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La prima scopata con Barbara

By 17 Febbraio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono passate alcune settimane dal primo incontro con Barbara nel retro del panificio e da allora non ho più avuto occasione di vederla, le volte che sono passato a prendere il pane lei non era di turno e anche per strada non l’ho più incrociata, se non fosse per la macchina parcheggiata davanti casa si potrebbe credere che si siano trasferiti.
Ho ripensato spesso a quello che &egrave successo in quel retrobottega ed ogni volta il desiderio di rivederla sembrava volermi far impazzire.
La prima notte dopo quell’incontro non sono quasi riuscito a chiudere occhio, rivedevo le sue labbra attorno alla mia cappella e sentivo di nuovo il piacere montare in me.
Anche mia moglie si &egrave accorta del mio stato d’animo, le ho detto che probabilmente era imputabile a pensieri di lavoro, non so se l’abbia bevuta, ma perlomeno non ha più indagato.
Però poi col passare dei giorni quelle emozioni si sono affievolite, hanno iniziato a sparire soppiantate da una strana sensazione di frustrazione nel non riuscire più a vederla e dalla triste consapevolezza che forse era tutto finito li.
Fino ad oggi.

Ore 8:35.
Sono in ritardissimo per arrivare al lavoro, se poi c’&egrave traffico col cazzo che arrivo in orario!
Mi alzo di corsa, rapida sistemata in bagno e poi via a vestirsi.
Jeans, maglietta, scarpe.
Prendo il cellulare, lo accendo ed apro il frigo in cerca di qualcosa da portarmi via per pranzo.
Blin! Blin! Bliin!
Messaggio! Merda sarà per dirmi che hanno bisogno di me in ufficio!
Apro il flip, messaggio da un cellulare sconosciuto.
E chi può essere di mattina?
Premo LEGGI.
Alcuni secondi di apnea. Non ci posso credere, devo rileggere ciò che credo di aver appena visto.
“I bambini sono a scuola, mio marito &egrave al lavoro ed io ho voglia di te! Ti aspetto, muoviti! B.”
Cazzo, cazzo, cazzo!!!
Non può che essere lei. Ricapitolo mentalmente se c’&egrave anche la benché minima possibilità d’errore e che magari sia qualche altra persona a scrivermi. No, assolutamente no!
Riprendo a respirare.
Ora invio: 8:27, adesso sono le 8:42, quindici minuti fa.
Sarà ancora ad aspettare una risposta? Si, in fin dei conti sono solo quindici minuti.
Che cazzo faccio? Non ho avvertito che oggi non vado.
E chi se ne frega non posso lasciarmi scappare un’occasione del genere!
Avverto che faccio tardi.
Devo riscrivere il messaggio per tre volte, scrittura facilitata di merda, prima di riuscire a dire che avrei ritardato e sarei arrivato in tarda mattinata.
Riapro il suo messaggio, stupidamente ricontrollo parola per parola per essere sicuro di aver inteso bene quello che vuol dire ma un “ho voglia di te” non lascia molti dubbi.
Faccio RISPONDI, questa volta non ho problemi a digitare “Arrivo” ed invio.
Mi spoglio, vado in bagno, lavata veloce, ma &egrave più per fobia che per altro, cambio gli slip, metto quelli più carini che mia moglie trova sexy.
Blin! Blin! Bliin!
Leggo: “Ti aspetto!”
Mi ricontrollo, sono apposto.
Blin! Blin! Bliin!
Cazzo un altro messaggio!
Leggo: “Non ti preoccupare, casomai ci vediamo dopo!”
Che cos’&egrave sta roba!?!? AH, no cazzo! E’ l’ufficio!!
Calma, calma! Sono troppo agitato! Un paio di respiri profondi.
Ecco, va meglio. Adesso posso andare.
Prendo le chiavi ed esco.
In un baleno mi trovo in strada e mi dirigo verso il suo condominio.
Guardo in alto, la tenda &egrave scostata e lei mi fa un cenno da dentro. Mi avvicino al cancello con il cuore impazzito.
TLACK!
La serratura scatta e con un leggero cigolio lo apro.
Anche il portoncino &egrave aperto, entro ed inizio a salire le scale, non voglio correre, non voglio attirare troppo l’attenzione ma quelle rampe fino al suo piano sembrano interminabili.
Il cuore mi pulsa nelle tempie.
Ultima rampa. Pianerottolo. Quale sarà la sua porta?
Eccola, &egrave socchiusa… speriamo di non entrare in casa d’altri.
Mi avvicino lentamente, sono a circa un metro e mezzo dall’ingresso quando la porta inizia ad aprirsi silenziosamente.
La testa mi gira e devo lottare per non barcollare.
Lei &egrave li davanti a me, avvolta in una vestaglia scura semitrasparente, completino di pizzo nero e sandali neri con tacco, sembra una bambola di porcellana, i capelli sciolti le ricadono morbidi sulle spalle e non ha messo gli occhiali.
Incrocio il suo sguardo, un sorriso, mi fa cenno di avvicinarmi.
Sto ormai per entrare quando mi afferra con un mano e mi attira a se iniziando a baciarmi.
E’ rude e violenta.
Sento la sua lingua roteare vorticosamente esplorando ogni angolo della mia bocca in cerca della lingua che le sfugge.
