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Racconti Erotici

L’amica di mia figlia (Antonio)

By 28 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente la casa tutta per me! Che quando ci sono in giro mia moglie e mia figlia c’&egrave sempre un vociare continuo, oggi invece posso godermi il pomeriggio in santa pace’maglietta, pantaloncini, giornale, telecomano’giusto il tempo di sedermi in poltrona che suona il campanello’chi cazz’vado ad aprire ed &egrave Martina, la migliore amica di mia figlia..
‘buongiorno signor Antonio’
‘ciao Martina’
‘c’&egrave Erika?’
‘no, &egrave uscita e non so quando torna”
‘mannaggia’e ora come faccio?!? Mi aveva promesso che mi avrebbe prestato il suo costume da bagno per andare in spiaggia oggi”
Mia figlia Erika e Martina si scambiano continuamente i vestiti quindi mi sembra normale dirle
‘se sai dov’&egrave puoi prenderlo da sola”
‘certo che so dov’&egrave’grazie signor Antonio!’
Martina si muove in casa mia quasi più agile di me…la accompagno solo per educazione, andiamo in camera di mia figlia, lei apre un cassetto e tira fuori il costume’
‘Eccolo!’
‘bene, siamo a posto’ dico’
‘beh’però prima dovrei provarlo”
‘nessun problema”
Esco, chiudo la porta e torno sulla mia poltrona, dopo pochi minuti sento la voce di Martina che dice
‘signor Antonio, posso farle vedere una cosa”
‘si” rispondo e subito dopo appare Martina con indosso un micro costume’devo dire che Martina &egrave leggermente più abbondante di mia figlia e quel costume la lascia praticamente seminuda’il pezzo di sopra le copre a malapena i capezzoli e il pezzo di sotto la copre così poco dal lasciare intravedere qualche pelo nonostante la depilazione’sono senza parole’&egrave lei a parlare
‘cosa ne pensa di questo costume? Non sarà un po troppo sfacciato” e così dicendo si volta di schiena rivelando che il pezzo di sotto &egrave un perizoma che lascia il culo completamente scoperto’inizio a sudare freddo’ma cerco di controllarmi’
‘no guarda quel costume non va assolutamente bene! Fossi tuo padre”
‘ecco infatti’e allora perché sua figlia lo indossa in spiaggia e poi cammina sul lungomare così’ e inizia ad ancheggiare sinuosa di fronte a me scimmiottando mia figlia. Non so se a quel punto &egrave l’immagine di mia figlia che fa questo davanti a tutti o l’immagine che ho reale qui di fronte a smuovermi un marasma dentro’
‘cosaaaa?!?’ dico quasi balbettando
‘si, lo fa per attirare l’attenzione dei ragazzi’
‘io non potevo saperlo”
‘quante cose che non sa lei signor Antonio’ si avvicina e senza chiedermelo si va a sedere sulle mie ginocchia ‘lei &egrave un uomo così buono, così gentile’ e assume un espressione quasi triste che va a nascondere tra i suoi lunghi capelli, io cercando di essere paterno
‘grazie’anche te sei una persona gentile”
‘si’ma non sono bella come Erika’a me non mi guarda nessuno”
‘ma non &egrave vero!’ e con la mano le sposto delicatamente i capelli scoprendo il suo viso dolce e smarrito ‘te sei molto bella e vedrai che i ragazzi se ne accorgeranno presto’
‘si, lo spero, ma intanto sono tanto sola’ e mi abbraccia appoggiando la testa sulla mia spalla, sento il suo alito sul collo, spontaneamente la abbraccio, poggiando le sue mani sulla sua pelle morbida, una situazione quasi insostenibile per qualsiasi uomo normale, anche per un tranquillo padre di famiglia come me, sento il suo seno morbido premere sul mio torace e sento un formicolio salire dal basso ventre’forse &egrave meglio allontanarla subito, uscire indenne o quasi da tutto ciò, delicatamente faccio per farla allontanare ma lei
‘la prego signor Antonio non mi rifiuti anche lei” e si stringe ancora più forte
‘perché chi &egrave che ti rifiuta?’
