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I monitors illuminano i nostri volti

By 7 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

I monitors illuminano i nostri volti, sorridiamo…
Il make up &egrave insolitamente eccessivo oggi in te e poi vedo le bredelline della maglietta bianca trasparente, ti chiedo di alzarti, mi mostri il tuo abbigliamento, si intravedono i capezzoli ecco, non porti il reggiseno, poi una minigonna nera con spacco laterale risalta e mette in mostra le tue gambe, quindi le scarpe aperte a tacco alto… che schianto!
Osservandoti ti lusingo con frasi compiacenti, quasi arrossisci. Ultimi ammonimenti, consigli e suggerimenti, opinioni su passate esperienze.
Silenzio… L’attesa ci toglie il fiato e le parole stentano ad uscire, ecco suonano alla porta, mi dici di aspettare un momento, ti alzi e vai ad aprire, ritorni, velocemente e con ansia mi annunci “&egrave lui”, io ti dico “mi raccomando” e continuando “si, &egrave a posto così, si vede bene”. Ci mandiamo un bacio, salutandoci. Buio, l’attesa aumenta il desiderio, sono seduto e fantastico su ciò che vi state dicendo, a tratti mi giungono voci confuse, le tue e le sue, poi ancora silenzio, irrequietezza, le voci si fanno ora più vicine e distinte… insistenti, si accende la luce, in pochi istanti la stanza con i suoi oggetti prende forma, i contorni si fanno nitidi, vedo il letto, quattro gambe, le vostre, che si pongono di fronte, quelle nude di minigonna sono le tue, una sua mano scende a sfiorarti sul bordo della gonna, non riesco ancora a vedere le vostre facce, ma immagino che le vostre bocche siano attaccate in un bacio. Vi sedete sul letto, ora vi vedo, la tua minigonna si tira ancora un pò più su, lo spacco, nell’accavallare la gamba, la lascia quasi completamente nuda, state parlando, tu sorridi e ti pieghi in avanti, c’&egrave uno scorcio di decolt&egrave, lui ti sfiora una gamba con la mano, ti tocchi i capelli, inarcando un pò il capo all’indietro.
Ti alzi, vai via, lui resta solo e si guarda un pò intorno, tu torni, hai una bottiglia di vino e due bicchieri, versi il vino e cominciate a bere, diventate un pò allegri, ascolto le voci sorridenti e l’accento musicale, comprendo meno il significato delle vostre parole, ad un tratto lui posa il bicchiere a terra, proprio ai piedi del letto, si avvicina e ti bacia, tu gli rispondi, hai ancora il tuo bicchiere in mano, il bacio dura qualche secondo, forse un minuto, lui comincia ad accarezzarti i seni da sopra la maglietta, vi staccate, fai un altro sorso al tuo bicchiere di vino e lo posi a terra, vi guardate ora vi abbracciate e cercate ancora le vostre bocche, vi vedo baciarvi avidamente, le sue mani sono dappertutto su di te, nel piegarti ormai vedo il tuo tanga, rosso, poi vi stendete meglio sul letto continuando ad avvinghiarvi, lui ti sfila la maglietta e comincia, strizzando, a baciare i tuoi seni, a leccare i tuoi capezzoli, l’espressione del tuo volto si fa estasiato, hai le labbra semi aperte, tu gli sbottoni la camicia, gli lecchi i capezzoli, anche lui gradisce, poi via la minigonna, ora sei col tanga rosso, vedo la sua faccia abbassarsi, arriva all’altezza del tuo inguine, ti sposta di lato un pò il tanga e comincia a leccarti il clitoride stuzzicandolo di quando in quando anche col pollice, sei in estasi, ti sfila il tanga e lo butta a terra, ora tu sei nuda, ti sollevi a mezzo busto, gli abbassi la lampo e gli slacci i pantaloni, li fai scendere, gli tocchi il cazzo da sopra le mutande, ne avverti la consistenza, quindi glielo tiri fuori e cominci a leccarglielo, baciarglielo, succhiarglielo, lui &egrave in ginocchio sul letto davanti a te, dopo un pò di quel pompino così dolce e mansueto, ti asseconda il ritmo con le mani sulla tua testa, poi ti sposta, si sveste del tutto, tu ti stendi di nuovo, allarghi le tue gambe e l’attendi, il primo colpo, ti fa fare un sobbalzo, e con la testa quasi tocchi il bordo del letto, spalanchi la bocca ed emetti un sensazionale “oohhhh”, ora lui &egrave dentro di te. State scopando, tu ti contorci, lo stringi, gli afferri le natiche e lo spingi più forte gestendone il ritmo, lui ansima, sento distintamente i vostri lamenti, le vostre urla di piacere, io continuo, ormai da prima dell’incontro, a masturbarmi e spiarvi e lasciar entrare in me tutte le sensazioni che voi state provando, siamo distanti, io di fronte al mio monitor e voi là ripresi da quella web cam di cui solo tu conosci l’esistenza, ma ecco, d’improvviso lui si alza, avvicina il suo cazzo alla tua faccia e ti riempie così di sborra, tu la lecchi, lecchi il suo cazzo, ingoi e ti impastricci un pò di più il volto col suo sperma. Lui si alza, va di là in bagno, tu ti avvicini al monitor, e mostrandomi la tua faccia, fai roteare la tua lingua a raccogliere ancora delle gocce del suo sperma, con un dito ne raccogli ancora un pò dalla fronte e lo succhi, poi scappi di nuovo sul letto per non essere vista da lui, lui torna, ha portato della carta igienica, ti pulisce un pò tra i capelli, un pò il volto. Sorridete, vi baciate, rimanete un’altro pò abbracciati, vi vestite, ve ne andate. Buio. Io sono ancora col mio cazzo floscio tra le mani e pieno di sperma tutt’intorno, devo alzarmi per pulirmi. “Grazie, ci sentiamo dopo quando lui va via, un bacio, tuo marito”.
Racconto reale.

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