Mi chiamo Michele ed insieme a mia moglie Clotilde siamo molto esibizionisti, mi piace molto quando lei si mette tutta in tiro vestita sexy ed usciamo. Mi piace soprattutto nei locali a ballare lasciarla andare in pista da sola o con la sua amica Monica scatenarsi in balli sensuali e guardare gli sguardi arrapati degli uomini che se la scopano con gli occhi. Praticamente sempre c’è qualcuno che ci prova, lei che è un po’ bastarda sotto questo punto di vista, lascia fare senza però consentire di superare il limite, quando si accorge che il moscone sta per posarsi sul miele sfugge. In questo è abilissima, andare in bagno (con l’amica che non è da meno di lei) o tornare al tavolo dove ci siamo io ed il compagno di Monica sedendosi in braccio a noi e mettendoci la lingua in bocca. Sono certo che per lei diversi uomini si siano fatti delle seghe dopo che lei li ha tirati scemi.
L’altro giorno mi chiede se ho voglia di andare a cena in un locale che ha scoperto Monica, mi dice che è un locale dove si mangia bene e che è un po’ particolare aggiungendo che sicuramente la peculiarità mi sarebbe piaciuta. Ovviamente rispondo positivamente ed allora lei, seduta di fianco a me sul divano chiama in vivavoce il locale per prenotare.
“Pronto ristorante XXXXX”
“Buonasera vorrei prenotare un tavolo per giovedì sera, per due, vorrei però un tavolo della maiala, è disponibile?”
“Un attimo che controllo sull’agenda” in sottofondo un rumore di fogli. “Si ne abbiamo uno disponibile nella fascia over 40, la signora che lo occuperà rientra in questa fascia di età?”
“Bene, si rientro nella fascia, allora ci vediamo per le 21:00 buonasera”
“Grazie per la prenotazione, buonasera”.
Sono stato zitto ma ovviamente la conversazione ha stimolato la mia curiosità.
Prima che inizi a parlare Clotilde mi anticipa.
“Nessuna domanda, vedrai che ti piacerà, sarà una sorpresa molto gradevole che ti stimolerà”.
E’ giovedì pomeriggio, Clotilde mi telefona ricordandomi di non fare tardi perché siamo fuori a cena e ci vuole circa mezz’ora per raggiungere il ristorante che è un po’ fuori città, in compenso non avremo problemi di parcheggio.
Arrivo a casa per le 19, mi faccio la doccia e vedo sul letto pronti i vestiti che Clotilde ha preparato. È uno di quei look da porca che mi piacciono tanto, sul letto vedo un vestito rosso fuoco stretch elasticizzato, indossato da lei arriva due dita sotto le natiche, se in piedi. Nella parte superiore le lascia parte della schiena scoperta, abbastanza per doverlo portare senza reggiseno. Davanti una scollatura generosa coperta da un voile trasparente nero da ancora più forza alla sua sensualità. I sui 45 anni portati benissimo, il seno della terza misura e palestra due volte alla settimana più una sessione di nuoto, la mantengono in gran forma ed indossare un abito senza reggiseno non la fa apparire fuori posto. Il vestito da seduta sale un pochino e questo completa l’opera. Stasera mi sarei divertito anche ad un torneo di boccette, figuriamoci al ristorante con qualcosa di preparato da lei. Vicino al vestito c’è solo una busta di collant e sulla fotografia vedo che sono di quelli con apertura al cavallo.
Mentre mi sto asciugando lì in camera sento le chiavi nella toppa, Clotilde entra in camera e si spoglia completamente nuda, si accorge che ho visto il look che ha preparato mi guarda e mi dice:
“Approvato?”
“Super le rispondo” vedo che ha fatto ritoccare la passera, deve essere appena tornata dall’estetista perché il giorno prima le grandi labbra erano parzialmente coperte mentre adesso sono completamente libere ed anche il ciuffetto a triangolino che sta sopra è rasato.
Guardandola, mi è venuto il cazzo duro ed il mio amichetto spunta dall’accapatoio.
“E’ la passera o il vestito che hanno risvegliato il tuo amichetto” mi dice con un sorriso poi si inginocchia ed inizia a leccarmelo.
“Tutte e due le cose, immagino stasera farai impazzire un po’ di uomini”.
“Esatto ma non ti voglio troppo piovroso, per cui ti scarico un po’ le palle, da quando usciremo di casa sarò off-limits, potrai solo guardare come tutti gli altri uomini” mi risponde staccandomi per un attimo dal mio uccello.
