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Mia sorella Giuseppina 06.01

By 25 Giugno 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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CAPITOLO 7 Sabato mattina

Mattino, la sveglia suona. Come è solita fare si volta su un fianco e la spegne. Anche se è sabato e sono solamente le 8:00 si alza controvoglia e si infila in bagno per una doccia rinfrescante. Seduta per fare pipì, sente come la figa dolerle e osservandola nota le labbra rosse e gonfie. Con le mani sul pube depilato, tira indietro la pelle e nota il forte rossore del clitoride. Questo, sensibilissimo, fa quasi male al solo sfiorarlo.

Pensa al giorno prima e si chiede quante volte abbia goduto, e se non stia chiedendo troppo al suo corpo. Si sente fremere al ricordo della giornata passata.
Si siede sul bidè e si fa una lavanda rinfrescante. Al tocco gentile e delicato dei suoi polpastrelli, percepisce distintamente il clitoride duro e sensibile. Un certo fremito di piacere sale al contatto delle sue dita e si meraviglia della reazione che sta provando.
Mai prima di all’ora aveva fatto tanto per darsi piacere e mai aveva provato tanto piacere con uno dei suoi fidanzati precedenti.

Con il cuore che le batte in subbuglio, non si asciuga neppure, lascia che le gocce d’acqua le scendano lungo le gambe e si guarda allo specchio. Le sue occhiaie sono una chiara prova del risultato di quello che ha fatto. Si rimira compiaciuta per quello che il tipo le sta facendo.

Il pensiero di quella squisita lingua la sta eccitando e le guance si sono subito arrossate. Tutti quei giochi che le faceva fare poi.. Istintivamente si porta una mano sul clitoride e come sente un certo fastidio, come di pizzicare, toglie la mano a malincuore. Gli duole la schiena e fa scrocchiare il collo facendo roteare la testa. Le viene da ridere per la posizione strana in cui ha voluto che si mettesse, dimenticando di come solo poche ore prima non la trovasse affatto divertente.

Improvvisamente si sente il gusto della sborra del tipo in bocca e disgustata si lava i denti. La sera prima era arrivata a casa e per la stanchezza si era messa immediatamente a letto.
Sotto la doccia, l’acqua le accarezza la pelle e la stimola piacevolmente. Con i capezzoli ritti, le sensazioni sono ancora più accentuate e dal clitoride giungono ancora nuovi stimoli che la eccitano.
Continua a pensare alla serata passata. Turbata, incerta su cosa provasse veramente soddisfacendo le turbe del misterioso tipo. Una parte di lei rabbrividisce al pensiero di tutte quelle cose che fino a una settimana prima considerava proibite.. Sporche. Le mani ridiscendono dal collo e passano su entrambi i seni. La carezza gentile e prolungata delle dita sui capezzoli la fanno fremere. In cuor suo lo vorrebbe ringraziare per il piacere che le sta facendo provare.

Con solo l’asciugamano legato sopra al seno e uno attorno hai capelli, torna in camera e controlla il computer trovando una nuova email del SIG.X.
L’appuntamento questa volta è alle 12 in punto al centro commerciale. Doveva dire ai suoi genitori che andava a fare un po’ di compere con le sue amiche e poi sarebbero andate a vedere un film e a mangiare una pizza da qualche parte. Li avrebbe poi chiamati, per far sapere quando era pronta per tornare a casa. ‘A giudicare dal numero di balle che doveva raccontare deduce che sarebbe stata una giornata impegnativa.’ Doveva indossare una mini corta e portarsi dietro il nuovo bikini della scorsa settimana. Doveva aspettare all’ingresso sud con gli occhiali scuri indosso, qualcuno sarebbe passato a prenderla dopo pochi minuti.
Giuseppina sapeva che sarebbe stata sempre la stessa persona, o almeno lo sperava.

Nulla di strano pensava. Ha stampato la mail poi si è diretta in cucina.
Durante la colazione più affamata del solito, ha spiegato il programma del giorno ai suoi genitori. Come da email ricevuta ha detto che accompagnava le sue amiche per negozi e che una volta finito sarebbero andate a vedere un film al cinema. Quando suo padre le ha chiesto quando sarebbe rientrata, ha risposto che li avrebbe chiamati per tornare a riprenderla.

