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Lucia mia suocera

By 2 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Lucia mia suocera

Racconto di fantasia.

Ciao a tutti mi chiamo Mattia, ho 24 anni e abito in un paese del sud Italia, dopo aver lette ed essermi sparato un sacco di belle seghe grazie hai racconti di questo sito ho deciso di scriverne alcuni anche io.
Ho sempre sognato di aver un rapporto incestuoso, con mia madre, mia sorella, mia zia o mia suocera; ma non ne ho avuto mai occasione e soprattutto non ne ho mai avuto il coraggio.
Mi piace spiarle mentre si cambiano, si fanno la doccia o semplicemente stanno sdraiate sul letto o sul divano ma soprattutto mi eccito di più quando indossano i collant, io adoro i collant li trovo la cosa più eccitante del mondo; quella che li indossa più spesso è Lucia mia suocera, non è bellissima è un po’ sovrappeso, ma quando indossa la gonna e i collant mi eccito tantissimo; ed è proprio con lei che partono i miei racconti.

Lucia, come detto è un po’ sovrappeso ma ha due tette da paura un culo che farebbe eccitare anche un morto, indossa sempre gonne e collant ed io la spio in continuazione.
Una sera dopo essere stato dalla mia ragazza la salutai e uscii, mentre mi dirigevo alla macchina passai davanti alla finestra che dava sulla sala e mi accorsi che mia suocera era ancora lì, stava lavorando a maglia e come al solito indossava una gonna e degli splendidi collant neri, aveva le gambe leggermente aperte e riuscivo a intravedere le sue magnifiche cosce; a quella vista il mio cazzo si indurì talmente tanto che sembrava quasi che mi stesse scoppiando nei pantaloni. Sino qui la storia è vera.