Quindi ricomincia a leccarlo e succhiarlo con grande maestria, mentre mi sega con la mano destra, con la sinistra mi accarezza le palle e me le lecca prendendole in bocca e succhiandomele quasi a farmi male.
Mi tira verso il letto e mi fa sedere sul bordo, con la mia nerchia in bocca ora ha a disposizione anche i mie capezzoli che sono la mia parte più sensibile. Avvolge il cazzo con la bocca prendendone in gola più che può iniziando un lento lavorio di avanti ed indietro mentre le sue mani con indice pollice stimolano in modo anche parzialmente doloroso i miei capezzoli. Non capisco più nulla e prendo con le mani la sua testa e la scopo in bocca. Lei mi lascia fare e mi asseconda nel movimento, meno di 5 minuti e vengo. Lei si accorge che la cappella si sta ingrossando e tira fuori l’uccello. Con una mano mi sega mentre con l’altra mi massaggia la zona perianale. Esplodo copiosamente sul suo viso e sul suo seno. Faccio 5 schizzi che lei dirige con sapienza su tutto il volto e verso i capezzoli coprendoli con la mia sborra. Quando vede che non esce più nulla, riprende in bocca la cappella e la ripulisce con cura. Si rialza e si dirige verso il bagno.
“Almeno starai calmo per un po’, non ti chiedo se ti sia piaciuto perché si è visto benissimo. Adesso vado a farmi la doccia pure io” mi dice allontanandosi verso il bagno facendomi l’occhiolino.
La seguo in bagno e faccio pipì ed un bidet mentre chiacchiero con lei. Mi dice dove è il ristorante e che lo ha consigliato Monica che ci è già stata con il compagno e che hanno mangiato bene e si sono anche divertiti parecchio.
Conoscendo Monica e Luigi, il compagno che hanno gusti simili ai nostri sono certo che sarà una serata super.
Esco dal bagno ed inizio a vestirmi, sono le 20:20 quando Clotilde è pronta. Sopra il vestito, accoppiato ad un sandalo gioiello rocco dal tacco a spillo di 12cm, indossa uno spolverino che lascia aperto.
Quando usciamo dall’ascensore al piano dei garage incrociamo il figlio ventenne dei vicini del piano di sotto, è in compagnia di due amici e quasi non ci salutano da quanto hanno perso gli occhi su Clotilde.
“Ottimo inizio di serata” dico a mia moglie.
“Non male” e ride “però conto di ramazzare ben più di questi sguardi e di tenerti con l’uccello duro per tutta la cena.
“Birichina” le rispondo ridendo “Vuoi vincere facile, non è che con un sontuoso pompino te la caverai stasera”
“Voglio ben sperare sia così, ci resterei male se non ci provassi con insistenza”.
Saliamo in auto e ci avviamo verso il paese dove c’è il ristorante.
Provo a metterle la mano sul ginocchio per risalire, da seduta con lo spolverino aperto il vestito risalito mostra la parte inferiore della figa. Sarà una serata dura per me resistere alla tentazione che mia moglie mi offre.
“Le mani a posto e gli occhi sulla strada”
“Sei una vigliacca, lo sai che impazzisco quando ti vesti così per uscire”.
“Stai buono, il meglio deve ancora venire vedrai che ci divertiremo”.
Arriviamo al ristornate ed entriamo. Il locale non è grandissimo, la sala è composta da una ventina di tavoli, in fondo c’è un rialzo con 4 gradini e due tavoli. In uno c’è seduta una coppia di circa 25 anni, lei probabilmente qualcosa meno ed ha un paio di gambe lunghissime.
Dal lato opposto del sopralzo, vicino alla cucina c’è un tavolo a buffet di antipasti con ogni ben di Dio. Intorno al tavolo ci sono un paio di coppie che si stanno servendo. I tavoli sono quasi tutti occupati, quelli sotto il rialzo da due comitive di ragazzi e da un gruppo di uomini d’affari sui 50/60 anni. La cosa particolare è che il lato verso il sopralzo non ha commensali. Tutti quanti guardano verso la stessa direzione. Dopo una ventina di secondi arriva il cameriere che squadra Clotilde. Non è uno sguardo arrapato ma indagatore.
“Immagino lei sia la signora che ha prenotato il tavolo della maiala over 40”
“Esatto” risponde Clotilde.
