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La Tenuta del Sole

By 13 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

nostra sete..scoprì finalmente il desiderio di essere baciata e di baciare a mia volta e continuammo cosi quasi tutte le notte…toccandoci con favolosi ditalini e ogni volta orgasmi sempre più intensi..
Adesso, dopo molti anni mi rendo conto che quello era soltanto il breve inizio di una vita fatta di esperienze estreme…e non fu niente fino all’arrivo della tedescona..
La sistemarono nella nostra stanza dandole l’unico letto libero, Matilde e Laura non la volevano perch&egrave cosi non avremmo più potuto giocare la notte, ma niente di tutto questo fu più lontano dalla realtà…ben presto Olga era diventata la leader in quanto venne messa in collegio all’età di 17 anni, in quanto fuori aveva creato molti problemi ai suoi genitori questo per loro era il luogo per ritrovare la sua retta via…
Con noi era una sorella maggiore e la sua verve e simaptia ci contagiò fin da subito…in più era molto esperta di ogni cosa..conosceva tutto di quel mondo a noi cosi sconosciuto e ci raccontava lunghe storie…formavamo un quartetto eccezionale…e riprendemmo a spogliarci con naturalezza…una notte mi addormentai nel letto di Olga dopo l’ennesima serata a sentire i suoi racconti..stavo sognando quando venni svegliata da un tocco estraneo tra le gambe: -“la tedeschina non perde tempo eh”- pensai tra me..aprì dolcemente le gambe e la lasciai fare…il suo tocco era leggero ma deciso…poi smise all’improvviso lasciandomi gemere..la guardai e lei si appoggiò alla mia passerina -“voglio leccartela, hai un buon profumo…”- rimasi di sasso con quelle parle, che intendeva fare? mise la sua lingua sulla mia fessura e iniziò a rotearla attorno al mio clitoride…la sensazione fu sconvolgente..spingeva e succhiava…leccava ogni sapore e mi costringeva a miagolii soffocati…accese la luce e vidi le due ragazze intente a guardarci mentre si toccavano…volevano provare ogni singola mossa…Olga era la nostra ispiratrice e noi le sue pecorelle da guidare…
La biondona prese dalla sua valigia un oggetto lungo e scuro… -“Scommetto che non lo avete mai visto..vero?sapete cos’&egrave?”_ adesso lo agitava davanti a noi…sbattendolo sulle guance di una e sulle labbra di un’altra -” si chiama fallo..&egrave di gomma…lo usano le donne per sostituire il coso di un uomo…quello vero si chiama cazzo..si signorine mie…stanotte vi presenterò un oggetto molto importante per il nostro piacere…e lo userete tutte…” – ” Io..io ti prego..fammelo provare..” Matilde si era già posizionata a gambe aperte sbattendoci davanti la sua peluria, -“chiudi la figa tesoro, non &egrave ancora il tuo turno..” e sorridendo Olga afferrò Laura per le spalle..la mise in ginocchio davanti a lei, poi appoggiò un piede sul letto e aprendo le gamebe se la sistemò all’altezza della figa muovndogli la testa per darle il ritmo “Dai Laurina, fammi sentire come lecchi..so che sei molto brava nelle lingue…lavora tesoro..lavora..” e iniziando a gemere le premeva la testa dentro.. poi tra la bocca e la figa introdusse il fallo nero, un bellissimo e grosso arnese e se lo posizionò dentro..Laura leccava un pò il fallo di gomma e un pò la figa di Olga..una succhiata al clitoride e una leccata al cazzo….
