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io, Sabrina…un casino!

By 23 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Si sentì mancare il respiro. Un sogno?Si diede un pizzicotto sul braccio,”Ahi…cazzo che male…”.No,non era un sogno.
La festa di Erica stava languendo,un paio di coppie limonavano sulle poltrone,ignare dell’ambiente intorno. Lui,sul divano,aveva addosso sua sorella Sabrina,che complice qualche bicchiere di troppo, gli era crollata sopra. Sabrina…la sorellina…a quella festa c’era anche Loredana,la sua…la sua…la sua cosa? Fidanzata? Ex? Trombamica? semplice conoscente? Una brutta serata,avevano litigato
-“sei sempre il solito stronzo egoista” ‘
-“ma cosa t’ho fatto? Ti ho solo detto che qui mi rompo le palle…”
No, non una brutta serata ma un brutto periodo,un periodo proprio di merda. Lavoro? Merda! amici? Merda! Merda, merda, Merda!!!
Poi ci si era messa pure sua sorella ubriaca da far schifo che non aveva visto meglio che stringersi a lui. Che noia…Forse era uno stronzo egoista ma stare con Loredana e farsi una bella porzione di sesso invece di appallarsi a quella festa sarebbe stato molto ma molto meglio. Loredana parlava fitta fitta proprio con Erica, la proprietaria di casa, compagna di università e di comitiva come anche sua e di Sabrina. L’agognata laurea con 110 e lode era finalmente conquistata e questo festeggiamento vaticinava 5 lunghi e pesanti anni di studi di legge. Anche lui stava preparando la tesi e contava di discuterla nella sessione estiva. Sabrina, più piccola di due anni, dopo la laurea voleva entrare nei Carabinieri,si sentiva portata per la naja.
Lui pensava, o meglio era quasi obbligato ad entrare nello studio legale del padre e dello zio.
L’idea di fare l’amore con Loredana lo stuzzicava ancora, era una cavalla a letto, e soprattutto lo succhiava a meraviglia, con passione’era quasi meglio che scoparla’Si stava eccitando ed il peso di sua sorella sdraiata su di lui non contribuiva a farlo stare tranquillo,anzi! Sentiva la sua erezione diventare sempre più imbarazzante,voleva alzarsi ma Sabrina mugolava grugniti di protesta e lo stringeva ancora più con le braccia al collo ed il fianco contro il suo pene.
-‘guarda Gianni come si tiene stretta la sorellina’ha paura che gliela rubino? O magari”.
Luca, uno pseudo amico, uno che con Sabrina ci aveva sempre provato, ammaliato da questa ragazzona, molto mascolina, muscolosa, poco femminile nei movimenti ma con un fascino animalesco conturbante’Luca geloso del profondo rapporto tra i due fratelli, Luca che aveva anche provato a soffiargli Loredana’Luca’
-‘sei proprio uno stronzo Luca!’.
-‘Dai Sabrina alzati, andiamo a casa. Lory io porto a casa Sabrina tu che fai? Vieni con noi?’ ‘
-‘Ma si dai, ciao Erica, ciao raga, smacks a tutti’.
I tre ragazzi salirono in auto, Sabrina di fianco a Gianni ‘se mi siedo dietro vomito, sto io davanti!’ e Loredana dietro, al centro del sedile.
-‘Lory vorrei stare un pò con te, ti va di venire a casa mia?’,
lei accarezzandogli i capelli gli rispose di si, scusandosi per il litigio a casa della loro amica,
-‘avevi ragione,proprio una festa pallosa. Luca si &egrave accollato fino alla fine.’.
La strada sfilava veloce sotto le ruote della Fiesta di Gianni, Sabrina si era sdraiata poggiando la testa sulle gambe del fratello ed il corto tubino si era spostato, celando a malapena gli slip. La mano di Lory continuava ad accarezzarlo sul collo, provocandogli brividi profondi e le gambe scoperte della sorellina contribuivano ad aumentare le sensazioni. Il sesso cominciava a dargli fastidio costretto dagli jeans e dalla posizione di guida. La sua ragazza si era avvicinata e gli lambiva l’orecchio con la lingua.
