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L’indirizzo sbagliato

By 15 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Chissà cosa ha scritto quel cretino’ Lidia era assorta nei suoi pensieri mentre si preparava per il colloquio di lavoro e pensava a quello che il fratello aveva scritto sul foglietto che le aveva dato.
‘Colloquio via Tal dei Tali n”’26 o 36 o 56′.che scrittura di merda’ era furibonda col fratello che aveva preso la telefonata ma aveva scritto il numero civico in maniera quasi incomprensibile, inoltre non si era fatto dare il telefonico dalla segretaria e quindi non aveva neppure potuto richiamare per farsi dare l’indirizzo esatto.
‘Proverò tutti i civici e poi vedremo’ pensò mentre si truccava davanti allo specchio del bagno.
Lidia &egrave una bella ragazza di 23 anni, con un paio di grandi occhi azzurri, una cascata di capelli castani le incorniciava il viso ovale, dalle labbra carnose ma non volgari, un corpicino invidiabile anche se si lamentava spesso del suo piccolo seno, una seconda scarsa, ma sodo coi capezzoli rosei molto sensibili.
Alta 1,75 aveva lunghe gambe sormontate da un mandolino che spesso era calamita degli sguardi di tutti, uomini e donne.
Insomma Lidia avrebbe potuto tranquillamente fare la modella, se avesse voluto.
Dopo una mezz’ora era davanti al civico 26 e si accorse subito che non si trattava dell’indirizzo giusto, si trattava di un vetraio!!
Si incamminò lungo il marciapiedi maledicendo ancora una volta quell’inetto del fratello.
Indossava una gonna a tubino appena sopra il ginocchio ed una camicetta con un golfino con lo scollo a V, scarpe col tacco di 10 cm, era alta e non voleva esagerare.
Al civico 36 si trovò davanti ad una palazzina con un unico citofono senza nome.
‘Proviamo al massimo mi dicono che ho sbagliato indirizzo’ pensò mentre pigiava il bottone del citofono.
‘Si?’
‘Buongiorno sono qui per il colloquio”.!’
‘Finalmente sei arrivata’.sali al primo piano’.veloce!!’
‘Strano sembra che mi stiano aspettando con ansia’.e mi danno del tu’ pensò perplessa intanto che saliva le scale.
Si trovò davanti ad una porta e non fece in tempo a suonare al campanello che si spalancò ed apparve una donna sui 40 anni molto bella e vestita in modo piuttosto sexy.
‘Buongiorno sono Lidia”!!’
‘Ciao sono Veronica”..Mmmmhh sei carina’.bene vieni siamo in ritardo”andiamo al trucco!’
‘Ma veramente”..il colloquio!!’
‘Si certo’dopo ma ora preparati!!’ le disse mentre la spingeva verso un camerino dove l’attendeva una signora per truccarla.
‘Siediti’vedrai che Laura ti metterà a tuo agio’..avete 20 minuti!!’
‘Vieni’..sei molto carina’non sarà necessario lavorare molto!!’ sentenziò Laura facendola sedere su una poltroncina tipo parrucchiere.
‘Ma ‘.io penso”..io sono qui per il colloquio’.!!’
‘Tranquilla non c’&egrave da temere il Dottore ti parlerà’.dopo!!’
Lidia non riusciva a capire.
Laura la truccò in modo molto professionale ed il risultato fu veramente ottimo, merito anche del suo bel viso.
‘Spogliati!!’ le disse poi
‘Come?’
‘Spogliati ora che dobbiamo truccare un po’ anche il corpo!!’
‘Ma’senta c’&egrave un equivoco”!!’
‘Dai che abbiamo poco tempo!!’
Lidia era perplessa ma nello stesso tempo curiosa di scoprire quello che sarebbe successo, iniziava anche a percepire una strana sensazione di eccitazione, cominciava ad intuire qualche cosa per cui decise di andare fino in fondo, poteva sempre tirarsi indietro all’ultimo momento se la faccenda avesse preso una brutta piega.
Così si spogliò davanti alla truccatrice.
‘Che bel corpicino mia cara e che tettine’sei proprio un amore’..sei anche depilata perfetto”..e’..vedo che sei anche già eccitata’..bene ti servirà!!’ disse la donna indicando i suoi capezzoli eretti.
Le passò su tutto il corpo della cipria leggera mentre sui capezzoli usò una specie di rossetto che li mise ulteriormente in risalto.
‘Perfetto direi che sei pronta’ora indossa questo!!’ continuò porgendole degli indumenti intimi molto sexy.