Mi rendo conto che ha chiuso la porta alle mi spalle solo quando mi spinge contro quella parete di legno incollandosi letteralmente al mio corpo.
Sento il suo profumo, la sua voglia repressa e le sue parole sono quasi superflue quando staccandosi da me mi dice: – Non sai quanto mi sei mancato…
Apnea.
– …anche tu… – riesco alla fine ad aggiungere io un attimo prima che le nostre bocche si incontrino nuovamente questa volta con un po’ meno foga e più dolcezza.
L’abbraccio e la stringo forte a me.
Sento il suo corpo fremere tra le mie braccia, il desiderio che prova in questo momento &egrave tangibile come se fosse un’entità materiale e in pochi secondi un’erezione di tutto rispetto prende vita nei miei jeans.
Lei se ne accorge ed inizia a strusciarsi sul mio pacco come una gatta in calore, sento la sua coscia premere forte per saggiare la durezza del mio membro mentre le sue mani iniziano ad armeggiare con la mia t-shirt.
La lascio fare.
In pochi secondi mi ritrovo a torso nudo mentre lei mi bacia il collo scendendo lentamente ad incontrare il mio petto, gioca un po’ stuzzicandomi i capezzoli con la lingua e poi scende verso il mio ventre.
Adesso &egrave inginocchiata davanti a me come quel giorno nel retrobottega, la vestaglia ricade morbida attorno a lei mentre con le mani accarezza la mia erezione ancora nascosta dai pantaloni.
Incontro il suo sguardo: &egrave lucido di desiderio, ha letteralmente voglia di cazzo.
Rapidamente mi slaccia la cintura, apre la cerniera e lo tira fuori dallo slip, la cappella fa capolino dal prepuzio e lei sembra quasi studiarla prima di finire di scappellarlo e farlo sparire tra le morbide labbra.
– …..aaahhhhhh……
– ….mmmmmm! – Le guance si incavano mentre succhia con forza, la lingua rotea impazzita percorrendo le vene pulsanti e sento la cappella gonfiarsi prepotentemente.
Chiudendo gli occhi mi abbandono con le spalle poggiate alla porta mentre lei lentamente inizia a pomparmi e a muoversi anche con la mano che mi stringe forte l’asta, mentre l’altra mi artiglia i glutei.
Sento la sua calda ed umida bocca che accoglie il mio cazzo pulsante, la lingua rotea attorno alla cappella che scorre sul palato, si sente che le piace, anzi sta proprio godendo nel succhiarmelo ed i gemiti che le sfuggono dalle lebbra ne sono la riprova.
Rallenta il ritmo, lo fa uscire, lo lecca in tutta le sua lunghezza e poi riprende a pomparlo con foga.
Si, &egrave proprio brava a succhiarmelo.
Apro gli occhi e la guardo: i capelli ondeggiano voluttuosi per i movimenti della testa, la vestaglia si &egrave leggermente aperta lasciano intravvedere una porzione del seno fasciato dal reggiseno a balconcino il cui pizzo nero fa risaltare il candore della sua pelle vellutata.
E’ veramente una meraviglia ed il desiderio di toccarla si fa strada prepotentemente dentro di me: mi stacco dalla porta ed inizio ad accarezzarle dolcemente la testa e le dita si infilano tra i morbidi capelli.
Lentamente inizio ad oscillare il bacino mentre con una mano accompagno i suoi movimenti. Con l’altra invece ho iniziato a percorrere il braccio che mi stringe i glutei, sento la pelle liscia sotto i polpastrelli ed i muscoli tesi per lo sforzo, le vene gonfie che si delineano sotto pelle.
Le mie carezze si fanno sempre meno delicate e più energiche, inizio a stringerle forte l’avambraccio e lei risponde strizzandomi la chiappa e pompandomi con più vigore.
Sente l’eccitazione crescere dentro di me ed io a mia volta la sento sempre più eccitata, un fuoco che brucia con sempre più ardore.
Rallenta… si ferma… mi guarda.
Gli occhi da cerbiatta hanno un alone veramente osceno che li pervade.
Senza smettere di guardarmi alla fine rompe il silenzio che intanto si &egrave fatto carico di passione: – ….usami…
La prendo per la nuca con entrambe le mani mentre lei si afferra alle mie cosce e spalanca la bocca, posiziono la cappella davanti alle sue labbra ed inizio ad entrare lentamente mentre lei mi succhia con forza.
La lingua si muove veloce lungo tutta l’asta del mio cazzo che lentamente sparisce nella sua bocca per uscire lucido di saliva.
– …mmmhhh….
Continui mugolii di piacere le sfuggono dalle labbra serrate attorno alla cappella e pervadono la stanza mentre i miei movimenti si fanno sempre più ampi e veloci.
– Ti piace? – Le chiedo.
– …mhh… mhh…. – Risponde con un cenno affermativo della testa.
– Ah, si? – Mi fermo ed estraggo il cazzo dalla sua bocca, filamenti di saliva uniscono le sue labbra alla mia cappella.
– …siii….. – Risponde lei mentre la lingua saetta in cerca del mio membro facendo cadere alcune gocce che le rigano il petto e bagnano vestaglia e reggiseno.
Senza tanti complimenti le riaffondo fra le labbra spingendoglielo fin quasi in gola, la sento irrigidire i muscoli, forse più per la sorpresa che altro, e poi si rilassa nuovamente assaporando la consistenza del mio membro pulsante.
