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Racconti EroticiTrioVoyeur

La febbre , la tata e i selfy.

By 14 Agosto 2024No Comments

Questo racconto risale a un po di tempo fa, avevo 15 anni . Una mattina mi sveglio con la febbre alta , i miei genitori dovevano andare forzatamente al lavoro e decisero di lasciarmi a casa ma chiesero alla Tata dei miei vicini di passare in mattinata a controllare. Sentii aprire la porta , le avevano lasciato le chiavi , e la sentii entrare . Aveva una camicetta a fiori semi trasparente, che metteva in risalto il suo seno enorme. Ne ero affascinato, non era una bella ragazza, ma era formosa, sulla trentina , capelli corti . Usava sempre pantacollant e camice o magliette . Sapevo che sarebbe venuta a verificare la febbre ed ero eccitato e pensavo come farmi trovare . Indossai un pigiama aperto sul davanti lasciandolo sbottonato. Avevo un fisico asciutto e definito ma da ragazzo , niente da spartire con quello del suo ragazzo , basso e tozzo ma con bicipiti grossi dovuto al suo lavoro da muratore. Veniva a prenderla ogni giorno alle 4 quando lei finiva di lavorare, si davano un bacio profondo e andavano via . Lei entro, mi chiamo’ come per avvertirmi della sua presenza ed entro in camera. Io feci finta di dormire ed avendola vista uscire dal portone di fronte mi ero provocato una erezione così che lei mi trovasse sul letto con il cazzo duro sotto il pigiama . Praticamente facendo finta di dormire avrebbe pensato che mi fossi eccitato nel sonno.
Il mio cazzo era duro come il marmo ed era al massimo dei miei 20 cm . Sapevo di averlo lungo , ma non grosso perché giocando a calcio nelle docce sbirciavo quello degli altri. Lei entro e smise di parlare o chiamarmi , io avevo gli occhi chiusi e facevo finta di essere in sonno profondo , non potevo sapere cosa stesse accadendo . Non sentivo nessun rumore un silenzio profondo, sapevo solo che il mio pigiama era una montagna , che ero a petto nudo e che lei era lì da un minuto in silenzio vicino al mio letto, non era andata via sentivo il suo respiro. Mi domandavo Cosa stesse pensando e aspettavo che mi svegliasse, invece nulla solo silenzio. Ad un certo punto sentii alzare il lembo del pigiama e facendo pianissimo fece in modo che il mio cazzo uscisse fuori del pigiama . Io immobile continuai la mia sceneggiata di dormiente. Ancora silenzio e pensai ma che sta facendo ? Da alcuni piccoli impercettibili rumori sospettai stesse facendo delle foto alternate a messaggi. Ora che fare ? La mia indole esibizionista mi indusse a stare lì a cazzo dritto alla mercee del suo sguardo e di qualunque gioco stesse facendo . Sentii i suoi capelli sfiorare la mia coscia e il calore del suo viso vicino al mio cazzo sentivo il calore del suo alito . Il mio cuore aveva accelerato in modo sfrenato e lo sentivo esplodere, iniziava a pulsare e quasi venire. Il solo pensiero che mi potesse fare un pompino mi stava facendo venire senza neanche un contatto. Avevo avuto una ragazza che mi aveva fatto una sega al parco sotto il giubbotto mentre pomiciavamo e poi nient’altro . Il solo pensiero che lo avrebbe messo in bocca mi stava per fare venire e la mia preoccupazione era che avrei resistito solo un secondo venendogli fra l’altro in bocca . Invece no sentii più i suoi capelli ne il suo respiro ma solo il battere delle dita per i messaggi. Era chiaro che si era fatto dei selfy con il mio cazzo e poi mandati a qualcuno che le scriveva . Dopo qualche secondo sentii un suo risolino ed un impercettibile bisbiglio che tradussi in “ma sei scemo” . La “O” la sentii senza dubio , quindi stava chattando con un lui , presumibilmente il suo ragazzo. A quel punto ero confuso ed imbarazzato e sopratutto impaurito di una eventuale reazione di lui, questo cattivo pensiero mi stava per far scendere l’erezione quando sentii la sua mano stringere delicatamente l’asta con movimenti lentissimi ma forti e stringenti. La sua mano morbida e caldissima pompava lentamente ma il mio cuore e il mio sangue circolava come una formula uno . Andava pianissimo secondo me perché preoccupata dallo svegliarmi e questo aumentava il piacere, che dall’ ‘intensità involontariamente mi fece muovere il capo e lei spaventata si ritrasse subito. Io mi rigirai col capo dall’altra