Un corpetto in pelle nera che sosteneva senza nascondere il seno, un perizoma ridottissimo che a malapena nascondeva le grandi labbra, calze autoreggenti, una gonnellina nera che a malapena copriva l’orlo delle calze ed un minuscolo top ed infine un paio di scarpe con l’allacciatura da schiava col tacco di almeno 13 cm..
Fortunatamente Lidia era abituata alle scarpe col tacco alto.
Si guardò allo specchio e quasi non si riconobbe.
‘Visto’.sei proprio uno schianto’..il dottore sarà contento!!’
Lidia continuava a tacere.
‘Sei pronta?’ chiamò Veronica entrando nel camerino ‘Mmmmh direi proprio di si”sei proprio un bel bocconcino!!’ commentò appena la vide poi la fece girare su se stessa per ammirarla in tutta la sua figura ‘E che bel culetto”..farai furore oggi”.come hai detto di chiamarti?’
‘Lidia’..mi chiamo Lidia’
‘Si certo Lidia’..bene andiamo?!’
‘Dove?’
‘Ma sul set mia cara’.sembra che tu non lo sappia ah ah ah!!’ rise Veronica.
Lidia ammiccò ma in effetti non era al corrente di nulla ma era sempre più curiosa.
Veronica la condusse lungo un breve tragitto finché giunsero in un ampio salone ingombro di apparecchiature cinematografiche.
Su una sedia con scritto ‘Regista’ stava un bell’uomo sui 35 anni che appena la vide si alzò andandole incontro.
‘Ciao!!’finalmente sei pronta”aspettavamo solo te”ora ascolta bene!’ continuò senza lasciarle il tempo di parlare ‘La scena si svolge in una discoteca e tu sei una ragazza immagine e devi ballare con alcuni ragazzi’.sai ballare il latino-americano vero?’
Fortunatamente erano balli che lei conosceva molto bene essendone appassionata.
‘Si..li conosco’ma’!!’
Non le diede il tempo di parlare che già dava ordini per il ciak
Visto che era in ballo tanto valeva ballare si disse.
Si trovò al centro della scena mentre iniziava la musica.
Il regista le fece cenno di iniziare a ballare da sola e lei iniziò a muoversi al ritmo di quella musica.
Ad occhi chiusi si lasciava guidare dalle note finché sentì le mani di un uomo afferrarla per i fianchi ed attirarla a se.
Riapri gli occhi e vide un ragazzo di colore che le sorrideva, un bellissimo ragazzo di colore pensò.
Si guardò attorno e ne vide altri due a poca distanza ed un quarto che si avvicinava.
Iniziò a danzare col primo e poi un altro venne a prendere il suo posto, poi in due che la tenevano nel mezzo.
La stringevano ai loro corpi e si accorse che sentiva chiaramente il turgore dei loro membri sulla figa e tra natiche.
Sentiva che si ingrossavano sempre di più ed inoltre sentiva, e questo era molto più grave, che la sua fighetta si inumidiva sempre di più diventando ogni minuto più bagnata.
Sempre ballando i ragazzi iniziarono a spogliarsi delle camicie restando a torso nudo.
Notò i loro fisici perfetti e luccicanti di olio profumato e non esitò a toccare i loro petti glabri dai muscoli scolpiti.
Uno di loro si avvicinò togliendole il top che a malapena nascondeva le sue tette dai capezzoli ormai durissimi d’eccitazione.
Lidia non tentò neppure di impedire quel gesto così che i ragazzi continuarono a spogliarsi e spogliare lei sempre sotto l’occhio della cinepresa.
In breve si trovò con le sole autoreggenti, il corpetto da cui facevano capolino i suoi capezzoli eccitati e le scarpe circondata dai quattro ragazzi completamente nudi.
Si sentiva eccitata come mai era stata e, oltre tutto, i ragazzi erano veramente molto dotati.
Ad un tratto la musica divenne lenta e due ragazzi iniziarono a toccarla su tutto il corpo indugiando sul seno e tra le gambe raggiungendo la sua fighetta ormai completamente fradicia.
Un dito, poi un altro entrarono nella sua intimità procurandole brividi di piacere e ben presto raggiunse l’orgasmo.
‘Mmmmhhh’siii’..ooohhh’.siii’godo’.godooooo!!’ cominciò ad urlare.
Vide nei volti dei ragazzi un attimo di perplessità ma subito dopo le sorrisero e continuarono a masturbarla.
Ad un cenno del regista un terzo si accucciò tra le sue gambe iniziando a leccarle la figa mentre un quarto, da dietro, faceva altrettanto col buchino del culo.
Lidia perdette ogni freno inibitore ed iniziò ad afferrare i cazzi degli altri due segandoli lentamente.
