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Jasmin ha il cazzo negro !

By 6 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho il culo ancora in fiamme : sono appena stato da Jasmine… in quel appartamentino ci ero gia’ stato … decente e pulito. Mi apre lei la porta e mi trovo di fronte questa bella minera in un abitino corto e semitrasparente. La immaginavo piu’ alta, per il resto le foto fanno fede. E’ di Belo Horizonte, ed ha il talglio d’occhi come piace a me : leggermente a mandorla. Qiando entro saluto la centralinista a modo mio … con la lingua … lei si alza dalla sedia e mi tocca la patta poi ci fa strada mostrandoci un culo alto e sodissimo in un perizoma giallo e verde. Entro nella cameretta dove un portatile mandava in onda un film con neri e bionde e la tv invece era sintonizzata su un canale di musica. Aveva la faccia annoiata. Mi sono messo a fare un po’ il pagliaccio e finalmente e’ scoppiato un sorriso sulla sua bocca. Ha un fisico slanciato e due grosse pere. La pelle e’ mulatta, zigomi alti e capelli lunghi neri : l’attitudine &egrave amichevole. Un culone grosso e duro siliconato ma con una bella forma, gambe sode e muscolose, sandali di cuoio bruno a schiava con tacchi a spillo. Mi spoglio e lei sposta il vestitino e tira fuori due pere enormi con capezzoli piccoli e turgidim mi abbraccia e mi mordicchia le orecchie, io invece prendo a limonare i suoi bottoncini. Quando mi stacco il vestitino sembrava una canadese e da esso fuoriusciva un cazzo nero grosso e depilatissimo. Tra le gambe, ragazzi, tra le gambe Jasmine ha un grosso e lungo cazzo nero, una mazza maestosa, dritta e liscia, non una vena in evidenza, di forma perfettamente cilindrica una grossa candela nera con alla punta una cappella dai bordi molto protuberanti ! Mi spalma bene di luan ed accenna a penetrarmi approfittando che ero a quattro zampe. La fermo e le chiedo di giocare prima un po’ con la bocca per dare modo al luan di fare effetto. Mentre segavo quel bastone ne sentivo tutta la durezza, il mio pollice non toccava l’indice nel cingerlo con la mano, mentre mangiavo quella lunga mazza la mia mente era gia’ oltre ma non volevo perdermi il piacere di assaporare con pazienza il suo grosso pene nero che cresceva e si induriva nella mia bocca fino al punto che con i conati non riuscivo piu’ ad inghiottirne che la meta’. Quando le ho visto di nuovo il lubrificante in mano pensavo a cio’ a cui sarei andato incontro intanto il suo pene era gia’ lucido e splendente. Mi chiedevo che effetto avrebbe fatto quel grosso cazzo dentro di me. La camera ha uno specchio in posizione tale che quando sei a pecora vedi tutto quello che succede alle tue spalle. Io vedevo una amazzone con gli occhi a mandorla e le tette enormi che aveva in mano un cazzo di ebano e si accingeva a fare la cavallerizza sul mio culo : Jasmin trafficava sul comodino, quando si e’ girata ho realizzato le vere dimensioni del suo cazzo in tiro dalla distanza che separava lei e me all’atto della penetrazione : eravamo lontani piu’ di venticinque centimetri e quella distanza era la mia condanna a morte. E’ stato lancinante, sentivo il mio sfintere cedere a strappi sotto la pressione della sua grossa cappella : avevo come l’impressione che fosse gia’ tutto dentro ma al contrario sentivo quel pistone che continuava ad avanzare nel mio corpo assestandosi nel budello, sentivo il tipico dolore alla muscolatura anale, il dolore della penetrazione, un misto tra lo strappo muscolare e uno spillo conficcato su per il culo, avevo come il dubbio, l’impressione che invece del cazzo Jasmin mi avesse infilato un braccio nel sedere. Per lunghezza sembrava non finire mai finche’ non ha urtato sul capolinea : non era tutto dentro, ne erano rimasti fuori almeno tre o quattro centimetri. Era troppo grosso per il mio culo, era troppo grosso per prenderlo tutto dentro. Lo sentivo dentro che mi spingeva sul fondo della cavita’ tanto da farmi malissimo. Ha avuto la bonta’ di rimanere ferma per almeno un paio di minuti per dare modo al mio buchetto di abituarsi all’enorme intruso, per far si che il diametro del mio culo fosse rettificato dal suo enorme trapano.Quando ha cominciato a muoversi avevo la certezza che stessi grondando sangue a litri : mi sono toccato il culo con le dita sentendo la muscolatura