parte in modo che pensasse impossibile guardarla e restai immobile in attesa.nella speranza che quel mio rompere la mia immobilità non avesse fatto finire tutto, mi stavo dannando quando risenti il calore della sua mano stringermi di nuovo. Quel mio girami mi porto il vantaggio che potei aprire gli occhi senza essere visto e sopratutto mi fece notare l’Anta dell’armadio aperta che dotata di specchio mi rivelo cosa stesse accadendo . Lei era con il telefono in mano e il mio cazzo tra il telefono e il suo viso , la sua mano si muoveva lentamente e no so se stesse facendo foto o video. Ad un certo punto Poggio il telefono e si sbottono’ la camicetta tirando fuori un seno e riprese la sua azione mettendo ora il mio cazzo nella sua mano sinistra e il telefono nella destra ed ora come sfondo non più il suo viso ma il suo seno. Alla vista di quella scena non resistetti più e nonostante i movimenti lenti schizzai così forte che il primo schizzo arrivo sul suo viso e altri due sul Suo seno, lei continuo ed abbassandosi inquadro il mio cazzo pieno di sperma e tirò fuori la lingua come se fingesse di leccarlo. Mollo la presa e con due dita raccolse lo sperma sempre facendo attenzione a non sfiorare troppo il mio corpo e lo porto in bocca leccandosi le dita e la mano sempre inquadrandosi . Rimise il telefono in borsa alzò lentamente il pigiama e mi copri come se niente fosse accaduto. Uscì dalla camera, io chiusi in fretta gli occhi ma avevo ancora davanti la scena di lei che si metteva in bocca le dita piene di sperma , andava avanti ed indietro nella mia mente come la scena al rallentatore di un film in cui non vuoi perderti un particolare . La sentii aprire la porta e la chiuse , mi stavo per alzare quando sentii la sua voce chiamarmi come se stesse arrivando in quel momento , chiedeva anche permesso, e parlando dal corridoio mi informava che stava venendo a misurami la febbre . Avevo il pigiama zuppò e il cazzo ormai moscio. Un primo istinto mi stava portando a coprirmi ma invece feci finta di svegliarmi da un sonno profondo.
Lei mi guardò con uno sguardo di sospetto e indagatorio come per capire se prima non avessi percepito nulla, ci guardammo dissi che non l’avevo sentita entrare perché stavo dormendo pesantemente e poi il mio e suo sguardo cadde sul pigiama bagnato e che non lasciava adito a dubbi. Io arrossì, e non sapendo cosa dire balbettai un “ ma cosa..” passando da un imbarazzo sincero ad un meravigliato da attore . Lei per farmi uscire dall’imbarazzo Spezzo il
Silenzio dicendo “non preoccuparti cose che capitano specialmente da ragazzi , si chiamano pulsioni notturne , magari hai fatto un sogno e lui è venuto, non sentirti in imbarazzo sono una ragazza moderna non sono tua madre anche se ho il doppio della tua età !! E sorridendo aggiunse secondo me meglio che fai una doccia veloce e mi passi il pigiama così lo lavo altrimenti tua madre chi sa che penserà.
La sua voce , la scena di prima , e alcune macchie che notavo sulla camicetta mi stavano facendo risalire di tono e lei abbassando lo sguardo lo notò. Vado a prenderti un asciugamano e un pigiama pulito. Sapeva tutti i posti perché oltre a fare la tata ai vicini qualche volta veniva a stirare a casa mia. Mi spogliai con il cazzo in semi erezione, lei si era voltata come per garantirmi intimità ma mi guardava dallo stesso specchio in cui io prima avevo guardato il suo gioco. Mi cinsi l asciugamano intorno alla vita e andai in doccia . Naturalmente l’acqua calda , la situazione e la sua presenza mi riportarono dritto e di marmo. Lei entrò per mettere il pigiama nella asciugatrice e mi disse di non stare troppo sotto l’acqua per via della febbre e che mi avrebbe aiutato ad asciugare . Mi feci coraggio ed uscii con il cazzo in tiro. Chiedendo di passarmi l’asciugamano e Dicendo “scusa ma non riesco a farlo scendere , la tua presenza e il fatto che io sia qui nudo mi ha eccitato. Scusami ancora non voglio metterti in imbarazzo ma non riesco proprio a calmarlo . Misi l’asciugamano ma la forma era evidentissima. Lei disse di non preoccuparmi cose normali da ragazzi. aggiunse che ne aveva visti un po’ e di non sentirmi in imbarazzo. Mi fece anche i complimenti per le dimensioni , asserendo che era il secondo più lungo che avesse mai visto.