‘i ragazzi, perché non sono bella e non sono brava’col’sesso”
‘ma dai non dire così’vedrai che farai esperienza e poi”
‘e poi’e poi’ma intanto come faccio’la prego mi aiuti” e le sue labbra si appoggiano sul mio collo baciandolo dolcemente’sento una scossa allo scroto’devo uscire il più velocemente possibile da questa situazione critica’e alla fine dico la frase più idiota che si può dire in un momento come questo
‘Martina ma io potrei essere tuo padre”
lei si alza e mi guarda dritto in faccia
‘ma non lo sei”
balbetto ‘ma potrei anch” la frase mi muore in gola quando mi imbatto nei suoi occhi
‘potresti’puoi” sussurra e subito dopo appoggia la sua bocca al sapore di lampone sulla mia, la sua lingua spinge per entrare nella mia bocca, io ho resistito fin troppo e mollo gli ormeggi’la faccio entrare, ricambio con foga’e ci uniamo in un bacio lungo e caldo’
Lei sorride, si aggiusta i capelli con le mani e si mette a cavalcioni su di me, andando ad appoggiare il suo pube proprio sul mio pacco in subbuglio’inizia a strusciarsi’il costume già minimo si attorciglia creando un effetto vedo non vedo che mi fa impazzire’continuiamo a baciarci’tra un bacio e l’altro lei mi dice
‘voglio imparare’voglio scoprire tutto’tutto”
Io le appoggio entrambe le mani sul suo culo sodo’lei mi lecca tutta la faccia come un gattino fa con un piatto di latte’afferro il filo del perizoma e lo tiro facendoglielo entrare dentro’lei ha un sussulto di piacere che la fa tirare su’dolcemente si sfila il reggiseno e mi dice’
‘guarda il mio seno’ti piace?’
‘si mi piace moltissimo’ mollo la presa dalle mutande e mi impadronisco delle sue tette, le stringo, le bacio, le lecco, succhio i capezzoli’lei mugola di piacere, si agita, alza le braccia e io sento provenire dalle sue ascelle un odore di deodorante misto a un lieve sentore si sudore, questa cosa mi fa girare la testa’ad un certo punto si alza in piedi di fronte a me e dolcemente ma veloce si sfila il ridotto slip’mostrandosi tutta nuda’uno spettacolo di cui mi compiaccio di essere uno spettatore privilegiato in questo momento’
‘come sei bella’ dico, inizio ad accarezzarle le gambe, la sua pelle sembra velluto e seta, salgo lentamente nell’interno coscia fino ad arrivare alla sua fighetta rosa’la accarezzo dolcemente, gioco con le sue labbra, lei non si trattiene anzi si lascia andare voluttuosa, spingo l’indice al suo interno, piano molto piano, &egrave calda e bagnata al punto giusto, spingo sempre più in su, lei appoggia le mani sui fianchi e tira indietro la testa emettendo un gemito’uno spettacolo nello spettacolo’tolgo il dito e decido di provocarla, la guardo negli occhi e me lo infilo in bocca’succhiando’lei sorride e non appena lo esco lei, spiazzandomi, mi prende la mano e si infila il mio dito nella sua bocca, senza mai lasciare il mio sguardo’c’&egrave un diavolo in questa dolce creatura’un diavolo che probabilmente ha dormito fin troppo tempo e ora si sta liberando, si inginocchia tra le mie gambe, appoggia le sue mani sulle mie ginocchia e inizia a salire infilandosi furtiva nei miei pantaloncini’
‘non sono più una bambina signor Antonio” e intanto sale”non devi aver paura di farmi male” sale’ ‘sono pronta a tutto” &egrave arrivata al mio cazzo che inizia ad accarezzare”voglio essere presa come una donna’una troia” una mano mi accarezza le palle l’altra impugna l’asta”per favore” sussurra’
Sto letteralmente andando fuori di testa’mille pensieri mi frullano il cervello, sensazioni che si accavallano, scosse come frustate’
‘fammelo vedere’ dice sfilando la mani da sotto i pantaloncini’un invito a cui un uomo sano di mente non può certo esimersi’mi strappo di dosso i pantaloncini velocemente, allargo le gambe e glielo mostro spingendolo in avanti col pollice’
‘eccolo’&egrave tutto tuo”
‘bello” lo prende con le mani ‘dimmi come ti piace’guidami’insegnami’ la testa mi esplode, ho un erezione pazzesca, sfrontata, in più mi sento completamente a mio agio, nessuna ansia’anzi’
‘accarezzalo’ lei esegue ubbidiente’