-‘Ti voglio Gianni, se non c’era tua sorella ti avrei violentato qui in macchina!’ ‘
-‘Anche io ti voglio tesoro’Sabrina dorme’voglio abbracciarti, subito, accarezzarti”.
La serata di fine aprile era tiepida, Gianni fermò l’auto nel parcheggio di un ipermercato e piano, sollevando dolcemente la testa della sorella, scese dall’auto salendo dietro con la sua ragazza.
L’abbraccio fu energico, le labbra si trovarono subito schiudendosi lasciando le lingue giocare.Gianni allentò la stretta per accarezzare il viso di Loredana per poi scendere verso il seno, due globi ubertosi con dei capezzoli grossi e duri.
Lei, intanto, aveva messo la mano tra le sue gambe, percependo l’erezione, e presa dal desiderio sganciò il bottone ed aprì la lampo, facendo uscire il sesso del suo ragazzo dai boxer e cominciando a masturbarlo.
-‘ohhh Lory’ tesoro’ succhiamelo ti prego’ prendimelo in bocca’siiiiii cosìììììììì’
Lei aveva infatti avvicinato le labbra e con la lingua aveva iniziato a lambire la punta del pene per poi prenderlo in bocca fino alla radice.Gianni era riuscito ad infilare la mano nei pantaloni di lei accarezzandole il solco tra i glutei fino ad arrivare al piccolo pertugio anale solleticandolo e spingendo dolcemente per penetrarlo.
Sabrina, sdraiata davanti, nel dormiveglia percepì che si erano fermati e sentiva degli strani rumori.Alzò la testa dal sedile chiamando il fratello e girando la testa lo vide estasiato mentre Lory gli faceva un pompino emettendo dei mugolii gorgoglianti dovuti anche alla mano di Gianni che insidiava il suo buchetto posteriore.
-‘Maiali! Ma che cazzo state facendo!io mi sento male e voi pensate solo a scopare’Ffanculo’portatemi a casa.’
Sabrina iniziò a piangere e Gianni, dopo aver ripassato i santi del calendario, diede un bacio a Loredana e risalì al posto di guida.
‘Dai Sabrina, scusa’ dormivi tanto bene’ cosa abbiamo fatto di male”
Gianni cercava di consolare la sorella che addossata al finestrino con lo sguardo perso all’esterno, continuava a singhiozzare sommessamente.
Lui le si avvicinò, poggiando una mano sulla spalla.
-‘Non mi toccare!’ gridò Sabrina ‘mi fai schifo!’
– ‘ohhh, ma che cazzo dici” disse lui ‘MA CHE CAZZO DICI’ giusto perché sei ubriaca,ma non ti permettere più certe parole. Comunque questa &egrave l’ultima volta che si esce insieme.’
Loredana era rimasta shockata dalla reazione di Sabrina, una reazione di gelosia pura. Capiva Gianni ed era d’accordo con lui, cosa fregava a Sabrina di quello che faceva il fratello? Certo non era stato proprio uno spettacolo edificante ma era a conoscenza che non avevano in auto una suora, le sue esperienze se le era fatte.
Gianni guidava furibondo’
-‘ma guarda sta stronza’ io mi preoccupo per lei,la porto con me alla festa,me la carico ubriaca e lei? Lei che fa? Si rivolta come una vipera”.
Erano arrivati a casa, Gianni non voleva terminare la serata così male e convinse Loredana a fermarsi un poco con lui, nel frattempo la sorella era scesa dalla macchina di corsa fuggendo veloce in casa.
I due ragazzi salirono nella camera di lui cercando di non svegliare i genitori che sicuramente dormivano profondamente.
-‘io non so cosa le sia preso’ ti chiedo scusa da parte sua Lory’ disse lui,
-‘fa niente, non preoccuparti’ rispose lei carezzandogli la guancia.
