Skip to main content

Il profumo di un fiore sbocciato

By 5 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Andrea &egrave un ragazzo di ventisei anni come tanti altri, carino ma non appariscente; veste sportivo ma nel week-end non disdegna di indossare qualcosa di più elegantino. E’ passato ormai qualche mese da quando si &egrave lasciato con la sua ultima ragazza: era un rapporto sterile ed entrambi sono stati sufficientemente maturi da accorgersene per tempo ed evitare di prolungare una vicinanza che non portava più frutti. Oggi Andrea non ha una ragazza, o meglio, non ha una ragazza fissa, ma non perché non gli si sia presentata l’occasione… Andrea sta bene così.
Dario &egrave suo fratello. Al contrario di Andrea, Dario &egrave più posato: dicono di lui che abbia “la testa a posto” nonostante i suoi ventidue anni. Anche sentimentalmente ha già una relazione stabile con Giusy che fin dai sedici anni &egrave la sua ragazza; oggi ne ha venti.
Conoscendola da quando era una bambina, Andrea ha sempre visto Giusy con gli occhi di un fratello maggiore ed in fondo l’età a cui ha conosciuto la futura cognata non poteva portare ad altro; le sue forme erano ancora acerbe e gli atteggiamenti tipici dei teen-agers.
Ma quest’anno Giusy &egrave stata fuori spesso per seguire i corsi universitari del primo anno di Farmacia ed Andrea, impegnato com’&egrave, non ha avuto modo di vederla spesso. Ecco perch&egrave, quando oggi Giusy &egrave passata da casa loro per salutare la famiglia, Andrea non credeva ai suoi occhi! Sarà stata l’esperienza da studentessa fuori sede o, forse più razionalmente, una naturale evoluzione anatomica… ma Andrea oggi non &egrave capace di scrollare gli occhi dal seno di Giusy! La canotta aderente non riesce a nascondere il balconcino color carne che esalta le grazie finalmente fiorite di una bambina oramai divenuta donna. E poi anche i movimenti sono più raffinati e maliziosi e quel culetto che prima non riempiva i pantaloni adesso mostra le sue forme rotonde nel delizioso ancheggiare: per la prima volta Andrea avverte un’erezione alla presenza di Giusy.
Dario e Giusy sono passati da casa anche per un altro motivo: chiedere ai genitori dei due ragazzi se questo Agosto alle porte, la fidanzatina potesse essere ospite della loro villa in campagna per qualche giorno e tutti si sono mostrati entusiasti. Ovviamente, la mamma di Dario, rigorosa com’&egrave, predisporrà le camere da letto in maniera tale che i due ragazzi dormano insieme e lei abbia invece una sua stanza; come se potesse accadere qualcosa di “strano” tra i due fidanzatini con tutta la famiglia in casa!

E’ già trascorsa una settimana di convivenza familiare ed Andrea &egrave seduto sul divano ripensando ad alcuni momenti vissuti in questi giorni ed alla futura cognatina sbocciata improvvisamente e piombata nella routine quotidiana della calda estate rendendola bollente. Pensa, ad esempio, a quella sera che si scherzava e ci si rincorreva e a quell’abbraccio strappato alle spalle di Giusy con cui l’ha circondata, portando le sue mani proprio alla base dei suoi stupendi seni e a come il contatto abbia provocato in lui un inevitabile rigonfiamento che la ragazza non può non aver avvertito sul suo culetto. E poi l’estate gli indumenti sono così essenziali che il pensiero lo porta alla mattina precedente e a quel pigiamino di cotone, canotta e pantaloncino rosa, che dice tutto sulle mutandine a vita bassa di Giusy e sui suoi capezzoli risvegliati dalla fresca aria mattutina di campagna; &egrave bastato che lei si allungasse un po’ sulla tavola imbandita per colazione a carpire la caffettiera, che il bianco seno di Giusy con i suoi capezzoli scuri e turgidi ha disegnato un panorama che solo poche località di villeggiatura al mondo possono eguagliare!
Andrea, assorto nei suoi pensieri, decide di raffreddare il fuoco nei suoi boxer passeggiando un po’ intorno alla casa prima di andare a dormire ed &egrave ancora inconsapevole dello spettacolo a cui sta per assistere: fuori &egrave completamente buio ed anche i lampioni, che solitamente illuminano il cortiletto, questa sera sono spenti.
La luce della camera di Giusy &egrave, invece, accesa; le finestre sono chiuse ma i battenti aperti e il distacco netto rende impossibile vedere all’esterno. Andrea lo intuisce subito, essendosi trovato più volte nella stessa situazione e si defila dietro il muretto che rende ancor più discreta la sua presenza ma non toglie nulla alla visuale. Giusy &egrave intenta a rovistare nei cassetti, probabilmente alla ricerca di un pigiamino pulito o forse di un paio di mutandine; tira fuori, invece, un reggiseno nero, lo lancia sul letto e in men che non si dica si sfila la canotta. “Non fermarti, ti prego…” sussurra tra sé Andrea! Ed ecco, appunto, che Giusy tira giù le bretelline, allunga le mani dietro la schiena e, con un gesto più che naturale, sgancia il reggiseno e lo sfila via lasciandolo cadere per terra. Il distacco così netto tra l’abbronzatura del suo corpo e il bianco del suo meraviglioso seno non lascia dubbi sul fatto che sono in pochi ad averlo potuto ammirare… Forse una leggera brezza attraversa la camera di Giusy tanto che i capezzoli le si inturgidiscono improvvisamente; davanti allo specchio tira su due volte il seno con le mani con l’aria soddisfatta di chi sa di aver avuto un dono importante. Si gira, poi, verso il letto, raccoglie il reggiseno nero, lo aggancia sul davanti, lo ruota e lo tira su, infilando le bretelline e sistemando le sue grazie nelle coppe. Infine indossa la canotta del pigiama: quel che accade al di sotto della linea della vita, purtroppo &egrave lasciato all’immaginazione, dato che la finestra &egrave alta e di più, Andrea, proprio non riesce a scorgere.

