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Giochi d’estate

By 14 Luglio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Giochi d’estate

Steso sul bordo della piscina osservo curioso la scena di sesso che si sta evolvendo cautamente nella penombra della cabina di fronte.
Ero assonnato e con gli occhi chiusi, ma, i rumori, sono indiscutibilmente chiari,
Apro gli occhi e cerco la provenienza; presto fatto.
Il tempo di stringere gli occhi per il troppo sole e trovo la meta del mio cercare.
Da sotto il parasole dello sdraio guardo i personaggi, li metto a fuoco e partecipo a loro insaputa al l rapporto intimo che stanno inscenando
Un ragazzo moro, una ragazza mora, una mano tra le sue cosce, anzi a guardare bene, due mani tra le cosce di entrambi.
Gemiti soffusi seguono i movimenti lenti.
Mi guardo attorno, certamente l’hanno fatto anche loro.
Tutti a pranzo tranne io che svogliatamente volevo dormire.
Il rischio vale la candela, evidentemente hanno valutato che io, innocente dormiente non sono un ostacolo per i loro desideri.
Gli occhiali da sole scuri che porto, evitano di fare capire i miei sguardi.
Seguo la mano di lui sui seni, il piccolo reggiseno viene spostato e i capezzoli turgidi vengono sfiorati, attaccati, stretti…
seguo la mano di lei, prima ferma sui calzoncini da mare di lui, poi, come scossa da qualcosa di misterioso, si muove lentamente seguendo una forma che immagino sia il sesso, la vedo chiudere gli occhi mentre aumenta leggermente il ritmo.
La mano di lui scende a sfiorare il piccolo tanga, la vedo cercare i bordi, giocarci un attimo e sparire sotto.
La bocca di lei emette un leggero soffio e si contorce in un modo che ben conosco.
Lei ferma la propria mano concentrandosi su quella del ragazzo, assaporando ogni leggero tocco, la vedo vibrare e flettersi nel tentativo vano di non farlo andare oltre.
Un gemito più intenso, uno sguardo a controllare che nessuno sia presente, che niente sia cambiato attorno loro, sento lo sguardo di lei verso me, poi, come rassicurata dal silenzio del niente, emette un gemito sospirato
– oh Dio…’.
La mano di lui , &egrave più frenetica, percepisco quello che sta facendo alla ragazza, la quale, ha divaricato oltremodo le cosce per agevolarlo.
Vedo chiaro il movimento delle dita che esplorano il caldo sesso e poi mi accorgo del sesso di lui nella mano di lei, ero talmente preso a guardare lui che avevo dimenticato lei!
Il movimento ondulatorio che ne segue, &egrave palese, i due, cercano di tenere un ritmo simile.
Sono preso da quello che vedo, questo imprevisto di mezza giornata, mi ha eccitato, la mia donna arriverà tra poco più di mezzora e in questo momento sono contento di essere solo a gustarmi il fuori programma.
Mi concentro di nuovo sulla scena.
Il ragazzo si guarda attorno, noto gli occhi pieni di desiderio e passione, vuole di più, azzarda, toglie le dita dal sesso di lei, le bisbiglia qualcosa, vedo lo sguardo pensieroso della ragazza, un controllo veloce del territorio e lui che poggia le mani sulle spalle di lei facendola inginocchiare davanti a lui.
Che scena eroticamente intrigante, il membro teso svetta a pochi centimetri da lei, ne immagino la tensione, un ultima occhiata intorno e la bocca si apre, la testa si avvicina e tutto inizia, lui, poggia le mani contro la parete della cabina spingendosi contro di lei, lei, lo accoglie.
Le labbra accerchiano e stringono, la testa si muove, i capelli dondolano inerti, le mani di lei si poggiano ai fianchi di lui e tutto diventa poesia erotica, lui stringe i pugni contro la parete e sbuffa aria come un toro che sta per caricare.
Attimi infiniti di un piacere estremo che solo la fellazio può dare.
Mi godo ogni frazione di questo rapporto rubato.
Lui, stacca una mano dalla parete e scende ad accarezzare i capelli di lei, poi, prende deciso la testa e comincia a dare un ritmo più secco e poderoso, la spinge con fermezza verso il suo sesso e nello stesso tempo il suo corpo ha scatti nervosi verso la ragazza.
Guardo estasiato come l’ultimo dei guardoni quel atto indecentemente violento, sento le proteste soffocate di lei, vedo chiaramente le mani piccole cercare di bloccare quelle spinte feroci verso la sua bocca aperta, poi, un gemito più lungo, più gutturale da parte di lui, una spinta estrema che si ferma provocando brividi, le mani di lui che stringono decise la testa di lei bloccandola da ogni fuga.
Osservo lei strabuzzare gli occhi, vedo le guance che si stringono e si allargano. Capisco cosa succede e invidio il piacere che sta provando il ragazzo tra le labbra di lei, capisco cosa si aspetta e pretende.
I ritmi diventano più tenui, ma, le mani di lui continuano a dettare legge, lei indomita non ha mollato la presa e ha accettato tutto di lui e continua a fare la sua parte aspettando che si sia placato.
Lui adesso l’accarezza, la violenza della passione si tramuta in dolcezza e tenerezza, le coccola i capelli, la fa uscire da lui e la fa alzare, la guarda fiero e la bacia assaporando probabilmente il suo stesso sapore di maschio.
Lei, ha gli occhi lucidi, tiene una espressione orgogliosa, soddisfatta di se stessa, sa di avere compiuto un atto selvaggio fino all’estremo e si sente appagata in parte dal fatto che lui sia felice, vorrebbe di più da lui in quel momento e probabilmente più tardi avrà il suo premio, lo accarezza con dolcezza, si sente piena di lui e questo la rende fiera.
Sorridono felici e si buttano sotto la doccia a lenire i loro turbamenti, poi, vanno ai bordi della piscina e si immergono nella fresca acqua, proprio nel momento che arriva Barbara la mia donna.
Mi sorride, le sorrido, fa per sdraiarsi, la fermo, mi alzo, le prendo la mano e mi avvio verso la parete della cabina, mi guarda stranita, mi avvicino al suo orecchio;
– Ho un idea, adesso te la spiego…
E spingendola piano contro la parete riavvolgo la pellicola per fare ripartire il film dall’inizio…

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