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il baratto

By 10 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

si vede che era il destino di famiglia, aveva sentito dire la stessa cosa a sua madre non più di un mese fa. Sua nonna aveva barattato la vita della sua famiglia concedendosi al comandante della stazione dell’esercito invasore, sua madre aveva la sua seconda verginità al datore di lavoro salvandogli il posto.
Ne era rimasta sconvolta Serena, quando aveva sentito sua madre raccontarlo alla sua migliore amica. Erano sposati da poco piu di un anno, avevano un figlio in programma quando suo marito era rientrato dicendo che a fine mese sarebbe rimasto a casa. E lei, aveva deciso di andare a parlare con il suo datore di lavoro. Non si aspettava che sarebbe finita così, in fondo lui avrebbe potuto essere suo padre e non credeva che potesse essere cosi sfacciatamente porco. Aveva finito per farsi inculare (si aveva usato quelle parole) sulla sua scrivania, aveva sentito male ma suo marito aveva ancora il suo posto di lavoro. Di anni ne sono passati ormai tanti, Serena ha 20 e suo padre lavora ancora nello stesso tempo. Un paio di anni fa il suo datore di lavoro ha lasciato il posto a suo figlio, una brava persona che ha concesso al padre di Serena un ulteriore avanzo di carriera.
Non era alla fine tanto male, continuava la madre di Serena, dopo qualche mese lo aveva persino concesso a suo marito che apprezzava il diversivo.
E’ statto un baratto, spiegava all’attonita amica, così come aveva fatto molti anni prima mia madre..
Adesso Serena sta riflettendo sullo stesso tipo di accordo, 156 cm di altezza per 47 kg magra ma rassodata da ore di footing vestita con un semplice paio di jeans e scarpe da ginnastica dimostra ancora meno dei suoi 20 anni. Ha fallito due volte l’esame di medicina e ha deciso di andare a parlarne con il docente. Al sicuro nel suo studio dove esercita la sua professione di medico, non si è fatto scrupoli a dimostrare tutta la sua disponibilità nell’aiutarla a passare l’esame in cambio della completa calcando la parola completa disponibilità da parte della ragazza che in cambio potrebbe anche beneficiare di una visita completa da parte del dottore.
Serena ha deciso, chiede cosa deve fare.
Si spogli pure signorina, può farlo li dietro..
Serena si sposta dietro al paravento, toglie la polo, sgancia la cintura, toglie le scarpe da ginnastica e sfila i pantoloni, sfila i calzini e esce dal separe..
tolga anche il reggiseno e si sdrai sul lettino per favore…
chiede anche per favore…pensa tra se Serena, per pudore si volta sgancia il reggiseno che appoggia sulla sedia dietro il paravento e prende posto sul lettino…
Il professore si alza, e il suo sguardo scorre lentamente sul giovane corpo di Serena i piccoli seni con il capezzolo scuro, la pancia piatta il monte di venere coperto da delle semplici mutandine.
Vediamo se il seno è a posto, e cosi dicendo inizia un professionale palpamento, che lentamente cambia in qualcosa di diverso…
Serena se ne rende conto, ma lo aveva messo in conto…le scappa un acuto quando il professore cattura i sui capezzoli tra le dita e li tira stringendoli
Gentilmente, tolga lo slip adesso..
Questo stronzo è il momumento vivente all’ipocrisia pensa Serena, mentre alzando il sedere sfila restando sdraiata le mutandine…
Bene vedo che la rasa completamente, è un ottima cosa per l’igiene, apra le gambe per favore..
Serena le apre…
Di più le spalcanchi per bene avanti.. le sue mani vanno alle cosce di Serena guidandole alla massima apertura.
Ora il dottore le è davanti, le labbra della vagina di Serena sono piccole e nude e invitanti. Spero che non le dispiaccia se non indosso i guanti vero?
Ora lo sente, le sta accarezzando la fica, le sue mani sono calde, le sta aprendo le labbra, massaggiando il clitoride, suo malgrado le scappa un sospiro… si sta bagnando..
prima un dito del dottore poi due la stanno scavando, le sente roteare dentro di lei come a cercare di farsi spazio.
E’ da molto che non fa sesso?
Serena, è single, riflette un attimo e risponde, circa sei mesi fa.
E’ molto stretta complimenti..ha rapporti anali?
no, mai fatto…
ottimo, abbiamo una verginella cosa rara di questi tempi..