Essendo sabato, c’era più gente al ristorante e si aspettava un rifiuto. Invece suo padre le ha detto che doveva chiedere a suo fratello se era libero per accompagnarla. Le ha anche dato 20 euro per la pizza, lei li ha presi pensando a quanto fosse ironica la cosa.

Chiedere un favore a suo fratello sarebbe stata una seccatura, sapeva che le avrebbe chiesto qualcosa in cambio.

Infatti per ottenere il suo consenso, ha dovuto promettere che laverebbe il bagno per tutta la settimana.

Questo per lui era la prova che qualcosa non andava in lei ed era fermamente convinto di volerlo scoprire.

All’ora di pranzo erano puntuali davanti all’ingresso principale dell’ipermercato dove, come ogni coppia di fratelli che si rispetti, si sono salutati con un veloce scambio di insulti. Lei si è spostata verso l’entrata laterale e accostata contro al muro si è messa gli occhiali scuri. Non sono passati 2 minuti che ha sentito la voce ormai famigliare.
‘Afferra il mio braccio e seguimi.’ Ha detto Tonino con voce ferma e risoluta.

Lui la osserva camminare con passo incerto, senza sapere dove la stesse portando e ha anche notato come le sue anche ondeggiavano.
‘Che ragazza ubbidiente.’ Pensa con un sorriso sornione. La guidata fino alla macchina e aperto lo sportello posteriore l’ha fatta sedere.
‘Il gioco è sempre uguale come se fossimo a scuola.’ Le ha detto.

La macchina era parcheggiata in mezzo a molte altre e lui afferrata la videocamera, ha incominciato a registrare.
Alla sua Giusi ha dato l’ordine di sempre:
‘Togli i vestiti e gettali sul pavimento.’

Oramai era abituata a questo avendolo fatto ogni giorno della settimana.
I primi giorni era lenta e restia a farlo, ma ora slacciata la minigonna e abbassate le mutande, si toglieva la camicia e infine il reggiseno. In un batter d’occhio era nuda in attesa di nuovi ordini che sapeva già quali fossero.

Tonino ha passato ancora lunghi istanti a registrare. Lei nuda sul sedile, con le auto parcheggiate attorno a loro e l’ingresso dell’ipermercato. C’erano molti clienti quel sabato e lui li ha ripresi mentre passeggiavano verso l’ingresso o erano in macchina alla ricerca di parcheggio.
Soddisfatto delle riprese, ha fatto mettere Giuseppina nella posizione abituale sdraiata sul sedile. Con la testa posizionata dietro di lui questa volta. Le gambe divaricate, una sullo schienale del lato passeggero e l’altra su quella posteriore.
Chiuso lo sportello è entrato in auto e accesa la macchina, ha alzato il volume della radio.

Lei era preoccupata perché non sapeva dove era o cosa stesse accadendo attorno a lei. Era completamente nuda e si proteggeva il volto solo con le mani, mentre le gambe divaricate e la sua intimità, erano alla mercé di possibili sguardi indiscreti.

Lui sapeva esattamente dove andare, verso il mare. Ha rimesso nuovamente in funzione la videocamera e ha incominciato a registrare Giuseppina sdraiata sul sedile posteriore.
‘Mettiti un dito in bocca e poi incomincia a masturbare la tua piccola figa.’

Lei prontamente ha eseguito.

‘Come sono passati alcuni secondi rimetti le dita in bocca e ripeti l’operazione. Voglio vedere la tua figa bagnarsi.’

Dopo alcuni minuti ha potuto registrare come la piccola figa depilata fosse umida di umori.
‘Ora voglio che incominci a masturbarti con decisione. Se non godi in 5 minuti ti faccio scendere e vedere nuda davanti a tutti.’

Senza attendere oltre si è messa di impegno a masturbarsi come ha fatto da sola la sera prima. Il dito entrava in lei sempre più velocemente e sempre più profondamente e con l’altra mano stuzzicava il clitoride per accentuare il piacere.

Davanti a lui si sono parati 3 autotreni. Ha incominciato a superare il primo molto lentamente per rallentare e allineare il finestrino del conducente con quello della sua piccola Giusi.

L’autista non poteva credere hai suoi occhi.