– ….mmmmhhh….. mmmhhh…..
Inizio a muovermi sempre più velocemente, la cappella le scorre veloce sul palato facendosi strada verso la sua gola, la sto usando come mi ha chiesto, la scopo in bocca con forza e la sento godere di questo. Spalanca la mandibola cercando di accogliere sempre più centimetri, i muscoli del collo sono tesi per lo sforzo.
Proseguo cosi per un po’, poi rallento i movimenti fino quasi ad arrestarmi ed assaporo le sensazioni che mi danno la sua lingua lungo l’asta e sul frenulo.
Con le mani mi abbassa ancora un po’ jeans e slip e poi mi afferra alla base alla base del cazzo cingendomi saldamente tra indice e pollice mentre con l’altra mi accarezza i testicoli e subito ricomincia a pomparmi con foga.
In pochi attimi mi porta sull’orlo di un violento orgasmo che sento di non riuscire a trattenere.
– ….se continui così mi fai venire…
Si stacca un secondo, mi guarda e mi dice: – E’ quello che voglio! Vienimi in bocca!! – E subito ricomincia a succhiare.
Oddio, questo &egrave troppo!!!
Le afferro entrambe le braccia mentre sento il piacere farsi strada dai coglioni abilmente stimolati dalle sue mani, cerco di trattenerlo ancora qualche secondo e sento un intenso brivido salirmi lungo la spina dorsale facendomi tremare lievemente e preannunciando l’inevitabile arrivo dell’orgasmo.
– Vengooooo!!!!!
Ancora qualche colpo di lingua e sento il primo fiotto uscire dalla cappella gonfia ed invaderle la bocca ancora avvinghiata al mio cazzo.
– …oooohhh….. ohhhh……
Altri fiotti si susseguono rapidi, lei cerca di deglutire ingoiando tutto il frutto del mio piacere.
Solo ora mi rendo conto che la sto stringendo forte tenendola per le braccia e sento i suoi muscoli tesi sotto la pelle vellutata, allento la presa ed inizio ad accarezzarla dolcemente mentre il mio corpo &egrave ancora scosso dagli spasmi degli ultimi deboli schizzi che ancora le riempiono la bocca.
Non &egrave riuscita ad ingoiare proprio tutto e due rigagnoli biancastri si sono formati ai lati delle labbra.
– ….mmhhh…. sei fantastica… mi fai morire….
Si stacca dal mio membro e dopo aver deglutito le ultime gocce di sperma bacia delicatamente la cappella ancora rossa e sensibilissima, si alza e senza dire niente mi bacia.
Sento vivo il sapore del mio sperma sulle labbra e sulla lingua mentre il suo delicato corpo si stringe a me.
Esco dalla sua bocca e guardandole negli occhi le dico: – Adesso tocca a te!
– Non aspettavo altro! – Risponde con un sorrisetto malizioso sulle labbra!
In un attimo mi libero dei vestiti di troppo e subito inizio a spogliarla a mia volta.
Le slaccio la cintura della vestaglia, mi infilo sotto il morbido tessuto e la cingo per i fianchi, sfioro la sua pelle morbida e fresca, ad ogni contatto delle mie dita sento l’eccitazione aumentare in lei.
Delicatamente risalgo lungo i suoi fianchi, arrivo all’altezza dei suoi seni, percorro con le dita il bordo di pizzo dove si intravede il rigonfiamento del capezzolo turgido, lo stuzzico un attimo facendola gemere delicatamente, chiude gli occhi abbandonandosi al mio tocco.
Risalgo ancora, sono all’altezza del suo collo, afferro il bordo della vestaglia ed inizio a farla scendere lentamente, osservo la delicata linea delle sue spalle che pian piano si delinea libera dal tessuto.
– ….mmmmhhhh…..
Continuo a sfilarle la vestaglia, lentamente libero le candide braccia, si ferma un attimo all’altezza dei polsi e poi, con leggero fruscio, si adagia sul pavimento ai suoi piedi.
La guardo, &egrave quasi nuda a parte quel delizioso completino di pizzo nero che nasconde le sue grazie e quei deliziosi sandaletti che ha ai piedi.
L’afferro per i fianchi e l’attiro a me iniziando a baciarla sul collo, lei sospirando si abbandona completamente alle mie cure.
Sento il suo corpo fresco contro li mio petto, i piccoli seni che implorano di essere liberati e appagati, percorro la linea curva della sua spina dorsale con le dita per poi scendere verso i glutei, porta il perizoma e con decisione l’afferro per le natiche attirando il suo bacino verso il mio.
Le bacio la pelle profumata spostandomi in su verso l’orecchio e lei piega la testa di lato per facilitarmi nell’opera. Arrivo al lobo e lo accolgo delicatamente tra le labbra succhiandolo piano. Il suo petto si gonfia ritmicamente tra le mie braccia, sento l’eccitazione che inizia a farle perdere la testa ed io desidero ricambiarla del piacere che mi ha appena dato.
Alterno dolci baci a colpi delicati di lingua mentre mi sposto sulla spalla nuda e le mie mani salgono lungo la schiena e verso il gancetto del reggiseno… lo trovo… lo slaccio rapidamente.