‘così?’ le sue mani si muovono delicate ma sicure’
‘si si così’dai ora bacialo”
lei avvicina le sue labbra e inizia a baciarlo dolcemente’
‘brava’ora passaci la lingua’dal basso verso l’alto” lei inizia leccando le palle, poi inizia lentamente a salire e scendere più volte, ad un certo punto si ferma sulla cappella e inizia a leccarla con un movimento circolare’come si fa con un cono gelato’mi guarda con due occhi divertiti’uno sguardo che esprime candore e malizia allo stesso tempo’fantastica’
‘ti piace così?’ chiede, e ogni volta che mi chiede se provo piacere il mio cervello ha un’esplosione’
‘si’sei bravissima”
‘e così?’ dicendolo ingoia tutta la cappella facendola sparire nella sua bocca, rimane ferma un attimo irrorandola di saliva’poi inizia a succhiare’a me non sembra affatto inesperta’anzi’ma non mi faccio tante domande’sarà così per natura’sarà la situazione’sarò io’fatto sta che mi sta portando in estasi’mentre tiene il mio cazzo ben saldo nella bocca non posso far a meno di lanciare un pensiero alle tante volte che l’ho vista in casa mia, quieta, simpatica, allegra’una di famiglia come si usa dire’e ora vederla così mi procura un senso di vuoto’non sono più il signor Antonio, il padre simpatico di Erika, sono il suo amante sfacciato, motivato a portarla per mano verso il godimento’dopo qualche minuto di questa delizia, accurata e precisa, si alza, felina sale con i piedi sulla poltrona, divarica le gambe fino a portare la sua figa alla portata della mia bocca’
‘ora tocca a te’ dice, io non chiedo di meglio e afferro i sui glutei con le mani per spingerla ancora più verso di me, inizio a leccare a più non posso, sento il suo piacere colarmi nella bocca, sul mento’lei appoggiata con le mani al muro emette un gemito dopo l’altro’muove la sua fica con movimento ondulatorio del bacino sulla mia faccia’&egrave fantastica’una cagna in calore’una cavalla imbizzarrita’ad un certo punto
‘basta non resisto più” si abbassa e aiutandosi con una mano inizia a infilarselo dentro ansimando’devo dire che non ci mette molto a entrare’&egrave completamente bagnata e eccitata’quando &egrave entrato tutto si ferma un attimo’mi guarda e in quell’attimo di estasi estrema mi dice
‘&egrave bellissimo’sei bellissimo” dopo di che inizia a muoversi sul mio cazzo, il piacere fisico e mentale di quel momento mi fanno tremare, lascio che si muova, che si prenda il suo meritato piacere, restituendomelo se possibile amplificato’non resisto più’d’istinto le afferro i fianchi con le mani e inizio a sbatterla sull’asta’le inizia ad emettere dei gridolini’io pensando ai vicini le chiudo le bocca con la mia bocca’le lingue si muovono vertiginosamente, si torturano quasi’&egrave fantastico’scopiamo per un po’ in quella posizione’ogni tanto la lascio libera di muoversi a suo piacimento ogni tanto torno a guidarla su di me’ad un certo punto sento il bisogno di rallentare, non voglio bruciare le tappe, voglio godermela più che posso e voglio che lei esca da questa scopata sazia e fiera della sua femminilità, rimaniamo un attimo fermi abbracciati, l’uno ancora dentro l’altra, con solo i nostri respiri in sottofondo’poi lei si alza e languida va a sedersi sull’altra poltrona, appoggia le gambe una per bracciolo e così con la figa bella dilatata si mostra in tutto il suo splendore, mi sussurra’
‘dai vieni da me”
io corro, a quattro zampe, sbavo, mi tuffo con la bocca nella sua fica che ormai &egrave un fiume in piena’le lecco il clitoride, le infilo la lingua dentro, torno ad occuparmi del clitoride e la penetro con un dito’lei mi prende il polso e mi guida’azzardo un’altro dito…che lei accoglie’inizio a masturbarla velocemente’lei sbatte la destra da destra a sinistra’e un attimo dopo mi sfila la mano il tempo di emettere tre, quattro lunghi schizzi di piacere’sono fuori di me’fuori da questa casa, dallo spazio, dal tempo’