Seguiamo il cameriere che si dirige verso il rialzo e li ho conferma di quanto immaginavo avendo visto che mia moglie non porta le mutande. La ragazza dell’altro tavolo è anche lei con una mini inguinale di pelle che è poco più di una cintura. Indossa anche delle autoreggenti a rete che probabilmente, una volta in piedi, non verranno nemmeno coperte dalla gonna tanto è corta. Man mano che mi avvicino vedo sempre meglio la sua figa, completamente depilata.
Ci sediamo al tavolo e Clotilde ovviamente si mette nel posto più esposto verso la sala.
Il cameriere ci spiega che l’antipasto è a buffet, che il prezzo è fisso così come il menù, ci sono due primi e due secondi (uno di mare ed uno di terra) oltre al dolce e che con i piatti preparati dallo chef vengono serviti vini di qualità scelti dal loro sommelier. Ci chiede poi se vogliamo acqua poi ci spiega che per la scelta fatta da Clotilde avremo uno sconto. Ci racconta che mentre per il tavolo sotto i 40 anni c’è sempre molta richiesta, per l’over non tutte le sere riescono ad occuparlo ed in quel caso la padrona del locale si siede dove adesso c’è Clotilde. Il cameriere ci spiega che è sua moglie, che anche loro sono esibizionisti ma che il ripetere della cosa la rende meno interessante. Ci racconta anche che hanno visto questo tipo di “servizio” in Francia ed allora hanno messo insieme il fatto di essere ristoratori con la loro vena esibizionista per provare la formula anche in Italia. Non sono aperti da molto ma sembra funzionare, il passaparola, come nel nostro caso, è alla base del successo e della riuscita.
“Ti piace il posto?” mi domanda mia moglie.
“Molto, stasera sarai responsabile di diverse pippe credo”
“E’ quello che mi auguro pure io e poi ci divertiremo a raccontarci il tutto”.
Nel frattempo la coppia di fianco a noi si è alzata diretta verso il tavolo degli antipasti. Lei non è molto abituata ai tacchi. Indossa, oltre alla mini di pelle accoppiata ad una camicetta aperta che mostra un seno importante, probabilmente ritoccato, una catenella dorata in vita come quelle ornamentali indossate dalle attrici di film porno anni 70/80 ed un paio di stivaloni che le arrivano sopra il ginocchio con zeppa di 4/5cm ed un tacco d’acciaio di 15cm. Percorre i pochi metri che la separano dal buffet sculettando probabilmente più per desuetudine ai tacchi così alti che per scelta. La seguono gli sguardi di quasi tutti i presenti e mi accorgo che la sala è piena quasi esclusivamente di uomini. Solo un paio di coppie in cui le lei sembrano non molto contente di quanto sta succedendo. Probabilmente se lo avessero saputo non avrebbero accettato di venire in quel locale.
Decidiamo di andare anche noi a prenderci gli antipasti non appena l’altra coppia si è seduta al proprio tavolo e sta iniziando a mangiare. Intanto i camerieri stanno portando i primi ad altri tavoli dove ci sono persone che sono arrivate prima di noi.
Clotilde ovviamente si è tolta lo spolverino e la sua falcata decisa ed abituata ai tacchi alti non passa inosservata. Anche per lei gli sguardi si sprecano e leggo negli occhi degli uomini un misto di libidine e desiderio. Gli sguardi che incrocio sembrano dirmi che sono un uomo fortunato ad avere e potermi scopare una compagna così.
Mentre rientriamo e Clotilde fa gli scalini vedo un ragazzo di circa 20 anni che abbassa la testa per vedere meglio sotto la sua gonna, mi scosto per lasciargli la massima visibilità ed al contempo prendo Clotilde per un braccio trattenendola in modo che il ragazzo possa guardare qualche secondo di più. Clotilde mi guarda con uno sguardo interrogativo, ci sediamo e le spiego e lei sorride a me e quindi al ragazzo facendogli l’occhiolino.
Dai tavoli più indietro si alzano due ragazzi che si dirigono verso il sopralzo rallentando quando sono nel punto di miglio visibilità delle due passere, addirittura si fermano simulando una piccola discussione senza però mai mollare lo sguardo. Sento la coscia di Clotilde toccare la mia e capisco che ha allargato le gambe per farsi vedere meglio.
La scena si ripete più volte, praticamente tutti i presenti maschi vanno due o addirittura tre volte al bagno che è esattamente 5 metri dietro i due tavoli sul piano rialzato.
Alcuni ci restano anche 5 minuti, credo che si siano fatti una sega ma mi rimane sempre il dubbio se per mia moglie o per la ragazza del tavolo di fianco o per entrambe.