Desidero ardentemente i suoi seni ora, la scosto lievemente da me e mi sposto a baciarla sotto il mento e poi giù sul petto cercando quelle dolci colline rosate.
Scendo con la punta della lingua giù verso i capezzoli già turgidi, ha dei seni quasi perfetti nonostante le due gravidanze, i capezzoli rosati appena più scuri della pelle candida svettano orgogliosi verso la mia bocca, percorro il bordo dell’areola con la lingua… una volta… lei trattiene il fiato… una seconda volta… sospira stringendomi più forte a se…
Dischiudo le labbra ed accolgo il capezzolo duro nella mia bocca, lo mordo piano prima di iniziare a succhiarlo voracemente strappandole un gemito di piacere che aumenta ancora di più la mia eccitazione ormai nuovamente a livelli altissimi.
Succhio e lecco quel meraviglioso capezzolo all’interno delle mie labbra senza mai farlo uscire per diversi, interminabili, meravigliosi momenti e poi mi stacco per dedicarmi all’altro nello stesso modo e forse con ancora più foga, sono affamato di lei, del suo corpo, del suo piacere…
Gemiti e sospiri riempiono l’aria mentre le mie mani si spostano sulle sue chiappe vellutate e le sue mani mi accarezzano la schiena.
Non resisto più! Voglio sentire il suo sapore, il sapore del suo piacere!
Mi stacco dal suo seno e torno alla sua bocca infilandole la lingua tra le labbra con prepotenza. L’afferro per i glutei e la sollevo dirigendomi verso il divano. E’ magra e non ne sento neppure il peso. L’adagio dolcemente sui cuscini continuando a baciarla e poi scendo.
La osservo un attimo, &egrave meravigliosa!
Le mie mani si spostano verso il perizoma e lo afferrano ai lati. Inizio a sfilarlo senza smettere di guardarla negli occhi. La bocca dischiusa, il petto che si alza e abbassa ritmicamente.
So che la sua fica ormai non &egrave più coperta dal tessuto leggero ma resisto alla voglia di ammirarla calamitato dall’eccitazione del suo sguardo, vi posso scorgere qualcosa di… animalesco…
Le mani proseguono sfilando il perizoma lungo le cosce, arrivano alle ginocchia e lei alza leggermente le gambe permettendomi così di sfilarlo agevolmente.
Abbasso lo sguardo lungo il suo corpo ed eccola li, la sottile strisciolina di peluria bionda appena sopra al clitoride, meravigliosa, impertinente, eccitante.
Le apro dolcemente le cosce… ancora… e ancora…
La sua fica si spalanca davanti a me lucida di umori che colano dalle piccole labbra dischiuse. Inizio a baciarle l’interno coscia salendo verso l’inguine, alterno baci a piccoli colpi di lingua, forse troppo velocemente arrivo alla fica il cui profumo mi riempie le narici inebriandomi come fosse la più meravigliosa delle droghe.
Vorrei farla letteralmente morire di desiderio, farle supplicare di placare il suo piacere ma la voglio, la voglio così intensamente che dopo solo un paio di colpi di lingua sulle grandi labbra accolgo tutta la fica nella mia bocca spingendo dentro la lingua più che posso.
Il suo meraviglioso sapore mi esplode in bocca arrivandomi direttamente al cervello e il grido di piacere che le esce dalle labbra mi sembra provenire da un altro mondo, solo il suo contorcersi mi mantiene ancora un collegato alla realtà.
Mi spingo dentro di lei più che posso e quando i suoi spasmi si calmano mi stacco appena per iniziare a baciare la sua fica meravigliosa.
– … mi fai morire… cazzo… mi fai morire… – Sussurra lei con voce impastata.
Lecco su e giù il suo fiore dall’ano al clitoride, la sua pelle completamente liscia mi eccita da morire.
Deve averla preparata per l’occasione, non c’&egrave un solo pelo sulle grandi labbra, perfettamente lisce e vellutate, mi sposto verso la strisciolina bionda sopra al clitoride ed inizio a giocarci tirando dolcemente i corti peli tenendoli tra le labbra mentre le mie mani accarezzano le sue cosce anch’esse completamente lisce, quasi vellutate.
Le sue mani si infilano trai i miei capelli spingendomi la testa nuovamente verso le sua fica, oppongo resistenza fermandomi appena sopra al clitoride, con indice e medio della mano sinistra lo faccio uscire tirando verso l’alto la pelle e subito un delicato colpo di lingua la fa tremare.
Aspetto pochi secondi ed un altro colpo di lingua scuote il suo corpo, poi un altro ed un altro ancora e poi altri sempre più ravvicinati ed intensi.
– ….si…… sii…. siiiii….
Lecco intensamente su e giù diverse volte, poi lo accolgo e lo succhio piano facendola tremare intensamente. Riprendo a leccare ma ora con movimenti circolari tenendo sempre la sua fica
aperta con le dita, &egrave talmente eccitata che le mie dita tendono a scivolare.
Sento la fica pulsare, i muscoli che si contraggono ritmicamente, capisco che &egrave quasi sull’orlo dell’orgasmo e rallento un poco il ritmo della mia lingua alternando con qualche dolce bacio.
