximena divorziò e morirà circa due anni dopo quel magico evento, proprio il giorno del suo compleanno. Si becco una malattia venerea e AIDS. Fu ripagata per tutti quei rapporti non protetti che ebbe.

Roberto e Rosanna ebbero diversi stili di depravazione, lei non aveva remore a fare ‘cose’, il mago le aveva aperto molte strade, furono però solo giochi a due senza altri intrusi, proprio l’anno della morte della donna lei rimase in cinta, questo cambiò radicalmente la loro vita, anche se una volta all’anno i due scappano soli in vacanza, senza nient’altro che la loro passione interpretando il ruolo di amanti senza pensare ai problemi della vita. Una settimana che gli dà la carica per continuare a vivere un anno di lavoro e di vita, quasi comune.

The End.

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