Matilde si era fiondata su di me e affondando la lingua nella mia fessura mi aveva portato in estasi subito..io stesa a gambe aperte e lei con il culo all’aria…Olga estrasse il suo fallo bagnato e con un balzo lo conficcò nel culetto vergine di Matilde che cacciò un grido acuto – “Ti prego toglilo mi fai male…ti prego mi stai rompendo….non l’ho mai fatto..oddio che dolore….ohi….” ma Olga le leccava il buco continuando a penetrare dentro…io d’istinto le affondai la testa dentro la mia fighetta più per non sentirla piagnucolare che per altro…
Il bruciore doveva essere abbastanza forte perch&egrave si dimenava come una matta…Olga glielo tolse e lo passò nella sua figa e a quel punto i suoi la menti furono gemiti di piacere e continuò a dondolarsi per accoglierlo meglio e contemporaneamente leccarmi…
Quando Matilde mi colò la sua sborretta calda addosso d’impulso ne leccai alcune gocce…e fui amaliata dall’idea di farmi penetrare..volevo provare qualcosa di nuovo…presi Olga e la misi alla pecorina, lasciai il gommoso arnese alle mie ragazze, avevo portato su dlla cena una banana, e decisi di scatenarmi…ne misi un pezzo con la buccia nella fessura di Olga e un pezzo nella mia e iniziai a spingere provocandomi e provocandole il mio primo vero orgasmo..eravamo diventate quattro donnine porcellose…curiose di sesso e
pronte a tutto…
Quella notte lo provammo a turno e alla fine Matilde mi chiese di tornare a sfondarle il culetto, infondo le era piaciuto….cosi questa volta le sborrai il mio liquido sulle natiche e con la banana le aprì il culetto mentre Olga le schiaffeggiava le chiappe..e Laura con il fallo le penetrava la figa…era posseduta da due cazzi e tre donne insieme…non l’avevo mai vista cosi ciondolante e dolorante ma felice…le sue tettone ballavano al ritmo dei miei colpi e Laura affondava bagnandola sempre più…Olga aumentava i ritmi..io aumentavo..Laura incalzava…e lei urlava nella notte di un piacere che ben presto tutte avremmo provato..a turno…
La mattina ci svegliammo ancora nude e bagnate…mi bruciavano le natiche e avevo ancora i segni degli spasmi orgasmici…ma la voglia era ancora viva e la speranza di nuove notti mi rallegrava la mente…
E…infondo…ripensandoci adesso…..era soltanto l’inizio…soltanto l’inizio della mia meravigliosa vita sessuale..

fragolinagocciolante@libero.it Eccomi qui..ancora una volta i ricordi si fanno frizzanti come la brezza marina..&egrave tempo ancora di racconti…di Tenuta Del Sole..di notti esotiche e pomeriggi bollenti…Io sono ancora Marta..la giovane vergine in cerca di linfa…che più tanto vergine non &egrave..si dice che siano le vergini le migliori scopatrici..perch&egrave avidamente vogliono avere ogni peccato sulla loro pelle..e ancora..e ancora..cercano…esplorano….osano…
Ripensando a quegl’anni non posso non dedicare un pensiero alla mia direttrice..una donna alta e minuta..quasi ossea..dagli occhiali a punta e la camicia di raso sempre ben inamidata..lunghi capelli castani raccolti da minuscoli chignon…gonna al ginocchio e scarpe dal taco basso…a descriverla cosi sembrerebbe di parlare uno stereotipo di donna austero e posato.. una donna che non lascerebbe mai passare su di se un ben ch&egrave minimo segno di emozione..una donna fredda come il ghiaccio d’inverno…
Niente di più sbagliato…oltre ad aver cresciuto me e le mie compagne la signorina MariaAnna era molto più di una madre..una compagna di giochi..un punto di riferimento per molte ragazze ed era molto stimata dalle sue colleghe…con i suoi trentasei anni faceva invidia a molti uomini per la sua capacità di gestire una struttura ed era l’icona di molte donne in quanto aveva prediletto da sempre la sua carriera lavorativa alla sua vita privata. Per molti anni &egrave stata l’oggetto segreto delle nostre fantasie erotiche..spesso nei nostri innocenti giochini saffici a turno impersonavamo lei, immaginando di spogliarla e aciare i suoi seni…affondarle le dita nella sua fessura…E con l’arrivo di Olga questi desideri si materializzarono…ma andiamo con ordine…