– …entra… entra ti prego…
Anche se non me lo avesse chiesto lo avrei fatto comunque ma il fatto di averla portata al punto di supplicarmi mi fa sentire completamente padrone del suo piacere. Avevo pensato di entrare lentamente con un solo dito ed invece la mia mano destra si sposta davanti alla sua fica puntando indice e medio al centro.
Alzo lo sguardo a cercare il suo viso, &egrave sfigurato dal piacere, gli occhi socchiusi mi guardano velati.
Spingo le dita ed entro di colpo nel suo corpo.
– AHHHHHHHHH!
E’ calda e bagnata all’inverosimile, sento le sue pareti stringermi forte e poi allargarsi, mi ritraggo lentamente, riprende a stringermi forte come se volesse trattenermi.
Ma &egrave una lotta impari ed io implacabilmente quasi esco da quella meravigliosa fica, mi fermo e di colpo mi spingo nuovamente fino in fondo.
– AAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!
Aspetto un attimo e poi inizio a fotterla velocemente con le due dita, sento che mi stringe forte dentro di se e i suoi gemiti riempiono la stanza.
Riprendo a leccare con foga il clitoride scopandola sempre più velocemente e dopo poco riprende a pulsare ritmicamente preannunciando l’imminente orgasmo.
Rallento nuovamente il ritmo e ruotando le dita inizio a stuzzicarle la parte anteriore della vagina.
Le pareti subito si allargano mentre lei trattiene il fiato ed io continuo a stuzzicarla internamente con i polpastrelli delle dita.
Mi stacco con la bocca dal clitoride ma riprendo subito a torturarlo con le dita della mano sinistra: voglio farla godere forte!
– ……ahhh…… anhhh…. aahhhhhh…..
La fica riprende a pulsare impazzita, ormai l’orgasmo &egrave vicino, prorompente, incontenibile.
Non riesco più a stuzzicarla internamente come vorrei e ricomincio a fotterla forte ora con tre dita.
– …….siiiii…… siiiiiiii….. SIIIIIIII….
– …..si… godi… godi forte…
Il suo corpo inizia a tremare violentemente e devo lottare per non smettere nella mia opera dentro e fuori la sua fica.
Quando sento che l’orgasmo sta per esplodere con tutta la sua forza estraggo di colpo le dita
da dentro di lei continuando però a torturarle il clitoride.
– Spingi, spingi forte! – Le dico piazzandomi col viso davanti alla fica che spande copiosamente.
– ….siiiiii… SIIIIIIIIIIII……… VENGOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
– GODI! GODI FORTE! SPINGI E GODIIIIIIII!!!!!
Il suo corpo per un attimo sembra come congelarsi… poi un violento fremito lo scuote e un debole fiotto caldo mi spruzza il viso.
– SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!! AAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!
Un altro piccolo fiotto schizza il pavimento, cingo la sua fica accogliendola tra le mie labbra ed inizio a succhiare le ultime gocce di quel prelibato e divino nettare mentre il suo corpo &egrave ancora scosso da violenti fremiti.
Smetto di stuzzicarle il clitoride e lecco la sua fica dolcemente mentre le mie mani le carezzano il corpo soffermandosi sui piccoli seni ballonzolanti e lentamente i tremori si placano.
Mi alzo piano e mi sposto verso la sua bocca, il mio viso &egrave ancora striato dal suo piacere, la bacio intensamente facendole sentire il sapore del suo orgasmo.
Dopo un tempo che sembra interminabile mi stacco da lei, la guardo e sorrido.
– Scusami… non mi era mai capitato prima… – Mi dice lei.
– Di cosa ti scusi? E’ stato meraviglioso!
Mi sorride e mi bacia ancora stringendomi a se.

[…continua…]

Per consigli, commenti o quant’altro potete scrivermi a grigio_verdi@yahoo.com Siamo ancora abbracciati, lo siamo stati a lungo e sento la pelle tirare dove il suo orgasmo inizia a seccarsi sul mio viso eppure mi sembra che sia passato un solo attimo, anzi, sembra che il tempo si sia fermato, congelato in un momento meraviglioso.
Piano lei si scosta da me e riprende a baciarmi, dapprima dolcemente e poi con sempre più crescente passione.
Mi fa girare e stendere sul divano e senza smettere di baciarmi sale sopra di me.
Sento la fica che mi spande caldi umori sulla pancia mentre le sue mani si spostano dal mio viso sul petto, mi accarezza con passione ed io la stringo a me scendendo con le mani lungo la schiena.
Si stacca dalla mia bocca e con foga inizia a leccarmi i capezzoli mentre le sue mani sono già arrivate ad afferrarmi saldamente il cazzo che ha già ripreso prepotentemente vita, mi morde il petto giocando con la corta peluria e lentamente inizia a segarmi.
Le afferro le chiappe con le mani, le stringo forte e poi le allargo, se ci fosse qualcuno dietro potrebbe godere dell’osceno spettacolo di quei meravigliosi buchi aperti pronti per essere riempiti.
Si stacca un poco da me e torna su a baciarmi, mi infila la lingua in bocca con prepotenza esplorando la mia bocca con foga, si sposta in alto col busto e poi sento la sua fica strusciare sul mio cazzo.
Con la mano tiene premuto il mio pene tra le grandi labbra ed inizia a muoversi su e già con passione incontenibile! Sento i suoi umori caldi colare lungo l’inguine e le palle a bagnare il tessuto del divano e per un momento mi si delinea nella mente l’immagine del marito che si siede proprio sopra la macchia lasciata dalla fica della moglie e la cosa mi eccita ancora di più.