Lui guardandola fissa negli occhi avvicinò il viso e la baciò con passione, tenendola stretta e facendola cadere distesa sul letto.
Gianni si alzò,e dopo averla fissata a lungo, le tolse dapprima gli stivali e poi, dopo aver slacciato i bottoni, le sfilò i pantaloni lasciandola in un succinto slippino ed il maglione a coprire i suoi seni prepotenti.
Avvicinò il naso alle mutandine aspirando a fondo l’odore di muschio della sua donna e dopo aver spostato l’indumento passò la lingua lungo le labbra del sesso suggendo gli umori che copiosi iniziavano a fluire.
-‘Gianni che bello’ leccamela’ fammi sentire bene la lingua’ si dai che vengo subito’e fai piano con quel dito,bagnalo bene prima di entrare dentro’.
Gianni, mentre la leccava aveva iniziato a solleticarle il buco posteriore fino ad infilarci un dito dentro.
-‘Vengo’ VENGOOOO’ si tesoro..fai piano ades”.
La porta della camera si aprì all’improvviso e sulla soglia apparve Sabrina, ancora in lacrime e con il trucco tutto colato.
-‘scusatemi’scusatemi’ immaginavo che voi’ che vi’ insomma volevo chiedervi scusa,sono stata una stronza’.
Ed avvicinandosi baciò sulle labbra dapprima Loredana, stupefatta ed ancora in preda all’orgasmo e poi il fratello che aveva il volto pieno di saliva e soprattutto degli umori della fidanzata.
-‘Scusami Gianni anche per quello che ti ho detto prima’ Gianni io’ io’ Lory scusami anche tu ma Gianni &egrave stato per me il mio sogno segreto’ pensavo fosse amore fraterno ma stasera ho avuto la conferma che &egrave qualcosa di più profondo. Vedervi prima in macchina fare l’amore mi ha causato un dolore immenso, una gelosia’ voglio stare con te Gianni, con voi, te e Lory’ vi prego non mandatemi via’ vi prego”
Gianni e Loredana si guardarono negli occhi, lui voleva molto bene a sua sorella ma’ ma mai aveva pensato che potesse accadere qualcosa del genere,forse qualche fantasia erotica su di lei l’aveva avuta, vederla in slip e reggiseno o in costume era sempre uno spettacolo ma’ no mai’
La situazione era inverosimile Gianni era ancora in ginocchio tra le gambe di Loredana che era sdraiata sul letto seminuda mentre Sabrina abbracciata al fratello ad occhi chiusi,tremava dall’emozione e dal timore. All’improvviso però si scosse e prese l’iniziativa gettandosi sul fratello. Iniziò a leccarlo e baciarlo dapprima sulla faccia ripulendolo quasi completamente e poi sulle labbra, forzandole con la lingua per duettare con la sua mentre con la mano andò ad accarezzare il sesso di Loredana, con dolcezza, lasciando la ragazza stupefatta.Gianni era basito, aveva il cazzo durissimo, vedere la sorella così scatenata,davanti al sesso della sua ragazza, ancora aperto e palpitante, lo stravolgeva e lo eccitava allo stesso tempo.Si, anche Loredana non credeva ai suoi occhi’ fratello e sorella presi in un bacio profondissimo ed allo stesso momento quella mano che la carezzava tra le gambe così soavemente’ decise di lasciarsi andare scacciando tutti i pensieri dalla mente, godendosi il momento.Sabrina, mentre toccava l’amica e baciava il fratello, con la mano libera aprì i pantaloni di lui e gli tirò fuori il pene rigido dall’eccitazione masturbandolo lentamente.Gianni si sentiva mancare il respiro.
Un sogno?Si diede un pizzicotto sul braccio,
-“Ahi…cazzo che male…”.No,non era un sogno.