Da tempo le nostre riunioni di piacere si erano spostate nella serra del collegio…sia per la bella stagione e sia per le voglie di esplorare nuovi ambienti..si vedeva, tra le stanze dell’ala inferiore del collegio, uno strano movimento notturno…qualche figura si muoveva nella notte furtivamente..non certo ladri…ma la curiosità mia e delle mie compagne aumentava giorno dopo giorno…finch&egrave una notte ci riunimmo per le nostre dolci scopate notturne..mentre eravamo intente nella nostra orgia privata ecco l’ombra passare..decidemmo di dare sfogo alle nostre curiosità…seguimmo l’ombra furtiva..e ben presto iniziammo a sentire nell’angolo più dimenticato del collegio strani gemiti..ben presto l’ombra si materializzò..era il giardiniere della serra…che spiava da una porta una stanza semibuia..illuminata probabilmente solo da candele…era difficile capire chi c’era dall’altra parte…ma il suo rigonfiamento nei pantaloni e i rumori che venivano al di là della porta ci fecero subito capire che stava assistendo a qualcosa di eccitante…infatti si slacciò i pantaloni e iniziò a toccarsi credendo di essere l’unico a spiare..si vedeva chiaramente quest’asta lunga tra le sue mani…con una mano si trastullava e con l’altra si reggeva allo stipite, forse stava già godendo perch&egrave il cazzo iniziò a gocciolare..eravamo cosi vicine che potrei giurare di averne sentito gli schizzi..quella scena mi eccitò molto anche perch&egrave oltre ai falli di gomma di Olga non avevo mai visto un uomo nudo che si masturbava…ero come in trance…senza accorgermi di nulla stavo già gocciolando…Matilde che era dietro di me, da buona osservatrice mi aveva già messo una mano tra le gambe…piegata su di me mi baciava il collo e la schiena provocandomi ondate di calore…Olga mi aveva sussurrato all’orecchio…:-Puttana…voglio regalarti un cazzo vero stanotte..per soddisfare le tue voglie!- prese per la mano Matilde e Laura…disse loro qualcosa all’orecchio..e si mossero lasciandomi gemere ancora per il tocco di poco prima…velocemente quanto silenziosamente “rapirono” il giardiniere che fu spaventato..lo portarono vicino a me sempre impedendogli di parlare..lo fecero sdraiare..aveva ancora il cazzo in tiro..era uno spettacolo nuovo ed emozionante..lui strabuzzava gli occhi terrorizzato per chissà quale punizione..Olga mi baciò con un colpo di lingua che mi attraversò la gola..mi alzò un pò la camicia e mi fece sedere su di lui infilandomi quel palo bollente dentro..ebbi un sussulto ma mentre le mie due amiche mi sorreggevano iniziai a muovermi..sentivo le vene del suo cazzo sbattermi sulle pareti della fica…mi muovevo e ben presto mi liberai delle mie compagne che ci lasciarono cavalcare per prendere il posto dietro la porta…che emozioni…lo sentivo possedermi…le sue mani si posizionarono sui miei fianchi e mi faceva gemere muovendomi come fossi un oggetto..lo sentivo crescere dentro di me…quel vecchio cinquantenne mi stava fottendo con una virilità fino ad allora per me sconosciuta..non era ne bello ne in forma fisicamente ma sapeva come far godere una femmina..era un animale senza redini..mi fece stendere e salendomi sopra mi teneva per le gambe incitandomi :- Dai piccola troia…ti piace vero? dai tesoro che &egrave tutto tuo..mmmmm…si…si…daii…- e spingeva…ogni colpo era un elisir di godimento…ero cosi presa che iniziai a godere più forte mostrando tutto il mio lato perverso :- dai fottimi…hai un cazzo stupendo…daii…fammelo sentire tutto…più forte..dai ti prego..