Tonino stava registrando tutta la scena.

Giuseppina era concentrata nel darsi rapidamente l’orgasmo e non si è accorta di nulla.

Appena lui ha accelerato ha sentito il clacson del camionista in segno di disapprovazione per la sua fuga. Ha deciso di mantenere una velocità costante davanti a lui in modo che attraverso il lunotto posteriore potesse vedere quel che accadeva sul sedile posteriore della sua auto, mentre lui continuava a registrare.

Dopo alcuni minuti, Giuseppina ha incominciato a godere gemendo e vibrando tutta. Le sue dita non si sono fermate e hanno continuato a muoversi freneticamente finché spossata non si è fermata. Ha continuato a muoverle delicatamente lungo tutta l’apertura. Voluttuosamente, usava spandere la ciprigna sul clitoride e sulle grandi labbra con estasi e soddisfazione. I succhi vaginali erano tanto copiosi, che poteva sentirsi il sedere umido e questo le dava una forte emozione di piacere voluttuoso.

Tonino ha continuato a registrare ogni cosa. Prima della prossima uscita della tangenziale ha rallentato la macchina e si è diretto verso il mare. Non le ha mai detto di smettere di toccarsi e lei ha continuato ad accarezzarsi languidamente sentendo come le dita si insinuavano in lei fra le labbra e come si inumidivano della viscosità della ciprigna. Le ha infilate alternando a volte la punta di uno o due dita compiacendosi del piacere sottile e del calore che sprigionavano le sue piccole labbra.

Ha guidato per altri 10 minuti prima che arrivasse al posto che desiderava. Era un luogo abbastanza tranquillo. Non molta gente ci andava perché c’erano rocce ovunque ed era difficile poter entrare in acqua anche per la colonia di ricci di mare che stazionavano a partire dalla battigia.
Ma era anche una delle mete preferite per passeggiate romantiche e per la stupenda posizione che dava sui tramonti. Vicino al parcheggio, c’era un posto per fermarsi a fare pic-nik altrimenti non c’erano altre indicazioni per indicare il luogo.

‘Indossa il costume che siamo arrivati.’ Le ha ordinato, mentre fermava la macchina.
Prontamente, lo ha messo a tempo di record e ha sentito che la porta veniva aperta.

Poteva vedere come i suoi umori bagnassero il piccolo tessuto che le copriva il pube lasciando intravedere le sue labbra. Le ha afferrato la mano e la fatta uscire. Preso lo zaino, l’ha guidata lungo un sentiero che percorsero con non poche difficoltà.

Con gli occhiali scuri non riusciva a vedere nulla e non sapeva neppure dove erano se non perché sentiva le onde del mare. Sentiva chiaramente il vento accarezzarle le chiappe nude e pregava in silenzio che non ci fosse nessuno che la potesse riconoscere.

Tonino ha scelto un punto sufficientemente piano e ha allungato il telo da mare. Ha fatto adagiare Giuseppina a terra e si è assicurato che avesse la testa verso l’acqua e i piedi verso il parcheggio. Accesa una radio, le ha detto:
‘Resteremo qui per circa un’ora o poco più. Siamo gli unici in questo posto. Qui non ci viene mai nessuno, non è buono neppure per una passeggiata.’ Le ha mentito spudoratamente mentre si augurava il contrario.

Ha nuovamente controllato attorno a loro e non ha visto realmente nessuno. Ha preso dallo zaino la lozione solare e ha incominciato a spalmarla sulle spalle e il collo di Giuseppina. Come è arrivato all’altezza dei seni ha sciolto la stringa superiore. Le ha detto di sollevarsi leggermente e raggiunto il nodo dietro alla schiena ha tirato contemporaneamente con entrambe le mani.
Come ha gettato via la piccola stoffa, ha ripreso a spalmare la lozione sui piccoli seni. In breve i capezzoli sono diventati duri e dritti e lui ha continuato a spalmare la lozione massaggiandoli e stuzzicandoli. Di tanto in tanto li afferrava con le dita unte e dolcemente li tirava. Si è fermato e ha registrato il posto dove erano per scendere poi su Giuseppina in topless e continuare a riprenderla con una panoramica del posto.