Prese il phone e iniziò ad asciugarmi i capelli mi fece sedere sul letto e avevo le sue tette davanti al viso lei mi accarezzava i capelli e parlava dei suoi precedenti ragazzi e di quando era più pudica quando era ragazza della mia età . Ma io non capivo più nulla avevo un vuoto siderale e vedevo solo le sue tette ballonzolare seguendo i suoi gesti nell’asciugarmi i capelli. Il mio cazzo non aveva ceduto neanche un po’ , dritto e duro alzava l’asciugamano ancora più di prima . Lei finiti i capelli mi disse di alzarmi e noto che non ero mollato di un cm, assorta nel parlarmi aveva dimenticato la mia erezione . Allora si sedette sul letto e disse “ ma dai sei a mezz’ora di erezione, non scende più !! Prima che sporchi l’altro pigiama … mi avvicino a lei snodo la sciugamano e lo prese in mano testando la durezza e misurandolo tra pollice e mignolo e ridendo aggiunse “bello “. Si alzò e invitandomi a non muovermi raggiunse la sua borsa tiro fuori il cellulare lo sblocco in un istante vidi accendersi e rispegnersi il flash e lei lo Poggio in piedi affianco alla borsa.
Se non avessi saputo cosa fosse successo prima non l’avrei neanche notato ma ero certo ora che stesse riprendendo me in piedi. Prese anche dei fazzoletti e si risiedette sul letto , mettendosi difronte a me a pochi cm dal mio cazzo sempre più dritto . Tolse delicatamente due fazzoletti e mi invito a farmi una sega mentre lei guardava la mia opera . Io iniziai a stringerlo su e giù ma non velocemente come per allungare il momento, lei mi guardava nel gli occhi e il cazzo e per una frazione di secondo ogni tanto guardava la borsa, come per accertarsi che cellulare registrasse il momento . Vedeva che sia per ritmo che per movimento non sarei riuscito a venire , mi incitava ad aumentare la velocità . Le dissi che non ci riuscivo allora lei Si tolse la camicetta e il reggiseno uni i seni con le mani e mi invito venirgli sulle tette e mi domandava se così andava meglio. Gli risposi di sì, ma ma forse perché ero venuto da poco o forse perché facevo di tutto per trattenermi capi che mi stavo godendo la vista e che mi trattenevo dal venire . Allora lei si avvicinò tolse la mia mano e si infilò il cazzo fra le tette ed iniziò a mandarle su e giù , sentivo il suo calore la sua pelle vellutata e la sua mobidezza , mi sebravano nuvole . Non riuscii più a resistere e venni subito . Lei sorrise, si staccò e vidi il suo seno bagnato di sperma , che anche se a piccole dosi stava ancora uscendo, lei si avvicinò e lo prese in bocca per assaporarlo e godere delle ultime gocce , lo leccava sorridendo e chiedendomi se mi piacesse, parlando continuava a pulirmi l’asta con la bocca . Era stata la mia prima spagnoletta è quello era il mio primo pompino. Il Piacere di averlo nella sua bocca lo fece andare su di nuovo come solo un ragazzino può capitare. Lei aggiunse con stupore “ ma hai il cazzo ancora dritto ? “ E ritorno a spompinare con più furore e passione , io allora iniziai a muovermi e a velocità passai da un pompino volontario a un fottere la sua bocca in modo ossessivo ed aggressivo , lei per evitare di farmi arrivare alla gola lo stringeva più che poteva con il palato e i denti , sentivo dolore ma il piacere lo superava , così venni di nuovo e tanto, mi si piegarono le gambe, e lei mi reggette stringendomi il culo e godendosi tutto il mio cazzo in bocca senza fare uscire una goccia dalla sua bocca .
Mi fece accasciare sul letto, si alzò e si rivesti senza pulirsi lasciandosi addosso tutto. Mi infilo il pigiama dalle gambe e mi copri con le coperte. Adesso dormi e sogna , perché tutto questo lo dovrai ricordare come un sogno e non parlarne mai se non come un sogno. Mi diede un bacio in bocca facendomi assaporare il mio gusto . Prese il telefono lo rimise in borsa ed andò via. Portandosi quel video che non saprò mai con chi avrebbe condiviso se con amiche , magari la stessa sera con il ragazzo eccitandosi parlando di me . Solo dopo anni scopriii che lei non solo l’aveva custodito ma lo faceva vedere alle amiche fu proprio una di esse che mi confessò che volle conoscermi perché eccitata da quel cazzo …. Ma questa è un altra storia

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