nel parlare non ha smesso di masturbarla.. Serena sente l’orgasmo arrivare, e quasi come se lo avesse intuito il professore si ferma.. si porta di fianco alla sua testa… Serena non sa cosa succede, cosa deve fare.. sente il fruscio dei pantaloni, odore di sesso maschile.. e la sua voce:
Signorina vediamo come se la cava con l’orale avanti..
Serena si volta, la prima cosa che pensa è che il dottore è in studio dal mattino, il suo sesso ho un odore forte non si è certo premurato di fare un bited prima di incontrare la sua giovane allieva. La cappella è grande, lunga e violacea e trova velocemente posto tra sue labbra. Serena non è un amante dei rapporti orali, e dimostra tutta la inesperienza.
Il dottore spazientito si limita a tenerle ferma la testa per poter affondarle in gola senza problemi. Arriva a toccarle le tonsille provocandole dei conati, si diverte o almeno trae godimento nel vederla in difficoltà, sbavare e lacrimare.
Quando ormai era rassegnata a ingoiare la sborra del professore, questi decide di uscire e portarsi tra le sue gambe. La tira a se e lentamente la penetra. La penetrazione le procura piacere, il dottore è ben dotato e in questi ultimi sei mesi l’astenenza l’aveva fatta ritornare particolarmente stretta..
Il dottore la sta scopando con affondi decisi e ritmati, è affannato, la insulta Serena cerca di isolarsi, non pensare a come è arrivata su quel lettino e di godersi questo rapporto inaspettato, di nuovo l’orgasmo si affaccia..
il dottore puntualemente esce…non è il caso che goda signorina, scenda dal lettino per favore, ecco si giri e si appoggi qui cosi..
Serena adesso è nella classica posizione a 90 gradi. Si allarghi le natiche per favore, lei esegue è imbarazzata ma è decisa a non rimangiarsi l’accordo.
un dito, con qualcosa di freddo le sfiora l’ano di riflesso lo contrae.
Si rilassi, se fa resistenza le farò male.. avanti su..provi a spingere come a defecare.. Serena si vergogna, ha paura di fare brutte figure.. ma piano piano prova a spingere.. il dito del dottore scivola dentro..
Serena sente fastidio, bruciore..
E’molto stretta.. ma nemmeno un dito ha mai infilato?
no, mai…
il dito esce, altra sostanza fredda e il dito rientra, riesce e ora sono due..
il fastidio aumenta.. le dita escono..
direi che va bene, non la voglio allargare troppo con le dita altriementi non c’è piu divertimento..
Serena sente la cappella del professore strusciare sulle labbra della fica, lo ammette a se stessa lo rivorrebbe dentro, ma i programmi del dottore sono diversi. La sente appoggiare sul suo sfintere, irritato dalla penetrazione digitale e lentamente farsi strada in lei.
Serena grida, quando con una spinta decisa il professo è completamente in lei, lo sente a contatto con le sue natiche, le palle a sfiorarle la fica
Incurante del dolore di Serena, l’uomo con fatica inizia a scopare quel buco stretto, lo sente ansimare dietro di lei, il dolore è forte, e lei pazientemente spera che questo supplizio finisca presto.
Passano 5 forse 6 minuti e lo sente accellerare, il suo culo si è ormai dilatato e sembra accettare l’intrusione piu facilmente, le fa ancora male ma con dignità cerca di non gridare a ogni colpo, lo sente accelerare e infine uscire….
sente un paio di schizzi arrivarle sulla schiena… poi lo strusciare della cappella sul solco delle natiche a pulirsi..
Molto bene signorina, (lo vede con una salvietta pulirsi il cazzo) magari la prossima volta le suggerisco di farsi un clister per essere sicura di non lasciare spiacevoli ricordi.
Domani le farà ancora male le prescrivo questo unguento. Lo deve mettere due volte al di, probabilmente domani vedrà un po di sangue nelle feci, ma non si preoccupi, il problema è che era molto stretta di culo.
Serena si sta rivestendo, annuisce ai commenti del professore…
Per il suo esame non si preoccupi, domani mi porti pure il suo libretto che sistemaiamo il tutto.
Esattamente come se le avesse fatto una semplice visita le da la mano e la congeda.
Serena è fuori dallo studio, le duole il sedere pensa a sua nonna e a sua madre in fondo non hanno fatto nulla di male, un semplice baratto. L’unica cosa è che non ha ancora goduto, ci è arrivata vicina almeno due volte ma non ha avuto l’orgasmo desiderato. Sa che appena arrivata a casa potrà toccarsi sino a godere..

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