è tornato nuovamente al lavoro su di lei spalmando nuovamente la crema sul petto e sullo stomaco. Senza esitazione questa volta, ha preso entrambe le stringhe ai lati del pezzo di sotto e le ha slacciate. Non ha chiesto neppure il suo permesso o di muoversi minimamente. Lei è rimasta ferma, immobile, mentre afferrato ora il piccolo triangolo di stoffa l’ha tirato via. Le stringhe sono scivolate via da sotto al suo sedere lasciandola completamente nuda.
‘Questi non ci servono più.’ Le dice come se fosse una cosa normalissima.

L’ultima volta che era sulla spiaggia, lei pensava di essere coperta in qualche modo. Ora era consapevole di essere nuda e ha sperato in cuor suo che non ci fosse veramente nessuno. Si sentiva presa in giro per aver indossato un costume solo per spogliarsi dopo una manciata di minuti, ancora non aveva imparato a sopportare le beffe da parte del SIG. X e del suo amico.

Tonino ha spalmato la crema su ogni centimetro del suo corpo. Arrivato all’altezza del pube nudo ha passato molto tempo a giocare spalmando la crema. Dal principio si è accontentato di passare le mani unte sulle labbrine delicatamente. Poi ha insinuato le mani all’interno del taglio della figa eccitandosi nel sentirla come era liscia e morbida al tatto. Ha delicatamente divaricato le piccole labbra rosse e ha versato direttamente sopra la lozione solare.

Giuseppina, dapprima preoccupata di essere palpata in quel modo all’aperto, si era rassegnata decidendo di godersi il massaggio. Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato tra le gambe e anzi attendeva impaziente. Al contatto della crema fredda sul clitoride, freme inarcando d’istinto la schiena.

Ha spalmato crema insinuando anche un dito all’interno della vagina facendola sussultare. Quella deliziosa pesca da mangiare pensava. Aveva il cazzo duro che spuntava dagli slip del costume, mentre ha continuato a passare molto tempo a lubrificare e ungere la figa e poi il resto delle gambe.

Si è alzato e ha incominciato a registrala con la telecamera camminandole attorno. Ha poi preso le sue braccia e gliele ha fatte mettere dietro alla nuca.
Questo ha allungato all’indietro le già piccole tette. Ha afferrato le caviglie e le ha divaricate più che ha potuto. A preso la videocamera e ha registrato il tutto ancora una volta.
L’ha lasciata così per alcuni minuti finché non ha visto un’auto arrivare nel parcheggio.
Immediatamente ha preso il piccolo vibratore rosso dal suo zaino e gli ha versato un po’ di crema solare ungendolo. L’ha messo nella sua mano e dopo averlo acceso le ha detto.
‘Devi farlo andare su e giù lungo le labbra della figa e ogni 30 secondi lo devi inserire dentro per qualche centimetro, come l’altra sera.’

Ripresa la video camera, si è alzato ponendosi dietro di lei per riprenderla, mentre lei incominciava a far scorrere lentamente il vibratore su e giù lungo la sua figa piccola e stretta.

Ha messo la punta in mezzo alle sue labbrine e ha premuto leggermente spingendolo dentro. Questi è entrato più della lunghezza di una falange o due.
La fica era molto umida per via di tutta la lozione solare che le aveva applicato, doveva stare molto attenta a non urtare l’imene. Poco dopo lo ha estratto completamente e l’ha reinserito dentro. L’ha fatto per alcune volte per poi calarlo sempre più giù, fra le labbra della figa.

Ogni volta che lo passava lungo il clitoride, le vibrazioni la facevano tremare e ansimare.

La telecamera ha continuato a registrare i movimenti sulla figa, fino a che non ha visto gli occupanti della macchina scendere e incamminarsi verso il bordo della strada.
Lui ha allargato lo zoom e ora poteva inquadrare la coppia nel parcheggio, un ragazzo e una ragazza, e contemporaneamente anche Giuseppina che si stava masturbando. Non c’è voluto molto prima che la coppia li notasse.
La prima è stata la ragazza ad indicare verso di loro allungando il braccio. Non potevano credere ai loro occhi: a meno di venti metri da loro una ragazza nuda si stava masturbando in una posizione oscena, come se non bastasse un tipo con la videocamera registrava il tutto.

