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il vizio del gioco 2

By 18 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Il vizio del gioco 2

Avrei fatto tutto per Giada ,e lei avrebbe fatto tutto pur di continuare a giocare.
Ciao a tutti ,sono Luisa,28 anni,mora,capelli,corti,alta 1,68,bella presenza, terza di seno e un bel sedere.
Non sono bella come Giada,ma ho un viso che al contrario del suo (sembra un adolescente)il mio &egrave estremamente sensuale, le mie labbra piene sono sempre state il desiderio di molti uomini e la passione di molte donne.
Si, perché io sono bisex e soprattutto sono invaghita di Gianna, sono io che la ho portata al casinò la prima volta e che la ho desiderata per tutte quelle notti mentre la vedevo consumarsi per il gioco.
Sapevo che si stava rovinando , e che ultimamente aveva rotto col suo fidanzato a causa del suo vizio, poi l’avevo vista diventare sempre più triste e sparire sempre più spesso nell’ufficio del direttore di sala, dove ogni volta usciva con nuovi soldi da giocare, sul primo avevo pensato a prestiti di gioco, poi però parlando con lei avevo capito che vi era di più e molto più intimo.
La volevo e dopo tanti tentennamenti gli e lo dissi.
Lei rimase sorpresa da quella dichiarazione d’amore nei suoi confronti, non mi aveva mai guardata come donna, ma solo come amica.
Poi quella sera, mi disse che aveva bisogno di soldi, che aveva uno per le mani, che era interessato a lei e anche a me, ci aveva viste insieme e mentre la scopava le aveva detto che se avesse coinvolto anche me nel gioco del sesso, la avrebbe ricoperta di regali e soldi.
Me lo diceva solo ora, perché non si era accorta del mio interessamento su di lei, ma visto che anche io giocavo e perdevo,perché non approfittarne.
I miei dubbi svanivano mentre la guardavo, era stupenda, un vero fiore in mezzo a quel deserto; desiderabile come nessuna, emanava la sensualità della vergine in quel suo abito da sera.
Sapere che era stata scopata da quell’individuo che mi aveva indicato, mi rendeva furiosa e gelosa ma avevo anche capito che se volevo avere il suo corpo, avrei dovuto decidermi a seguirla nel suo mondo cosparso di gioco sesso e divertimenti proibiti.
Avevo visto il suo sguardo diventare più duro in quelle settimane e adesso sapevo cosa era stato a farlo diventare così severo.
‘chiama il tuo amico e digli che ci sto,’
Un sorriso veloce, sfuggente apparve sul suo viso mentre si girava per andare incontro al suo amante a pagamento, guardavo quel suo culo ,sobbalzare a ogni passo leggermente nascosto da un vestitino trasparente di seta beige, lasciava capire quanto di bello vi fosse sotto,il mio desiderio aumentava a ogni suo passo ,come l’invidia per chi l’aveva posseduta.
Chissà se lo aveva mai preso dietro e come le piaceva farlo, mi sentivo fradicia tra le gambe e mi sentivo pronta a assaporare il suo corpo, seppure in comproprietà e rischiando di essere scopata a mia volta.
Il suo corpo era diventato per me ,quello che per lei era il gioco,’DROGA PURA’
‘ tra un ora dobbiamo farci trovare di sopra,nella sua camera,N266’
pensavo a cosa avevo messo addosso, non mi ero preparata a un incontro sessuale per quel giorno,fortunatamente che per stare all’altezza di Giada,cercavo sempre di essere sexy e provocante, così facendo mente locale, ricordavo di avere sotto un piccolo tanga bianco e un reggiseno di pizzo sempre bianco che copriva il mio piccolo seno.
Avevo sempre odiato il mio seno mai sviluppato e che per tanto tempomi aveva fatto sentire un maschio; tutti me lo rinfacciavano, poi col tempo ci avevo convissuto, al contrario il mio sedere era veramente uno spettacolo, io stessa lo ammiravo allo specchio e lo accarezzavo con soddisfazione, la stessa soddisfazione che più di un uomo aveva provato nell’averlo.
Mi &egrave sempre piaciuto essere sodomizzata, il contatto delle palle sui miei genitali e tutto il resto,riuscivano sempre a procurarmi degli orgasmi violenti e molto più intensi che quando me lo mettevano davanti .