Lei smette di armeggiare col mio cazzo e poggiandosi sui palmi si tira leggermente su, intuisco che vuole staccarsi da me per riprendere a succhiarmelo ma non ho intenzione di permetterglielo: tenendola per la schiena l’attiro a me.
Il suo corpo ricade quasi di peso sul mio e un attimo dopo riprende a baciarmi tenendomi il viso tra le mani.
Le carezzo la schiena scendendo nuovamente verso le chiappe sode, le allargo bene puntando il cazzo al centro della sua fica ormai fradicia, la sento fremere, sa quello che l’aspetta, quello che sto per fare…
Aspetto…
Aspetto…
Aspetto…
I secondi sembrano minuti…
Poi con un colpo deciso affondo nel suo corpo fino alle palle!
– AHHHHHHHHHHHH!!!!!! – Grida forte sentendosi riempita di me.
La sua fica mi stringe il cazzo quasi volesse spremermelo, godo del tuo calore che mi avvolge, assaporo il piacere che tutto questo mi provoca restando immobile dentro di lei.
– mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhhhhh – Mugola sonoramente.
Il suo respiro si fa lentamente più regolare ed inizia ad ondeggiare col bacino, cerco di tenerla ferma poi lentamente allento la presa permettendo ai suoi movimenti di farsi più ampi.
Il cazzo duro come il marmo inizia a scorrere sempre più velocemente dentro la sua meravigliosa fica mentre lei inizia letteralmente a cavalcarmi con movimenti ampi e profondi, sento la cappella strizzata nella morsa dei suoi muscoli arrivarle fino all’utero.
Poggiandosi sui palmi delle mani si alza ed io posso ammirare la maschera di piacere che le sfigura meravigliosamente il viso, i piccoli seno ballonzolanti davanti a me che mi fanno letteralmente impazzire e che strizzo forte con le mani.
La cavalcata si fa sempre più frenetica, il piacere invade ogni fibra dei nostri corpi, sono rapito dalla sua bellezza, dalla passione che la pervade e che sento fluire in me. Getta la testa indietro inarcando la schiena e afferrandomi le ginocchia, rallenta lievemente il ritmo con cui mi sta scopando, sento che vuole godere di ogni singolo attimo, ogni singola emozione.
Mi rendo conto che se continua così entro breve la riempirò del mio piacere e non voglio concludere i giochi troppo presto. L’attiro a me per baciarla e lei non oppone la minima resistenza, mi infila la lingua in bocca cercando la mia con una passione che non sembra aver la minima intenzione di placarsi.
Smette di cavalcarmi, mi alzo a sedere senza staccarmi dalla sua bocca, lei mi abbraccia infilando le mani nei miei capelli ed io le afferro i glutei con le mani.
Cerco di alzarmi, non voglio staccarmi da lei ne uscire dalla sua fica, spero che le gambe non mi cedano… farei una figura… pessima…
Il primo tentativo non va a buon fine ma lei sembra non accorgersene e continua a baciarmi e a succhiarmi la lingua quasi stesse succhiando il mio cazzo. Mi posiziono meglio con i piedi e la schiena, riprovo ad alzarmi. Questa volta riesco ad alzarmi quasi subito tenendola in braccio per i glutei sodi e col cazzo piantato dentro di lei, mi giro facendola voltare con la schiena verso il divano e lentamente l’adagio sui cuscini.
E’ così leggera che riesco nella manovra senza uscire da lei e continuando a baciarla, adesso sono io che posso dirigere il gioco.
Inizio a muovere il bacino e sento subito la sua fica rispondere stringendomi con forza.
L’afferro per i polsi e le porto le mani sopra la sua testa, tenendola bloccata mi alzo da lei.
La guardo… &egrave meravigliosa… ora ancora di più perché bloccata nella mia morsa.
Mi fermo… aspetto…
Lei apre la bocca come per dire qualcosa e in quel momento le assesto un colpo forte entrando dentro di lei fino alle palle che le toglie letteralmente il respiro.
Aspetto…
Sento la sua fica pulsare forte…
Riprende a respirare…
Scivolo indietro fin quasi ad uscire…
Un altro colpo forte!
Questa volta un gemito strozzato le sfugge dalle labbra mentre inarca la schiena buttando la testa indietro e accogliendo tutti i centimetri del mio cazzo dentro di lei.
Aspetto…
Questa pratica tortura lei quanto me, il mio cazzo mi implora di fotterla forte fino a riempirla del mio sperma caldo, ma dentro di me so che prolungando l’agonia il piacere finale sarà… paradisiaco!
Scivolo nuovamente indietro, questa volta esco completamente tenendola lievemente aperta con la cappella grondante dei suoi umori.
Lei intreccia le gambe attorno alla mia schiena e cerca di attirarmi dentro di se, oppongo resistenza puntandomi sulle mani e sui suoi polsi che stringo forte.
E poi nuovamente entro di colpo fino alle palle nella sua fica fradicia!
Si ode distintamente il liquido suono del mio cazzo che la riempie nuovamente, questa volta non aspetto ed inizio a scoparla con forza.
La sento trattenere il respiro mentre il mio cazzo scorre veloce nella sua fica.
