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farfalle

By 21 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

“Ho le farfalle nello stomaco lo sai?” SMS. Mi sento morire tra poco devo uscire… Qualche minuto e la mia vita cambierà. Quante volte avevo rimandato non le contavo più.. Perch&egrave? Lo so: perch&egrave non sarebbe stato più uguale dopo. Niente più giochi… niente più cazzeggi solo una realtà. Eppure lo volevo. Lo desideravo. Ma avevo paura. Sapeva leggere così bene dentro di me. Voleva solo consapevolezza dell’altro non sapeva che farsene. Ed aveva aspettato, atteso i miei tempi. Ed ora ero qui che volavo verso la mia nuova vita. I fiumi di parole tra di noimi inondavano la mente. Il suo guidarmi nei miei orgasmi. Quella voce calda e sensuale eppure così decisa. Senza volto senza consistenza almeno fino ad ora eppure così presente. Dolce ed amorevole quando ero piccola e fragile. Spudorato e volgare quando ne avevo bisogno. Guidava le mie fantasie in terreni che non volevo vedere. Ci sbirciavo timida e mi piaceva e lo lasciavo continuare e lui mi portava lungo sentieri perversi fuori dalla morale. La sua dolce puttana sono sempre stata. “E allora quali sono le tue paure?” Vi chiederete. Retaggi di morale. Queste sono. Ora non sarò più la sua dolce puttana delle fantasie ma la sua dolce puttana reale.. Sarò un giocattolo tra le sue mani.. prezioso… come mi dice sempre Tutto il mondo che ho solo sbirciato, fantasticato, sarà lì tra le mie mani, sul mio corpo. Il mio corpo lasciato alle nostre fantasie. Gambe aperte e fica colante… Il mio corpo regalato ad altri. Che godrà di essere una puttana senza rimorsi. Questo mi spaventa. Mi spaventa la coscienza che verrà a farmi compagnia ogni tanto a ricordarmi l’etica e la morale. La strada corre, ormai ci sono. La porta della camera d’albergo che conosco benissimo, qualche secondo per ricominciare a respirare… Occhi chiusi ha detto.. Busso.. Le mani appoggiate sullo stipite per sorreggermi… le gambe cedono. Tremo.. Pochi secondi senza respirare. Sento la porta… così mi vedi… “la mia dolce puttana..” La sua voce nelle mie orecchie riconosciuta dal mio sesso…
“Come stanno le farfalle?”
“Danzano impazzite”
“E le palline?” e palline? e chi le aveva ricordate che fossero dentro di me.
“Le farfalle le sovrastano…”
Sorride lo sento lo vedo con gli occhi dellimmaginazione.
“Riuscirai a tenere gli occhi chiusi?”
“…Si..”un sussurro. Ho voglia di aprirli e di lasciarli così insieme, per rimandare la mia ormai realtà. Sento il tuo corpo… le tue mani che mi accarezzano. Mi accompagnano dentro.. Le sue parole si perdono nel mare di sensazioni chemi travolgono. Le sue labbra a strapparmi un bacio e le sue dita sui miei capezzoli sopra la maglietta. Sento i rumori. Delle bende adesive sui miei occhi. Per fuggire le tentazioni. Ha ragione avrei cercato di guardare prima o poi. Le ciglia che sfiorano l’adesivo mentre apro gli occhi sotto le bende. Che strano mondo opaco.. Mi spoglia… I vestiti scivolano uno dopo l’altro e le sue mani su di me che esplorano. Curiose vogliose.. mi piace.. Annuso il suo odore. cerco la sua pelle le sue labbra. Le mie mani che sfiorano il suo volto cerco di immaginarlo. La mia paura svanita ora ho voglia solo di lui. Le sue dita dentro a giocare con le palline a farmi godere. Mi guida verso il letto nel mio buio.
“Gambe aperte. Non chiuderle mia dolce puttana..” Può una puttana avere vergogna? No! Le mie cosce spalancate a qualsiasi cosa sarà. Dolore acuto forte e le mie gambe strette.. Forzare il mio istinto ed aprirle di nuovo… e ancora dolore.. cerco di individuare la fonte non capisco, ma le gambe sono di nuovo aperte. E’ soddisfatto lo sento. Sa quanto fa male e sa che le riaprirò per lui. Rumori movimenti e il suo sesso &egrave nela mia bocca. La mia lingua lo coccola lo lecca e lui reagisce monta si inturgidisce aumenta. Ed &egrave in fondo premuto forzato. I conati che salgono. La sua soddisfazione. La sua cagna che soffoca con il suo sesso. Spinge di nuovo fino allo spasmo e di nuovo mi lasia respirare e poi ancora violento in me. Mi abbandona.. la bocca a cercare ancora, ma lui &egrave tra le mie gambe. Mi penetra. Oddio le palline. Cerco il cordoncino per tenerlo… Mi toglie le mani “Lascialo mia puttana ce ne occuperemo dopo…” Il suo cazzo scivola dentro come se non ci fossero. Lo sento sbatterci contro e le vibrazioni espandersi in me ed &egrave subito orgasmo. I suoi movimenti non smettono . mi scopa con desiderio e violenza. Le palline sono impazzite e anche io. Non pensavo potessero coesistere insieme… eppure mi sta scopando e sono dentro di me… e sembra che non esistano… sono così aperta… così puttana… Rallenta dopo ilo mio orgasmo… ma non esce da me.
