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mamma…zia…figlia…

By 22 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano ormai due anni che io e mia sorella avevamo ripreso un certo perverso percorso intrapreso vent’anni prima quando io avevo diciannove anni e Marta ventuno’allora eravamo due ragazze senza pudori e all’insaputa dei nostri genitori alquanto bigotti avevamo iniziato a fare l’amore tra noi, scoprendo le gioie del sesso saffico’per diversi mesi ogni occasione era stata buona per passare lunghe ore intrecciate a regalarci piaceri indicibili.
Poi io mi ero sposata, avevo quasi subito avuto una bimba, ed ero andata ad abitare lontano dai miei genitori e di conseguenza da mia sorella mentre lei non si era mai sposata’anni dopo le cose con mio marito andarono peggiorando finché non ci lasciammo e io ritornai nella mia citt’ natale con mia figlia Martina’e fu allora che ricominciai senza alcuna remora morale a vedermi con Marta sotto le lenzuola.
Io e mia sorella Marta eravamo parecchio diverse, sia fisicamente che caratterialmente, lei era una biondina tutto pepe e tutta curve ed era estremamente maliziosa ed estroversa’fu lei la prima a regalarmi un orgasmo e ad insegnarmi come godere; io ero pi’ alta e slanciata di lei, snella coi capelli lunghi e castani e all’epoca ero un p’ imbranata.
Da quando ero tornata ci vedevamo sempre da lei, visto che mia sorella viveva da sola, e ci amavamo con passione e lussuria sfrenata’io non avevo pi’ fatto sesso con una donna da quando ci eravamo allontanate ed ora volevo recuperare il tempo perduto’non è che il cazzo non ci piacesse ma gli orgasmi che provavamo tra di noi erano inimitabili, forse perché sapevamo che l’incesto era considerato in maniera cos’ peccaminosa nella nostra societ’.
La settimana scorsa per’ la passione fu per noi fatale, in realt’ eravamo da me semplicemente per un caffè e una sigaretta, non facevamo mai niente a casa mia normalmente ma quel giorno ci lasciammo trascinare dalla voglia irrefrenabile di sesso e in quattro e quattr’otto mi ritrovai nel lettone con la mia sorellona, abbracciate in un 69 da urlo’del tutto rapite dal nostro piacere non ci accorgemmo nemmeno che mia figlia Martina era entrata in casa e sentiti i mugolii era ora sulla soglia della camera da letto che osservava scioccata quell’intreccio incestuoso’
‘Mamma ! Zia ! Che fate !’ esclam’ mia figlia’alzai lo sguardo e la mia bimba ormai maggiorenne era l’ a guardarci allibita’Martina usc’ dalla stanza, io non riuscivo neanche a muovermi mentre Marta, afferrata al volo una vestaglia segu’ la nipote in salotto’mi alzai titubante dal letto e presi il coraggio a due mani, mettendomi anch’io qualcosa addosso e raggiungendo le due di l’
Quando entrai in salotto Martina era seduta sul sof’, con lo sguardo un p’ perso nel vuoto; Marta invece stava prendendo due Marlboro dal pacchetto’le accese e come sempre aspettai che ne passasse una a me, invece lei porse la sigaretta a mia figlia che la accett’ con un cenno del capo’non sapevo che mia figlia fumasse, non l’aveva mai fatto davanti a me’certo non mi sembrava il momento per le prediche, e poi pensavo che non sapesse veramente farlo e che avesse accettato la sigaretta solo per lo stato di confusione’mi dovetti ricredere vedendola prendere una lunga boccata, aspirandola a fondo e rilasciando una lunga e lenta nuvola di fumo dalle labbra.
‘Martina, tesoro della mamma, lascia che ti spieghi” iniziai con il cuore che batteva a mille all’ora.
La mia bellissima figlia mi guard’ ‘Mi sembra tutto abbastanza chiaro’ma perché proprio con te, Marta ?!?’