Tonino ha continuato ad osservare la coppia aspettandosi una qualche reazione, ma sono rimasti ad osservare la scena da lontano appoggiati alla balaustra. Lui invece, ha aperto il treppiedi e montata la telecamera l’ha posizionata nella posizione in cui era. Si è assicurato, che l’obiettivo registrasse sia la copia intenta a guardarli, sia Giuseppina. Pienamente soddisfatto per la registrazione della sua video camera, ha camminato attorno a lei e ha osservato come il vibratore entrava ancora lentamente nella piccola figa vergine.

Si sentiva eccitatissimo. Ha osservato ancora la coppia che non sembrava intenta a muoversi. Si è inginocchiato vicino alla testa di lei e ha estratto il cazzo duro dal costume. Ha girato di lato la faccia di Giuseppina e chinatosi in avanti ha guidato la cappella come se stesse per scoparla. Come di consueto lei si è limitata a succhiare e muovere un poco la lingua, il resto del movimento è stato fatto da lui.
Si muoveva sopra a lei come se la stesse veramente scopando.

Oramai lei aveva acquisito una certa pratica e ha succhiato lentamente come lui ha spinto nella sua bocca.

Tonino ha visto che è arrivata un’altra macchina e questa volta ne sono usciti tre ragazzi.
Gli c’è voluto un certo tempo prima di raggiungere la coppia al bordo del parcheggio, ma poi sono stati richiamati dalle loro risa e finalmente li hanno visti. Hanno osservato bene come stava scopando la bocca di Giuseppina, mentre lei si stava masturbando con un vibratore nella figa.

Una nuova idea gli ha illuminato la mente. Ha tolto dalla bocca il cazzo e l’ha rimesso nel costume alzandosi.
‘Continua. Io torno subito’ Le ordina.
Lei ubbidisce troppo impegnata a darsi piacere per chiedersi dove stava andando lasciandola sola.
Per come era duro riusciva a nascondere e coprire con fatica il glade mentre si dirigeva verso le scale che portano al parcheggio. Una volta che li ha raggiunti, Tonino con un largo sorriso che prendeva tutta la faccia, li ha salutati.
‘Salve.’

La coppia ha subito commentato lo spettacolo a cui avevano assistito. Dai giudizi che stavano esprimendo, traspariva tutta l’eccitazione che gli aveva messo in corpo.
Lui gli ha spiegato che la sua ragazza aveva perso una scommessa e doveva fare tutto ciò che lui gli chiedeva per una settimana. La ragazza ha guardato il suo boyfriend e ridendo, ha detto che non scommetterà mai con lui. Tutti hanno riso nervosamente. Gli occhi dei tre ragazzi erano incollati su Giuseppina che si stava ancora masturbando col vibratore.
Tonino allora si è rivolto a loro:
‘Uno di voi ha voglia di farsi succhiare il cazzo mentre gli altri lo guardano?’

Tutti si sono guardati in faccia e uno dei tre gli ha risposto gridando:
‘IO VOGLIO!’

Tonino ha detto agli altri di stare a guardare, mentre ha accompagnato il ragazzo giù dalle scale. Mentre si avvicinavano, gli dettava le regole. Doveva tirare fuori il suo cazzo e lasciare che lei lo succhiasse. Quando incominciava a godere doveva toglierlo dalla bocca e sparare il suo carico in una piccola ciotola che stava ponendo al lato della ragazza. Se avesse fatto tutto come gli era stato detto, allora non potrebbe credere alla fortuna che gli era capitata.

‘Proprio un bel giochino.’ Sentono alle loro spalle dopo pochi metri.
Si voltano sorpresi, la ragazza li aveva seguiti. ‘Lisa non credo che” L’interrompe il suo ragazzo che nel frattempo non si era mosso.

‘Ma come? Solo i maschietti partecipano?’ Chiede rivolta a Tonino.
Tonino non se l’aspettava, non sapeva se fidarsi e guarda verso il suo ragazzo che si stringe nelle spalle, come per dire ‘non so che posso fare.’ Non capisce le sue intenzioni, una solidarietà femminile non era da escludersi e avrebbe rovinato tutto.

‘Tranquillo non vi rovinerò la festa, una scommessa è una scommessa.’ Afferma con un sorriso intuendo i dubbi di Tonino.

