Skip to main content

La mia storia 2

By 16 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Era passato un anno dall’incontro con mia nonna, sfortunatamente dopo quel primo incontro non avevo avuto altre occasioni di incontro. Durante l’estate avevo avuto la mia prima esperienza sessuale vera e propria ma non starò a raccontarvela dato che fù qualcosa di estremamente breve ed estremamente squallido.
Quello che vi voglio raccontare successe una sera come tante altre in un parcheggio dove io e la mia compagnia avevamo l’abitudine di uscire.
Il parcheggio era posto alla periferia del paesino dove abito e mentre di giorno è pieno delle macchine dei dipendenti delle varie ditte, di notte e pressoché deserto.
Quella sera non era stata una sera particolarmente divertente, le ore erano trascorse noiose, pian piano tutti i miei amici erano tornati a casa, cosicché eravamo rimasti solo io e Roberta, una ragazza di un anno più grande che usciva con noi e che, tramite varie soffiate, sapevo mi morisse dietro.
Forse vi deluderà saperlo, ma non era un pezzo di gnocca assurdo anzi, le sue forme sono molto giunoniche le uniche cose veramente belle sono un taglio degli occhi orientaleggiante e una splendida 5′ di seno.
Stavamo chiacchierando, di scuola, di lavoro e dell’inverno che ormai si avvicinava, quando sentì nettamente l’impulso di baciarla, non ne ero particolarmente attratto ma avevo voglia di sentire il sapore di una donna, e sapevo che con lei andavo sul sicuro.
Mi avvicinai, le passai una mano dietro alla nuca e l’attirai a me, lei probabilmente non aspettava altro, la sua lingua saettò nella mia bocca, l’erezione cominciò a montare e lei passando una mano sui miei jeans se ne rese conto; mi strinse una mano e avvicinando la sua bocca al mio orecchio mi sussurrò di seguirla.
Mi alzai e mi lasciai trascinare in un angolo buio del parcheggio, fortunatamente non avevo fatto lo spaccone con gli amici e nessuno sapeva che qualche esperienza nel campo sessuale ce l’avevo, motivo per cui decisi di ritentare la tecnica ‘ragazzino inesperto’che già mi aveva dato tante soddisfazioni
‘Senti Roby, ecco, si, mi vergogno un po’ a dirlo ma io non ho mai fatto niente, cioè insomma”
Il suo indice si poggiò sulle mie labbra intimandomi di tacere, il suo sguardo pieno di comprensione e tenerezza mi avvertì che aveva funzionato ancora
‘Non ti preoccupare, tu fai quello che ti dico, che al resto ci penso io, visto che sono la prima non faremo sesso, ma ti regalerò qualcosa di altrettanto divertente’
Mentre diceva questo, afferrò la mia mano, alzò la gonna e la mise in mezzo alle sue cosce, io sentì sotto le dita la stoffa del perizoma, con un movimento leggero lo scostai iniziando ad accarezzarle direttamente la figa già bagnata
‘Si, bravo, adesso infilaci un dito dentro,dai’
La sua voce era calda ed eccitata, infilai un dito dentro, muovendolo avanti ed indietro accelerando e rallentando di continuo, nonostante fosse il mio primo ditalino non dovevo essere niente male visto che dopo poco Roberta iniziò ad emettere dei piccoli gemiti ogni volta che cambiavo velocità.
La sua mano iniziò a scendere, mi slacciò i jeans e si infilò nei miei boxer, iniziò ad accarezzarmelo, con movimenti lenti, senza arrivare a farmi una vera e propria sega; io inizio ad essere veramente eccitato, cercai con l’unica mano libera di liberare le sue tette da sotto il top ma essendo ancora abbastanza imbranato non ci riuscivo, tutto ciò invece che farmi apparire ridicolo, mi diede maggiormente l’aria del bambino innocente, aumentando la libido di lei, che lasciò la presa sul mio cazzo e con un gesto rapido abbasso il toppettino mettendo in mostra due, almeno per quello che avevo visto fino a quel momento, enormi tette con dei capezzoli grandi e scuri che aspettavano solo di essere baciati.
Ero estasiato, quella visione mi aveva completamente imbambolato, anche il ritmo del mio dito si era praticamente interrotto, ma la voce di lei mi riscosse