Mia sorella le cinse le spalle e replic’ ‘Titti, bambina, io amo tua madre’da tanti anni ormai”
‘ed io allora ??”la frase di mia figlia mi lasci’ interdetta’c’era qualcosa che ancora non riuscivo ad afferrare’
‘Titti mia, fiorellino della zia, ma io amo anche te’è questa la semplice verit’amo la mia sorellina e amo la mia nipotina”
Quelle stupite sembravamo solo io e mia figlia, Martina pareva avere tutto chiaro in testa’
Intervenni ‘ma volete dire che voi”
‘Si mamma, faccio l’amore con zia Marta da quando siamo tornate’e non sapevo che anche voi due faceste la stessa cosa”
La situazione si era fatta decisamente intricata ed intrigante’non mi sentivo di biasimare né mia sorella né mia figlia, in fondo ero forse diversa da loro ? Mi sovvenne tutto, le serate che Martina passava dalla zia ultimamente’il fatto che avesse iniziato a fumare ed evidentemente che avesse preso altri vizietti’ora per’ non sapevo che dire, come uscire da quella situazione paradossale’
Come sempre fu la mia maliziosa sorella ad eliminare l’imbarazzo con qualche battuta un p’ spinta, poi mentre guardavo Martina prendere con volutt’ l’ultima boccata di sigaretta, Marta disse ‘Beh, avevamo qualcosa in sospeso mi sembra’sentite, io torno di l’, la situazione ha messo in moto la mia patata piu’che mai’spero qualcuna di voi mi raggiunger’in fondo dove si sta in due si sta anche in tre”
Mia sorella spense la sua sigaretta e si tolse la vestaglia con un solo gesto, muovendosi lentamente verso la stanza, nuda e seducente pi’ che mai.
L’allusione era chiara e indiscutibile, voleva che facessimo l’amore tutte insieme’certo entrare in intimit’ con la propria figlia è decisamente pi’ ardito che fare sesso con mia sorella, o almeno cos’ mi sembrava’forse per’ erano differenze stucchevoli e i vincoli di parentela parevano non potere ostacolare l’amore.
‘Mamma’forse è meglio che io vada via ora”
‘No Titti, io vorrei che’vorrei che tu restassi”
‘Mamma’io’vorrei tanto restare con voi’ma’possiamo veramente ?’
Sorrisi finalmente rilassata e allungai la mano prendendo la sua ‘Andiamo di l’, altrimenti quella porcella finisce da sola’vediamo un p’ che succede”
Mentre cingevo il fianco di quella bellissima ragazza che era mia figlia sentivo che stavo facendo la cosa giusta’
Mia sorella era sul letto che ci aspettava sorridente, nuda e invitante’facemmo sedere Martina sul letto’anch’io mi sfilai nuovamente la sottoveste e presi il bel viso di mia figlia tra le mani; il nostro primo bacio fu esaltante, dapprima esitante poi sempre pi’ ardito’ci sfiorammo le labbra e le feci sentire la punta della lingua contro i denti’con un gemito lei si rilass’ e avvinghi’ la sua lingua alla mia entrando nella mia bocca calda.
Neanche mi accorsi che Marta stava spogliando la nipote, ma poi sentii la pressione del seno di mia figlia contro il mio e istintivamente strofinai i capezzuoli eretti contro i suoi’la bocca di mia sorella prese il posto della mia mentre io scendevo con le labbra sul collo e raggiungevo le mammelle di mia figlia, leccandole e succhiandole, strappando gemiti di lussuria alla mia Titti.