‘dai’scopami ancora’ la penetro così com’&egrave, appoggio le mani sui braccioli della poltrona per farmi leva e la sbatto bene bene’lei continua a godere’il mio cazzo ancora perfettamente tosto, noto che in lei c’&egrave un che di naturale nel godere, una troia nata, penso dagli qualche anno a questa e lo vedi che diventa’lei ansimando’
‘di più dammi di più’ l’afferro per la schiena e mi tiro su in piedi, non &egrave pesante e io sono abbastanza forte per tenerla infilzata sul cazzo, continuando a sbatterla mentre tiene le gambe allargate’
‘wow così &egrave fantastico” la sua faccia prima dolce ora &egrave completamente trasformata dal piacere’la faccio scendere a terra’ho bisogno di un po’ di fiato’lei inginocchiata, prendo il mio cazzo in mano e glielo sbatto sulla faccia, glielo passo dappertutto, sugli occhi, sul naso, le guance, lei cerca di raggiungerlo con la lingua’
‘brava’sei proprio una brava cagnolina” le dico e lei torna a stupirmi’sovrana di questo momento’dice’
‘guardami’ si sposta mostrandomi che si sta masturbando”guardami’ ripete’e dopo un attimo torna a schizzare’sono fuori completamente ora’la prendo con forza, la metto di schiena a gambe divaricate, le mani appoggiate sulla poltrona, la penetro da dietro, &egrave bagnata e completamente aperta, inizio a sbatterla con tutta la mia forza, con tutta l’anima’lei ansima, si muove con me, mi viene incontro, &egrave fantastica, scatenata, bellissima, mi aiuto con le mani sui suoi fianchi per rendere ancora più forsennato il movimento, guardo il mio cazzo entrare e uscire da dentro di lei, scomparire e riapparire, i miei peli sbattere contro le sue natiche’non sento più nient’altro che il mio piacere, lei si piega, si allarga più che le possibile, sento il rumore del nostro godimento rimbombare nella stanza, l’orgasmo inizia a farsi strada, lo sento salire, rimandare non &egrave più possibile’
‘sto venendo” dico, lei si sposta da me e mi si inginocchia di fronte’
‘sporcami tutta” dice, e con le mani si accarezza il corpo’mi bastano pochi colpi di mano per esplodere’il primo schizzo, il più forte, finisce parte sulla sua faccia e parte sui suoi capelli, gli altri sul collo e sulle tette’una sborrata di un intensità quasi non ricordavo dopo tanti anni di rispettabile vita coniugale’mi svuoto completamente’dopo crollo a terra devastato, tremo, balbetto, quasi avrei voglia di piangere’
‘&egrave stato bellissimo’ dico, la guardo ma lei &egrave in silenzio, con un espressione sulla faccia che non ho mai visto in tutti questi anni che l’ho vista girare per casa mia, gli occhi fissi e un mezzo sorriso sulla bocca, l’unico aggettivo che mi viene &egrave beffarda’che stona un po’ sulla ragazzina dolce e indifesa che era qui fino a poco fa’davvero inaspettato su una ragazza di vent’anni’subito dopo sento un tonfo sordo alle mie spalle e una voce che dice
‘papà?!?…’ mi volto e vedo mia figlia in piedi sulla porta, le buste che aveva in mano cadute ai suoi piedi, d’istinto nascondo la mia faccia tra le mani, mia figlia dice
‘Martina, mi avevi dato appuntamento a casa mia per quest’ora’per parlare’ma io’non”
A questo punto &egrave Martina a parlare, con una voce ferma e decisa, adulta oserei dire’
‘Cara Erika, guardati bene questa scena, imprimila nella tua testa, così ti verrà sempre in mente quando deciderai ancora di rubare il ragazzo a una tua amica” poi Martina si rivolge a me, mi sposta le mani dalla faccia e mi guarda con sorriso sfacciato e meraviglioso ‘Antonio, tu non c’entri niente, mi volevo solo vendicare, ma credimi’tutto quello che ho detto e che ho fatto l’ho sentito veramente’ed &egrave stato bellissimo anche per me’ma come puoi ben capire non potrà succedere mai più’perdonami se puoi” detto questo mi stampa un bacio sulla fronte poi si alza, la vedo raccogliere il costume e con quello pulirsi della mia sborra, tenendolo poi con due dita va di fronte a mia figlia e lo lascia cadere ai suoi piedi con sdegno’se ne va sicura di se, il diavolo lascia casa nostra’vedo mia figlia piangere appoggiata allo stipite della porta e io non so che fare’.

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