Continuo così per quella che mi sembra un’eternità, appena la sento riprendere a respirare rallento i movimenti ed esco nuovamente da lei.
Mi alzo liberandola dalla mia presa ai polsi mentre lei ancora mi stringe con le gambe.
Le afferro le ginocchia e la costringo a liberarmi, lei mi asseconda riluttante, lentamente le allargo le cosce sempre di più, un ginocchio poggia sullo schienale del divano, l’altro sporge oltre la seduta, l’allargo ancora fin quasi a farle male e poi, tenendola così aperta, riprendo a scoparla con forza!
Tutto il suo corpo balla sotto i miei colpi forti, la cappella le arriva fino alla bocca dell’utero e la sua fica riprende a pulsare impazzita.
Sento l’orgasmo farsi strada nel suo corpo facendola vibrare di piacere.
Sapientemente rallento il ritmo fin quasi a fermarmi.
Lei mi cerca con lo sguardo.
– Vuoi farmi impazzire?
I suoi occhi sono languidi, lucidi.
– Si… voglio scoparti come non ti ha scopata mai nessuno prima.
Prima che possa aggiungere altro il mio cazzo le toglie il respiro rientrando dentro di lei fino alle palle e riprendo a fotterla con forza!
– AHHHHHHHHHHH!!!! SIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!
La sbatto forte! Esco e rientro fino in fondo!! La sbatto ancora facendola tremare.
– SIIIIIII!!!! SCOPAMI!!!!
La sbatto ancora forte variando spesso il ritmo in un crescendo di gemiti ed urla soffocate a stento, poi di colpo esco e mi abbasso a leccarle la fica aperta dal mio cazzo.
E’ letteralmente un lago, spande copiosamente umori che le colano caldi tra le chiappe candide.
Le tengo le piccole labbra allargate con le dita spingendo dentro la lingua esplorandola per quello che posso in quella posizione, lei mi afferra la testa e me la preme con forza contro la sua fica togliendomi il respiro.
Continuo a leccare letteralmente in apnea poi mi alzo forzando la sua presa, poggio il cazzo tra quelle grandi labbra pulsanti e tenendolo con la mano inizio a strusciarmi sulla sua fica senza entrare.
– ………cazzo… mi fai morire… sei fantastico… nessuno mi aveva mai scopata così prima… – Mi dice lei con voce impastata ed incerta.
Un sorrisetto mi si dipinge sul volto.
– E non ho ancora finito con te! Girati! Ti scopo da dietro ora.
Senza farselo ripetere si gira porgendomi le sue chiappe.
– Allargati con le mani! – Le ordino con tono perentorio.
Poggiando le spalle sul divano esegue di buon grado afferrandosi le chiappe con entrambe le mani e allargando per bene quei buchi meravigliosi.
Per un attimo un desiderio quasi irrefrenabile di incularla a fondo mi attanaglia il cervello, sento le tempie pulsare forte, poi riprendo il controllo e mi abbasso a leccarle ancora la fica, anche se non c’&egrave il benché minimo bisogno di prepararla quella posizione &egrave un invito troppo forte.
Lecco e succhio a lungo fino a quando i caldi umori iniziamo a colarle lungo le cosce poi mi stacco, mi alzo e mi posiziono bene dietro di lei.
Le abbasso un poco il bacino puntando il cazzo al centro della fica, aspetto un attimo e poi nuovamente affondo dentro di lei fino alle palle.
– AAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!! – Urla lei forte.
– Fai piano altrimenti ci sentono i vicini!
Non so se mi abbia udito, in questo momento sento che la sua mente &egrave lontana, stravolta dal desiderio e dal piacere.
Molla la presa sulle chiappe e poggiandosi sulle mani si tira su inarcando la schiena.
– Fammi godere!
L’afferro per i fianchi ed inizio a sbatterla con forza scuotendola forte.
– Si…. Così!!! Dai!!! Scopami!!! SCOPAMI!!!!
Sta quasi per urlare di nuovo e sono costretto a coprirle la bocca con una mano.
Questa cosa la eccita ancora di più e prende a gemere sempre più forte, la sento tremare mentre il mio cazzo affonda ritmicamente dentro di lei fino alle palle.
L’orgasmo si avvicina a grandi passi sia in lei che dentro di me.
La sua fica prende a pulsare impazzita stringendomi sempre più forte.
– mmmmhhhhhh……….. mmmmmmhhhhhhhhh……………….. MMMMMMMMMHHHHHHHHHHH!!!!!
Divincolandosi si libera dalla mia presa alla sua bocca.
– Si….. fammi godere…. SIIIIII!!!!!!!!!
Mi strizza letteralmente il cazzo dentro di se, ormai il punto di non ritorno &egrave stato superato!
– Si!!! Riempimi tuttaaaaaa!!!!
Cazzo!!! Ormai non capisco più niente neanche io!!!
Cerco di trattenere l’inevitabile, stringo forte i muscoli mentre un brivido mi scuote forte.
– ………….siiiiiiiiiiiiii!!! VENGOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! – Quasi urlo io questa volta.
Rallento appena prima che un getto caldo mi esca dalla cappella spremuta dalla sua fica seguito subito da altri violenti fiotti caldi.
– Si… si… siiiiiii….
