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Racconti Erotici

La ragazza del mio amico – Vecchi racconti di ErosItalia

By 7 Giugno 2022No Comments

La storia iniziò nel 1996, quando Luigi, un mio amico piccolo e esile, si sposò con Sonia, una ragazza bionda, occhi azzurri con due tette da far paura. Finita la cerimonia Sonia disse a Luigi che due amici, Marco e Alberto, le avevano riservato una sorpresa e si diressero tutti e tre verso la macchina di Marco. Andarono via e io li seguii perché sapevo quanto era puttana Sonia. Si fermarono in mezzo alla campagna, scesero dalla macchina e Sonia iniziò uno di quegli strip-tease mozzafiato, mentre i due cominciarono a menarselo. Eccitata com’era e tutta nuda, Sonia cominciò a far dei bocchini a destra e a manca e dopo esserseli succhiati bene si fece infilare da tutti e due come l’ultima delle zoccole, cominciando a gridare di piacere. Vennero tutti e due nella bocca di lei, vogliosa di sentire lo sperma caldo. Si rivestirono e andarono al ristorante. Dopo aver mangiato Sonia cominciò a toccare Luigi ma non sentiva nessuna reazione dal pisello, allora lo portò di sopra per cominciare la prima notte di nozze e cominciò a spogliarlo. Luigi, verginello e sposo novello, si vergognava di farle vedere il pisello e cercò di tirare per le lunghe. Sonia gli strappò letteralmente le mutande e vide quel cosino che sembrava più un clitoride troppo sviluppato che un pisello. Cominciò a ridere senza sosta, dato che aveva un po’ bevuto e andò in bagno. E cosa fece lo sposo? Si addormentò come un sasso. Sonia, uscita dal bagno aveva voglia e tentò di svegliarlo ma non ci fu nulla da fare. Decise quindi di scendere a prendere una boccata d’aria e vide che eravamo rimasti noi tre: io, Alberto e Marco, che eravamo ubriachi fradici. Appena la vedemmo gli chiesi: “Ma hai già finito con il maritino?” Sonia rispose “No, provaci tu a godere con un cazzo come un clitoride!” ci mettemmo tutti a ridere e poi prendemmo una camera vicina a quella dove dormiva Luigi. Ci scopammo Sonia in tutti i modi, con abbondanza di bocchini e scopate, con lei che venne un casino di volte. Alla fine si alzò che era coperta di sperma, si fece una doccia e tornò dal maritino.
Tornati dal viaggio di nozze Luigi tornò al suo lavoro e Sonia a fare la casalinga. Una mattina andai a casa loro verso mezzogiorno: Luigi si presentò alla porta compreso di grembiule e mestolo, stava cucinando mentre Sonia era con una vestaglia trasparente e le mutandine. Il mio uccello cominciò subito ad alzarsi e salutata Sonia con un bacio mi misi seduto vicino a lei, che urlò: “Coglione portaci da bere” rimasi di sasso nel vedere Luigi obbedire come un cagnolino a Sonia. Poi cominciammo a parlare e il discorso cadde sulle discoteche e invitai Sonia e Luigi a venire con me in una discoteca fuori città, nel bosco all’aperto. Sonia rispose di sì e Luigi acconsentì subito. Mi portò un Chivas ma me lo rovesciò tutto addosso e Sonia alzandosi di scatto diede uno schiaffo a Luigi, che cadde per terra. Sonia gli disse di leccargli i piedi, per punirlo di ciò che aveva fatto, lui cominciò e lei gli diede un calcio in faccia e lo chiuse in una stanza buia. Quando Sonia ritornò mi invitò in camera sua e io cominciai a spogliarmi e rimasi con i boxer. Sonia allungò una mano sul mio uccello per sentire se i boxer fossero bagnati ed esclamò “Cazzo che bel uccello che hai, proviamo a sentirne il sapore” mi tirò giù i boxer e cominciò a succhiarlo. Finito di succhiarlo bene bene mi disse “Vieni con me” e ci mettemmo davanti alla porta dove era rinchiuso il marito e lei urlò “Stronzo, senti come mi sbatte” poi si mise alla pecorina e io glielo misi dentro tutto d’un botto. Più sbattevo forte più lei gridava e dopo circa cinque minuti si girò di scatto e mi disse “Ora mi devi sborrare in bocca” e da li a poco venni che sembravo un lago di sperma, mentre lei leccò fino all’ultima goccia.
Andammo in discoteca il sabato dopo e mentre io e Luigi ci sedemmo a bere Sonia ballava di fronte a noi, coperta, si fa per dire, con una mini cortissima e una maglia trasparente, con reggiseno altrettanto trasparente. Cominciò a dimenarsi ed io mi eccitai come non mai. Le si avvicinarono due uomini e cominciarono a ballarle vicino, mentre io incontrai una mia amica e cominciammo a parlare, continuando a guardare Sonia con la coda dell’occhio. Lei ormai se stava scopando con gli occhi quei due maschioni e cominciò a strofinarsi su di loro, che a giudicare dalle loro patte erano eccitati di brutto. Luigi si alzò con gli occhi gonfi di rabbia e disse a Sonia che se ne voleva andare. Lei gli disse “VAI A FARE IN CULO STRONZO” allora Luigi la portò via a forza e i due uomini li seguirono uscendo dalla discoteca. Dissi alla mia amica che volevo andare fuori per vedere cosa succedeva: i due uomini avevano picchiato Luigi, che era steso a terra sanguinante e Sonia si avvicinò a lui dicendogli: “Non mi devi rompere i coglioni quando devo scopare, capito pisellino? e tirando fuori i due cazzoni duri cominciò a succhiarli come non mai. Io dissi alla mia amica “Cate, sai ho voglia di scopare con te” e lei mi disse “Va bene” e cominciò a succhiarmi l’uccello. Io godevo come un porco, mi avvicinai a Sonia e le dissi “Bella maiala che sei” e lei alzò gli occhi e mi disse “Non maiala, ma troia succhiacazzi”. Vidi che poi si fece inculare e poi con un cazzo anche nella fica cominciò a godere come una maiala e finì con una super sborrata in bocca.