- , -si tria ecco..prendi..dammi il culo! – e cosi facendo in un secondo mi ritrovai alla pecorina con la sua lingua nel buco che mi lubrificava..ero abituata a cazzi artificiali e mi preparai a riceverlo..lui si meravigliò del mio buchino aperto :- Mmmmmm…quanto ti fai scopare dalle tue amichette??? Guarda come sei larga…- mi schiaffeggiò un pò le natiche per farmi eccitare anche se lo ero già molto..mentre me lo infilava guardavo le mie compagne che spiavano dalla porta poi le vidi entrare…cacciai un urlo sia per il cazzo che mi entrava dentro sia per la voglia di sapere cosa stava accadendo..urlai cosi forte che uscirono le mie compagne e altre due donne nude..mentre lui mi continuava a fottere il culo, mi meravigliai..una dlle due donne era MariAnna dietro di lei Olga che le infilava le mani ovunque mentre quelle due erano con una donna matura che sembrava essere la nostra insegnante…le due donne erano pietrificate ma le mie amiche seppero mettterle a loro agio…succhiando e leccandole..ci spostammo tutti nella stanza..dimenticando chi eravamo e i nostri ruoli….ci scambiammo e lascia l’uomo alle mie amiche, anche se non ero sazia di cazzo avevo la mia fantasia davanti a me nuda..dovevo approfittarne, con quei seni minuscoli e le autoreggenti a rete mi faceva eccitare..le sciolsi i capelli e iniziai a baciarla…lei era intimidita dalla mia sfacciataggine..o forse per quella situazione assurda..la feci rilassare baciandola sulla schiena e sul collo..e da dietro le massaggiavo le sue piccole tettine..la feci sedere sul tavolo e le allargai le gambe..iniziando ad esplorare il suo cespuglio..mentre Olga e Matilde si lavoravano quella vecchia troia della prof. Mauri Laura provava i piaceri di un 69 con un omone dal cazzo di pietra..la mia preda si contorceva sotto di me..gemendo in ogni angolo..ogni tanto tremava, segno di un orgasmo in arrivo e la mia lingua aumentava allora il ritmo…poi finalmente si stese sul tavolo e le misi in faccia la mia fica ancora gocciolante per la scopata di prima e per la donna che me la leccava adesso…mente ero inginocchiata sulla sua bocca mi dondolavo su di lei tormentandomi i seni e guardando Laura farsi sodomizzare dal giardiniere..Matilde pomiciava con Olga e la Mauri leccava prima una figa e poi l’altra masturbandole a vicenda..che spettacolo porno..degno dei migliori film…eravamo sei troie in calore e quel cazzo non la smetteva di sborrare..ci impalò ad una ad una, e negl’intervalli era un armonia di lingue e mani..di orgasmi e gemiti..ci abbracciavamo e ci baciavamo tutte insieme..quell’orgia di culi fiche tette e cazzi veri e finti…non ci mancava nulla..sei insaziabili troie pronte a provare di tutto per godere…le tettone della Mauri le sogno ancora oggi nelle notti di piacere..mai viste due cose cosi enormi..ci affogavo dentro e il cazzo del nostro uomo ci sborrava sopra ogni volta…prima sul viso e poi lo lasciava colare su quelle tettone che noi le leccavamo con avidità…
L’apice del mio piacere personale fu la sodomizzazione della mia donna..la mia Mari..era cosi bello vederla in ginocchio farsi rompere il culetto..non resistevo all’idea di non poterle leccare quella figa che gocciolava ad ogni colpo di reni che le veniva dato…mi posizionai sotto di lei e iniziai a leccare quella fontanella di sborra, offrendole in cambio la mia fessura..lei ci affondò il viso sfregandosi contro la mia fica bollente..mi dava piacere..lei era sofferente per quella inculata e si rifugiava dentro di me soffocando il dolore misto al piacere…urlava sulla mia fica..leccando quando lui le dava tregua..gli chiesi di non smetterla di incularla..godevo nel vedere il suo buco aprirsi e mi faceva godere lei..lui era ancora più ingrifato vedendoci e per la seconda volta si impegnò a spaccarla…mentre lei mi ripeteva :- TROIA!!! – io davo il ritmo a lui spingendolo per le natiche volevo che le facesse male…e lei mi affondava le dita dentro..era un intreccio di corpi..ben presto si unirono anche le mie compagne…tutte intorno a noi a leccarci….bella notte…

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fragolinagocciolante@libero.it

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