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Impudiche sperimentazioni:

By 25 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Impudiche sperimentazioni:

Era dall’adolescenza che non ero così turbato da pensieri e vaghezze sessuali, non capivo!
Forse la mia collega, Eleonora, aveva qualcosa di diverso dalle donne che avevo conosciuto fino ad ora; probabilmente questa sua aria semplice, acqua e sapone, questo suo sguardo dolce che nascondeva la ninfetta dentro di lei’ e probabilmente una creativa intesa sessuale!

Era dal nostro primo conturbante bacio che desideravo immensamente trascorrere un po’ di tempo in sua compagnia, per poter avere l’opportunità di stuzzicarla, coccolarla, accarezzare, mordicchiare il suo sbalorditivo seno dai capezzoli rosei, palpeggiarle le natiche, e magari convincerla a confondermi con uno spettacolino di masturbazione intensa dove avrei potuto partecipare solo come voyer!
Dopo un lancinante tira e molla, ho convinto Eleonora di tornare a trovarmi nel mio bungalow; dove l’avrebbe aspettata un insolita accoglienza:
avrei portato uno dei mie racconti piccanti dove descrivevo alcune delle sue fantasie erotiche ricorrenti e durante la lettura, posizionato alle spalle di lei, l’avrei massaggiata delicatamente cercando di procurarle delle ‘sensazioni erotico virtuali’!

Così, ho iniziato accarezzandole la base del capo, le spalle discendendo la schiena, la baciavo discretamente ma con sentimento collo e lobi delle orecchie, iniziava a sciogliersi; le presi con grande emozione i seni stringendoli energicamente, sentivo il suo respiro farsi affannoso, iniziò anche a mordersi lievemente le carnose morbide labbra sulle quali avrei potuto ‘morire’!

Durante la lettura del racconto nella parte in cui descrivo teneramente il momento del bacio fra lei e la sua amante: ‘un incrocio di sensuali sguardi affamati di desiderio e subito l’atto di venerazione con l’intreccio delle loro morbide calde umide lingue’.

Notai intensi piacevolissimi roventi brividi di piacere percorrere il corpo esanime di Eleonora; frettolosamente le tolsi maglietta e reggiseno lasciando al vento il suo petto; un cubetto di ghiaccio passato sui rosei capezzoli le rubò un gemito di consenso’

La mia eccitazione cresceva in modo esponenziale, desideravo giocare con lei e con i nostri sensi; ma brandito da uno sconvolgimento erotizzante, come un adolescente alle prime armi volevo provare tutto e niente’

Nel frattempo, Eleonora continuava la lettura dove descrivo la loro arte amatoria del baciarsi i seni: ‘Presa da un’irrefrenabile voglia di erotismo, Shantal accarezzava il prestigioso seno di Eleonora che acconsentiva stregata ed eccitata al tocco cedevole della compagna di merende, la quale con arsura scese a baciarglielo, mordicchiando di tanto in tanto i rosei capezzoli, e poi posizionatasi proprio lì; dove, l’abile tocco della calda, passionale lingua diede luogo a percezioni inaspettate, ma gradevolissime per entrambe!’

Continuavo con il cubetto di ghiaccio, scendendo verso il monte di venere e ancora più giù dove ‘fiumi ormonali in piena’ mi fecero capire il grado di gradimento del gioco; conoscevo abbastanza bene i gusti di Eleonora, così iniziai una lenta inesorabile masturbazione, aiutato dall’incontrastato fedele cubetto di ghiaccio’
‘Caldo e freddo; una miscela di brividi e dolci godimenti pervasero la mia amata’

Intrappolati nella ‘ragnatela erotica’: il pensiero della nostra mente malata e perversa venne annullato, come a due tossicomani in crisi di astinenza, l’istinto prese il sopravvento!

Eleonora prese un ‘dildo’ nella sua borsetta, si spogliò tutta, stupendomi ancora una volta con le sue munifiche curve mozzafiato’ si sdraiò sul letto, socchiuse un gli occhi, incominciò ad accarezzarsi i seni divenuti più gonfi; il colore della pelle del suo viso, ed il labbro inferiore lievemente morsicato erano segnali di assoluto l’eccitamento!
Mentre lei continuava a masturbarsi l’ano con l’oggetto, io iniziai a baciarla dappertutto soffermandomi ‘sul torrente in piena’ dove inondazioni di piacere presto raggiunsero la vetta’

Ero veramente fuori di me, palpitazioni, sudorazione azzerata, e parapiglia mentale, nemmeno con una dose massiccia di tranquillanti per cavallo sarei riuscito a tranquillizzarmi’

‘Eleonora da vera matrona, si propose per un massaggio relax con il fatato seno appoggiato alla mia schiena denudata per l’occasione; grazie alla dolcezza di Eleonora si diffuse in me un’energia ed una tranquillità sublime; infatti al magico tocco della sua amabile mano, qualcosa sotto ai pantaloni, tornò a pulsare con apicale virilità, la sua mano scendeva timidamente fino a raggiungere il giocattolo del piacere che adoperato con piacevolezza non tardò plasmare atti di felicità.

Abbastanza stremati da un esperienza impudica ma altamente stimolante, ci siamo addormentati sul letto del mio bungalow’

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