Stanca di starsene a casa Sonia decise di trovarsi un lavoro in una casa di cura per anziani, come aiutante. Cominciò il suo primo giorno di lavoro accompagnata dal marito Luigi e vide che c’erano tanti bei maschioni che potevano scoparsela tranquillamente e farla godere come una troia. Una sera si riunirono fra colleghe e colleghi a mangiare a casa di alcuni ragazzi che lavoravano lì. Cominciarono a mangiare e a bere di brutto così alla fine erano tutti ubriachi fradici. Tutte le donne andarono via e Sonia rimase sola con Francesco, Andrea e me, che ero appena arrivato. Erano appena le 23.00 e Sonia aveva detto a Luigi di andarla a prendere solo verso l’una di notte. I tre uomini erano falsamente ubriachi mentre Sonia era molto alticcia. I tre pensarono di far trovare a Sonia una cassetta porno, la misero nel divano e loro cominciarono a mettere a posto, poi Andrea disse a Sonia se gli dava una mano a spostare il divano che era stato messo male e Sonia vide il film porno incastrato nel sedile del divano. Cominciò a guardarlo incuriosita e chiese ai tre uomini se volevano guardarlo assieme tutti e quattro sul divano, ma Andrea disse che dovevano andare in camera da letto a vederlo perché il videoregistratore era là. Cominciarono la visione del film, che era abbastanza eccitante e Sonia cominciò a guardare attenta il film e io cominciai piano a toccarle le cosce, poi su su mi trovai davanti un lago e cominciai a masturbarla, infilandole prima due dita poi tutte e cinque. Lei si alzò di scatto e disse “Ragazzi, perché non tirate fuori i vostri begli uccelli che comincio a succhiarveli tutti” detto fatto ci ritrovammo tutti nudi sul letto a fare porcate. Sonia aveva un cazzo in bocca, uno nella passera e uno in mano. Cominciò ad andare su e giù su quel cazzo duro che la spaccò violentemente, poi si alzò tranquilla e si mise alla pecorina dicendo “Forza, chi è il primo che me lo sbatte nel culo?”
Cominciò Andrea, che glielo infilò tutto d’un colpo. Sonia fece un urlo allucinante come se l’avessero squartata e Andrea le chiese “Ti ho fatto male?” e lei “Cosa fai scherzi? Era solo un urlo di piacere!” allora io mi misi sotto di lei e facemmo un bel poker culo bocca e fica, proprio quattro veri porci. In quel mentre suona il citofono, Sonia in un misto di godimento e discorso disse “Sarà quel cornuto di mio marito, aspettate, facciamolo aspettare un po’ fuori al freddo, intanto perché non mi sborrate tutti addosso?” e detto fatto pochi secondi dopo Sonia era coperta di una coltre bianca direi quasi spermatica. Ci rivestimmo tutti e finalmente facemmo salire Luigi ovviando con la scusa che il campanello non funzionava e avevamo aperto solo perché data l’ora facevano scendere Sonia. Arrivati giù l’unica cosa che Sonia mi disse fu: “Grazie per la splendida scopata e sicuramente alla prossima cena farò venire anche Luigi così mi sbattete davanti a lui.”

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