Le sfilai i jeans e le mutandine in tutta fretta, volevo la sua fichetta, volevo deliziarmi di quella carne giovane ma non pi’ innocente’lei fremeva tutta e si sdrai’ sul letto aprendo le gambe senza alcun pudore’io e mia sorella ci staccammo un attimo per guardarla’era stupenda, un corpo nato per il sesso’le tettone pi’ grosse di quelle della zia, la pelle liscia come la seta, i capelli lunghissimi castani dai riflessi rossi, le gambe lunghe e sinuose, e quel favoloso triangolino di peluria soffice sopra la vulva’l’odore del suo sesso eccitato mi attirava inesorabilmente verso di lei’Marta sorrise lasciandomi accesso per prima all’intimit’ della mia adorata figlia’cos’ mi sistemai tra le sue gambe e iniziai a darle teneri bacini tutto intorno al sesso, dall’interno delle cosce al boschetto di peluria fitta sopra alla sua fessura’come in una fiaba la sua patatina si schiuse davanti ai miei occhi, come un fiore che sboccia le sue labbra gonfie di desiderio si aprivano e scoprivano alla mia vista l’entrata umida del suo ventre’le diedi un bacino proprio sulla vulva e lei si inarc’ subito’con tutta la pazienza e maestria che mia sorella mi aveva insegnato ricamai con la mia lingua sulla sua passera’guardai sopra il suo ventre vedendo che mia sorella stava limonando con ardore la nipotina e quando i miei occhi ritornarono sul suo pube notai che il grilletto gonfio stava aprendo il cappuccio delle labbra’la velocit’ con cui lei si era eccitata era sorprendente ma neanche tanto visto il trattamento esperto che le stavamo propinando’un rivolo di miele le scivolava fuori dall’entrata della vagina e io leccai avidamente tutto, ero cos’ eccitata anch’io che mi sembrava che il mio stesso ventre stesse prendendo fuoco’
Quando presi a tormentarle la pelle fremente attorno al grosso clitoride Martina tir’ su la testa e mugol’ ‘Mammina’cos”’mi fai godere’.mi fai venireeee’
Le posai un dito nella fessura, volevo raggiungere il suo punto G’ma incontrai resistenza e mi resi conto che Martina era vergine’non serviva per’ stimolarla profondamente perché bastarono due o tre tenere succhiatine al bottoncino che mia figlia inizi’ a tremare’Marta le aveva preso tra le dita inumidite dalla saliva le punte dei seni e cos’ stimolata Martina ebbe un orgasmo squassante, lanciando urletti di piacere e scuotendo la schiena e i fianchi’il suo orgasmo dur’ parecchi secondi, e quando io e mia sorella sentimmo che gli ondeggiamenti del suo ventre si facevano pi’ lenti e lontani tra loro riprendemmo a stimolarla, facendola ripartire’Martina strabuzz’ gli occhi e si godette il primo orgasmo multiplo della sua vita con grugniti quasi bestiali.
Incontrai lo sguardo di mia sorella, porca pi’ che mai’e gli occhi di mia figlia, sognanti e soddisfatti’Martina si tir’ su e mi baci’ profondamente, gustando il suo orgasmo sulla mia lingua’anche Marta si aggiunse al saffico bacio ridacchiando”adesso per’ facciamo godere anche questa bella mammina’che ne dici Titti ?’
‘Certo zia’io’io vi amo’dai mammina, fatemi vedere quanto siete zoccole tu e la zia”
Anch’io risi e mi lanciai su mia sorella, che in fondo era l’artefice di tutto ci’ che stava accadendo.
Le palpai le tettone ‘Marta, sei una gran puttana’lo sai vero ?’
‘Ha ha, senti chi parla’hai appena fatto esplodere la fichetta vergine di tua figlia ! Ma adesso tocca a te sai !’
‘Ah si ? E cosa mi farai adesso ?’
Lei si alz’ e and’ a prendere una scatola dal mio armadio”Adesso ti scopo come piace a te’ma prima fattela un p’ leccare dalla tua bambina”
Io non mi feci pregare e sdraiandomi supina con la testa tra i cuscini aprii lentamente le cosce facendo un cenno a mia figlia col dito’Titti si mosse sinuosa verso di me mentre il mio dito indice indicava la mia fica depilata”vieni ad assaggiare la mamma tesoro’vieni a vedere da dove sei uscita tanto tempo fa”
Lei si scost’ i lunghi capelli e inizi’ un grande lavoro di bocca sulla mia vulva’chiaramente la zia le aveva insegnato proprio bene, visto come me la bagnava con la sua saliva’non che ce ne fosse bisogno perché ero gi’ un lago l’ sotto”mettimi un dito dentro Titti’senti come sono calda e bagnata dentrooo’
Titti fece scivolare un dito nella mia fica e lo gir’ tutto attorno, stimolandomi poderosamente’feci una gran fatica a non venire subito, avevo visto mia sorella allacciarsi ai fianchi il dildo che usavamo spesso tra noi e desideravo un profondo orgasmo vaginale’Marta sal’ sul letto e Titti si spost’ ansiosa di vedermi scopata dalla zia”Titti tesoro adesso guarda bene come si scopa una troia come tua madre’pi’ tardi ti insegneremo anche a dare’e magari chiss’, anche a prendere’intanto per’ bagna tutto il cazzo con la tua saliva’
Mia figlia lecc’ e ciucci’ il pene di gomma mostrando chiaramente di avere un futuro anche da bisex.
