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Museo

By 15 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi rendo conto che a volte il destino ci riservi delle gradite sorprese o comunque come dicevano in un film comico gli eventi quando partono sono come una biglia di ferro su un piano inclinato e niente li può fermare’..e così durante una mia passeggiata al centro con la mia cercata solitudine, nascosto dai miei occhiali da sole e con i miei auricolari mi disperdevo sul corso ascoltando una delle più belle canzoni di Vasco Rossi c’est-a-dire ‘Senza Parole’ (anche se devo dire che le note mi sembrano un po’ simili a ‘Ogni volta”sempre sua però; e così mi lascio andare ad un sorriso da idiota ma mi piace stare in pace con me stesso; dall’alto dei miei quaranta anni mi posso permettere di darmi dell’idiota, no!? Mi piace vedere Roma in ogni suo anfratto e non finisco mai di scoprirla anche se &egrave la mia città; vedo un gruppetto di ragazzi e ragazze che mi viene incontro’.avranno avuto sui ventidue o ventitre anni; mi avvicina un ragazzo di questi chiedendomi un’informazione riguardo il museo delle cere; sono studenti universitari che abitano a Roma da pochissimo e mi chiedono quest’informazione; mi offro di accompagnarli volentieri e loro sembrano molto grati; nel loro gruppetto di cinque ragazzi composto da due ragazzi e tre ragazze non posso fare a meno di notare due delle ragazze presenti: una mora e una castano chiara veramente carine; non mi soffermo nei particolari fisici poiché non possiedo i raggi X ma spesso i miei sguardi incrociano quelli loro e le loro smorfie tra l’imbarazzo e la malizia esplicita mi fanno sorridere;mi piace il gioco e continuo i miei ammiccamenti; dopo aver scoperto i loro nomi ed essendomi presentato dico loro che oggi non ho niente da fare e mi fa piacere accompagnarli nella loro passeggiata al museo’magari potrei scoprire lati ancora più interessanti della statura dei personaggi rappresentati dalle loro copie di cera; le ragazze si chiamano Federica, Beatrice e Laura ma solo le prime due sono molto carine anche se l’altra &egrave molto loquace e cordiale; i ragazzi Piero e Gianluca non mi vedono di buon occhio come se desse loro fastidio i sorrisi che scambio con le prime due; nel percorso della visita ci sono sale in penombra per non rovinare le statue e quando guardiamo le effigi devo dire che sento entrarmi nelle narici il profumo delle ragazze quasi ‘drogandomi’ di ‘sensualità; sono molto vicino a loro anzi ‘con il dorso della mano sfioro quello di Federica’lei si allontana un secondo per riflesso ma poi si riavvicina riaccostandosi’.osserva Beatrice e poi mi guarda con la coda dell’occhio; la cosa si sta facendo interessante’..ci rechiamo in un’altra stanza e mentre osserviamo un’altra statua mi accorgo che Beatrice mi posa letteralmente la mano sulle natiche stringendomele decisamente e sgranando gli occhi di compiacimento; lei &egrave di fianco a me mentre Federica davanti’la stanza &egrave stretta e semi-buia e mentre i ragazzi leggono ad alta voce le caratteristiche di ciò che vediamo Federica mi spingeva contro la patta le sue natiche’..non tardo a raggiungere una certa consistenza sessuale e deglutii un po’ a fatica’la loro provocazione si fa decisa e io accetto la sfida’.Federica indossa una gonnellina molto provocatoria e io non tardo a infilarle la mano poco sotto la gonna accarezzandole la giovane carne osservando i segni di compiacimento nelle sue smorfie di sorriso; Beatrice non smette di infilarmi le mani dappertutto fino a quando ci accorgiamo che l’ora di chiusura &egrave passata da già mezzora; ci rechiamo all’uscita, non c’&egrave traccia del guardiano e le porte sono chiuse’.; dopo qualche minuto squilla il cellulare di Federica, devono essere i suoi tre amici ma noto strani sguardi da parte sua incrociando quelli di Beatrice; clamorosamente parlando al telefono dicono loro che sono già uscite e si trovano a un chilometro circa da lì e si sarebbero incontrati dopo; le loro intenzioni sembrano abbastanza’.palesi e nei loro occhi leggo il fuoco, sembrano vitrei quasi in preda ad un desiderio irrefrenabile’..ma non mi aspetto quello che sta accadendo’.Federica e Beatrice si avvicinano alla riproduzione del triclivio di Paolina, Beatrice si mette seduta e Federica tirandosi su la gonna si siede sulle gambe di Beatrice e cominciano a baciarsi; la visione mi fa un certo effetto ovviamente soprattutto quando Beatrice comincia a palpare le natiche di Federica e io nel basso ventre sento dei ‘movimenti’ abbastanza comprensibili; Federica si gira verso me e ammiccando mi chiarisce le sue intenzioni; &egrave chiara l’intenzione delle due: Federica si solleva spogliandosi del tutto e dando le spalle a Beatrice si risiede sulle sue gambe’.quest’ultima comincia a leccarle la schiena mentre con le mani perlustra la passera di