‘Toccale, baciale, leccale ma ti prego non ti fermare, continua a toccarmi’
Mi ripresi in un lampo e riiniziai a masturbarla con foga, mentre mi tuffavo su quei seni meravigliosi, iniziai a succhiarli avidamente, mentre con le dita torturavo un capezzolo, l’altro era ostaggio della mia bocca, doveva veniva succhiato dalle mie labbra avide di sensazioni.
L’effetto di queste attenzioni, non si fece attendere, mise le sue mani sulla mia nuca e mi spinse ancora di più verso le sue tette mentre sentivo la sua figa contrarsi e l’orgasmo arrivare
‘Si dai, così non ti fermare, dio come mi fai godere, dai, dai, vengooooo’
L’orgasmo la travolse, le mie dita erano completamente bagnate dei suoi umori e questo mi eccitava da matti
‘Tu mi hai fatto venire, ora ti meriti la cosa divertente che ti avevo promesso’
Mentre mi dice questo si inginocchiò, tirò fuori il mio cazzo dai boxer e iniziò a masturbarlo; dovetti concentrarmi al massimo per non venire immediatamente, l’immagine di lei con la gonna alzata che le lasciava scoperta la figa e con le tettone che tremavano al ritmo della sega era incredibilmente eccitante. Lei lo afferra più forte e se lo fa sparire nella bocca. Era il mio primo pompino, la sua linga che danzava sulla cappella, le sue labbra che lo stringevano sono sensazioni che non ho mai dimenticato. Sento che mi manca poco per venire ma lei si ferma, mi fissa dritto negli occhi
‘Non vorrai Venirmi in bocca vero? Ho altri piani per te’
Riprende a farmi una sega ma stavolta è lentissima, io sento che potrei esplodere in qualunque istante, lei, sempre senza smettere di guardarmi, sposta una mano tra le sue gambe e nella mia più totale incredulità inizia a masturbarsi.
Le sue dita si muovono veloci, si tocca il clitoride, lo strapazza, iniziò a risalire la sua di eccitazione, iniziò a morsicarsi un labbro ed emettere dei lunghi sospiri, pensavo fosse quella la mia sorpresa ma mi sbagliavo.
Prese il mio cazzo e se lo mise in mezzo alle tette, abbassò leggermente il capo e tirò fuori la lingua.
La scena era a dir poco paradisiaca.
Roberta si stava facendo un dito, mentre mi faceva una spagnola e con la lingua mi leccava la cappella quando riemergeva dalla sua quinta.
Inutile dire che avevo già ampiamente attinto alla mia capacità di resistere, il contatto del suo seno che mi segava e della sua lingua fu devastante, iniziai ad ansimare mentre sentivo che stavo per arrivare al capolinea
‘Si, così, fai vedere alla tua amica quanto è stata brava e quanta voglia arretrata hai’
Non volevo venire, volevo continuare a godere ma fu tutto vanificato quando sentì i suoi gemiti crescere d’intensità, segno che anche lei era di nuovo prossima all’orgasmo.
Iniziai a muovere il bacino, accelerando il movimento e nel momento stesso in cui i suoi gemiti si trasformarono in piccole grida non ce la feci più e iniziai a venire; piccoli schizzi incontrollati le riempirono il viso, mentre altri andavano a sporcarle tutto il seno.
Lei imperterrita andò avanti a leccarmelo fino a quando non lo pulì tutto. Ero completamente svuotato ma incredibilmente estasiato da quello che avevo appena provato, ingenuamente mi sentivo in dovere di ringraziarla
‘Grazie Roby è stato fantastico ed indimenticabile’
Lei mi guardò mentre con un fazzoletto cercava di pulirsi alla meglio
‘Figurati, è stato bello anche per me, anzi devo dire che con le dita non te la cavi niente male, sicuro di non essere alla tua prima esperienza?’
Avevo paura che sospettasse qualcosa, quindi mi feci piccolo piccolo e con l’espressione più imbarazzata che mi venisse feci un timido cenno d’assenso
‘Bhè allora caro mio appena farai un po’ di pratica farai divertire un sacco di ragazzine’
La sua affermazione mi riempì d’orgoglio ma ne io ne lei potevamo immaginare quanto quella frase sarebbe stata profetica’.

Come sempre commenti e pareri sono ben accetti ed anzi colgo l’occasione per ringraziare chi l’ha fatto sul mio precedente racconto

Leave a Reply