Continuo a godere dentro di lei per un tempo che sembra interminabile, non credevo di avere ancora tanto sperma dentro le palle dopo il suo meraviglioso pompino di poco prima.
Rallento fino a fermarmi.
Il cazzo accenna appena a rilassarsi stritolato dalla sua fica che sembra voler spremere le ultime gocce del mio piacere.
Le carezzo la schiena imperlata di sudore mentre lei si accascia esausta sul divano.
Mi cullo ancora qualche attimo dentro di lei perso nel piacere che ho appena provato e che mi fa ancora girare la testa.
Riprendo lentamente coscienza del mio corpo, sento i muscoli delle gambe doloranti per lo sforzo e la posizione e per un attimo penso che dovrei fare più esercizio fisico per reggere i suoi ritmi.
Dolcemente mi ritraggo da lei scivolando fuori da quella meravigliosa fica che continua a pulsare piano.
La osservo: rivoletti bianchi colano lungo le grandi labbra, l’ho riempita per bene.
Mi abbasso a leccarla ancora piano raccogliendo i sapori del mio e del suo orgasmo.
Lentamente lei si gira verso di me restando inginocchiata e sporgendo il sedere oltre la seduta del divano, cerca la mia bocca e mi bacia appassionatamente assaporando a sua volta i nostri piaceri direttamente dalle mie labbra.
Mi bacia a lungo dolcemente, sembra non volersi più staccare da me. Poi finalmente mi abbraccia ed esausta crolla su di me.
Passiamo diversi minuti in quella posizione mentre i nostri respiri si fanno via via più regolari ed il sudore si asciuga sui nostri corpi nudi, poi lentamente si stacca da me e guardandomi negli occhi mi dice: – Sei stato fantastico, non avevo mai provato sensazioni simili!
Il cuore mi si allarga quasi a volerla abbracciare a sua volta.
– Sei tu che sei fantastica! – Riesco finalmente a dire io.
Sorridendo mi stringe a se e mi bacia ancora.
– E’ meglio che vada a farmi una doccia adesso, mi hai stremata!
– Ed io &egrave meglio che vada al lavoro prima che mi diano per disperso… che ore saranno?
Alzo il braccio e controllo l’orologio, sono le 10:53.
– Beh, non &egrave poi così tardi… vado a casa a farmi una doccia e poi scappo in ufficio.
– Perché non vieni con me? – Mi dice lei tirandomi per un braccio.
– Potrebbe essere pericoloso… Poi non vado più via…
– Prometto che faremo solo la doccia! – Aggiunge lei sorridendo e tirandomi letteralmente in piedi.
La seguo in bagno e in men che non si dica ci troviamo sotto l’acqua a lavarci a vicenda.
La sua pelle liscia e bagnata &egrave tremendamente invitante ma a parte qualche bacio dolce i nostri corpi si incontrano solo per lavarsi.
– Ho sempre trovato il fare la doccia assieme una delle cose più belle che ci siano! – Dice lei insaponandomi il petto.
– Anche io. – Le rispondo ammirando le goccioline d’acqua rotolare sui suoi seni.
Finiamo di lavarci e usciamo dalla doccia, lei mi porge un asciugamano prendendone poi uno per se e iniziamo ad asciugarci.
Controllo l’orologio: quasi le 11 e mezza, meglio che mi sbrighi.
– E’ tardi… scappo in ufficio… – Le dico tornando in soggiorno ed iniziando a vestirmi.
I vestiti sono sparsi ovunque, mi infilo prima la maglietta, poi gli slip, afferro i jeans e indossandoli abbasso lo sguardo, noto che si &egrave formata una pozza densa sul pavimento dove il mio sperma le &egrave colato dalla fica fin a terra e a quella vista il mio cazzo vorrebbe quasi risvegliarsi.
Lei mi raggiunge in soggiorno mentre mi sto allacciando le scarpe, ha l’asciugamano allacciato in vita e i seni nudi sono uno spettacolo meraviglioso!
– Sei bellissima….
Sorride.
– Dai vai che altrimenti non ti lascio più andare…
Mi avvicino alla porta, le mi accompagna e prima che esca mi bacia ancora appassionatamente.
Chiude la porta dietro di me, scendo le scale, esco dal portone, mi volto solo un attimo a guardare la sua finestra, lei non c’&egrave, si starà rivestendo… o sistemando il disastro che abbiamo combinato in soggiorno… chissà se i vicini ci hanno sentiti…
Come in trance monto in macchina e mi dirigo verso l’ufficio.
Per tutto il viaggio immagini di quello che ho appena vissuto mi passano nella mente come in un meraviglioso sogno.
Arrivo, parcheggio la macchina.
Prendo il cellulare ed inizio a scrivere: “Prima il tuo culo mi stava facendo perdere la testa….”
Premo INVIA, chiudo il cel e poi scendo avviandomi verso l’ingresso dell’ufficio.
Blin! Blin! Bliin!
Apro il flip, un suo messaggio, leggo: “Lo avevo capito… La prossima volta non ti fermare, inculami! Vado a prendere i bambini a scuola… E sono ancora bagnata… E’ stato meraviglioso! Bacio! A presto! B.”
Con il cazzo nuovamente duro apro la porta dell’ufficio assaporando già mentalmente il nostro prossimo incontro.

Per consigli, commenti o quant’altro potete scrivermi a grigio_verdi@yahoo.com

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