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Racconti Erotici

Gioco complice

By 29 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

c’è qui davanti a me una signorina che si è seduta con le gambe accavallate sulla sedia e mi sta fissando…ora si è abbassata a prendere qualcosa e sta
fissando sotto la scrivania…allargo un pò le gambe

va bene, accavallate, ma non rispondo delle mie ginocchia…
fisso bene al centro… miro…
hai allargato giusto giusto da far tirare i pantaloni…ed evidenziare…che
quello che vedi è di tuo gusto!
ti spoglio con gli occhi e lentamente mi avvicino, fissandoti… nessun imbarazzo
solo elettricità
una scarica che mi passa per il corpo e mi fa scuotere, pregustando quello che sta per essere…
la signorina è ancora vestita, e vede che potrebbe avere di più dall’uomo seduto…
tira su la gonna e scopre lentamente il bordo delle autoreggenti… poi più su, la pelle bianca, poi ancora più su… aveva già tolto le brasiliane…..
ricci scuri si intravedono… umidi di umori e luccicanti, si muove sinuosamente come una gatta che si stira…pronta a tutto
guarda fisso negli occhi qual è il desiderio che scatena…e intimamente ne gode, fremendo.
Poi si avvicina ancora e si inginocchia slaccia lentamente i bottoni dei jeans, uno ad uno, soffermandosi e facendo finta di non riuscire, per toccare meglio con entrambe le mani…
e … vedere l’effetto di ogni movimento languido che fa, fintamente maldestra…
ultimo bottone…. il cazzo libero dai jeans sembra gonfiarsi improvvisamente….
il boxer di cotone morbido non lo trattiene più e si mozza il respiro a vedere quanto lei stessa ha provocato…
e desidera di prenderlo in bocca, lentamente…
con fare più urgente libera il boxer
fa fuoriuscire il membro dritto in tutto il suo splendore
e lo osserva e guarda negli occhi, come se volesse accertarsi …
che lui sappia esattamente e profondamente quanto questa cosa la intriga e quanto vorrebbe fargli provare…. ma anche che non sarà sempre e solo il suo turno….
l’indecenza va punita…
dolcemente, efficacemente… profondamente…. restituire tutto quello che si è avuto…
e allora lentamente appoggia le labbra semichiuse sulla cappella…preme finge che sia troppo grosso…. che non entri… ma…
d’un tratto, improvvisamente entra tutto in lei fino in gola fino al fondo e stringe con le labbra tutto intorno, fino a far uscire e tendere
la cappella e il filetto in una careza profonda e intima…
e sul fondo, mentre è dentro, con la lingua ci gioca, gira intorno, batte delicatamente contro la punta
poi esce lasciando le labbra semiaperte, per far entrare aria fredda nella bocca bollente, per creare un contrasto da brivido…e poi ancora…
dentro profondo, stringendo e succhiando e con le mani avvolgendo le palle morbide
premendo e sfregando, cercando il punto sensibile tra le palle e l’ano e delicatamente spingendo, in accordo con i suoi movimenti dentro e fuori
caldo fresco dentro e fuori
dita sulla schiena che premono …chiedono ancora…più veloce ..più stretto..
più profondo
bramo sborra calda
dritta in gola
ho fame
non ho mangiato nulla apposta per sentire questa fame
prendermi
e spingermi
e sempre più audace non premo solo la pelle morbida..
mi avvicino, frugo
mentre su e giù
succhio
ansimo dal desiderio di sentire i capezzoli sfregare il jeans bollente…
su e giù più veloce
si gonfia
sempre più
lo sento
in bocca
sta per scoppiare
mugolii
guardo bene cosa provoco
sta per scoppiare
guardo e mi bagno
tutta
ancora
le mani artigliano la schiena
con frenesia
si…
così..
ancora
un attimo di sospensione nel respiro
un lieve tremolio
uno spasmo
si gonfia ancora e esplode nella bocca il caldo liquido
che succhio ancora e ancora
e inghiotto a placare la mia fame
la mia sete
la mia voglia
resto lì
a sentire in bocca
la fine di questa meravigliosa esperienza
e guardo gli occhi di chi ho provocato, lambito, accarezzato,
ben sapendo che è solo l’inizio di qualcos’altro
che ancora è da immaginare
e mentre si ritrae
asciugo con la lingua tutti gli umori che ancora restano..
imprimendo bene nella mente odori, sapori e sensazioni…
che si stampano anche sul mio corpo
ancora inginocchiato
e chiudo gli occhi per assaporare meglio
sorridendo e leccandomi le labbra in una lenta, languida carezza
poi apro gli occhi e sono due pozze verdi, scintillanti, profonde
maliziose e mi specchio negli occhi dell’altro…. carichi di promesse
la mia figa pulsa
sa che presto sarà soddisfatta..
come Lui vorrà, obbediente
e remissiva

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