Federica che comincia a gemere ma non rimane disoccupata mi prende per la cinta dei pantaloni portandomi a lei e dopo avermi sbottonato mi estrae l’arma carnale dal mio intimo con una voracità non indifferente e con la lingua gioca con la parte sottostante la mia cappella; il gioco mi eccita molto mentre Bea continua a infradiciarsi le dita dell’eccitazione di Federica; io mi sento come un pugile al nono round di un incontro di pesi massimi: le mie ginocchia sono instabili sotto i continui giochi di lingua della complice sul mio arnese che ormai ha raggiunto una durezza pari quasi a una spranga; mi inginocchio di fronte a Federica e Beatrice sapientemente le allarga le labbra sottostanti; entro nella passera di Federica quasi senza accorgermene per quanto &egrave bagnata e mentre Beatrice si diverte con il suo clitoride io la stantuffo in progressione; la sto scopando sapientemente facendole perdere il controllo mentre in preda all’oblio volta il collo baciando in bocca Beatrice e le loro lingue si intrecciano come fossero in pieno amplesso; mi rendo conto di essere solo uno strumento per loro ma la cosa non mi disturba d’altronde anche io volevo questo; Federica detta un aumento del ritmo e io sto scopandola sempre più velocemente quando raggiunge un orgasmo quasi violento trattenendosi a stento per non farsi sentire dal guardiano ma si sente che strozza tantissimo il gemito; allorché Federica si gira e si inginocchia davanti a Beatrice che aveva provveduto a togliersi il suo intimo rimanendo in minigonna; Federica ricomincia a lavorare di lingua ma stavolta preda della sua ‘arma impropria’ &egrave Beatrice che le dona la sua passera godendo senza freni; Federica la frusta con la sua lingua molto bene, si vede che &egrave già un’esperta mentre io attratto dalle natiche della ‘lingua profonda’ affondo di nuovo il mio randello nella sua passera rubandole un altro gemito di piacere; stavolta non ho remore e comincio a colpire come un martello pneumatico, senza sosta; le natiche di Federica ballano violentemente sotto i miei colpi che non cessano nemmeno un secondo fino a che ascolto Federica di nuovo gemere in preda a un nuovo orgasmo quasi in contemporanea con quello di Beatrice che riversa il suo piacere nella bocca della mia ‘vittima’; &egrave passata quasi un’ora ma né io né loro siamo sazi: Federica si sdraia sul triclivio e Beatrice si rioccupa di nuovo della sua preda preferita mettendosi in ginocchio sul divanetto tra le gambe di Federica e leccandola di nuovo con molta sapienza; Federica gode veramente come una cavalla in amore e io ho una visione fantastica: il culo di Beatrice &egrave la perfezione assoluta e in quella posizione così acuta il foro del suo sedere mi attira da morire e ho una conferma delle mie attenzioni vedendo Bea che con il dito se lo solletica: mi avvicino e comincio a leccarle l’orefizio tutto intorno e con la punta della lingua le stuzzico la porta d’ingresso: punto decisamente la mia cappella gonfia verso il suo canale e allargandole un po’ l’entrata con la punta dei miei pollici guido delicatamente l’ingresso’..la mia cappella entra per metà e Beatrice emette un urletto niente male ma mi spinge a continuare e premendo sento che la punta &egrave entrata: faccio un po’ di giochi per abituare l’ingresso e all’improvviso lo spingo tutto dentro: Beatrice strozza il suo dolore/piacere e io prendendola per i fianchi vedo il mio randello scomparire tutto nel suo culetto; &egrave anche lei che da delle spinte verso me e io non resisto a colpirla ripetutamente sia con le mani sulle natiche che stantuffandola ferocemente; Beatrice e Federica godono quasi contemporaneamente raggiungendo un orgasmo violentissimo; io continuo non sazio a inculare decisamente Beatrice fino a quando sento che il mio seme &egrave quasi giunto all’arrivo: esco da Beatrice e stavolta impongo io il gioco ‘mi siedo sul triclivio e faccio inginocchiare sia Federica che Beatrice di fronte a me: tenendomi il cazzo in mano lo porgo alternatamene sia a una che all’altra facendomi succhiare la cappella in continuazione finch&egrave non convergono le lingue insieme sulla mia punta: sento che sto per venire e le due lingue sono assetate: il mio sperma le raggiunge inondandole insieme con una quantità incredibile e ingorde cercano si sopraffarsi una con l’altra per cercare di berne più possibile; sono esausto ma ho goduto tantissimo mentre mi godo un altro spettacolo’.Beatrice e Federica si baciano come all’inizio con le lingue e le bocche intrise di sperma’.uno spettacolo”e pensare che a me i triclivi mi facevano vomitare”.

Morocchineri”

Lascio sempre il mio contatto alle esponenti del sesso femminile visto che ho molti riscontri con loro e pareri positivi di cui Vi ringrazio’.

morocchineri@hotmail.it mi trovate sempre di mattina e pomeriggio

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