Non aveva mai tenuto in mano un cazzo di quelle dimensioni, figuratevi averne quattro a sua disposizione, perché ormai aveva capito che era la protagonista di un film pornografico.
Si accucciò a sua volta in mezzo ai quattro ragazzi ed iniziò a succhiare i loro cazzoni ad uno ad uno, leccando le palle gonfie, le enormi cappelle ed ingoiando quelle aste più che poteva.
Era sempre stata considerata, dai suoi uomini, un’abile pompinara e si servì della sua arte per procurare piacere ai quattro uomini che sembravano gradire molto.
Ovviamente per ragioni di copione non avrebbero dovuto venire presto per cui dopo un po’ la fecero alzare e la portarono verso un divanetto dove uno di loro si sedette indicandole chiaramente che doveva impalarsi sul suo cazzone.
Lidia non si fece certo pregare e, aiutata dalla sua abbondante lubrificazione, riuscì in breve a ricevere nella figa tutto quel grosso cazzo fino alle palle iniziando a cavalcarlo come una perfetta amazzone.
Gli altri le si fecero intorno offrendole i cazzi da succhiare.
Impalata su quel grosso bastone, succhiava avidamente gli altri tre finché uno si staccò sistemandosi alle sue spalle.
Quello su cui era impalata la strinse a se facendole alzare il bel culo ed il ballerino alle sue spalle appoggiò la sua enorme cappella al suo buco del culo iniziando a spingere.
Lidia non era nuova al sesso anale e coi suoi partner aveva spesso fatto sesso in quel modo ma le misure di quei ragazzi non erano certo abituali e quindi affrontò la cosa alquanto preoccupata.
Ma, vuoi l’abilità del ragazzo, vuoi l’eccitazione, vuoi l’accurata lubrificazione di poco prima il grosso cazzo le entrò nel culo senza procurarle troppo dolore.
Fece solo una smorfia quando la cappella superò lo sfintere ma poi più nulla, finché sentì le palle dell’uomo sbattere contro le natiche.
A quel punto si lasciò andare all’estremo piacere che stava provando in quel momento.
Una doppia penetrazione con due cazzi enormi non l’aveva mai provata e neppure nei suoi sogni erotici aveva pensato di arrivare a tanto.
I due sembravano molto affiatati perché si muovevano dentro di lei in modo perfetto portandola all’orgasmo in meno di un secondo.
Ancora una volta urlò il suo piacere.
‘Cazzooooo’.godo’.godooooo’mmmhhh’..vengo’siiiii!!’
Poco dopo gli altri diedero il cambio ai primi due e Lidia si trovò nuovamente completamente piena di cazzo.
La Gang andò avanti per un bel pezzo ed ormai Lidia si sentiva alquanto stanca.
I ragazzi si davano il cambio ma lei era sempre al centro dell’attenzione.
Poi finalmente i quattro si prepararono a venire.
La fecero mettere in ginocchio con la bocca aperta, in offerta e ad uno ad uno le sborrarono riempiendola completamente.
Arrivò a quel punto una indicazione dalla regia.
‘Fai vedere la bocca piena alla camera’..brava così”’fai dei gargarismi con la sborra”.ottimo”.ed ora ingoia tutto e fai vedere la bocca vuota!!’
Lidia obbedì a tutti i comandi ed al termine delle riprese ci fu un grande applauso.
Le portarono da bere ed un accappatoio mentre si avvicinava il regista accompagnato da Veronica e da un’altra giovane donna molto bella e sexy.
‘Bravissima’.però ora ci dici chi sei!’ le disse il regista ‘Visto che la vera Lidia &egrave qui!!’ continuò indicando la nuova venuta.
‘Veramente &egrave un pezzo che vi volevo dire che ero qui per il colloquio per un posto da impiegata”’..ma voi non mi avete ascoltato’..e poi mi sono trovata in mezzo’.e’..e’non ho saputo resistere”’scusate non mi era mai accaduta una cosa simile!!’ disse tutto d’un fiato.
‘Allora &egrave tutto un equivoco”non volevi rubare il posto a Lidia’.a proposito come ti chiami?’
‘Ma Lidia”’mi chiamo Lidia”’..veramente!!!!!’
A quel punto scoppiarono tutti in una gran risata.
‘Cara Lidia sei stata veramente in gamba per essere la prima volta!!…….direi che se vuoi un contratto per altri film sono più che disposto ad offrirtelo ma”..dovrai cambiare nome!!!’

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
E se volete divenire i protagonisti dei miei racconti contattatemi, farò del mio meglio!!

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