Sabrina era come un ponte tra le due sponde del sesso, toccava l’uno e l’altra regalando piacere ed eccitazione e soprattutto provando piacere ella stessa. Si sentiva bagnata tra le gambe ed il seno voglioso di carezze. Voleva sentirsi desiderata anche lei,sentirsi toccata anche lei, lasciò il pene del fratello,gli prese una mano e la guidò a stringere uno dei suoi capezzoli turgidi.Loredana continuava a godersi le carezze della ragazza senza pensare a nulla,anzi senza pensare nemmeno a chi ci fosse dietro la mano, fino a che la mano si allontanò e lei ne sentì la mancanza ma subito dopo una lingua iniziò a percorrere la sua figa per tutta la lunghezza, lentamente, soffermandosi sulla clitoride, suggendola dolcemente per poi riscendere verso il basso fino ad arrivare al buchetto posteriore. Loredana piegò le ginocchia per offrirsi completamente a questa bocca insinuante che sapeva toccare punti sensibilissimi. Non guardò per sapere chi era, non le interessava, aveva spento il cervello, anzi lo aveva spostato tra le gambe per godere il più possibile.
Sabrina leccava la figa dell’amica, non pensava le piacesse, non lo aveva mai fatto con una donna ma la situazione era così strana che’ che tutto poteva accadere. Gianni, dietro di lei, non sapeva cosa fare, vedeva la sorella leccare la fidanzata, avrebbe voluto,
-‘che cazzo faccio” pensò, ‘Sabrina &egrave mia sorella, no’ che culo che ha’ no Gianni no, non puoi’ non posso? Cazzo se posso”.
Gianni si spogliò completamente, abbassò gli slip della sorella e l’accarezzò sul sesso,sentendola fradicia la penetrò di colpo con due dita facendola sobbalzare per la sorpresa ed il piacere.Sabrina era in ginocchio davanti al letto, con la testa tra le gambe di Loredana che era sdraiata, tenendosi le ginocchia vicino al volto, aperta ed offerta, mentre Gianni, dietro la sorella, continuava a toccarla dappertutto sopra e sotto il vestito che le aveva sollevato fino alla vita.
-‘La voglio’Ti voglio Sabrina” disse il ragazzo,
e prendendosi il pene in mano lo appoggiò al sesso della sorella che muovendosi verso di lui si penetrò da sola, emettendo un sospiro di piacere, di gioia.
-‘Si Gianni, mettimelo tutto dentro, dai muoviti, forte, sbattimi’dai’dai che vengo’vengo Gianni’VENGOOOOOOO’.
Sabrina mentre godeva con il cazzo del fratello nella figa, aveva ripreso a leccare l’amica infilandole prima due dita davanti e poi due nel culo muovendo la mano con lentezza dentro e fuori. Loredana emetteva fiumi di umori e provava un piacere come un orgasmo lunghissimo.Quelle dita, lunghe, sottili, sapevano dove e come toccare’ e quella lingua’ quella lingua che le lambiva il bottoncino del piacere, lo suggeva, girava tutto intorno per tornare sulla clitoride’tutto con dolcezza e decisione allo stesso momento’Loredana sapeva che solo una donna poteva stimolarla così.Era la prima volta anche per lei con una donna, b&egrave adesso che ci pensava bene a tredici, quattordici anni, durante una gita scolastica, erano in tre in camera, e vuoi per l’eccitazione di essere fuori casa, vuoi per il limoncello bevuto a cena, si spogliarono nude per dormire.Come entrate nei lettini, la sua compagna Isabella, molto sviluppata per la sua età,uscì da sotto le coperte ‘voi vi siete mai toccate?sapeste come &egrave bello’io ho voglia e voi? Mi piace anche che mi guardiate’mmmhhhh’.Loredana e Valeria, l’altra sua compagna, rimasero a guardare un poco stupite fino a che Isabella si avvicinò a lei e, mettendo una mano sotto le lenzuola, cominciò ad accarezzarla.Lei divenne tutta rossa
-‘Isabella ma che fai?non voglio’non mi v”.