La sera dopo Andrea non sta più nella pelle: sono quasi ventiquattro ore che il film dei seni di Giusy non fa altro che scorrere nella sua testa. Ma lei oramai &egrave per Andrea una droga, ne vuole ancora e ne vuole di più. Deve solo trovare il modo di ottenerlo. Ma forse una soluzione c’&egrave ed &egrave proprio a portata di mano. Il finestrino del bagno &egrave molto più basso rispetto a quello delle camere ma affaccia sul lato opposto della villetta dove il muro di cinta &egrave a ridosso del perimetro di casa e non permette un nascondiglio sicuro. Ci vorrebbe… “Certo! Cacchio! Com’&egrave possibile che non ci abbia pensato prima!”. Andrea apre il cassetto della sua scrivania e inforca la sua videocamera, testimone di mille avventure, ma mai utilizzata per questo scopo. Scappa fuori per studiare come poter sistemare il suo ultimo ritrovato della tecnologia e scopre che non &egrave cosa impossibile… il muretto che separa le proprietà &egrave all’altezza ideale e le piante che lo rivestono circondano la videocamera nascondendola a dovere ma lasciando libero l’obiettivo di riprendere l’inimmaginabile.
E’ solo questione di poco. Giusy andrà a letto a breve e passerà come ogni sera dal bagno per i rituali preparativi. Andrea aziona la funzione di registrazione senza temere di poter scaricare la batteria o di terminare lo spazio di registrazione: ha studiato tutto nei minimi dettagli. Solo un quarto d’ora dopo Giusy esce dalla sua camera ed eccola avviarsi verso il bagno con asciugamani e beauty sottobraccio. Andrea freme nell’attesa che la cognatina esca dal bagno ma il tempo sembra non passare mai! Ha già gli slip gonfi e sente il sangue pulsare nel suo sesso e gonfiarlo all’inverosimile. Pochi minuti e Giusy attraversa il salone ed augurando a tutti la buonanotte si infila in camera da letto. E’ arrivato il momento di svelare cosa quella videocamera fosse riuscita a catturare.
Qualche istante per scorrere la registrazione buia dei primi minuti e poi… eccola entrare in bagno e chiudere la porta a chiave; si lava i denti e dopo essersi sciacquata asciuga la faccia. Una mossa repentina e Giusy abbassa pantaloncino e mutandine con un sol colpo e si siede per fare pipì. Finalmente Andrea può contemplare il pelo folto e castano solo immaginato fino ad allora: infila le mani nello slip e stringe forte il suo sesso, non per masturbarsi, ma quasi per cercare di contenerlo, come se avesse il timore che da un momento all’altro potesse eiaculare. Ma non aveva ancora visto il meglio che Giusy potesse offrire. Pochi istanti e lei si sposta sul bidet, allarga le gambe e, lubrificata dall’acqua corrente, inizia un’eccitante movimento rotatorio delle sue dita nella vagina che si mostrava ad Andrea facendolo oramai impazzire dall’eccitazione. Giusy per un attimo socchiude gli occhi e srtringe fra i denti il labbro inferiore quasi a provare anche lei la stessa sensazione di piacere estremo nel massaggiare le sue parti intime in quell’inconsapevole scenario voyeuristico. Che però volge al termine. Un ultimo sussulto di godimento quando Giusy strofina l’asciugamani tra le cosce e dopo averlo riposto ravviva il pelo rinfoltendolo con un movimento delle dita dal basso verso l’alto; tira su, infine mutandine e pantaloncino ed il sipario cala definitivamente. Quante ore ci vorranno prima che quell’erezione possa scemare senza ricorrere ad un atto di autoerotismo che sembrerebbe l’unica e più plausibile conclusione?
Solo il giorno dopo Giusy e Dario comunicheranno alla famiglia che per sopraggiunti impegni universitari della ragazza dovranno lasciare la villeggiatura e rientrare in città. Ma Andrea non sarà poi così abbattuto per questa notizia. Dalla sera precedente, quando sentirà la mancanza di Giusy, potrà comunque avere la sua compagnia: a separarli c’&egrave solo la semplice pressione di un “Play”.

Per commenti scrivete a: ihateasd77@hotmail.it

Leave a Reply