anale al massimo della dilatazione, sentendo con i polpastrelli quanto duro e quanto largo fosse il cazzo che avevo in corpo. Poi ho portato la mano davanti agli occhi accorgendomi che per fortuna quello che sentivo sgorgare dal mio orifizio era il luan che Jasmine mi aveva iniettato anche dentro. Jasmin mi ha tappato la bocca con le mani per non farmi strillare e ha cominciato a fottermi impietosamente rinfacciandomi tutte le provocazioni che le avevo lanciato mentre prima la spompinavo : “Allora ? Era cosi’ che ti volevi far sfondare ? Volevi il cazzo grosso e gostoso : senti quanto cazzo hai in culo adesso ! Ti spacco culo frocetto ti apro in due !”. Mi ha montato davvero ! Vedevo il suo culo dallo specchio muoversi di anche e di bacino, ritmicamente e sentivo la sua grossa aproboscide dura dentro di me. Ormai ero tutto dilatato, ormai il mio ano aveva ceduto e lei ha rincarato da dose. Mi ha girato e con le caviglie sulle sue spalle, quei meloni penzoloni sulla mia faccia, sentivo un piacere nuovo che allettava il mio corpo. Tirava fuori dal mio culo tutta la mazza per farla scomparire dentro tutta di un colpo, mi guardava con quegli occhioni da gatta mentre con fare ansimante mi sussurrava ‘Amore mio sei tutto rotto, adesso hai il culo come una cavena, ti ho sfondato con il mio cazzo negro ! Senti che buco enorme ti ho fatto, hai preso tutto il cazzo fino alle palle ! Lo stai prendendo tutto in culo !’ Io ero inebetito, sentivo il mio culo prolassato e sapeovo che in quel momento mi avrebbe potuto inculare anche un cavallo : poca sarebbe stata la differenza. Ad un certo punto negli affondi il suo cazzo esce fuori dal mio corpo e riprendo per un attimo il contatto con la realtà : alzo lo sguardo e vedo la segretaria sulla porta intenta ad un frenetico ditalino. Jasmine mi alza dal letto intanto la segretaria si avvicina a noi con la maglietta alzata sopra le tette bianche a contrasto con la pelle abbronzatissima, il perizoma giallo-verde sul pavimento, si fionda su di me e mi prende il cazzo in mano. Sposto i capelli biondi e la bacio sul collo e sento odore di vanglia, mi strofino nelle sue tettone e sento i capezzoli come chiodi conficcarsi sulla mia faccia, le metto le dita nella figa e mi accorgo che e’ tutta bagnata : comincio a giocare con il suo sesso che sento caldo e gonfio come un canotto, gronda broda a litri, le tocco il bottoncino che si erge sulla peluria ben curata, mi ricordo di Jasmine di cui non avvertivo piu’ il contatto. Mi giro e la vedo seduta sull’angolo del letto che con un espressione di dolore, con il viso conturbato si mena l’uccellone : si era seduta impalandosi su quella grossa palla di legno del telaio all’angolo del letto, adesso aveva lei un palo di legno in culo, largo come una lattina di cocacola e con una palla all’estremita’ che le tappava lo sfintere. Come per rivincita mi ci siedo addosso lei strilla ‘Sei matto stai fermo ! Mi faccio male !’ noncurante mi giro di spalle e mi siedo sul suo cazzo facendolo scivolare nel mio sedere, mi siedo di peso e la osservo in viso soffrire del palo in culo, carponi ai miei piedi quella stupenda creatura strofiava il mio cazzo tra i suoi grossi seni, me lo leccava fin sotto le palle, leccava il buco pieno di Jasmin e succhiava avidamente la mia capocchia paonazza. Sono resistito poco : sentivo quel formicolio irrefrenabile in culo. E’ passato ai coglioni per finire in caldi fiotti di sperma schizzati sulle bellissime tette della brasiliana ai miei piedi : quando sono venuto era tale il piacere che l’orgasmo, mi aveva provocato delle fibrillazzioni tipo epilessia che avevano sconquassato Jasmine facendola strillare dal dolore che con quella palla di legno in culo si era tutta lacerata e stappata. All’improvviso uno spintone mi ridesta, mi alzo per non cadere e vedo Jasmine che si sfila il preservativo per inondare la faccia e la bocca di quella poveretta con copiosi fiotti di sperma caldo. Per essere entrata a sbirciare la ssegretari si ritrovava ad aver fatto il pieno di sborra : aveva il seno lucio del mio latte e il viso cosparso dello sperma di Jasmin, piu’ denso e cremoso del mio ed evidentemente piu’ dolce perche’ col dito lo raccoglieva e lo portava alla bocca con avidita’. E’ stato davvero intenso.

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