“Ti prego fatti vedere….” Sento la sua esitazione.. Non l’avrei visto oggi. Me lo aveva detto. Ma sento le sue dita a tirar via gli adesivi dagli occhi. Due splendidi occhi azzurri nei miei. E’ strano come la mia mente si sia rifiutata di farsi un’immagine di lui. Ci ho fantasticato ore ed ore ma mai mi sono visualizzato i suo volto il suo corpo… ed ora &egrave lì davanti ai miei occhi in mezzo alle mie gambe dentro di me… sono felice..
Ricomincia a scoparmi con gli occhi fissi nei miei. Sono eccitata godo…. Le sue mani a cercare dietro di se… Elastici… la fonte del mio dolore ecco cos’erano. Lo guardo tenderli e far partire il colpo sui miei capezzoli. Dolore.. fa malissimo.. ma non smettere ti prego… Tutte le altre sensazioni divengono più forti con il dolore. Lo sa e mi scopa più violentemente mentre continua a infliggermi dolore. E’ orgasmo violento… Sorride… Brava sembra dire…
“Puoi vedere quando ti colpisco ora.. assaporare l’attesa essere consapevole.. donarmi il tuo dolore..”
Tende l’elastico e mi fissa. L’istinto mi fa irrigidire. Lui attende che i miei muscoli si rilassino e poi lo lascia sui miei capezzoli e ancora … ancora. Guardo l’elastico continuare a tendersi e aspetto ogni colpo cosciente. Questo vuole da me e questo avrà dalla sua puttana. Esce da me e si stende al mio fianco. Fai quello che vuoi sembra dire… fammi vedere. Ho voglia della sua pelle, di sentire il suo odore, di sentirla sotto la lingua e sono lì a leccare. I capezzoli nella mia bocca si irrigidiscono e le mie mani ad esploraro e poi sul suo sesso a farlo diventare turgido di nuovo. Ed io sopra di lui ora… a scoparlo a goderne. I nostri occhi sempre uno nell’altro. Mi guarda cavalcarlo… usarlo .. guarda la mia eccitazione salire, diventare il mio solo pensiero, lasciarmi andare al piacere. Le palline che sbattono tra loro quando entra completamente in me, &egrave sublime, il mio godere non smette. Affannata accasciata sul tuo corpo. Il respiro a millimetri dalla tua bocca.
“Lecca la faccia al tuo padrone cagnetta…”
Come una cagnolina ubbidiente e riconoscente la mia lingua a fargli le feste. La mia saliva lungo tutta la faccia. Il suo sorriso… la mia felicità.
E il mio leccare più insistente e i miei capezzoli nella sua bocca. Strizzati tra le dita, il dolore farsi piacere irrinunciabile, leccati dalla lingua. Piacere… e poi di nuovo mordere .. succhiare, dolore e piacere uno dopo l’altro senza continuità. E loro che diventano duri sensibili come mai prima d’ora… E poi ti allontani.. Il miele… nelle tue mani… Lo guardo colare su di me.. denso.. dolce… Il contatto frddo sui capezzoli così eccitante… Fili ambrati sulla mia pelle e la lingua fuori a chiedere, il liquido posarsi su di lei…. Dolce… dolcissimo nella mia bocca… Lo ingoio e chiedo di nuovo… un gioco eccitante.. perfetto… I fili che scendono piano… eccitazione pura…La dolcezza che si spande in me… La sua bocca sul mio seno a cercare la dolceza.. assaporarla.. Leccare pulire… ed &egrave orgasmo…. I miei occhi socchiusi e la mia fica colante.. splendido…E poi di nuovo i suoi denti a fare male ed io a chiedere di non smettere..
“Piccola cagna..”
“Non mi basta mai.. Sei contento della tua cagnetta padrone?” Ho bisogno di sapere che non ti ho deluso, che ero quello che pensavi, che volevi. Ho paura della tua risposta.. di sentire che finisce qui.. E tu mi guardi..
“Lo sai che non sarà più come prima se vuoi…devi solo dirmelo.. altrimenti io mi vesto e me ne vado” no ti prego… “Vuoi essere mia? Sarò il tuo unico padrone.. Voglio saperlo ora.” ..paura…Niente sarà più come prima lo sapevo.. ma ora… devo decidere ora… non domani non la prossima settimana.. ora… Tutta la mia vita non sarà più mia, tutti i miei giochi non saranno più miei ma suoi.. solo suoi…
“.. Si…”… Tua…
“Lo sai che farai tutto per me…?” Lo so lo sapevo già da prima… Mi avevi già detto tutto… ma ora &egrave così reale… So che vorrai farmi usare… me lo hai descritto milioni di volte mentre mi guidavi nei miei orgasmi… Mi guarderai usare guarderai che mi piace che ne gorò…per te.. con te…
Nella mia testa immagini di uomini che mi usano… cazzi che mi scopano…. I tuoi occhi che ne godono…. La tua dolce puttana… “Si lo voglio, ….si”
“Padrone voglio donarti la mia verginità…., il mio culo che non ho donato a nessuno…. ”
“Aline abbiamo tempo… sei mia ora….non sarà oggi l’ultima volta che ci vediamo…non cambierà nulla se non sarà oggi…”
“No padrone non cambierà…”. E so che sarà quando lui
Aline il nome che hai scelto per me… mi piace mi &egrave sempre piaciuto.

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