La cena è di ottima qualità l’unico inconveniente è che sono con il cazzo dritto per tutto il tempo. Non contribuisce a diminuire la tensione, anzi la alza, qualche toccatina sfuggente che Clotilde mi da per controllare se l’arnese è sempre dritto.
La sala pian piano si svuota, restiamo solo noi e l’altra coppia esibizionista. Il cameriere e la moglie si avvicinano per ringraziarci. Il conto è una lieta sorpresa, paghiamo solo noi uomini, le compagne omaggio.
I due ragazzi ringraziano ed escono, la padrona ci chiede se ritorneremo, ci spiega quanto ci ha già raccontato suo marito che il tavolo over è difficile da riempire e che la clientela non è composta solo da ragazzi, due tavolate fatte da uomini di età più avanzata, quando hanno pagato hanno ringraziato e chiesto se eravamo habitué e che se avessimo prenotato di nuovo di avvisarli che sarebbero tornati anche loro.
Rispondiamo che abbiamo mangiato bene e che Clotilde ha apprezzato l’atmosfera e che ci penserà per un eventuale ritorno. Salutiamo ed usciamo, è calata una fitta nebbia raggiungiamo infreddoliti l’auto e faccio partire il riscaldamento per sbrinare un po’ i vetri ma Clotilde mi dice di spegnere tutto.
“Ho voglia di scopare, mi scalderai tu” e prende la mia mano e se la mette in mezzo alle cosce, è bagnata fradicia la maiala, non ha perso uno sguardo dei vari uomini, mi dice che ha anche contato tuti quelli che sono andati al bagno, una delle due tavolate “senior” ha visto il tutto esaurito alla toilette e non crede che sia stato per questioni di prostata. Mentre la sgrilletto lei mi tira fuori l’uccello ed inizia a succhiarmelo.
Nonostante i finestrini appannati intravvedo una figura che si muove non molto lontano dalla macchina, blocco le portiere e poi faccio tirare su Clotilde e la bacio quindi abbassiamo il sedile e monto sopra di lei e la scopo con foga.
Clotilde inizia a gemere, ne aveva anche più voglia di me, le tiro fuori le tette dal vestito che nel frattempo è anche risalito, in pratica è diventato una fascia, le lecco le tette e le strapazzo mentre la pompo, lei con il piede sinistro tocca il soffitto ed accende la luce di cortesia del lato passeggero, è un attimo intorno alla macchina si materializzano degli uomini che però non sembrano avere idee bellicose, semplicemente vogliono godersi lo spettacolo della maiala del tavolo che si fa sbattere.
Anche Clotilde si accorge che c’è qualcuno intorno e la sua vena voyeuristica esplode in tutta la sua potenza, con la mano passa il finestrino per renderlo più trasparente e da quella parte si possono contare tre teste che guardano dentro.
“Non smettere di scoparmi, guarda quei porci che prima mi sbirciavano la passera ora come si stanno segando”. E’ benzina per il mio ardore la pompo ancora di più e lei mugola disperatamente cingendomi con le gambe per spingermi sempre più di lei. Un urlo liberatorio da il via al suo orgasmo e poco dopo anche io vengo inondandole la figa con tre buoni schizzi di sperma.
Mi sollevo da lei e mentre mi ricompongo anche lei distende il vestito e si ricopre indossando anche lo spolverino. Accendo l’auto ed il riscaldamento per spannare i vetri e vedo alcune figure che si allontanano verso due auto, devono essere la comitiva del tavolo da sei immagino e lo dico a Clotilde.
La macchina è pronta e mi avvio verso casa. Il viaggio di ritorno è più silenzioso, Clotilde si addormenta dopo pochi minuti che siamo partiti. Per tornare, a causa della nebbia il viaggio è un po’ più lungo, siamo a casa che è mezzanotte passata, domani si lavora, sveglio mia moglie e saliamo in ascensore fino a casa nostra. La serata è stata piacevole e proficua, ringrazio Clotilde con un bacio appassionato ma delicato che lei ricambia.
“Dobbiamo tornarci in primavera avvisando per tempo la padrona così fa in tempo ad avvisare il gruppo che ci ha guardato scopare stasera. Almeno potranno godersi meglio lo spettacolo, i vetri erano troppo appannati” sono le ultime parole che Clotilde pronuncia prima di cadere fra le braccia di Morfeo.
E’ proprio una gran maiala e la amo anche per questo.
Il tavolo della maiala
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che ne dici di creare una storia e scriverne a 4 mani? se ti va fantasticoscrittore@virgilio.it