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LA barca galeotta

By 28 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo una coppia ormai matura, io ho quasi 60 anni e mia moglie è molto più giovane, intorno ai 45.
Da sempre cuckold , negli anni sono diventato il classico marito cornuto , non solo poco dotato ma anche impotente , capace solo di misere semierezioni che non possono certo servire a penetrare un qualsiasi orifizio maschile o femminile. Ho dovuto fare di necessità virtù ed ho capito che ormai il mio ruolo non poteva essere che quello del cornuto sottomesso sia verso mia moglie che nei confronti degli altri maschi, dovendo anche prestarmi a loro comando a soddisfarli con la bocca o con il culo, quale segno di reverenza per la loro virilità.
Mia moglie non mi fa pesare questa condizione né il pubblico mostra arroganza nei miei confronti, almeno quando siamo nei contesti in cui siamo conosciuti. Credo però che sottilmente il suo atteggiamento cambi quando siamo in vacanza oppure in luoghi dove nessuno ci conosce: diventa più autoritaria , non permette che io la contraddica in nessun modo, forse mostra anche in qualche modo la sua voglia di veri cazzi.
Non so bene come succede, però credo che in quelle occasioni i maschi percepiscano la situazione e si regolino di conseguenza, diventando un po’ più sfrontati nei miei confronti e nei suoi , come se si rendessero conto che possono andare oltre nelle loro avances pur in presenza di un marito che, credo, loro percepiscono come perdente nel confronto.
Abbiamo avuto vari incontri nel corso degli anni , quasi sempre con maschi in gruppo, sia bisex attivi che etero: i bisessuali hanno anche usato anche me sia per giochi di bocca che per sodomizzazioni , gli etero mi hanno solo umiliato e sottoposto a giochi di sottomissione .
Io da sempre sono appassionato di mare e di pesca con la canna e l’anno scorso ho cambiato barca, prendendone una di oltre 10 metri cabinata, così da poter fare anche qualche piccola crociera con mia moglie.
Abbiamo approfittato delle vacanze estive per incrociare nel medio Adriatico , fermandoci per la notte nei vari porti turistici della zona. Sapete come succede, ci si ferma e si fa amicizia con gli equipaggi delle barche vicine, spesso formati da un numero maggiore di maschi che di femmine.
Sin dal secondo porto in cui ci siamo fermati, man mano che la distanza dalla nostra abitazione aumentava, mia moglie assumeva un atteggiamento un po’ più autoritario nei miei confronti, senza curarsi se intorno ci fossero persone che la ascoltavano; non vorrei dire, ma sembrava quasi che facesse apposta a rendermi un po’ ridicolo agli occhi di quelli che ci erano vicini di barca. Allo stesso tempo , invece, era diventata molto socievole con tutte le altre persone ed in particolare con i vari skipper che frequentavano il porto , con cui in pochissimo tempo aveva fatto amicizia : ci invitavano a visitare le loro barche, ci presentavano i loro amici , si autoinvitavano a prendere il caffè da noi, però rivolgendosi sempre a mia moglie nella conversazione e limitandosi a brevi frasi di accondiscendenza quando cercavo di partecipare alla discussione. Mia moglie è una gran bella donna, snella , 168×55 , che non mostra assolutamente gli anni che ha; è inoltre una persona signorile, colta ,ironica, intelligente, capace di sostenere brillantemente una conversazione su qualsiasi argomento senza apparire mai banale. Dalle occhiate che le rivolgevano i maschi che circolavano tra le barche si capiva che i suoi ridottissimi bikini erano molto apprezzati e più di una volta qualcuno si era fermato a guardarla così a lungo da rasentare la maleducazione, come se avesse percepito che il marito presente non fosse un maschio nel vero senso della parola.
Era quindi questa la situazione quando mia moglie mia moglie, intorno alle quattro del pomeriggio, mentre prendevamo il caffè in pozzetto con tre amici da poco conosciuti , mi ricordò che dovevo andare in paese a fare cambusa e mi diede un lungo elenco di cose da comprare: faceva troppo caldo e lei non se la sentiva di accompagnarmi , mi avrebbe aspettato a bordo ‘.tanto con questi nuovi amici non c’era pericolo che si annoiasse. La battuta fece ridere tutti ma a me sembrò un po’ a doppio senso e lessi un sorriso di scherno non solo sul volto dei maschi presenti ma anche di mia moglie. Oppure mi ero sbagliato?
Non vi nascondo che la cosa mi aveva eccitato e me la presi comoda, impiegando circa un’ ora per le compere, volendo lasciare eventualmente a mia moglie il tempo per divertirsi un po: in fin dei conti se lo meritava, con un marito cornuto ed impotente come me.
Arrivato alla barca vidi che nel pozzetto non c’era nessuno , salii a bordo cercando di non fare rumore, mi affacciai alla porta della cabina di prua ma di mia moglie nemmeno l’ombra. Misi la spesa in frigo e le altre cose che avevo comprato al loro posto, lavai le tazzine di caffè che gli amici avevano lasciato in giro e riordinai la barca anche per far passare il tempo dell’attesa : è mia abitudine indossare un grembiule quando faccio i servizi domestici , una abitudine che è dovuta ad un preciso ordine di mia moglie (non voglio che ti sporchi quando fai i servizi, che poi mi tocca lavare e stirare ‘) ed è così che mi trovarono mia moglie e gli amici quando ritornarono intorno alle 19.
‘Ma che bravo ometto che sei , vedo che hai fatto il tuo dovere! Non è proprio carino vestito così? Non trovate che gli dona?’ disse mia moglie appena mi vide, rivolgendosi agli amici che ora erano diventati cinque e che assentirono ridendo rumorosamente. ‘Su caro, servici qualcosa di fresco, siamo tutti sudati’sapessi che caldo faceva sulle barche degli amici, bastava fare un piccolo movimento che ci si trovava tutti bagnati’.e di movimenti ne abbiamo fatti tanti” .Anche queste parole provocarono uno scoppio di ilarità e mentre passavo vicino a mia moglie per aprire il frigorifero sentii un odore forte provenire dalla sua pelle: a me più che solo sudore sembrava odore di piscio e di sborra, tanto più che su varie parti del corpo mia moglie aveva chiazze biancastre di incerta natura.
Tra mia moglie e i suoi amici era evidente che c’era una gande familiarità , compresi gli ultimi due maschi che non avevano ritenuto neppure necessario presentarsi, come se fosse superfluo nei confronti di quello che evidentemente ero lo schiavo della coppia e non certo il proprietario di diritto della barca e della moglie: la abbracciavano , le mettevano le mani sulle natiche dandole piccole ed affettuose sculacciate quando passava loro accanto, nè lei era da meno ,abbracciandosi ora a uno ora all’altro carezzando il torace o le gambe muscolose.

Continua….

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