Io per’ lo volevo dentro e afferrai i fianchi di mia sorella tirandola a me’lei mi stuzzic’ un poco facendo scivolare la punta del fallo sulla fessura e poi me lo infil’ lentamente dentro, dilatandomi la fica’gli occhi di Titti erano su quella viziosa penetrazione’io muovevo i fianchi godendomi la pienezza che mia sorella mi spingeva sempre pi’ a fondo.
Marta prese a fottermi come piaceva a me, con affondi lenti ma profondi, mentre io mi titillavo il clito e offrivo le punte aguzze dei miei piccoli seni alla dolce Titti, che si mise a succhiarli avidamente, come faceva da bambina.
Il mio respiro si faceva sempre pi’ veloce mentre sentivo tutto il corpo avvicinarsi al piacere supremo’mi godetti consapevolmente quei stupendi istanti che precedono l’esplosione’Marta, conoscendomi profondamente seppe cosa fare e infilando il dildo solo per pochi centimetri nella mia vagina lo fece roteare, facendo esplodere il mio orgasmo vaginale’onde su onde di un piacere indescrivibile mi assalirono, lasciandomi senza fiato e alla mercé completa delle mie due amanti incestuose’
Quando riaprii gli occhi, un minuto buono dopo aver goduto, mia sorella non era nella stanza, mentre Titti mi guardava accarezzandomi con amore”La zia è andata a prendere le sigarette, giusto ?’
‘Penso di si mamma’lo sai come le piace godere”
‘Eccome se lo so’è cos’ che hai preso il vizio vero ?’
‘Si mamma’senti, ti dispiace tanto che io fumi ?’
‘Ma no tesoro, se fumare ti d’ piacere”
Marta ritorn’ dal salotto, con le Marlboro e il portacenere”Non pensavate mica di aver finito vero ? Beh, io per’ non sono ancora venuta”
Si mise in mezzo tra me e Titti e noi le demmo le attenzioni che desiderava, baciandola, accarezzandole le poppe sodissime, strofinandole le dita nella fessura”chi di voi mi accende una sigaretta ?…e chi di voi mi lecca il buchino ?’
Io presi una sigaretta e la misi tra le non pi’ innocenti labbra di Titti’gliela accesi e scesi a fare il mio lavoro’Marta si gir’ mettendosi alla pecorina facilitandomi l’accesso al suo orifizio anale mentre mia figlia porgeva la sigaretta alla zia che aspirava profonde boccate’le leccai il buchino con ardore, sentendo i suoi muscoli rilassarsi’presi il piccolo dildo trasparente e glielo ripassai sulle chiappe, sentendola gemere’quando vidi mia figlia Titti prendere una enorme boccata dalla sigaretta e baciare la zia che aspirava il fumo avidamente le spinsi il dildo nel culone, che si apr’ come una rosa’Marta mugol’ profondamente rilasciando il fumo dalle narici con lentezza’poi si gir’, col dildo a cuneo ben piantato nel sedere’e la sua fregna grondante di umori si apr’ davanti ai nostri occhi’presi dalla scatola le 3 sfere colorate unite da una cordicella e le feci scivolare tra le sue grandi labbra tutte lucide di sborra femminile’appena Titti spense la sigaretta la zia ne reclam’ un’altra col classico gesto delle due dita tese e la mia bimba la accontent’, mettendogliene una tra le labbra e avvicinando la fiamma dell’accendino all’estremit’, proprio mentre io le facevo scivolare le sfere nella sorca pulsante’
Ero sempre affascinata dal modo selvaggio di godere che aveva mia sorella, che univa tutti i suoi vizi in un unico attimo di struggente piacere’Titti scese a succhiare il suo grilletto mentre io raggiungevo la bocca di mia sorella per scambiarci i suoi adorati baci fumosi alla francese, che tanti anni prima mi avevano fatto venire il vizio del fumo’il suo orgasmo mont’ lento ma poderoso e la squass’ per lunghissimi secondi, il suo ano stringeva ritmicamente il dildo, la sua vagina pulsava veloce, la sua bocca semiaperta rilasciava suoni osceni’
Pi’ tardi, in salotto, rilassate e soddisfatte ci guardammo complici della lussuria che ormai univa la nostra famiglia di sole donne’.

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