‘Bene, ma voglio assoluto silenzio, qualunque cosa accada.’ I due annuiscono.

Una volta sul posto la ragazza si avvicina a Giuseppina. Tonino la trattiene per un braccio, ma lei si libera e voltatasi sorride e portato il dito alla bocca, fa segno di fare silenzio. Una volta tanto è lui sotto scacco e non può far altro che fidarsi.

Si inginocchia tra le gambe di Giuseppina e allontana il vibratore sorpresa dall’assoluta mancanza di resistenza. Giuseppina non gradisce l’interruzione e le scappa un gemito di disappunto. La ragazza si raccoglie i capelli dietro le spalle con una mano e si china ad assaporare quel morbido frutto.

Giuseppina era convinta che fosse sempre lo stesso tipo e, appena ha sentito il contatto della lingua, ha inarcato la schiena entusiasta al pensiero di ripetere l’esperienza della sera prima. Le leccate erano lunghe e lente. La lingua partiva da molto in basso, quasi al contatto con il piccolo buchetto del sedere e si insinuava profondamente fra le calde labbra vaginali per terminare al clitoride. Fremeva e ansimava come questa le stuzzicava il piccolo bottoncino di carne duro. Ad ogni lappata, assecondava il movimento alzando il bacino e muovendosi al ritmo della lingua. Si augurava che accellerasse il movimento, ma è rimasta delusa quando, dopo poche lappate l’idillio si è interrotto.

Tonino era esterrefatto e sbalordito. Eccitato all’inverosimile aveva solo una lamentela da farsi, aveva lasciato la videocamera spenta. Era tanto preoccupato e successivamente esterrefatto della sorpresa, che si era dimenticato di immortalare l’evento. Quando poi aveva visto quello cui si stava accingendo a fare, si augura che non la facesse venire e pochi istanti dopo, non ne rimane deluso.

Lei si rialza lasciando Giuseppina ancora lontana dall’orgasmo, ma decisamente su di giri. Quindi guida nuovamente la mano con il vibratore riportandolo all’ingresso della vagina, in modo che possa continuare a masturbarsi.
Quindi si alza e ritorna verso un raggiante Tonino e al stupefatto ragazzo. Sottovoce sussurra: ‘Deliziosa porcellina… Ottima scelta.’ Infine li supera avviandosi verso il suo amore che la guarda carico di desiderio. Appena lo raggiunge lui l’abbraccia e la bacia con trasporto facendole sentire la sua dura eccitazione contro il pube. Abbracciati strettamente e intenti a respirare, le bisbiglia all’orecchio: ‘Ti amo maialina… Sei fantastica.’
Si discostano e lei lo prende sotto braccio e tornano a guardare verso il mare e allo spettacolo della ragazza, ma non prima di aver visto come i pantaloni si erano deformati a causa della evidente erezione.

Tonino non perde tempo e fa segno al ragazzo al suo fianco che era arrivato il suo turno.

Non riusciva a toglierle gli occhi da dosso. La guardava con una tale bramosia ed eccitazione che il cazzo gli stava per scoppiare nei pantaloni. Per lui e per i suoi canoni le è sembrata decisamente bella mentre si avvicina, lei stava inserendo il giocattolo nella figa imperlata di umido.

Tonino l’ha aiutato a inginocchiarsi vicino a lei. Si è abbassato la cerniera dei pantaloni e il cazzo duro è saltato fuori, libero di ergersi tronfio e duro. Come le ha avvicinato la cappella alle labbra, lei ha aperto la bocca e si è sentito il cazzo risucchiare. Era la prima volta per lui. Stava provando quello che tanti amici avevano decantato come la gioia più bella che un ragazzo potesse sperimentare ed in quel momento stava impazzando di piacere. Giuseppina da parte sua ha iniziato a succhiarlo come sempre, ma per un inesperto come lui, era come se fosse stata una vera professionista dell’arte. Si stava sentendo volare in paradiso.