Non avevo niente da perdere a fare quell’incontro a tre, anzi,avrei avuto il mio premio potendo leccare Giada e forse potendola scopare.
L’ora passò veloce e ci trovammo dentro la camera, adagiate sul letto aspettavamo il porco, quando finalmente entrò, pensai che finalmente avrei potuto giocare con la mia bella.
.Pensavo a cosa avrei sopportato per potere avere il suo corpo, i conti non tornavano, ma ero troppo presa da lei per ragionare con razionalità, il mio cervello era completamente perso in quella figa e dal desiderio di possederla.
Mentre la spogliavo e accarezzavo constatavo come i miei pensieri su di lei erano andati molto vicino alla realtà, mentre baciavo i suoi capezzoli larghi e nello stesso tempo scoprivo che era rasata, senza un pelo a difesa del suo pube, come piaceva a me.
La sua fessura era già pronta a essere profanata sotto la mia sapiente lingua, per la prima volta la sentivo gemere e poi poco dopo godere.
Ero eccitatissima, la sentivo reagire come volevo io e il suo corpo reagiva come io speravo, era talmente bello possederla con la lingua ,che mi ero completamente dimenticata del porco, sino a quando, non sentii un palo di carne spingersi con decisione nella mia figa. solo in quel momento mi resi conto che ero talmente presa da quella figa nella mia bocca,che oscenamente avevo alzato il culo e lo dimenavo, gemendo dentro di lei tutto il mio piacere.
I colpi che ricevevo mi obbligavano a spingermi ancora più dentro quella fighetta calda di Giada, sentivo le mani dell’uomo sui miei fianchi e il ritmo che mi dava .
Mi rendevo anche conto che quello che mi aveva messo dentro, era un cazzo piuttosto grosso, tanto &egrave vero che le mie pareti lo accoglievano con fatica,ma la natura fa il suo dovere, ben presto quel cazzo scorreva facilmente e penetrava senza ritegno nella mia carne, facendo il suo dovere e prendendosi il suo piacere come io prendevo il mio.
Quello che mi stupiva ,era la resistenza del bastardo, mi aspettavo che cedesse dopo qualche minuto e invece era 20 minuti che mi pompava, cominciando a farmi sentire un certo bruciore, oltre tutto speravo che uscisse e se mai me lo mettesse nel culo come spesso piace a molti uomini e invece lui niente,imperterrito; continuava a sbattermi facendomi sobbalzare su quel letto immenso.
Assaporavo gli umori e gioivo a vedere Gaia felice per un momento, questo mi permetteva di resistere a gli attacchi del bruto.
Le mani di Gaia sulla mia testa e le sue parole, mi avevano scatenato, stavo dando il massimo di me stessa,quando finalmentel’uomo era uscito da me, mi ero concentrata ancora di più ( se questo era possibile) su di lei.
Ero sempre convinta che lui si sarebbe preso il mio culo e aspettavo, invece con mio stupore, lui si mette sul letto e dice a Gaia di salirgli sopra che vuole farle il culo come la sera prima.
Sono frustrata e il mio ego &egrave messo ancora peggio di me mentre vedo quel pezzo di carne sparire in lei e allargarle a dismisura il culetto, i gemiti che lei emana, mi fanno capire che al contrario di me a lei non piace essere sodomizzata, lui invece si vede che gode del suo dolore, allora io cerco di aiutarla leccandola dolcemente e nello stesso tempo lecco anche il cazzo del bastardo per cercare di farlo venire il prima possibile, in modo che finisca la sofferenza della mia ragazza.
Finalmente sotto la pressione della mia lingua e lo stretto del sedere di Gaia, l’uomo erutta tutto il suo piacere in lei dandole un colpo violento come ultimo godimento,che la fa letteralmente urlare, poi come di incanto anche lei si lascia andare e spingendo il suo bacino verso di me, scarica tutto il suo odio-amore di quei momenti.
I soldi rimasti sul tavolo e il foro ancora largo di gaia, sono l’unica prova di quello che &egrave successo, io la sto accarezzando,cercando di lenire il suo dolore e nello stesso tempo penso a quanto sarebbe bello scoparla con in strap-on giusto per lei.
Possederla e amarla ,un mix che mi fa perdere la testa .
E per la prima volta mi ritrovo a desiderare che lei perda tutto per potere avanzare le mie richieste—

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