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L’innata fantasia di Michael

By 20 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Michael è uscito presto di casa oggi, scende in garage, un click del telecomando ed i fari a led della sua BMW cabrio gli sorridono dandogli il buongiorno. Con un secondo click accende il motore ed il rombo che ama pervade il suo corpo, pronto ad iniziare la giornata.
Con un terzo click apre la serranda elettrica del garage e si ritrova per le strade di Bel Air diretto verso Santa Monica, dove ha sede la sua azienda di consulenza immobiliare, specializzata in residenze di lusso, quelle che non conoscono mai crisi.

Parcheggia all’interno della sede, è impaziente di entrare; trova l’allarme già disinserito, benissimo… Sale l’ampia scala elicoidale che porta al primo piano.
Guarda l’orologio: sei e quarantacinque; i primi colleghi non arriveranno prima delle otto, benissimo….

La sera prima Michael era rimasto fino a tardi in sede per chiudere un contratto importante; unica altra presenza in sede era quella di Angie, la responsabile del personale; tra loro due c’era sempre stato qualcosa di magnetico, ma si erano limitati a sguardi intensi, casuali sfioramenti, frequenti caffè presi insieme e qualche pranzo, quasi sempre in presenza di altri colleghi. Almeno così era stato fino a quella sera…
“Michael che ci fai qui fino a quest’ora?”
“Potrei farti la stessa domanda… ma scommetto che la risposta sarebbe che volevi rimanere sola con me!”, le rispose Michael in tono scherzoso…
“Pensa, quando ti ho visto ho pensato che TU ti fossi trattenuto per approfittarti di me, povera ragazza indifesa!”, ribatté Angie tra l’ironico ed il provocante.
“Sarebbe squallido farlo di sera, dopo l’orario di lavoro, con tutti i colleghi andati via, senza più nessuno che possa arrivare, una sceneggiatura vista e rivista”.
“Ah si e allora dimmi, visto che sei esperto di sceneggiature, in che modo il tuo copione prevede che io ceda alle tue avances?” gli chiese Angie posandogli una mano sulla spalla.
“Cederai domattina, mi aspetterai qui in ufficio alle sei e mezza, ti metterai comoda in questa stanza e sceglierai tu come sorprendermi nel momento che entrerò da quella porta. E sarà eccitante perchè al passare del tempo aumenterà la possibilità che arrivi qualcuno” le rispose di getto Michael grazie alla innata fantasia che aveva ricevuto in dono alla nascita.
“Però! Davvero niente male come storia! Quasi quasi mi hai convinto” rispose Angie cercando di mostrarsi sicura di sè; in realtà le parole di Michael l’avevano turbata ed anche eccitata e davanti agli occhi le erano subito apparse le scene che lui le stava descrivendo.
“Ora però devo andare, caro il mio bel regista! Allora mi raccomando, arriva presto che io ti aspetto!” lo saluto Angie con un tono che voleva essere cansonatorio, ma che risultò invece assolutamente sexy e provocante.

Michael quella notte aveva faticato a prendere sonno, tanta era l’eccitazione di quel possibile incontro del giorno dopo; pensava a come sarebbe potuto essere e la sua incredibile fantasia rendeva il suo sesso dolorosamente duro, tanto che trovò la serenità ed il sonno solo dopo aver coccolato a dovere il suo sesso voglioso…

Ed ora saliva le scale, diretto verso la stanza dove la sera prima aveva sperato di sedurre Angie con le sue parole e la sua eccitante fantasia…

(continua)

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