Era evidente che il povero ragazzo era troppo eccitato e che non aveva una ragazza, perché in meno di due minuti ha tolto il cazzo e ha sparato la sua sborra nella ciotola come gli era stato richiesto. Si è segato furiosamente, mentre continui getti si riversavano fuori dalla cappella. Appagato si è rivestito.
Giuseppina non riusciva a capire il perché di quella novità. Aveva capito che non le piaceva? Finalmente un atto di pietà? Ha deciso che non le importa molto del perché, l’importante era che potesse evitare quei disgustosi assaggi. Continuava ancora senza fermarsi con le mani sulla sua figa. Alcuni schizzi l’avevano colpita sul collo quando il tipo le ha tolto il cazzo dalla bocca e se li sentiva colare, ma è rimasta immobile.

Tonino, con la video camera in mano, non si è fatto scappare nulla di tutto questo.
Ha fatto segno poi agli altri ragazzi di raggiungerlo e gli è andato in contro. Ha dettato le stesse regole ribadendo che prima di venire, dovevano togliere il cazzo dalla bocca e godere nella ciotola. Continuava a ripetere che la cosa più importante era l’assoluto silenzio. Una volta accettato li ha fatti accomodare al fianco della faccia di Giuseppina. Non sono durati molto di più del precedente e dopo che anche l’ultimo avesse finito di godere, si è alzato e si è diretto dove Tonino stava registrando. Insieme e lentamente, si sono diretti verso il muro, trovando anche gli altri ragazzi.
Si è guardato intorno e ha visto la coppia raggiungerli. Allora bisbigliando, per non far capire a Giuseppina della loro presenza, gli ha chiesto:
‘Avreste voglia di stare a guardare cosa accadrà ora?’

Di rimando la ragazza gli risponde a sua volta lasciandolo nuovamente di stucco.
‘Hai voglia di vedere come soddisfo il mio uomo?’

Tutti si guardano in faccia gli uni con gli altri. Lo sbigottimento del fortunato fidanzato è totale. Tonino annuisce vistosamente e lei si inginocchia davanti a tutti e aperta la patta, estrae il cazzo che già tante volte aveva assaporato.

Lo lecca e lo assaggia facendolo sparire completamente in bocca e una volta estratto, lo lecca ancora sotto la cappella.
‘Vuoi portarmi la ciotola o lo bevo?’

Sorridente Tonino corre e porta il prezioso oggetto. Nota come il va e vieni della testa della ragazza sia affannoso e ritmico. Continua imperterrita sempre più veloce fino al punto di sentire un gemito sordo partire dalla bocca del fortunato fidanzato e il cazzo comparire umido di umori. Nello stesso istante uno schizzo la colpisce sul mento mentre i restanti si riversano nella ciotola.
Terminato, lo consegna a Tonino e lei torna a lappare e a succhiare il cazzo per nettarlo e per assaporare le stille di nettare che ancora vi erano rimaste.

Terminato lo spettacolo, i due fidanzati si sono ricomposti e hanno guardato i ragazzi che li stavano osservando eccitati. Rischiaratosi la gola osserva Tonino e gli chiede.
‘Stavi dicendo? Cosa sarebbe accaduto ora?’ Cerca di apparire distaccata, ma il rossore alle gote tradiscono il suo eccitamento.

I ragazzi si stavano aggiustando chi i pantaloni, chi il costume e hanno risposto all’unisono che non stavano andando da nessuna parte.

Stordito ed eccitato, cerca di trovare un poco di lucidità mentale e li ha fatti accomodare sugli scogli vicini ai piedi di Giuseppina, non prima di aver raccomandato di restare seduti e in silenzio.

Lui ha fatto un giro attorno a loro registrando con la cinepresa e infine ha fatto un primo piano della ciotola. Era piena per quasi la metà. Ha pensato che i ragazzi hanno avuto una buona goduta nonostante i tempi scarsi.
Si è avvicinato a lei e le ha detto a bassa voce: ‘La lozione per bambini è vicino alla tua vita.’
Lei appena l’ha trovata annuisce
Ora ad alta voce in modo che tutti sentano: ‘Ogni volta che dico ORA, devi immergere ancora il vibratore nella ciotola e farlo scorrere nella figa.’

Gli spettatori si guardano l’un l’altro. Non potevano credere a quello che avevano appena sentito.
Tonino l’ha spento e ha gridato ‘ORA!’