La mano dell’amica la frugava in modo insinuante finch&egrave non prese la sua di mano, la scoprì
-‘ora toccati da sola, anche tu Valeria, dai’tutte e tre insieme’.
Anche con Valeria fece la stessa operazione poi tutte e tre le ragazze presero a masturbarsi quasi in silenzio.
Loredana aveva rimosso questo ricordo, ma ora la situazione era completamente diversa, stava facendo sesso con una donna e’e le piaceva.
Gianni continuava a scopare con la sorella
-‘ahhh che bello e che bel culo”
si umettò il pollice con la saliva e lo appoggio sul forellino posteriore della sorella e piano piano provò ad entrare.
-‘Si Gianni’fai piano però’pianoooo ohhh’.
A Sabrina piaceva quel dito indagatore nel suo intestino, sentiva un leggero dolore ma stava svanendo soverchiato dal piacere dell’uccello del fratello dentro la sua passera.
-‘Basta’ fermati’ basta &egrave diventata troppo sensibile’ fermati”.
Loredana non sapeva più quante volte aveva goduto. Era indolenzita nelle gambe e’nella figa. Che serata, cominciata male ma ora’ora’non riusciva a capire le proprie emozioni, troppo’troppe! Troppo tutto insieme.Si rannicchiò sul fianco in posizione fetale, chiudendo gli occhi e si lasciò scivolare in un profondo torpore. Anche Gianni si era fermato dopo aver sentito le parole di Loredana, e fissava le due ragazze perso.
-‘ Perché ti sei fermato?’
Sabrina si sentiva un vuoto dentro, voleva ancora il cazzo del fratello spingere dentro di se. Si girò a guardarlo negli occhi, lo prese per mano e lo portò sul letto facendolo sdraiare e mettendosi a cavalcioni sopra di lui manovrò il suo pene per indurirlo. Raggiunta la giusta erezione ci si impalò sopra e cominciò a cavalcare come un’ossessa.
-‘ti sento tutto dentro, come &egrave bello e grosso’stringimi i capezzoli’dimmi che sono’si che sono’sono una puttana, la tua puttana’dimmelo”
‘ ‘Sabrina sei una puttana, una troia’ voglio sentirti godere, sentire le tue urla”
‘ ‘vengo Gianni’ vengo amore mio’ ohhhhh”.
Sabrina si accasciò sul petto del fratello, soddisfatta ma ancora eccitata. Sentiva le sue mani percorrerle tutta la schiena, dolcissime carezze.
-‘Voglio che venga anche tu”
e detto questo scese dal corpo di lui e si avvicinò al suo pene che non era più dritto ma nemmeno completamente a riposo. Lo prese tutto in bocca, sentendolo crescere velocemente, lo tirò fuori lucido della sua saliva e lo baciò con uno schiocco proprio sulla punta.Con la lingua percorreva l’asta per tutta la lunghezza, avvolgeva la cappella tornava a salire e scendere lungo il cazzo sempre più duro. A volte, all’improvviso lo prendeva in bocca fino ai testicoli sbavandolo tutto.Gianni non credeva a cosa vedeva e soprattutto sentiva, la sua ‘sorellina’ lo stava spompinando come non aveva mai provato, dandole un piacere gigantesco. Sabrina ora lo aveva preso in bocca e lo succhiava introducendolo poi fino in gola. Sentiva che Gianni era vicino a godere, il cazzo era durissimo e le vene si erano ingrossate. Rallentò il movimento di andirivieni usando la mano per avvicinarlo all’orgasmo. Il primo schizzo le finì tra i capelli, lo sperma usciva copioso ma lei piano piano, solleticando ancora la punta della cappella con la lingua, lo leccava ingoiandolo tutto.
-‘MA CHE E’ TUTTO QUESTO CASINO? ‘ gridò il padre di Sabrina e Gianni aprendo la porta della camera’

continua

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