A quel punto decisi di rimanere a fissarla, ma più la fissavo più mi veniva voglia di entrare in quella stanza e scoparmela ma sapevo che non potevo, decisi quindi di spararmi un bel segozzo ma non a casa chiuso in bagno ma ben si li fuori in cortile mentre la guardavo dalla finestra, mi guardai in giro per vedere se fuori dal cancello non ci fosse nessuno a piedi, poi slacciai i pantaloni e tirai fuori il mio cazzo, iniziai a masturbarmi, quelle gambe mi stavano facendo impazzire, e lei sembrava quasi che lo sapesse perché le allargò ancora di più, allargate in quel modo mi accorsi che portava delle autoreggenti e oltre alle cosce ora riuscivo a intravedere anche le sue mutande anchesse nere.
Mentre mi masturbavo lei alzò due volte lo sguardo senza però accorgersi che fossi fuori a spiarla, decisi dunque di andarmene per paura di essere scoperto, mi rivestii e mi diressi verso la macchina.
Però girato l’angolo della casa, ripassai nuovamente davanti un’altra finestra che dava sempre sulla sala e vidi che stava mettendo via la roba per lavorare a maglia e che si stava sdraiando sul divano con le gambe rivolte proprio verso la finestra dove ero io, rimasi a guardare e fù la scelta più azzeccata della mia vita, Lucia, alzò la gonna fino sopra le mutande e allargò le gambe, il mio cazzo tornò duro subito, poi le si scostò le mutande ed incominciò ad accarezzarsela, era la scena più eccitante della mia vita, poi si infilò dentro prima una poi due dita e incominciò a sditalinarsi di brutto, il suo viso si riempì di piacere e aumentò la forza e la velocità dei movimenti, riuscivo a percepire anche dei piccoli gemiti, mi ritirai giù i pantaloni e ripresi a masturbarmi, la scena era talmente eccitante che venni quasi subito ed in contemporanea lei smise di masturbarsi e si rivesti cosa che feci anche io, e dopo di che salii in macchina e me ne andai.
Passò un intero giorno ed io non feci altro che pensare a quella scena, arrivò sera e me ne stavo andando a casa quando di nuovo passando davanti alla finestra vidi di nuovo mia suocera masturbarsi, ed io di nuovo giù i pantaloni e ancora uno splendido segozzo davanti a quella meravigliosa scena.
La cosa andò avanti per qualche giorno.
Una sera mentre eravamo a cena mi accorsi che mia suocera non mi toglieva gli occhi di dosso, poi gli cadde sotto la tavola una posata ed io mi offrii di raccoglierla mi piegai sotto la tavola e vidi una cosa meravigliosa, lei allargò le gambe e mi accorsi che sotto la gonna non aveva le mutande poi vidi che mise una mano sotto la tavola si alzò la gonna e si sfiorò la figa, io ero eccitatissimo ma non potevo stare li sotto a guardarla e mi rialzai, e la guardai fissa negli occhi.
Finita la cena andai di sopra in camera della mia ragazza a guardare un film ma io non facevo altro che pensare quello che avevo visto.
Si fecero le undici e decisi di andare a casa, uscii dalla cameretta e vidi che mio suocero stava andando a letto e che mia suocera non era ancora in camera sua, uscii dalla porta di sopra accesi la luce che dava sul vialetto, salutai la mia ragazza e mi incamminai verso la macchina ma ancora una volta passando davanti la finestra vidi mia suocera masturbarsi mi fermai ancora davanti la finestra a fissarla ma stavolta lei smise di masturbarsi si voltò verso la finestra mi fissò e mi fece segno di entrare, capii in quel momento che lei avesse sempre saputo che io la guardavo dalla finestra, mi venne un po’ di paura ma dopo poco la paura si trasformò in eccitazzione, mia suocera si masturbava sapendo che io la spiavo, sapendo che ero sotto la tavola aveva allargato le gambe per farmi vedere la sua meravigliosa figa ed ora mi aveva invitato ad andare da lei.
Mi aprii la porta di sotto ed aspettò che entrassi per richiuderla, poi si sedette sul divano ed incominciò a fissarmi, ci furono un paio di minuti di puro silenzio ma poi:
-Allora Mattia, gran porcone, ti piaceva quello che vedevi?
-Si e anche tanto. Ma poi porcone a me? E tu che ti masturbavi? Per di più sapendo che ti spiavo.
-Hai ragione, vuoi vedermi ancora?
-Cosa?
-Mentre mi masturbo.
-Si, lo voglio ancora.
-Ok però tu non devi ne toccarti ne toccare me, se nò non ti farò mai più vedere niente.
Io non avrei voluto dire che mi andava bene ma non potevo rischiare di non vedere mai più niente e gli dissi di si.
Si spogliò quasi completamente rimanendo solo con delle autoreggenti bianche e un reggiseno anchesso bianco, poi si sdraiò sul divano a gambe allargate facendomi vedere la figa bella aperta, il mio cazzo si indurì subito avevo una gran voglia di toccarmi o toccarla ma non potevo.
Poi le incominciò ad accarezzarsi le tette da sopra il reggiseno per poi arrivare ad accarezzarsi le gambe e le cosce, poi si girò e incominciò a toccarsi il suo meraviglioso culo , io istintivamente allungai una mano e la sfiorai le mi diede una sberla sulla mano e mi guardò male, poi si rigirò ed incominciò a masturbarsi, il cazzo mi scoppiava nei pantaloni e la voglia di segarmi era tanta, quasi non resistevo più e Lucia deve essersene accorta:
-Poverino ti sto facendo impazzire? Vieni qui.
Non me lo feci ripetere due volte, mi spogliai completamente e salii sul divano accanto a lei:
-Mattia però non dobbiamo urlare o fare casino perché su ci sono tutti e non devono accorgersene.
-Giuro.
Poi presi a baciarla in bocca, le nostre lingue si intrecciavano e fù un bacio lungo ed appassionato, poi incominciai a baciarla sul collo per poi scendere sino alle tette, iniziai a beciarle da sopra il reggiseno poi lo spostai leggermente ed iniziai a leccarle e succhiarle, lei per non urlare di piacere si mise due dita in bacco e incominciò a succhiarle, poi scesi più giù sino ad arrivare alla fica, una volta li la saltai e presi a baciarle le gambe da sopra le calze per poi tornare alla fica stavolta per rimanere li a leccarla, incominciai dapprima a baciarla per poi leccarla a fondo, mente la leccavo gli infilai dentro un dito e presi anche a sditalinarla, lei continuava a succhiarsi le dita per poi ad un certo punto:
-Mattia ora tocca a me.
Mi fece smettere e sdraiare sul divano, poi prese il mio cazzo in mano e incominciò a segarmi prima lentamente poi più velocemente, poi si abbassò porta la sua calda bocca sul mio cazzo ed incominciò a baciarmi la cappella ed a leccarla, poi prese a farmi un meraviglioso pompino:
-Lucia è meraviglioso, sei bravissima, ohhhhhhhhh quanto è bello ancora.
Lei mi guardò per un secondo per poi riprendere con quel grandioso pompino.
Dopo qualche minuto smise di spompinarmi, si alzò si mise su di me e appoggiò la sua fica al mio cazzo senza però farlo penetrare, mi guardava e stava ferma cosi, io stanco di aspettare con un colpo deciso glie lo infilai dentro, lei emise un gemito di piacere per poi incominciare a muoversi su e giù, quei movimenti erano bellissimi, la sua fica era stupenda e lei era bravissima:
-Mattia ti piace, vuoi che vado avanti?
-Si ti prego non smettere.
Lei aumentò la velocità, io le slacciai il reggiseno mi alzai leggermente e presi in bocca le sue tette succhiandole e leccandole:
-Ahhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiii Mattia ancora, che bravo che sei e che bel cazzone che hai.
A quelle parole mi eccitai ancora di più, la feci alzare e la feci mettere a pecorina mi misi dietro di lei e glie lo rimisi in fica ed incomincia a scoparla per benino:
-Siiiiiiiiiiiii sfondamela, bravo cosi.
-Ti piace troia?
-Si sono la tua troia e mi piace da impazzire.
Dopo alcuni minuti la feci sdraiare sul tappeto mi misi sopra di lei e ripresi a scoparla, le sue gambe si chiusero sulla mia schiena e non mi lasciava uscire da lei, iniziò a baciarmi nell’orecchio e mi disse:
-Ti amo, voglio scopare con te per sempre, tutti i giorni.
A quelle parole mi eccitai maggiormente e stavo quasi per venire, uscii da lei mi alzai in piedi e le feci mettere in ginocchio davanti a me e presi a segarmi sino a venirle copiosamente in bocca e lei la ingoio tutta per poi prendere il mio cazzo di nuovo in bocca e ripulirlo completamente:
-Non avevo mai preso la sborra in bocca ma devo dire che è buonissima, domani mattina vieni qui che non cè nessuno e possiamo farlo urlando perché io non riesco a resistere a non urlare.
Poi ci rivestimmo a dopo esserci dati un bacio tornai a casa mia aspettando l’indomani.

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