Giuseppina ha prontamente immerso la punta del vibratore, l’ha sollevato e i ragazzi hanno visto quanta sborra bianca vi si era appiccicata sopra. Ha guidato il giocattolo in lei e l’ha fatto sparire per la lunghezza di un mezzo pollice. Quando l’ha estratto era completamente pulito se non per gli umori della figa. Lei ha continuato a fare questo movimento lento per oltre cinque minuti dettato dalle innumerevoli volte che sentiva il comando.

Lui ha continuato a registrare anche le facce incredule dei ragazzi. Dopo altri cinque minuti sentiva che Giuseppina gemeva ogni volta che si infilava il vibratore in figa e passata la videocamera a uno dei ragazzi l’ha fermata.

Era visibilmente contrariata e un grugnito inequivocabile enunciava la sua insofferenza, ma non ha detto nulla.

Le ha sollevato le gambe e le ha piegate in modo che ora le caviglie fossero all’altezza delle orecchie. Le ha preso le mani e gliele ha messe vicino alla figa.
‘Come ieri.’ Si limita a dire Tonino.

Prontamente si è infilata le punte delle dita all’interno della vagina e ha divaricato leggermente. Sapeva cosa stava per accaderle e fremeva impaziente. Era spalancata con la figa rivolta in alto e sapeva cosa stava per accaderle perché l’aveva già fatto la sera prima.

Tonino le ha passato rapidamente la la punta della lingua lungo l’interno della figa e come è giunto al clitoride, il duro e morbido contatto l’ha fatta sobbalzare e sbuffare lasciandola senza fiato.
Constato che il gusto non era poi tanto diverso da come se lo ricordava, ha iniziato a leccarle la fessura aperta della fica. Pochi istanti dopo ha inserito una delle dita più per tenerla ferma che per darle piacere. Sapeva che avrebbe potuto mettere molto in profondità quel dito, ma si è accontentato della sola punta. Ha iniziato a leccarla velocemente sul clitoride ed ha inserito un secondo dito in lei.

Giuseppina ora era più vicina che mai a godere.

Ha avuto già un orgasmo in macchina, ma quella lingua meravigliosa che le lavora il clitoride la stava portando ancora in cielo.

Tutti i presenti guardavano come Giuseppina fremeva e rantolava di piacere sotto i colpi della lingua. Hanno visto Tonino prendere la ciotola con la sborra e sollevarla in alto vicino a lui.

Più vicino era il suo orgasmo e più lontano provava a tirare le dita per aprirsi alla lingua di Tonino. Ora si era allargata la figa per quasi tre dita e ha incominciato a grugnire e fare piccoli gemiti.

Tonino sapeva che non mancava molto e il suo bacino ha incominciato a tremare davanti alla sua faccia. Lui ha cercato di separare le sue dita in lei come ha potuto e ha visto che la figa si è aperta ulteriormente di un altro dito.

Giuseppina era ora sprofondata nelle ondate del suo orgasmo, lui ha quindi portato la ciotola al contatto delle sue dita e ha riversato il contenuto in lei.
Tutto il viscoso bianco sperma è sparito lentamente nella sua piccola figa. Ha fatto scivolare il torrente di sborra lungo le sue dita e direttamente dentro alla piccola vergine vagina. Gli ci sono voluti solamente pochi lunghi secondi perché la ciotola fosse vuota.

I ragazzi si sono guardati l’un l’altro con le espressioni più diverse.

Poco dopo Tonino ha detto a Giuseppina di rimanere in quella posizione, mentre era ancora scossa dal violento orgasmo. Come l’intensità degli spasmi hanno incominciato a scemare lei ha solamente rilassato i muscoli delle gambe quel tanto che basta per poterle allungare un poco ancora oltre la testa.

Respirava con affanno e si sentiva tutta sudata. Il cuore le batteva forte nel petto e aveva come l’impressione che gli ronzassero le orecchie. Non sa quanto tempo è rimasta in quella posizione scomoda, ma poi lui le ha preso le caviglie e l’ha rimessa nella posizione originale. Ora era comodamente sdraiata sull’asciugamano, intenta a respirare profondamente con tutto il corpo imperlato di sudore.

Maxtaxi
Un grazie particola a Lisa che con i suoi interventi sa rendere la storia ancor più avvincente.

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it anche msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

Ultima correzione 19-07-09

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